ITFI20130134A1 - Apparato di stabilizzazione termica secondo valori preimpostati dei dispositivi di atomizzazione per verniciatura. - Google Patents

Description

Descrizione del brevetto per Invenzione avente per titolo:

"Apparato di stabilizzazione termica secondo valori preimpostati dei dispositivi di atomizzazione per verniciatura";

a nome di : EUROSIDER di Ottavio Milli & C. sas

con sede in: GROSSETO

Inventore Designato: Ottavio MILLI

* ;Settore dell’invenzione ;Il trovato riguarda un apparato di stabilizzazione termica, destinato ed accoppiabile a dispositivi di atomizzazione per sistemi di verniciatura pneumatica, ottenuta mediante riscaldamento o raffreddamento di detti dispositivi di atomizzazione impiegati nella verniciatura industriale, ad esempio pistole di spruzzo o dispositivi a coppa rotante. ;In particolare l'apparato trova applicazione in apparati di produzione di aria compressa, essiccata e filtrata, o aria modificata arricchita in azoto, o miscele binarie o ternarie composte da elementi molecolari che compongono l’atmosfera, ad esempio azoto-argon-ossigeno, destinato alla verniciatura spray, con sistemi pneumatici, airmix, coppe rotanti o altri sistemi ad alta pressione, per il controllo tecnico del vettore di spinta della vernice relativamente alle temperature preferite per il mantenimento costante della viscosità. ;Stato dell’arte ;E’ noto che nelle fasi di verniciatura automatica, in particolare utilizzando pistole pneumatiche, airmix o coppe rotanti, per l’atomizzazione della vernice viene solitamente usato come fluido vettore “carrier†di spinta aria compressa o aria modificata ricca di azoto a temperatura ambiente o preriscaldata. Solitamente le pressioni utilizzate per l’atomizzazione e per il ventaglio oscillano tra 10 e 0,3 bar. È evidente quindi che, nella fase di atomizzazione, il carrier di spinta della vernice tende a raffreddarsi per effetto dell’espansione, quindi le pistole subiscono un raffreddamento, e di conseguenza anche il ventaglio atomizzato si raffredda e interferisce nella viscosità, creando problemi sulla distensione, penetrazione e uniformità degli spessori della pellicola di vernice applicata sui manufatti, mettendo a rischio la qualità e la finitura. ;Al variare della temperatura ambiente questo effetto à ̈ ancora più evidente perché, ad esempio, nei periodi caldi l’espansione dell’aria à ̈ maggiore e provoca un ventaglio più freddo con conseguente difficoltà per la distensione della pellicola di vernice. Infatti, la stessa subisce delle variabili che possono creare dei problemi di adesione o “grip†della vernice al supporto verniciato e all’uniformità degli spessori stessi. Inoltre, l’umidità relativa che à ̈ naturalmente presente nell’aria crea un’ulteriore interferenza a riguardo della atomizzazione, producendo una non perfetta applicazione, causando ad esempio l'effetto delle microbolle determinate da microparticelle di umidità che rimangono intrappolate sotto la pellicola di vernice creando in futuro criccature alla pellicola di vernice per l’effetto dei cambi di temperatura ambiente. ;Si vuole evidenziare che per una perfetta applicazione di uno strato di vernice, sia base solvente, base acqua o altro tipo, la temperatura ideale per una perfetta applicazione à ̈ preferibilmente tra 15 e 25 gradi C con variazioni possibili a seconda delle temperature ambientali operative. ;Allo stato attuale sono noti sistemi di riscaldamento del fluido vettore, descritti ad esempio nei brevetti a nome della stessa richiedente EP1819445 e EP1778406. ;Tuttavia, i sistemi noti non risultano soddisfacenti per il mantenimento costante della viscosità della vernice, in particolare in sistemi di verniciatura automatici robotizzati. ;Scopo dell’invenzione ;Un primo scopo della presente invenzione à ̈ quindi proporre un apparato esente dai suddetti inconvenienti dei sistemi noti descritti e capace di mantenere costante