ITBZ20080042A1 - Cassaforma a perdere - Google Patents

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ITBZ20080042A1
ITBZ20080042A1 IT000042A ITBZ20080042A ITBZ20080042A1 IT BZ20080042 A1 ITBZ20080042 A1 IT BZ20080042A1 IT 000042 A IT000042 A IT 000042A IT BZ20080042 A ITBZ20080042 A IT BZ20080042A IT BZ20080042 A1 ITBZ20080042 A1 IT BZ20080042A1
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reticular
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IT000042A
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Vincenzo Zangari
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Arcosistem Di Zangari Vincenzo
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    • E04BUILDING
    • E04CSTRUCTURAL ELEMENTS; BUILDING MATERIALS
    • E04C3/00Structural elongated elements designed for load-supporting
    • E04C3/02Joists; Girders, trusses, or trusslike structures, e.g. prefabricated; Lintels; Transoms; Braces
    • E04C3/20Joists; Girders, trusses, or trusslike structures, e.g. prefabricated; Lintels; Transoms; Braces of concrete or other stone-like material, e.g. with reinforcements or tensioning members
    • EFIXED CONSTRUCTIONS
    • E04BUILDING
    • E04CSTRUCTURAL ELEMENTS; BUILDING MATERIALS
    • E04C3/00Structural elongated elements designed for load-supporting
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    • EFIXED CONSTRUCTIONS
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  • Architecture (AREA)
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  • Structural Engineering (AREA)
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Description

Descrizione dell'invenzione industriale dal titolo:
CASSAFORMA A PERDERE
DESCRIZIONE
Le armature di servizio per cemento armato sono solitamente costituite da casseforme che contengono il calcestruzzo finché non abbia acquistato sufficiente maturazione e quindi consistenza e per conferirgli la voluta forma; è chiamata grossa armatura quella che regge le casseforme e tutti i carichi agenti su di esse finché la struttura non abbia raggiunto tal grado di maturazione, e quindi di consistenza, da reggersi da sola. I materiali usati per le casseforme e per la grossa armatura di servizio sono: il legname che ha una buona resistenza e può essere recuperato un certo numero di volte in buone condizioni per il reimpiego e materiali metallici sotto forma di pannelli, elementi di giunzione e di fissaggio, cravatte metalliche, chiavette, morsetti, distanziatori, puntoni, travetti, ecc..
Per esempio per la realizzazione di un pilastro in cemento armato sono richieste le seguenti fasi di preparazione:
- la sistemazione o realizzazione dell'armatura metallica, costituita solitamente da ferri verticali tenuti distanziati da staffe orizzontali, che sarà annegata nel calcestruzzo;
- la realizzazione della cassaforma formata da pannelli in legno o pannelli metallici, assicurati eventualmente da elementi distanziatori passanti ed elementi di bloccaggio agganciati a detti distanziatori;
- l'applicazione di puntelli inclinati allo scopo di mantenere la cassaforma in posizione verticale.
Naturalmente la cassaforma deve arrivare ad una quota superiore a quella del pilastro finito. La cassaforma non permette un controllo del getto durante la fase di colata, non è per esempio visibile la formazione di vuoti o una distribuzione irregolare del materiale rispetto alla sezione del pilastro. In particolare in caso di cassaforma metallica la superficie del manufatto è liscia e non favorisce l’aggrappamento dell’intonaco, rispettivamente dei collanti o delle malte per la posa di elementi di rivestimento, inoltre il collegamento con un muro o altro manufatto adiacente risulta poco efficiente e quindi comporta spesso la formazione di crepe e fessurazioni proprio in dette zone. Naturalmente i tempi notevoli per il disarmo condizionano l'organizzazione del cantiere perché non permettono per esempio l'elevazione di muri adiacenti ai pilastri. In seguito al disarmo gli elementi di casseratura devono essere puliti accuratamente per permetterne il riutilizzo.
