ITFI20080242A1 - Struttura di sostegno per facciate ventilate - Google Patents

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ITFI20080242A1
ITFI20080242A1 IT000242A ITFI20080242A ITFI20080242A1 IT FI20080242 A1 ITFI20080242 A1 IT FI20080242A1 IT 000242 A IT000242 A IT 000242A IT FI20080242 A ITFI20080242 A IT FI20080242A IT FI20080242 A1 ITFI20080242 A1 IT FI20080242A1
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Giovanni Avezzano
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Palagio Engineering S R L
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    • E04B2/90Curtain walls comprising panels directly attached to the structure
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    • E04F13/0803Separate fastening elements with load-supporting elongated furring elements between wall and covering elements
    • E04F13/0805Separate fastening elements with load-supporting elongated furring elements between wall and covering elements with additional fastening elements between furring elements and the wall
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Description

DESCRIZIONE
La presente invenzione riguarda una struttura di sostegno per facciate ventilate. E’ noto che una parete ventilata à ̈ definita come una tipologia di facciata posta esternamente ad un qualsiasi edificio e fissata mediante strutture metalliche alle pareti stesse dell’edificio. La parete ventilata viene altresì definita come uno schermo avanzato caratterizzato da elevate prestazioni termoenergetiche, realizzando una discontinuità fra il paramento più esterno e la parete interna attraverso la creazione di un'intercapedine in cui l'aria fluisca naturalmente dal basso verso l'alto per effetto camino. Lo scopo principale dell’intercapedine à ̈ pertanto quello di ottenere una bassissima sensibilità all’azione combinata di vento e pioggia, grazie alla naturale circolazione dell’aria. È in tal modo possibile proteggere le pareti dell’edificio dall’acqua e dagli eventuali effetti di condensazione che si possono creare nell’intercapedine. Per permettere il funzionamento del sistema di ventilazione, il rivestimento esterno che può essere costituito da elementi di varia forma, dimensione e materiale (lastre, piastrelle, listelli, pannelli ecc.), viene messo in opera “a secco†tramite dispositivi di fissaggio di tipo meccanico o chimico-meccanico. Così facendo si consente l’ingresso dell’aria tra le fughe presenti tra le lastre che non devono presentare nessun tipo di sigillatura.
La composizione tipo di una parete ventilata può essere così schematizzata: parete -> strato isolante -> camino d'aria -> supporto metallico con sistema di aggancio ->rivestimento. Una parete ventilata così strutturata à ̈ mostrata in Fig. 17.1, dove à ̈ mostrata una staffa SF fissata ad una parete (non illustrata), un montante MF fissato alla staffa, e ganci superiori ed inferiori UF, LF per il trattenimento di una lastra RF del rivestimento. Per posizionare la lastra RF, occorre prima montare i ganci inferiori LF, poi la lastra e, successivamente, i ganci superiori UF. I detti ganci si inseriscono dall’alto, cioà ̈ con movimento dall’alto verso il basso, fino al raggiungimento della posizione prestabilita. La realizzazione di una facciata ventilata richiede un elevato numero di componenti atti a creare un sistema di regolazione che permetta un montaggio facile e sicuro del rivestimento; si deve infatti prevedere una taratura della struttura almeno lungo i tre assi di un sistema di riferimento cartesiano fissato in modo da avere uno degli assi principali ortogonale alla parete ed uno lungo la verticale gravitazionale.
Lo scopo principale della presente invenzione à ̈ quello di proporre una struttura di sostegno per facciate ventilate che consenta di ottimizzare il fissaggio a parete, facilitandone l’installazione e, al contempo, riducendo al minimo i possibili errori di montaggio.
A questo risultato si à ̈ pervenuti, in conformità della presente invenzione, adottando l’idea di realizzare una struttura avente le caratteristiche indicate nella rivendicazione 1. Altre caratteristiche dell’invenzione sono oggetto delle rivendicazioni dipendenti.
