ITFI20110095A1 - "prodotto tessile traspirante a doppio strato" - Google Patents

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ITFI20110095A1
ITFI20110095A1 IT000095A ITFI20110095A ITFI20110095A1 IT FI20110095 A1 ITFI20110095 A1 IT FI20110095A1 IT 000095 A IT000095 A IT 000095A IT FI20110095 A ITFI20110095 A IT FI20110095A IT FI20110095 A1 ITFI20110095 A1 IT FI20110095A1
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dtex
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IT000095A
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Nerino Grassi
Carlo Mariotti
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Golden Lady Co Spa
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    • D04BRAIDING; LACE-MAKING; KNITTING; TRIMMINGS; NON-WOVEN FABRICS
    • D04BKNITTING
    • D04B1/00Weft knitting processes for the production of fabrics or articles not dependent on the use of particular machines; Fabrics or articles defined by such processes
    • D04B1/10Patterned fabrics or articles
    • D04B1/102Patterned fabrics or articles with stitch pattern
    • D04B1/104Openwork fabric, e.g. pelerine fabrics
    • DTEXTILES; PAPER
    • D10INDEXING SCHEME ASSOCIATED WITH SUBLASSES OF SECTION D, RELATING TO TEXTILES
    • D10BINDEXING SCHEME ASSOCIATED WITH SUBLASSES OF SECTION D, RELATING TO TEXTILES
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    • D10INDEXING SCHEME ASSOCIATED WITH SUBLASSES OF SECTION D, RELATING TO TEXTILES
    • D10BINDEXING SCHEME ASSOCIATED WITH SUBLASSES OF SECTION D, RELATING TO TEXTILES
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Description

“PRODOTTO TESSILE TRASPIRANTE A DOPPIO STRATOâ€
Descrizione
Campo tecnico
La presente invenzione riguarda un prodotto tessile, in specie un prodotto tessile destinato al contatto con la pelle di un utilizzatore. Il prodotto tessile può essere un indumento, quale una maglietta, una canottiera, una calzamaglia, una mutanda od un reggiseno, oppure più in generale un manufatto destinato ad essere utilizzato in contatto o in stretta vicinanza all'epidermide dell'utilizzatore.
Stato della tecnica
Nel settore dell'abbigliamento, in specie dell'abbigliamento tecnico e sportivo, ma anche nel settore medicale, in molte circostanze si rende necessario o utile l'utilizzo di manufatti tessili con caratteristiche tecniche che ne incrementano le proprietà traspiranti. Queste qualità sono utili non soltanto per incrementare il confort di un indumento per l'uso quotidiano, ma anche soprattutto per aumentare le caratteristiche tecniche e di confort di indumenti per impiego sportivo, ed altresì per migliorare le proprietà di articoli destinati ad esempio ad impieghi medicali, come in particolare la fasciatura di parti del corpo a protezione di zone che presentano lesioni e/o su cui sono state applicate medicazioni o simili.
Vi à ̈ quindi una costante ricerca di materiali tessili atti ad ottenere migliori caratteristiche traspiranti.
Sommario dell'invenzione
Scopo della presente invenzione à ̈ la realizzazione di una struttura tessile o prodotto tessile traspirante che migliori le prestazioni di traspirazione ed altre caratteristiche tecnico-funzionali, di confort e di igiene nell'utilizzo di un indumento od altro articolo realizzato con la suddetta struttura.
Sostanzialmente, in una forma di realizzazione l'invenzione prevede un prodotto tessile destinato ad essere posto a contatto con l'epidermide, comprendente almeno una porzione formata da un tessuto comprendente uno strato interno, formato da almeno un primo filo, ed uno strato esterno formato da almeno un secondo filo, in cui:
− il primo filo à ̈ un filo multibava a base di polipropilene omopolimero idrofobo con un titolo compreso tra 10 e 40 dtex, un numero di filamenti compreso tra 10 e 40 ed un DPF (Dtex Per Filament) pari od inferiore a 1;
− il secondo filo à ̈ un filo multibava a base di poliammide 66 idrofilo con un titolo compreso tra 10 e 60 dtex, un numero di filamenti compreso tra 10 e 40 ed un DPF pari o inferiore a 0,5.
