ITFI950165A1 - Congegno per la chiusura di un manufatto tubolare a maglia all'inizio della sua formazione su di una macchina circolare da calze e simili - Google Patents

Congegno per la chiusura di un manufatto tubolare a maglia all'inizio della sua formazione su di una macchina circolare da calze e simili Download PDF

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Abstract

Per iniziare un manufatto con la chiusura del suo estremo iniziale, in una macchina circolare da maglieria ed in specie da calze corredata di un platorello degli uncini (3), l'organo di ribaltamento (19) a sviluppo sostanzialmente semicircolare - che è atto a ruotare attorno ad un asse (X-X) sostanzialmente diametrale della zona di lavoro degli aghi (1) e che è corredato di una pluralità di mezzi di presa (40, 42) della porzione iniziale del tessuto - è comandato per ruotare verso e nell'interno del cilindro, i suoi organi di presa potendo sporgere radialmente; detto organo di ribaltamento (18) è applicato al di sotto del platorello (3) sovrastante il cilindro degli aghi.(Fig. 1)

Description

"CONGEGNO PER LA CHIUSURA DI UN MANUFATTO TUBOLARE A MAGLIA ALL’INIZIO DELLA SUA FORMAZIONE SU DI UNA MACCHINA CIRCOLARE DA CALZE E SIMILI
DESCRIZIONE
Sono noti diversi dispositivi che prevedono la chiusura di un estremo di un manufatto tubolare a maglia sulla stessa macchina circolare, all’inizio della formazione del manufatto (vedansi le privative italiane FI 94 A 88, depositato 17.05.1994, FI 94 A 125 depositato 16.06.1994 e FI 95 A 116 depositato 24.05.1995) ed anche altri che prevedono la chiusura al termine della formazione del manufatto.
L’invenzione riguarda un congegno del genere, per ottenere la chiusura della punta con una disposizione che può consentire anche la presenza - sulla macchina -del tradizionale disco o platorello degli uncini.
Il congegno è del tipo di quelli previsti per attuare il trasferimento di un tessuto a maglia, formato da una porzione degli aghi, all’opposta complementare porzione di aghi di un cilindro degli aghi di una macchina circolare da maglieria ed in specie da calze per iniziare un manufatto con la chiusura del suo estremo iniziale, la macchina comprendendo un organo di ribaltamento a sviluppo sostanzialmente semicircolare, atto a ruotare attorno ad un asse sostanzialmente diametrale della zona di lavoro degli aghi e corredato di una pluralità di mezzi di presa della porzione iniziale del tessuto. Secondo l’invenzione, il detto organo di ribaltamento è comandato per ruotare verso e nell’interno del cilindro, i suoi organi di presa potendo sporgere radialmente e retrarsi radialmente.
Il detto organo di ribaltamento può essere applicato al di sotto del platorello sovrastante il cilindro degli aghi.
Il congegno può comprendere al di sopra del platorello e con esso ruotante una struttura tubolare con pattini cooperanti con camme per comandare spostamenti in senso centrifugo e centripeto dei detti organi di presa (uncini) per il trasferimento del bordo iniziale del manufatto. In una possibile forma di attuazione, i detti mezzi di presa sono formati da espansioni terminali - in specie sferiche o simili e comunque di rivoluzione - di filamenti scorrevoli in guaine flessibili e terminanti con molle che guidano i filamenti; la spira terminale delle molle è atta a cooperare con la corrispondente espansione terminale per trattenere il tessuto impegnandolo anche durante il trasferimento in assetto retratto centripetamente. Ciascun filamento può presentare, oltre alla espansione terminale atta a cooperare con la spira terminale della molla, anche una più piccola espansione, che non interferisce con le spire della molla, e che è atta a trattenere il tessuto impegnato dai mezzi di presa per mantenerlo in vicinanza dell’organo di presa e cioè per evitare che esso scorra lungo il filo.