Grazie alla presente invenzione, à ̈ possibile assicurare la più efficace interazione tra i singoli componenti del sistema, il quale, almeno in parte, à ̈ in grado di auto-sostenersi ed auto-centrarsi sfruttando le caratteristiche meccaniche degli elementi di cui à ̈ costituito, e riducendo il numero di collegamenti od elementi di fissaggio aggiuntivi. Inoltre, la presente struttura consente di effettuare tutte le regolazioni richieste per la messa in opera. Oltre a ciò, la presente struttura si caratterizza per la facilità e la rapidità del montaggio.
Questi ed ulteriori vantaggi e caratteristiche della presente invenzione saranno più e meglio compresi da ogni tecnico del ramo grazie alla descrizione che segue ed agli annessi disegni, forniti a titolo esemplificativo ma da non considerarsi in senso limitativo, nei quali:
- le Figg. 1.1, 1.2, 1.3 e 1.4 rappresentano la staffa 1 in pianta (Fig. 1.1) in sezione (Fig. 1.2), in vista laterale (Fig.1.3) ed in vista tridimensionale (Fig.1.4).
- le Figg. 2.1, 2.2 e 2.3 rappresentano il supporto 2 in sezione (Fig.2.1) in vista laterale (Fig.2.2) ed in vista tridimensionale (Fig.2.3).
- le Figg. 3.1, 3.2 e 3.3 rappresentano la prolunga 3 in sezione (Fig.3.1) in vista laterale (Fig.3.2) ed in vista tridimensionale (Fig.3.3).
- la Fig. 4.1 rappresenta una vista in sezione del profilo continuo 4. - le Figg. 5.1, 5.2 e 5.3 rappresentano il supporto 5 in sezione (Fig.5.1) in vista laterale (Fig.5.2) ed in vista tridimensionale (Fig.5.3).
- le Figg. 6.1, 6.2 e 6.3 rappresentano il gancio 6 in sezione (Fig.6.1) in vista laterale (Fig.6.2) ed in vista tridimensionale (Fig.6.3).
- le Figg. 7.1, 7.2 e 7.3 rappresentano rappresenta i passaggi che portano al montaggio di 2 su 1 (Fig.7.1), di 3 su 2 (Fig.7.2) e di 4 su 3 (Fig.7.3).
- le Figg. 8.1, 8.2 e 8.3 rappresentano rappresenta i passaggi che portano al montaggio di supporto 5 sul profilo 4: avvicinamento frontale di 5 a 4 (Fig.8.1), traslazione laterale di 5 su 4 (Fig.8.2) e bloccaggio a scatto di 5 su 4 (Fig.8.3).
- le Figg. 9.1, 9.2 e 9.3 rappresentano rappresenta i passaggi che portano al montaggio del gancio 6 sul supporto 5: avvicinamento verticale del gancio 6 al supporto 5 (Fig.9.1) e bloccaggio a scatto del gancio 6 sul supporto 5 (Fig.9.2).
- le Figg. 10.1, 10.2 e 10.3 rappresentano il gancio 10 in sezione (Fig.10.1) in vista laterale (Fig.10.2) ed in vista tridimensionale (Fig.10.3).
- le Figg. 11.1, 11.2 e 11.3 rappresentano la sezione (Fig.11.1) del profilo continuo 11.
- le Figg. 12.1, 12.2 e 12.3 rappresentano i passaggi che portano al montaggio del profilo continuo 11 sul gancio 10 e dei due sul supporto 5: inserimento laterale di 11 su 10 (Fig.12.1), avvicinamento verticale di 10 e 11 su 5 (Fig.12.2), posizionamento finale (Fig.12.3) .
- le Figg. 13.1, 13.2 e 13.3 rappresentano il gancio di inizio-fine in sezione (Fig.13.1) in vista laterale (Fig.13.2) ed in vista tridimensionale (Fig.13.3).
