ITBS20120159A1 - Motore ad aria compressa - Google Patents
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Description
TITOLARE: SACELLINI VALENTINO PIETRO
DESCRIZIONE
La presente invenzione riguarda un motore ad aria compressa, ed un apparato comprendente tale motore.
Il crescente livello di inquinamento ambientale, come pure l’aumento dei prezzi e la riduzione della disponibilità dei combustibili fossili impongono in modo sempre più marcato l’individuazione e lo sviluppo di tecnologie verdi.
In particolare nel settore dell’automotive, lo sforzo delle industrie à ̈ rivolto all’impiego di batterie per promuovere la locomozione dei veicoli, oppure alla progettazione di macchine a funzionamento ibrido, vale a dire alimentabili in maniera alternata con diversi combustibili fossili (ad esempio gas metano e benzina) oppure montando motori a combustione interna unitamente a motori elettrici.
Tuttavia, anche tali soluzioni tecniche, sebbene migliorative sotto una pluralità di punti di vista, non possono essere considerate eco-compatibili tout-court in virtù dei prodotti gassosi generati dalla reazione di combustione che comunque deve avvenire anche per carburanti gassosi, ma soprattutto in quanto, nel medio e lungo periodo, lo smaltimento delle batterie impiegate nei motori elettrici rappresenterà un serio problema ambientale.
La presente invenzione si colloca quindi in tale contesto, proponendosi di fornire un motore con funzionamento ad aria compressa, idoneo quindi ad evitare che si originino prodotti di combustione nocivi, ed il cui funzionamento non implica riscaldamento terrestre né favorisce l’inasprimento dell’effetto serra.
Tale obiettivo à ̈ ottenuto tramite un motore secondo la rivendicazione 1, e tramite un apparato secondo la rivendicazione 10. Le rivendicazioni da queste dipendenti mostrano forme di realizzazione vantaggiose. L’oggetto della presente invenzione verrà ora descritto nel dettaglio, con l’ausilio delle tavole allegate, in cui:
- la figura 1 mostra una rappresentazione schematica dell’apparato della presente invenzione, in accordo ad una possibile forma realizzativa;
- la figura 2 illustra una vista in sezione del motore impiegabile nell’apparato di figura 1, in accordo ad un’implementazione dell’invenzione;
- la figura 3 rappresenta una vista dall’alto del motore di figura 2, in cui à ̈ stata rimossa la testata; - la figura 4 rappresenta una schematizzazione delle superfici di contatto tra il corpo motore ed il rotore di propulsione in corrispondenza della superficie a bisello del primo.
Con riferimento alle tavole suddette, con il numero di riferimento 2 si à ̈ contraddistinto, nella sua totalità , un motore ad aria compressa.
Tale motore 2 comprende un corpo motore 10 ed un rotore di propulsione 12 che circoscrive, assieme al corpo motore 10, due o più camere di espansione 14, 16, 18, 20 per l’aria compressa. Preferibilmente sono previste tre o più (ad esempio quattro o più) delle suddette camere. In tal modo, il rotore 12 e le camere di espansione 14, 16, 18, 20 sono suscettibili di una rotazione rispetto al corpo motore 10 attorno ad un asse di rotazione primario X sotto l’azione di espansione dell’aria compressa. Ad esempio, le tavole rappresentano un motore 2 con quattro camere di espansione equidistanti angolarmente, sebbene altre varianti possano prevedere un numero maggiore o minore di tali camere (e di corrispondenti pistoni). Sono altresì ipotizzabili varianti realizzative con una distribuzione non equidistante in senso circonferenziale (a passo non costante) delle camere di espansione.
Perciò, l’espansione dell’aria opera sul corpo motore 10, ed in particolare su una testata 44 di questo, e sul rotore di propulsione 12 per promuoverne la rotazione. A sua volta, tale rotore à ̈ configurato per muovere altri cinematismi (non illustrati) meccanicamente collegabili a quest’ultimo tramite mezzi di trasmissione 74. A puro titolo esemplificativo, il moto del rotore di propulsione 12 può essere utilizzato per muovere un albero di trasmissione di un autoveicolo, impegnabile con tali mezzi 74.
A puro titolo esemplificativo, un asse di potenza Y del motore 2 può essere inclinato rispetto all’asse di rotazione primario X, ad esempio con un angolo compreso tra 140° e 165°, preferibilmente di circa 150°-160°, in particolare di 155°.
