ITGO20090009A1 - Dispositivo per il fissaggio di vetri doppi in particolare su facciate continue - Google Patents

Dispositivo per il fissaggio di vetri doppi in particolare su facciate continue Download PDF

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ITGO20090009A1
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Carmen Gasparotto
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Description

Descrizione del Breveto per Invenzione avente per titolo: Dispositivo per il fissaggio di vetri doppi in particolare su facciate continue.
Dispositivo per il fissaggio di vetri doppi in particolare su facciate continue. Campo di applicazione
La presente invenzione à ̈ inerente ad un dispositivo per il fissaggio di vetri doppi, pannelli, piastre ed altro alle superfici di supporto degli edifici e delle costruzioni in genere ed in modo particolare alle facciate continue del tipo a montanti e traversi.
Stato della tecnica
L’uso di vetri doppi o vetrocamera à ̈ sempre più diffuso sia per il loro isolamento termico che per la luminosità che donano agli edifici, gallerie commerciali, ecc. ecc..
Nelle facciate continue del tipo a montanti e traversi i profilati, in genere in alluminio, sono fissati alle superfici di supporto dell’edificio. Ciascun profilato, avente funzione di montante o traverso, presenta una sede rivolta verso l’esterno sagomata a cava che si sviluppa longitudinalmente lungo il profilato stesso. In tale sede sagomata a cava trovano alloggio dei bracci di un secondo profilato, in genere in materiale plastico e pertanto atto a garantire l’isolamento termico. Tali bracci sono dotati di denti alla loro estremità distale che vanno ad impegnarsi a scatto sulle pareti interne della sede sagomata a cava del profilato montante o traverso, consentendo l’unione a scatto fra quest’ultimo ed il profilato distanziale.
II profilato distanziale presenta, dal lato opposto a quello su cui insistono tali bracci, una sede sagomata a gola che si sviluppa longitudinalmente lungo il profilato stesso e presenta all’estremità di ciascuna parete che la delimita un dentino rivolto verso Tintemo della sede stessa. Quest’ultima à ̈ rivolta verso l’esterno quando il profilato distanziale à ̈ montato sul profilato montante o traverso.
Secondo una nota procedura costruttiva il profilato distanziale viene tagliato a pezzi ed i diversi spezzoni dello stesso sono incastrati nel profilato montante o traverso in modo tale da lasciare però uno spazio fra spezzone e spezzone. Entro ciascuno di tali spazi viene inserito un accessorio presentante, in corpo unico, un corpo ed una o due ali con funzione di pressore. Il corpo à ̈ attraversato da un foro che consente il fissaggio dell’accessorio al profilato montante o traverso mediante una vite inserita nella detta sede sagomata a cava di quest’ultimo. Al momento del montaggio tale accessorio à ̈ inserito fra i vetri doppi in maniera tale che le sue ali siano coassiali al profilato distanziale e la vite non sia completamente serrata. Esso viene quindi fatto ruotare di 90° e le ali vanno a posizionarsi a contatto del vetro interno. Serrando completamente la vite ciascuna ala esercita pertanto la propria azione pressoria sul vetro interno bloccandolo sul profilato di struttura. Altri accessori, di analogo funzionamento, prevedono invece che ciascuna delle proprie ali vada ad inserirsi in una sede ricavata nel profilato che distanzia i due vetri. In questo caso la pressione dell’accessorio viene sviluppata sulla parete delimitante tale sede rivolta verso intemo.
Una volta fissati i vetri sui profilati montanti e traversi, una guarnizione à ̈ montata sui profilati distanziali e lo spazio fra i due vetri esterni viene siliconato. Tale guarnizione ha la funzione di trattenere il silicone, evitando che si diffonda nello spazio fra vetro e vetro.
