ITFI20000181A1 - Metodo e dispositivo per la produzione di un manufatto in foglio goffrato plurivelo e relativo prodotto cosi' ottenuto. - Google Patents

Metodo e dispositivo per la produzione di un manufatto in foglio goffrato plurivelo e relativo prodotto cosi' ottenuto. Download PDF

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Guglielmo Biagiotti
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Perini Fabio Spa
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Description

"METODO E DISPOSITIVO -PER LA PRODUZIONE DI UN MANUFATTO IN FOGLIO GOFFRATO PLURIVELO E RELATIVO PRODOTTO COSI' OTTENUTO"
DESCRIZIONE
Campo Tecnico
La presente invenzione riguarda un metodo per la produzione di un manufatto in foglio goffrato plurivelo, ed in particolare ma non esclusivamente un manufatto costituito da più veli cartacei, ad esempio veli di carta "tissue". L'invenzione riguarda anche un dispositivo per l'attuazione di detto metodo nonché un prodotto plurivelo goffrato.
Stato della Tecnica
Nella produzione di manufatti in carta tissue, come carta igienica, asciugatutto e simili viene frequentemente fatto uso di un procedimento di goffratura che consiste nell'imprimere ad un velo di materiale cartaceo un disegno in rilievo tramite il passaggio del velo, o di più veli contemporaneamente, fra due rulli o cilindri, uno almeno dei quali è corredato di protuberanze definenti il disegno che viene riprodotto sul velo. Con il procedimento di goffratura si imprimono al velo od ai veli alcune caratteristiche tecniche oltre che ad un pregio estetico. In particolare con la goffratura si ottiene un aumento di volume del manufatto finale ed un aumento anche delle sue capacità di assorbimento dei liquidi. La rottura delle fibre cellulosiche che compongono il velo grazie all'azione meccanica dei rulli goffratori aumenta anche la morbidezza del prodotto.
Sono stati studiati vari sistemi per conferire al prodotto finito caratteristiche particolari in termini di gradevolezza estetica e di caratteristiche tecniche. Sono anche stati studiati sistemi per produrre manufatti con due o più veli variamente accoppiati ed opportunamente goffrati. In WO-A-9944814 sono illustrati vari metodi e dispositivi per ottenere manufatti plurivelo goffrati. In alcuni casi uno o più veli vengono sottoposti a due processi di goffratura: una prima goffratura con un disegno fine o di fondo ed una seconda goffratura con un disegno grosso o di decoro. Le due goffrature servono a conferire varie caratteristiche tecniche ed estetiche al prodotto finito.
Altri procedimenti di goffratura e di prodotti goffrati sono descritti nei documenti di tecnica anteriore citati nella suddetta pubblicazione.
Scopi e Sommario dell'Invenzione
Scopo della presente invenzione è la realizzazione di un prodotto in foglio plurivelo che presenti elevate caratteristiche di morbidezza, volume e capacità di assorbimento e che presenti anche un notevole livello di gradevolezza estetica e tattile.
Scopo dell'invenzione è anche la realizzazione di un procedimento di goffratura e di un impianto o dispositivo per l'ottenimento di un prodotto goffrato plurivelo del tipo sopra descritto.
Sostanzialmente, secondo l'invenzione viene previsto un prodotto in foglio goffrato plurivelo comprendente un primo ed un secondo velo esterno, goffrati punta-punta, tra i quali è disposto almeno un primo velo interno goffrato separatamente rispetto a detto primo e secondo velo esterno, detti due veli esterni e detto primo velo interno essendo uniti per incollaggio.
La tecnica di goffratura punta-punta è una tecnica di per sé conosciuta e consiste usualmente nel goffrare separatamente due veli con due disegni sostanzialmente uguali e nel laminare insieme i due veli cosi goffrati fra i due cilindri goffratori, i quali presentano punte disposte in modo tale da venire a corrispondersi almeno in parte (da cui il termine punta-punta) nella gola definita tra i due cilindri goffratori tra loro affiancati. Nella gola di laminazione i veli goffrati vengono premuti l'uno contro l'altro in corrispondenza delle punte dei due cilindri goffratori e si incollano grazie alla presenza di collante precedentemente applicato alle protuberanze sull'uno e/o sull'altro dei due veli goffrati separatamente.
