IT201900002568U1 - Dispositivo di potatura - Google Patents

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Description

DISPOSITIVO DI POTATURA
DESCRIZIONE
Campo tecnico del modello di utilità
Il presente modello di utilità si riferisce ad un dispositivo di potatura progettato per semplificare l’azionamento delle lame, particolarmente utile per le operazioni di potatura in altezza.
Background
Le operazioni di potatura degli alberi e altri vegetali richiedono spesso interventi di taglio ad altezze elevate, non raggiungibili da un operatore munito di semplici cesoie.
Per questo motivo sono noti allo stato dell’arte dei dispositivi di potatura, per esempio gli svettatoi, muniti di un corpo allungato in testa al quale sono poste delle lame manovrabili mediante un sistema di trascinamento del moto integrato nel corpo allungato stesso.
Tipicamente, le lame sono collegate ad una manovella mediante un elemento flessibile, per esempio un filo d’acciaio, o una corda, o una catena. La manovella è scorrevole lungo il corpo allungato e, tramite un meccanismo di trasmissione cinematica del moto determina l’apertura/chiusura delle lame in funzione dello scorrimento. Un utilizzatore può impugnare il corpo allungato e, tirando, può far scorrere la manovella determinando la chiusura delle lame in corrispondenza del ramo che si vuole potare. Generalmente tali dispositivi noti sono dotati di sistemi di moltiplicazione della forza in grado di regolare la forza impressa dalla chiusura delle lame in funzione dello scorrimento della manovella.
Questa tipologia di dispositivi di potatura noti presentano l’inconveniente di richiedere all’utilizzatore un certo sforzo nell’afferrare la manovella e tirarla. Per poter eseguire tale operazione, infatti, l’utilizzatore deve assumere una posizione in cui una mano deve afferrare il corpo allungato, mentre l’altra deve afferrare la manovella, con le braccia che devono essere una avvicinata al tronco, l’altra allontanata dal tronco. Tale posizione risulta essere scomoda e per avere un pieno controllo del dispositivo l’utilizzatore deve esercitare uno sforzo controindicato da un punto di vista posturale. Questo tipo di sforzo, se prolungato nel tempo, porta ad un affaticamento delle fasce muscolari della schiena, delle spalle e delle braccia, rendendo necessari momenti di riposo frequenti e a intervalli di tempo ravvicinati. Questo incide non solo sulla salute dell’utilizzatore, ma anche sui tempi necessari per effettuare la potatura di una o più piante, tempi che inevitabilmente si allungano.
Sommario
Il problema tecnico posto e risolto dal presente modello di utilità è pertanto quello di fornire un dispositivo di potatura che consenta di ovviare agli inconvenienti sopra menzionati con riferimento alla tecnica nota.
Il suddetto problema viene risolto da un dispositivo di potatura secondo la rivendicazione 1.
Caratteristiche preferite del presente modello di utilità sono oggetto delle rivendicazioni dipendenti.
La presente invenzione fornisce alcuni rilevanti vantaggi, legati soprattutto al fatto che il dispositivo di potatura escogitato consente all’utilizzatore di assumere una posizione di lavoro più comoda rispetto ai dispositivi noti.
Grazie al particolare gruppo di manovra escogitato, infatti. l’utilizzatore è in grado di impugnare il dispositivo e manovrarlo senza dover allontanare un braccio rispetto all’altro, mantenendo le braccia vicino al tronco in una posizione equilibrata e meno stancante.
Ciò comporta un minor sforzo da parte dell’utilizzatore, il quale potrà utilizzare il dispositivo senza dover ricorrere a frequenti pause legate all’affaticamento. Le operazioni di potatura, quindi, risulteranno più veloci e efficaci.
Altri vantaggi, caratteristiche e le modalità di impiego del presente modello di utilità risulteranno evidenti dalla seguente descrizione dettagliata di alcune forme di esecuzione, presentate a scopo esemplificativo e non limitativo.
