ITLE20010009A1 - Terrerine in ceramica per un mosaico facile e......bello. - Google Patents

Description

Descrizione dell’invenzione industriale avente per titolo: “TESSERINE IN CERAMICA PER UN MOSAICO FACILE E ... BELLO”

La presente invenzione ha per oggetto una nuova tipologia di tesserine colorate per il mosaico (Foto 4), realizzate in terracotta smaltata a fuoco, di facile utilizzo, per chi si voglia cimentare in questa tecnica antichissima.

Per il materiale utilizzato, le dimensioni e la resa cromatica, le tesserine oggetto della presente descrizione, garantiscono un risultato di sicuro effetto, con un costo di produzione contenuto ed una lavorabilità, da parte dell’artista, veramente eccezionale.

Oggi il mosaico viene realizzato con tantissimi materiali e diversi possono essere gli esempi: carta colorata, marmo, vetro colorato, ciottoli, frammenti di vasellame, pietre calcaree di diverso colore come il rosso di Verona, il bianco dì Bottìcino, il verde Alpi o i grigi prealpini, conchiglie, ecc.. Le tesserine più belle, però, sono quelle in smalto, dai colori sgargianti e saturi, di lucentezza e brillantezza innegabili. Gli smalti per mosaici sono oggi di difficile reperibilità e hanno costi elevati. Sono, poi, materiali di uso professionale che vengono sconsigliati dagli esperti a chi si accinga a muovere i primi passi in quest’arte.

Infatti prima delle “TESSERINE IN CERAMICA PER UN MOSAICO FACILE E ... BELLO, per ottenere un mosaico dalle caratteristiche cromatiche così importanti, i professionisti dovevano ricavare le tessere, da dischi rotondeggianti di smalto, dello spessore di circa un centimetro e del diametro di almeno una spanna. E’ evidentemente molto difficile se non impossibile per il principiante controllare con utensili specifici come la martellina, le line di rottura dì questo tipo di piastre vetrose. Spesso, questi dischi, ottenere le tesserine della misura desiderata. E’ evidente che l’attività richiede molto tempo, delle buone capacità, tantissima esperienza e non poca pazienza Se poi si vuole utilizzare lo smalto in piastre le difficoltà aumentano per la tipologia del materiale che richiede non poca attenzione, tanta abilità e discrete risorse economiche per il costo dello stesso.

3. Nella terza fase si procede alia realizzazione del mosaico con la composizione delle tesserine, adottando il metodo del mosaico diretto, o per ottenere una superficie finale piana e più omogenea, quello indiretto o “a rovescio”.

Con le “TESSERINE IN CERAMICA PER UN MOSAICO FACILE E ... BELLO” si è cercato di conciliare un aspetto estetico, proprio delle tesserine ricavate dai dischi di smalto, con delle caratteristiche di lavorabilità da parte dell utente finale, e cioè di chi si cimentanti nell’arte musiva, tali, da permetterne l’uso anche ad appassionati, che siano principianti e di limitata esperienza. Le stesse tesserine, oggetto della presente descrizione, consentono poi, di ridurre al minimo la seconda fase nel processo di realizzazione del mosaico. L’artista, con questo tipo di tesserine, dovrà preoccuparsi della prima fase (scegliere o creare il soggetto), o della terza fase (realizzare il mosaico), e non perdere tempo nella lunga lavorazione, già descritta nella seconda fase, al fine di ottenere le tesserine a misura.

Le tesserine che si propongono derivano da un supporto di terracotta [1] (Fig. 1-2) poi smaltata a fuoco sulla superficie [2] (Fig. 1-2). Le rivendicazioni non riguardano il materiale di supporto né gli smalti utilizzati, ma la forma del manufatto con il relativo rapporto fra le misure. Nell’uso comune le tesserine vengono ottenute dalla frammentazione dei materiali, scelti per le loro caratteristiche cromatiche. Diviene molto difficile ottenere una tesserina perfettamente quadrata o rettangolare con una superficie a vista che sia piana e omogenea. Lo spessore poi ne rende incredibilmente difficile il ridimensionamento per l’adattamento al disegno. Con le “TESSERINE IN CERAMICA PER UN MOSAICO FACILE E ... BELLO” si hanno invece delle tesserine estremamente regolari con superimi perfettamente piane (Foto 4). Ad esempio diviene facile avere delle tesserine quadrate o rettangolari (a scelta), che per brevità di esposizione considereremo quadrate e con un lato da mm. 10. Per ottenerle, si la sfoglia si stacca dai bordi e dal piano che può essere anche di legno o compensato, opportunamente poroso ed assorbente per velocizzare il processo (è necessario e comunque utile che i bordi dello stampo siano separabili dalla base). Nella fase di asciugatura si pone la piastrella fra due piani che ne contengono le deformazioni, annullandole, ed una volta asciugata viene cotta a circa 1000° (Foto 3), secondo le esigenze del materiale utilizzato. La piastrella viene poi smaltata sulla superficie opposta a quella incisa con i solchi, ponendo la necessaria cura al fine di confinare lo smalto sulla superficie a vista evitando la parte posteriore (Foto 4).

2. La stessa piastrella può essere ricavata tagliando in modo regolare un pastone usando del filo d’acciaio e delle guide. Le piastrelle vengono ricavate da queste sfoglie e quindi incise con i solchi sulla parte che diventerà posteriore. Le fasi successive sono quindi similari a quelle già descritte.

