ITGE20110012A1 - Dispositivo natante - Google Patents

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ITGE20110012A1
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Description

Dispositivo natante
TESTO DELLA DESCRIZIONE
La presente invenzione ha per oggetto un dispositivo natante comprendente un corpo centrale e due scafi laterali ed in cui ciascuno scafo laterale risulta collegato al corpo centrale attraverso almeno un braccio di collegamento, in modo tale per cui il corpo centrale à ̈ in posizione sopraelevata rispetto ai due scafi laterali, presentando i detti bracci di collegamento una determinata inclinazione rispetto al piano orizzontale del dispositivo natante, essendo inoltre i due scafi laterali ed il corpo centrale orientati con i loro assi longitudinali, ovvero gli assi in direzione prua-poppa, fra loro paralleli.
Quella appena descritta à ̈ la tipica configurazione dei dispositivi natanti noti con la denominazione di "SWATH" che à ̈ l'acronimo di "Small Waterplane Area Twin Hull".
Tali imbarcazioni sono infatti costituite da natanti che generalmente presentano due scafi laterali, appunto Twin Hull, in modo tale da permettere di diminuire l'area di quella parte della imbarcazione che interseca la superficie del mare durante la navigazione.
Di conseguenza quando la carena SWATH viene interessata da un onda di superficie, rispetto ad una carena convenzionale equivalente (sia monoscafo che catamarano), diminuisce essa à ̈ caratterizzata da una sostanziale minor variazione di volume di carena (positiva o negativa a seconda che il mezzo si trovi in corrispondenza della cresta o del cavo d'onda) e quindi di spinta di Archimede, principale responsabile della forzante d'onda che provoca il moto del natante in mare mosso. Dunque la carena SWATH possiede inerentemente una maggiore stabilità in mare mosso che permette una navigazione senza creare un eccessivo beccheggio e sussulto rispetto alle imbarcazioni monoscafo o rispetto ai catamarani.
Infatti durante la navigazione gli SWATH hanno il corpo centrale emerso, mentre i due scafi laterali costituiscono la parte sommersa e sono i responsabili dell'alimento di stabilità in mare ondoso, in quanto risultano influenzati dalla azione delle onde in modo minore rispetto agli scafi tradizionali vista la loro ridotta figura di galleggiamento (Small Waterplane Area).
Di conseguenza i dispositivi SWATH si presentano come una piattaforma che à ̈ appoggiata e condotta da due scafi sommersi collegati alla piattaforma mediante uno o più bracci per scafo molto snelli e fini nella direzione longitudinale (poppa-prora).
Nonostante l'aumento di stabilità, la configurazione dei dispositivi SWATH appena descritta soffre di un aumento della resistenza al moto dei consumi rispetto alle carene tradizionali equivalenti ovvero a pari potenza installata riesce a raggiungere velocità di navigazione sostanzialmente inferiori, sempre rimanendo in regime dislocante (ossia con il peso sostanzialmente supportato dalla spinta di Archimede ottenuta dal volume degli scafi sommersi).
Inoltre similmente a tutte le carene dislocanti o semi-dislocanti, anche la carena SWATH non à ̈ adatta per raggiungere alte velocità relative. Il parametro significativo à ̈ il numero di Froude relativo alla lunghezza FnL=Vel/radq(g*L) e quello relativo al volume dislocato dalla carena da ferma, FnV=Vel/radq(g*V) , in cui Vel=velocità di avanzo della carena, g=accelerazione di gravità, V=volume dislocato dalla carena da ferma (peso del mezzo/densità dell'acqua), L=lungehzza totale della carena. Il limite operativo per una carena dislocante/semidislocante à ̈ attorno a FnL=0.6/0.8 fino circa ad 1.0 (nel caso della carena SWATH di forma innovativa con strizione centrale oggetto del presente brevetto), ovvero FnV=2.0/3.0. Quando la velocità relativa alla lunghezza o al dislocamento diventano troppo elevati, la carena dislocante o semi-dislocante con forme adatte per essere efficiente a bassa velocità deve essere modificata per garantire una accettabile resistenza alle alte velocità, assumendo le forme di una carena planante.
Tuttavia à ̈ noto come le carene plananti soffrano molto il mare mosso, reagendo con moti molto violenti e bruschi impatti sulle onde incidenti ed alle altissime velocità (superiori ai 50 nodi) diventino praticamente inoperabili in mare ondoso (anche di moderata intensità tipo due o tre), a causa delle elevatissime accelerazioni sperimentate dall'imbarcazione ed alle elevate forze di impatto sull'onda .
Esiste dunque una necessità non soddisfatta di realizzare un dispositivo natante che, permetta allo stesso tempo di avere ottime caratteristiche di tenuta al mare (ridotti moti in mare mosso) e di ridotta resistenza al moto in entrambi i regimi di velocità: quello tipico delle carene dislocanti e quello tipico delle carena plananti, aumentando sensibilmente il limite superiore di operatività di queste ultime, in termini di velocità massima (superiore agli 80 nodi).
Ciò permette quindi di raggiungere durante la navigazione velocità elevate, maggiori anche rispetto alle imbarcazioni tradizionali monoscafo e ai catamarani, mantenendo, almeno alle basse velocità, un livello di stabilità pari a quello dei dispositivi SWATH noti allo stato dell'arte.
L'invenzione consegue gli scopi di. cui sopra realizzando un dispositivo natante che coniuga efficientemente i vantaggi di una carena SWATH con forma degli scafi immersi innovativa per ridurre la resistenza al moto in condizioni dislocanti, quelli di ridotta resistenza al moto e capacità di sopportare stati di mare moderati anche ad alte velocità tipici degli aliscafi, e l'efficienza aerodinamica di un'ala in aria che sfrutta l'effetto suolo per produrre portanza con ottima efficienza. Il risultato dell'integrazione à ̈ un mezzo assolutamente nuovo che coniuga i principi e gli effetti sopra descritti in modo fornire la massima tenuta al mare in entrambe le condizioni operative del mezzo: mediobasse velocità in regime dislocante con la carena SWATH innovativa e alte, altissime velocità con la opportuna ripartizione della forza di sostentamento fra ali in acqua ed in aria. Proprio il disegno particolare delle ali in acqua, con profili ibridi adatti a funzionare efficientemente nel regime subcavitante e supercavitante e la opportuna ripartizione della forza di sostentamente fra le ali in acqua e quelle in aria permette di raggiungere velocità superiori ai 100 nodi anche con stati di mare moderati, prima assolutamente non raggiungibili neanche dai più moderni aliscafi.