la temperatura della pistola o del dispositivo di atomizzazione della vernice conformemente ad un ottimale grado termico predeterminato, ciò al fine di mantenere costante la viscosità della vernice ed eliminare la mancanza di uniformità degli spessori e i conseguenti scarti di produzione. ;Un secondo scopo della presente invenzione à ̈ proporre un apparato di condizionamento termico del dispositivo di atomizzazione della vernice (pistole o coppe rotanti), in particolare del tipo montato sui robot automatici di verniciatura che lavorano solitamente all’interno di cabine di verniciatura in ambienti così detti classificati (cioà ̈, ad alto rischio di esplosione dove non à ̈ consentita la presenza di qualsiasi parte elettrica se non appositamente certificata secondo le direttive Atex o comunque direttive internazionali per gli ambienti ad alto rischio di esplosione, tipo NFPA, aree classificate secondo Hazardous (Classified) Locations, class I,II, III, divisions 1,2). ;Ulteriore scopo della presente invenzione à ̈ proporre un apparato come sopra descritto, adatto all’accoppiamento sia a dispositivi di atomizzazione della vernice (pistole o coppe rotanti) di nuova fabbricazione, sia a dispositivi di atomizzazione della vernice già in uso presso linee di verniciatura impiegate in impianti industriali e professionali. ;Sommario dell’invenzione ;A questi ed ulteriori scopi si à ̈ pervenuti con un apparato secondo una o più delle rivendicazioni allegate. ;Un primo vantaggio dell’invenzione consiste nel fatto che la vernice, passando attraverso il circuito di atomizzazione nel corpo del dispositivo di atomizzazione scambia con esso calore, e quindi con le particelle di vernice durante l’atomizzazione, in modo tale da mantenere in viscosità costante la vernice per ottenere una perfetta distensione della pellicola di vernice applicata sul supporto e per una più rapida evaporazione ed essiccazione, nel rispetto delle temperature indicate dai produttori di vernice al fine di non cambiare le caratteristiche fisico-chimiche del prodotto. ;Ulteriore vantaggi sono i seguenti: ;- il sistema può essere applicato a qualsiasi tipo di pistola automatica convenzionale e su coppe rotanti, ed à ̈ di facile applicazione e facile da disinserire. Lo scambiatore può infatti essere applicato alle pistole già funzionanti e inserito a seconda della migliore posizione su ogni lato delle stesse pistole indipendentemente dalla loro conformazione. ;- Il sistema può essere utilizzato all’interno della cabina di verniciatura, in quanto lo stesso à ̈ alimentato da un liquido termovettore, preferibilmente ecologico (o fluido, ad esempio, aria o miscele di aria modificata in azoto) caldo senza connessioni elettriche proibite dalle attuali norme di sicurezza ATEX o comunque norme internazionali di riferimento idonee; ;- Il sistema permette il mantenimento della temperatura o del raffreddamento alle pistole nei momenti di fermo lavoro delle stesse a seconda dei cicli programmati, ad esempio nei sistemi robotizzati. E’ noto infatti che quando un robot, antropomorfo o fisso che sia, termina il suo ciclo di lavoro, la pistola si posiziona in una fase di attesa (stand by) per un nuovo ciclo di lavoro più o meno lungo. In questo periodo la pistola tende a raffreddarsi o a scaldarsi perdendo così il valore di riferimento impostato della temperatura e viscosità ideale per una perfetta applicazione di verniciatura. Quanto sopra à ̈ estremamente importante in quanto la qualità della verniciatura e finitura e uniformità degli spessori della pellicola sono determinati dalla costanza di temperatura, in quanto al variare della stessa cambia la viscosità della vernice che influenza la uniformità degli spessori, la distensione e l’alta qualità della finitura stessa; ;- il sistema permette l’utilizzo di ugelli di spruzzatura più piccoli, ad esempio passando da 1,4 mm a 0,9 mm, in quanto la temperatura