ITFI980198A1 - Apparato brucatore per raccolta di frutti in particolare di olive - Google Patents

Apparato brucatore per raccolta di frutti in particolare di olive Download PDF

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Description

DESCRIZIONE
annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE dal titolo: APPARATO BRUCATORE PER RACCOLTA DI FRUTTI. IN PARTICOLARE DI OLIVE.
I presente trovato si riferisce agli attrezzi per la raccolta dei frutti e concerne un apparato brucatore per raccogliere fretti, in particolare olive, pendenti da rami di piante o di alberi.
Una tecnica di raccolta dei frutti, riconducibile all’azione del brucare, consiste, come è generalmente noto, nello strappare i frutti dal ramo a cui sono appesi mediante serraggio di una mano intorno al ramo, mantenimento della mano stretta sul ramo e scorrimento della mano lungo il ramo per asportarne i frutti.
Tale tecnica di raccolta viene riprodotta meccanicamente mediante apparati denominati per l’appunto brucatoli.
Uno di tali apparati, già noto dal documento FI 96A000267 e sostanzialmente corrispondente al preambolo della rivendicazione 1, comprende un effettore della brucatura provvisto di una coppia di aste reciprocamente articolate ed atte a serrare i rami su azionamento di una prima pinza associata a detto effettore; un'allunga avente una prima estremità sostenente l’organo effettore e la relativa prima pinza ed una seconda estremità corredata di una seconda pinza; ed infine dei mezzi di trasmissione per trasmettere alla prima pinza lo sforzo di azionamento che lutente applica a distanza, direttamente sulla seconda pinza.
L'operatore, sostenendo poi l intero apparato con le braccia, mantenendo le aste serrate sui rami produce lo scorrimento dell’effettore lungo i rami determinando così lo strappamento dei frutti.
L'apparato siffatto è pienamente soddisfacente per gli scopi previsti, pur tuttavia è suscettibile di notevoli miglioramenti intesi a rendere il suo impiego più versatile, più sicuro e maggiormente produttivo,
Primario scopo del trovato è pertanto quello di fornire un apparato rapidamente e facilmente confìgurabile dall’utente in relazione con le specifiche esigenze della raccolta ed in relazione con la conformazione, la disposizione e la quota dei rami dell’albero su cui la raccolta è in corso.
Un secondo scopo è quello di avere un apparato ri configurabile senza attrezzi e senza richiedere la rimozione di certe sue parti componenti e la loro sostituzione con parti funzionalmente equivalenti, ma dimensionalmente differenziate.
Un altro scopo del trovato è quello di fornire un apparato che abbia una massa totale non eccessivamente rilevante, per favorire la portatifità e per evitare condizioni di lavoro particolarmente affaticanti e che, al tempo stesso, sia conformato in modo da combinare un’elevata rigidezza strutturale con una distribuzione delle masse equilibrata; quest’ultima essendo tale da favorire la stabilità in sicurezza dell’utente soprattutto quando questo si trovi ad operare ad una certa quota dal suolo, in appoggio sui rami, o comunque al di sopra di scale o di equivalenti mezzi si sollevamento.
Un ulteriore scopo è quello di fornire un apparato dimensionalmente compato, che presenti parti sporgenti conformate in modo da presentare ridotte possibilità di appiglio accidentale sui rami durante la manovra dell’apparato, sia per favorire |a migliore penetrazione tra i rami, sia per consentire il raggiungimento di una maggiore quantità di frutti da raccogliere.
In accordo con l’invenzione, tali scopi sono raggiunti da un apparato secondo il preambolo della rivendicazione!, in cui l'allunga ed i mezzi di trasmissione a distanza dello sforzo applicato alla seconda pinza sono registrabili per permettere di disporre l’effettore ad una distanza dalla seconda pinza variabile a discrezione dell’utente e secondo un’ampia gamma di condizioni che permetono all’utente di effettuare direttamente da terra gran parte del lavoro di raccolta.
