ITVR20100116A1 - Controtelaio regolabile per serramenti quali infissi interni, persiane, tapparelle avvolgibili, doppi infissi, o simili - Google Patents

Description

Titolo: “CONTROTELAIO REGOLABILE PER SERRAMENTI QUALI INFISSI INTERNI, PERSIANE, TAPPARELLE AVVOLGIBILI, DOPPI INFISSI, O SIMILIâ€

CAMPO DI APPLICAZIONE

La presente invenzione riguarda controtelaio regolabile per serramenti quali infissi interni, persiane, tapparelle avvolgibili, doppi infissi, o simili serramenti ad uso civile od industriale.

Più particolarmente, la presente invenzione si riferisce ad un controtelaio per serramenti che tiene conto dell’esigenza secondo la quale la presenza sul mercato di un numero considerevole di profili in alluminio per serramenti con dimensioni molto diverse tra loro, suggerisce la necessità di realizzare un sistema di controtelaio regolabile, in grado di ospitare sia infissi interni che esterni prodotti con profili di diverse dimensioni e di eliminare le criticità presenti nelle soluzioni note relative alla loro scarsa versatilità dal punto di vista dei dimensionamenti.

I mezzi secondo l’invenzione che consentono di variare i dimensionamenti del controtelaio, sono costituiti appunto da un controtelaio realizzato in materiale plastico stampato e costituito, nella sua versione base, da tre componenti, di cui due uguali tra loro. Ne consegue che con pochi elementi regolabili si soddisfa una pluralità di dimensioni dei profili, che possono variare dal punto di vista della regolazione in base alla situazione esistente.

La presente invenzione trova applicazione nel campo dell'industria che produce infissi, serramenti, tapparelle e persiane sia in ambito domestico e più in generale nel settore civile ed industriale.

STATO DELLA TECNICA

È noto nella tecnica che sia gli infissi per interno che quelli per esterno (persiane, tapparelle avvolgibili, doppi infissi, etc.) vengono installati nelle aperture delle pareti fissandoli ad una struttura (solitamente metallica) chiamata comunemente controtelaio che viene preventivamente ancorata alla struttura muraria mediante zanche di acciaio zincato bloccate alla struttura stessa con malta cementizia.

In particolare prendiamo in considerazione i controtelai più comunemente utilizzati e cioà ̈ quelli che permettono il fissaggio sia degli infissi esterni che di quelli interni (a costituire il cosiddetto monoblocco); essi sono realizzati in alluminio o in acciaio zincato e presentano due sedi laterali (una verso l’esterno e l’altra verso l’interno del fabbricato) dotate di una superficie di battuta contro cui accostare i profili telai degli infissi esterno ed interni rispettivamente.

In una delle soluzioni più diffuse, le due sedi suddette, solitamente di dimensione fissa, fanno parte di un unico profilo in alluminio estruso e/o in altro metallo profilato con una zona centrale che collega le due sedi laterali e che quindi sono disposte ad una distanza fissa (fig.1).

In altre soluzioni si verifica la presenza delle due sedi laterali, sempre collegate da una zona centrale, ma con dimensioni diverse tra di loro. A titolo di esempio, si può verificare la presenza di una sede esterna con profondità 40 mm. (dimensione caratteristica di una percentuale rilevantissima di profili telaio per persiane) e di una sede interna con profondità pari a 40 mm. o alternativamente a 45 mm. o a 50 mm., in grado quindi di ospitare profili telaio di infissi interni con dimensioni congruenti con le suddette grandezze (fig.2).

Entrambe le soluzioni descritte presentano criticità di varia natura per come di seguito descritto:

a) Le sedi laterali hanno misure fisse e dunque se si à ̈ in presenza di telai anta di dimensioni diverse da quelle delle sedi, si à ̈ costretti ad attrezzarsi con un magazzino controtelai con sedi laterali di diverse misure o, alternativamente, ci si adatta al controtelaio disponibile, improvvisando soluzioni, non sempre tecnicamente accettabili, per riuscire a fissare i profili verticali nella sede del controtelaio con viti autofilettanti (abbinate ai relativi regoli per la “messa a piombo†dei profili stessi) poste nelle zone previste nei profili telaio. È del tutto possibile, soprattutto per profili a taglio termico di elevata profondità, che la zona prevista per le viti si trovi all’esterno della sede del controtelaio (Fig.1) e per il fissaggio si deve pertanto ricorrere a tasselli e/o fischer da inserire direttamente nella muratura.