Descrizione breve delle figure
Verrà fatto riferimento alle Figure dei disegni allegati, in cui:
- la Figura 1 mostra una vista assonometrica del dispositivo secondo il trovato in una prima configurazione;
- la Figura 2 mostra una vista assonometrica del dispositivo secondo il trovato in una seconda configurazione;
- la Figura 3 mostra una vista assonometrica di un dettaglio del dispositivo secondo il trovato.
Le suddette figure allegate sono da considerarsi a titolo esclusivamente esemplificativo e non limitativo.
Gli spessori e le curvature rappresentati nelle figure sopra introdotte vanno intesi come puramente esemplificativi, sono generalmente magnificati e non necessariamente mostrati in proporzione
Descrizione dettagliata di forme di esecuzione preferite
A seguire verranno descritte varie forme di realizzazione e varianti del modello di utilità, e ciò con riferimento alle figure sopra introdotte.
Componenti analoghi sono denotati nelle diverse figure con il medesimo riferimento numerico.
Nella descrizione dettagliata che segue, forme di realizzazione e varianti ulteriori rispetto a forme di realizzazione e varianti già trattate nella descrizione medesima verranno illustrate limitatamente alle differenze con quanto già esposto.
Inoltre, le diverse forme di realizzazione e varianti descritte a seguire sono suscettibili di essere impiegate in combinazione, ove compatibili.
Con riferimento inizialmente alla Figura 1, secondo una forma di realizzazione del modello di utilità è complessivamente denotato con 1 un dispositivo di potatura.
Il dispositivo 1 comprende un corpo allungato 2 provvisto di un’estremità prossimale 4 impugnabile e di un’estremità distale 5. Il corpo allungato 2 può essere provvisto di più parti telescopiche, a lunghezza variabile, ma non si escludono soluzioni in cui il corpo allungato 2 sia un unico pezzo a lunghezza fissa.
Con riferimento alla figura 3, il corpo allungato 2 comprende una scanalatura 2a.
Il dispositivo 1 comprende un gruppo di taglio 6 posto in corrispondenza dell’estremità distale 5.
In particolare, il gruppo di taglio 6 è fornito di almeno una prima lama 7 ed una seconda lama 8 mobili tra una posizione di apertura (figura 1) in cui sono almeno parzialmente allontanate tra loro, ed una posizione di chiusura (figura 2), in cui sono trattenute a contatto tra loro.
La configurazione è tale per cui le lame 7, 8 esercitano un’azione di taglio quando passano dalla posizione di apertura alla posizione di chiusura.
La forza di taglio di cui sopra è sfruttata per potare i rami di alberi, arbusti e altre piante.
Nella presente forma di realizzazione, il gruppo di taglio 6 è del tipo di un gruppo di taglio noto allo stato dell’arte. La prima lama 7 è incernierata alla seconda lama 8 ed è ruotabile mediante un’opportuna azione esercitata su una porzione di leva 7a di cui la prima lama 7 è fornita.
Preferibilmente, il gruppo di taglio 6 può comprendere primi mezzi elastici 21 configurati per esercitare una forza di apertura sul gruppo di taglio 6. La forza di apertura è tendente a mantenere il gruppo di taglio 6 in posizione di apertura. Con riferimento alle figure 1 e 2, i primi mezzi elastici 21 possono essere del tipo di una molla.
La molla 21 è fissata da una parte alla prima lama 7 e dall’altra ad un punto fisso ricavato sull’estremità distale 5.
La molla 21 esercita una forza che fa ruotare la prima lama 7 allontanandola dalla seconda lama 8, mantenendola in posizione di apertura (figura 1).
Per questo motivo, e a puro scopo indicativo, la forza di cui sopra è definita “forza di apertura”.
Non si escludono forme di realizzazione differenti, per esempio in cui vi siano più molle, o in cui al posto della molla 21 vi sia un altro elemento elastico tecnicamente equivalente.
