ITFI20120021A1 - "procedimento per realizzare suole o parti di suole per calzature" - Google Patents

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Description

“PROCEDIMENTO PER REALIZZARE SUOLE O PARTI DI SUOLE PER CALZATURE”
DESCRIZIONE
Campo tecnico
La presente invenzione riguarda la produzione di suole per calzature mediante sistemi di stampaggio ad iniezione. Forma oggetto della presente invenzione un procedimento di realizzazione di suole o parte di suole per calzature ed anche uno stampo per produrre suole o parti di calzature; sono oggetto dell’invenzione , anche suole o parti di suole realizzate con detto procedimento o stampo. La presente invenzione riguarda anche una calzatura ed un metodo per produrre detta calzatura.
Stato della tecnica
Come è noto, la maggior parte delle calzature prodotte al giorno d’oggi utilizzano oramai suole realizzate in materia plastica. Per la produzione di tali calzature, uno dei procedimenti tipici prevede lo stampaggio ad iniezione o per colata (il battistrada della suola può essere realizzato integralmente al corpo suola, detta anche intersuola, od essere realizzato a parte e quindi incollato o inchiodato a tale intersuola). Una volta realizzata la suola, a questa viene fissata la tomaia della calzatura, perlopiù tramite incollaggio.
In certe calzature, ed in particolare le calzature da donna con tacco o zeppa, le suole possono essere realizzate in polipropilene, al fine di consentire adeguata resistenza alle sollecitazioni del carico di punta o a flessione che il tacco o zeppa devono sopportare.
Il polipropilene presenta però lo svantaggio di non poter essere incollato direttamente alla tomaia, in quanto i collanti utilizzabili non sono compatibili o comunque non consentono un adeguato aggrappaggio tomaia-suola. Se si vuole ricorrere ad un sistema di fissaggio tomaia-suola di tipo chimico, è necessario utilizzare prodotti aggrappanti, quali primer od altro, che fanno lievitare i costi e allungano i tempi di produzione per le necessarie fasi di attivazione dei prodotti, oltre a creare problematiche di evacuazione dei fumi e gas che si sprigionano durante la reazione dei componenti di tali prodotti di fissaggio.
Nel caso si opti per un fissaggio di tipo meccanico, si ricorre al tipico sistema di chiodature ben conosciuto nel mondo delle calzature, fissaggio che però, su calzature tanto sollecitate quali quelle da donna, tende ad allentarsi con grande facilità.
SCODO e sommario dell’invenzione
Scopo della presente invenzione è quello di risolvere le problematiche sopra evidenziate, mettendo a punto un procedimento di realizzazione di suole o parte di suole per calzature che consenta l'incollaggio diretto, facilitato, di tomaie o soletti alle suole o parti di suole.
Questi ed altri scopi, che saranno più chiari in seguito, sono raggiunti con un procedimento di realizzazione di suole o parte di suole per calzature secondo quanto presentato nella rivendicazione 1.
Secondo un primo aspetto, l’invenzione riguarda un procedimento di realizzazione di suole o parte di suole per calzature, comprendente il sovrastampaggio ad iniezione di un corpo di suola in materia plastica su almeno un inserto piattiforme flessibile in tessuto o tessuto-non tessuto in modo che detto inserto risulti sulla parte superiore e/o inferiore di detto corpo di suola; l’inserto è atto a fungere da superficie di aggrappaggio per del collante non compatibile o non aggrappabile in modo efficace a detta materia plastica; tale inserto dopo la fase di stampaggio risulta unito al corpo di suola ed atto a formare una interfaccia superficiale di aggrappaggio tramite detto collante per almeno una ulteriore parte di suola o almeno una parte di calzatura.
Secondo alcune forme realizzative preferite, la materia plastica formante detto corpo di suola è polipropilene o comprende polipropilene.
Secondo alcune forme realizzative preferite, l’inserto comprende poliestere; secondo una forma realizzativa preferita, l’inserto comprende poliestere e poliuretano, preferibilmente circa il 50% di poliestere e circa il 50% di poliuretano.