Preferibilmente, il corpo motore 10 comprende una parete sostanzialmente cilindrica 70 che si estende attorno all’asse di rotazione primario X. Tale parete cilindrica 70 delimita una superficie di riscontro 72 con il rotore di propulsione 12, preferibilmente conformata a bisello.
In accordo ad una variante, il corpo motore 10 delimita ulteriormente un vano interno 76, nel quale à ̈ almeno parzialmente accolto il rotore di propulsione 12. In accordo a tale variante, la superficie di riscontro 72 circoscrive un’apertura di accesso al vano interno 76.
Secondo una forma di realizzazione di vantaggio, il rotore di propulsione 12 viene trattenuto assialmente al corpo motore 10 tramite una flangia di trattenimento 102.
Ad esempio, nella variante mostrata in figura 2, tale flangia à ̈ a riscontro del rotore 12 in modo che quest’ultimo sia libero di ruotare, ed à ̈ trattenuta al corpo motore da uno o più tiranti 104, 104’ che compattano assialmente il motore. In tal modo, la struttura così concepita à ̈ adatta a resistere a considerevoli pressioni interne.
Il motore 2 comprende inoltre almeno un’apertura di ingresso 22 dell’aria compressa ed almeno un’apertura di uscita 24 dell’aria espansa, fluidicamente collegate a monte e a valle delle camere di espansione 14, 16, 18, 20 rispetto alla direzione di transito dell’aria T, schematizzata tramite una freccia nelle figure 1 e 3. Preferibilmente, sono previste un’unica apertura di ingresso 22 ed una sola apertura di uscita 24 ricavate nel corpo motore 10. Ad esempio, l’apertura di ingresso può essere ricavata in corrispondenza della testata 44, mentre una variante ulteriore prevede che l’apertura di uscita 24 attraversi la parete cilindrica 70.
Un’ulteriore forma realizzativa (non illustrata) prevede, al contrario, che l’apertura di ingresso sia ricavata nella parete cilindrica, mentre l’apertura di uscita nella testata come si verifica ad esempio nel motore a vapore di Newcomen. In tal caso, la direzione di transito dell’aria compressa sarebbe ovviamente opposta a quella mostrata nelle figure, in quanto l’aria compressa agirebbe dalla parte inferiore dei pistoni, secondo la rappresentazione di figura 2.
Secondo una forma realizzativa, il motore 2 comprende mezzi di intercettazione 48 per regolare l’afflusso dell’aria compressa alle camere di espansione. Preferibilmente, i mezzi di intercettazione 48 comprendono almeno una (elettro-)valvola oppure almeno una valvola a saracinesca.
Vantaggiosamente, tali mezzi 48 possono essere posizionati in corrispondenza dell’apertura di ingresso 22. Secondo questa variante i mezzi di intercettazione sono quindi adatti a far variare la sezione di transito per l’aria compressa attraverso l’apertura di ingresso. Secondo una forma di realizzazione di particolare vantaggio, la testata 44 del corpo motore 10 delimita un accumulo prossimale 46 di aria compressa comunicante con la camera di espansione 14, 16, 18, 20; in tal modo, il flusso di aria compressa uscente dall’accumulo prossimale 46 viene reso immediatamente disponibile alle camere di espansione, senza i tempi morti che sarebbero necessari in caso di un accumulo o di un serbatoio 8, 8’ disposto maggiormente distalmente rispetto al motore 2.
Secondo una variante, i mezzi di intercettazione 48 sono almeno parzialmente accolti nell’accumulo prossimale 46, come ad esempio schematizzato dalla linea tratteggiata di figura 2, in particolare a riscontro con una parete di fondo 100 che delimita la testata 44 nella direzione delle camere di espansione. Secondo una variante ulteriore, i mezzi di intercettazione 48 sono disposti a valle dell’accumulo prossimale 46, e sono comandabili per regolare il flusso di aria da esso uscente.
Il rotore di propulsione 12 comprende una pluralità di pistoni 26, 28, 30, 32 mobili (preferibilmente traslabili) all’interno delle camere di espansione 14, 16, 18, 20 per farne variare il volume.
Pertanto, ciascun pistone 26, 28, 30, 32 à ̈ movibile nella rispettiva camera di espansione 14, 16, 18, 20 tra una posizione di volume minimo V1 della camera 14, 16, 18, 20 in cui la pressione dell’aria compressa à ̈ massima, ed una posizione di volume massimo V2 della camera dove tale pressione à ̈ minima e dove l’aria risulta espansa.