Non si escludono altresì soluzioni che al posto dei mezzi elastici 21 prevedano altri meccanismi configurati per mantenere le lame 7, 8 in posizione di apertura, per esempio meccanismi a gravità o idraulici.
Il dispositivo 1 comprende, inoltre, mezzi di trascinamento 9, 22 cinematicamente collegati al gruppo di taglio 6.
I mezzi di trascinamento 9, 22 sono provvisti di un gruppo scorrevole 9 mobile tra una posizione di taglio (figura 2) ed una posizione libera (figura 1), la configurazione essendo tale che, quando il gruppo scorrevole 9 è portato dalla posizione libera alla posizione di taglio, le lame 7, 8 passano dalla posizione di apertura alla posizione di chiusura.
I mezzi di trascinamento 9, 22 saranno dettagliati nel proseguo della presente trattazione.
Secondo il trovato, il dispositivo 1 comprende un gruppo di manovra 10, 11 cinematicamente collegato ai mezzi di trascinamento 9, 22, provvisto di almeno un organo di manovra 10 ruotabile.
La configurazione è tale che ad una rotazione in un senso dell’organo di manovra 10, il gruppo scorrevole 9 è portato dalla posizione libera alla posizione di taglio, e viceversa quando la rotazione avviene in senso contrario.
Con riferimento alle figure 1 e 2, il senso della rotazione secondo cui il gruppo scorrevole è portato in posizione libera è un senso antiorario, ma non si esclude la soluzione contraria, in cui il senso sia orario. È da intendersi, infatti, che la scelta del senso di rotazione è puramente arbitraria e convenzionale.
Vantaggiosamente, il gruppo di manovra 10, 11 può comprendere un primo elemento flessibile 11 cinematicamente collegato all’ organo di manovra 10 e ai mezzi di trascinamento 9, 22.
La configurazione è tale che il gruppo scorrevole 9 è portato in posizione di taglio per effetto dello scorrimento del primo elemento flessibile 11.
Utilmente, il primo elemento flessibile 11 è del tipo di una corda, ma non si escludono soluzioni tecnicamente equivalenti, per esempio in cui l’elemento flessibile 11 sia del tipo di una catena, o di un cavo, o di un nastro.
Utilmente, l’organo di manovra 10 può essere del tipo di un elemento a mulinello collegato al primo elemento flessibile 11 e configurato per avvolgere/svolgere il primo elemento flessibile 11 nel passaggio dalla posizione di apertura/chiusura alla posizione di chiusura/apertura.
Con riferimento alle figure 1 e 2, ruotando l’elemento a mulinello 10 in senso antiorario, l’elemento flessibile 11 viene avvolto, il gruppo scorrevole 9 viene portato in posizione di taglio e le lame 7,8 vengono portate in posizione di chiusura.
Analogamente, ruotando l’elemento a mulinello 10 in senso orario, l’elemento flessibile 11 viene svolto, il gruppo scorrevole 9 viene portato in posizione libera e le lame 7, 8 vengono portate in posizione di apertura per effetto della “forza di apertura” esercitata dalla molla 21.
L’elemento a mulinello 10 può comprendere un corpo 13 di fissaggio montato sul corpo allungato 2 in prossimità dell’estremità prossimale 4.
Nella presente forma di realizzazione, il corpo 13 di fissaggio è amovibile rispetto al corpo allungato 2.
In particolare, il corpo 13 di fissaggio presenta due porzioni 13a, 13b unite tra loro in modo da abbracciare il corpo allungato 2.
Le porzioni 13a, 13b sono mantenute accoppiate da appositi mezzi di collegamento, per semplicità non illustrati, preferibilmente viti, pur non essendo escluse soluzioni tecnicamente equivalenti.
Allentando i mezzi di collegamento, il corpo 13 di fissaggio può essere smontato dal dispositivo 1 ed essere applicato, per esempio, ad altri dispositivi analoghi.
L’elemento a mulinello 10 può inoltre comprendere un perno 14 di avvolgimento associato al corpo di fissaggio 13 e ruotabile attorno ad una direzione di avvolgimento A, con il primo elemento flessibile 11 che ha un’estremità fissata al perno 14.