Secondo alcune forme realizzative preferite, tale inserto presenta un peso pari a circa 230 ± 30 g/m<2>, e spessore pari a circa 0,8 ± 0,1 mm.
Preferibilmente l’inserto è in microfibra.
In alcune forme realizzative preferite, l’inserto in microfibra composto da poliestere e poliuretano presenta convenientemente
un carico di rottura longitudinale RI > 100 N/5cm e un carico di rottura trasversale Rt > 100 N/5cm (secondo la norma UNI EN ISO 1421);
- un allungamento a rottura longitudinale Al > 20% e un allungamento a rottura trasversale At > 50% (secondo la norma UNI EN ISO 1421);
- allungamento longitudinale sotto carico (100N) Acl < 30% e allungamento trasversale sotto carico (100N) Act < 50% (secondo la norma UNI 4818-7);
- Resistenza longitudinale alla lacerazione RII > 20N e Resistenza trasversale alla lacerazione Rlt > 20N (secondo la norma UNI 4818-9);
- Permeabilità al vapor d’acqua P > 2.0 mg/cm<2>xh (secondo la norma UNI EN ISO 20344);
- Coefficiente di vapor d’acqua P > 20 mg/cm<2>(secondo la norma UNI EN ISO 20344).
Secondo la forma realizzativa preferita, l’inserto è in microfibra composta da poliuretano e poliestere, preferibilmente con le caratteristiche sopra presentate.
Secondo un altro aspetto, l’invenzione riguarda un procedimento per la realizzazione di calzature o parti di calzature, comprendente un procedimento per la realizzazione di suole o parti di suole secondo una o più delle forme realizzative sopra presentate e il successivo incollaggio di una tomaia e/o di un soletto ad almeno un detto inserto solidale alla superficie superiore di detto corpo di suola.
Preferibilmente, detto collante utilizzato per realizzare l’associazione tra suola o parte di suola alla tomaia e/o soletto è convenientemente del tipo a base poliuretanica.
Breve descrizione dei disegni
Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell’invenzione risulteranno maggiormente dalla descrizione di una sua forma di esecuzione preferita ma non esclu siva, illustrata a titolo indicativo e non limitativo nelle allegate tavole di disegni, in cui
la figura 1 rappresenta una vista laterale schematica di uno stampo secondo l'invenzione, aperto, prima della fase di iniezione;
la figura 2 rappresenta una vista laterale schematica di uno stampo secondo l'invenzione, chiuso;
la figura 3 rappresenta una vista dall'alto schematica secondo la linea NI-NI del semistampo inferiore dello stampo di figura 1 ;
la figura 4 rappresenta una vista dall’alto schematica secondo la linea IV-IV del semistampo inferiore dello stampo di figura 1 ;
la figura 5 rappresenta una vista laterale schematica in sezione di una intersuola realizzata secondo la presente invenzione;
la figura 6 rappresenta una vista laterale schematica in sezione di una porzione di calzatura realizzata secondo la presente invenzione.
Descrizione dettagliata di una forma realizzativa dell'invenzione
Con riferimento alle figure precedentemente citate, uno stampo per iniezione di materia plastica per realizzare una suola, un’intersuola o più in generale una porzione di suola, nel seguito chiamato anche “corpo di suola” di calzatura è indicato complessivamente con il numero 10; nelle figure, un corpo di suola viene indicato con la lettera C, mentre la suola finita viene indicata con la lettera S e la calzatura nel suo complesso con la lettera F, mentre la tomaia di questa viene indicata con T.
Tale stampo 10 comprende due semistampi, rispettivamente un primo semistampo 11 , inferiore, ed un secondo semistampo 12, superiore. In questo esempio è mostrata una porzione dei semistampi, relativi ad un’unica impronta di formatura. Va da sé che secondo la presente invenzione, lo stampo può prevedere una o più impronte di formatura. Convenientemente lo stampo può prevedere ad esempio due impronte relative a due suole, rispettivamente destra e sinistra.
In questo esempio, lo stampo 10 è del tipo ad apertura/chiusura sostanzialmente verticale. Va da sé che in altre forme realizzative, tale stampo può essere ad apertura secondo direzioni differenti, ad esempio orizzontale o inclinata. In questo esempio i termini superiore ed inferiore sono definiti con riferimento alla direzione verticale di apertura dello stampo, ad esempio così come alla figura 1.