Come descritto in precedenza ciascuno degli almeno due scafi laterali presenta almeno un elemento ad ala appeso al di sotto del corrispondente scafo laterale, il quale elemento ad ala si prolunga in direzione sostanzialmente perpendicolare all'asse longitudinale prua-poppa di ciascuno scafo laterale. In una possibile versione esecutiva, gli almeno due elementi ad ala si prolungano in direzione dell'opposto scafo laterale e sono posizionati ad una certa distanza della estremità prodiera e poppiera del corrispondente scafo laterale, in modo da trovarsi uno di fronte all'altro. Infatti, secondo la prima possibile versione dell'invenzione, ciascun elemento ad ala presenta una estremità rivolta verso il rispettivo scafo laterale opposto a contatto con l'estremità dell'elemento ad ala opposto al primo, in modo tale per cui gli almeno due elementi ad ala si raccordano tra loro formando un'unica superficie alare .
In un'altra possibile versione dell'invenzione gli almeno due elementi ad ala sono posizionati sempre a distanza opportuna della estremità prodiera e poppiera del corrispondente scafo laterale, in modo da trovarsi uno di fronte all'altro, ma si protendono verso l'esterno di ciascun scafo.
L'aggiunta degli elementi ad ala al di sotto degli scafi laterali permette al dispositivo natante oggetto della presente invenzione di raggiungere velocità molto elevate durante la navigazione, sollevandosi sulle ali immerse. In particolare tali elementi ad ala consentono un duplice comportamento del dispositivo natante in base alla velocità.
A basse velocità il dispositivo natante presenta le caratteristiche di un tradizionale dispositivo SWATH, mantenendo una elevata stabilità indipendentemente dalle condizioni del mare, prevedendo una porzione emersa costituita dal corpo centrale e da parte dei bracci di collegamento e una porzione sottomarina che comprende la restante parte dei bracci di collegamento, i due scafi laterali e i corrispondenti elementi ad ala.
All'aumentare della velocità il dispositivo natante varia il suo comportamento navigando come un aliscafo, raggiunta una determinata velocità, la portanza degli elementi ad ala provoca la totale emersione dell'intero dispositivo con una conseguente riduzione della resistenza di avanzamento, permettendo al dispositivo di raggiungere velocità elevate, che presentano punte di velocità massima anche fino a 120 nodi.
Conseguentemente il dispositivo natante oggetto della presente invenzione prevede una range di operabilità molto ampio, presentando condizioni ottimali di navigazione per velocità comprese tra 6 nodi e 120 nodi.
Secondo una variante esecutiva preferita il dispositivo natante oggetto della presente invenzione prevede che ciascun elemento ad ala à ̈ supportato oscillante intorno all'asse longitudinale prua-poppa del corrispondente scafo laterale, in modo da essere spostato da una condizione immersa attiva ad una condizione inattiva. Nella condizione immersa attiva ciascun elemento ad ala à ̈ posizionato interamente al di sotto del corrispondente scafo laterale e si raccorda con l'opposto elemento ad ala, come descritto in precedenza, in modo da formare un'unica superficie alare.
Conseguentemente gli elementi ad ala possono ruotare attorno ad un asse longitudinale, assumendo una inclinazione opportuna in funzione della velocità e dell'angolo di assetto longitudinale che si vuole mantener al mezzo.
Nella condizione inattiva invece ciascun elemento ad ala à ̈ ruotato verso l'interno del dispositivo natante in modo tale per cui almeno l'estremità rivolta verso lo scafo laterale opposto à ̈ posizionata superiormente al corrispondente scafo laterale.
Ossia da una condizione di raccordo le due estremità vengono sollevate e avvicinate verso il corrispondente scafo laterale al quale à ̈ appeso l'elemento ad ala.
Questa particolare configurazione permette di aumentare ulteriormente la stabilità dell'intero dispositivo natante alle basse velocità. Infatti attraverso l'oscillazione degli elementi ad ala il dispositivo natante diventa un vero e proprio SWATH e può comportarsi come tale garantendo una elevata stabilità alle basse velocità. Inoltre, sia nel caso delle ali rivolte verso l'interno che quelle rivolte verso l'esterno, la possibilità di oscillare permette alle ali di orientarsi verso l'alto, liberando dall'acqua gran parte della superficie alare e quindi minimizzando la resistenza parassita che queste avrebbero quando il mezzo naviga a basse velocità in condizioni dislocanti.
Preferibilmente ciascun elemento ad ala à ̈ appeso ad un supporto anulare che à ̈ girevole e coassiale all'asse longitudinale prua-poppa del corrispondente scafo laterale.
In particolare per migliorare le caratteristiche aerodinamiche del meccanismo di oscillazione degli elementi ad ala, il supporto anulare à ̈ costituito da una fascia anulare appartenente alla superficie di mantello del corrispondente scafo laterale, per risultare dunque perfettamente integrato all'interno della parete stessa creando una superficie senza soluzione di continuità.
Visto che il cambiamento del comportamento del dispositivo natante cambia da SWATH ad aliscafo con il variare della velocità, risulta particolarmente vantaggioso prevedere una unità automatica di comando responsabile del passaggio dalla condizione attiva alla condizione inattiva degli almeno due elementi ad ala. Tale unità può essere programmabile impostando una determinata velocità alla quale il dispositivo natante cambi condizione di funzionamento in modo automatico e durante la navigazione, senza la necessità di interrompere la stessa o di un comando manuale da parte di utenti.
È inoltre possibile prevedere un controllo a distanza da remoto che permetta il passaggio dalla condizione inattiva alla condizione attiva, nel caso di un mezzo navale di superficie autonomo, ossia senza equipaggio a bordo.
Preferibilmente il dimensionamento dell'intera struttura à ̈ tale che durante la condizione inattiva à ̈ possibile alloggiare gli elementi ad ala nello spazio delimitato dal corpo centrale, i braci di collegamento e gli scafi laterali, in modo che gli elementi ad ala siano per la maggior parte emersi al fine di limitare l'azione delle onde sugli stessi, limitando la resistenza al moto.
Un perfezionamento di tale caratteristica prevede che ciascun braccio di collegamento presenti un vano di alloggiamento ricavato all'interno del volume dello stesso, per l'alloggiamento di ciascun elemento ad ala in condizione inattiva.
In questo caso ogni braccio di collegamento à ̈ montato in una posizione corrispondente ad ogni elemento ad ala rispetto all'asse longitudinale di prua-poppa dello scafo laterale e in particolare à ̈ posizionato sopra il supporto oscillante dell'elemento ad ala in modo da consentirne la rotazione e da intergare completamente l'elemento ad ala nella struttura del braccio di collegamento creando una superficie senza soluzione di continuità. Gli elementi ad ala possono essere costituiti da elementi di qualsivoglia forma, atti a migliorare le caratteristiche aerodinamiche e aumentare la portanza degli stessi al fine di consentire il comportamento da aliscafo al dispositivo natante oggetto della presente invenzione ad alte velocità.