- le Figg. 14.1, 14.2 e 14.3 rappresentano una lastra di rivestimento in sezione (Fig.14.1) ed in vista tridimensionale (Fig.14.2).
- le Figg. 15.1, 15.2 e 15.3 rappresentano una parziale vista prospettica della struttura montata (Fig.15.1), un esempio di rivestimento tubolare (Fig.15.2) ed una vista prospettica della struttura con il rivestimento in trasparenza (Fig.15.3).
- le Figg. 16.1, 16.2 e 16.3 rappresentano un esempio di fissaggio della struttura a parete tramite tassello meccanico (Fig.16.1), il fissaggio del montante continuo alla parte puntuale mediante vite, dado e rondelle (Fig.16.2) ed il fissaggio con vite autofilettante del supporto gancio al montante (Fig.16.3);
- la Fig.17.1 mostra una struttura di tipo convenzionale.
Ridotta alla sua struttura essenziale e con riferimento alle figure degli annessi disegni, una struttura di sostegno per facciate ventilate in conformità del presente trovato à ̈ suddivisa in due parti: la prima comprende elementi 1, 2, 3 che combinandosi tra loro realizzano il sostegno puntuale fissato direttamente alla parete; la seconda comprende elementi 4, 5, 6 che definiscono il supporto destinato a sostenere il rivestimento della facciata ventilata. Le due parti, collegate tra loro, costituiscono la struttura.
L’elemento 1 (staffa) presenta sezione trasversale a “C†, con una parete tergale A provvista di asola A1, la cui funzione à ̈ indicata nel seguito. I due bracci della “C†sono sdoppiati: ognuno di essi presenta un primo ramo R1 con una tratta anteriore parallela alla parete A ed un secondo ramo R2, più esterno, che delimita, in cooperazione con il primo, una sede B la cui funzione à ̈ indicata nel seguito. Il detto primo ramo R1 si prolunga posteriormente fino alla corrispondente parete laterale P dell’elemento 1. La tratta posteriore del primo ramo R1 à ̈ parallela al secondo ramo R2, formando un angolo α non retto (ad esempio pari a 45°) con la parete P. Pertanto, sull’elemento 1 si hanno due sedi B in posizione frontale, ognuna delle quali presenta un’imboccatura ad invito, in cui l’invito à ̈ delimitato dalla tratta anteriore del ramo R1 e dal ramo R2. Inoltre, il versante interno (versante rivolto verso la parete A) di ognuno dei detti rami R1 à ̈ provvisto di un dente rettilineo D1 orientato verso la parete A. I due denti D1 delimitano una zona C di aggancio per l’elemento 2 descritto nel seguito. L’altezza di ognuno dei detti denti D1 à ̈ pari a all’altezza h1 dell’elemento 1.
L’elemento 2 (supporto) ha profilo ad “S†rovescia, con un una parete centrale C2 dalla quale sporgono un gancio tergale superiore S2 ed un gancio frontale inferiore L2. Inoltre, l’elemento 2 presenta un dente tergale inferiore D2.
L’elemento 3 (prolunga) presenta una base B3 dalla quale emergono due bracci tergali divaricati A3 ognuno dei quali forma, rispetto alla corrispondente parete laterale della stessa base B3, un angolo α identico a quello precedentemente definito. Come ulteriormente descritto nel seguito, ognuno dei detti bracci A3 à ̈ destinato ad essere inserito in una corrispondente sede B dell’elemento 1. Dalla faccia frontale della detta base B3 sporge un’appendice piatta centrale P3 orientata in avanti (verso l’alto nei disegni di Fig.3.1, Fig.3.2 e Fig.3.3). In prossimità della sua estremità libera, la detta appendice centrale P3 presenta un’asola orizzontale H3 la cui funzione à ̈ indicata nel seguito. A lato della detta appendice P3, la base B3 dell’elemento 3 presenta una seconda appendice F3. Questa à ̈ un’appendice elasticamente flessibile orientata diagonalmente verso l’appendice centrale P3 e la cui estremità libera presenta un dente D3 rivolto verso la stessa appendice centrale P3. Inoltre, l'elemento 3 presenta una luce L3 a sezione rettangolare tra la base B3 ed il lato dal quale sporge l'appendice P3. L’elemento 4 (profilo continuo) presenta una base B4 con un’appendice piatta tergale H in posizione centrale. Da parte opposta, ovvero sul suo versante frontale, la detta base B4 presenta tre denti longitudinali I orientati tutti verso uno stesso lato (verso sinistra nella vista di Fig.4.1., verso destra nella vista di Fig. 7.3 e in quelle seguenti). I detti denti I definiscono una serie di scanalature di aggancio la cui funzione à ̈ indicata nel seguito.
