ITBS20110133A1 - Macchina utensile con dispositivo di supporto ed afferraggio di una pluralità di pezzi meccanici - Google Patents

Macchina utensile con dispositivo di supporto ed afferraggio di una pluralità di pezzi meccanici Download PDF

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ITBS20110133A1
ITBS20110133A1 IT000133A ITBS20110133A ITBS20110133A1 IT BS20110133 A1 ITBS20110133 A1 IT BS20110133A1 IT 000133 A IT000133 A IT 000133A IT BS20110133 A ITBS20110133 A IT BS20110133A IT BS20110133 A1 ITBS20110133 A1 IT BS20110133A1
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IT
Italy
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support
machine tool
locking
gripper
piece
Prior art date
Application number
IT000133A
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English (en)
Inventor
Stefano Coraglia
Giordano Gaboardi
Original Assignee
Gnutti Transfer S P A
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    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B23MACHINE TOOLS; METAL-WORKING NOT OTHERWISE PROVIDED FOR
    • B23QDETAILS, COMPONENTS, OR ACCESSORIES FOR MACHINE TOOLS, e.g. ARRANGEMENTS FOR COPYING OR CONTROLLING; MACHINE TOOLS IN GENERAL CHARACTERISED BY THE CONSTRUCTION OF PARTICULAR DETAILS OR COMPONENTS; COMBINATIONS OR ASSOCIATIONS OF METAL-WORKING MACHINES, NOT DIRECTED TO A PARTICULAR RESULT
    • B23Q39/00Metal-working machines incorporating a plurality of sub-assemblies, each capable of performing a metal-working operation
    • B23Q39/04Metal-working machines incorporating a plurality of sub-assemblies, each capable of performing a metal-working operation the sub-assemblies being arranged to operate simultaneously at different stations, e.g. with an annular work-table moved in steps
    • B23Q39/042Metal-working machines incorporating a plurality of sub-assemblies, each capable of performing a metal-working operation the sub-assemblies being arranged to operate simultaneously at different stations, e.g. with an annular work-table moved in steps with circular arrangement of the sub-assemblies
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B23MACHINE TOOLS; METAL-WORKING NOT OTHERWISE PROVIDED FOR
    • B23QDETAILS, COMPONENTS, OR ACCESSORIES FOR MACHINE TOOLS, e.g. ARRANGEMENTS FOR COPYING OR CONTROLLING; MACHINE TOOLS IN GENERAL CHARACTERISED BY THE CONSTRUCTION OF PARTICULAR DETAILS OR COMPONENTS; COMBINATIONS OR ASSOCIATIONS OF METAL-WORKING MACHINES, NOT DIRECTED TO A PARTICULAR RESULT
    • B23Q3/00Devices holding, supporting, or positioning work or tools, of a kind normally removable from the machine
    • B23Q3/02Devices holding, supporting, or positioning work or tools, of a kind normally removable from the machine for mounting on a work-table, tool-slide, or analogous part
    • B23Q3/06Work-clamping means
    • B23Q3/061Work-clamping means adapted for holding a plurality of workpieces
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B25HAND TOOLS; PORTABLE POWER-DRIVEN TOOLS; MANIPULATORS
    • B25BTOOLS OR BENCH DEVICES NOT OTHERWISE PROVIDED FOR, FOR FASTENING, CONNECTING, DISENGAGING OR HOLDING
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  • Mechanical Engineering (AREA)
  • Turning (AREA)

Description

DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce ad una macchina utensile per operazioni meccaniche comprendente un dispositivo di supporto ed afferraggio di una pluralità di pezzi meccanici.
In particolare detto dispositivo di supporto ed afferraggio à ̈ adatto a bloccare e supportare contemporaneamente più pezzi meccanici, in modo tale che i gruppi operazionali della macchina utensile siano in grado di eseguire le operazioni previste.
Sono noti nello stato dell’arte dispositivi adatti a questi scopi, ad esempio pinze idrauliche o pneumatiche.