In particolare esiste una realizzazione di questi elementi ad ala che prevede un profilo alare ibrido che permette di ovviare alla limitazione dei profili supercavitanti i quali hanno ottime efficienze e stabilità di cavitazione alle alte velocità, ma pessime efficienze alle basse velocità, quando il fenomeno della cavitazione non sussiste. Il nuovo profilo à ̈ caratterizzato da una parte prodiera sagomata come un profilo supercavitante che invece che terminare tronco, viene raccordato con una appendice posteriore, opportunamente sagomata e fine verso il lembo di uscita, mediante due raccordi a gradino con un piccolo raggio di curvatura.
Secondo una variante esecutiva preferita ciascun elemento ad ala à ̈ costituito da un primo ramo che presenta una estremità collegata all'elemento di supporto e l'altra estremità collegata ad un secondo ramo che si collega ulteriormente ad un terzo ramo.
Il primo ramo si prolunga inferiormente all'elemento di supporto del corrispondente scafo laterale in direzione sostanzialmente perpendicolare al piano orizzontale del dispositivo natante ed à ̈ collegato al secondo ramo che si prolunga in direzione dello scafo laterale opposto secondo una determinata inclinazione; il secondo ramo à ̈ collegato al terzo ramo, che si prolunga in direzione sostanzialmente parallela al piano orizzontale del dispositivo natante. In condizione attiva e immersa ciascun terzo ramo si raccorda con il corrispondente terzo ramo dell'elemento ad ala opposto, in modo tale per cui i due elementi ad ala formano una superficie alare senza soluzione di continuità che presenta una forma a V con la parte centrale del vertice appiattita, formata dai due terzi rami.
Con lo scopo di migliorare ulteriormente le caratteristiche aerodinamiche il secondo ramo di ogni elemento ad ala che si prolunga in direzione dello scafo opposto in entrambi i versi, ossia sia nel verso dello scafo laterale opposto e in particolare del terzo ramo dell'elemento ad ala opposto, sia nel verso del corrispondente scafo laterale.
In questo modo l'estremità del secondo ramo unita al primo ramo si prolunghi oltre lo stesso formando una sorta di aletta sporgente che migliora il profilo aerodinamico dell'elemento ad ala.
Una variante esecutiva preferita del dispositivo natante oggetto della presente invenzione prevede che ogni scafo laterale presenti due elementi ad ala in modo che gli elementi ad ala totali dell'intero dispositivo natante siano quattro. Secondo tale variante i quattro elementi ad ala vengono appesi a due a due ai corrispondenti scafi laterali in prossimità della poppa e della prua degli stessi formando, in condizione attiva e immersa, rispettivamente una unica superficie alare poppiera ed una unica superficie alare prodiera.
Un'ulteriore caratteristica atta a migliorare il comportamento aerodinamico del dispositivo natante oggetto della presente invenzione prevede che la superficie alare poppiera e la superficie alare prodiera siano posizionate in modo da presentare distanza differente rispetto al piano orizzontale del dispositivo natante. Tale miglioramento infatti permette che le onde create dalla alare prodiera non interferiscano con il moto della superficie alare poppiera, diminuendo la resistenza al movimento dell'intero dispositivo natante consentendo du raggiungere elevate velocità.
La configurazione appena descritta che presenta due elementi ad ala per scafo laterale, preferibilmente prevede che il braccio di collegamento di ogni scafo laterale abbia una estensione in lunghezza necessaria ad ospitare i due elementi ad ala durante la condizione inattiva.
Alternativamente à ̈ possibile prevedere un numero qualsivoglia di bracci di collegamento e una particolare forma attuativa presenta due bracci di collegamento per scafo laterale.
Anche in questo caso ciascun braccio di collegamento à ̈ posto in corrispondenza dell'elemento di supporto di ogni elemento ad ala, in particolare i bracci sono posti a due a due in prossimità della prua e della poppa.
Indipendentemente dal numero di bracci di collegamento, si specifica che gli stessi presentano una sezione orizzontale che à ̈ caratterizzata da un profilo alare.
Similmente a come à ̈ avvenuto le superfici alari poppiera e prodiera, anche i bracci di collegamento possono presentare a due a due inclinazioni differenti. In particolare i due bracci di collegamento posizionati in prossimità della prua di ciascuno scafo laterale presentano una direzione divergente verso i due scafi laterali, mentre i due bracci di collegamento posizionati in prossimità della poppa di ciascuno scafo laterale presentano una direzione convergente verso i due scafi laterali, o viceversa.
La variazione dell'inclinazione dei bracci di collegamento a prua rispetto a quelli a poppa, può consentire di diminuire ulteriormente la resistenza al moto dell'intero dispositivo, in quanto le onde create dalla prima coppia di bracci non influenzano, ossia non si infrangono, sulla seconda coppia diminuendo cosi l'azione creata dai moti ondosi sulla parte emersa del dispositivo natante.
Un ulteriore perfezionamento prevede che ciascuno dei due scafi laterali sia costituito da un corpo a simmetria sostanzialmente cilindrica che presenta un restringimento anulare nella zona intermedia tra la prua e la poppa degli scafi laterali .
Il restringimento consente al dispositivo natante di modificare il profilo degli scafi per ridurre l'interfaccia tra gli stessi e le correnti in modo da mantenere la stabilità dell'intera imbarcazione, ma allo stesso tempo diminuire l'azione di contrasto al movimento che le onde causano sugli scafi .
Soprattutto in configurazione SWATH, tale caratteristica consente di diminuire i consumi del dispositivo natante a parità di velocità rispetto alle imbarcazioni note allo stato dell'arte.
Ulteriori perfezionamenti del dispositivo natante oggetto della presente invenzione sono principalmente volti ad un ulteriore miglioramento delle qualità aerodinamiche dell'intero dispositivo soprattutto in condizione attiva degli elementi ad ala, ossia quando il dispositivo si comporta come aliscafo.
Per questo una forma attuativa prevede che il corpo centrale sia realizzato come un elemento appiattito rispetto al piano orizzontale del dispositivo natante e simmetrico rispetto all'asse longitudinale del dispositivo natante in modo da essere suddiviso in due metà uguali tra loro. Inoltre l'elemento appiattito presenta una sezione in senso longitudinale, nonché una sezione in senso trasversale a profilo alare al fine di meglio fendere l'aria, senza creare una eccesiva resistenza al moto.
Il corpo centrale risulta di conseguenza sagomato come una sorta di ala per aumentare la portanza del dispositivo a parità di resistenza e consentendo allo stesso tempo una più veloce ed efficiente emersione del dispositivo all'aumentare della velocità.
Preferibilmente per aumentare l'effetto appena previsto le due metà uguali del corpo centrale si raccordano in modo armonico nella zona centrale dello stesso e formano una chiglia con sezione ad imbuto e pareti incurvate, che presenta un andamento parabolico simmetrico rispetto all'asse longitudinale e che à ̈ pronunciata verso il basso nella zona di prua.