Questi accessori presentano però dei problemi. Essi, infatti, sono di solito sprovvisti di una sede sagomata a gola analoga a quella del profilato distanziale. Conseguentemente non garantiscono la continuità di tale sede in quanto creano dei vuoti con i prevedibili effetti negativi. Gli accessori noti, come sopra descritto, sono in corpo unico e vengono inseriti fra i vetri doppi già montati sui profilati di struttura. Considerato l’esiguo spazio presente fra i due vetri doppi afferenti allo stesso profilato montante o traverso, per questi motivi à ̈ molto difficile ruotarli una volta in sede. Ciò comporta rallentamenti nel montaggio ed aumento dei relativi costi.
Sommario dell 'invenzione
Scopo della presente invenzione à ̈ quello di mettere a disposizione degli utilizzatori un dispositivo, privo dei sopra menzionati difetti, in grado di bloccare vetri doppi, pannelli o piastre su un profilato montante o traverso.
Questo ed altri scopi vengono raggiunti dal dispositivo in oggetto, il quale à ̈ formato da un corpo fisso e da un corpo mobile. Il corpo fisso à ̈ realizzato in materiale plastico per evitare ponti termici. Esso ha forma approssimativamente parallelepipeda e simile a quella dei profilati distanziali fra i quali viene inserito. Lungo un suo lato viene ricavato un alloggiamento posto centralmente. Su ciascuna delle due restanti superfici del lato in cui à ̈ ricavato l’alloggiamento insistono degli elementi di posizionamento che possono consistere in almeno due bracci flessibili e/o un blocchetto di guida che alloggiano entro la sede rivolta verso l’esterno sagomata a cava del profilato montante o traverso oppure in guide che abbracciano esternamente tale sede rivolta verso l’esterno del profilato montante o traverso stesso. Ciascuno dei bracci flessibili à ̈ dotato di almeno due dentini rivolti verso l’esterno.
Sul lato del corpo fisso opposto a quello ospitante l’alloggiamento ed i bracci à ̈ presente una sede sagomata a gola delimitata da due pareti parallele che si sviluppano longitudinalmente rispetto al corpo fisso stesso. In quest’ultimo sono realizzati, ortogonalmente a detta sede sagomata a gola, due fori periferici costituenti delle sedi cilindriche per vite ed un foro centrale. Le due sedi cilindriche per vite possono essere assenti.
L’alloggiamento ospita completamente il corpo mobile prima del montaggio e continua con due scanalature ricavate nel corpo fisso. In quest’ultimo, in corrispondenza del foro centrale, possono essere ricavati degli ulteriori alloggiamenti posti in comunicazione con l’alloggiamento ospitante il corpo mobile.
Quest’ultimo comprende una piastrina approssimativamente rettangolare con due bordi circolari di rotazione contrapposti. Sia in corrispondenza di tali bordi circolari sia dei suoi lati minori la piastrina presenta dei bordi abbassati.
Su un lato della piastrina insiste un perno cilindrico centrale e due spine o blocchetti. Il perno centrale à ̈ sagomato internamente in modo tale da ospitare una chiave od un cacciavite. Esso può presentare un rinforzo alla sua base. Le due spine o blocchetti sono poste perifericamente ed in posizione diametralmente opposta rispetto al perno centrale stesso. Sull’altro lato della piastrina à ̈ presente un rilievo, situato in posizione centrale che si sviluppa ortogonalmente rispetto al lato maggiore della piastrina. Possono inoltre essere presenti due calotte sferiche o rilievi di forma diversa, posti perifericamente ed in prossimità dei lati minori della piastrina. La piastrina può essere piana o presentare delle inclinazioni prestabilite.
Il corpo mobile à ̈ imperniato al corpo fisso mediante il proprio perno centrale che trova alloggio nel foro centrale del corpo fisso stesso.
Il dispositivo in oggetto viene montato sulla sede rivolta verso l’esterno sagomata a cava del profilato montante o traverso, fra due spezzoni di profilato distanziale. La rotazione del corpo mobile rispetto al corpo fisso avviene grazie ad una chiave o cacciavite inserito nel foro centrale del corpo fisso che va ad agire sul perno centrale del corpo mobile. Dopo ruotato, il corpo mobile va a pressare i vetri interni contro i profilati di struttura.