L’elemento 5 (supporto) presenta una base B5 con tre denti longitudinali tergali L tutti orientati verso uno stesso lato (verso destra nelle viste di Fig.5.1 e Fig.5.3, verso sinistra nelle viste di Fig. 8.1 e in quelle seguenti) ed una seconda serie di denti longitudinali frontali che definiscono tre corrispondenti scanalature rettilinee M. In pratica, i predetti denti L dell’elemento 5 sono orientati da parte opposta rispetto ai denti I dell’elemento 4. Come ulteriormente descritto nel seguito, l’elemento 5 à ̈ destinato ad essere agganciato all’elemento 4 facendo interagire i denti L con i denti I.
L’elemento 6 (gancio) presenta un corpo piatto P6 con un gancio tergale N la cui concavità à ̈ rivolta verso il basso e due ganci frontali P la cui concavità à ̈ rivolta verso l’alto. Inoltre, ad una prestabilita distanza dal gancio tergale N, ovvero al di sotto di questo, l’elemento 6 presenta un dente D.
Il posizionamento della struttura inizia collegando la superficie tergale “A†del componente 1 alla parete (od altro sostegno esistente). Ad esempio, il fissaggio dell’elemento 1 alla parete può essere realizzato mediante un tassello ad espansione 7 con un perno la cui testa 70 risulta sul versante interno della superficie A in corrispondenza dell’asola A1, come illustrato in Fig. 16.1, 16.2 e 16.3 (dove per semplicità la parete cui l’elemento 1 viene fissato non à ̈ rappresentata).
Nella zona “C“ della staffa 1 si inserisce la parte S2 dell’elemento 2.
Quest’ultimo risulta saldamente vincolato alla staffa 1: il sollevamento à ̈ impedito dal dente D2 che interferisce con il bordo inferiore della staffa 1, l’abbassamento à ̈ impedito dal gancio S2 che poggia sul bordo superiore della staffa 1, e gli spostamenti laterali sono impediti dai denti D1 della stessa staffa 1. Questa fase à ̈ illustrata in Fig. 7.1.