L'allunga comprende elementi montati reciprocamente in guida di scorrimento lungo una direzione ad essi in comune e mezzi di bloccaggio per inibire lo scorrimento relativo degli elementi nella desiderata configurazione dell'allunga. Ciò permette di ottenere un apparato configurabile per poter operare a varie altezze, senza necessità di sostituire di volta in volta alcun componente, con evidenti vantaggi in termini di rapidità di intervento e senza necessità di dover trasferire sul luogo di raccolta una pluralità di componenti e/o di loro parti accessorie che potrebbero arrecare disagio nel trasporto e nel montaggi0 e che potrebbero essere anche facilmente perdute.
L’allunga possiede preferibilmente una struttura tubolare che permette di otenere un apparato relativamente leggero e sufficientemente rigido anche nelle configurazioni di massima elongazione dell’allunga medesima.
I mezzi di bloccaggio sono attuati da fori realizzati in attraversamento di una parete laterale degli elementi tubolari dell’allunga e da una spina rimovibile, inseribile nei fori in modo da vincolare gli elementi e da impedirne lo scorrimento relativo. La spina è recata inoltre da un nottolino girevolmente oscillante, provvisto di un elemento di reazione elasticamente cedevole che, agisce in modo da mantenere la spina inserita nei fori fino a quando non venga applicata al nottolino una forza esterna antagonista idonea al disimpegno della spina. Un manicotto tubolare montato stabilmente su uno degli elementi dell’allunga supporta unitariamente il nottolino, la spina e l elemento elastico. Tutto ciò consente di ottenere un apparato configurabile rapidamente, facilmente, senza necessità di attrezzi ed infine in grado di supportare, in condizioni di elevata affidabilità, il peso proprio dell 'effettore.
Dei mezzi di trasmissione comprendenti una corda d’acciaio, a treccia flessibile, tesa tra la prima e la seconda pinza ed un tamburo per avvolgimento della corda provvisto di mezzi di impuntamento unidirezionale contribuiscono all’ottenimento di un apparato leggero ed affidabile e consentono all’utente di registrare in modo semplice e rapido la lunghezza della corda ad ogni variazione di lunghezza conferita all 'allunga; tutto ciò naturalmente senza che possa innescarsi spontaneamente la rotazione retrograda del tamburo e lo svolgimento della corda durante l’uso dell’apparato.
La prima pinza è provvista di un prima branca avente forma di leva angolare, e di una seconda branca provvista di una testa cava, all’interno della quale è alloggiata la leva angolare.
Tale caratteristica consente una elevata compattezza dimensionale della prima pinza; inoltre consente, unitamente al fatto che la corda è alloggiata all’interno dell’allunga; che i mezzi di impuntamento ed il tamburo sono alloggiati internamente alla branca mobile della seconda pinza e sporgono verso l’esterno di questa unicamente con un’appendice di azionamento e con dei piccoli risalti su cui si esercita l’impegno delle dita dell’utente rispettivamente per svincolare i mezzi di impuntamento e per avvolgere la corda intorno al tamburo; di avere un appaiato di dimensioni trasversali limitate in cui il rischio di aggancio accidentale ed indesiderato con i rami del’albero durante la manovra è assai modesto.
La carenatura di cui è dotata la testa che attua la branca fìssa della prima pinza contribuisce infine a ridurre le possibilità di aggancio accidentale e favorisce ulteriormente la penetrazione dell’apparato tra i rami dell’albero.
Le caratteristiche tecniche del trovato, secondo i suddetti scopi, sono chiaramente riscontrabili dal contenuto delle rivendicazioni sottoriportate ed i vantaggi dello stesso risulteranno maggiormente evidenti nella descrizione dettagliata che segue, fatta con riferimento ai disegni allegati, che ne rappresentano una forma di realizzazione puramente esemplificativa e non limitativa, in cui: le figure 1A e 1B illustrano un apparato secondo il trovato rappresentato nel suo complesso in alzato ed in pianta, visto dall’alto;
- le figure 2 e 3 sono rispettivamente una vista in alzato dell’apparato di figura 1 illustrato con alcune parti asportate per meglio evidenziarne delle altre ed una vista anteriore di insieme dell’apparato illustrato nel suo complesso;
le figure 4A e 4B sono viste in scala di ingrandimento di alcuni particolari dell’apparato;
- la figura 5 è una vista esplosa dei particolari del trovato illustrati nelle figure 4A e 4B;
le figure 6,7A e 7B sono viste di alcuni particolari del trovato rappresentate in scala di ingrandimento;
la figura 8 illustra un ulteriore particolare, opzionale, di cui il trovato è corredato.