■ Più in generale, ed in specie nel contesto della presente descrizione e delle annesse rivendicazioni, con il termine punta-punta non si intende unicamente una tecnica di goffratura ed accoppiamento in cui i due veli sono goffrati con disegni uguali. Al contrario, i due veli possono essere goffrati anche con disegni tra loro diversi, sia per forma, sia per dimensione, sia anche per densità. In generale, la corrispondenza delle punte di un cilindro goffratore con le punte dell'altro non sarà verificata per tutte le punte, ma anche solo per alcune di esse. Ad esempio, rientra nella definizione di puntapunta anche una goffratura ed un accoppiamento in cui uno dei due veli è goffrato con un disegno ornamentale di dimensioni relativamente grandi ed eventualmente costituito da motivi complessi, mentre l'altro dei due veli è goffrato con un disegno più fitto, più semplice o più piccolo.
Secondo l'invenzione fra i due due veli esterni viene interposto almeno un velo interno che è stato precedentemente goffrato con un disegno che può essere vantaggiosamente diverso rispetto ai disegni di goffratura realizzati sui due veli esterni.
Più in particolare secondo una vantaggiosa forma di realizzazione il disegno di goffratura realizzato sul velo interno ha una dimensione minore ed una densità maggiore rispetto ad almeno uno dei disegni di goffratura realizzati sui due veli esterni. In un caso particolare, se i due veli esterni presentano lo stesso disegno, il velo interno può avere un disegno di goffratura diverso da entrambi i veli esterni.
In questo modo i veli esterni (od almeno uno di essi) verranno corredati di un disegno decorativo ad esempio con motivi floreali od altro, di ampia dimensione che conferisce l'aspetto estetico al prodotto, visibile dall'esterno. Viceversa, il velo interno presenta una goffratura fine che conferisce le caratteristiche tecniche, o la maggior parte delle caratteristiche tecniche al prodotto, il manufatto che si ottiene presenta un notevole spessore ed una notevole consistenza, una elevata morbidezza ed elevata capacità di assorbimento di liquidi.
Vantaggiosamente il disegno di goffratura realizzato sul velo interno è costituito da una serie di protuberanze di forma geometrica semplice, ad esempio protuberanze tronco-piramidali o tronco-coniche, mentre il disegno goffrato realizzato sui veli esterni può essere costituito da un insieme di linee che definiscono motivi più o meno complessi che si ripetono con un opportuno passo sulla superficie del manufatto.
Secondo una forma di realizzazione particolarmente vantaggiosa dell'invenzione, tra i due veli esterni vengono inseriti non'uno solo ma due veli interni, preferibilmente entrambi goffrati (meglio se separatamente) e vantaggiosamente presentanti lo stesso disegno di goffratura o comunque disegni simili per dimensione e densità delle protuberanze. In questo caso l'accoppiamento dei quattro veli formanti il manufatto può essere ottenuto applicando il collante su uno solo dei veli esterni o più opportunamente su entrambi i veli esterni. L'accoppiamento reciproco dei due veli interni avviene per trafilamento del collante attraverso i due veli interni stessi, in quanto il collante verrà applicato in fase di produzione fra i due veli esterni ed i due veli interni. La pressione di laminazione fra i due cilindri goffratori che provvedono alla laminazione del prodotto è sufficiente a far trafilare il collante fra i due veli interni.