L'invenzione si pone il compito di realizzare una cassaforma o elementi di cassaforma del tipo a perdere, per cemento armato, semplice, maneggevole e relativamente leggera atta a determinare delle superfici esterne di aggrappamento efficienti ottenendo un manufatto omogeneo e privo di inclusioni d’aria, offrendo inoltre la possibilità del controllo diretto della colata e del livello del getto ed il collegamento con elementi prefabbricati o di ancoraggio e collegamento.
Per adempiere a questo compito l’invenzione propone una cassaforma o elementi di cassaforma a perdere, formati da un elemento strutturale reticolare o perforato, per esempio da una rete elettrosaldata con maglia grossa zincata o trattata per renderla resistente alla ruggine, accoppiato ad un elemento di contenimento come per esempio rete a maglia fine, tessuto, laminato, cartone, guaina, lastra in fibrocemento, legno, laterizio, pietra. L'elemento strutturale svolge funzioni statiche per mantenere la forma della cassaforma durante la colata ed in seguito a questa, mentre l’elemento di contenimento svolge funzioni di trattenimento con passaggio dell’aria e dell’acqua eccedente, Dette casseforme o elementi di cassaforma, possono avere forme diverse in relazione al manufatto da realizzare, in particolare possono avere sezione quadrata, rettangolare o rotonda, per esempio per la realizzazione di pilastri ed arcate a curvatura pronunciata, sezione ad U, per esempio per travi orizzontali ed arcate a curvatura leggera, sezione ad L per cordoli di solette o gradini di scale. In particolare in caso di cassaforma per cordoli, almeno l'aletta verticale dell’elemento ad L, può essere dotata internamente o esternamente di pannello isolante (per esempio in fibrocemento o materiale espanso) dotato di superfici predisposte per l'aggrappamento. In caso di travi orizzontali o inclinate, la cassaforma a perdere ha sezione trasversale ad U e soltanto in caso di inclinazioni forti essa avrà sezione quadra o rettangolare chiusa. In certi casi la cassaforma ad U può essere eventualmente priva di struttura di contenimento nella zona mediana lungo l'asse longitudinale della superficie orizzontale che appoggia inferiormente contro pannelli sostenuti inferiormente in modo noto da travetti e puntelli.
E’ possibile inoltre comporre la cassaforma utilizzando gli elementi strutturali e di contenimento come sopra descritto per la realizzazione di strutture o elementi decorativi neH’edilizia o di manufatti in calcestruzzo, per esempio nella produzione di contenitori o di prefabbricati vari in calcestruzzo gesso o simili.
La realizzazione della cassaforma o degli elementi di cassaforma a perdere secondo l’invenzione può avvenire tramite pressa o eventualmente in parte, a saldatura, l’elemento strutturale e quello di contenimento possono essere accoppiati preventivamente o successivamente alla piegatura e/o saldatura, non è escluso per esempio l’impiego di una rete composita nella quale i fili delle maglie grosse assolvono alla funzione del mantenimento della forma mentre la rete a maglia fine ha funzione di trattenimento dell’impasto facendo passare l’aria e l’acqua eccedente. Naturalmente il dimensionamento della maglia o della perforazione dell’elemento di contenimento è in relazione alla granulometria dell’inerte usato per l'impasto del calcestruzzo. Mentre le dimensioni delle maglie o dei fori e del diametro del relativo filo, rispettivamente dello spessore della lamiera perforata, sono in relazione alla spinta esercitata dal materiale colato contenuto, dipendente essenzialmente dalla consistenza e dal peso dell’impasto da colare e dalle dimensioni della cassaforma.
Per impedire una deformazione o lo “spanciamento" della cassaforma per effetto del peso del calcestruzzo contenuto, possono essere applicati dei doppi ganci, agganciati (distanziati fra di loro) da una parte sul filo della rete a maglia grossa mentre oltre la superficie opposta della cassaforma i secondi ganci sono trattenuti da un tondino unico passante appoggiato esternamente. In caso di pilastro a sezione quadra o rettangolare si farà uso di una serie di doppi ganci disposti a croce con una seconda serie di doppi ganci o con più serie di doppi ganci in particolare se la sezione del pilastro è per esempio rettangolare.