Il congegno può essere corredato - come mezzi di presa - di organi ad uncino; in questo caso i filamenti, che sono metallici ed elasticamente flessibili, sono realizzati in modo che in posizione di riposo essi sono arcuati; pertanto essi ruotano su loro stessi nel passaggio fra l'una e l’altra delle posizioni assunte dall’organo di ribaltamento, per mantenere un determinato orientamento per non perdere il tessuto con detti organi di presa ad uncino.
La detta struttura sovrastante il platorello degli uncini può presentare un passaggio tubolare assiale, nel quale si estendono le guaine dei fili nonché mezzi meccanici di trasmissione per azionare l’organo di ribaltamento .
Il trovato verrà meglio compreso seguendo la descrizione e l’unito disegno, il quale mostra una pratica esemplificazione non limitativa del trovato stesso. Nel disegno: le
Figg. 1 a 7 mostrano in sezione assiale varie fasi di un ciclo di trasferimento con un congegno secondo l'invenzione; la
Fig. 8 mostra un particolare ingrandito, indicato dalla freccia Vili della Fig. 3, la
Fig. 9 mostra schematicamente un organo di ribaltamento, in una vista sostanzialmente secondo la linea IX-IX della Fig. 3, ma con varie posizioni dei mezzi di presa; la
Fig. 10 mostra un particolare ingrandito, indicato dalla freccia X della Fig. 1; le
Figg. 11 a 14 mostrano varie fasi di una soluzione modificata rispetto all’esempio precedente; la
Fig. 15 mostra un organismo associato ad un organo di presa della detta soluzione modificata.
Secondo quanto è illustrato nel disegno annesso e con iniziale riferimento alle Figg. 1 a 10, con 1 sono indicati gli aghi scorrevoli in canali longitudinali di un cilindro degli aghi ruotante e non illustrato ma di tipo del tutto tradizionale. Con 3 è genericamente indicato un disco o platorello degli uncini, gli uncini essendo indicati con 5 ed essendo del tipo scorrevole radialmente, con una disposizione e con le funzioni del tutto conosciuti. Il platorello 3 è solidale ad un organo tubolare 7 che ruota con il platorello attorno allo stesso asse coincidente con quello del cilindro degli aghi e che è azionato in rotazione da una trasmissione 9 di tipo tradizionale. All’equipaggio ruotante, che comprende il platorello 3 e l’organo tubolare 7, è solidale un ulteriore organo cilindrico 12 cavo assialmente e che presenta una serie di sedi di scorrimento longitudinali 12A per pattini 14 aventi lo scopo appresso indicato. Con 16 sono indicate camme che sono portate dall’incastellatura fissa della macchina e che agiscono su talloni dei pattini 14 per determinarne gli scorrimenti ed il raggiungimento di determinate posizioni nelle sedi di scorrimento rispettive per gli scopi appresso indicati. Il passaggio assiale dell’organo tubolare 7 e quello dell’organo cilindrico 12 - che sono coassiali - può essere utilizzato sia per accogliere organi pertinenti al congegno in questione.
Come vedesi anche nella Fig. 9, al platorello 3 degli uncini 5 è articolato, secondo un asse diametrale X-X ortogonale all’asse del cilindro degli aghi, un organo di ribaltamento 18 che è sviluppato sostanzialmente a forma di arco semicircolare e che è suscettibile di ruotare attorno all’asse X-X secondo la doppia freccia fX per raggiungere la posizione mostrata in Figg. 1 a 3 e rispettivamente la posizione ribaltata delle Figg. 4 a 7 e viceversa. Per determinare il ribaltamento attorno all’asse X-X viene prevista una trasmissione 20, che può essere realizzata opportunamente con una serie di piccoli ingranaggi di trasmissione 20 azionati da una cremagliera 22 e da uno stelo 24 che la manovra e che è azionato tramite un collare 26 da un attuatore 28. Il comando del ribaltamento dell’organo 18 può anche essere ottenuto con un sistema di trasmissione differente ma comunque di piccolo ingombro per lasciare sufficiente spazio per altre funzioni al passaggio ricavato nell’organo tubolare 7 e nell’organo cilindrico cavo 12.