Conformemente alle figure dei disegni allegati con 1 è indicato nel suo complesso un apparato brucatore per raccolta di frutti pendenti da rami, in particolare per la raccolta di olive da piante o da alberi. L’apparato brucatore 1 è del tipo comprendente sostanzialmente: un effettore 2 della brucatura, provvisto di una relativa prima pinza 3 di azionamento; un allunga 5 portante l’organo effettore 2, corredata di una seconda pinza 4; e dei mezzi di trasmissione 14,15, operativamente interposti tra le pinze 3,4, mediante i quali l’operatore, impugnando l’allunga 5 per sostenere l’organo effettore 2, trasmette all’ effettore 2 medesimo, operando a distanza dai rami, le forze necessarie per strappare i frutti,
Più in particolare, l’effettore 2 della brucatura, di per sé completamente noto da una precedente domanda di brevetto a nome dello stesso Richiedente, è provvisto di aste 2a reciprocamente articolate figure ΙΑ,ΙΒ , le quali sono divaricabili a compasso su azionamento della prima pinza 3 che, a sua volta, comprende una prima ed una seconda branca 21,23 articolate tra loro mediante un perno 28 intermedio (figure 2 e 6). La prima branca è attuata da una leva 21 angolare, piana, avente bracci 24 rettilinei ed ortogonali- La seconda branca è costituita da un solido geometrico di forma complessa che comprende una testa 23 tridimensionale, internamente cava, corredata di una carenatura 29 avvolgente, che alloggia al proprio intemo la leva 21 angolare supportata dal perno 28 di articolazione tra contrapposte piastre 22 della testa 23 medesima. Detta seconda branca è provvista inoltre di un manicotto 31 per il collegamento con l’allunga 5.
Il serraggio della prima pinza 3 consente di serrare le aste 2a intorno ai singoli rami, per un opportuno posizionamento dell’effettore 2. Il rilascio della prima pinza 3 permette alle aste 2a di aprirsi convenientemente per effetto dell’azione di richiamo esercitata da una molla 32 antagonista della pinza 3. Effettuato il serraggio, il distacco dei frutti viene ottenuto con una traslazione di insieme dell’ effettore 2 lungo il ramo.
L'allunga 5 sostiene ad una propria prima estremità 5’ l'organo effettore 2 e la relativa prima pinza 3 e, ad una seconda estremità 5”, è corredata della seconda pinza 4 prevista per permettere all’utente di azionare la prima pinza 3 permanendo ad una certa distanza dal ramo.
L’allunga 5 ha lunghezza variabile ed è registrabile in funzione delle necessità dell’utente. Per tale scopo essa comprende almeno due elementi 6,7 di forma tubolare, accoppiati. coassialmente e scorrevolmente l'uno internamente all'altro, e montati reciprocamente in guida di scorrimento lungo la direzione x dell’asse comune; è provvista inoltre di mezzi di bloccaggio 8,10,1.1,12,13 per inibire lo scorrimento relativo degli elementi 6,7 dopo che l’allunga 5 è stata registrata nella configurazione di desiderata lunghezza.