L’elemento a mulinello 10, poi, può comprendere una manovella 15 ruotabile, cinematicamente collegata con il perno 14 di avvolgimento.
La configurazione è tale che ruotando la manovella 15 secondo un senso, in questo caso antiorario, il primo elemento flessibile 11 viene avvolto sul perno 14 di avvolgimento, mentre ruotando la manovella 15 nel senso opposto, il primo elemento flessibile 11 viene svolto dal perno 14.
Ruotando la manovella 15, quindi, è possibile avvolgere/svolgere il primo elemento flessibile 11 e, di conseguenza, chiudere/aprire le lame 7, 8.
In questo modo, la posizione di lavoro per un utilizzatore risulta molto più comoda in quanto la manovella 15 è posta vicino alla estremità prossimale 4.
In particolare, l’utilizzatore riesce a manovrare il dispositivo mantenendo una posizione equilibrata, con le braccia posizionate vicino al tronco e sostanzialmente simmetriche rispetto al piano sagittale del corpo, senza dover ricorrere a posture sbilanciate e stancanti.
Inoltre, l’azione dell’elemento a mulinello 10 facilita il controllo della potatura grazie al movimento di rotazione che risulta essere proporzionale alla forza di taglio impressa sul ramo da tagliare.
Utilmente, l’elemento a mulinello 10 comprende mezzi di attacco 23, 24 della manovella 15 configurati per la connessione e la sconnessione della manovella 15 al/dal perno 14 di avvolgimento. Grazie ai mezzi di attacco 23, 24, è possibile montare la manovella 15 su entrambi i lati del corpo di fissaggio 13, consentendo all’utilizzatore di scegliere la posizione della manovella 15 in funzione delle sue preferenze o inclinazioni fisiche (presa mancina o destra).
Preferibilmente, i mezzi di attacco 23, 24 possono comprendere un elemento prismatico 23 fissato al perno 14 di avvolgimento configurato per interagire meccanicamente con la manovella 15.
Utilmente, il corpo prismatico è provvisto di una sede filettata, per semplicità non illustrata.
La manovella 15 è provvista di una apposita sede prismatica, per semplicità non illustrata nelle figure, la configurazione essendo tale che la sede prismatica e l’elemento prismatico 23 definiscono un accoppiamento prismatico. In questo modo ruotando la manovella 15 il corpo prismatico 23 ruota con essa, trascinando il perno 14 di avvolgimento.
I mezzi di attacco, utilmente possono comprendere due corpi prismatici 23, saldati su estremità opposte del perno 14 di avvolgimento.
Vantaggiosamente, i mezzi di attacco 23, 24 comprendono un elemento di bloccaggio 24, configurato per serrare l’accoppiamento prismatico e rendere maggiormente stabile il collegamento tra la manovella 15 e il perno 14 di avvolgimento.
Utilmente l’elemento di bloccaggio 24 è del tipo di una farfalla avvitabile ad una filettatura della sede filettata ricavata sull’elemento prismatico 23.
Vantaggiosamente, il gruppo scorrevole 9 può comprendere un secondo elemento flessibile 16 avente un’estremità fissata al gruppo di taglio 6. L’altra estremità, opposta alla prima, è collegata al primo elemento flessibile 11. la configurazione essendo tale che il primo elemento flessibile 11 trascina il secondo elemento flessibile 16 nel passaggio dalla posizione libera alla posizione di taglio.
In particolare, il secondo elemento flessibile 16 può essere collegato direttamente alla porzione di leva 7a della prima lama 7.
Non si escludono soluzioni in cui il dispositivo 1 comprenda sistemi di trasmissione del moto che collegano il gruppo di taglio 6 al secondo elemento flessibile 16, per esempio sistemi moltiplicatori di forza realizzati con uno o più gruppi di ruote, o altri sistemi noti allo stato dell’arte.