Il dispositivo viene montato in officina prima della posa dei vetri lungo tutto il perimetro del vetro stesso, quindi con notevole risparmio sui tempi e maggiore precisione. La rotazione del corpo mobile rispetto al corpo fisso à ̈ semplice, rapida e senza inconvenienti in quanto il dispositivo à ̈ già montato fra i vetri quando il corpo mobile viene ruotato.
Considerato che il corpo fisso presenta una sede sagomata a gola identica alla sede sagomata a gola degli spezzoni di profilato distanziale fra i quali à ̈ inserito si ha la continuità di tale gola, il che permette il perfetto posizionamento e montaggio della guarnizione che trattiene il silicone oppure inserimento di un ulteriore profilato distanziale sugli spezzoni e sul dispositivo stesso, il che si rende indispensabile qualora i vetri da montare presentano notevole spessore. Breve descrizione dei disegni
Quanto forma oggetto del presente brevetto à ̈ completamente chiarito in ogni sua caratteristica di rilievo dalla descrizione di una particolare forma di esecuzione, preferita ma non esclusiva, del dispositivo, illustrato a titolo indicativo ma non limitativo, negli uniti disegni, in cui:
- la figura 1 mostra una vista prospettica del dispositivo;
- la figura 2 mostra una seconda vista prospettica del dispositivo;
- la figura 3 mostra una vista prospettica del dispositivo della Fig. 2 dove il corpo mobile à ̈ ruotato;
- la figura 4 mostra un esploso del dispositivo;
- la figura 5 mostra un secondo esploso del dispositivo;
- la figura 6 mostra una vista superiore del dispositivo;
- la figura 7 mostra una vista laterale del dispositivo;
- la figura 8 mostra una vista frontale del dispositivo;
- la figura 9 mostra un profilato montante e due spezzoni di profilato distanziale; - la figura 10 mostra i profilati della Figura 9 ed il dispositivo in fase di montaggio;
- la figura 11 mostra, a diversa scala, una sezione trasversale dei profilati della Figura 10 e del dispositivo montato;
- la figura 12 mostra, a diversa scala, la sezione trasversale dei bracci e dei dentini del corpo fisso del dispositivo in oggetto;
- le figure 13, 14, 15 e 16 mostrano diverse fasi di montaggio dei vetri doppi sui profilati di struttura.
Descrizione dettagliata di un esempio preferito di esecuzione
Più in particolare e facendo riferimento agli allegati disegni il dispositivo 1 in oggetto à ̈ formato da un corpo fisso 11 e da un corpo mobile 12. Il corpo fisso 11 ha forma approssimativamente parallelepipeda. Lungo un suo lato viene ricavato un alloggiamento 111 posto centralmente. Su ciascuna delle due restanti superfici del lato in cui à ̈ ricavato l’alloggiamento 111 insistono due bracci 112 flessibili, ciascuno dei quali à ̈ dotato di due dentini 1121 rivolti verso l’esterno ed un blocchetto di guida 113. Sul lato del corpo fisso 11 opposto a quello ospitante l’alloggiamento 111 ed i bracci 112 à ̈ presente una sede sagomata a gola 114 delimitata da due pareti parallele 115 che si sviluppano longitudinalmente rispetto al corpo fisso 11 stesso. In quest’ultimo sono realizzati due fori periferici costituenti delle sedi cilindriche 116 per vite ed un foro centrale 117 con due fori di diverso diametro coassiali.
L’alloggiamento 111 ha forma approssimativamente parallelepipeda e continua, su entrambe le basi minori, con due scanalature 1111 ricavate nel corpo fisso 11. In quest’ultimo, in corrispondenza del foro centrale 117, sono ricavati anche quattro alloggiamenti 1112 posti in comunicazione con l’alloggiamento 111. II corpo mobile 12 comprende una piastrina 121. Essa à ̈ approssimativamente rettangolare con due bordi circolari di rotazione contrapposti. Sia in corrispondenza di tali bordi circolari sia dei suoi lati minori la piastrina 121 presenta il bordo ribassato 1211.