Poiché detti pezzi meccanici subiscono operazioni meccaniche, ad esempio lavorazioni per asportazione di truciolo, piuttosto che operazioni di assemblaggio, à ̈ richiesto che essi siano bloccati e supportati nella maniera più ferma possibile.
In altre parole à ̈ estremamente importante che i pezzi meccanici siano bloccati in modo tale da evitare cambiamenti di posizione, sia durante le operazioni di lavorazione che durante eventuali spostamenti, come disassamenti o simili.
E’ praticamente impossibile che i pezzi meccanici da lavorare siano identici fra loro poiché ogni lavorazione prevede proprie tolleranze di esecuzione di un pezzo così che il bloccaggio e mantenimento dei pezzi meccanici nelle posizioni previste risulta particolarmente difficoltoso se il dispositivo non si adatta.
In aggiunta, le problematiche sopra citate sono ancora più evidenti quando à ̈ richiesto che i pezzi meccanici siano anche posti in rotazione.
Scopo dell’invenzione à ̈ quello di superare le problematiche suddette e soddisfare le esigenze, fornendo così una macchina utensile adatta a bloccare e movimentare efficacemente il maggior numero possibile di pezzi meccanici contemporaneamente.
Detto scopo à ̈ raggiunto da una macchina utensile come quella di seguito descritta e rivendicata nella rivendicazione 1. Ulteriori caratteristiche vantaggiose sono tutelate nelle rivendicazioni dipendenti.
Le caratteristiche ed i vantaggi dell’invenzione risulteranno dalla descrizione che segue, fornita a titolo d’esempio non limitativo e riferita ai disegni allegati raffiguranti possibili forme di realizzazione del dispositivo oggetto dell’invenzione:
- la figura 1 à ̈ una vista frontale in sezione trasversale di un apparato per operazioni meccaniche, comprendente la macchina utensile comprendente, a sua volta, un dispositivo di supporto ed afferraggio secondo l’invenzione;
- la figura 2 à ̈ una vista in prospettiva esplosa del dispositivo di supporto ed aggancio visto dall’alto; - la figura 3 à ̈ una vista in prospettiva del dispositivo di supporto ed aggancio, con i pezzi meccanici bloccati, visto dall’alto;
- la figura 4 Ã ̈ una vista in prospettiva del dispositivo di supporto ed aggancio, con i pezzi meccanici bloccati, visto dal basso;
- la figura 5 à ̈ una vista dall’alto del dispositivo di supporto ed aggancio;
- la figura 5 Ã ̈ vista esplosa in sezione del dispositivo di supporto ed aggancio;
- la figura 6 Ã ̈ una sezione secondo il piano di sezione V-V in figura 5 del dispositivo di supporto ed aggancio, montato su una tavola mobile di una macchina utensile, in cui i mezzi pinza sono in posizione aperta;
- la figura 7 Ã ̈ una sezione secondo il piano di sezione V-V in figura 5 del dispositivo di supporto ed aggancio, in cui i mezzi pinza sono in posizione di bloccaggio, bloccanti pertanto i pezzi meccanici.
Riferendosi alle figure in allegato, con 1 à ̈ identificato un apparato per operazioni meccaniche oggetto dell’invenzione nella sua totalità.
L’apparato per operazioni meccaniche 1 comprende una macchina utensile 2, adatta ad effettuare operazioni meccaniche, come lavorazioni meccaniche ad esempio per asportazione di truciolo, od operazioni di movimentazione, o di assemblaggio di una o più parti, preferibilmente in una apposita area di lavoro.
La macchina utensile 2 à ̈ adatta ad effettuare una o più operazioni consecutivamente; in particolare la macchina utensile 2 ha una o più stazioni di lavorazione nelle quale eseguire suddette operazioni; ad esempio, la macchina utensile 2 ha più stazioni di lavorazione consecutive nelle quali effettuare più operazioni consecutivamente.