II velo interno od i veli interni possono essere uguale per composizione e per altre caratteristiche ai due veli esterni. Tuttavia, secondo una forma di realizzazione particolarmente vantaggiosa dell'invenzione il od i veli interni sono costituiti in materiale diverso dal materiale dei veli esterni e più in particolare possono essere realizzati con fibre cartacee di minor pregio, ad esempio carta riciclata con fibre di minore lunghezza. Le caratteristiche tecniche che il velo interno od i veli interni possono possedere sono equivalenti a quelle di un velo realizzato con fibre nuove anziché riciclate, mentre le caratteristiche estetiche che possono essere di minor pregio non sono visibili in quanto il velo interno viene coperto dai due veli esterni ad esso accoppiati.
Ancora, il velo interno od i veli interni possono essere costituiti di un materiale che presenta caratteristiche tecniche diverse rispetto ai veli esterni. Ad esempio, il od i veli interni possono essere costituiti da fibre cartacee con un maggiore potere di assorbimento di liquidi, eventualmente contenenti anche addittivi particolari a tale scopo, e che possono presentare eventualmente altre caratteristiche che li rendono non idonei alla realizzazione di veli esterni, come ad esempio una minore resistenza meccanica. Viceversa, i veli esterni possono presentare caratteristiche di particolare morbidezza e/o gradevolezza al tatto e/o resistenza meccanica od altro.
Ulteriori vantaggiose caratteristiche del prodotto secondo l'invenzione sono indicate nelle allegate rivendicazioni.
L'invenzione riguarda anche un metodo per la realizzazione di un manufatto in foglio plurivelo, in specie ma non esclusivamente di tipo cartaceo, in cui: un primo ed un secondo velo esterno vengono goffrati; ad almeno uno di detti primo e secondo velo esterno viene applicato un collante per ottenere l'adesione dèi veli formanti il manufatto; tra detto primo e detto secondo velo esterno viene inserito almeno un primo velo interno goffrato separatamente rispetto ai veli esterni; e detti due veli esterni vengono accoppiati punta-punta, con detto primo velo interno interposto tra di essi.
Ulteriori vantaggiose caratteristiche del procedimento secondo l'invenzione sono indicate nelle allegate rivendicazioni dipendenti.
L'invenzione prevede anche un dispositivo per la produzione di un prodotto in foglio plurivelo goffrato comprendente: un primo gruppo goffratore e laminatore punta-punta con una coppia di cilindri goffratori affiancati e definenti una gola di laminazione e, per ciascuno di detti cilindri goffratori, un corrispondente rullo di pressione; mezzi di alimentazione per un primo velo esterno ed un secondo velo esterno a detto primo gruppo goffratore e laminatore; almeno un erogatore di collante per applicare un collante al primo velo esterno; ed almeno un secondo gruppo goffratore.
Secondo l'invenzione un dispositivo di questo tipo, di per sé conosciuto, è caratterizzato da mezzi per alimentare a detto secondo gruppo goffratore un primo velo interno; e da un percorso per convogliare il primo velo interno, goffrato da detto secondo gruppo goffratore, al primo gruppo goffratore e laminatore, il primo velo interno venendo inserito tra il primo ed il secondo velo esterno goffrati del primo gruppo goffratore e laminatore, nella gola di laminazione fra il primo ed il secondo cilindro goffratore.
Ulteriori vantaggiose caratteristiche del dispositivo secondo l'invenzione sono indicate nelle allegate rivendicazione dipendenti.
Breve descrizione del disegno
Il trovato verrà meglio compreso seguendo la descrizione e l'unito disegno, il quale mostra una pratica esemplificazione non limitativa del trovato stesso. Nel disegno: la
Fig.l mostra una vista laterale schematica del dispositivo secondo l'invenzione in una prima forma di attuazione; le
Figg.lA, 1B ed 1C mostrano dettagli ingranditi di particolari della Fig.l; la
Fig.2 mostra una sezione trasversale schematica ingrandita di un manufatto realizzato con il dispositivo di Fig.l; la
Fig.3 mostra un ingrandimento del dettaglio indicato con III di Fig.2; la
Fig.4 mostra una'vista laterale schematica di una seconda forma di realizzazione del dispositivo secondo l'invenzione; la
Fig.5 mostra schematicamente un ingrandimento in sezione trasversale del manufatto ottenuto con il dispositivo di Fig.4; e la
Fig.6 mostra un ingrandimento del dettaglio indicato con VI nella Fig.5.