Similmente à ̈ possibile prevedere la realizzazione in prossimità della poppa di una coda.
Le due metà dell'elemento appiattito infatti si raccordano lungo l'asse longitudinale in modo armonico al fine di formare superfici continue che costituiscono tale coda con sezione ad imbuto e pareti incurvate, che presenta un andamento parabolico simmetrico rispetto all'asse longitudinale ed à ̈ pronunciata verso il basso nella zona di poppa.
Tale coda aggiunge migliorie al corpo centrale sia in condizioni non cavitanti che supercavitanti, in quanto presenta una forma tale per cui in condizioni supercavitanti la coda rimane all'interno della bolla di cavitazione che csi forma, mentre consente una buona portanza in condizioni non cavitanti .
Secondo le caratteristiche appena descritte l'elemento appiattito costituente il corpo centrale presenta una sezione rispetto al piano orizzontale che prevede un profilo del tipo parabolico, con il vertice posto in prossimità della zona di prua.
Vantaggiosamente si può prevedere elemento ipersostentatore che permette di aumentare la portanza del dispositivo anche a basse velocità facilitando il funzionamento in condizione di aliscafo del dispositivo.
Tale elemento ipersostentatore à ̈ montato in prossimità della poppa e può essere costituito da un singolo elemento o da più elementi, preferibilmente in numero e/o dimensioni necessari a coprire la maggior parte della poppa in modo da aumentare in maniera considerevole l'aumento della portanza.
L'invenzione ha per oggetto anche altre caratteristiche che perfezionano ulteriormente il dispositivo natante di cui sopra e che sono oggetto delle sotto rivendicazioni.
Queste ed altre caratteristiche e vantaggi della presente invenzione risulteranno più chiaramente dalla seguente descrizione di alcuni esempi esecutivi illustrati nei disegni allegati in cui:
la fig. 1 illustra una vista in prospettiva del dispositivo natante oggetto della presente invenzione secondo una variante esecutiva preferita;
le figg. 2a e 2b illustrano due viste in prospettiva della variante esecutiva illustrata in figura 1 che mostrano i diversi funzionamenti del dispositivo natante, ossia come dispositivo SWATH, figura 2a, e come aliscafo, figura 2b;
le figg. da 3a a 3c illustrano tre viste del dispositivo natante rispetto al piano verticale nelle quali gli elementi ad ala passano dalla condizione immersa ed attiva alla condizione inattiva;
le figg. 4a e 4b illustrano due viste del dispositivo natante oggetto della presente invenzione, in particolare del corpo centrale 11, rispettivamente una vista in prospettiva e una vista secondo il piano orizzontale;
la fig. 4c illustra una vista in prospettiva del corpo centrale secondo una possibile realizzazione; le figg. 4d e 4e illustra una ulteriore variante esecutiva del dispositivo natante, in particolare del corpo centrale
le figg. 5a e 5b illustrano due viste in prospettiva del dispositivo natante oggetto della presente invenzione secondo una forma esecutiva preferita.La figura 1 mostra una vista in prospettiva vista in prospettiva del dispositivo natante oggetto della presente invenzione secondo una variante esecutiva nella quale il dispositivo natante à ̈ costituito da un corpo centrale 11, da due scafi laterali 12, da due bracci di collegamento 13 e da quattro elementi ad ala 2.
Ciascuno scafo laterale 12 Ã ̈ collegato al corpo centrale 11 attraverso un braccio di collegamento 13, in modo tale per cui il corpo centrale 11 risulta in posizione sopraelevata rispetto ai due scafi laterali 12. I bracci di collegamento 13 presentano una determinata inclinazione rispetto al piano orizzontale del dispositivo natante, mentre i due scafi laterali 12 ed il corpo centrale 11 orientati con i loro assi longitudinali, ovvero gli assi in direzione prua-poppa, fra loro sostanzialmente paralleli .
In particolare in figura 1, i due bracci di collegamento 13 sono previsti fissati alla superficie inferiore del corpo centrale 11, ma possono essere montati in qualsivoglia posizione, come ad esempio fissati ai lati del corpo centrale 11.
Inoltre ciascuno dei due detti scafi laterali 12 presenta due elementi ad ala 2 appesi al di sotto del corrispondente scafo laterale 12. Ogni elemento ad ala 2 si prolunga in direzione sostanzialmente perpendicolare all'asse longitudinale prua-poppa di ciascuno scafo laterale 12 ed in verso dell'opposto scafo laterale 12.
Tutti e quattro gli elementi ad ala 2 sono posizionati lungo i corrispondenti scafi laterali 12 in modo da essere accoppiati a due a due, ossia in modo che ad ogni elemento ad ala 2 ne corrisponda uno opposto sullo scafo laterale opposto.
Di conseguenza ogni elemento ad ala 2 presenta una estremità rivolta verso lo scafo laterale 12 opposto a contatto con l'estremità di un ulteriore corrispondente elemento ad ala 2.
In questo modo i due elementi ad ala appartenenti a scafi laterali differenti si raccordano tra loro formando una unica superficie laterale .
Sempre in riferimento alla figura 1 il dispositivo natante presenta ciascun elemento ad ala 2 supportato oscillante intorno all'asse longitudinale prua-poppa del corrispondente scafo laterale 12, in modo da essere spostato da una condizione immersa attiva ad una condizione inattiva. In figura 1 il dispositivo natante à ̈ mostrato in condizione immersa attiva, nella quale ogni elemento ad ala 2 à ̈ posizionato interamente al di sotto del corrispondente scafo laterale 12 e nella quale posizione immersa attiva i quattro elementi ad ala 2 si raccordano in modo da formare un'unica superficie alare. Nella condizione inattiva, illustrata nelle figure seguenti, almeno l'estremità rivolta verso lo scafo laterale opposto 12 dell'elemento ad ala 2 à ̈ posizionata superiormente al corrispondente scafo laterale 12.
Inoltre la figura 1 mostra come ciascun elemento ad ala 2 Ã ̈ appeso ad un supporto anulare 122, il quale supporto anulare 122 Ã ̈ girevole e coassiale all'asse longitudinale prua-poppa del corrispondente scafo laterale 12. In particolare il supporto anulare 122 Ã ̈ costituito da una fascia anulare appartenente alla superficie di mantello del corrispondente scafo laterale 12.
La oscillazione degli elementi ad ala 2 consente al dispositivo natante di passare da un funzionamento del tipo dispositivo SWATH ad un funzionamento da aliscafo con il variare della velocità.