In caso di cassaforma a perdere avente sezione ad U, per evitare la deformazione delle alette verticali parallele, esse possono essere collegate fra di loro tramite ganci del tipo identico a quelli usati per i pilastri con o senza impiego di tondini di trattenimento.
In caso di cassaforma a perdere ad L, per esempio per la realizzazione dei cordoli perimetrali di solette, l’aletta verticale può facilmente essere assicurata aN’armatura del cordolo o all'aletta orizzontale della stessa cassaforma per evitare la deformazione durante la gettata.
Convenientemente la cassaforma ad L per cordolo perimetrale, per esempio la sera prima della gettata del cordolo, può essere fissata “a punti" tramite un po’ di malta alla superficie orizzontale del muro esterno sulla quale appoggia detta aletta che eventualmente può essere priva di elemento di contenimento.
Utilizzando la cassaforma o gli elementi di cassaforma secondo l'invenzione, in seguito alla gettata, il manufatto risulta direttamente esposto all’aria ed in caso esso può essere inumidito direttamente a spruzzo. In pratica subito dopo la gettata possono essere eseguite opere di muratura aderenti e collegate ai manufatti realizzati con la cassaforma a perdere secondo l'invenzione. E’ inoltre possibile erigere in un primo tempo muri o strutture murarie ed inserire nelle posizioni previste le casseforme, per esempio dei pilastri, eseguendo il getto successivamente. Le superfici esterne ruvide e la presenza delle maglie, rispettivamente delle perforazioni, grosse e fini della cassaforma offrono condizioni ideali di aggrappamento per malte, collanti cementizi ed intonaci in modo da assicurare un collegamento efficiente e duraturo prevenendo la formazione di crepe e fessurazioni ed ottenendo più stabilità strutturale.
L'invenzione comprende inoltre la realizzazione di casseforme con l’elemento strutturale esterno disarmabile ed eventualmente riutilizzabile, provvisto eventualmente di una o più cerniere longitudinali o di linee di giunzione apribile per consentire l'apertura ed il disarmo.
Le casseforme secondo l’invenzione permettono di prevedere degli elementi di armatura, di collegamento o di ancoraggio disposti in posizione passante o annegati parzialmente nel getto per le opere adiacenti da erigere contemporaneamente , preventivamente o successivamente. Inoltre la cassaforma o gli elementi di cassaforma secondo l’invenzione permettono di prevedere, all’interno o in superficie del getto, dei passaggi o delle tracce applicando alla cassaforma nelle zone opportune dei tubi per esempio in materiale plastico o in cartone. E’ inoltre possibile collegare con il manufatto realizzato con la cassaforma secondo l’invenzione, per esempio delle travi o altri elementi strutturali eventualmente prefabbricati posizionati in modo che essi siano parzialmente annegati nel getto o che gli elementi di ancoraggio o collegamenti di essi siano annegati nel getto .
L’invenzione viene spiegata più da vicino in base ad alcuni esempi di esecuzione preferenziali di manufatti in calcestruzzo nel settore edilizio realizzabili con l’impiego di casseforme a perdere secondo l’invenzione.
La Fig, 1 illustra in vista laterale la parte inferiore di una cassaforma a perdere secondo l’invenzione per un pilastro verticale a sezione quadrata in calcestruzzo armato.
La Fig. 2 è la sezione secondo il piano orizzontale INI indicato in Fig. 1 passante per la cassaforma illustrata in Fig. 1.
La Fig. 3 illustra in sezione secondo un piano verticale un cordolo perimetrale gettato assieme alla corrispondente soletta ed appoggiato su un muro portante esterno facendo uso di una cassaforma ad L.
La Fig. 4 illustra la vista laterale di un pilastro verticale collegato ad una trave orizzontale entrambi prodotti con cassaforma a perdere secondo l'invenzione.