All’organo di ribaltamento 18 si attestano le estremità di guaine 30 flessibili; le dette estremità attestate all’organo 18 di ribaltamento sono orientate in senso radiale, mentre le estremità opposte sono attestate in 32 sull’organo tubolare 7. All’interno delle guaine flessibili 30 possono scorrere corrispondenti fili metallici 34 che sono vantaggiosamente fili metallici elastici a molla; ciascuno dei fili 34 sporge radialmente dalla estremità della guaina attestata all’organo 18, per essere spostabile in senso radiale centrifugo e centripeto. I singoli fili metallici 34 sono impegnati (vedi anche Fig. 10) ai rispettivi pattini 14, in modo da poter ruotare attorno al proprio asse ma da essere vincolati contro scorrimenti assiali; ciò è ottenuto attraverso uno scontro 36 - rappresentato praticamente da una vite - che trattiene il corrispondente filo 34 fra due piccoli scontri 34A che sono solidali all’estremità del filo 34 penetrante nella sede dove sporge lo scontro 36. In questo modo il filo 34 è comandato a scorrere assialmente entro la guaina 30 ma è libero di ruotare su se stesso attorno al proprio asse. All’estremità terminale che sporge radialmente dall’organo di ribaltamento 18, ciascun filo 34 (vedi anche ed in particolare la Fig. 8) presenta una espansione terminale 40 che può essere sostanzialmente sferica, ed a limitata distanza da essa una più piccola espansione 42 anch’essa sostanzialmente sferica; le due espansioni 40 e 42 possono avere anche altri profili non sferici, ma sempre di rivoluzione attorno all’asse del filo. Inoltre, intorno alla parte di ciascun filo 34 sporgente radialmente dall'organo 18 è investita una molletta 44, la quale appoggia sull’organo 18 e può coagire con la propria spira terminale 40A sull’espansione 40, mentre la più piccola espansione 42 può spostarsi all’interno delle spire della molla 44.
Quando il complesso degli organi descritti si trova nell’assetto della Fig. 1, cioè all’inizio della lavorazione, i fili 34 sono fatti scorrere per sporgere al massimo dall’organo di ribaltamento 18 che si trova orientato verso destra guardando le Figg. 1 a 3. In queste condizioni l’espansione 40 si trova all’esterno della corona degli aghi 1 e la più piccola espansione 42 subito all’interno della corona degli aghi, mentre la molla 44 completamente distesa si trova con la propria spira terminale 44A arretrata rispetto anche all’espansione 42. Quando ha inizio la presa del filo e la formazione dei primi ranghi di maglia per lo più con aghi alternati un ago si ed un ago no, per l’inizio della lavorazione con moto alternato del cilindro degli aghi, le maglie iniziali del tessuto formato dall’arco di aghi in lavoro in corrispondenza dell’organo di ribaltamento 18 (vedi Fig. 9) e cioè degli aghi dell’arco A, sono impegnate fra le due espansioni 40 e 42 dei fili 34. Sull’arco di aghi B, complementare ed opposto dell’arco A, può essere formato un primo rango od una prima coppia di ranghi di maglie MB, che rimangono trattenuti dagli aghi dell’arco B i quali rimangono inattivi durante la formazione del tessuto per la formazione della chiusura iniziale della punta del manufatto, come indicato in altre privative sopra indicate.