Nella forma realizzativa preferita, lo stampo realizza porzioni di suole o suole per calzature da donna, preferibilmente del tipo con tacco o zeppa. Va da sé che l’invenzione è applicabile comunque a suole di qualsiasi forma ed altezza. Preferibilmente, la materia plastica da iniettare che compone la suola o la porzione di suola è polipropilene o a base di polipropilene.
Preferibilmente, il primo semistampo inferiore 11 prevede un’impronta 13, aperta verso l’alto, che forma e/o contiene sostanzialmente tutta la porzione di suola che deve essere formata (in altre forme realizzative, l’impronta può essere definita sia nel semistampo superiore sia nel semistampo inferiore).
Preferibilmente il semistampo inferiore 11 presenta una superficie superiore 11 A, che circonda l’apertura (ovvero la sagoma in pianta) della impronta 13 ed è atta a riscontrare contro una corrispondente superfice inferiore 12A del semistampo superiore 12.
L’impronta 13 comprende un fondo che, in questo esempio, comprende una parte anteriore 13A relativa alla parte anteriore della suola, ed una parte posteriore 13B, relativo al tacco della suola. In altre forme realizzative, tale fondo può essere unico, ad esempio relativo ad una suola con zeppa con battistrada continuo e sostanzialmente piano, oppure presentare tre o più zone di fondo, separate tra loro.
Prima della chiusura dello stampo, è previsto il posizionamento di almeno un inserto piattiforme flessibile in tessuto o tessuto-non tessuto nello stampo, in modo tale che alla chiusura dello stampo, tale inserto risulti sulla parte superiore e/o inferiore del corpo di suola C. Nell’esempio in descrizione, sono previsti due inserti, un inserto superiore 15 ed un inserto inferiore 16, disposti rispettivamente a chiudere superiormente l’impronta 13 e sulla parte anteriore di fondo 13A.
Ciascuno di questi inserti 15 e 16 forma una interfaccia superficiale di aggrappaggio tramite del collante per una ulteriore parte di suola o almeno una parte di calzatura. Nell’esempio in descrizione, l’inserto superiore 15 consente il fissaggio della tomaia T della calzatura F alla suola S tramite del collante (quest’ultimo non rappresentato nelle figure) disposto tra tomaia e inserto, ed eventualmente anche il fissaggio tramite collante di un sottopiede di montaggio. L’inserto inferiore 16 consente il fissaggio tramite di un battistrada B1 alla parte anteriore del corpo di suola C.
L’inserto, come detto, è un materiale piattiforme, flessibile (ovvero perlopiù floscio) in tessuto o tessuto non tessuto, ovvero dotato di fibre unite in vario modo. Va da sé che in altre forme realizzative non preferite e meno vantaggiose, con tessuto non tessuto può essere inteso anche un materiale piattiforme sottile non a base di fibra, come ad esempio un materassino sottile in materiale amorfo, poroso o meno, ad esempio realizzato per estrusione o estrusioelaminazione.
In forme realizzative preferite, l’inserto è in tessuto o tessuto non tessuto in poliestere o a base poliestere.
Secondo alcune forme realizzative preferite, tale inserto comprende poliuretano e poliestere, preferibilmente 50% poliuretano e 50% poliestere, con peso pari a circa 230 ± 30 g/m<2>, e spessore pari a circa 0,8 ± 0,1 mm
Preferibilmente l’inserto è in microfibra (ovvero, preferibilmente con titolo uguale od inferiore a 1 Dtex.