In particolare le figure 2a e 2b illustrano questa variazione di funzionamento. In figura 2a il dispositivo oggetto della presente invenzione ha il comportamento dei tradizionali dispositivi SWATH e presenta una parte emersa che à ̈ costituita dal corpo centrale 11 e parte dei bracci di collegamento 13 e una parte sottomarina costituita dagli scafi laterali 12, dagli elementi ad ala 2 e dalla restante parte dei bracci di collegamento 13.
La particolare forma del corpo centrale 11 descritta in seguito conferisce al dispositivo natante una portanza tale che con l'aumentare della velocità il dispositivo tende ad emergere fino a variare il proprio funzionamento.
In figura 2b il dispositivo natante assume il comportamento di un aliscafo e si presenta costituito da una sola parte emersa che comprende corpo centrale 11, scafi laterali 12 e bracci di collegamento, nonché gli elementi ad ala 2. In questa condizione gli elementi ad ala 2 sono uniti a due a due in modo da formare una unica superficie alare sopra la quale naviga l'intero dispositivo natante, similmente a come avviene per gli aliscafi noti allo stato dell'arte .
Secondo la variante esecutiva illustrata nelle figure da 1 a 4, ciascun elemento ad ala 2 Ã ̈ costituito da un primo ramo 21, da un secondo ramo 22 e da un terzo ramo 23.
Il primo ramo 21 si prolunga inferiormente all'elemento di supporto 122 del corrispondente scafo laterale 12 in direzione sostanzialmente perpendicolare al piano orizzontale del dispositivo natante ed à ̈ collegato al secondo ramo 22 che si prolunga in direzione dello scafo laterale opposto 12 secondo una determinata inclinazione. A sua volta il secondo ramo 22 à ̈ collegato al terzo ramo 23 che si prolunga in direzione sostanzialmente parallela al piano orizzontale del dispositivo natante.
L'inclinazione del secondo ramo 22 e il posizionamento degli elementi ad ala 2 à ̈ tale per cui il terzo ramo 23 raccordandosi con il corrispondente terzo ramo dell'elemento ad ala 2 opposto, in condizione immersa e attiva, permette ai due detti elementi ad ala 2 di formare una superficie alare senza soluzione di continuità che presenta una forma a V con la parte centrale del vertice appiattita, formata dai due detti terzi rami 23.
In particolare tale forma à ̈ ottenuta dall'inclinazione reciproca dei tre rami 21, 22 e 23, ma le varianti esecutive del dispositivo natante oggetto della presente invenzione prevedono la formazione di qualsivoglia forma atta a permettere al dispositivo stesso il funzionamento descritto in precedenza.
Sempre con riferimento alle figure da 1 a 4, si vede che l'estremità del secondo ramo 22 a contatto con il primo ramo 21 si prolunga oltre il primo ramo 21, in modo da creare una aletta che alimenta 1'aerodinamicità del profilo dell'elemento ad ala 2.
Si specifica che nelle figure da 1 a 4 il dispositivo natante oggetto della presente invenzione à ̈ realizzato secondo una delle possibili varianti esecutive e in particolar modo viene sempre illustrato con un unico braccio di collegamento 13 per scafo laterale 12. Una forma attuativa del dispositivo natante prevede invece l'utilizzo di due bracci di collegamento 13 per scafo laterale 12. In questo caso à ̈ preferibile che i bracci di collegamento 13 vengano montati in prossimità della prua e della poppa degli scafi laterali 12 in corrispondenza degli elementi di supporto 122 di ciascun elemento ad ala 2.
Inoltre à ̈ possibile prevedere che l'inclinazione dei bracci di collegamento 13 à ̈ tale per cui i due bracci posizionati in prossimità della prua di ciascuno scafo laterale 12 presentano una direzione divergente verso i due scafi laterali 12, mentre i due bracci di collegamento 13 posizionati in prossimità della poppa di ciascuno scafo laterale 12 presentano una direzione convergente verso i due detti scafi laterali 12. à ̈ ovviamente possibile anche prevedere la situazione contraria ossia con i bracci di collegamento 13 a prua che si prolungano dal corpo centrale 11 agli scafi laterali 12 in direzione di questi ultimi in maniera convergente, mentre i bracci di collegamento 13 a poppa si prolungano dal corpo centrale 11 agli scafi laterali 12 in direzione di questi ultimi in maniera divergente. In definitiva secondo questa forma attuativa i bracci di collegamento 13 si presentano a due a due alternati in modo che durante la navigazione le onde create dai bracci di collegamento 13 a prua non influenzino il moto dei bracci di collegamento 13 a poppa.
Indipendentemente dal numero di bracci di collegamento 13, si specifica che gli stessi presentano una sezione orizzontale che à ̈ caratterizzata da un profilo alare, o che comunque presenta caratteristiche atte a migliorare le qualità aerodinamiche degli stessi.
Inoltre la variante esecutiva illustrata nelle figure da 1 a 4 presenta quattro elementi ad ala 2, ossia due per ciascuno scafo laterale 12 e ciascun elemento ad ala 2 montato rispettivamente in prossimità della poppa e della prua di ciascuno degli scafi laterali 12, in modo da formare in condizione immersa e attiva una superficie alare poppiera ed una superficie alare prodiera.
Le figure da 3a a 3c illustrano il passaggio dalla condizione immersa ed attiva degli elementi ad ala 2 alla condizione inattiva degli stessi.
La figura 3a illustra il dispositivo natante oggetto della presente invenzione con i quattro elementi ad ala 2 in condizione immersa ed attiva. Tali elementi ad ala 2 infatti risultano uniti a due a due attraverso i terzi rami 23 come descritto in precedenza in modo da formare due uniche superfici alari, di cui una prodiera ed una poppiera.
Tali superfici alari sono posizionate in modo tale per cui presentano una distanza differente rispetto al piano orizzontale del dispositivo natante, ossia sono posizionate ad altezze differenti rispetto all'asse verticale del dispositivo. Questa particolare configurazione consente di migliorare l'aerodinamica degli elementi ad ala quando il dispositivo funziona come un aliscafo.
Raggiunta una determinata velocità il dispositivo natante tende all'emersione totale, sfruttando la portanza del corpo centrale 11 si solleva fino a navigare sugli elementi ad ala 2 che si trovano appunto in condizione attiva e che formano due superfici alari continue, una prodiera e l'altra poppiera, che svolgono la funzione delle ali di un aliscafo.
Al diminuire della velocità, figura 3b, la parte emersa del dispositivo natante tende a diminuire e gli elementi ad ala 2 abbandonano la condizione attiva ruotando con i propri terzi rami 23 verso il corpo centrale 11, mentre gli scafi laterali 12 iniziano ad immergersi.
In figura 3c la velocità à ̈ scesa fino ad un determinato valore e gli elementi ad ala 2 si trovano in condizione inattiva in modo tale per cui il dispositivo natante può assumere il funzionamento dei tradizionali dispositivo SWATH.