della pistola fa fluidificare meglio la vernice in fase di atomizzazione e quindi si possono ridurre i solventi con importanti risparmi nel consumo di vernice, ad esempio fino a 50%, riducendo così le nocive emissioni nell’atmosfera (VOC) in quanto la pistola, lavorando a temperatura costante permette la riduzione della pressione di spinta del carrier (aria o azoto che sia). Ad esempio, una pressione di spruzzatura di 5 bar può essere ridotta a 1,5 bar, ottenendo tutti quei benefici sopra riportati. ;Un ulteriore vantaggio si ottiene perché potendo utilizzare ugelli più piccoli, e migliorando l’efficienza di trasferimento con l’avvicinamento delle pistole ai supporti da verniciare si riduce notevolmente la perdita di prodotto con forte abbassamento dell’overspray, con un incremento dell’efficienza del trasferimento fino al 90%. ;Il sistema può essere adottato sia su pistole già funzionanti istallate a bordo di sistemi automatici o robot che in fase di costruzione di nuove pistole, nel quale caso può essere prevista una camera avvolgente per lo scambio termico al fine di ottenere il riscaldamento della stessa camera, ricavata nel corpo della pistola. ;Nei casi di operatività in ambienti molto caldi, quando le temperature di applicazione superano i valori indicati nelle schede tecniche delle vernici ad esempio 18°C - 25°C, l'apparato dell'invenzione p ermette l’abbassamento della temperatura facendo affluire un liquido o aria o miscele termovettore freddo alimentato da un raffreddatore, ad esempio chiller a piastre che permetterà di lavorare ai parametri idonei per il mantenimento costante della viscosità della vernice. Infatti, le temperature di atomizzazione superiori a 25°C creano problemi di colature, di puntinature oltre all’effetto buccia di arancia. Lista dei disegni ;Questi ed ulteriori vantaggi saranno meglio compresi da ogni tecnico del ramo dalla descrizione che segue e dagli annessi disegni, dati quale esempio non limitativo, nei quali: ;- la fig. 1 mostra un apparato secondo l’invenzione applicato ad un dispositivo di atomizzazione; ;- la fig.1a mostra l'esploso dell'apparato e del dispositivo di fig.1; ;- la fig.2 mostra una vista in esploso dell'apparato di figura 1; ;- le figure 3, 3a-3c mostrano viste laterali ed in sezione dell'apparato di figura 1; ;- la fig.4 mostra un apparato secondo l'invenzione, integrato nel corpo di un dispositivo di atomizzazione; ;- la fig.5 mostra tabelle relative alle caratteristiche tecniche di un liquido termovettore; ;- la fig.6 mostra un impianto di verniciatura con un apparato secondo l'invenzione; ;- la fig.6a mostra una ulteriore forma preferita di realizzazione di un impianto di verniciatura con un apparato secondo l'invenzione; ;- la fig.6b mostra un apparato multiplo per il riscaldamento di tre erogatori; - la fig.7 mostra un dettaglio di una unità di condizionamento termico secondo l'invenzione; ;- la fig.8 mostra schematicamente un tratto dei condotti di trasporto di fluido di spinta e di fluido termovettore racchiusi in una guaina termoisolante. Descrizione dettagliata ;Con riferimento ai disegni, à ̈ ora descritto un apparato di condizionamento termico di un dispositivo di atomizzazione per sistemi di verniciatura pneumatica comprendente un corpo 1 realizzato in un materiale conduttore termico e provvisto di almeno una uscita 2 di un flusso di vernice atomizzata destinata a formare un ventaglio V di verniciatura di un supporto S da verniciare. ;Il dispositivo di atomizzazione, di tipo in se noto, à ̈ provvisto internamente di un circuito di atomizzazione 4 comprendente un condotto 5 di adduzione di un fluido di atomizzazione in pressione ed un secondo condotto 6 di alimentazione di una quantità di vernice da atomizzare. ;A titolo di esempio, il dispositivo di atomizzazione potrà fare uso come fluido di atomizzazione di aria compressa, essiccata e filtrata o aria modificata arricchita in