In alcune forme realizzative preferite, l’inserto in microfibra composto da poliestere e poliuretano presenta convenientemente
un carico di rottura longitudinale RI > 100 N/5cm e un carico di rottura trasversale Rt > 100 N/5cm (secondo la norma UNI EN ISO 1421);
- un allungamento a rottura longitudinale Al > 20% e un allungamento a rottura trasversale At > 50% (secondo la norma UNI EN ISO 1421);
- allungamento longitudinale sotto carico (100N) Acl < 30% e allungamento trasversale sotto carico (100N) Act < 50% (secondo la norma UNI 4818-7);
- Resistenza longitudinale alla lacerazione RII > 20N e Resistenza trasversale alla lacerazione Rlt > 20N (secondo la norma UNI 4818-9);
- Permeabilità al vapor d’acqua P > 2.0 mg/cm<2>xh (secondo la norma UNI EN ISO 20344);
- Coefficiente di vapor d’acqua P > 20 mg/cm<2>(secondo la norma UNI EN ISO 20344).
In pratica, durante la fase di iniezione, il polipropilene fuso entra nella cavità, riempiendola, ed incontrando i due inserti. Una volta raffreddata la massa fusa, gli inserti risultano intimamente uniti a questa, ovvero sulla faccia superiore ed inferiore di questa, formando sostanzialmente un corpo suola C con faccia superiore ed inferiore almeno in parte realizzate in un materiale che è compatibile con un collante di tipo tradizionale da utilizzarsi nella costruzione di calzature, senza particolari complicazioni produttive.
Preferibilmente il collante può essere convenientemente del tipo a base poliuretanica (ad esempio collante neoprene, ad esempio il collante GEPAR-STIK “GEPAR 140M” della ditta Nuova GEPAR s.r.l.), collante che abitualmente non è compatibile o non si unisce in modo efficace con il polipropilene.
Nell’esempio in descrizione si sono utilizzati due inserti, un inferiore ed uno superiore. In altre forme realizzative può essere utilizzato un solo inserto superiore, ad esempio a chiudere superiormente l’impronta 13, per realizzare così una suola o porzione di suola che presenta solo sulla faccia superiore un tessuto o tessuto non tessuto che consente il fissaggio della tomaia e/o soletto/sottopiede tramite interposizione di collante. Tale inserto superiore può risultare adeso a tutta la faccia superiore della suola o corpo di suola o solamente ad una parte di tale faccia superiore. In altre forme realizzative possono essere utilizzati due inserti superiori, separati tra loro, per consentire l’incollaggio solo su alcune parti.
In altre forme realizzative può essere utilizzato solamente un inserto inferiore, disposto sul fondo dell’impronta 13. Tale inserto può, come già detto, coprire una sola parte della faccia inferiore oppure coprire tutta la faccia inferiore del corpo di suola. In altre forme realizzative possono essere utilizzati più inserti inferiori. Nell’esempio in descrizione, la zona di fondo dell’impronta relativa al tacco è priva di inserto. In questo caso alla parte di corpo di suola C relativa al tacco, può essere fissato un battistrada B2 in modo convenzionale, ad esempio mediante chiodatura.
Si noti che in alcune forme realizzative, il battistrada della suola può esse re realizzato di pezzo con il corpo di suola durante la fase di iniezione, owero senza necessità di utilizzare un inserto come sopra definito nella parte relativa a tale battistrada.
Va da sé che secondo l’invenzione, combinazioni di uno o più inserti superiori ed uno o più inserti inferiori e/o di battistrada inchiodati o realizzati di pezzo sono possibili.
Preferibilmente, l’inserto superiore 15 si sovrappone a tutta l’impronta 13, chiudendola e sbordando lateralmente sulla superfice 11 A rispetto alla sagoma in pianta di detta impronta, così come rappresentato nelle figure.
In alteri esempi, tale inserto superiore può sovrapporsi solo ad una limitata porzione di impronta (ad esempio solo la parte anteriore), eventualmente sbordando rispetto ai bordi di tale impronta.
Opportunamente, tale inserto superiore 15, quando lo stampo è chiuso, è preferibilmente a contatto o a ridosso della superficie inferiore 12A del secondo semistampo, ovvero, nella versione sbordante rispetto all’apertura dell’impronta 13, l’inserto superiore 15 è bloccato a sandwich tra le superficie superiore ed inferiore dei due semistampi inferiore e superiore rispettivamente (si veda la figura 2), sovrapponendosi all’impronta 13.