b) Facendo parte di una struttura metallica unica, le due sedi costituiscono le parti estreme di un ponte termico e dunque trasmettono all’interno dell’edificio le condizioni climatiche presenti all’esterno.

c) Si considera inoltre che dovendo sempre verniciare la parte centrale che collega le due sedi laterali, vengono naturalmente verniciate anche le sedi laterali, introducendo quindi un aggravio di costi inutili in quanto, essendo le sedi laterali immerse su tre lati nella struttura muraria, non necessita di alcun trattamento superficiale.

d) Va infine sottolineato che durante la messa in opera del controtelaio, si verifica sempre un deposito di malta cementizia anche sulla parte centrale in vista e verniciata e dunque la necessità di intervenire con onerose attività di pulizia e rischiando anche danni irreversibili alle zone in vista a causa dell’aggressività delle malte cementizie.

Sono disponibili sul mercato anche soluzioni che prevedono l’utilizzo di due profili in acciaio zincato, ottenuti per profilatura a freddo, dotati o meno di battuta e di dimensioni variabili da 40 a 68 mm con passi compresi tra 2 e 5 mm (Fig.3). Su tali profili vengono inserite le zanche di ancoraggio alla muratura, e sono collegati tra loro con degli elementi distanziali metallici di dimensioni variabili da scegliere in base allo spessore della struttura muraria (Figg. 4, 5, 6).

La zona interna tra i due profili viene riempita di malta cementizia livellata a filo tra le parti superiori delle battute ed infine vengono fissati i profili telaio degli infissi sui profili in acciaio di dimensioni congruenti con quelle dei profili stessi (figg. 4, 5, 6).

Una variante di quest’ultima soluzione, prevede di utilizzare solo due tipi di profili in acciaio (Fig. 7 e Fig. 8) con diverse geometrie, opportunamente sagomati mediante profilatura a freddo, dotati di sedi in cui possono essere inseriti altri profili sagomati in acciaio di profondità variabile da 40 a 68 mm. ed in grado di ospitare profili telaio di diverse dimensioni.

Con il primo tipo di profilo (Fig.7), una volta collegati i due profili con il distanziale prescelto, inserite le zanche di ancoraggio e fissato il controtelaio alla struttura muraria con malta cementizia, à ̈ possibile inserire i profili a profondità variabile da 40 a 68 mm. per accogliere profili telaio di misure diverse degli infissi interni ed esterni (Fig.9).

Con il secondo tipo di profilo (Fig.8), una volta collegati i due profili con il distanziale prescelto, inserite le zanche di ancoraggio e fissato il controtelaio alla struttura muraria con malta cementizia, Ã ̈ possibile inserire un profilo in acciaio aggiuntivo (Fig.8), sia sul lato interno che sul lato esterno del controtelaio, in modo da supportare un pannello in legno e/o altro materiale equivalente, di larghezze variabili in relazione al tipo di distanziale prescelto (Figg. 10, 11, 12).

Anche per tali soluzioni si possono evidenziare le criticità seguenti:

e) Poiché il distanziale tra i due profili à ̈ metallico, si crea un ponte termico che trasmette all’interno dell’edificio le condizioni climatiche presenti all’esterno dell’edificio;

f) Per effettuare inoltre tutte le regolazioni sulle dimensioni delle sedi destinate ad ospitare i profili telaio di diversa profondità, à ̈ necessario mantenere a magazzino una scorta adeguata di profili in acciaio delle diverse dimensioni con costi di acquisto e di gestione che possono essere anche elevati.

Esistono, infine, anche soluzioni che prevedono dei controtelai, sempre in acciaio, previsti per l’utilizzo di zanche di ancoraggio alla struttura muraria e che prevedono, dalla parte rivolta all’esterno dell’edificio, una sede sagomata in grado di ospitare le guide utilizzate per permettere lo scorrimento delle tapparelle avvolgibili (Fig. 13).