Su un lato della piastrina 121 insiste un perno cilindrico 122 centrale, dotato alla base di un rinforzo 123 cilindrico e due spine 124. Il perno cilindrico 122 à ̈ sagomato internamente in modo tale da ospitare una chiave od un cacciavite. Le due spine 124 sono poste perifericamente ed in posizione diametralmente opposta rispetto al perno cilindrico 122 stesso. Sull’altro lato della piastrina 121 sono presenti un rilievo 125 e due calotte sferiche 126. Il rilievo 125 à ̈ situato in posizione centrale e si sviluppa ortogonalmente rispetto al lato maggiore della piastrina 121. Le due calotte sferiche 126 sono poste perifericamente ed in prossimità dei lati minori della piastrina 121.
Il corpo mobile 12 à ̈ inserito nell’ alloggiamento 111 ed à ̈ imperniato al corpo fisso 11 mediante il proprio perno cilindrico 122 centrale che trova alloggio nel foro centrale 117 del corpo fisso 11 stesso. Il rinforzo 123 cilindrico va ad inserirsi nel foro di maggior diametro coassiale al foro centrale 117.
Prima del montaggio del dispositivo 1 il corpo mobile 12 à ̈ coassiale al corpo fisso 11 ed à ̈ totalmente all’interno dell’alloggiamento 111. Per rendere temporaneamente solidali fra loro i due corpi 11, 12 i bordi abbassati 1211 dei lati minori della piastrina 121 sono inseriti entro le due scanalature 1111 ricavate nel corpo fisso 11.
Il dispositivo 1 viene montato sulla sede 21 sagomata a cava rivolta verso l’esterno del profilato 2 avente funzione di montante o di traverso direttamente in officina. In dettaglio, il profilato distanziale 3 viene tagliato a spezzoni e ciascun spezzone à ̈ unito al profilato 2 a scatto mediante l’inserimento dei bracci 31 nella sede 21 sagomata a cava rivolta verso l’esterno di quest’ultimo. I dentini 32 di cui i bracci 31 sono dotati fanno presa sui dentini 211 presenti alle estremità distali delle pareti che delimitano la sede 21 stessa. Fra spezzone e spezzone di profilato distanziale 3 viene lasciato uno spazio, corrispondente alla lunghezza del dispositivo 1, all’intemo del quale esso viene inserito. Anche il dispositivo 1 va ad incastrarsi a scatto nella sede 21 sagomata a cava rivolta verso l’esterno del profilato 2 mediante l inserimento dei quattro bracci 112 flessibili e dei blocchetti di guida 113 di quest’ultimo. L’aggancio avviene fra i dentini 1121 rivolti verso l’esterno dei bracci 112 flessibili ed i dentini 211 presenti alle estremità distali delle pareti che delimitano la sede 21. In questa fase il corpo fisso 11 à ̈ coassiale al profilato 2 montante o traverso ed il corpo mobile 12, coassiale al corpo fisso 11, à ̈ rivolto verso il profilato 2. Nei due fori periferici 116 del corpo fisso 11 sono inserite due viti 4 autofilettanti e parzialmente avvitate che si impegnano anch’esse nella sede 21 sagomata a cava rivolta verso l’esterno del profilato 2. Il dispositivo 1 rimane distanziato dal profilato 2 montante o traverso di alcuni millimetri a causa del rilievo 125 presente sulla piastrina 121, ortogonale alla sede 21.
Su due sedi 22 sagomate a gola e rivolte verso l’esterno del profilato 2 sono inserite due guarnizioni 5. Su queste sono quindi appoggiati i vetri doppi 6. I profilati 2 vengono quindi montati e resi solidali a edificio.