Ad esempio la macchina utensile 2 à ̈ adatta movimentare uno o più pezzi meccanici, componenti, lavorati o semilavorati, al fine di eseguire una o più operazioni di lavorazione meccanica, di movimentazione o di assemblaggio. Ogni operazione può essere eseguita in contemporanea con un’altra in una specifica stazione di lavorazione.
Preferibilmente l’apparato comprende un elemento di protezione e/o copertura 3.
Detta copertura 3 à ̈ adatta a coprire la macchina utensile 2 ed in particolare l’area di lavoro; in questo modo à ̈ evitato un facile accesso dall’esterno alla macchina utensile 2, cosicché le parti in movimento possano, accidentalmente, urtare un operatore nelle vicinanze causando problemi di sicurezza; nello stesso tempo à ̈ così impedito che le stesse parti in movimento siano a loro volta urtate o spostate, inficiandone le operazioni.
Inoltre la copertura 3 à ̈ adatta a coprire la macchina al fine ad esempio di proteggerla dalla polvere; nello stesso tempo la copertura 3 à ̈ adatta ad evitare che trucioli possano uscire dall’area di lavoro.
In una forma preferita di realizzazione la copertura 3 à ̈ posizionata lateralmente alla macchina utensile 2. In una ulteriore forma di realizzazione, la copertura 3 comprende uno o più elementi posizionati superiormente in maniera tale da fornire copertura e riparo alla macchina utensile 2 anche dall’alto.
La copertura 3 comprende, inoltre, una o più porzioni scorrevoli, al fine di permette un semplice ed ergonomico accesso, all’operatore, alle varie stazioni di lavoro in cui le operazioni meccaniche vengono svolte dalla macchina utensile 2. Nello specifico le porzioni scorrevoli sono movimentate da appositi mezzi di movimentazione.
In una forma preferita di realizzazione detta movimentazione à ̈ di tipo traslatorio, in quanto detti elementi traslano, o scorrono, preferibilmente in una direzione, ad esempio verticalmente, al fine di lasciare uno o più accessi all’operatore alle stazioni di lavoro; in questo modo operazioni, come la manutenzione piuttosto che il cambio di uno o più utensili non richiedono che l’operatore acceda alla macchina, ad esempio aprendo un’anta o una porta.
In una forma preferita di realizzazione l’apparato per operazioni meccaniche 1 comprende anche un basamento 4, adatto a supportare la macchina utensile 2 e la copertura 3.
Detto basamento 4 à ̈ inoltre adatto a mantenere sollevato rispetto al terreno la macchina utensile 2, ad esempio ad una data altezza da terra, collocandosi tra il piano d’appoggio fornito dal terreno e la macchina stessa 2.
La macchina utensile 2 Ã ̈ adatta a svolgere operazioni meccaniche; in particolare la macchina utensile 2 comprende mezzi adatti a supportare, e movimentare i pezzi meccanici da lavorare e mezzi adatti ad effettuare le desiderate operazioni meccaniche. In una forma preferita di realizzazione la macchina utensile 2 comprende un corpo principale 10 adatto a tali scopi. Nello specifico, in una forma preferita di realizzazione, il corpo principale 10, si estende lungo un asse principale X-X, sostanzialmente verticale.
Oltre al corpo principale 10, la macchina utensile 2 comprende, in aggiunta, dispositivi di supporto ed afferraggio 200 e gruppi operazionali 300, adatti, rispettivamente, a supportare pezzi meccanici su cui effettuare operazioni, ed ad eseguire tali operazioni. Le stazioni di lavorazione sono pertanto individuabili circolarmente intorno al corpo principale 10. Preferibilmente, i dispositivi di supporto ed afferraggio 200 ed i gruppi operazionali 300 sono posizionati radialmente rispetto al corpo principale 10, sostanzialmente radialmente rispetto all’asse principale X-X.
Il corpo principale 10, tra gli altri elementi, comprende almeno una tavola mobile 11, adatta a supportare ed a movimentare i pezzi meccanici da una stazione di lavorazione all’altra.