azoto o miscele binarie o ternarie composte da elementi molecolari che compongono l’atmosfera, ad esempio azoto-argon-ossigeno, in combinazione con sistemi pneumatici, airmix, coppe rotanti o altri sistemi ad alta pressione, che prevedano il controllo del vettore di atomizzazione della vernice relativamente alle temperature preferite per il mantenimento costante della viscosità. ;L'apparato di condizionamento termico secondo l'invenzione comprende un corpo scambiatore 9 che nell'uso à ̈ in contatto termico con i corpo 1 del dispositivo di atomizzazione, e mezzi di regolabili di condizionamento termico del corpo scambiatore 9 che vengono abilitati o disabilitati da opportuni sensori 11 di rilevazione della temperatura del corpo scambiatore in risposta ad una differenza tra la temperatura Tr rilevata ed una temperatura voluta Tv. ;Il controllo della temperatura del corpo 9 avviene pertanto tramite il sensore di temperatura 11 che invia ai mezzi di condizionamento termico un apposito segnale al sistema di autoregolazione della temperatura. ;Preferibilmente, il corpo scambiatore 9 à ̈ costruito in alluminio o in lamiera sagomata, oppure altro materiale in modo tale che posizionato a contatto del dispositivo di atomizzazione, ad esempio un copro pistola solitamente di forma quadrata trasmette calore o raffreddamento alla stessa portandola alla temperatura voluta Tv compresa ad esempio tra 100°C e – 10°C. ;Si intende che questi valori sono indicativi e dipendono dalle condizioni ambientali di verniciatura e dalle caratteristiche dei prodotti di verniciatura usati, gli stessi potranno essere adeguati e ottimizzati al fine di ottenere una atomizzazione alle temperature ideali per il mantenimento costante della viscosità delle vernici impiegate. ;Con riferimento alle figure 1-3 à ̈ descritta una prima forma preferita di realizzazione dell'apparato nella quale il corpo conduttore scambiatore 9 à ̈ separabile dal corpo 1 del dispositivo atomizzazione ed à ̈ a contatto con esso tramite una superficie 12 di scambio termico con esso. ;Ad esempio, quando il dispositivo di atomizzazione à ̈ una pistola di forma quadrangolare, il corpo conduttore 9 à ̈ a forma di una "U" rovesciata, preferibilmente coibentata all'esterno che agisce da scambiatore di calore sul corpo 1 della pistola. ;In maggiore dettaglio, il corpo scambiatore 9 à ̈ composto da una porzione principale 38 unita tramite una guarnizione sagomata 34 e viti 36 ad un coperchio 35. Il corpo 9 può inoltre essere bloccato al corpo 1 della pistola tramite una vite di pressione 37 passante in un corrispondente foro 39 del corpo scambiatore 9. ;In figura 4 à ̈ mostrata una seconda forma realizzativa nella quale il corpo scambiatore 9 à ̈ realizzato integralmente con il corpo 1 del dispositivo di atomizzazione. ;Secondo l'invenzione, i mezzi di condizionamento termico comprendono un circuito 19 di passaggio di un fluido termovettore che circola tra un punto di ingresso 40 ed un punto di uscita 41 in scambio termico con il corpo scambiatore 9. ;Con questa soluzione, il corpo scambiatore 9 viene riscaldato o raffreddato tramite il fluido termovettore (preferibilmente un liquido) preventivamente riscaldato o raffreddato. ;Per il trasferimento del calore all’apparato viene preferibilmente usato un fluido termovettore con un carico termico elevato su base di propilenglicole, acqua e inibitori, a titolo di esempio, con le caratteristiche seguenti: ;Aspetto liquido chiaro, rosso fluorescente ;Densità a 20° C 1.032 – 1.035 g/cm³ ASTM D 1122 Indice di rifrazione (20 °C) 1.380 – 1.384 DIN 51757 Valore pH 9.0 – 10.5 ASTM D 1287 Alcalinità residua min.20 ml 0.1 n HCl ASTM D 1121 Viscosità (20 °C) 4.5 – 5.5 mm²/s DIN 51562 Punto di ebollizione 102 – 105 °C ASTM D 1120 Punto d'infiammabilità nessuno DIN 51376 Umidità specifica 55 – 58 % DIN 51777 Protezione dal freddo fino a –28 °C ASTM D 1177 In fig.5 sono riportate la