Il montaggio della prima parte della struttura si completa inserendo i bracci A3 dell’elemento 3 nelle sedi B della staffa 1, come mostrato in Fig.7.2. In questa fase, la porzione L2 dell'elemento 2 si inserisce nella luce L3 dell'elemento 3. Successivamente, come mostrato in Fig. 7.3, si inserisce l’appendice H del profilo 4 tra le appendici P3 ed F3 dell’elemento 3, in modo che il profilo 4 venga mantenuto in posizione durante la fase di montaggio grazie all’attrito che si sviluppa tra le dette appendici H, P3 ed F3 ed all’elasticità del materiale. Il fissaggio definitivo di questi due elementi avviene utilizzando una vite 8, come mostrato in Fig. 16.2, sfruttando l’asola H3 dell’elemento 3. Come si può notare in Fig.16.2, l’estremità libera dell’appendice F3 dell’elemento 3 risulta sostanzialmente a contatto con la testa della vite 8
Il passaggio successivo comporta il posizionamento del supporto 5 sul profilo 4: questa operazione inizia avvicinando frontalmente la parte provvista dei denti L del supporto 5 alla corrispondente parte dentata dell’elemento 4 (come illustrato in Fig. 8.1) e si completa traslando lateralmente il supporto 5 sul profilo 4 (come illustrato in Fig. 8.2) determinando il bloccaggio a scatto delle rispettive dentature, per cui il supporto 5 risulta bloccato al profilo 4 (come mostrato in Fig. 8.3). La particolare sagoma del supporto 5 consente un veloce e preciso posizionamento laterale dello stesso sul profilo 4, mentre le alette presenti sui due profili offrono un valido aiuto per la resistenza alle azioni del vento senza la necessità di calare il supporto 5 dall’alto. Il fissaggio definitivo tra questi due elementi della struttura può essere realizzato mediante una vite 9 come illustrato in Fig.16.3. Va da sé che il supporto 5 può essere posizionato a qualsiasi quota del profilo 4.
L’assemblaggio si conclude con l’inserimento della superficie piatta P6 del gancio 6 in una scanalatura M del supporto 5 tramite traslazione verticale del gancio 6 (v. Fig.9.1) che termina con un bloccaggio a scatto grazie al D che mantiene il sistema nella posizione finale visibile in Fig. 9.2. Va da sé che questa operazione riguarda sia il gancio 6 montato sul lato destro del supporto 5 (come illustrato in Fig.9.2) che il gancio 6 montato sul lato sinistro dello stesso supporto (come illustrato in Fig.15.3 dove si vedono due ganci 6 rispettivamente montati sul lato destro e sul lato sinistro del supporto 5 visibile in trasparenza nella parte superiore del disegno).
Una volta terminata la fase di montaggio il sistema sfrutta il carico generato dal rivestimento stesso per massimizzare l’interazione tra i componenti.
Il sistema presenta la possibilità di sostenere diversi rivestimenti della facciata ventilata utilizzando diverse forme di aggancio; ad esempio sostituendo il gancio 6 con il gancio 10 si possono agganciare i rivestimenti orizzontali con forma tubolare (come l’elemento RT illustrato in fig. 15.1 e 15.2), applicando sul gancio 10 anche il profilo 11 che funge da anima interna al rivestimento. Il detto gancio 10 presenta un’appendice frontale A10 opportunamente sagomata per consentire di farvi scorrere il profilo 11 che, come illustrato in Fig. 11.1, ha sezione trasversale a “C†.
Il montaggio del gancio 10 avviene in modo del tutto identico a quanto previsto per il gancio 6: si innesta la parte tergale a gancio G10 dell’elemento 10 nella zona M dell’elemento 5 fino al raggiungimento del bloccaggio grazie al dente D10 previsto sul bordo inferiore del gancio 10.
Se il rivestimento tubolare necessita di un’anima di rinforzo si utilizza il profilo 11 facendolo scivolare orizzontalmente sul gancio 10 (come illustrato in Fig.12.1) e traslando poi le due parti verticalmente (Fig.12.2) fino ad arrivare alla posizione voluta (Fig.12.32) definita da un bloccaggio a scatto di sicurezza; così facendo, conformando opportunamente il rivestimento tubolare, si offre una battuta al gancio 10 che così risulta obbligato in un posizionamento preciso e veloce.
Quando il montaggio à ̈ giunto all’ultimo pannello del rivestimento si chiude il sistema utilizzando il gancio 13, che rappresenta una variazione del gancio 6 e che può essere utilizzato anche come gancio iniziale, applicandolo analogamente a quanto descritto in precedenza per il gancio 6. In pratica, il gancio 13 à ̈ un gancio con profilo ad “S†che, a differenza del gancio 6, presenta una sola porzione di aggancio per ciascun lato (al contrario, il gancio 6 presenta due porzioni frontali P di aggancio). In altri termini, il gancio 13 presenta una porzione frontale di aggancio inferiore L13 ed una porzione tergale di aggancio superiore U13 che si sviluppa a partire dal suo bordo superiore ripiegandosi verso il basso, per cui il gancio 13 può essere utilizzato per le lastre terminali di una fila verticale di lastre SL, come mostrato in Fig.15.1 e 15.3.