1 mezzi di bloccaggio comprendono una serie di fori 8 (figura 3) disposti in successione su una linea direttrice della parete 9 di contorno di uno degli elementi 6 dell’allunga 5 ed attraversanti la parete 9 medesima; comprendono inoltre anche un manicotto 13 tubolare montato esternamente all’altro elemento 7 dell’allunga 5. I manicotto 13 tubolare supporta un nottolino 11 girevolmente oscillante che reca una spina 10, orientala trasversalmente alla direzione x dell’asse degli elementi 6,7 dell’allunga 5; detta spina 10 attraversa un foro 33, praticato sulla parete dell’elemento 7 dell’allunga 5, proiettandosi verso l’intemo dello stesso. Al nottolino 11 è associato infine un elemento di reazione 12 elasticamente cedevole, attuato in particolare da una molla. L’elemento di reazione 12 agendo sul nottolino 11 mantiene la spina 10 costantemente premuta contro la parete 9 di contorno dell’elemento 6 di allunga 5 provvisto dei fori 8 ed alloggiato nel manicotto 13, cosicché quando la spina 10 perviene in allineamento con uno dei fori 8 medesimi si inserisce nel foro 8 rendendo solidali tra loro i due elementi 6,7 dell’allunga 5. Tale condizione si mantiene ovviamente fino a quando non venga applicata al nottolino 11, da parte dell’utente, una forza esterna, antagonista per l’elemento di reazione 12, idonea a disimpegnare la spina 10 e a permettere il conseguente scorrimento relativo dei due elementi 6,7 nella direzione dell’asse x dell’allunga 5.
I mezzi di trasmissione comprendono, più in particolare: una corda 14 d’acciaio a treccia flessibile, la quale è alloggiata internamente all’allunga 5 ed è connessa con le proprie estremità 14’, 14” opposte ad un braccio 24 della leva 21 angolare della prima pinza 3 e ad un tamburo 15 di avvolgimento associato alla seconda pinza 4. La corda 14 è preferibilmente alloggiata all’interno dell ’allunga 5 in posizione protetta atta ad evitare ogni possibilità di appiglio con i rami. Per questo scopo, l’elemento 6 di allunga 5 recante i fori 8 di registrazione, e destinato ad alloggiare nel manicotto 13 dell’altro elemento 7 di allunga 5, è sagomato (figure 7A,7B) in modo da presentare una scanalatura 35 longitudinale, avente sezione trasversale trapezi a, nella quale la corda 14 viene alloggiata in condizione di non interferenza con la spina 10, quando questa si impegna con i fori 8 di registrazione della lunghezza dell’allunga 5.
I tamburo 15 è provvisto di elementi di. impegno 16 per le dita, attuati da risalti radiali atti a consentire all'utente di mettere in rotazione il tamburo 15 per tendere la corda 14 tra la prima e la seconda pinza 3,4 avvolgendo sul tamburo 15 un tratto terminale della corda 14 la cui lunghezza eccede la distanza tra la prima e la seconda pinza 3,4. 1 mezzi di impuntamento unidirezionale comprendono a loro volta (figure 4B e 5) una ruota 17 dentata solidale al tamburo 15 ed un notolino 18 il quale è articolato sopra un perno 19 fisso, è contrastato da un puntone 34 elastico ed ha un’estremità 20 sagomata complementarmente ai denti della ruota 17. 11 puntone elastico 34 è atuato da un pulsante 34’ scorrevole in guida nel corpo stesso del nottolino e spinto da una molta 34” contro una parete di riscontro fissa 34”’ (figura 4B). Il notolino 18 oscillando sul perno 19, per effeto della spinta esercitata dal puntone elastico 34, inserisce la propria estremità 20 operativa tra coppie di denti consecutivi della ruota 17 in modo da impedire la rotazione retrograda della ruota 17 per effetto della trazione esercitata dalla corda 14, quando l’operatore rilascia gli elementi di impegno 16 del tamburo 15.
Un’appendice 44, portata dal nottolino 18 ed azionabile dall’utente, permette di vincere l’azione della molla 34” e di svincolare la rotazione retrograda della ruota 17 quando l’utente ritiene necessario dover disporre una configurazione dell’apparato 1 diversa da quella corrente.