Le dimensioni dei bracci di collegamento 13 sono tali per cui gli elementi ad ala 2 in condizione inattiva possono oscillare ed essere alloggiati in una zona al di sopra degli scafi laterali 12, delimitata dal corpo centrale 11 e dai bracci di collegamento .
Una variante esecutiva prevede che i bracci di collegamento 13 presentino all'interno della loro superficie di mantello sedi di alloggiamento per l'alloggiamento degli elementi ad ala 2.
In questo caso ogni braccio di collegamento 13 à ̈ montato in una posizione corrispondente ad ogni elemento ad ala 2 rispetto all'asse longitudinale di prua-poppa dello scafo laterale 12 e in particolare à ̈ posizionato sopra il supporto oscillante 122 dell'elemento ad ala in modo da consentirne la rotazione e da intergare completamente l'elemento ad ala 2 nella struttura del braccio di collegamento 12 creando una superficie senza soluzione di continuità.
Secondo una forma attuativa à ̈ possibile prevedere l'utilizzo di una unità automatica di comando, responsabile del passaggio dalla condizione attiva alla condizione inattiva degli elementi ad ala 2 . Tale unità potrebbe ad esempio essere impostata con valori di velocità minima e massima e, una volta raggiunti tali valori, comandare la rotazione degli elementi ad ala 2 in un senso o nell'altro consentendo a, valori di velocità bassi, il funzionamento tipo SWATH e, a valori di velocità elevati, il funzionamento tipo aliscafo.
In particolare nelle figura da 1 a 4 il dispositivo natante à ̈ realizzato secondo una variante esecutiva in cui gli scafi laterali 12 sono costituiti da un corpo a simmetria sostanzialmente cilindrica che presenta un restringimento anulare 121 nella zona compresa tra prua e poppa.
Gli scafi laterali 12 possono essere costituiti da corpi di qualsivoglia forma, ma preferibilmente presentano tale restringimento anulare 121 per migliorare le condizioni di navigazione durante il funzionamento a basse velocità. Il restringimento anulare 121 può essere a sezione circolare, o ellittica o di qualsiasi altra sezione, comprese le forme irregolari.
Le figure da 4a a 4d illustrano alcuni esempi di realizzazione del corpo centrale 11.
In particolare il corpo centrale 11 à ̈ realizzato come un elemento che presenta una forma appiattita rispetto al piano orizzontale del dispositivo natante e che risulta simmetrico rispetto all'asse longitudinale del dispositivo natante in modo tale per cui tale elemento appiattito à ̈ suddiviso in due metà 111 e 112 uguali tra loro.
Inoltre le sezioni dell'elemento appiattito sia in senso longitudinale che in senso trasversale presentano profilo alare atto a migliorare le caratteristiche aerodinamiche dell'intero dispositivo .
Nelle figure da 4a a 4d si può notare come tutto il corpo centrale 11 sia studiato per migliorare il comportamento aerodinamico dell'intero dispositivo natante.
In particolare le due metà 111 e 112 si raccordano in modo armonico, in modo da formare una superficie continua, lungo l'asse longitudinale dell'elemento appiattito. Tale superficie continua forma una chiglia 114 in prossimità della zona di prua, che si sviluppa in lunghezza lungo l'asse longitudinale del corpo centrale 11. Tale chiglia 114 presenta una sezione ad imbuto, pareti incurvate e un andamento parabolico rispetto all'asse longitudinale. In particolare la parete anteriore della chiglia 114 si raccorda in maniera armonica al profilo anteriore dell'elemento appiattito, come a formare una superficie continua, mentre le pareti laterali e posteriori si raccordano in maniera analoga con la parete inferiore dell'elemento appiattito.
Inoltre la chiglia 114 risulta pronunciata verso il basso nella zona di prua.
La figura 4b illustra una vista secondo un piano orizzontale di una variante esecutiva del corpo centrale 11 del dispositivo natante oggetto della presente invenzione, secondo la quale l'elemento appiattito ha una sezione rispetto al piano orizzontale con un profilo, un andamento, parabilico, con il vertice della parabola posizionato nella zona di prua del corpo centrale 11.
Similmente a quanto descritto per la chiglia 114 una variante esecutiva del corpo centrale 11, prevede la realizzazione in prossimità della zona di poppa di una coda 115, illustrata in figura 4c. Le due metà 111 e 112 dell'elemento appiattito infatti si raccordano lungo l'asse longitudinale in prossimità della poppa nuovamente in modo armonico al fine di formare superfici continue che costituiscono la coda 115 con sezione ad imbuto e pareti incurvate, la quale coda 115 presenta un andamento parabolico simmetrico rispetto all'asse longitudinale ed à ̈ pronunciata verso il basso nella zona di poppa.
Nelle figure 4d e 4e sono illustrate due viste di una possibile forma attuativa del dispositivo natante, in particolare del corpo centrale 11, secondo rispettivamente una vista in prospettiva e lungo un piano verticale.
In tale forma attuativa viene previsto un elemento terminale 116 montato alle estremità del corpo centrale 11, rispetto all'asse trasversale del dispositivo natante, sulle superfici laterali dell'elemento allungato. In particolare tali elementi terminali sono montati in corrispondenza della zona di poppa in modo da essere uno opposto all'altro.
Tali elementi terminali 116 sono oscillabili ciascuno rispetto ad un proprio asse parallelo all'asse longitudinale del corpo centrale 11, in modo tale per cui i due terminali 116 possono essere portati da una posizione di complanarità rispetto al piano orizzontale del corpo centrale 11 ad una posizione inclinata rispetto al piano orizzontale del corpo centrale 11.
In posizione complanare i due terminali 116 formano con le metà 111 e 112 una superficie continua che costituisce la totalità dell'elemento appiattito e concorrono ad alimentare la portanza del corpo centrale 11.
In posizione inclinata i due terminali 116 possono costituire degli ausiliari bracci di collegamento che previsti in combinazione a superfici di galleggiamento 1161 possono aumentare la stabilità dell'intero dispositivo durante il funzionamento a basse velocità.
Sempre in riferimento alle figure da 4a a 4e, à ̈ possibile prevedere sulla superficie dell'elemento appiattito mezzi per la movimentazione del dispositivo natante, del tipo turbine o simili 117. Nelle figure le turbine sono montate sulla superficie superiore, ma à ̈ possibile prevederle sulla superficie sia inferiore che superiore in qualsivoglia posizione.
Inoltre per migliorare le caratteristiche aerodinamiche del dispositivo natante, ed in particolare del corpo centrale 11, à ̈ possibile prevedere tutti gli elementi e i mezzi comunemente noti allo stato dell'arte in combinazione con il corpo centrale 11. Ad esempio sulla superficie superiore dell'elemento appiattito à ̈ previsto almeno un elemento di deriva 118 posto in prossimità della poppa del dispositivo natante.