In Fig. 14.1 e Fig.14.2 à ̈ rappresentata una lastra di rivestimento LR che presenta due scanalature tergali SL (una superiore ed una inferiore). L’innesto della lastra LR sulla struttura di sostegno avviene mediante inserimento di ognuna delle sue scanalature SL sulle porzioni frontali P o L13 di due ganci 6 o ganci 13 (tali ganci formano pertanto due coppie, una coppia superiore ed una inferiore, ovvero una coppia di ganci per il lato destro della lastra ed una coppia per il lato sinistro).
In Fig.15.1 e in Fig.15.3 à ̈ rappresentato un esempio di applicazione del sistema di sostegno per facciate ventilate in conformità della presente invenzione, in cui si utilizzano sia lastre LR che tubolari RT di rivestimento.
In pratica, una struttura in conformità della presente invenzione comprende più unità con elementi di fissaggio ad una parete di sostegno (elementi di fissaggio che nell'esempio precedentemente descritto sono costituiti dai gruppi formati dagli elementi 1, 2, 3) ed un profilo scanalato (profilo che nell'esempio descritto à ̈ costituito da una serie di elementi 4 allineati verticalmente a formare un montante) che costituisce elemento di sostegno per una o più lastre LR o tubolari RT formanti il rivestimento di facciata che sono impegnati su ganci 6, 10, 13 sorretti. Inoltre, in una struttura in conformità della presente invenzione, sulle scanalature presentate dal detto profilo, si insedia con movimento laterale un corpo (che nell'esempio descritto à ̈ il corpo 5) il quale presenta denti L destinati ad interferire con dette scanalature e sul quale si montano i detti ganci 6, 10, 13.
Una ulteriore caratteristica del corpo 5 sopra menzionato à ̈ che i detti ganci 6, 10, 13 si montano in corrispondenza di scanalature M del corpo 5 presentate sul versante di quest'ultimo opposto a quello che si aggancia al profilo 4, almeno due di dette scanalature M essendo esterne alla sagoma del profilo 4 (una scanalatura M esterna ad ognuno dei lati destro e sinistro del profilo 4), per cui i ganci 6, 10, 13 risultano posizionati più distanti dai bordi laterali delle lastre LR in assetto di montaggio, ovvero in posizione più interna, sollecitando meno gli spigoli delle lastre e riducendo così il rischio di rottura delle stesse lastre. In altri termini, poiché in assetto di montaggio il corpo 5 sporge lateralmente da ambo i lati rispetto alla sagoma del profilo 4, i detti ganci risultano distanziati dalla mezzeria di quest’ultimo.
Come illustrato in Fig.15.3, uno stesso corpo 5 sostiene ganci 6, 13 ai quali sono vincolate lastre LR diverse di una stessa fila orizzontale, per cui si garantisce l'allineamento delle lastre LR (e identicamente dei tubolari RT) lungo una stessa fila della facciata.
In una struttura in conformità della presente invenzione, i detti elementi di fissaggio sono costituiti da staffe formate da più corpi 1, 2, 3 interconnessi, con un primo elemento 1 che presenta una lato tergale A destinato ad essere fissato alla parete di sostegno della facciata di rivestimento ed una sede frontale C per l'ancoraggio di un secondo elemento 2. Questo presenta una superficie tergale superiore S2 inseribile nella detta sede C ed una superficie frontale inferiore L2 sulla quale si innesta un terzo elemento 3 che, in tal modo, à ̈ sostenuto dal detto primo elemento 1 mediante il secondo elemento 2. Il detto terzo elemento presenta due appendici frontali P3, F3 tra le quali à ̈ posizionabile una appendice tergale H del detto profilo (4).
