ITGE20040013U1

ITGE20040013U1 - Casco per ciclisti

Info

Publication number: ITGE20040013U1
Application number: IT000013U
Authority: IT
Inventors: Roberto Candelo
Original assignee: Stampaggio Plastica Affini Srl
Priority date: 2004-07-07
Filing date: 2004-07-07
Publication date: 2004-10-07
Also published as: ATE409420T1; EP1614362B1; DE602005010001D1; EP1614362A1

Description

DESCRIZIONE del brevetto per modello di utilità avente per titolo: “Casco per ciclisti”,

TESTO DELLA DESCRIZIONE

Il presente trovato riguarda un casco protettivo per le pratiche sportive, ed in particolare riguarda un casco per ciclisti.

La maggioranza dei caschi da ciclista attualmente diffusi in commercio presentano grosso modo le medesime caratteristiche costruttive: una calotta rigida di materiale termoplastico accoppiata, per incollaggio o costampaggio, ad una imbottitura interna in polistirolo od altro polimero espanso. La calotta è provvista, così come l’imbottitura, di una pluralità di aperture comunicanti con l’esterno, in modo da consentire una qualche circolazione di aria, dato che un notevole problema di questi caschi è legato al surriscaldamento che creano a contatto con il capo del ciclista.

La presenza delle aperture di ventilazione riduce però la sicurezza del casco, oltre a comprometterne l’aerodinamica. Inoltre, gli insetti che eventualmente possono essere incontrati sul percorso del ciclista, possono facilmente accedere all’interno del casco, causando notevoli fastidi.

Scopo del presente trovato è quindi un casco in grado di garantire una valida protezione agli urti, ed al contempo isolato nei confronti di agenti esterni ma capace di permettere una buona circolazione all’aria al suo interno.

Oggetto della presente invenzione è pertanto un casco per ciclisti, comprendente due calotte, di forma sostanzialmente ellissoidale, realizzate in resina termoplastica e mutuamente accoppiabili, di cui una prima calotta interna, destinata ad alloggiare il capo del ciclista, presenta una pluralità di pronunciate scanalature longitudinali aperte verso almeno una estremità, e preferibilmente verso l’estremità frontale di detto casco, tali da consentire la circolazione dell’aria, mentre detta seconda calotta esterna è provvista di una parete liscia continua.

In una forma esecutiva, dette due calotte definiscono tra loro una intercapedine, in cui può essere fatta circolare l’aria, che può entrare attraverso delle aperture praticate nella parete di detta calotta interna, in corrispondenza delle scanalature.

Ulteriori vantaggi e caratteristiche del dispositivo secondo il presente trovato risulteranno evidenti dalla seguente descrizione dettagliata di una forma esecutiva del medesimo, resa, a scopo esemplificativo e non limitativo, con riferimento alle tavole di disegni allegate, in cui:

la figura 1 è una vista in elevazione laterale di una forma esecutiva del casco secondo il presente trovato;

la figura 2 è una vista in sezione trasversale del casco illustrato in figura 1 ; e

la figura 3 è una vista in sezione longitudinale del casco della figura 1.

In figura 1 è illustrato un casco secondo il presente trovato; con 1 è designata la calotta esterna di detto casco, che presenta lungo il suo bordo periferico di uscita la flangia 101 , per l’accoppiamento con la calotta interna 2, della quale in figura è visibile unicamente la falda laterale 102 nella sua porzione inferiore, provvista delle feritoie 112 di scarico dell’aria.

In figura 2 è illustrato il casco secondo il trovato in sezione trasversale; la calotta esterna 1 mostra, compresa tra la flangia 101 ed il bordo di uscita 1 1 1 , la tasca 121 che consente l’accoppiamento con il lembo 122 della falda laterale della calotta interna 2, detta falda essendo ripiegata verso l’esterno rispetto alla calotta 2 stessa. Nella calotta 2 sono formate delle scanalature longitudinali, ed in particolare le scanalature 302, in prossimità delle due estremità temporali del casco, le ampie scanalature 202 nella porzione mediale, e la scanalatura 402 lungo l’asse longitudinale del casco. Tutte le scanalature 202, 302 e 402 sono rispettivamente provviste di aperture 212, 312, 412 che le pongono in comunicazione con l’intercapedine definita tra la calotta esterna 1 e la calotta interna 2; le scanalature 202 prevedono anche delle ulteriori aperture 222. Va inoltre notato che, in corrispondenza delle aperture 222, la calotta interna 2 presenta i lembi a staffa 232, che sono a contatto con la faccia interna della calotta esterna 1.

In figura 3 è illustrato il casco secondo il presente trovato in sezione longitudinale; alle parti uguali corrispondono uguali numerali. Come si può notare nella figura, l’estremità di ciascuna delle scanalature 402, 202 e 302 rivolta verso la porzione frontale del casco risulta aperta, così da permettere l’afflusso dell’aria nelle scanalature stesse. Al contempo le aperture 212 formate all’estremità opposta delle scanalature 202 permettono l’efflusso dell’aria verso le feritoie 1 12 formate nella falda 102 della calotta interna 2. Nella calotta esterna 1 è formata, in prossimità della sua estremità frontale, una depressione 201 , in modo tale che la faccia interna della parete della calotta 1 esterna in quel punto entri in contatto con la parete della calotta 2 interna.