Nella forma di realizzazione illustrata in figura 1 e 2, il gruppo scorrevole 9 può utilmente comprendere un elemento a manicotto 17 avente una prima estremità 18 associata al primo elemento flessibile 11 e una seconda estremità 19 associata al secondo elemento flessibile 16.
La configurazione è tale che quando il primo elemento flessibile 11 scorre, l’elemento a manicotto 17 viene trascinato dal primo elemento flessibile 11 e il secondo elemento flessibile 16 è a sua volta trascinato dall’elemento a manicotto 17.
Utilmente, i mezzi di trascinamento 9, 22 possono comprendere secondi mezzi elastici 22 associati all’elemento a manicotto 17 configurati per mantenere l’elemento a manicotto 17 in una posizione di riferimento.
I secondi mezzi elastici 22 sono del tipo di una molla inserita nel corpo allungato 2 e avente un’estremità associata all’elemento a manicotto 17, l’altra estremità associata ad una posizione sul corpo allungato 2. Preferibilmente, quest’ultima posizione può essere variata dall’utilizzatore lungo il corpo allungato 2.
Solitamente, l’elemento a manicotto 17 è posizionato in funzione della lunghezza dell’elemento flessibile 16 e la posizione predefinita corrisponde ad una posizione libera del gruppo scorrevole 9.
I secondi mezzi elastici 22 esercitano una forza contraria allo scorrimento dell’elemento a manicotto 17 verso la posizione estremale 4, facilitando il ritorno del manicotto nella posizione predefinita.
Vantaggiosamente, il dispositivo 1 può comprendere mezzi di sicurezza 20 configurati per impedire al gruppo di taglio di passare da una posizione all’altra. In particolare, i mezzi di sicurezza 20 sono configurati per mantenere il gruppo di taglio 6 in posizione di chiusura.
Utilmente, i mezzi di sicurezza 20 possono essere configurati per sconnettere cinematicamente l’organo di manovra 10 dal gruppo di taglio 6 e per mantenere quest’ultimo in posizione di chiusura.
Preferibilmente, i mezzi di sicurezza 20 sono del tipo di un elemento di bloccaggio configurato per fissare il secondo elemento flessibile 16 quando il gruppo di taglio 6 è in posizione di chiusura e, quindi, impedire a quest’ultimo di passare da una posizione all’altra.
Con riferimento alla forma di realizzazione descritta, bloccando il secondo elemento flessibile 16, infatti, è contrastata l’azione dei primi mezzi elastici 21 e le lame 7, 8 sono mantenute a contatto tra loro.
Più particolarmente, l’elemento di bloccaggio 20 può essere un pulsante posto sull’elemento a manicotto 17 mobile tra una configurazione di bloccaggio, in cui è premuto sul corpo allungato 2 e l’elemento a manicotto 17 è bloccato ad esso, ed una configurazione libera, in cui è svincolato dal corpo allungato 2 e l’elemento a manicotto è libero di scorrere lungo di esso.
L’elemento di bloccaggio 20, quindi, è configurato per mantenere il gruppo scorrevole 9 in posizione fissa.
Il funzionamento del presente dispositivo è il seguente.
Un utilizzatore può impugnare con una mano il corpo allungato 2 mediante l’estremità impugnabile 4, mentre con l’altra mano può impugnare la manovella 15, posizionando l’estremità distale 5 e il gruppo di taglio in corrispondenza del rampo da potare.
Inizialmente il gruppo di taglio 6 è portato in corrispondenza del ramo da potare in posizione di apertura.
A questo punto l’utilizzatore inizia a girare la manovella 15 trascinando il primo elemento flessibile 11 e, quindi il secondo elemento flessibile 16 che scorrono verso l’utilizzatore. Di conseguenza, la prima lama 7 viene ruotata e portata in avvicinamento alla seconda lama 8, con il gruppo di taglio 6 che passa dalla posizione di apertura alla posizione di chiusura esercitando uno sforzo di taglio sul ramo che viene potato.