Dalla parte rivolta all’interno dell’edificio i controtelai prevedono di poter variare la misura della battuta mediante profili in acciaio con dimensioni diverse e del tipo descritte nelle soluzioni precedenti (Fig.13).

Per tale soluzione valgono le stesse considerazioni, in merito alle criticità, svolte ai punti e) ed f) precedenti.

In conclusione, la presenza sul mercato di un numero considerevole di profili in alluminio per serramenti con dimensioni molto diverse tra loro, ed in considerazione che tale numero à ̈ notevolmente incrementato in concomitanza con il crescente impegno nell’affrontare la problematica del risparmio energetico con l’utilizzo di sempre nuovi e più efficaci profili a taglio termico per i serramenti interni, suggerisce la necessità di realizzare un sistema di controtelaio regolabile, in grado di ospitare sia infissi interni che esterni prodotti con profili di diverse dimensioni e di eliminare le criticità presenti nelle soluzioni precedentemente esaminate e descritte.

DESCRIZIONE DELL’INVENZIONE

La presente invenzione si propone di mettere a disposizione un controtelaio regolabile per serramenti quali infissi interni, persiane, tapparelle avvolgibili, doppi infissi, o simili serramenti ad uso civile od industriale, che sia in grado di eliminare o quantomeno ridurre gli inconvenienti sopra evidenziati.

L’invenzione si propone inoltre di fornire un controtelaio regolabile per serramenti quali infissi interni, persiane, tapparelle avvolgibili, doppi infissi, o simili che sia adatto ad essere installato su una pluralità di strutture esistenti dalle più diverse dimensioni.

Ciò à ̈ ottenuto mediante controtelaio regolabile per serramenti quali infissi interni,persiane, tapparelle avvolgibili, doppi infissi, o simili serramenti ad uso civile od industriale, le cui caratteristiche sono descritte nella rivendicazione principale.

Le rivendicazioni dipendenti della soluzione in oggetto delineano forme di realizzazione vantaggiose dell’invenzione.

I principali vantaggi di questa soluzione, oltre a tutti quelli che derivano dalla semplicità costruttiva, riguardano, come già accennato, il fatto di utilizzare un controtelaio realizzato in materiale plastico stampato e quindi isolante rispetto alla trasmissione di calore tra la parte interna e quella esterna del controtelaio e costituito, nella sua versione base, da tre componenti, di cui due uguali tra loro, ossia un corpo centrale dotato di due zone svuotate munite ciascuna di due zone dentate, comprendenti due elementi di aggancio posti superiormente, e due componenti composti ciascuno di due zone dentate (superiore ed inferiore), caratterizzati dalla presenza di due ulteriori zone, poste da parte opposte rispetto alle zone precedenti, con elementi di trattenuta a scatto e di contenimento e centraggio.

Il sistema secondo l’invenzione comprende inoltre: • un profilo di alluminio estruso con zone dentate laterali per garantire un efficace aggrappaggio della malta cementizia ed una apertura centrale con la funzione di ospitare le zanche di ancoraggio alla struttura muraria e permettere l’inserimento a scatto e la trattenuta del profilo sui componenti, in particolare mediante elementi del componente stesso; • un profilo di alluminio di completamento con elementi di scatto e trattenuta, che si impegnano sugli elementi di aggancio del corpo centrale;

• un profilo di alluminio che si impegna sempre sugli elementi di aggancio del corpo centrale.

Per poter aumentare le dimensioni d’ingombro massime del controtelaio, viene previsto un componente aggiuntivo stampato in materiale plastico costituito da una zona di circa 30 mm. corredata di dentatura esterna con passo di 2,5 mm. sottostante ad una zona cava di circa 30 mm. con dentatura interna con passo 2,5 mm.

Inserendo uno o più componenti aggiuntivi nelle due zone cave del corpo centrale, à ̈ possibile allungare a piacere la grandezza del controtelaio per uniformarsi, se necessario, allo spessore della struttura muraria e sempre mantenendo, mediante l’utilizzo dei due ulteriori componenti da inserire nei componenti aggiuntivi, la possibilità di ospitare profili anta di profondità variabile da 40 a 70 mm.