A questo punto, tramite una chiave inserita nel foro centrale 117 che va a far presa nelle superfici interne del perno cilindrico 122 centrale, il corpo mobile 12 viene fatto ruotare rispetto al corpo fisso 11 sino al momento in cui le estremità della piastrina 121 non sono inserite fra i due vetri doppi 6. La rotazione oltre i 90° del corpo mobile 12 rispetto al corpo fisso 11 viene impedita dalle spine 124 della piastrina 121 che vanno ad inserirsi negli alloggiamenti 1112 del corpo fisso 11. Considerata la rotazione il rilievo 125 presente sulla piastrina 121 viene a trovarsi parallelo alla sede 21 che ha lo stesso ingombro della sede 21 stessa. É quindi possibile serrare con forza le viti 4 per far penetrare completamente i quattro bracci 112, i blocchetti di guida 113 ed il rilievo 125 nella sede 21 del profilato 2 montante o traverso per bloccare il dispositivo 1 su quest’ultimo. Il rilievo 125, una volta inserito nella sede 21, evita l’eventuale rotazione di ritorno del corpo mobile 12.
Le due calotte sferiche 126 premono contro i vetri interni, bloccandoli. Esse possono anche compensare le ridotte inclinazioni dei vetri doppi 6 rispetto al profilato 2 montante o traverso dovute a piccoli errori di montaggio od al fatto che essi sono montati su facciate leggermente angolate.
Il corpo fisso 11 ha il profilo praticamente uguale a quello del profilato distanziale 3 e la sede sagomata a gola 114 rivolta verso l’esterno del corpo fìsso Il e identica alla sede sagomata a gola rivolta verso l’esterno degli spezzoni di profilato distanziale 3. Successivamente su queste sedi rivolte verso l’esterno viene montata una guarnizione 7 che à ̈ continua perché non vi à ̈ interruzione fra la sede del dispositivo 1 e le sedi dei profilati distanziali 3. La guarnizione trattiene il silicone che viene steso nello spazio fra i due vetri esterni.
II dispositivo, così concepito, à ̈ suscettibile di ulteriori numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell’ambito del concetto inventivo. Inoltre tutti i particolari o materiali sono sostituibili con altri tecnicamente equivalenti.

Claims (1)

  1. RIVENDICAZIONI 1 - Dispositivo per il fissaggio di vetri doppi in particolare su facciate continue, il quale viene montato sulla sede (21) sagomata a cava rivolta verso l’esterno di un profilato (2) avente funzione di montante o di traverso nello spazio, corrispondente alla lunghezza del dispositivo (1), fra due spezzoni di profilato distanziale (3) anch’essi montati su detta sede (21), caratterizzato dal fatto di essere formato da un corpo fisso (11) e da un corpo mobile (12); il corpo fisso (II) à ̈ preferibilmente realizzato in materiale plastico ed ha forma approssimativamente parallelepipeda e simile a quella dei profilati distanziali (3) fra i quali viene inserito; lungo un suo lato viene ricavato un alloggiamento (III) posto centralmente; detto alloggiamento (111) ha forma approssimativamente parallelepipeda e continua, su entrambe le basi minori, con due scanalature (1111) ricavate nel corpo fisso (11); nel detto corpo fisso (11) possono essere ricavati anche ulteriori alloggiamenti (1112) posti in comunicazione con alloggiamento (111); su ciascuna delle due restanti superfici del lato in cui à ̈ ricavato l’alloggiamento (111) insistono degli elementi di posizionamento costituiti preferibilmente da almeno due bracci (112) flessibili, ciascuno dei quali à ̈ dotato di almeno due dentini (1121) rivolti verso l’esterno, che alloggiano entro la sede (21) rivolta verso l’esterno sagomata a cava del profilato (2) montante o traverso; sul lato del corpo fisso (11) opposto a quello ospitante l’alloggiamento (111) à ̈ presente una sede sagomata a gola (114) delimitata da due pareti parallele (115) che si sviluppano longitudinalmente rispetto al corpo fisso (11) stesso; detta sede sagomata a gola (114) à ̈ simile alla sede sagomata a gola dei profilati distanziali (3); nel corpo fisso (11), ortogonalmente a detta sede sagomata a gola (114), sono realizzati due fori periferici costituenti delle sedi cilindriche (116) per vite ed un foro centrale (117); detto corpo mobile (12) comprende una piastrina (121) approssimativamente rettangolare con due bordi circolari di rotazione contrapposti; sia