Descrizione dettagliata delle forme di attuazione preferite dell'invenzione.
Nelle Figg.l a 3 è indicata una prima forma di realizzazione dell'invenzione. In Fig.l è schematicamente illustrato un dispositivo, genericamente indicato con 1, che presenta un primo gruppo goffratore e laminatore 3 ed un secondo gruppo goffratore 5.
Il primo gruppo goffratore e laminatore 3 presenta un primo cilindro goffratore 7 ed un secondo cilindro goffratore 9. I due cilindri goffratori 7 e 9 sono disposti ad assi paralleli e tra loro accostati per definire fra di essi una gola di laminazione 10.
I cilindri 7 e 9 sono fasati in modo tale per cui nella gola di laminazione 10 le punte 7P del cilindro goffratore 7 vanno a corrispondere alle punte 9P del CÌlindro goffratore 9. In alternativa si può prevedere che questa corrispondenza punta-punta sia verificata solo per alcune delle punte e non per tutte.
Ciascuno dei due cilindri goffratori 7 e 9 è corredato di punte indicate con 7P e 9P negli ingrandimenti delle Figg.lB ed 1C. Con i due cilindri goffratori 7 e 9 cooperano due rulli di pressione 11 e 13 rispettivamente, rivestiti con un materiale cedevole, ad esempio gomma.
Un primo ed un secondo velo, che nell'esempio verranno indicati come primo e secondo velo esterno (per i motivi che appresso verranno chiariti) indicati con Vi e V2 vengono alimentati al primo gruppo goffratore e laminatore 3. Opportuni sistemi di rinvio, con rulli od altri organi equivalenti, servono ad alimentare i veli VI e V2 lungo un percorso fino a farli avvolgere attorno ai rulli di pressione 11 e 13 ed a farli passare nella zona di compressione fra i rulli di pressione 11 e 13 ed i rispettivi cilindri goffratori 7 e 9. In questo modo i due veli VI e V2 vengono goffrati secondo un disegno di goffratura che è caratterizzato da protuberanze, indicate con PI e P2 negli ingrandimenti delle Figg.lB ed 1C, dove i due veli goffrati VI e V2 sono mostrati ancora aderenti alle superfici dei cilindri goffratori 7 e 9. Al cilindro goffratore 9 è associato un erogatore di collante 15 che applica un collante sulle protuberanze P2 realizzate sul velo V2.
Il secondo gruppo goffratore 5 comprende un primo rullo goffratore 17, sulla cui superficie sono realizzate punte 17P (cfr. Fig.lA), che coopera con un rullo di pressione 19, anch'esso vantaggiosamente rivestito con uno strato di materiale cedevole, ad esempio gomma od altro. Le punte 17P realizzate sul rullo goffratore 17 del gruppo goffratore 5 presentano vantaggiosamente e preferibilmente una forma semplice ad esempio troncopiramidale o tronco-conica. Esse hanno una dimensione relativamente piccola ed una elevata densità, tipicamente pari o superiore a 20 punte/cm2 e preferibilmente tra 30 e 100 punte/cm2.
Viceversa, le punte 7P e 9P dei cilindri goffratori 7 e 9 presentano dimensioni maggiori e densità minore ad esempio non superiore a 20 punte/cm2 e preferibilmente non superiore a 15 punte/cm .
Le punte 7P e 9P possono essere vantaggiosamente di forma più complessa, ad esempio possono riprodurre un disegno anche composto da più linee eventualmente di spessore diverso e/o variabile. Questi disegni sono comunemente utilizzati nel decoro di prodotti in carta tissue goffrata, come è noto dallo stato della tecnica.