Il funzionamento del casco secondo il presente trovato e la sua costruzione risulteranno evidenti da quanto segue.

Come già detto in precedenza, il casco secondo il presente trovato si discosta dalla tecnica nota in quanto è costituito da due calotte realizzate per stampaggio in materiale termoplastico, preferibilmente in ABS, e/o polipropilene e/o policarbonato successivamente assemblate mediante opportuni adesivi, quali colle acriliche bicomponente o simili, oppure mediante saldatura a vibrazione, saldatura ad ultrasuoni o saldatura laser. La calotta esterna presenta, come risulta dalle figure dei disegni allegati, una struttura decisamente continua e sostanzialmente priva di irregolarità, cosa che da un lato la rende praticamente inaccessibile ad agenti esterni, come la pioggia ma anche corpi contundenti come sassi, rami e simili; dall’altro lato la sua regolarità strutturale la rende decisamente efficace dal punto di vista dell’aerodinamica, visto che offre all’aria punti di resistenza davvero ridotti.

La calotta interna, laddove il ciclista va ad alloggiare il capo, presenta una pluralità di “vie d’aria” che garantiscono una circolazione della stessa in maniera decisamente migliorata rispetto ai caschi noti allo stato della tecnica. L’aria infatti, forzata dal movimento del ciclista, entra dall’estremità aperta dei canali, e lambisce per tutta la lunghezza dei medesimi la testa del ciclista; successivamente, attraverso le aperture posizionate nella porzione posteriore (occipitale) del casco, l’aria può essere scaricata all’esterno attraverso le feritoie 1 12 formate sulla falda 102. Vantaggiosamente, possono essere previste aperture posizionate in prossimità dell’estremità frontale del casco, in modo tale da favorire la circolazione dell’aria anche all’interno dell’intercapedine formata tra la calotta esterna e quella interna; detta intercapedine gioca infatti il ruolo di isolatore termico, ed una buona circolazione dell’aria al suo interno ne incrementa notevolmente tale capacità. Il punti di contatto tra la calotta interna e la calotta esterna hanno sostanzialmente la funzione di stabilizzare ed irrigidire il collegamento tra le due calotte.

Nella cavità della calotta interna possono essere posizionati dei mezzi di imbottitura opzionali, non mostrati nelle figure allegate, che hanno tuttavia lo scopo principale di aumentare il comfort e la vestibilità del casco secondo il trovato; la sicurezza del casco discende principalmente dalla sua struttura a doppia calotta sovrapposta. Questa nuova concezione permette una migliore circolazione dell’aria nel casco, azzera sostanzialmente la porzione del capo del ciclista esposta ad eventuali urti con corpi contundenti e incrementa notevolmente le capacità di penetrazione dell’aria.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Casco per ciclisti, comprendente due calotte (1 , 2), di forma sostanzialmente ellissoidale, mutuamente accoppiabili, di cui una prima calotta interna (2), destinata ad alloggiare il capo del ciclista, presenta una pluralità di pronunciate scanalature (202, 302, 402) longitudinali aperte almeno ad una loro estremità, mentre detta seconda calotta (1) esterna è formata da una parete liscia continua.
2. Casco per ciclisti secondo la rivendicazione 1 , in cui dette scanalature (202, 302, 402) sono aperte all’estremità rivolta verso la porzione frontale di detto casco.
3. Casco per ciclisti secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui dette due calotte (1 , 2) definiscono tra loro una intercapedine.
4. Casco per ciclisti secondo la rivendicazione 3, in cui detta prima calotta (2) interna è provvista di una falda laterale (102) ripiegata verso la sommità di detta calotta (2), il bordo di uscita di detta falda essendo accoppiato con il bordo di uscita (101 , 111) di detta seconda calotta (1) esterna.
5. Casco per ciclisti secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti da 1 a 4, in cui in dette scanalature (202, 302, 402) sono previste una o più aperture (212, 312, 412) in comunicazione fluida con l’esterno.
6. Casco per ciclisti secondo la rivendicazione 4 o 5, in cui la porzione occipitale di detta falda laterale (102) della detta calotta (2) interna è provvista di una pluralità di feritoie, in comunicazione fluida con dette scanalature (202, 302, 402).
7. Casco secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti da 1 a 6, in cui dette due calotte (1 , 2) sono realizzate per stampaggio in materiale termoplastico, preferibilmente in ABS, e/o polipropilene e/o policarbonato.
8. Casco secondo una qualsivoglia delle rivendicazioni precedenti da 1 a 7, in cui dette due calotte vengono assemblate mediante opportuni adesivi, quali colle acriliche bicomponente o simili, oppure mediante saldatura a vibrazione, saldatura ad ultrasuoni o saldatura laser.
9. Casco per ciclisti secondo una qualsivoglia delle rivendicazioni precedenti, come descritto, illustrato e per gli scopi suesposti.