in corrispondenza di tali bordi circolari sia dei suoi lati minori la piastrina (121) presenta il bordo ribassato (1211); detti bordi abbassati (1211) dei lati minori della piastrina (121) trovano alloggio entro le scanalature (1111) ricavate nel corpo fisso (11) prima del montaggio dei vetri doppi (6); su un lato della piastrina (121) insiste un perno cilindrico (122) centrale e due spine (124) o blocchetti; il perno cilindrico (122) à ̈ sagomato internamente in modo tale da ospitare una chiave od un cacciavite; le due spine (124) o blocchetti sono poste perifericamente ed in posizione diametralmente opposta rispetto al perno cilindrico (122) stesso; sull’altro lato della piastrina (121) à ̈ presente un rilievo (125) situato in posizione centrale che si sviluppa ortogonalmente rispetto al lato maggiore della piastrina (121); possono inoltre essere presenti due calotte sferiche (126) o rilievi di forma diversa, posti perifericamente ed in prossimità dei lati minori della piastrina (121); il corpo mobile (12) à ̈ inserito nell’ alloggiamento (111) ed à ̈ imperniato al corpo fisso (11) mediante il proprio perno cilindrico (122) centrale che trova alloggio nel foro centrale (117) del corpo fisso (11) stesso; prima del montaggio dei vetri doppi (6) il corpo mobile (12) à ̈ coassiale al corpo fisso (11) ed à ̈ totalmente all’interno dell’alloggiamento (111); la rotazione del corpo mobile (12) rispetto al corpo fisso (11) avviene grazie ad una chiave o cacciavite inserito nel foro centrale (117) del corpo fìsso (11) che va ad agire sul perno (122) centrale del corpo mobile (12); il corpo mobile (12), dopo ruotato, à ̈ ortogonale al corpo fisso (11) ed à ̈ rivolto verso il profilato (2) e va a pressare i vetri interni contro i profilati (2) di struttura; il fissaggio del corpo fisso (11) a detti profilati (2) avviene mediante viti (4) autofilettanti inserite nei due fori periferici agenti da sedi cilindriche (116) per vite del corpo fisso (11) che si impegnano nella sede (21) sagomata a cava rivolta verso l’esterno del profilato (2) stesso. 2 - Dispositivo, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il dispositivo (1) va ad incastrarsi a scatto nella sede (21) sagomata a cava rivolta verso l’esterno del profilato (2) mediante inserimento dei quattro bracci (112) flessibili; l’aggancio avviene fra i dentini (1121) rivolti verso l’esterno dei bracci (112) flessibili ed i dentini (211) presenti alle estremità distali delle pareti che delimitano la sede (21 ) . 3 - Dispositivo, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto elemento di posizionamento insistente su ciascuna delle due superfici del lato in cui à ̈ ricavato l’alloggiamento (111) consiste in un blocchetto di guida che alloggia entro la sede (21) rivolta verso l’esterno sagomata a cava del profilato (2) montante o traverso. 4 - Dispositivo, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti elementi di posizionamento insistenti su ciascuna delle due superfici del lato in cui à ̈ ricavato l’alloggiamento (111) consistono in guide che abbracciano esternamente la sede (21) rivolta verso l’esterno sagomata a cava del profilato (2) montante o traverso. 5 - Dispositivo, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che nel corpo fisso (11) à ̈ realizzato solo un foro centrale (117) entro il quale entra inizialmente la chiave o cacciavite per la rotazione del corpo mobile (12) e successivamente una vite (4) autofilettante. 6 - Dispositivo, secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che il perno cilindrico (122) centrale presenta un rinforzo (123) alla sua base. 7 - Dispositivo, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta piastrina (121) può essere piana o presentare delle inclinazioni prestabilite. 8 - Dispositivo, secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che prima del montaggio dei vetri doppi (6) il dispositivo (1) rimane distanziato dal profilato (2) montante o traverso di alcuni millimetri a causa del rilievo (125) presente sulla piastrina (121), ortogonale alla sede (21). 9 - Dispositivo, secondo le rivendicazioni precedenti, il tutto come precedentemente descritto ed illustrato negli allegati disegni.
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