Naturalmente il numero di variazioni dell’ingombro del controtelaio non può essere considerevole in quanto per ogni valore superiore a quello massimo sopra definito deve essere reso disponibile un profilo di lunghezza adeguata all’ingombro desiderato.

ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI

Altre caratteristiche e vantaggi dell’invenzione risulteranno evidenti, alla lettura della descrizione seguente di una forma di realizzazione dell’invenzione, fornita a titolo esemplificativo, non limitativo, con l'ausilio dei disegni illustrati nelle tavole allegate, in cui:

- le figure da 1 a 13 rappresentano viste schematiche evidenzianti le soluzioni realizzate secondo lo stato dell’arte, ovvero la tecnica nota (prior art); - la figura 14 rappresenta la vista schematica e prospettica dei componenti secondo l’invenzione applicati ad una coppia di telai;

- le figure da 15 a 23 mostrano viste schematiche evidenzianti la soluzione secondo l’invenzione che comprende un corpo centrale e due componenti, composti ciascuno di due zone dentate (superiore ed inferiore);

- le figure da 20 a 23 rappresentano viste schematiche evidenzianti diverse posizioni che possono assumere i due componenti rispetto alla parte centrale;

- le figure da 24 a 28 illustrano viste schematiche evidenzianti i componenti secondo l’invenzione con ulteriori elementi che completano il sistema;

- le figure da 29 a 36 rappresentano viste schematiche evidenzianti i componenti secondo l’invenzione con ulteriori forme di implementazione che completano il sistema;

- le figure da 37 a 44 mostrano viste schematiche in sezione evidenzianti le varie possibili conformazioni della soluzione secondo l’invenzione.

- le figure da 45 a 48 rappresentano viste schematiche evidenzianti i componenti secondo l’invenzione con forme di implementazione aggiuntive che completano il sistema;

- le figure da 49 a 54 mostrano viste schematiche in sezione evidenzianti le varie possibili conformazioni della soluzione secondo l’invenzione.

DESCRIZIONE DI UNA FORMA DI REALIZZAZIONE DELL’INVENZIONE Facendo riferimento alle figure allegate, la presente invenzione à ̈ sostanzialmente costituita da un controtelaio realizzato in materiale plastico stampato e costituito, nella sua versione base, da tre componenti, di cui due uguali tra loro, ossia:

• un corpo centrale 1 (Fig. 15) dotato di due zone svuotate 2 munite ciascuna di due zone dentate, di lunghezza di circa 30 mm, caratterizzate da un passo di 2,5 mm e da due elementi di aggancio 3 posti superiormente;

• due componenti 4 (fig. 16), composti ciascuno di due zone dentate 5 (superiore ed inferiore) che si estendono per circa 30 mm, caratterizzate da un passo pari a 2,5 mm. e da due ulteriori zone 6, poste da parte opposte rispetto alle zone 5, con elementi di trattenuta a scatto 7 e di contenimento e centraggio 8;

• un profilo di alluminio estruso 9 (Fig. 17) con zone dentate laterali per garantire un efficace aggrappaggio della malta cementizia ed una apertura centrale 10 con la funzione di ospitare le zanche 11 di ancoraggio alla struttura muraria e permettere l’inserimento a scatto e la trattenuta del profilo sui componenti 4, in particolare mediante gli elementi 7 e 8 del componente 4 stesso;

• un profilo di alluminio di completamento 12 (Fig. 18) con elementi di scatto e trattenuta 13 e 14, che si impegnano sugli elementi di aggancio 3 del corpo centrale 1;

• un profilo di alluminio 15 (Fig. 19) che si impegna sempre sugli elementi di aggancio 3 del corpo centrale 1.

Il funzionamento, le caratteristiche e la posa in opera della versione base del controtelaio, sono le seguenti.

Il primo passo prevede la realizzazione, utilizzando il profilo estruso 9 non verniciato, di due telai costituiti ciascuno da due montanti verticali ed un traverso orizzontale, uniti tra loro con squadrette in metallo e/o in materiali plastici e di dimensioni coerenti con l’altezza e la larghezza del vano della muratura in cui vanno inseriti gli infissi (Fig.14).