Preferibilmente, l’inserto superiore 15 che, a stampo chiuso, si sovrappone almeno parzialmente all’impronta 13, chiudendola almeno parzialmente, risulta fissato sulla superficie superiore del semistampo inferiore. In altre forme realizzative (non mostrate nelle figure), l’inserto che, a fine processo, risulterà adeso alla parte superiore del corpo di suola (in questo esempio, l’inserto superiore) può essere fissato ad esempio sulla superficie del secondo semistampo che chiude l’impronta.
Per facilitare e garantire stabilità al posizionamento degli inserti 15 e 16, sono preferibilmente presenti mezzi 17 di aggancio allo stampo.
Preferibilmente, tali mezzi di aggancio comprendono una pluralità di perni 18A e 18B (al minimo un perno) che fuoriescono dalla superficie su cui il relativo inserto è posizionato. Ad esempio, nel caso dell’inserto 15 appoggiato alla superficie di chiusura 11 A del semistampo inferiore 11 , i perni 18A fuoriescono dalla zona che circonda l’apertura dell’impronta 13, verso l’alto, ovvero verso il semistampo superiore 12, il quale presenta opportune rientranze 19 per consentire l’accoglimento di tali perni sporgenti 18A. I perni sono inseriti in rispettivi fori 15A degli inserti; per quanto riguarda l’inserto superiore 15, i fori sono ricavati passanti lungo la parte sbordante rispetto alla sagoma in pianta dell’impronta).
Nel caso in cui l’inserto 16 disposto sul fondo 13A, i perni 18B fuoriescono da tale fondo verso il secondo stampo e sono inseriti su rispettivi fori passanti 16A presenti sull’inserto.
Preferibilmente, il canale di iniezione 20 dello stampo che sbocca nell’impronta 13 sborda con la propria bocca di eiezione 20A, a stampo chiuso, ad una profondità uguale o maggiore rispetto all’inserto superiore 15, consentendo così il corretto riempimento dell’impronta 13 e la completa adesione della massa fusa all’inserto superiore sostanzialmente a riempimento avvenuto.
Preferibilmente, l’inserto è forato (si veda il foro 21) per consentire la disposizione della bocca di eiezione 20A della materia plastica fusa entro detta porzione di impronta dello stampo o, più in generale, il passaggio della materia plastica dalla bocca di eiezione 20A all'interno di detta porzione di impronta attraverso detto inserto. Ovviamente la bocca di eiezione 20A è allineata con il foro passante 21 dell’inserto superiore 15. Preferibilmente, il canale 20 e la bocca di eiezione 20A sono previsti sul secondo semistampo superiore 12; in altre forme realizzative canale e bocca di eiezione possono essere realizzate sul primo semistampo inferiore o altre porzioni di stampo nel caso di stampi realizzati in più di due parti.
Secondo la disposizione sopra descritta, durante la fase di iniezione di materia plastica, la massa fusa riempie la porzione di impronta 13 partendo dalla zona del fondo e raggiungendo successivamente la faccia dell’inserto che guarda il fondo e che chiude l’impronta, ovvero rispetto all’esempio in descrizione, inserto superiore 15.
Va da sé che secondo l’invenzione, lo stampaggio realizzato in tale stampo è un “sovra-stampaggio” di materia plastica fusa su uno o più di detti inserti.
Da un punto di vista procedurale, l’invenzione prevede che ci sia la disposizione in stampo di almeno un inserto a chiudere almeno parzialmente l’impronta di formatura del corpo di suola. Nel caso dell’esempio in descrizione, con l’inserto superiore 15 fissato sulla faccia superiore 11 A del semistampo inferiore 11 e la presenza di un inserto inferiore 16 sul fondo dell’impronta 13, viene prima disposto l’inserto inferiore 16 sul fondo, e quindi viene disposto l’inserto superiore 16 a chiudere l’impronta 13. Se vi è la presenza di mezzi di aggancio, gli inserti vengono fissati allo stampo con l’ausilio di tali mezzi.
Quindi viene chiuso lo stampo e iniettata la materia plastica fusa che riempie l’impronta partendo dal fondo (coprendo l’inserto inferiore) e raggiungendo l’inserto superiore
Quando la massa fusa si è raffreddata, lo stampo viene aperto e il corpo di suola C viene estratto.