Dopo questa prima fase di impegno dei ranghi iniziali del tessuto destinato alla chiusura della punta, i fili 34 vengono progressivamente richiamati in senso centripeto, come si vede dal confronto tra la Fig. 1 e le Figg. 2 e 3 ed in Fig. 8. Il tessuto TP per la formazione della punta viene realizzato con un moto alternato del cilindro degli aghi e con cresciuti e riduzioni di ampiezza dei ranghi successivi , analogamente a quanto avviene per la formazione delle sacche dei talloni od altro o per la formazione delle punte tradizionali, ed anche come indicato in alcune almeno delle precedenti privative sopra indicate. Si crea pertanto con gli aghi dell’arco A attivo una sacca di tessuto TP che si sviluppa tra gli aghi dell’arco A e le estremità dei fili 34 che sono arretrate in senso centripeto; in queste condizioni i ranghi iniziali del tessuto TP impegnati dalla espansione 40 rimangono bloccati per l’azione di pressione della spira terminale 44A della molla 44 di ciascun filo 34, la quale molla 44 è più o meno limitatamente compressa per l’arretramento cioè il richiamo operato sul filo 34 in senso centripeto e quindi con l'accorciamento della sporgenza del filo 34 stesso rispetto all’appoggio della molla sull’organo di ribaltamento 18. Si raggiungono pertanto gli assetti delle Figg. 2, 3 ed 8 , e viene formata una quantità di tessuto sufficiente perchè si possa trasferire il bordo iniziale del tessuto TP, impegnato tra le espansioni 40 e la spira terminale 44A della molla 44 di ciascuno dei fili 34, fino agli aghi dell’arco B opposto all'arco di aghi A dove è stato formato il tessuto TP. A questo punto, tramite il comando operato dalla trasmissione 20 e dagli organi 22, 24, 26, 28 o dagli organi equivalenti, viene provocato il ribaltamento dell’organo di ribaltamento 18 dall’assetto delle Figg. 1 a 3 e con rotazione verso il basso fino a raggiungere l’assetto della Fig. 4. Il tessuto iniziale rimane impegnato cioè imprigionato tra l'espansione 40 e la spira terminale 44A .
Si procede successivamente alla modificazione dell’assetto da quello della Fig. 4 a quello della Fig. 5 tramite uno scorrimento dei fili 34, in modo da avere uno spostamento in senso centrifugo delle espansioni 40, fino a far raggiungere alle dette espansioni 40 ed alle espansioni 42 una posizione all’esterno degli aghi dell’arco B; il tessuto iniziale impegnato tra le espansioni 40 e 42 si trova quindi in condizioni di poter essere attraversato dagli aghi dell’arco B che penetrano dal basso verso l'alto attraverso il detto tessuto con la linguetta aperta, quando tali aghi vengono comandati in sollevamento. La spira terminale 44A di ciascuna molla 44 rimane interna alla corona degli aghi dell’arco B e quindi non interferisce con le operazioni che tali aghi sono chiamati a attuare. La espansione interna 42 assicura che il tessuto TP sia trascinato in corrispondenza dell’arco di aghi B. Gli aghi dell’arco B vengono poi abbassati avendo prelevato il filo che viene ad essi fornito per l’inizio della lavorazione tubolare del manufatto’. Viene previsto un mezzo alzalinguetta, ad esempio a filo elastico come indicato con 50, che agisce sulle linguette degli aghi dell’arco B per assicurare la chiusura della linguetta di tali aghi quando questi si abbassano e si sfilano dal tessuto iniziale della porzione di punta TP; i ranghi iniziali di tale tessuto TP sono impegnati dal filo che è catturato dagli aghi dell’arco B in abbassamento. I fili metallici 34 sono richiamati in senso centripeto e non disturbano le operazioni affidate agli aghi dell’arco B. Le maglie precedentemente impegnate tra le due espansioni 40 e 42 sono facilmente svincolate dalle espansioni 40 con 1'arretramento in senso centripeto dei fili 34 che raggiungono l’assetto della Fig. 6 e quindi addirittura anche l’assetto della Fig. 7. Dopo la formazione almeno parziale del tessuto tubolare e quindi l’allontanamento della punta formata dall’iniziale tessuto TP dal platorello, l’organo di ribaltamento 18 può essere comandato nel senso opposto a quello già descritto per ritornare dall’assetto delle Figg. 5, 6 e 7 di nuovo all’assetto delle Figg. l a 3, in condizioni di iniziare un nuovo ciclo di formazione di una punta all’inizio della lavorazione di un manufatto tubolare. All’inizio di tale nuovo manufatto il filo 34 di ciascuna guaina 30 verrà fatto avanzare in senso centrifugo con l’estremità provvista dell’espansione 40 per fare raggiungere alla detta espansione una posizione all'esterno degli aghi dell’arco A per impegnare le maglie iniziali del nuovo ciclo.