Servendosi delle scale numerate presenti su una delle facce della zona dentata 5 del componente 4, si inseriscono gli elementi laterali 4 nelle due zone svuotate 2 del corpo centrale 1, per una quantità corrispondente alla profondità dei profili telaio degli infissi interni ed esterni.

In funzione delle dimensioni dei due telai costituiti con i profili 9, si realizza un numero adeguato di kit di regolazione come descritti al punto precedente e si collegano i due telai realizzati con i profili 9, facendo scattare gli elementi 6 dei componenti 4 sui profili 9, mediante l’inserimento degli elementi di trattenuta 7 nell’apertura centrale 10 dei profili 9 e sfruttando anche l’azione di contenimento e di centraggio dei profili 9 da parte dell’elemento 8.

Dopo aver collegato tra loro i due telai, si inseriscono nella apertura centrale 10 dei profili 9 un numero adeguato di zanche di acciaio zincato 11 e si inserisce la struttura nel vano della parete destinato ad ospitare l’infisso, bloccandolo alla struttura mediante l’utilizzo di malta cementizia.

Il controtelaio viene successivamente completato facendo scattare il profilo 12, come visibile in figura 18, preventivamente verniciato in coerenza con il colore degli infissi da inserire, sui due elementi di aggancio superiori 3 del corpo centrale 1, come da figure 20 e 21.

Si provvede infine a realizzare i telai degli infissi esterno ed interno e, dopo averli accostati alle facce verticali del profilo 12, vengono bloccati sui profili 9 mediante viti autofilettanti e relativi regoli in plastica per la messa a piombo dei profili 9 stessi, come da figura 21.

In alternativa al profilo 12, possono essere utilizzati i profili 15 visibili in figura 19, preventivamente verniciati in coerenza con il colore degli infissi da inserire, che presentano un alloggiamento dove inserire pannelli in legno e/o in altri materiali di adeguato spessore, inserendo infine i telai degli infissi per come descritto al punto precedente, come rappresentato nelle figure 22 e 23.

La soluzione della versione base per il controtelaio, corredata con il profilo 12, (di dimensione fissa) può essere implementata.

In particolare, nella versione base, l’ingombro del controtelaio va da un valore minimo dato dalla dimensione L del profilo 12, L 80 (40+40) mm (Figg. 20) – essendo 40 mm la profondità minima dei profili telaio commercialmente più diffusi - fino ad un valore massimo dato dalla dimensione L del profilo 12, L+140 (70+70) mm (Figg. 21) - essendo 70 mm. la profondità massima dei profili telaio commercialmente più diffusi.

Per poter aumentare le dimensioni d’ingombro massime del controtelaio, viene previsto un componente aggiuntivo 16 rappresentato in figura 19A, stampato in materiale plastico costituito da una zona 17 di circa 30 mm. corredata di dentatura esterna con passo di 2,5 mm, sottostante ad una zona cava 18 di circa 30 mm. con dentatura interna con passo 2,5 mm.

Inserendo uno o più componenti 16 nelle due zone cave 2 del corpo centrale 1, à ̈ possibile allungare a piacere la grandezza del controtelaio per uniformarsi, se necessario, allo spessore della struttura muraria e sempre mantenendo, mediante l’utilizzo dei due componenti 4 da inserire nei componenti 16, la possibilità di ospitare profili anta di profondità variabile da 40 a 70 mm.

Si può osservare che il numero di variazioni dell’ingombro del controtelaio non à ̈ molto elevato, in quanto per ogni valore superiore a quello massimo sopra definito (L+140 mm) deve essere disponibile un profilo del tipo 12 di lunghezza L adeguata all’ingombro desiderato.

Una ulteriore soluzione riguarda la realizzazione di un sistema di controtelaio in grado di ospitare telai anta di dimensione variabile e relativamente al solo infisso interno, come visibile in figura 24.

A tale scopo, viene previsto un componente 19 (Fig. 25), stampato in materiale plastico e dotato di due zone cave 20 poste su due facce contrapposte e corredate di dentatura interna con passo 2,5 mm.

Sulle superfici superiore ed inferiore del componente, sono previsti inoltre dei sistemi di aggancio 21 per l’ancoraggio di un profilo di alluminio 22 (Fig.26) che costituisce l’elemento di battuta per il profilo telaio dell’infisso interno ed individua il filo superiore della eventuale rifinitura con malta cementizia.