Un terzo velo V3, che nel seguito verrà indicato come primo velo interno (per motivi che appariranno chiari nel seguito) viene alimentato attraverso opportuni mezzi definenti un percorso di alimentazione (non mostrati) al secondo gruppo goffratore 5 e viene qui goffrato per ricevere il disegno corrispondente alle punte 17P sul rullo goffratore 17. Il velo V3 così goffrato viene alimentato, con un rinvio intorno ad un rullo 21, lungo un percorso di alimentazione tra il secondo gruppo goffratore 5 ed il primo gruppo goffratore e laminatore 3.
Il percorso di alimentazione del primo velo interno V3 è tale per cui quest'ultimo viene alimentato nella gola di laminazione 10 per disporsi fra i due veli esterni VI e V2 già goffrati. In questo modo nella gola di laminazione 10 i tre veli VI, V2 e V3 vengono laminati insieme e tra loro incollati grazie al collante applicato dall'erogatore 15 ed alla pressione esercitata dalle punte 7P e 9P dei cilindri goffratori 7 e 9.
Il risultato di questo procedimento di goffratura è schematicamente illustrato in Fig.2, dove la porzione del materiale nastriforme plurivelo, genericamente indicato con N, ottenuto in uscita dal dispositivo di Fig.l è mostrato in sezione lungo un piano ortogonale allo sviluppo del manufatto ed in forte ingrandimento.
Il materiale nastriforme N è così costituito dai due veli esterni VI e V2 tra i quali è disposto il velo interno V3. Sui veli VI e V2 sono realizzate protuberanze PI e P2 accoppiate in un assetto punta-punta, mentre sul velo V3 sono realizzate protuberanze P3 di dimensioni minori e densità maggiore rispetto alle protuberanze PI e P2. Come è visibile nell'ingrandimento di Fig.3, fra il velo V2 ed il velo V3 è applicato il collante C. Quest'ultimo trafila per effetto della pressione esercitata dalle punte 7P e 9P dei cilindri 7 e 9 attraverso il velo V3 per raggiungere lo spazio tra quest'ultimo ed il velo Vi ed ottenere così l'incollaggio reciproco di tutti e tre i veli. Non si esclude, peraltro, in particolare quando il velo V3 ha una consistenza tale da rendere difficoltoso il trafilamento del collante, di prevedere un secondo erogatore di collante (simmetrico al primo)associato al cilindro goffratore 7 per applicare una dose di collante sulle protuberanze PI realizzate sul velo VI (come mostrato in Fig.4 in un secondo esempio di attuazione).
La Fig.4 mostra una seconda forma di realizzazione del dispositivo secondo l'invenzione. Numeri uguali indicano parti uguali o corrispondenti a quelle della Fig.l. La differenza rispetto alla precedente forma di attuazione consiste nel fatto che il dispositivo di Fig.4 presenta un terzo gruppo goffratore che è indicato con 25 corredato di un rullo goffratore 27 la cui superficie è provvista di punte (non mostrate), analoghe alle punte 17P, e di un rullo di pressione 29 equivalente al rullo di pressione 9 del secondo gruppo goffratore 5. Ài terzo gruppo goffratore 25 viene alimentato un quarto velo V4, nel seguito indicato come secondo velo interno.
II secondo velo interno V4 goffrato viene rinviato attorno al rullo 21 ed alimentato nella gola 10 definita tra i cilindri goffratori 7 e 9 nel primo gruppo goffratore 3.
Il primo gruppo goffratore e laminatore 3 presenta, in questa forma di realizzazione, un secondo erogatore di collante 16 che serve ad applicare il collante sulle protuberanze generate per goffratura dal cilindro goffratore 7 e dal rullo di pressione 11 sul primo velo esterno VI.
Con questa disposizione nella gola di laminazione 10 i quattro veli VI, V2, V3 e V4 vengono tra loro accoppiati grazie alla pressione esercitata tra le punte 7P e 9P dei cilindri goffratori 7 e 9 ed al collante applicato dal gruppi erogatori 15 e 16.