La forza elastica esercitata dai primi mezzi elastici 21, quindi, viene vinta dalla forza di trascinamento esercitata dal primo elemento flessibile 11.
Una volta potato il ramo, rilasciando la manovella 15 i primi mezzi elastici 21 riportano la prima lama 7 in posizione di apertura che, automaticamente, trascina il secondo elemento flessibile 16 e quindi il primo elemento flessibile 11 in scorrimento lungo il corpo allungato verso il gruppo di taglio 6.
Con riferimento alla particolare forma di realizzazione descritta, ruotando la manovella 15 il primo elemento flessibile 11 viene avvolto al perno 14 di avvolgimento e l’elemento a manicotto 17 scorre lungo il corpo allungato 2, trascinando il secondo elemento flessibile 16.
Quando il gruppo di taglio 6 viene riportato in posizione di apertura, il secondo elemento flessibile 16 trascina l’elemento a manicotto 17 che, a sua volta trascina il primo elemento flessibile 11, scorrendo lungo il corpo allungato 2 verso il gruppo di chiusura 6 per effetto dei primi mezzi elastici 21.
Una forma di realizzazione alternativa, non illustrata nei disegni, è del tutto analoga a quella precedentemente descritta e si distingue per il fatto che il primo elemento flessibile 11 è direttamente connesso al secondo elemento flessibile 16, formando un unico elemento di trasmissione flessibile che connette l’organo di manovra 10 con il gruppo di taglio 6.
In questa seconda forma di realizzazione i mezzi di sicurezza 20 possono essere di diverso tipo rispetto a quelli precedentemente descritti, per esempio possono essere del tipo di agganci posti lungo il corpo allungato 2 e configurati per interferire con detto unico elemento di trasmissione flessibile per sconnettere detto organo di manovra 10 da detto gruppo di taglio 6, o per mantenere quest’ultimo in posizione di chiusura.
Il presente modello di utilità è stato fin qui descritto con riferimento a forme preferite di esecuzione. È da intendersi che possano esistere altre forme di esecuzione che afferiscono al medesimo nucleo inventivo, come definito dall’ambito di protezione delle rivendicazioni qui di seguito riportate.

Claims (17)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo di potatura (1) comprendente: - un corpo allungato (2) provvisto di un’estremità prossimale (4) impugnabile e di un’estremità distale (5); - un gruppo di taglio (6) posto in corrispondenza di detta estremità distale (5) e fornito di almeno una prima lama (7) ed una seconda lama (8) mobili tra una posizione di apertura in cui sono almeno parzialmente allontanate tra loro, ed una posizione di chiusura, in cui sono trattenute a contatto tra loro, configurate per esercitare un’azione di taglio nel passaggio dalla posizione di apertura alla posizione di chiusura; - mezzi di trascinamento (9, 22) cinematicamente collegati a detto gruppo di taglio (6), provvisti di un gruppo scorrevole (9) mobile tra una posizione di taglio ed una posizione libera, la configurazione essendo tale che quando detto gruppo scorrevole (9) è portato da detta posizione libera a detta posizione di taglio, dette lame (7, 8) passano da detta posizione di apertura a detta posizione di chiusura; - un gruppo di manovra (10, 11) cinematicamente collegato a detti mezzi di trascinamento, provvisto di almeno un organo di manovra (10) ruotabile, la configurazione essendo tale che ad una rotazione in un senso dell’organo di manovra (10), il gruppo scorrevole (9) è portato da detta posizione libera a detta posizione di taglio, e viceversa ad una rotazione in senso contrario.
  2. 2. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto gruppo di manovra (10, 11) comprende un primo elemento flessibile (11) cinematicamente collegato a detto organo di manovra (10) e a detti mezzi di trascinamento (9, 22), la configurazione essendo tale che il gruppo scorrevole (9) è portato in posizione di chiusura per effetto dello scorrimento di detto primo elemento flessibile (11).