I termini "interno" ed "esterno" sono riferiti alla posizione assunta dai due strati quando il prodotto à ̈ indossato. Pertanto, lo strato interno à ̈ quello che, quando il prodotto viene indossato, si trova rivolto verso il corpo di chi indossa il prodotto, normalmente a contatto con, od in vicinanza dell'epidermide dell'utilizzatore. Viceversa, il secondo strato à ̈ quello che, quando il prodotto à ̈ indossato, à ̈ rivolto verso l'esterno.
Per filo multibava si intende un filo formato da una pluralità di filamenti o bave continue, ottenute in modo noto dalla lavorazione del polimero di base (polipropilene od poliammide).
La struttura formata dai due strati così definiti consente di ottenere una particolare efficacia traspirante, poiché lo strato in polipropilene idrofobo interno provoca il rapido trasferimento verso lo strato esterno del sudore, sotto forma di vapore, generato dal corpo di chi indossa il prodotto. Questo vapore condensa sullo strato esterno e viene ceduto all'ambiente evaporando nuovamente per effetto della convezione con l'aria ambiente.
Le caratteristiche idrofobe ed idrofile favoriscono questo trasferimento. L'utilizzo di micro filamenti per lo strato interno e sub-micro filamenti per lo strato esterno favoriscono il trasferimento di umidità dall'interno all'esterno e la dispersione all'aria ambiente. Di particolare importanza à ̈ l'utilizzo di sub-micro fibre o sub-micro filamenti nella produzione del secondo filo che si trova nello strato esterno della struttura tessile. Vantaggiosamente, i filamenti del secondo filo hanno una dimensione diametrale pari od inferiore a 1 micrometro.
Ciascun filo può essere utilizzato dal quale nella realizzazione del rispettivo strato, oppure può essere parte di un elemento filiforme più complesso. In particolare, secondo una vantaggiosa forma di realizzazione dell'invenzione, uno almeno dei due strati della struttura tessile formante il prodotto può avere caratteristiche elastiche e il rispettivo filo che forma tale strato sarà in tal caso avvolto attorno ad un'ani ma formata da un elastomero. Elastomeri idonei a tale scopo sono di per sé noti. Preferibilmente l'elastomero à ̈ previsto all'interno del secondo filo, cioà ̈ del filo in poliammide, formante lo strato esterno.
In generale il tessuto può essere un tessuto a telaio. Tuttavia, in una forma di realizzazione preferita dell'invenzione, il tessuto à ̈ un tessuto a maglia. Per ottenere i due strati, interno ed esterno, si può usare la tecnica della tessitura a maglia placcata o vanisé (plating). I due fili per la formazione dello strato interno ed esterno vengono alimentati agli aghi di una macchina da maglieria, vantaggiosamente una macchina circolare da maglieria, in modo da formare simultaneamente le maglie del tessuto, disponendosi il primo filo sempre su una faccia ed il secondo filo sempre sull'altra faccia della struttura tessile che si forma. La tecnica di tessitura a maglia placcata o vanisé à ̈ nota agli esperti del ramo e non richiede ulteriori descrizioni in questa sede.
In generale il prodotto secondo l'invenzione può comprendere solo alcune porzioni o parti realizzate con il tessuto a doppio strato in polipropilene e poliammide, come sopra definito. Ad esempio, il prodotto può essere realizzato con uno strato formato con un unico tipo di filo e presentare, in zone selezionate, inserti formati da una struttura a doppio strato e due fili come sopra definita. Preferibilmente, tuttavia, il prodotto à ̈ integralmente realizzato con un tessuto comprendente uno strato interno ed uno strato esterno, caratterizzati dalla composizione e dalle caratteristiche di idrofobia ed idrofilia sopra definite.