Nel caso in cui, come nell’esempio descritto, si utilizzi un inserto superiore 15 sbordante rispetto alla sagoma in pianta dell’impronta 13, la porzione sbordante di inserto rispetto al manufatto stampato, ossia eccedente rispetto alla sagoma in pianta del corpo di suola C, viene eliminata, ad esempio rifilata opportunamente.
Nel caso di utilizzo di inserto inferiore 16, una volta che il corpo di suola C è realizzato, il battistrada B1 viene incollato a tale inserto.
Quindi la suola così realizzata può essere fissata (incollata, se si è convenientemente utilizzato un inserto superiore 15 nello stampaggio) ad una tomaia di calzatura, ad esempio associata ad un sottopiede e calzata su una forma di montaggio, secondo tecniche tradizionali, ottenendo così una calzatura. Va da sé che il battistrada B1 (ed eventualmente il battistrada B2) può essere fissato al corpo di suola C anche dopo che quest’ultimo è stato fissato alla tomaia con sottopiede (in generale con tomaia si può intendere il complesso formato dalle sole pareti esterne che circonderanno il piede, sia il complesso formato da tali pareti con il sottopiede ad essa associato, che pertanto verrà incollato alla suola con inserto secondo la presente invenzione).
Si noti che nella presente descrizione si è utilizzato il termine superiore ed inferiore con riferimento all’apertura dello stampo e alle figure allegate. Va da sé che nel caso in cui il medesimo stampo descritto dovesse essere utilizzato ruotato di 90° in senso antiorario (con riferimento alle figure) il termine “superiore” verrà inteso come “sinistro” ed il termine “inferiore” come “destro” (mentre nel caso in cui si fa riferimento alla faccia superiore od inferiore del corpo di suola, questi termini sono è univocamente definiti in funzione dell’orientazione della suola durante il suo utilizzo in associazione ad una calzatura.
Ancora, gli esempi descritti fanno riferimento ad uno stampo formato da due semistampi in cui su un semistampo è definita almeno un impronta con la linea di chiusura dello stampo che definisce anche la chiusura dell’impronta e con il fondo dell’impronta che risulta relativo alla porzione inferiore del corpo di suola, ovvero riferito alla zona a ridosso del battistrada (o formante il battistrada). Va da sé che secondo la presente invenzione, è previsto anche il caso in cui la linea di chiusura dell’impronta possa essere ricavata in corrispondenza della zona di corpo di suola a ridosso o corrispondente al battistrada. In pratica secondo l’invenzione è previsto anche il caso in cui, con riferimento all’esempio descritto, la superficie 12A risulta il fondo dell’impronta (opportunamente modificata in termini di svasatura delle pareti), mentre la superficie 13A e 13B definisce parte della linea di chiusura dello stampo.
Si noti come il procedimento, lo stampo, il prodotto e più in generale il sistema di produzione di suole o porzioni di suole e di calzature così descritto porta a compimento gli scopi preposti.
Infatti, grazie all’introduzione di uno o più inserti nello stampo di formatura ad iniezione che, a fine stampaggio, risultano sulla faccia superiore e/o inferiore del corpo di suola - o intersuola o suola - in polipropilene (ovvero il corpo di suola risulta sovrastampato ad detti uno o più inserti), permettono l’aggrappaggio di collante tradizionale e pertanto consentono l’incollaggio semplificato della tomaia e/o di un battistrada a tale corpo di suola (o intersuola o suola), semplificando notevolmente la produzione di suole e/o di calzature.
E’ inteso che quanto illustrato rappresenta solo possibili forme di attuazione non limitative dell’invenzione, la quale può variare nelle forme e disposizioni senza uscire daN’ambito del concetto alla base dell’invenzione. L’eventuale presenza di numeri di riferimento nelle rivendicazioni allegate ha unicamente lo scopo di facilitarne la lettura alla luce della descrizione che precede e degli allegati disegni e non ne limita in alcun modo l’ambito di protezione.