Le Figg.5 e 6 mostrano in rappresentazioni schematiche e fortemente ingrandite il manufatto nastriforme N che si ottiene. Nella rappresentazione schematica di Fig.5 i due veli V3 e V4 sono tra loro accoppiati in un assetto cosiddetto annidato, cioè con le protuberanze P3 del velo V3 che si annidano fra le protuberanze adiacenti P4 del velo V4. Peraltro questo assetto non è vincolante ed è anche difficilmente realizzabile a causa della piccola dimensione di queste protuberanze. Più in generale le protuberanze P3 e P4 si disporranno in modo casuale. L'ingrandimento di Fig.6 mostra come nella zona delle protuberanze PI e P2 realizzate sui due veli VI e V2 è stato applicato il collante in due dosi, indicate con CI e C2. La dose di collante CI è quella applicata dall'erogatore 15 sul primo velo VI, mentre la dose C2 è applicata dall'erogatore di collante 16 sulle protuberanze P2 del velo V2. A causa della pressione esercitata nella gola di laminazione 10 fra le punte 7P e 9P dei cilindri goffratori 7 e 9 le due dosi di collante CI e C2 trafilano almeno parzialmente attraverso i due veli interni V3 e V4, in modo da ottenere l'incollaggio reciproco di tutti i veli VI, V2, V3 e V4 formanti il manufatto nastriforme N.
E' inteso che il disegno non mostra che un esempio di attuazione dell'invenzione, la quale può variare nelle forme e disposizioni senza peraltro uscire dall'ambito del concetto che informa il trovato stesso. L'eventuale presenza di numeri di riferimento nelle rivendicazioni accluse ha lo scopo di facilitare la lettura delle rivendicazioni con riferimento alla descrizione ed al disegno, e non limita l'ambito della protezione rappresentata dalle rivendicazioni.

Claims (23)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Un prodotto in foglio goffrato plurivelo comprendente un primo ed'un secondo velo esterno (VI, V2), goffrati punta-punta, tra i quali è disposto almeno un primo velo interno (V3; V4) goffrato separatamente rispetto a detto primo e secondo velo esterno, detti due veli esterni e detto primo velo interno essendo uniti per incollaggio.
  2. 2. Prodotto come da rivendicazione 1, in cui detto primo e detto secondo velo esterno (VI, V2) sono goffrati con almeno un primo disegno di goffratura comportante una serie di protuberanze sul primo velo esterno ed una serie di protuberanze sul secondo velo esterno, e detto almeno un velo interno (V3) è goffrato con un secondo disegno di goffratura diverso dal disegno di goffratura dei veli esterni.
  3. 3. Prodotto come da rivendicazione 1 o 2, in cui detto primo e detto secondo velo esterno (VI, V2) sono goffrati con due disegni di goffratura diversi, almeno alcune delle protuberanze dei due veli esterni corrispondendosi le une con le altre in un accoppiamento puntapunta.
  4. 4. Prodotto come da rivendicazione 1 o 2, in cui detto primo e detto secondo velo esterno (VI, V2) sono goffrati con lo stesso disegno di goffratura.
  5. 5. Prodotto come da una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui detto almeno un primo velo interno (V3; V4) presenta un disegno di goffratura con una dimensione minore ed una densità maggiore rispetto alla goffratura di almeno uno dei due veli esterni (VI, V2).
  6. 6. Prodotto come da rivendicazione 5, in cui uno almeno dei veli esterni (VI, V2) è goffrato con un disegno di goffratura costituito da una pluralità di protuberanze (PI; P2) con una densità non superiore a 20 protuberanze/cm2 e preferibilmente non superiore a 15 protuberanze/cm2.
  7. 7. Prodotto come da una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui detto almeno un primo velo interno (V3? V4) presenta una goffratura costituita da una pluralità di protuberanze (P3; P4) con una densità non inferiore a 20 protuberanze/cm2 e preferibilmente compresa tra 30 e 100 protuberanze/cm2.
  8. 8. Prodotto come da una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui detto almeno un primo velo interno (V3) presenta una goffratura costituita da una distribuzione ripetitiva di protuberanze di forma troncopiramidale o tronco-conica (P3; P4).