Il primo filo, formante il primo strato del tessuto, ha un titolo compreso preferibilmente tra 20 e 40 dtex ed ancora più preferibilmente tra 25 e 35 dtex, ad esempio tra 26 e 30 dtex. Il numero di filamenti o bave varia in funzione del titolo complessivo del filo, tenuto conto del fatto che il DPF, cioà ̈ il titolo di ciascun filamento à ̈ vantaggiosamente pari od inferiore a 1,2 e preferibilmente pari o inferiore a 1,1, ad esempio compreso tra 1 e 0,8. In un esempio di realizzazione il titolo del filo à ̈ di 28 dtex ed il numero di filamenti à ̈ 28, con un DPF pari a 1.
In alcune forme di realizzazione il secondo filo ha un titolo compreso tra 25 e 40 dtex, preferibilmente fra 30 e 38 dtex ed ancora più preferibilmente fra 32 e 36 dtex. Il numero di filamenti o bave varia in funzione del titolo complessivo del filo, tenuto conto del fatto che il DPF, cioà ̈ il titolo di ciascun filamento à ̈ vantaggiosamente pari od inferiore a 1, preferibilmente pari o inferiore a 0,9, ad esempio compreso tra 0,8 e 0,3. In un esempio di realizzazione il titolo del filo à ̈ di 35 dtex ed il numero di filamenti à ̈ 68, con un DPF di circa 0,5.
In alcune forme di realizzazione, il prodotto presenta zone microtraforate per favorire la traspirazione. Vantaggiosamente le zone microtraforate sono disposte in modo da localizzarsi in corrispondenza di aree di epidermide a maggiore sudorazione quando il prodotto à ̈ indossato. Il termine "maggiore" si deve intendere come indicazione relativa, rispetto a zone a minore sudorazione. Nel caso di un indumento quale una T-shirt, una canottiera od una maglietta, le zone a maggiore sudorazione si localizzano in corrispondenza delle ascelle e nelle aree centrali del petto e della schiena.
Il primo filo, formante lo strato interno, essendo idrofobo, ha una elevata caratteristica batteriostatica intrinseca. Viceversa, il filo in poliammide, che costituisce almeno in parte lo strato esterno, essendo idrofilo, può richiedere un trattamento che incrementa la batteriostaticità dello strato tessile. Per batteriostaticità si intende in generale una capacità di ridurre, contrastare od evitare la proliferazione di microorganismi. In alcune forme di realizzazione, vantaggiosamente il secondo filo, à ̈ trattato con un prodotto batteriostatico. A tal fine può essere utilizzato uno ione metallico, tipicamente e vantaggiosamente uno ione di argento (Ag<2+>), od altra sostanza con caratteristiche batteriostatiche. Il trattamento può avvenire in fase di tintura del filo.
Per conservare integre le caratteristiche batteriostatiche del prodotto, secondo un ulteriore e vantaggioso aspetto dell'invenzione viene prevista una confezione comprendente un prodotto come sopra definito ed un involucro esterno sigillato. Questo involucro può essere opportunamente realizzato in metallo, adeguatamente inerte o reso inerte almeno sulla faccia in contatto con l'indumento e definente il volume interno della confezione. Ad esempio può essere usato un involucro in banda stagnata, cioà ̈ un laminato di acciaio e stagno, con chiusura mediante membrana o pellicola in alluminio. In aggiunta al metallo può essere usata una vernice protettiva sul lato interno della confezione, ad esempio una vernice epossifenolica Le zone di eventuali saldature possono essere opportunamente trattate, ad esempio con una protezione in polipropilene, per ovviare alle difficoltà di ancoraggio della vernice al materiale di saldatura.