È inoltre previsto un profilo di alluminio estruso 23 (Fig. 27) che presenta superiormente una serie di cave 24 poste ad un passo di 5 mm., con zone dentate laterali per garantire un efficace aggrappaggio della malta cementizia ed una apertura centrale 25 con la funzione di ospitare le zanche 11 di ancoraggio alla struttura muraria e permettere l’inserimento a scatto e la trattenuta del profilo sui componenti 4 (Fig. 28), in particolare mediante gli elementi 7 e 8 del componente 4 stesso.

Estraendo il componente 4 dal corpo 19, à ̈ possibile variare la sede destinata ad ospitare i profilo telaio dell’infisso da una valore minimo pari a 40 mm. ad un massimo di 70 mm. (Fig.24).

Una ulteriore implementazione della soluzione precedente, riguarda la realizzazione di un sistema di controtelaio in grado di ospitare contestualmente sia telai anta per infissi interni, di dimensione variabile da 40 a 70 mm., sia profili guida per tapparelle avvolgibili, come rappresentato nelle figure da 37 a 44.

In particolare vengono utilizzati due profili in alluminio estruso aggiuntivi 26 (Fig. 33) e 28 (Fig. 34).

Il profilo 26 presenta ad una estremità due elementi 27 di figura 33 che permettono al profilo stesso di inserirsi a scatto nelle cave 24 del profilo controtelaio 23 (Fig. 31), con la parte ad “U†che può essere rivolta sia verso l’interno dell’edificio che verso l’esterno dell’edificio, come illustrato nelle figure da 37 a 44.

Tale profilo non va verniciato in quanto viene a contatto con la malta cementizia e serve per l’inserimento, all’atto dell’installazione da parte del serramentista degli infissi interni e del telo tapparella, del profilo guida 28 della tapparella avvolgibile verniciato secondo richiesta.

Da quanto sopra esposto si evince la possibilità di variare la distanza del profilo guida della tapparella dal profilo anta dell’infisso interno, utilizzando alternativamente il componente 1 (Fig. 30) e/o 19 (Fig. 29) ed invertendo il verso di inserimento del profilo 26, (Figg. da 37 a 44).

Mediante tale sistema la distanza del profilo guida 26 dal profilo telaio dell’infisso interno può variare da un minimo di 4 mm. ad un massimo di 220 mm. e l’ingombro del sistema controtelaio varia da un minimo di 158 mm ad un massimo di 330 mm. permettendo così di adattarsi a tutti gli spessori di muratura comunemente presenti negli edifici (Fig. da 37 a 44).

Una ulteriore implementazione della soluzione precedente, riguarda la realizzazione di un sistema di controtelaio in grado di ospitare contestualmente sia telai anta per infissi interni, di dimensione variabile da 40 a 75 mm., sia profili guida per tapparelle avvolgibili, come rappresentato nelle figure da 49 a 54. Il profilo estruso in alluminio 29 (Fig. 45) Ã ̈ dotato lateralmente di due serie di cave 31, superiori ed inferiori, poste ad un passo costante di 5 mm. e di una apertura 30 in cui va inserita la zanca di ancoraggio alla struttura muraria, in acciaio zincato 11.

In particolare vengono utilizzati due profili in alluminio estruso aggiuntivi 28 (Fig. 47) e 34 (Fig. 48) ed un profilo estruso in materiale termoplastico 32 (Fig.46).

Il profilo 34 presenta ad una estremità due elementi 35 di figura 48 che permettono al profilo stesso di inserirsi a scatto nelle cave 31 del profilo controtelaio 29 (Fig. 45), con la parte ad “U†che può essere rivolta sia verso l’interno dell’edificio che verso l’esterno dell’edificio, come illustrato nelle figure da 49 a 54.

Tale profilo non va verniciato in quanto viene a contatto con la malta cementizia e serve per l’inserimento, all’atto dell’installazione da parte del serramentista degli infissi interni e del telo tapparella, del profilo guida 28 (Fig. 47) della tapparella avvolgibile verniciato secondo richiesta.