La realizzazione delle piastrelle in terracotta può derivare anche da un processo produttivo più sofisticato e veloce, di tipo industriale, che può permettere anche un ulteriore riduzione dello spessore della piastrella.

E’ ovvio che le misure dei quadratini realizzati con l’incrocio dei solchi [3] (Fig. 1-2), corrispondenti alle tesserine finali, possono essere diverse. Si potranno ottenere tesserine con superficie da mm. 5x5, 6x6, 7x7, 8x8, 9x9, 10x10, 11x11, 12x12, 13x13, 14x14, 15x15 ecc. variando il passo dei solchi. Per la successiva facile lavorabilità del prodotto finale diviene importante contenere lo spessore della tesserina a mm. 1,5÷3. La profondità ideale del solco dovrebbe essere la metà dello spessore intero, quindi nel caso mm. 0,75÷1,5.

La smaltatura a fuoco, sulla superficie non incisa, permette di ottenere tutti quei colori che rendono prezioso ed unico il mosaico realizzato con gli smalti in piastre. La variabilità cromatica è praticamente infinita. Inoltre si consiglia una misura della piastrella di mm. 100x100, perché diviene molto facile La modifica della forma della tesserina può essere effettuata con una piccola tronchese a taglio laterale, ma dotandosi di una tenaglia per mosaico, si può agevolmente dividere la tesserina da mm.

10x10 in 2 tesserine da mm. 5x10 o in 4 tesserine da mm. 5 di lato, con un livello di precisione incredibile. Inoltre, la tesserina 10x10 può essere divisa agevolmente secondo la diagonale o secondo una qualsiasi direttrice.

Come evidenziato, l'invenzione "TESSERINE IN CERAMICA PER UN MOSAICO FACILE E ... BELLO" dà agli artisti, hobbisti, studenti, e anziani che vogliano esercitare le proprie capacità psicomotorie, delle nuove tesserine per mosaico, di facile utilizzo, di sicuro effetto, con un costo di produzione contenuto.

1 particolari di esecuzione, la superficie e le dimensioni delle tesserine, potranno comunque variare, senza uscire dall’ambito del trovato e quindi del dominio della presente privativa industriale.

Claims (3)

1. Rivendicazioni 1. "TESSERINE IN CERAMICA PER UN MOSAICO FACILE E ... BELLO" e manufatti che possano dirsi simili, in cui terracotta e smalto a fuoco vengono messi insieme per ottenere delle tesserine per mosaico di facile lavorabilità. Tesserine, in cui la terracotta fa da supporto mentre lo smalto dà le caratteristiche cromatiche, permettendo una gamma pressoché illimitata di tonalità, di colore ed effetti.
2. 2. E’ oggetto di rivendicazione la realizzazione di piastrelle in terracotta smaltata, caratterizzate da imo spessore minimo, pari a circa 1,5÷3 mm (Foto 3), dalla cui rottura l artista ottiene le tesserine di cui alla rivendicazione 1. Lo spessore minimo rende estremamente facile ridimensionare la tesserimi con utensili di facile reperibilità come una piccola tronchese a taglio laterale.
3. 3. La possibilità di ridurre o maggiorare lo s essore della iastrella di cui alla rivendicazione 2. anche ed i solchi definiranno le linee di rottura della piastrella al fine, poi, di ottenere le tesserine con estrema facilità. 6. La profondità ottimale dei solchi [3] (Fig. 1-2 e Foto 1) sulle piastrelle, come descritto nelle precedenti rivendicazioni, pari a 1/2 dello spessore della piastrella. 7. La possibilità di un’incisione dei solchi sulle piastrelle di cui alle rivendicazioni precedenti, con una diversa profondità rispetto a quanto riportato nella rivendicazione 6. . 8. L’incisione ad intervalli regolari dei solchi [3] (Fig. 1-2 e Foto 1) sulle piastrelle di cui alle precedenti rivendicazioni, su linee parallele e perpendicolari al fine dì ottenere dei riquadri regolari. Ϊ solchi creeranno le linee di rottura della piastrella determinando la misura delle tesserine. 9. La forma della griglia (Foto 1 e Fig. I), ottenuta dal’incrocio dei solchi [3] sulle piastrelle, così come descritto nelle rivendicazioni precedenti, per ottenere, ad esempio, delle tesserine quadrangolari, con dimensioni mm. 10x10 e mm. 1,5÷3 di spessore. 10. La variazione rispetto alla rivendicazione 9.) del passo dei solchi paralleli e perpendicolari al fine di ottenere tesserine di dimensioni diverse e cioè mm. 5x5, 6x6, 7x7, 8x8, 9x9, 10x10, 11x11, 12x12, 13x13, 14x14, 15x15, 16x16, 17x17, 18x18, 19x19,20x20, 21x21, ecc. 11. La possibilità di realizzare i solchi [3] (Fig. 1-2 e Foto l) fi a loro ortogonali sul supporto in argilla (Foto l), di cui alle precedenti rivendicazioni, con passo diverso fra i due assi, e cioè considerando un sistema cartesiano XY, un passo sull’asse X diverso dal passo sull’asse Y. Si otterranno così, delle tesserine rettangolari ad esempio 5x6, 5x7, 5x8, 6x8, 7x10, ecc. 12. La possibilità di tracciare i solchi [3] (Fig. 1-2 e Foto I) sul supporto in argilla (Foto 1) di cui alle rivendicazioni precedenti, su direzioni non ortogonali fra loro, ma oblique, ottenendo così delle tesserine più o meno romboidali.