Tabelle di riferimento del fluido termovettore, ovvero: densità del liquido termovettore (g/cm3), ;Viscosità cinematica del liquido termovettore (mm2/s), ;Capacità termica specifica del liquido termovettore (kJ/kg – K), Conduttività termica del liquido termovettore (W/m-K) ;Con riferimento alle figure 6, 7 il circuito 19 à ̈ collegato ad una unità di condizionamento termico 14 del fluido termovettore disposta a distanza dal corpo conduttore 9 ed collegata al circuito 19 tramite condotti di andata 15 e di ritorno 16 del fluido, mosso da una pompa di ricircolo 34. ;Vantaggiosamente, questa soluzione permette di avere solo elementi passivi di riscaldamento in prossimità del dispositivo di atomizzazione e di installare gli elementi di condizionamento termico, che sono normalmente alimentati alla tensione di rete elettrica, al di fuori dalla zona di verniciatura in aree non classificate a rischio di deflagrazione o incendio. ;Quando l’apparato à ̈ utilizzato in un ambiente senza rischi di deflagrazione o incendio, il circuito 19, anzichà ̈ il passaggio di un fluido termovettore, può essere utilizzato per ospitare una resistenza elettrica 28, schematizzata in figura 2, alimentata in maniera convenzionale ed everntualmente inserita in un contenitore antideflagrante. ;I mezzi di condizionamento termico dell'unità 14 possono essere di diverso tipo e comprendere ad esempio una resistenza elettrica isolata 26 (schematizzata in figura 6) preferibilmente in bassa tensione, inserita in un tratto almeno del condotto di andata 15 che, a contatto del fluido termovettore, ne mantiene la temperatura costante per tutto detto tratto. ;Con questa soluzione anche se i condotti 15, 16 dovessero essere molto lunghi, ad esempio oltre i 10 metri, si evita che il calore possa disperdersi lungo il tragitto. ;In aggiunta o in alternativa, il riscaldamento del fluido termovettore può essere ottenuto mediante una resistenza elettrica 27 immersa in un serbatoio 18 di fluido termo vettore e operativamente collegata ad un termoregolatore 30. ;Nel caso in cui si desideri raffreddare il fluido termovettore, i mezzi di condizionamento termico vettore possono comprendere un dispositivo di raffreddamento regolabile 24, ad esempio un chiller a piastre, operativamente collegato ad un termoregolatore 30. ;Ancora con riferimento alla figura 6, l'apparato à ̈ vantaggiosamente utilizzato in combinazione con un impianto automatico di verniciatura pneumatica, comprendente un braccio automatico R portante un dispositivo di atomizzazione 1 per l'invio di un ventaglio di verniciatura V su di un supporto S. Preferibilmente, in questa forma realizzativa il dispositivo di atomizzazione à ̈ collegato a condotti 21 di trasporto di un flusso di un fluido vettore di atomizzazione a sua volta condizionato termicamente mediante mezzi regolabili di condizionamento termico 23, e i condotti 21 sono accoppiati termicamente con il condotto 15 di andata di fluido termo vettore allo scopo di portare in equilibrio la temperatura del corpo del dispositivo di atomizzazione 1 e del fluido vettore di atomizzazione della vernice. ;Vantaggiosamente, con questa soluzione, si ottiene una perfetta atomizzazione a viscosità costante per effetto della trasmissione del calore, o del raffreddamento, tramite l’accoppiamento termico dei tubi termovettori con quello del vettore di spinta della vernice, con la eventuale coibentazione degli stessi. Questo à ̈ particolarmente importante nella fase di start e stop del ciclo produttivo, in particolare nei cicli gestiti da robot. Si risolve così il problema del mantenimento e del controllo della costanza della temperatura in qualsiasi momento del ciclo operativo allo scopo di garantire il mantenimento costante della viscosità della vernice. ;Vantaggiosamente, l'apparato comprende inoltre un sensore 25 di rilevazione della pressione del fluido vettore di atomizzazione nei condotti 21 in