In altre parole, l’espansione dell’aria compressa nelle camere di espansione provoca un allontanamento dei pistoni (ad esempio rispetto alla testata 44 oppure rispetto alla parete di fondo 100 del corpo motore) in modo che ciascuna di tali camere passi in modo alternato dal volume minimo V1 al volume massimo V2. Attraverso tale moto dei pistoni viene prodotta la rotazione del rotore di propulsione 12.
I pistoni 26, 28, 30, 32 sono ulteriormente ruotabili attorno all’asse di rotazione primario X lungo una traiettoria di rotore R, ad esempio circolare oppure ellissoidale, che intercetta l’asse X con un angolo A diverso da 90°. Ad esempio, la rappresentazione di figura 1 mostra un angolo A ottuso mentre la figura 2, sostanzialmente speculare alla precedente, individua un angolo A acuto.
Infatti, qualora non esistesse un’inclinazione della suddetta traiettoria di rotore R, le almeno due camere di espansione avrebbero il medesimo volume in qualsiasi posizione angolare del rotore di propulsione e dei pistoni, per il cui il gas compresso non troverebbe lo spazio necessario ad espandersi.
Di conseguenza, facendo ad esempio riferimento alla figura 2, il pistone 26 à ̈ inizialmente disposto nella posizione di volume minimo V1 della rispettiva camera di espansione 14. Siccome in tale circostanza la pressione dell’aria compressa entrante nella camera attraverso l’apertura di ingresso 22 à ̈ massima, il pistone viene allontanato sotto la spinta della pressione compiendo il movimento (o preferibilmente la traslazione) nella camera di espansione, e ruotando lungo la traiettoria di rotore R, ad esempio in direzione circolare (come schematizzato dalla freccia di figura 3). Dopo aver percorso una rotazione di circa 180°, tale pistone 26 occuperà la posizione opposta (che nelle figure à ̈ quella impegnata dal pistone 30) dove il volume V2 della camera à ̈ massimo e dove, in virtù dell’avvenuta espansione dell’aria, la pressione à ̈ minima.
A quel punto, gli almeno due pistoni si saranno invertiti le posizioni, sicché in corrispondenza del pistone contraddistinto dal numero 30 possa avvenire un nuovo ciclo di espansione dell’aria come descritto. Ovviamente, per un numero maggiore di pistoni e di camere, la frequenza di ingresso e di espansione dell’aria compressa avverrà con un passo ridotto ad esempio, per un motore con quattro pistoni come quello illustrato, ogni 90° di rotazione.
In accordo ad una forma di realizzazione di vantaggio, ciascun pistone 26, 28, 30, 32 à ̈ collegato e si estende verso le camere di espansione 14, 16, 18, 20 da una superficie di fondo 50 del rotore di propulsione 12. Tale collegamento à ̈ preferibilmente realizzato da una cuffia 52, 54 che accoglie una biella 56, 58 del pistone 26, 28, 30, 32 con possibilità di snodo attorno a più assi M, Z.
Come si può ad esempio notare dalla rappresentazione di figura 2, in virtù della presenza della cuffia 52, 54 ciascun pistone risulta ruotabile attorno ad un asse di rotazione secondario M (nella fattispecie sostanzialmente parallelo all’asse di rotazione primario X) e attorno ad un asse di rotazione terziario Z, ad esempio incidente oppure ortogonale rispetto al suddetto asse secondario M.
In accordo alla variante mostrata, la superficie di fondo 50 à ̈ destinata al contatto scorrevole con la superficie di riscontro 72 della parete cilindrica 70. A tal proposito può essere prevista l’interposizione di mezzi di rotolamento 78’, 78†, ad esempio uno o più cuscinetti.
Siccome i mezzi di rotolamento 78’, 78†sono ruotabili lungo una traiettoria circolare, ma la superficie di riscontro 72 presenta un perimetro interno genericamente ellissoidale/ovoidale (in virtù della discussa e preferita conformazione a bisello), la parete cilindrica 70 presenta uno spessore di parete variabile attorno all’asse di rotazione primario X.
In particolare, facendo ad esempio riferimento alla schematizzazione di figura 4, tale parete presenta uno spessore di parete minimo in corrispondenza del semiasse maggiore 108 dell’ellisse/ovoide, mentre presenta spessore massimo al semiasse minore 110.
In tal modo, la parete cilindrica 70 presenta una coppia di opposte porzioni falciformi 112, 112’, aventi preferibilmente concavità rivolte verso l’asse di rotazione primario X. Ad esempio, il centro di simmetria di tali porzioni 112, 112’ à ̈ posizionato in corrispondenza del semiasse minore 110 dell’ellisse. Secondo la variante mostrata, ciascuna cuffia 52, 54 delimita una conca di articolazione 80 idonea ad accogliere almeno parzialmente una porzione di estremità della biella 56, 58, quest’ultima ad esempio di forma genericamente sferica.