Alternativamente o in combinazione può essere presente uno o più elementi ipersostentatori posti in prossimità della poppa del corpo centrale.
Una ulteriore variante attuativa del dispositivo natante oggetto della presente invenzione prevede l'utilizzo di tre scafi, due scafi laterali e uno scafo centrale, poso in posizione più avanzata, in prossimità della prua. A ciascuno degli scafi à ̈ associato almeno un elemento ad ala e sia gli elementi ad ala che gli scafi presentano la caratteristiche fino a qui descritte.
Nelle figure 5a e 5b viene illustrata una variante esecutiva del dispositivo natante oggetto della presente invenzione secondo due viste in prospettiva.
In particolare tale variante esecutiva presenta tutte le caratteristiche fin qui descritte, soprattutto le caratteristiche relative al corpo centrale 11 e agli elementi ad ala 2.
Relativamente agli elementi ad ala 2, si può notare come tali elementi siano previsti nella variante secondo la quale risultano appesi agli scafi laterali, ma invece che prolungarsi in direzione dello scafo laterale opposto, essi si prolungano verso l'esterno dello scafo laterale 12 corrispondente .
Ovviamente la particolare forma del corpo centrale 11 e dei bracci di collegamento 13 proposte nelle figure 5a e 5b può essere utilizzata con qualsivoglia configurazione degli elementi ad ala fin qui descritta.
Inoltre lo scopo di tale variante à ̈ porre 1'attenzione sulla particolare forma e inclinazione dei bracci di collegamento 13.
Il dispositivo natante illustrato nelle figure 5a e 5b presenta quattro bracci di collegamento, due bracci per ogni scafo laterale 12, dove i bracci di collegamento 13 a prua presentano una inclinazione differente rispetto ai bracci di collegamento a poppa .
In particolare i bracci di collegamento a prua sono divergenti in direzione degli scafi laterali 12, mentre i bracci di collegamento a poppa risultano convergenti in direzione degli scafi laterali 12.Seconod studi sperimentali effettuati sul comportamento in acqua del dispositivo natante à ̈ risultato che à ̈ preferibile che i bracci di collegamento presentino una inclinazione rispetto all'asse verticale compresa tra i 5 e i 35 gradi, in special modo tra i 10 e i 30 gradi.
È consigliabile dunque che i bracci di collegamento a prua presentino una inclinazione in senso anti-orario compresa tra 10 e 30 gradi, mentre i bracci di collegamento a poppa presentino una inclinazione in senso orario compresa tra 10 30 gradi.

Claims (27)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo natante comprendente un corpo centrale (11) e due scafi laterali (12), essendo ciascuno scafo laterale (12) collegato al detto corpo centrale (11) attraverso almeno un braccio di collegamento (13), in modo tale per cui il detto corpo centrale (11) risulta in posizione sopraelevata rispetto ai due detti scafi laterali (12), presentando gli almeno due detti bracci di collegamento (13) lina determinata inclinazione rispetto al piano orizzontale del detto dispositivo natante, essendo i due detti scafi laterali (12) ed il detto corpo centrale (11) orientati con i loro assi longitudinali, ovvero gli assi in direzione pruapoppa, fra loro sostanzialmente paralleli, caratterizzato dal fatto che: ciascuno dei due detti scafi laterali (12) presenta almeno un elemento ad ala (2) appeso al di sotto del corrispondente scafo laterale (12), prolungandosi il detto elemento ad ala (2) in direzione sostanzialmente perpendicolare all'asse longitudinale prua-poppa di ciascuno scafo laterale (12).
  2. 2. Dispositivo natante secondo la rivendicazione 1, in cui ciascuno degli almeno due elementi ad ala (2) si prolunga in direzione sostanzialmente perpendicolare all'asse longitudinale prua-poppa di ciascuno scafo laterale (12), verso l'esterno del corrispondente scafo laterale (12).
  3. 3. Dispositivo natante secondo la rivendicazione 1, in cui ciascuno degli almeno due elementi ad ala (2) si prolunga in direzione sostanzialmente perpendicolare all'asse longitudinale prua-poppa di ciascuno scafo laterale (12), ed in direzione dell'opposto scafo laterale (12), essendo entrambi gli elementi ad ala (2) posizionati alla stessa distanza rispetto alla prua e alla poppa del corrispondente scafo laterale (12), presentando ciascuno degli elementi ad ala (2) una estremità rivolta verso lo scafo laterale (12) opposto a contatto tra loro, in modo tale per cui gli almeno due elementi ad ala (2) si raccordano tra loro formando un'unica superficie alare.
  4. 4. Dispositivo natante secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, in cui ciascun elemento ad ala (2) à ̈ supportato oscillante intorno all'asse longitudinale prua-poppa del corrispondente scafo laterale (12), in modo da essere spostato da una condizione immersa attiva, nella quale il detto elemento ad ala (2) à ̈ posizionato interamente al di sotto del detto corrispondente scafo laterale (12) e nella quale posizione immersa attiva gli almeno due elementi ad ala (2) si raccordano in modo da formare un'unica superficie alare, ad una condizione inattiva in cui almeno l'estremità rivolta verso lo scafo laterale opposto (12) del detto elemento ad ala (2) à ̈ posizionata superiormente al corrispondente scafo laterale (12).
  5. 5. Dispositivo natante secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, in cui ciascun elemento ad ala (2) à ̈ appeso ad un supporto anulare, il quale supporto anulare à ̈ girevole e coassiale all'asse longitudinale prua-poppa del corrispondente scafo laterale (12).
  6. 6. Dispositivo secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, in cui il detto supporto anulare (122) à ̈ costituito da una fascia anulare appartenente alla superficie di mantello del corrispondente scafo laterale (12).
  7. 7. Dispositivo secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, in cui à ̈ prevista una unità automatica di comando, responsabile del passaggio dalla condizione attiva alla condizione inattiva dei detti almeno due elementi ad ala (2).
  8. 8. Dispositivo natante secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, in cui i detti bracci di collegamento (13) presentano dimensioni tali per cui il detto dispositivo natante presenta una zona compresa tra il detto corpo centrale (11) e i due detti scafi laterali (12) in modo tale da creare una zona di alloggiamento degli almeno due detti elementi ad ala (2) in condizione inattiva.
  9. 9. Dispositivo natante secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, in cui ciascuno degli almeno due detti bracci di collegamento (13) presenta un vano di alloggiamento (131) per l'alloggiamento di ciascun elemento ad ala (2) in condizione inattiva, essendo ciascun braccio di collegamento (13) posizionato alla stessa distanza del corrispondente elemento ad ala (2), rispetto alla prua e alla poppa del corrispondente scafo laterale (12).