Quanto alla forma realizzati va della seconda pinza 4, dalle figure 4A,4B e 5, si rileva in particolare che questa può essere provvista di una branca fissa 4’ corredata di relativa impugnatura di presa 36 di un manicotto 37 per la connessione con l’allunga 5 e di una puleggia 45 di rinvio della corda 14. La pinza 4 è .provvista inoltre di una branca mobile 4”, realizzata in un unico pezzo stampato, sagomata in modo da presentare una prima sede 26 per l'alloggiamento del tamburo 15 e della ruota dentata 17 ed una seconda sede 27 per l alloggiamento del relativo nottolino 18 di impuntamento.
Quanto alla prima sede 26, dalla figura 5 è possibile rilevare che questa può essere realizzata prevedendo sulla branca 4’ mobile due cavità contrapposte 26',26” separate da un parete 38 intermedia recante un foro 39 centrale. I tamburo 15 e la ruota 17 sono realizzati in parti distinte e separate. 11 tamburo 15 reca un perno 40 di rotazione costituito da un corpo cilindrico 41 e da un corpo prismatico 42 monolitici, disposti in prosecuzione ed in allineamento assiale (figura 5). La ruota 17 è attraversata centralmente da un foro prismatico 43. Alloggiando il tamburo 15 e la ruota 17 rispettivamente nelle cavità 26’ e 26”, il corpo cilindrico 41 si accoppia con il foro 39 ed il corpo prismatico 42 del tamburo 15 si accoppia con il foro 43 della ruota 17 rendendo solidali in rotazione intorno all'asse comune il tamburo 15 e la ruota 17,
Come si evidenzia nelle figure ΙΑ,ΙΒ, 2 e 3 e, più in particolare nella figura 8, l’impugnatura fissa 36 porta nella sua estremità inferiore un manicotto cavo 46 avente un vano cilindrico 47 che permette rinserimento di un elemento tubolare 48 opzionale da serrare con una vite o cricchetto 49. Tale elemento tubolare 48 opzionale è previsto per permettere un ulteriore allungamento dellattrezzo, quando ciò si rende necessario.
Il trovato sopra descritto raggiunge pienamente gli scopi sopra indicati e risulta anche di realizzazione relativamente semplice ed economica. E’ suscettibile naturalmente di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo. Inoltre, tutti i dettagli possono essere sostituiti da elementi tecnicamente equivalenti.

Claims (19)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Apparato brucatore (1) per raccolta di frutti pendenti da rami, in particolare di olive, del tipo comprendente un effettore (2) della brucatura provvisto di una coppia di aste (2a) reciprocamente articolate, atte a serrare i rami su azionamento di una prima pinza (3) associata a detto effettore (2); un'allunga (5) avente una prima estremità (5’) sostenente l'organo effettore (2) e la relativa prima pinza (3) ed una seconda estremità (5”) corredata di una seconda pinza (4) per azionamento a distanza della prima pinza (3); mezzi di trasmissione (14,15) per trasmettere alla prima pinza (3) lo sforzo di azionamento applicato sulla seconda pinza (4), caratterizzato dal fatto che l'allunga (5) ed i mezzi di trasmissione (14,15) a distanza dello sforzo applicato alla seconda pinza (4) sono registrabili per permettere configurazioni in cui leffettore (2) è localizzato a distanza variabile dalla seconda pinza (4).
  2. 2. Apparato, secondo la rivendicazione l, caratterizzato dal fatto che l'allunga (5) comprende almeno due elementi (6,7) montati reciprocamente in guida di scorrimento lungo una direzione (x) ad essi in comune e mezzi di bloccaggio (8,10,11,12,13) per inibire lo scorrimento relativo degli elementi (6,7) nella desiderata configurazione dell'allunga (5).
  3. 3. Apparato, secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detti elementi (6,7) hanno forma tubolare e sono accoppiati coassialmente e scorrevolmente l’uno internamente all'altro.
  4. 4. Appaiato, secondo la rivendicazione 2 o 3, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di bloccaggio comprendono fori (8) realizzati in attraversamento di almeno una parete laterale (9) di detti elementi (6,7) ed almeno una spina (10) rimovibile, inseribile in detti fori (8) in modo da vincolare detti elementi (6,7) tra loro impedendone lo scorrimento relativo lungo detta direzione (x).