In accordo ad una forma di realizzazione preferita, il rotore di propulsione 12 comprende un tamburo rotante 34, parzialmente accolto nel corpo motore 10, ed in particolare parzialmente alloggiato nel vano interno 76, che separa le camere di espansione 14, 16, 18, 20 e guida il moto dei pistoni 26, 28, 30, 32.
Il tamburo rotante 34 può ad esempio essere visto dall’alto nella figura 3, dove la testata 44 à ̈ stata rimossa dal motore. Secondo tale illustrazione il tamburo presenta una pluralità di lobi di tamburo 82, 84, 86, 88 in corrispondenza delle diverse camere. Tra ciascuna coppia di tali lobi di tamburo può essere previsto un alloggiamento 90, 92, 94, 96 per l’accoglimento almeno parziale di un elemento magnetico 68 (descritto a seguire).
In una forma di realizzazione vantaggiosa, il tamburo rotante 34 delimita un lume di accesso 36, 38, 40, 42 dell’aria compressa per ogni camera di espansione 14, 16, 18, 20; i lumi sono tra loro distanziati in modo che, in una qualsiasi posizione angolare del tamburo 34, un unico lume di accesso sia allineato all’apertura di ingresso 22 individuata dal corpo motore 10. In questo modo, l’aria compressa viene rilasciata in una sola camera di espansione per volta, sì da evitare indesiderate cadute di pressione all’interno del circuito pneumatico del motore.
Al fine di garantire una tenuta ed evitare trafilamenti, tra il tamburo ed il corpo motore (o la testata) possono essere previste superfici di strisciamento in materiale ceramico.
Vantaggiosamente, il rotore di propulsione 12 e/o il tamburo rotante 34 sono guidati in rotazione da un perno di rotazione 60 collegato centralmente al corpo motore 10, ed in particolare impegnato con la testata 44. Il perno di rotazione 60, che si sviluppa lungo l’asse di rotazione primario, può essere montato coassialmente al corpo motore 10 e/o al tamburo rotante 34.
Secondo una forma di implementazione preferita dell’invenzione, il perno 60 à ̈ attraversato da almeno un passaggio fluidico 62, 64 per porre in comunicazione la camera di espansione 14, 16, 18, 20 e l’apertura di uscita 24 dell’aria espansa.
Infatti, come si può ad esempio notare dalla figura 2, quando il volume V2 della camera di espansione 18 à ̈ massimo, il pistone 30 à ̈ discosto da un’apertura di sfiato 98 dalla camera di espansione 18, sì da mettere in comunicazione tale camera con l’ambiente occupato dal perno di rotazione. L’aria espansa à ̈ quindi libera di fuoriuscire dalla suddetta camera attraverso l’apertura di sfiato 98, e di transitare da una prima 62 ad una seconda 64 apertura di perno tra loro fluidicamente collegate. In tal modo, l’aria può infine raggiungere l’apertura di uscita 24.
In altre parole, in accordo a questa forma realizzativa, ciascun pistone à ̈ configurato per fungere da componente di intercettazione dell’aria espansa verso l’apertura di uscita 24. Precisamente, la corsa dei pistoni permette di liberare l’apertura di sfiato 98 quando il rotore di propulsione 12 à ̈ in una specifica posizione angolare, consentendo quindi il collegamento fluidico.
Preferibilmente, in corrispondenza del passaggio fluidico 62, 64, può essere prevista una valvola di non-ritorno (non illustrata) per evitare il ritorno dell’aria espansa verso la camera di espansione da cui questa à ̈ appena fuoriuscita. Ad esempio, tale valvola può essere almeno parzialmente accolta all’interno del perno 60.
Inoltre, opzionalmente, uno o più pistoni possono presentare uno smanco oppure un invito 106, rivolto verso l’apertura di sfiato 98, per anticipare la fuoriuscita del gas espanso.
Secondo una variante ulteriore, il corpo motore comprende una pluralità di avvolgimenti di spire metalliche 66 idonee ad interagire con almeno un elemento magnetico 68 solidale in rotazione al rotore di propulsione 12 per generare una corrente elettrica. Ad esempio, sono previsti quattro elementi magnetici ciascuno alloggiato in un rispettivo alloggiamento 90, 92, 94, 96 del tamburo.