Fig. 5 è la sezione secondo il piano V-V indicato nella Fig. 4 passante per la trave con cassaforma a perdere secondo l’invenzione.
La cassaforma e gli elementi di cassaforma a perdere secondo l’invenzione vengono prodotti da una rete metallica 3 a maglia grossa (per esempio 8cm x 8cm) con filo relativamente grosso (per esempio diametro 5mm) accoppiata ad una rete in materiale plastico o metallico a maglia fine 4 (per esempio ca. 5mm x 5mm) e con filo avente diametro relativamente sottile. Dette reti possono essere accoppiate prima del loro taglio e della loro deformazione o unione, per esempio per saldatura o dopo dette operazioni. E’ pensabile anche l’impiego di una rete composita, rispettivamente di una rete unica formata da fili più grossi e più distanziati fra di loro e fili molto più fini e disposti a distanze molto più ravvicinate. Le varie forme delle casseforme possono essere prodotte per taglio e piegatura delle reti, per unione tramite saldatura e/o legatura. Elementi a doppio gancio 3a possono essere applicati, distanziati fra di loro, alla struttura reticolare 3, 3c, 3t delle casseforme allo scopo di stabilizzarne la forma, rispettivamente per evitare la deformazione o lo “spanciamento" durante la colata e la maturazione. Detti doppi ganci 3a possono essere agganciati direttamente sui fili della rete a maglia grossa 3, 3c, 3t oppure essere agganciati da una o da ambo le parti su dei tondini 3b passanti di trattenimento aderenti esternamente.
In caso di realizzazione di un pilastro verticale (Figg. 1, 2) appoggiato su una soletta 1 dalla quale sporgono i tondini verticali 2 deH'armatura tenuti in modo noto da staffe 2a distanziate fra di loro, la cassaforma a perdere formata dalle reti 3, 4 è provvista di doppi ganci 3a agganciati da una parte sui fili della rete 3 a maglia grossa e dalla parte opposta su tondini 3b verticali di trattenimento, eventualmente sfilabili successivamente aderenti esternamente alla rete 3. La cassaforma secondo l’invenzione permette l’aggancio o l'applicazione passante di ferri o elementi di armatura per eventuali opere di successiva realizzazione aderenti al pilastro.
In caso di realizzazione di un cordolo perimetrale 7 con armatura 2c, 2d di una soletta 6 con armatura 6a appoggiata su muro verticale 5 (Fig. 3), la cassaforma secondo l’invenzione ha forma ad L. Essa può essere realizzata sempre tramite rete a maglia grossa 3c e rete a maglia fine oppure essa può, come illustrato, consistere nella sola rete a maglia grossa 3c piegata ad L essendo eventualmente l’aletta orizzontale appoggiata contro la sommità del muro 5 verticale priva di rete a maglia fine permettendo il fissaggio preventivo tramite mucchietti di malta, mentre l’aletta verticale pure eventualmente priva di rete a maglia fine è provvista internamente oppure esternamente, di un pannello in materiale isolante tipo fibrocemento o a resina espansa 7a. Naturalmente l’aletta verticale può essere assicurata contro deformazione tramite ganci o tiranti che la collegano ca. in diagonale all’aletta orizzontale o all’armatura 2c, 6a. L’armatura di sevizio 8 naturalmente è del tipo noto, solitamente formato da pannelli travetti e puntoni.
In caso di realizzazioni di travi orizzontali 9 eventualmente collegate a pilastri (Figg. 4, 5), la cassaforma per la trave 9 ha sezione ad U ed è formata da una rete a maglia grossa 3t e da una a maglia fine 3s. La cassaforma orizzontale è sostenuta in modo noto dall’armatura di servizio 8. Mentre le alette verticali della cassaforma sono provviste di rete a maglia fine 3s, la parte orizzontale lungo la fascia centrale potrebbe essere eventualmente anche priva di rete a maglia fine. Per evitare la deformazione delle alette verticali esse sono provviste verso l’esterno di doppi ganci 3u. In caso di travi in posizione inclinata, la cassaforma deve essere del tipo chiuso simile a quella per pilastri verticali. Eventualmente la cassaforma per le travi può essere collegata con la cassaforma del rispettivo pilastro o muro di sostegno ed il getto può avvenire contemporaneamente ottenendo una struttura monolitica.