  5. 5. Apparato, secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che la spina (10) è recata da un nottolino (11 ) girevolmente oscillante, provvisto di elemento di reazione (12) elasticamente cedevole che, agendo sul nottolino (11) mantiene la spina (10) inserita nei fori (8) fino a quando non venga applicata al nottolino (11) una forza esterna antagonista idonea al disimpegno della spina (10).
  6. 6. Apparato, secondo la rivendicazione 2 o 3, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di bloccaggio comprendono un manicotto (13) tubolare montato su uno di detti elementi (6,7) e provvisto del nottolino (11 ) di supporto della spina (10) e del relativo elemento di reazione (12) elasticamente cedevole.
  7. 7. Apparato, secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che i mezzi di trasmissione comprendono una corda (14) avente proprie estremità (14'14”) collegate alla prima e alla seconda pinza (3,4), e dal fatto di comprendere un tamburo (15) per avvolgimento di almeno un tratto della corda (14); e mezzi di impuntamento (17,18) almeno unidirezionale del tamburo (15) previsti per impedire la rotazione retrograda del tamburo (15) e lo svolgimento della corda (14) avvolta sul tamburo (15).
  8. 8. Apparato, secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che detto tamburo (15) è associato a detta seconda pinza (4).
  9. 9, Apparato, secondo la rivendicazione 7 o 8, caratterizzato dal fatto che detto tamburo (15) è provvisto di elementi di impegno (16) atti a consentire all'utente di mettere in rotazione il tamburo (15) per tendere la corda (14) tra dette prima e seconda pinza (3,4).
  10. 10. Apparato, secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal Catto che detti mezzi di impuntamento comprendono una ruota (17) dentata solidale al tamburo (15) ed un notolino (18) articolato sopra un perno (19) fisso ed avente una estremità (20) sagomata complementarmente ai denti della ruota (17), detto notolino (18) oscillando sul perno (19), inserendo l'estremità (20) tra coppie di (tenti consecutivi in modo ato ad impedire la rotazione della ruota (17) per effetto della trazione della corda (14).
  11. 11. Apparato, secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di trasmissione (14,15) sono alloggiati internamente all'allunga (5).
  12. 12. Apparato, secondo la rivendicazione l, caratterizzato dal fatto che la prima pinza (3) è provvista di un prima branca avente forma di leva (21) angolare, e di una seconda branca avente forma almeno di piastra (22), affiancata ed articolata alia leva angolare (21).
  13. 13. Apparato, secondo la rivendicazione II, caratterizzato dal fatto detta seconda branca include due dette piastre (22) contrapposte, tra le quali alloggia la leva angolare (21).
  14. 14. Apparato, secondo la rivendicazione 13, caratterizzato dal fatto che detta seconda branca ha forma di testa (23) cava, nella quale è alloggiata la leva (21) angolare.
  15. 15. Apparato, secondo la rivendicazione 12, caratterizzato dal fatto che la leva (21 ) angolare ha bracci (24) reciprocamente ortogonali.
  16. 16. Apparato, secondo la rivendicazione 14, caratterizzato dal fatto che detta testa (23) è provvista di una carenatura (29) avvolgente atta a favorire la penetrazione dell’apparato (1) tra i rami della pianta.
  17. 17. Apparato, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta seconda pinza (4) comprende dei mezzi di impuntamento (17,18) alloggiati in sedi (26’,26”) di una branca mobile (4”) di detta seconda pinza (4).
  18. 18. Apparato, secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere un elemento tubolare (48) applicabile in modo amovibile all’ impugnatura (36) di detta seconda pinza (4) ed atto a fornire un ulteriore prolungamento dell’allunga (5).
  19. 19. Appaiato, secondo le rivendicazioni precedenti e secondo quanto descritto ed illustrato con riferimento alle figure degli uniti disegni e per gli accennati scopi.
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