La presente invenzione ha inoltre per oggetto un apparato 1 comprendente un motore ad aria compressa 2 in accordo ad una qualsiasi delle precedenti forme di realizzazione, mezzi elettromeccanici di ricompressione 4, 6 dell’aria espansa ed almeno un serbatoio di raccolta 8, 8’.
Preferibilmente, l’apparato 1 comprende una coppia di serbatoi di raccolta 8, 8’, ad esempio disposti in parallelo, per un utilizzo alternato oppure contemporaneo.
Ad esempio, agendo in corrispondenza di una o più prime valvole 114, 116 disposte a monte dei serbatoi di raccolta 8, 8’, à ̈ possibile regolare l’ingresso dell’aria (ri-)compressa in uno solo dei due serbatoi, oppure condurre un simultaneo riempimento.
Analogamente una forma di realizzazione ulteriore prevede che, azionando una o più seconde valvole 118, 120 disposte a valle, anche lo svuotamento di tali serbatoi 8, 8’ possa essere regolato a piacimento.
I mezzi elettromeccanici di ri-compressione sono collegati a valle all’apertura di uscita 24 (prendendo sempre come riferimento la direzione di transito T dell’aria nel circuito), e sono preferibilmente alimentati anche tramite la corrente elettrica generata dall’interazione degli avvolgimenti di spire 66 con l’elemento magnetico 68. Il termine “anche†stando a significare che, in virtù delle inevitabili dispersioni energetiche, tale corrente dovrà essere necessariamente integrata attraverso una sorgente supplementare esterna.
Inoltre, il serbatoio di raccolta 8, 8’ à ̈ idoneo ad alimentare l’aria compressa al motore 2, ed à ̈ vantaggiosamente configurato per ricevere aria compressa almeno dai mezzi elettromeccanici di ricompressione 4, 6.
Ad esempio, tali mezzi 4, 6 possono comprendere un motore 6 azionante un compressore meccanico 4. Preferibilmente, motore e compressore sono disposti coassialmente rispetto all’asse di rotazione dell’albero di tale motore 6.
Preferibilmente, i mezzi di ri-compressione 4, 6 comprendono un motore quale quello illustrato in accordo ad una qualsiasi delle precedenti varianti; tuttavia tale motore dovrà essere modificato in maniera tale da provocare una ri-compressione del gas espanso entrante al suo interno, tramite un’azione meccanica dei pistoni sul gas generata attraverso un consumo di energia elettrica, in tal modo ottenendo il gas compresso.
Sebbene tali allestimenti non rappresentino un ciclo termico/energetico perfetto, il presente apparato à ̈ cionondimeno altamente integrato per ritardare il momento in cui sarà necessario fare rifornimento di aria compressa nel serbatoio di raccolta 8, 8’, sia per ridurre la quantità di energia elettrica supplementare per alimentare i mezzi di ri-compressione.
Innovativamente, il motore e l’apparato oggetto della presente invenzione sono idonei ad eliminare completamente l’impiego di combustibili fossili per la locomozione di veicoli o altri mezzi, e ad evitare che si originino prodotti di combustione nocivi.
Vantaggiosamente, l’apparato descritto à ̈ altamente integrato, in una prospettiva di ottimizzazione dell’energia e dei consumi.
Vantaggiosamente, il motore e l’apparato oggetto della presente invenzione sono idonei a rendere disponibile subito la potenza richiesta in determinate circostanze di funzionamento, in modo da evitare i tempi morti di trasporto del gas.
Vantaggiosamente, il motore e l’apparato oggetto della presente invenzione presentano un innovativo sistema di snodo dei pistoni, che ne permette libertà di movimento con un ridotto tasso di usura.
Alle forme di realizzazione del motore e dell’apparato suddetti, un tecnico del ramo, al fine di soddisfare esigenze specifiche, potrebbe apportare varianti o sostituzioni di elementi con altri funzionalmente equivalenti.
Anche tali varianti sono contenute nell’ambito di tutela come definito dalle seguenti rivendicazioni.
Inoltre, ciascuna variante descritta come appartenente ad una possibile forma di realizzazione à ̈ realizzabile indipendentemente dalle altre varianti descritte.