Per ottenere migliori caratteristiche di conservazione del prodotto, secondo una forma di realizzazione perfezionata dell'invenzione l'involucro della confezione delimita un volume interno ad atmosfera controllata o modificata, ad esempio atmosfera inerte. L'atmosfera inerte può essere un'atmosfera a base di azoto. Vantaggiosamente, dall'interno della confezione viene almeno in parte o totalmente eliminato l'ossigeno e preferibilmente anche l'umidità. Questo consente di evitare da un lato la proliferazione di micro-organismi e dall'altro l'ossidazione degli ioni metallici batteriostatici.
Secondo ancora un ulteriore aspetto, l'invenzione riguarda un metodo per confezionare un prodotto come sopra definito, comprendente le fasi di: formare un involucro definente un volume di contenimento di detto prodotto; inserire il prodotto in detto volume di contenimento; chiudere il volume di contenimento avendo creato al suo interno un'atmosfera controllata. Nel volume di contenimento può essere preventivamente creata un'atmosfera controllata o modificata, ad esempio a base di azoto, eliminando in tutto od in parte l'umidità e/o l'ossigeno. L'involucro può essere realizzato con una lamina metallica, ad esempio una lega di acciaio-stagno eventualmente verniciato all’interno, con chiusura mediante membrana/pellicola di alluminio.
Il prodotto può essere un generico indumento, ad esempio un capo di intimo (reggiseno, mutande), un collant, una calza, un calzino, una maglietta, una T-shirt, una canottiera etc. In altre forme di realizzazione il prodotto può essere ad esempio un tubolare protettivo dimensionato e sagomato per varie parti del corpo, da utilizzarsi come scaldamuscoli oppure come fascia protettiva in caso di medicazioni o per usi analoghi. In tutti gli impieghi il prodotto consente di ottenere elevate caratteristiche di comfort grazie alla facilità di dissipazione verso l'esterno dell'umidità prodotta dalla sudorazione, mantenendo condizioni igieniche ottimali grazie alle caratteristiche (intrinseche o indotte dai trattamenti tintoriali) di elevata batteriostaticità.
In alcune forme di realizzazione almeno una parte delle fibre utilizzate sono trattate con uno o più componenti che rendono il tessuto responsivo alla temperatura. Il od i componenti possono comprendere uno o più polimeri o co-polimeri responsivi i quali, in base alla temperatura corporea, modificano le modalità con cui viene rilasciata l’umidità all’ambiente esterno. In particolare, il componente responsivo modifica la velocità di cessione dell’umidità all’esterno ed agisce in modo tale da mantenere la temperatura ad un valore fisiologico. A tal fine, quando la temperatura “registrata†dalla sostanza responsiva à ̈ pari o superiore a 30°C, viene attivata una maggiore cessione dell’umidità all’esterno, mentre a temperature inferiori la cessione dell’umidità viene ridotta. Si evita in questo modo la classica sensazione di freddo che si percepisce in caso di sudorazione e rapida evaporazione del sudore dal tessuto.
Materiali e componenti responsivi atti a questo scopo sono noti ad esempio da WO-A-2010/006457 e dalla letteratura tecnica e brevettuale citata in questa pubblicazione.
Il componente responsivo può essere vantaggiosamente applicato alla fibra in fase di tintura. Preferibilmente il trattamento responsivo viene applicato alle fibre destinate a formare lo strato esterno della struttura tessile.
Breve descrizione dei disegni
L'invenzione verrà meglio compresa seguendo la descrizione e l'unito disegno, il quale mostra una pratica forma di realizzazione del gruppo secondo l'invenzione. Più in particolare, nel disegno mostrano: le
Figg.1 e 2 una vista frontale ed una vista tergale di un indumento, nell'esempio una maglia a mezza manica, o T-shirt, realizzata secondo l'invenzione; le Figg.3 e 4 una vista frontale ed una vista in sezione schematica fortemente ingrandita di un tessuto a maglia utilizzabile per la produzione di un manufatto secondo l'invenzione; la
Fig.5 una rappresentazione schematica funzionale delle proprietà del tessuto con cui à ̈ realizzato il prodotto secondo l'invenzione; e la
Fig.6 una confezione contenente il prodotto secondo l'invenzione.