  10. 10. Dispositivo natante secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, in cui ciascun elemento ad ala (2) à ̈ costituito da un primo ramo (21) che si prolunga inferiormente al detto elemento di supporto (122) del corrispondente scafo laterale (12) in direzione sostanzialmente perpendicolare al piano orizzontale del detto dispositivo natante, il quale primo ramo (21) à ̈ collegato ad un secondo ramo (22) che si prolunga in direzione dello scafo laterale opposto (12) secondo una determinata inclinazione, essendo il detto secondo ramo (22) collegato ad un terzo ramo (23) che si prolunga in direzione sostanzialmente parallela al piano orizzontale del detto dispositivo natante, ciascun terzo ramo (23) raccordandosi con il corrispondente terzo ramo dell'elemento ad ala (2) opposto, in modo tale per cui in condizione immersa e attiva i due detti elementi ad ala (5) formano una superficie alare senza soluzione di continuità che presenta una forma a V con la parte centrale del vertice appiattita, formata dai due detti terzi rami (23).
  11. 11. Dispositivo secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, in cui ciascun elemento ad ala (2) prevede un secondo ramo (22) che si prolunga in direzione dello scafo laterale opposto (12), sia nel verso dello scafo laterale opposto, sia nel verso del corrispondente scafo laterale, in modo tale per cui l'estremità del detto secondo ramo (22) in prossimità del detto primo ramo (21) si prolunga oltre il detto primo ramo (21).
  12. 12. Dispositivo natante secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, in cui ciascuno scafo laterale (12) presenta due elementi ad ala (2), essendo ciascun elemento ad ala (2) montato rispettivamente in prossimità della poppa e della prua di ciascuno degli almeno due detti scafi laterali (12), in modo da formare in condizione immersa e attiva una superficie alare poppiera ed una superficie alare prodiera.
  13. 13. Dispositivo natante secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, in cui la detta superficie alare poppiera e la detta superficie alare prodiera in condizione immersa ed attiva dei detti elementi ad ala (5) sono posizionate in modo tale per cui presentano una distanza differente rispetto al piano orizzontale del detto dispositivo natante.
  14. 14. Dispositivo natante secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, in cui ciascun braccio di collegamento (13) presenta un profilo alare.
  15. 15. Dispositivo natante secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, in cui ciascuno scafo laterale (12) presenta due bracci di collegamento (13) al detto corpo centrale (11), essendo ciascun braccio di collegamento (13) montato rispettivamente in prossimità della poppa e della prua di ciascuno degli almeno due detti scafi laterali (12), in corrispondenza di ciascun elemento ad ala (2).
  16. 16. Dispositivo secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, in cui l'inclinazione dei bracci di collegamento (13) à ̈ tale per cui i due bracci posizionati in prossimità della prua di ciascuno scafo laterale (12) presentano una direzione divergente verso i due detti scafi laterali (12), mentre i due bracci di collegamento (13) posizionati in prossimità della poppa di ciascuno scafo laterale (12) presentano una direzione convergente verso i due detti scafi laterali (12), o viceversa.
  17. 17. Dispositivo natante secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, in cui ciascuno dei due detti scafi laterali (12) à ̈ costituito da un corpo a simmetria sostanzialmente cilindrica che presenta un restringimento (121) anulare nella zona intermedia tra la prua e la poppa di detti scafi laterali (12).
  18. 18. Dispositivo natante secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, in cui il detto corpo centrale (11) à ̈ realizzato come un elemento appiattito rispetto al piano orizzontale del dispositivo natante, essendo il detto elemento appiattito simmetrico rispetto all'asse longitudinale del detto dispositivo natante in modo tale per cui il detto elemento appiattito à ̈ suddiviso in due metà uguali tra loro, presentando il detto elemento appiattito una sezione in senso longitudinale, nonché una sezione in senso trasversale a profilo alare.
  19. 19. Dispositivo natante secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, in cui le due dette metà del detto corpo centrale (11) si raccordano in modo armonico nella lungo l'asse longitudinale del detto elemento appiattito, formando una chiglia con sezione ad imbuto e pareti incurvate, la quale chiglia presenta un andamento parabolico simmetrico rispetto all'asse longitudinale e la quale chiglia à ̈ pronunciata verso il basso nella zona di prua.
  20. 20. Dispositivo natante secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, in cui le due dette metà del detto corpo centrale (11) si raccordano in modo armonico nella lungo l'asse longitudinale del detto elemento appiattito, formando una coda con sezione ad imbuto e pareti incurvate, la quale coda presenta un andamento parabolico simmetrico rispetto all'asse longitudinale e la quale coda à ̈ pronunciata verso il basso nella zona di poppa.
  21. 21. Dispositivo natante secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, in cui il detto elemento appiattito presenta una sezione rispetto al piano orizzontale che prevede un profilo del tipo parabolico, con il vertice posto in prossimità della zona di prua.
  22. 22. Dispositivo natante secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, in cui il detto elemento appiattito prevede un terminale per ciascuna delle due dette metà del corpo centrale (11), essendo i due detti terminali posti in corrispondenza della zona di poppa, in modo tale per cui un terminale risulta opposto all'altro terminale, ed essendo i due detti terminali ruotabili oscillabili ciascuno rispetto ad un proprio asse parallelo all'asse longitudinale del detto corpo centrale (11), essendo i due detti terminali oscillabili da una posizione di complanarità rispetto al piano orizzontale del detto corpo centrale (11) ad una posizione inclinata rispetto al piano orizzontale del detto corpo centrale (11).
  23. 23. Dispositivo natante secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, in cui sulla superficie del detto elemento appiattito sono previsti mezzi per la movimentazione del detto dispositivo natante, del tipo turbine o simili.
  24. 24. Dispositivo natante secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, in cui sulla superficie superiore del detto elemento appiattito à ̈ previsto almeno un elemento di deriva, essendo detto elemento di deriva posto in prossimità della poppa del detto dispositivo natante.
  25. 25. Dispositivo natante secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, in cui e presente almeno un elemento ipersostentatore posto in prossimità della poppa del detto corpo centrale (11).
  26. 26. Scafo centrale per imbarcazioni del tipo SWATH o simili, caratterizzato dal fatto che à ̈ realizzato come un elemento appiattito rispetto al piano orizzontale del dispositivo natante, essendo il detto elemento appiattito simmetrico rispetto all'asse longitudinale del detto dispositivo natante in modo tale per cui il detto elemento appiattito à ̈ suddiviso in due metà uguali tra loro, presentando il detto elemento appiattito una sezione in senso longitudinale, nonché una sezione in senso trasversale a profilo alare.
  27. 27. Scafo secondo la rivendicazione 23, in cui sono presenti le caratteristiche di una o più delle rivendicazioni da 18 a 25.
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