modo tale da abilitare il condizionamento termico del fluido termovettore solo in presenza di una pressione operativa di spinta predeterminata e disabilitarlo in assenza di tale pressione operativa. ;Con questa soluzione à ̈ possibile ridurre rapidamente la temperatura al liquido di riciclo nell'apparato, al fine di evitare inneschi di reticolazione della vernice all'interno della pistola, evitando così perdite di tempo e mancate produzioni per la pulizia e ripristino delle stesse pistole. ;In figura 6a à ̈ illustrata una forma preferita di realizzazione dell'invenzione, nella quale il fluido vettore di spinta della vernice (ad esempio azoto) à ̈ un fluido riscaldato e viene inviato prima nel circuito 19 dell’apparato tramite l'ingresso 40 mentre l’uscita del circuito 41 à ̈ collegata mediante un condotto 42 con l’ingresso 5 del fluido vettore nel dispositivo di atomizzazione determinando così il perfetto equilibrio delle temperature del fluido vettore di atomizzazione e della pistola. ;Allo scopo di ottenere l’equilibrio termico tra fluido termo vettore e fluido di spinta o di atomizzazione, può inoltre essere previsto di accoppiare termicamente i condotti 21 di trasporto del fluido di atomizzazione e di condotti 15, 16 del fluido termo vettore. ;Ad esempio l’accoppiamento termico può esser ottenuto accostando i condotti 21 e 15/16 e racchiudendoli insieme in una guaina 34 isolante termicamente, (schematizzata in fig.8) determinando così l’equilibrio delle temperature del fluido vettore di atomizzazione e del fluido termo vettore. ;In figura 6b à ̈ illustrato il caso di un impianto che prevede più dispositivi di atomizzazione, ad esempio tre, posti in serie per eseguire fasi diverse di verniciatura del supporto, quali l'applicazione di una base, di una resina e di una vernice trasparente. ;In tal caso, un ulteriore vantaggio dell'invenzione à ̈ che l’apparato può essere montato singolarmente oppure multiplo di uno per attuare fasi di riscaldamento o raffreddamento. ;Con riferimento alla figura 7 à ̈ infine illustrato a titolo di esempio un dettaglio di una unità di condizionamento termico 14 comprendente una pompa 34 di ricircolo del fluido termovettore, una valvola 31 di sicurezza della pressione del fluido termo vettore, un manometro 32 di controllo del fluido termovettore ed un bocchettone 33 di ripristino del livello di liquido termovettore, oltre ad un interruttore I di accensione e spegnimento I. ;La presente invenzione à ̈ stata descritta secondo forme preferite di realizzazione ma varianti equivalenti possono essere concepite senza uscire dall'ambito di protezione dell'invenzione. *

Claims (15)

1. RIVENDICAZIONI 1. Apparato per stabilizzare termicamente, secondo valori termici preimpostati, un dispositivo di atomizzazione per sistemi di verniciatura pneumatica, del tipo comprendente un corpo (1) realizzato in un materiale conduttore termico provvisto di almeno una uscita (2) di un flusso di vernice atomizzata, e provvisto internamente di un circuito di atomizzazione (4) comprendente un primo condotto (5) di adduzione di un fluido di atomizzazione in pressione ed un secondo condotto (6) di alimentazione di una quantità di vernice da atomizzare, caratterizzato dal fatto di comprendere un corpo conduttore termicamente (9) in contatto termico con detto corpo (1) del dispositivo di atomizzazione, mezzi di regolabili (24, 25, 26, 27, 28) di condizionamento termico del corpo conduttore, sensori (11) di rilevazione della temperatura del corpo scambiatore per abilitare o disabilitare detti mezzi di condizionamento termico in risposta ad una differenza tra la temperatura (Tr) rilevata ed una temperatura voluta (Tv) del corpo conduttore (9).
2. 2. Apparato secondo la rivendicazione 1, in cui detto corpo conduttore (9) à ̈ separabile da detto corpo (1) del dispositivo atomizzazione ed à ̈ provvisto di una superficie (12) di scambio termico con esso.