Descrizione dettagliata di una forma di realizzazione dell'invenzione
Le Figg.1 e 2 mostrano schematicamente un indumento, nell'esempio una T-shirt, complessivamente indicato con 1, che può essere realizzato con un tessuto a maglia placcata (vanisé) avente schematicamente la struttura illustrata nelle Figg.3 e 4 e che realizza una struttura tessile secondo l'invenzione.
Nell'esempio illustrato la struttura tessile formante l'indumento 1 à ̈ costituita da un tessuto a maglia vanisà ̈ o placcato che à ̈ formato dall'intreccio di due diversi fili, visibili schematicamente nelle Figg.3 e 4 ed ivi indicati schematicamente con F1 ed F2. La tecnica di tessitura a maglia placcata per ottenere la struttura delle Figg.3 e 4 à ̈ nota e non verrà descritta in questa sede. In sostanza questa tecnica consente di ottenere una struttura tessile formata da maglie a doppio filo, in cui su una faccia della struttura si trova il filo F1 e sulla faccia opposta si trova il filo F2. Pertanto, il filo F1 forma uno strato interno dell'indumento, mentre il filo F2 forma uno strato esterno. Gli strati sono complessivamente indicati con SI ed SE in Fig.4 ed in Fig.5.
Secondo l'invenzione, la struttura a doppio strato à ̈ realizzata in modo tale che lo strato interno SI funge da trasportatore verso lo strato esterno SE dell'umidità in forma di vapore, generata dal corpo su cui à ̈ indossato l'indumento 1. Questa umidità condensa sullo strato esterno SE. Per effetto dell'aria ambiente l'umidità che si condensa nello strato esterno SE viene gradualmente fatta ri-evaporare e ceduta all'ambiente esterno.
In questo modo la pelle di chi indossa l'indumento rimane asciutta. Il meccanismo di trasferimento dell'umidità dovuta alla sudorazione dallo strato interno a contatto con la pelle verso lo strato esterno à ̈ qualitativamente rappresentato in Fig. 5.
Caratteristicamente, il filo F1 formante lo strato interno à ̈ costituito in polipropilene, vantaggiosamente in polipropilene omopolimero, ed à ̈ formato da una struttura multibava, cioà ̈ costituita da una pluralità di filamenti o bave, con un titolo complessivo compreso fra 10 e 40 dtex e preferibilmente fra 20 e 35 dtex ad esempio tra 25 e 33 dtex. Il numero di bave o filamenti del filo F1 può essere vantaggiosamente compreso fra 10 e 40 e comunque il numero di filamenti viene scelto rispetto al titolo del filato in modo tale da ottenere un DPF sostanzialmente pari od inferiore a 1.
Il filo F2 à ̈ vantaggiosamente formato da un poliammide 66 con un titolo compreso fra 10 e 60 dtex, ad esempio e preferibilmente compreso fra 20 e 40 dtex e ancora più preferibilmente compreso fra 25 e 38 dtex ed un numero di filamenti o bave compreso fra 10 e 40 e comunque scelto in modo tale che il DPF del filo sia preferibilmente pari od inferiore a 0,8 e preferibilmente pari o inferiore a 0,6 ed ancora più preferibilmente pari od inferiore a 0,5. In pratica i filamenti formanti il filo F2 hanno una dimensione diametrale di qualche centinaio di nm, preferibilmente inferiore ad 1 µm.
Vantaggiosamente, il filo in poliammide F2 à ̈ avvolto attorno ad un anima formata da un elastomero (non mostrato nelle figure). Preferibilmente il filo in poliammide 66 à ̈ avvolto tramite spiralatura attorno all'elastomero che forma in questo modo il nucleo interno dell'elemento filiforme con cui vengono tessute le maglie dello strato esterno SE. La tecnica di spiralatura e le macchine per attuarla sono note e non verranno descritte in questa sede. Non si esclude la possibilità chel'elastomero sia rivestito dal filo poliammidico tramite una interlacciatura ad aria.