Il profilo estruso in materiali termoplastici 32 (Fig. 46) può essere utilizzato per controtelai in presenza di soli infissi interni e permette di ospitare profili telai di profondità variabile da 40 mm. a 75 mm. con passi pari a 5 mm. (Figura 51 e Figura 52).

Da quanto sopra esposto si evince la possibilità di variare la distanza del profilo guida della tapparella dal profilo anta dell’infisso interno, utilizzando o un solo profilo 29 per distanze tra telaio dell’infisso interno e asse del profilo guida 28 variabile da un minimo di 50 mm ad un massimo di 70 mm. (Figure 49 e 50). Quando necessitano distanze maggiori, si deve utilizzare un secondo profilo 29, necessario per posizionare il profilo guida 28 alla distanza richiesta rispetto al profilo telaio dell’anta interna.

Tale soluzione à ̈ particolarmente utile quando si devono effettuare ristrutturazioni con posizioni degli infissi stabilite, per evitare onerosi interventi di modifica.

L’invenzione à ̈ stata precedentemente descritta con riferimento ad una sua forma di realizzazione preferenziale. Tuttavia à ̈ chiaro che l’invenzione à ̈ suscettibile di numerose varianti che rientrano nel proprio ambito, nel quadro delle equivalenze tecniche.

Claims (13)