Claims (22)

  1. “PROCEDIMENTO PER REALIZZARE SUOLE O PARTI DI SUOLE PER CALZATURE” RIVENDICAZIONI 1) Procedimento di realizzazione di suole o parte di suole per calzature, comprendente il sovra-stampaggio ad iniezione di un corpo di suola (C) in materia plastica su almeno un inserto piattiforme flessibile (15, 16) in tessuto o tessuto-non tessuto in modo che detto inserto (15, 16) risulti sulla parte superiore e/o inferiore di detto corpo di suola (C), detto inserto (15, 16) essendo atto a fungere da superficie di aggrappaggio per del collante non compatibile o non aggrappabile in modo efficace a detta materia plastica, detto inserto (15, 16) dopo la fase di stampaggio risultando unito a detto corpo di suola (C) ed atto a formare una interfaccia superficiale di aggrappaggio tramite detto collante per almeno una ulteriore parte di suola (B1) o almeno una parte (T) di calzatura (F).
  2. 2) Procedimento secondo la rivendicazione 1 , in cui la fase di stampaggio prevede uno stampo (10) realizzato in almeno due semistampi (11 , 12), con un primo semistampo (11) in cui è realizzata almeno una porzione di impronta (13) comprendente la maggior parte dell'impronta formante detto corpo di suola (C) ed un secondo semistampo (12) a chiudere detta almeno una porzione di impronta (13), almeno un detto inserto (15, 16) essendo disposto su detto stampo (10) in modo da sovrapporsi almeno in parte a detta almeno una porzione di impronta (13); preferibilmente, a stampo chiuso, detto inserto (15, 16) essendo a contatto o a ridosso della superficie (12A) di detto secondo semistampo (12).
  3. 3) Procedimento secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui la fase di stampaggio prevede uno stampo realizzato in almeno due semistampi (11, 12), con un primo semistampo (11) in cui è realizzata almeno una porzione di impronta (13) costituente la maggior parte dell'impronta formante detto corpo di suola (C) ed un secondo semistampo (12) a chiudere detta almeno una porzione di impronta, un detto inserto (16) essendo disposto sul fondo (13A) di detta almeno una porzione di impronta (13).
  4. 4) Procedimento secondo la rivendicazione 2 o 3, in cui il canale di iniezione (20) dello stampo che sbocca in detta impronta (13) sborda con la bocca di eiezione (20A), a stampo chiuso, in detta almeno una porzione di impronta (13) ad una profondità uguale o maggiore rispetto a detto inserto (15).
  5. 5) Procedimento secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui detto almeno un inserto (15) è forato per consentire la disposizione della bocca di eiezione (20A) della materia plastica fusa entro detta almeno una porzione di impronta (13) dello stampo o il passaggio di detta materia plastica dalla bocca di eiezione all'interno di detta almeno una porzione di impronta (13) attraverso detto inserto (15).
  6. 6) Procedimento secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui durante la fase di iniezione di materia plastica, la massa fusa riempie detta almeno una porzione di impronta (13) partendo dalla zona del fondo (13A, 13B) e raggiungendo successivamente la faccia di detto inserto (15) che guarda detto fondo (13A, 13B) e che chiude detta almeno una porzione di impronta.
  7. 7) Procedimento secondo una o più delle rivendicazioni dalla 2 alla 6, in cui detto almeno un inserto (15, 16) è agganciato su un detto semistampo (11 , 12) prima della chiusura dello stampo.
  8. 8) Procedimento secondo la rivendicazione 7, in cui detto almeno un inserto (15, 16) presenta almeno un foro passante per l'inserimento di un rispettivo perno di aggancio (18A, 18B) previsto sul semistampo a cui l'inserto (15, 16) è agganciato.
  9. 9) Procedimento secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui detto almeno un inserto (15) lateralmente rispetto alla sagoma in pianta di detta almeno una porzione di impronta (13); successivamente alla fase di iniezione ed estrazione del manufatto stampato (C), almeno parte di detto inserto (15) eccedente rispetto alla sagoma di detto manufatto viene eliminata.
  10. 10) Procedimento secondo la rivendicazione 3 ed eventuali una o più delle rivendicazioni dalla 3 alla 9, in cui dopo la fase di stampaggio vi è una fase di incollaggio di un battistrada (B1) ad almeno un detto inserto (16) solidale alla faccia inferiore di detto corpo di suola (C).