Il filo F1 formante lo strato interno à ̈ per sua natura idrofobo, il che consente di ottenere la funzione di trasferimento dell'umidità, rilasciata sotto forma di vapore dalla pelle, verso lo strato esterno SE. La caratteristica di idrofobicità del filo formante lo strato SI conferisce a questo strato un'adeguata caratteristica di batteriostraticità, cosicché non si rendono necessari trattamenti ulteriori per ridurre la carica batterica in questo componente della struttura tessile formante l'indumento 1.
Viceversa il poliammide 66 formante il filo F2, ovvero la parte esterna del filamento composito contenente il filo F2 e l'elastomero interno, ha proprietà idrofile, necessarie al fine di trasferire su questo strato l'umidità generata dal corpo su cui à ̈ indossato l'indumento 1. In vantaggiose forme di realizzazione dell'invenzione, si prevede che il filo F2 sia trattato con un additivo ad azione batteriostatica, atto a far sì che nella parte di struttura tessile formata da questo filo non si accumulino microorganismi, o comunque la loro proliferazione venga ostacolata. Questo trattamento può essere effettuato in fase di tintura tramite ancoraggio di molecole di una sostanza batteriostatica al filo.
Preferibilmente questa sostanza à ̈ costituita da ioni d'argento, pur non escludendo la possibilità di utilizzare altre sostanze note ed aventi un adeguato effetto batteriostatico, bassa tossicità e capacità di ancoraggio al poliammide 66. In questo modo tutto il tessuto formante l'indumento 1 ha una adeguata caratteristica batteriostatica, che lo rende particolarmente sicuro sotto il punto di vista dell'igiene.
Le caratteristiche batteriostatiche degli ioni d'argento vengono mantenute e rinnovate attraverso l'uso ed il lavaggio ripetuto dell'indumento. Per evitare che queste caratteristiche vadano perdute prima dell'impiego dell'indumento, ad esempio a causa del tempo intercorrente tra la lavorazione in tintoria del filo F2 e la vendita e quindi l'utilizzo del capo finito, secondo una vantaggiosa forma di realizzazione l'indumento 1 viene vantaggiosamente posto all'interno di una confezione idonea a preservare le caratteristiche degli ioni argento, od altra sostanza betteriostatica equivalente, applicati sulla struttura tessile.
La Fig.6 mostra schematicamente una confezione 11 di questo tipo. Nell'esempio illustrato la confezione 11 comprende un contenitore metallico esterno 13, realizzato ad esempio in banda stagnata, cioà ̈ un laminato sufficientemente sottile di acciaio extra-dolce ricoperto con uno strato di stagno , con chiusura mediante membrana o pellicola di alluminio. La faccia interna può essere ulteriormente verniciata, ad esempio con una vernice epossifenolica. Le zone di saldatura della banda stagnata possono essere tratte con un rivestimento in poliestere. Il volume interno del contenitore 13 viene riempito preferibilmente con un gas inerte a pressione calibrata, tipicamente azoto. In questo modo nella confezione finale, che sarà sigillata previo inserimento dell'indumento 1 nel contenitore 13, non saranno presenti ossigeno ed umidità, oppure saranno presenti in quantità trascurabili, evitando in tal modo la degradazione degli ioni argento e la conseguente perdita delle proprietà batteriostatiche di quest'ultimo.
La presenza dell'atmosfera modificata o controllata evita anche la formazione e lo sviluppo di microrganismi che possono pregiudicare l'igiene del prodotto.