Claims (10)
- RIVENDICAZIONI 1. Motore ad aria compressa (2) comprendente: - un corpo motore (10); - un rotore di propulsione (12) che circoscrive, assieme al corpo motore (10), due o più camere di espansione (14, 16, 18, 20) per l’aria compressa che sono suscettibili di una rotazione rispetto al corpo motore (10) attorno ad un asse di rotazione primario (X) sotto l’azione di detta aria; detto rotore di propulsione (12) essendo collegabile a mezzi di trasmissione (74), ad esempio ad un autoveicolo; - almeno un’apertura di ingresso (22) dell’aria compressa ed almeno un’apertura di uscita (24) dell’aria espansa, fluidicamente collegate a monte e a valle delle camere di espansione (14, 16, 18, 20) rispetto alla direzione di transito dell’aria (T); il rotore di propulsione (12) comprendendo una pluralità di pistoni (26, 28, 30, 32) mobili all’interno delle camere di espansione (14, 16, 18, 20) per farne variare il volume, detti pistoni (26, 28, 30, 32) essendo ruotabili attorno a detto asse di rotazione primario (X) lungo una traiettoria di rotore (R), ad esempio circolare, che intercetta detto asse (X) con un angolo (A) diverso da 90°.
- 2. Motore secondo la rivendicazione 1, in cui ciascun pistone (26, 28, 30, 32) à ̈ traslabile nella rispettiva camera di espansione (14, 16, 18, 20) tra una posizione di volume minimo (V1) in cui la pressione dell’aria compressa à ̈ massima, ed una posizione di volume massimo (V2) della camera (14, 16, 18, 20) dove detta pressione à ̈ minima.
- 3. Motore secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui il rotore di propulsione (12) comprende un tamburo rotante (34), parzialmente accolto nel corpo motore (10), che separa le camere di espansione (14, 16, 18, 20) e guida il moto dei pistoni (26, 28, 30, 32).
- 4. Motore secondo la rivendicazione 3, in cui il tamburo rotante (34) delimita un lume di accesso (36, 38, 40, 42) dell’aria compressa per ogni camera di espansione (14, 16, 18, 20), detti lumi essendo distanziati in modo che, in una qualsiasi posizione angolare di detto tamburo (34), un unico lume di accesso (36; 38; 40; 42) sia allineato all’apertura di ingresso (22) individuata dal corpo motore (10).
- 5. Motore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui il corpo motore (10) comprende una testata (44) che delimita un accumulo prossimale (46) di aria compressa comunicante con la camera di espansione (14, 16, 18, 20), il flusso di aria compressa uscente da detto accumulo prossimale (46) essendo regolabile tramite mezzi di intercettazione (48), ad esempio una (elettro-)valvola posizionata all’apertura di ingresso (22).
- 6. Motore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui ciascun pistone (26, 28, 30, 32) à ̈ collegato e si estende verso le camere di espansione (14, 16, 18, 20) da una superficie di fondo (50) del rotore di propulsione (12), detto collegamento essendo realizzato da una cuffia (52, 54) che accoglie una biella (56, 58) del pistone (26, 28, 30, 32) con possibilità di snodo attorno a più assi (M, Z).
- 7. Motore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, opzionalmente quando dipendenti dalle rivendicazioni 3 o 4, in cui il rotore di propulsione (12) e/o il tamburo rotante (34) sono guidati in rotazione da un perno di rotazione (60) collegato al corpo motore (10), detto perno (60) essendo attraversato da almeno un passaggio fluidico (62, 64) per porre in comunicazione la camera di espansione (14, 16, 18, 20) e l’apertura di uscita (24) dell’aria espansa.
- 8. Motore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui il corpo motore (10) accoglie almeno parzialmente il rotore di propulsione (12) e comprende una pluralità di avvolgimenti di spire (66) idonei ad interagire con almeno un elemento magnetico (68) solidale in rotazione a detto rotore (12) per generare una corrente elettrica.
- 9. Motore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui il corpo motore (10) comprende una parete cilindrica (70) che si estende attorno all’asse di rotazione primario (X) e che delimita una superficie di riscontro (72) con il rotore di propulsione (12), detta superficie (72) avendo sostanzialmente una conformazione a bisello.
- 10. Apparato (1) comprendente: - un motore ad aria compressa (2) in accordo ad una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti; - mezzi elettromeccanici di ri-compressione (4, 6) dell’aria espansa, collegati a valle all’apertura di uscita (24), ed alimentati tramite la corrente elettrica generata dall’interazione degli avvolgimenti di spire (66) con l’elemento magnetico (68); ed - almeno un serbatoio di raccolta (8, 8’), idoneo a ricevere aria compressa almeno dai mezzi elettromeccanici di ri-compressione (4, 6) e ad alimentare con essa detto motore (2).
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