1. Titolo: “CONTROTELAIO REGOLABILE PER SERRAMENTI QUALI INFISSI INTERNI, PERSIANE, TAPPARELLE AVVOLGIBILI, DOPPI INFISSI, O SIMILI†* RIVENDICAZIONI 1) Controtelaio regolabile per serramenti quali infissi interni,persiane, tapparelle avvolgibili, doppi infissi, o simili serramenti ad uso civile od industriale caratterizzato dal fatto di essere realizzato in materiale plastico stampato, termicamente isolante, e costituito, nella sua versione base, da tre componenti, di cui due uguali tra loro, ossia: a) un corpo centrale (1) dotato di due zone svuotate (2) munite ciascuna di due zone dentate, e da due elementi di aggancio (3) posti superiormente; b) due componenti (4) composti ciascuno di due zone dentate (5) superiore ed inferiore, e da due ulteriori zone (6), poste da parte opposte rispetto alle zone (5), con elementi di trattenuta a scatto (7) e di contenimento e centraggio (8); c) un profilo di alluminio estruso (9) con zone dentate laterali, ed una apertura centrale (10) atta ad ospitare le zanche (11) di ancoraggio alla struttura muraria e permettere l’inserimento a scatto e la trattenuta del profilo sui componenti (4), in particolare mediante gli elementi (7, 8) del componente (4) stesso; d) un profilo di alluminio di completamento (12) con elementi di scatto e trattenuta (13, 14), che si impegnano sugli elementi di aggancio (3) del corpo centrale (1); e) un profilo di alluminio (15) che si impegna sempre sugli elementi di aggancio (3) del corpo centrale (1).
2. 2) Controtelaio regolabile per serramenti secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che in funzione delle dimensioni dei due telai costituiti con i profili (9), si realizza un numero adeguato di kit di regolazione come descritti al punto precedente e si collegano i due telai realizzati con i profili (9), facendo scattare gli elementi (6) dei componenti (4) sui profili (9), mediante l’inserimento degli elementi di trattenuta (7) nell’apertura centrale (10) dei profili (9) e sfruttando anche l’azione di contenimento e di centraggio dei profili (9) da parte dell’elemento (8).
3. 3) Controtelaio regolabile per serramenti secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che, in alternativa al profilo (12), possono essere utilizzati profili (15), preventivamente verniciati in coerenza con il colore degli infissi da inserire, che presentano un alloggiamento dove inserire pannelli in legno e/o in altri materiali di adeguato spessore, inserendo infine i telai degli infissi.
4. 4) Controtelaio regolabile di serramenti secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che per poter aumentare le dimensioni d’ingombro massime del controtelaio, viene previsto un componente aggiuntivo (16), stampato in materiale plastico costituito da una zona (17) corredata di dentatura esterna, sottostante ad una zona cava (18) con dentatura interna.
5. 5) Controtelaio regolabile di serramenti secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che inserendo uno o più componenti (16) nelle due zone cave (2) del corpo centrale (1), à ̈ possibile allungare a piacere la grandezza del controtelaio per uniformarsi, se necessario, allo spessore della struttura muraria e sempre mantenendo, mediante l’utilizzo dei due componenti (4) da inserire nei componenti (16), la possibilità di ospitare profili anta di profondità variabile.
6. 6) Controtelaio regolabile di serramenti secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto di utilizzare un componente (19), stampato in materiale plastico e dotato di due zone cave (20) poste su due facce contrapposte e corredate di dentatura interna.
7. 7) Controtelaio regolabile di serramenti secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che Sulle superfici superiore ed inferiore del componente (19), sono previsti inoltre dei sistemi di aggancio (21) per l’ancoraggio di un profilo di alluminio (22) che costituisce l’elemento di battuta per il profilo telaio dell’infisso interno ed individua il filo superiore della eventuale rifinitura con malta cementizia.
8. 8) Controtelaio regolabile di serramenti secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di prevedere un profilo di alluminio estruso (23) che presenta superiormente una serie di cave (24) con zone dentate laterali ed una apertura centrale (25) con la funzione di ospitare le zanche (11) di ancoraggio alla struttura muraria e permettere l’inserimento a scatto e la trattenuta del profilo sui componenti (4), in particolare mediante gli elementi (7, 8) del componente (4) stesso.
9. 9) Controtelaio regolabile di serramenti secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che estraendo il componente (4) dal corpo (19), à ̈ possibile variare la sede destinata ad ospitare i profilo telaio dell’infisso da una valore minimo di 40 mm. ad almeno 70 mm.
10. 10) Controtelaio regolabile di serramenti secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di prevedere un sistema di controtelaio in grado di ospitare contestualmente sia telai anta per infissi interni, di dimensione variabile indicativamente da 40 a 70 mm., sia profili guida per tapparelle avvolgibili, utilizzando due profili in alluminio estruso aggiuntivi (26, 28), ove detto profilo (26) presenta ad una estremità due elementi (27) che permettono al profilo stesso di inserirsi a scatto nelle cave (24) del profilo controtelaio (23), con la parte ad “U†che può essere rivolta sia verso l’interno dell’edificio che verso l’esterno dell’edificio.
11. 11) Controtelaio regolabile di serramenti secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto dalla possibilità di variare la distanza del profilo guida della tapparella dal profilo anta dell’infisso interno, utilizzando alternativamente il componente (1) e/o (19) ed invertendo il verso di inserimento del profilo (26).
12. 12) Controtelaio regolabile di serramenti secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che mediante tale sistema la distanza del profilo guida (26) dal profilo telaio dell’infisso interno può variare da indicativamente un minimo di 4 mm. ad un massimo di 220 mm. e l’ingombro del sistema controtelaio varia da un minimo indicativamente di 158 mm ad un massimo di 330 mm. permettendo così di adattarsi a tutti gli spessori di muratura comunemente presenti negli edifici.
13. 13) Controtelaio regolabile di serramenti secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere un componente (32) che può ospitare telai anta per infissi interni con misure che variano da un minimo di 40 mm ad un massimo di 75 mm, e di comprendere un profilo estruso in alluminio (29) dotato lateralmente di due serie di cave (31), superiori ed inferiori, poste ad un passo costante di 5 mm. e di una apertura (30) in cui va inserita la zanca di ancoraggio alla struttura muraria, in acciaio zincato (11), e dal fatto che il profilo (29) può utilizzare il profilo termoplastico estruso (32) inserendo i dentini (33) nelle cave (31), in modo da ospitare telai anta per infissi interni variabili da un minimo di 40 mm ad un massimo di 75 mm e dal fatto che sul profilo (29) può essere utilizzato il profilo (34) che presenta ad una estremità due elementi (35) che permettono al profilo stesso di inserirsi a scatto nelle cave (31) del profilo controtelaio (29), con la parte ad “U†che può essere rivolta sia verso l’interno dell’edificio che verso l’esterno dell’edificio per ospitare la guida (28) per tapparelle avvolgibili.*