  3. 3. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 2 caratterizzato dal fatto che detto organo di manovra (10, 11) comprende un elemento a mulinello (10) collegato a detto primo elemento flessibile (11) e configurato per avvolgere/svolgere il primo elemento flessibile (11) nel passaggio da detta configurazione di apertura/chiusura a detta configurazione di chiusura/apertura.
  4. 4. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 3 caratterizzato dal fatto che detto elemento a mulinello (10) comprende un corpo (13) di fissaggio montato su detto corpo allungato (2) in prossimità di detta estremità prossimale (4).
  5. 5. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 4 caratterizzato dal fatto che detto elemento a mulinello (10) comprende: - un perno (14) di avvolgimento associato a detto corpo di fissaggio (13) e ruotabile attorno ad una direzione di avvolgimento (A), detto primo elemento flessibile (11) avendo un’estremità fissata a detto perno (14); - una manovella (15) ruotabile, cinematicamente collegata con detto perno (14) di avvolgimento; la configurazione essendo tale che ruotando la manovella secondo un senso, il primo elemento flessibile (11) viene avvolto su detto perno (14) di avvolgimento, ruotando la manovella (15) nel senso opposto, il primo elemento flessibile (11) viene svolto da detto perno (14).
  6. 6. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 4 o 5 caratterizzato dal fatto che detto corpo (13) di fissaggio è amovibile rispetto a detto corpo allungato (2).
  7. 7. Dispositivo (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto gruppo di taglio (6) comprende primi mezzi elastici (21) configurati per esercitare una forza di apertura su detto gruppo di taglio (6), con detta forza di apertura tendente a mantenere detto gruppo di taglio (6) in posizione di apertura.
  8. 8. Dispositivo (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto gruppo scorrevole (9) comprende un secondo elemento flessibile (16) avente un’estremità fissata a detto gruppo di taglio (6) ed una seconda estremità trascinata da detto primo elemento flessibile (11).
  9. 9. Dispositivo (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto gruppo scorrevole (9) comprende un elemento a manicotto (17) avente una prima estremità (18) associata a detto primo elemento flessibile (11) e una seconda estremità (19) associata a detto secondo elemento flessibile (16), la configurazione essendo tale che quando il primo elemento flessibile (11) scorre, l’elemento a manicotto (17) viene trascinato da detto primo elemento flessibile (11) e il secondo elemento flessibile (16) è a sua volta trascinato da detto elemento a manicotto (17).
  10. 10. Dispositivo (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che comprende mezzi di sicurezza (20) configurati per mantenere detto gruppo di taglio (6) in posizione di chiusura.
  11. 11. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di sicurezza (20) comprendono un elemento di bloccaggio (20) configurato per mantenere il gruppo scorrevole (9) in posizione fissa.
  12. 12. Dispositivo (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di trascinamento (9, 22) comprendono secondi mezzi elastici (22) associati a detto elemento a manicotto (17) configurati per mantenere l’elemento a manicotto (17) in una posizione di riferimento.
  13. 13. Dispositivo (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto elemento a mulinello (10) comprende mezzi di attacco (23, 24) di detta manovella (15) configurati per la connessione e la sconnessione della manovella (15) al perno (14) di avvolgimento.
  14. 14. Dispositivo (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di attacco (23, 24) possono comprendere un elemento prismatico (23) fissato al perno (14) di avvolgimento, configurato per interagire meccanicamente con la manovella (15).
  15. 15. Dispositivo (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta manovella (15) è provvista di una sede prismatica, la configurazione essendo tale che detta sede prismatica e detto elemento prismatico (23) definiscono un accoppiamento prismatico.
  16. 16. Dispositivo (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di attacco (23, 24) comprendono un elemento di bloccaggio (24), configurato per serrare l’accoppiamento prismatico e rendere maggiormente stabile il collegamento tra detta manovella (15) e detto perno (14) di avvolgimento.
  17. 17. Dispositivo (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto elemento di bloccaggio (24) è del tipo di una farfalla avvitabile ad una sede filettata ricavata su detto elemento prismatico (23).
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