In vantaggiose forme di realizzazione, come illustrato schematicamente nelle Figg.1 e 2, l'indumento 1 può essere tessuto con intrecci diversi per le varie parti dell'indumento, al fine di incrementarne le caratteristiche di traspirazione. Nello schema illustrato nelle Figg.1 e 2 si distinguono sostanzialmente cinque zone, in corrispondenza delle quali sono utilizzati intrecci diversi. Più in particolare una prima zona 1A à ̈ localizzata sulla parte frontale, in corrispondenza dello sterno e sviluppantsi verso il basso sino alla zona dell’addome e dei fianchi, una seconda zona, indicata con 1B, à ̈ localizzata tergalmente lungo la zona centrale della schiena e presenta un andamento rastremato dall’alto verso il basso, una terza zona indicata con 1C à ̈ localizzata in corrispondenza delle ascelle, una quarta zona, indicata con 1D à ̈ localizzata in corrispondenza delle spalle. Queste quattro zone sono realizzate vantaggiosamente con un intreccio tale da generare microtrafori. La parte restante, indicata con 1E, à ̈ costituita vantaggiosamente realizzata in maglia liscia.
Le zone 1A, 1B, 1C e 1D corrispondono alle aree di maggiore sudorazione ed in queste zone l'indumento presenta una struttura con un intreccio caratterizzato da microtrafori che favoriscono il passaggio dell'umidità corporea verso lo strato esterno SE e la dispersione verso l'ambiente esterno. Si può prevedere di realizzare microtrafori di dimensioni diverse nelle varie zone 1A-1D.
Le tecniche per la realizzazione di microtrafori in tessuti a maglia sono di per sé note e non richiedono descrizione dettagliata in questa sede. Ad esempio microtrafori possono essere generati tramite il trattenimento di boccole di maglia per uno o più ranghi e/o con una selezione con un trasporto di ago o con tecniche similari.
La dimensione dei microtrafori può essere vantaggiosamente scelta diversa per le varie zone sopra individuate e più precisamente i microtrafori sulle zone centrali 1A, 1B, 1D possono essere più grandi rispetto ai microtrafori nella zona 1C, o viceversa, anche in funzione delle esigenze dell'utilizzatore. In altri termini possono essere realizzati indumenti diversi per caratteristiche di traspirabilità, lasciando all'utilizzatore la scelta fra più diversi articoli con caratteristiche di traspirabilità variabili da zona a zona. L'utilizzatore sceglierà l'indumento in base al personale tipo di sudorazione. Esistono, infatti, individui che hanno maggiore sudorazione nella zona ascellare piuttosto che sulla schiena e/o sul petto o viceversa. E' anche possibile differenziare ulteriormente la struttura di intreccio tra parte frontale e parte tergale, per tenere conto di diversi gradi di sudorazione.
E' inteso che il disegno non mostra che una esemplificazione data solo quale dimostrazione pratica dell'invenzione, la quale può variare nelle forme e disposizioni senza peraltro uscire dall'ambito del concetto alla base dell'invenzione. L'eventuale presenza di numeri di riferimento nelle rivendicazioni accluse ha lo scopo di facilitare la lettura delle rivendicazioni con riferimento alla descrizione ed al disegno, e non limita l'ambito della protezione rappresentata dalle rivendicazioni.

Claims (27)

  1. “PRODOTTO TESSILE TRASPIRANTE A DOPPIO STRATO†Rivendicazioni 1. Un prodotto tessile destinato ad essere posto a contatto con l'epidermide, comprendente almeno una porzione formata da un tessuto comprendente uno strato interno, formato da almeno un primo filo, ed uno strato esterno formato da almeno un secondo filo, in cui: − il primo filo à ̈ un filo multibava a base di polipropilene omopolimero idrofobo con un titolo compreso tra 10 e 40 dtex, un numero di filamenti compreso tra 10 e 40 ed un DPF (Dtex Per Filament) pari od inferiore a 1,2; − il secondo filo à ̈ un filo multibava a base di poliammide 66 idrofilo con un titolo compreso tra 10 e 60 dtex, un numero di filamenti compreso tra 10 e 40 ed un DPF pari o inferiore a 1.