Claims (9)

  1. RIVENDICAZIONI 1 . Cassaforma o elementi di cassaforma a perdere per la realizzazione di strutture o manufatti in cemento o impasti di inerte con leganti, caratterizzata dal fatto che le pareti della cassaforma o di elementi di casseratura sono formate da un elemento strutturale (3) reticolare o perforato e con diametro del filo, rispettivamente spessore, tale da non essere eccessivamente deformato sotto il peso e l’azione della gettata e da un elemento di contenimento (4), appoggiato o applicato internamente, a maglia o perforazione fine, avente eventualmente forma di rete di lamiera perforata, di tessuto, di cartone, di laminato, di guaina, di lastra intera o composta in legno, in laterizio, in pietra in ceramica con la grandezza delle maglie, delle perforazioni o delle fessure in relazione alla granulometria dell'inerte ed alla consistenza dell’impasto.
  2. 2. Cassaforma secondo la rivendicazione 1 , caratterizzata dal fatto che l’elemento strutturale reticolare o perforato (3) esterno è provvisto di una o più cerniere o di elementi noti di aggancio o giunzione in modo da rendere la cassaforma apribile favorendo il disarmo e rendendola eventualmente riutilizzabile e che detto utilizzo è più indicato se la struttura esterna (3) è accoppiata ad una struttura di contenimento (4) porosa, o stagna, per esempio in cartone o avente forma di guaina, laminato, lastra.
  3. 3. Cassaforma secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che l’elemento di contenimento (4) è del tipo poroso o stagno.
  4. 4. Cassaforma secondo la rivendicazione 1 , caratterizzata dal fatto che in caso di elementi strutturali reticolari o perforati (3), rispettivamente di elementi di contenimento (4), in acciaio o in metallo ferroso essi sono zincati o hanno subito un trattamento noto antiruggine.
  5. 5. Cassaforma secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che l’elemento strutturale (3) reticolare è formato da una rete composita unica con le maglie grosse formate da fili grossi metallici o in plastica occupate da una struttura reticolare a maglia fine formata da fili sottili metallici o in materiale plastico.
  6. 6. Cassaforma secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che su almeno una delle superfici della cassaforma l’elemento di contenimento (3) è formato da un pannello corrispondente in materiale isolante termico (7a) applicato internamente o esternamente a detta superficie dell’elemento strutturale (3) reticolare o perforato.
  7. 7. Cassaforma secondo la rivendicazione 1 , caratterizzata dal fatto che in caso di appoggio della cassaforma (3t) su pannelli di sostegno (8) o su superaci di opere di sostegno (5), la parete dell’elemento strutturale a maglie o perforato appoggiata, almeno sulla striscia mediana di appoggio, può essere priva elemento di contenimento (3s).
  8. 8. Cassaforma secondo la rivendicazione 1 , caratterizzata dal fatto che elementi a doppio gancio (3a) agganciati ai fili o nei fori di pareti opposte o adiacenti della stessa cassaforma, oppure su tondini (3b) aderenti esternamente a dette pareti, evitano la deformazione della cassaforma esposta al peso ed alle azioni del materiale gettato.
  9. 9. Cassaforma secondo le rivendicazioni 1 e 7, caratterizzata dal fatto che i doppi ganci (3a) sono agganciati da una parte ai fili delle maglie o ai fori dell’elemento strutturale reticolare o perforato (3), rispettivamente ad un tondino (3b) appoggiato esternamente a detta struttura mentre dall’altra parte sono agganciati ad elementi deH’armatura interna (2, 2a; 2c, 2d; 2t, 2).
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