Tutti gli elementi che compongono la struttura sopra descritta possono essere, ad esempio, di alluminio della serie 6000, ovvero di qualsiasi materiale resistente alla corrosione ed ai carichi.
Le lastre LR ed i tubolari RT possono essere di qualsiasi materiale comunemente impiegato per la realizzazione di facciate ventilate.
In pratica i particolari di esecuzione possono comunque variare in maniera equivalente per ciò che attiene alla forma e alle dimensione dei singoli elementi descritti e illustrati, nonché alla natura dei materiali indicati, senza per questo uscire dall’ambito dell’idea di soluzione adottata e perciò restando nei limiti della tutela conferita dal presente brevetto.

Claims (7)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Struttura di sostegno per facciate ventilate, comprendente più elementi con fissaggio ad una parete di sostegno ed un profilo scanalato (4) che costituisce elemento portante di un rivestimento di facciata, caratterizzata dal fatto che i detti elementi sono costituiti da staffe formate da più corpi (1, 2, 3) interconnessi, con un primo elemento (1) che presenta una lato tergale (A) destinato ad essere fissato alla parete di sostegno della facciata di rivestimento ed una sede frontale (C) per l'ancoraggio di un secondo elemento (2) che presenta una superficie tergale superiore (S2) inseribile nella detta sede (C) ed una superficie frontale inferiore (L2) sulla quale si innesta un terzo elemento (3) il quale, in tal modo, à ̈ sostenuto dal detto primo elemento (1) mediante il secondo elemento (2), il detto terzo elemento presentando due appendici frontali (P3, F3) tra le quali à ̈ posizionabile una appendice tergale (H) del detto profilo (4).
  2. 2) Struttura secondo la rivendicazione 1 caratterizzata dal fatto che il detto primo elemento (1) presenta due sedi frontali (B) in ognuna delle quali si insedia un corrispondente braccio (A3) presentato dal detto terzo elemento (3).
  3. 3) Struttura secondo la rivendicazione 2 caratterizzata dal fatto che le dette sedi (B) e i detti bracci (A3) sono orientati diagonalmente rispetto ad una di dette appendici frontali (P3, F3).
  4. 4) Struttura secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che sulle scanalature presentate dal detto profilo (4) si insediano con movimento laterale più denti tergali (L) di un corpo (5) sul quale sono montati più ganci (6, 10, 13).
  5. 5) Struttura secondo la rivendicazione 4 caratterizzata dal fatto che i detti ganci (6, 10, 13) sono montati in corrispondenza di scanalature (M) del corpo (5) presentate sul versante di quest'ultimo opposto a quello di aggancio al profilo (4), almeno due di dette scanalature (M) essendo esterne alla sagoma del profilo (4).
  6. 6) Struttura secondo la rivendicazione 4 caratterizzata dal fatto che su uno stesso corpo (5) sono montati ganci ai quali sono vincolate lastre (LR) diverse di una stessa fila o tubolari (RT) diversi di una stessa fila.
  7. 7) Struttura secondo la rivendicazione 1 caratterizzata dal fatto che il detto profilo (4) presenta una base (B4) che sul suo versante frontale à ̈ provvista di più denti longitudinali (I) orientati tutti verso uno stesso lato ed i quali delimitano le dette scanalature del profilo (4), e dal fatto che il detto corpo (5) presenta una base (B5) con più denti longitudinali tergali (L) orientati da parte opposta rispetto ai denti (I) del profilo (4).
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Citations (5)

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Publication number Priority date Publication date Assignee Title
DE8810439U1 (de) * 1988-08-18 1988-10-13 Ickler S.A., La-Chaux-de-Fonds Montagevorrichtung für eine vorgehängte Verkleidung aus plattenförmigen Fassadenelementen
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