  2. 2. Prodotto come da rivendicazione 1, in cui detto secondo filo ha un DPF pari o inferiore a 0,8.
  3. 3. Prodotto come da rivendicazione 2, in cui detto secondo filo ha un DPF compreso tra 0,8 e 0,1 e preferibilmente fra 0,8 e 0,4.
  4. 4. Prodotto come da rivendicazione 1, 2 o 3, in cui detto primo filo ha un DPF compreso tra 1,1 e 0,5 e preferibilmente fra 1 e 0,8.
  5. 5. Prodotto come da una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui detto tessuto à ̈ un tessuto a maglia.
  6. 6. Prodotto come da una o più delle rivendicazioni precedenti, integralmente realizzato con detto tessuto comprendente detto strato interno e detto strato esterno.
  7. 7. Prodotto come da una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui il secondo filo à ̈ avvolto attorno ad un elastomero.
  8. 8. Prodotto come da una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui i filamenti del secondo filo hanno una dimensione diametrale pari od inferiore a 1 micrometro.
  9. 9. Prodotto come da una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui detto primo filo ha un titolo compreso tra 25 e 35 dtex.
  10. 10. Prodotto come da una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui detto secondo filo ha un titolo compreso tra 25 e 40 dtex.
  11. 11. Prodotto come da una o più delle rivendicazioni precedenti, comprendente zone microtraforate.
  12. 12. Prodotto come da rivendicazione 11, in cui dette zone microtraforate sono disposte in modo da localizzarsi in corrispondenza di aree di epidermide a maggiore sudorazione quando il prodotto à ̈ indossato.
  13. 13. Prodotto come da una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui almeno il secondo filo à ̈ trattato con un prodotto batteriostatico.
  14. 14. Prodotto come da rivendicazione 13, in cui detto prodotto bateriostatico comprende nanoparticelle di un metallo o di uno ione metallico ad azione batteriostatica.
  15. 15. Prodotto come da rivendicazione 13 o 14, in cui detto prodotto batteriostatico comprende ioni di argento.
  16. 16. Prodotto come da una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui detto strato interno e detto strato esterno sono costituiti dalle due facce di un tessuto formato da maglie placcate.
  17. 17. Prodotto come da una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui almeno una parte delle fibre tessili che lo compongono sono trattate con un componente responsivo, che regola la cessione di umidità all’ambiente in base alla temperatura.
  18. 18. Prodotto come da rivendicazione 17, in cui detto componente responsivo comprende una sostanza polimerica.
  19. 19. Prodotto come da rivendicazione 17 o 18, in cui detto componente responsivo à ̈ applicato alle fibre tessili formanti lo strato esterno.
  20. 20. Una confezione comprendente un prodotto come da una o più delle rivendicazioni precedenti ed un involucro esterno sigillato.
  21. 21. Confezione come da rivendicazione 20, in cui detto involucro esterno contiene un'atmosfera controllata.
  22. 22. Confezione come da rivendicazione 21, in cui detta atmosfera controllata à ̈ a base di azoto.
  23. 23. Confezione come da rivendicazione 20, 21 o 22, in cui detto involucro esterno à ̈ formato in materiale metallico.
  24. 24. Confezione come da rivendicazione 23, in cui detto involucro esterno comprende una chiusura in membrana-pellicola di alluminio.
  25. 25. Confezione come da rivendicazione 23 o 24, in cui detto materiale metallico à ̈ verniciato.
  26. 26. Confezione come da rivendicazione 25, in cui detto materiale metallico à ̈ verniciato internamente con una vernice epossifenolica.
  27. 27. Metodo per confezionare un prodotto come da una o più delle rivendicazioni 1 a 19, comprendente le fasi di: formare un involucro definente un volume di contenimento di detto prodotto; inserire il prodotto in detto volume di contenimento; chiudere il volume di contenimento avendo creato al suo interno un'atmosfera controllata.
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