Nella realizzazione delle Figg. 11 a 15 è mostrata solo la parte degli organi che sono necessari per chiarire la differenza rispetto alla soluzione precedente, e per la quale è da considerare anche la Fig. 10 che è ripetuta nella parte alta della Fig. 15. Gli stessi riferimenti usati per il primo esempio sono utilizzati per gli organi equivalenti della soluzione modificata delle Figg. 11 a 15. La modifica è soprattutto consistente nella estremità del filo metallico 34, il quale - anziché prevedere le due espansioni 40 e 42 - presenta un organo ad uncino 140, il quale è suscettibile di cooperare con la spira di estremità 44A della molla 44 analogamente a quanto è previsto per la espansione 40. Nell'assetto della Fig. 11, che corrisponde all’assetto della Fig. 1, il sollevamento degli aghi dell’arco A, e la formazione dei primi ranghi con il filo F ed attraverso una selezione uno ad uno degli aghi, consente l’impegno dei primi ranghi all’interno dell’uncino 140. Con il rientro del filo 34 come risulta dal confronto fra l’assetto della Fig. 11 all’assetto della Fig. 12 (che è un assetto intermedio della corsa attorno all’asse X-X da parte dell’organo di ribaltamento 18) la porzione iniziale TP1 del tessuto TP per la formazione della chiusura della punta rimane imprigionata fra l’uncino 140 e la spira terminale 44A della molla 44. In questa soluzione il filo 34 è un filo metallico elastico che nell’assetto di riposo ha l’andamento mostrato in Fig. 15, cioè arcuato con la concavità rivolta nello stesso senso dell’apertura dell’uncino 140. In queste condizioni l’uncino 140 risulta rivolto verso l’alto nell’assetto della Fig. 11, essendo il filo metallico elastico 34 curvato nello stesso senso della curvatura spontanea che gli è propria. Durante il ribaltamento attorno all’asse X-X dell’organo 18, il filo 34 è sollecitato elasticamente a raddrizzarsi e quindi a curvarsi nel senso opposto e pertanto spontaneamente il filo elastico 34 ruota su se stesso, essendo completamente libero di ruotare sia nella guaina 30 sia anche in corrispondenza del punto di ancoraggio fra le espansioni 34A terminali opposte all’uncino 140, come è mostrato nella Fig. 10 già riferita al primo esempio di esecuzione. Consegue da ciò che quando 1'organo di ribaltamento 18 si porta dalla posizione mostrata in Fig. 11 (e che corrisponde alla posizione della Fig. 1) fino alla posizione opposta della Fig. 13 che corrisponde alia posizione mostrata nella Fig. 4, l’uncino 140 di ciascuno dei fili 34 si orienta automaticamente ancora una volta verso l’alto assicurando l’impegno del tessuto dell’estremità TP1 del tessuto TP anche quando il filo 34 è spinto dai pattini di comando 14 in senso centrifugo all'esterno dell’arco B degli aghi opposto a quello A che ha formato il tessuto TP. Quando ciascun filo 34 viene richiamato in senso centripeto dall’assetto della Fig. 13 all’assetto della Fig. 14 l’uncino 140 si svincola facilmente dal tessuto abbandonandolo completamente agli aghi dell’arco B che lo hanno attraversato e .che poi impegnano il lembo terminale TP1 del tessuto TP con il filo FI preso dagli aghi sollevati (vedi Fig. 14); e così detto lembo terminale TP1 viene vincolato fra la maglia formata con detto filo FI e le prime maglie formate dagli aghi dell’arco B, come indicato con MB nella Fig. 14.