  11. 11) Procedimento secondo una o più delle rivendicazioni dalla 2 alla 10, in cui detto almeno un inserto (15) è disposto tra le superfici affacciate (11 A, 12A) di detti semistampi (11, 12) quando chiusi uno sull'altro, con una porzione di detto almeno un inserto (15, 16) che sborda lateralmente rispetto alla sagoma in pianta di detta impronta.
  12. 12) Procedimento secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui detta materia plastica è polipropilene o a base di polipropilene.
  13. 13) Procedimento secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui detto inserto (15, 16) comprende poliestere; preferibilmente detto inserto comprendendo sia poliestere che poliuretano; preferibilmente detto inserto essendo in microfibra.
  14. 14) Procedimento per la realizzazione di calzature o parti di calzature (F), comprendente un procedimento come ad una o più delle rivendicazioni precedenti e il successivo incollaggio di una tomaia (T) e/o di un soletto ad almeno un detto inserto (15) solidale alla superficie superiore di detto corpo di suola (C); preferibilmente detto incollaggio avvenendo mediante collante a base poliuretanica.
  15. 15) Stampo per la realizzazione di suole o porzioni di suole, comprendente due semistampi, un primo semistampo (11) in cui è realizzata almeno una porzione di impronta (13) definente la maggior parte del corpo della suola, ed un secondo semistampo di chiusura (12), su almeno uno di detti semistampi essendo presenti mezzi di aggancio (17) per almeno un inserto piattiforme flessibile (15, 16) in tessuto o tessuto non tessuto.
  16. 16) Stampo secondo la rivendicazione 15, in cui detti mezzi di agganciò (17) sono definiti sul primo semistampo (11), in corrispondenza della superficie di chiusura (11 A) con il secondo semistampo (12), in una zona attorno alla sagoma in pianta di detta almeno una porzione di impronta (13).
  17. 17) Stampo secondo la rivendicazione 16, in cui detti mezzi di aggancio (17) comprendono almeno un perno (18A) fuoriuscente da detta superficie di chiusura (11 A) verso il secondo semistampo (12) ed atto ad essere inserito in un rispettivo foro passante (15A) su detto inserto (15); su detto secondo semistampo (12) essendo presente almeno una rientranza (19) atta ad accogliere detto perno di aggancio (18A).
  18. 18) Stampo secondo la rivendicazione 15, in cui detti mezzi di aggancio (17) sono definiti sul primo semistampo (11), in corrispondenza del fondo (13A) di detta almeno una porzione di impronta (13).
  19. 19) Stampo secondo la rivendicazione 18, in cui detti mezzi di aggancio (13) comprendono almeno un perno (18B) fuoriuscente dal fondo (13A) di detta almeno una porzione di impronta (13) verso il secondo semistampo (12) ed atto ad essere inserito in un rispettivo foro (16A) passante su detto inserto (16).
  20. 20) Stampo secondo una o più delle rivendicazioni dalla 15 alla 19, in cui la bocca di eiezione (20A) della materia plastica fusa è localizzata su detto secondo stampo (12), orientata verso il fondo di detta almeno una porzione di impronta (13).
  21. 21) Sistema di realizzazione di suole o parte di suole per calzature, comprendente l'utilizzo di uno stampo (10) secondo una o più delle rivendicazioni dalla 14 alla 19 e lo svolgimento di un procedimento secondo una o più delle rivendicazioni dalla 1 alla 13.
  22. 22) Suola per calzature (S), caratterizzata dal fatto di presentare un battistrada (Β1 , B2), un'intersuola (C) in polipropilene o a base di polipropilene, ed almeno un inserto (15, 16) in tessuto o tessuto non tessuto solidale almeno alla superficie superiore di detta intersuola (C), atto a fungere da interfaccia di aggrappaggio per del collante di incollaggio diretto ad una tomaia.
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GB1522404A (en) * 1975-03-17 1978-08-23 Saniped Fusskomfort Gmbh Footwear process and device for the production thereof
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