  9. 9. Prodotto come da una o più delle rivendicazioni precedenti, comprendente un secondo velo interno (V4) goffrato, inserito tra detto primo e detto secondo velo esterno (VI, V2).
  10. 10. Prodotto come da rivendicazione 9, in cui detto primo e detto secondo velo interno (V3, V4) sono goffrati con disegni di goffratura sostanzialmente uguali.
  11. 11. Prodotto come da una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui detto primo e detto secondo velo esterno (VI, V2) sono realizzati con fibre cartacee diverse rispetto alle fibre cartacee con cui è costituito detto primo ed eventualmente detto secondo velo interno (V3 ; V4).
  12. 12. Un metodo per la realizzazione di un manufatto in foglio plurivelo, in cui: un primo ed un secondo velo esterno (VI, V2) vengono goffrati; ad almeno uno di detti primo e secondo velo esterno viene applicato un collante (C) per ottenere l'adesione dei veli formanti il manufatto; tra detto primo e detto secondo velo esterno viene inserito almeno un primo velo interno (V3) goffrato separatamente rispetto ai veli esterni; e detti due veli esterni (VI, V2) vengono accoppiati punta-punta, con detto primo velo interno (V3) interposto tra di essi.
  13. 13. Metodo come da rivendicazione 12, in cui detto almeno un velo inerno viene goffrato con un disegno di goffratura diverso rispetto ad almeno uno dei veli esterni .
  14. 14. Metodo come da rivendicazione 12 o 13, in cui detti veli esterni vengono goffrati con disegni tra loro sostanzialmente uguali.
  15. 15. Metodo come da rivendicazione 12, 13 o 14, in cui detto almeno un velo interno (V3; V4) viene goffrato con un disegno che presenta una dimensione minore ed una densità maggiore rispetto ad almeno uno dei veli esterni (VI, V2).
  16. 16. Metodo come da una o più delle rivendicazioni 12 a 15, in cui almeno uno dei veli esterni (VI, V2) è goffrato con un disegno di goffratura costituito da una pluralità di protuberanze (P2; P2) con una densità non superiore a 20 protuberanze/cm2 e preferibilmente non superiore a 15 protuberanze/cm2.
  17. 17. Metodo come da una o più delle rivendicazioni 12 a 16, in cui detto almeno un primo velo interno (V3) è goffrato con un disegno di goffratura costituito da una pluralità di protuberanze (P3; P4) con una densità non inferiore a 20 protuberanze/cm2 e preferibilmente compresa tra 30 e 100 protuberanze/cm .
  18. 18. Metodo come da una o più delle rivendicazioni 12 a 17, in cui detto almeno un primo velo interno è goffrato con un disegno di goffratura costituito da una distribuzione ripetitiva di protuberanze (P3; P4) di forma tronco-piramidale o tronco-conica.
  19. 19. Metodo come da una o più delle rivendicazioni 12 a 18, in cui tra detto primo e detto secondo velo esterno (VI, V2) viene interposto un secondo velo interno (V4) goffrato separatamente da detti veli esterni.
  20. 20. Metodo come da rivendicazione 19, in cui detto primo e detto secondo velo interno (V3, V4) sono goffrati con disegni di goffratura sostanzialmente uguali.
  21. 21. Metodo come da rivendicazione 19 o 20, in cui 11 collante viene applicato su entrambi detti veli esterni (VI, V2).
  22. 22. Metodo come da una o più delle rivendicazioni 12 a 21, in cui detto primo e detto secondo velo esterno (VI, V2) sono realizzati con fibre cartacee diverse rispetto alle fibre cartacee con cui è costituito detto primo ed eventualmente detto secondo velo interno (V3; V4).