E’ inteso che il disegno non mostra che una esemplificazione data solo quale dimostrazione pratica del trovato, potendo esso trovato variare nelle forme e disposizioni senza peraltro uscire dall’ambito del concetto che informa il trovato stesso. L'eventuale presenza di numeri di riferimento nelle rivendicazioni accluse ha lo scopo di facilitare la lettura delle rivendicazioni con riferimento alla descrizione ed al disegno, e non limita l’ambito della protezione rappresentata dalle rivendicazioni.

Claims (9)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Congegno per attuare il trasferimento di un tessuto a maglia formato da una porzione degli aghi all’opposta complementare porzione di aghi di un cilindro degli aghi di una macchina circolare da maglieria ed in specie da calze per iniziare un manufatto con la chiusura del suo estremo iniziale, la macchina, comprendendo un organo di ribaltamento (18) a sviluppo sostanzialmente semicircolare, atto a ruotare attorno ad un asse (X-X ) sostanzialmente diametrale della zona di lavoro degli aghi (1) e corredato di una pluralità di mezzi di presa (40; 140) della porzione iniziale del tessuto, caratterizzato dal fatto che detto organo di ribaltamento (18) è comandato per ruotare verso e nell’interno del cilindro, i suoi organi di presa (40-140) potendo sporgere radialmente e retrarsi radialmente.
  2. 2. Congegno come da rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto organo di ribaltamento è applicato al di sotto del platorello (3) sovrastante il cilindro degli aghi.
  3. 3. Congegno come da rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto di comprendere, al di sopra del platorello (3) e con esso ruotante, una struttura tubolare (7; 12) con pattini (14) cooperanti con camme (16) per comandare spostamenti in senso centrifugo e centripeto di detti organi di presa (40; 140) per il trasferimento del bordo iniziale del manufatto.
  4. 4. Congegno come da rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di presa terminali (40; 140) sono portati da filamenti (34) scorrevoli in guaine (30) flessibili e terminanti con molle (44), la spira terminale (44A) delle quali è atta a cooperare con il corrispondente mezzo di presa terminale (40; 140) per trattenere il tessuto impegnandolo anche durante il trasferimento in assetto retratto centripetamente.
  5. 5. Congegno come da rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di presa sono espansioni terminali (40), sostanzialmente sferiche o comunque di rivoluzione .
  6. 6. Congegno come da rivendicazione 4 o 5, caratterizzato dal fatto che ciascun filamento (34) presenta, oltre alla espansione terminale (40) atta a cooperare con la spira terminale (34A) della molla (30), una più piccola espansione (42), che non interferisce con le spire della molla, e che è atta a trattenere il tessuto impegnato dall'organo di presa per evitare che esso scorra lungo il filo.
  7. 7. Congegno come da una almeno delle rivendicazioni 1 a 4, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di presa sono ad uncino (140), che i filamenti (34) sono metallici ed elasticamente flessibili, e che essi in posizione di riposo sono arcuati in modo da ruotare su loro stessi nel passaggio fra l’una e l’altra delle posizioni assunte dall’organo di ribaltamento (18), per mantenere un determinato orientamento per non far perdere il tessuto a detti mezzi di presa realizzati ad uncino (140).
  8. 8. Congegno come da una almeno delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la detta struttura presenta un passaggio tubolare assiale, nel quale si estendono le guaine (30) dei fili (34) nonché mezzi meccanici (20) dì trasmissione per azionare l’organo di ribaltamento (18).
  9. 9. Congegno per la chiusura di un manufatto tubolare a maglia all’inizio della sua formazione su di una macchina circolare da calze e simili; il tutto come descritto e rappresentato per esemplificazione nell’annesso disegno.
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