3. 3. Apparato secondo la rivendicazione 2, in cui detto corpo conduttore (9) Ã ̈ a forma di una "U" rovesciata coibentata all'esterno che agisce da scambiatore di calore sul corpo (1) del dispositivo di atomizzazione.
4. 4. Apparato secondo la rivendicazione 1, in cui detto corpo conduttore (9) Ã ̈ realizzato integralmente con detto corpo (1) del dispositivo.
5. 5. Apparato secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detti mezzi di condizionamento termico comprendono almeno una resistenza elettrica (28) inserita in detto circuito (19) del corpo conduttore (9).
6. 6. Apparato secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detti mezzi di condizionamento termico comprendono un ingresso (40) ed una uscita (41) ai capi di un circuito (19) di passaggio di un fluido termovettore in scambio termico con detto corpo conduttore (9).
7. 7. Apparato secondo la rivendicazione 6, comprendente una unità di condizionamento termico (14) di detto fluido termovettore disposta a distanza dal corpo conduttore (9) ed collegata a detto circuito (19) tramite condotti di ricircolo di andata (15) e ritorno (16) del fluido spinto da una pompa di ricircolo (34).
8. 8. Apparato secondo la rivendicazione 7, in cui detti mezzi di condizionamento termico (24, 25, 26, 27, 28) comprendono una resistenza isolata (26) preferibilmente in bassa tensione, inserita in un tratto di almeno detto condotto di andata (15), che a contatto del fluido termovettore ne mantiene la temperatura costante per tutto detto tratto.
9. 9. Apparato secondo una delle rivendicazioni 7-8, comprendente condotti (21) per portare a detto dispositivo di atomizzazione un flusso di fluido vettore di spinta condizionato termicamente mediante mezzi di condizionamento termico (23) del fluido vettore, detti condotti (21) essendo accoppiati termicamente almeno con detto circuito (15) di andata di fluido termo vettore allo scopo di portare in equilibrio la temperatura del corpo del dispositivo di atomizzazione (1) e del fluido vettore di spinta della vernice.
10. 10. Apparato secondo la rivendicazione 9, in cui il fluido vettore di spinta della vernice à ̈ inviato nel circuito (19) tramite l'ingresso (40) e l’uscita del circuito (41) à ̈ collegata mediante un condotto (42) con l’ingresso (5) del fluido vettore di spinta nel dispositivo di atomizzazione (1).
11. 11. Apparato secondo una delle rivendicazioni 7-10, in cui detti mezzi di condizionamento termico regolabili del fluido termo vettore comprendono una resistenza elettrica (27) immersa in un serbatoio (18) di fluido termo vettore dell'unità (14), operativamente collegata ad un termoregolatore (30).
12. 12. Apparato secondo una delle rivendicazioni 7-11, in cui detti mezzi di condizionamento termico regolabili (24, 25, 26, 27, 28) del fluido termo vettore comprendono un dispositivo di raffreddamento regolabile (24) operativamente collegato ad un termoregolatore (30).
13. 13. Apparato secondo una delle rivendicazioni 7-12, in cui detto fluido termovettore à ̈ un fluido non infiammabile, preferibilmente su base di propilenglicole, acqua e inibitori.
14. 14. Apparato secondo una delle rivendicazioni 7-13, in cui detti mezzi di condizionamento termico regolabili (24, 25, 26, 27, 28) comprendono un sensore (25) di rilevazione della pressione di detto fluido vettore di spinta capace di abilitare il condizionamento termico del fluido termovettore in presenza di una pressione operativa di spinta predeterminata e disabilitarlo in assenza di pressione operativa.
15. 15. Impianto automatico di verniciatura pneumatica, comprendente almeno un braccio automatico (R) portante un dispositivo di atomizzazione (1) per l'invio di un ventaglio di verniciatura (V) su di un supporto (S), almeno un apparato secondo una delle rivendicazioni 7-14 applicato a detto dispositivo di atomizzazione (1).