  23. 23. Un dispositivo per la produzione di un prodotto in foglio plurivelo goffrato, comprendente: un primo gruppo goffratore e laminatore punta-punta (3) con una coppia di cilindri goffratori (7, 9) affiancati e definenti una gola di laminazione (10) e, per ciascuno di detti cilindri goffratori, un corrispondente rullo di pressione (11, 13); mezzi di alimentazione per un primo velo esterno (VI) ed un secondo velo esterno (V2) a detto primo gruppo goffratore e laminatore (3); almeno un erogatore di collante (15; 16) per applicare un collante (C; Cl; C2) al primo velo esterno (VI); ed almeno un secondo gruppo goffratore (5); caratterizzato da mezzi per alimentare a detto secondo gruppo goffratore (5) un primo velo interno (V3); e da un percorso per convogliare il primo velo interno (V3), goffrato da detto secondo gruppo goffratore (5), al primo gruppo goffratore e laminatore (3), il primo velo interno (V3) venendo inserito tra il primo ed il secondo velo esterno (VI, V2) goffrati del primo gruppo goffratore.e laminatore (3), nella gola di laminazione (10) fra il primo ed il secondo cilindro goffratore (7, 9). 25. Dispositivo come da rivendicazione 24, caratterizzato dal fatto che i cilindri goffratori (7, 9) di detto primo gruppo goffratore e laminatore presentano disegni di goffratura sostanzialmente uguali. 26. Dispositivo come da rivendicazione 24, caratterizzato dal fatto che i cilindri goffratori (7, 9) del primo gruppo goffratore e laminatore presentano rispettive serie di protuberanze definenti disegni di goffratura diversi sui due cilindri, almeno alcune delle protuberanze di uno dei cilindri goffratori corrispondendo a rispettive protuberanze dell'altro cilindro goffratore. 27. Dispositivo come da una o più delle rivendicazioni 24 a 26, caratterizzato dal fatto che detto secondo gruppo goffratore comprende una coppia di rulli (17, 19), uno almeno dei quali presenta una superficie corredata di un disegno di goffratura di dimensioni minori e densità maggiore rispetto ad uno almeno dei due cilindri di goffratura del primo gruppo goffratore-laminatore. 28. Dispositivo come da una o più delle rivendicazioni 24 a 27, caratterizzato dal fatto di comprendere un terzo gruppo goffratore (25) e mezzi di alimentazione di un secondo velo interno (V4) a detto terzo gruppo goffratore, un percorso essendo previsto per alimentare al primo gruppo goffratore e laminatore (3) il secondo velo interno (V4), goffrato dal terzo gruppo goffratore (25). 29. Dispositivo come da rivendicazione 28, caratterizzato dal fatto di comprendere un secondo erogatore di collante (16) per applicare un collante (C2) sul secondo velo esterno (V2). 30. Dispositivo come da rivendicazione 28 o 29, caratterizzato dal fatto che detto terzo gruppo goffratore (25) comprende una coppia di rulli (27, 29), uno almeno dei quali presenta un disegno di goffratura di dimensioni minori e densità maggiore rispetto ad uno almeno dei due cilindri di goffratura del primo gruppo gof fratorelaminatore 31. Dispositivo come da una o più delle rivendicazioni 24 a 30, caratterizzato dal fatto che almeno uno e preferibilmente entrambi i cilindri goffratori (7, 9) del primo gruppo goffratore e laminatore (3) comprendono punte (7P, 9P) con una densità non superiore a 20 punte/cm2 e preferibilmente non superiore a 15 punte/cm2. 32. Dispositivo come da una o più delle rivendicazioni 24 a 31,caratterizzato dal fatto che il rullo goffratore (17; 27) di detto secondo ed eventualmente di detto terzo gruppo goffratore (5; 25) comprendono punte (17P) con una densità non inferiore a 20 punte/cm2 e preferibilmente compresa tra 30 e 100 punte/cm2. 33. Dispositivo come da una o più delle rivendicazioni 24 a 32 caratterizzato dal fatto che il rullo goffratore (17) del secondo gruppo goffratore (5) ed eventualmente il rullo goffratore (27) del terzo gruppo goffratore (25) presentano una distribuzione geometrica uniforme di punte tronco-piramidali e tronco-coniche.
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