Ad esempio, i dispositivi di supporto ed afferraggio 200 sono adatti ad essere posizionati in apposite zone di supporto pezzi 115 sono comprese in dette tavole mobili 11.
In altre parole, le tavole mobili 10 e pertanto le varie zone di supporto pezzi 115 e di seguito i vari dispositivi di supporto ed afferraggio 200 sono adatti ad essere movimentati, ad esempio mediante specifici mezzi di movimentazione, usualmente adatti a porre in rotazione i suddetti componenti, al fine di essere spostati da una stazione di lavorazione ad un’altra. In una forma preferita di realizzazione, le zone di supporto pezzi 115 sono delle cavità ricavate nella tavola mobile 11.
In una variante di realizzazione, tali cavità sono equidistanziate angolarmente tra loro. Preferibilmente sulla tavola mobile 11 sono ricavate ventiquattro zone di supporto pezzi 115, ossia ventiquattro cavità 115. In una forma preferita di realizzazione, la tavola mobile 11 comprende una superficie inferiore 11’ che si affaccia sul piano d’appoggio della macchina utensile 2, ed una superficie superiore 11’ opposta alla superficie inferiore 11†.
In una forma preferita di realizzazione dette superfici sono tra loro parallele.
In una ulteriore variante di realizzazione dette superfici sono parallele al piano d’appoggio.
In una forma preferita di realizzazione, la tavola mobile 11 ha, sostanzialmente, forma di un anello concentrico all’asse principale X-X.
Il dispositivo di supporto ed afferraggio 200 à ̈ adatto al bloccaggio di uno o più pezzi meccanici.
In una forma preferita di realizzazione il dispositivo di supporto ed afferraggio 200 si sviluppa sostanzialmente intorno ad un asse pinza P-P.
Detto asse pinza P-P à ̈ posizionato sostanzialmente trasversalmente, preferibilmente perpendicolarmente, rispetto alla tavola mobile 11; o ancora, rispetto alle superfici superiore 11’ e inferiore 11†della tavola mobile 11.
In una forma preferita di realizzazione il dispositivo di supporto ed afferraggio 200 comprende un supporto 250 e dei mezzi a pinza 210.
I mezzi a pinza 210 sono adatti a bloccare i pezzi meccanici.
Il supporto 250 Ã ̈ adatto a contenere e sostenere i mezzi a pinza 210 ed ad essere bloccato alla tavola mobile 11.
In particolare, nella forma di realizzazione in cui le zone di supporto di pezzi meccanici 115 sono delle cavità passanti ricavate sulla tavola mobile 11, il dispositivo di supporto ed afferraggio 200 à ̈ adatto ad inserirsi in nelle cavità 115 ed ad essere bloccato sulla tavola mobile 11.
In particolare il supporto 250 ha almeno una parte di dimensioni inferiori a quelle della cavità 115 ed almeno una parte di dimensioni maggiori in modo tale da cooperare con la tavola mobile 11.
In una forma preferita di realizzazione il supporto 250 si sviluppa sostanzialmente intorno all’asse pinza P-P. In una forma preferita di realizzazione si individua una cavità passante 290 lungo l’asse pinza P-P del dispositivo di supporto ed afferraggio 200.
La cavità passante 290 attraversa pertanto il supporto 250.
In una forma preferita di realizzazione il supporto comprende un elemento flangiato 251 ed un corpo centrale 252.
Sia l’elemento flangiato 251 che il corpo centrale 252 si sviluppano intorno all’asse pinza P-P; preferibilmente il corpo centrale 252 à ̈ posizionato internamente rispetto all’elemento flangiato 251.
In una forma preferita di realizzazione l’elemento flangiato 251 ha almeno una sua parte di dimensioni maggiori rispetto a quelle della cavità 115 costituente la zona supporto pezzi; in una forma preferita di realizzazione dettaa porzione à ̈ una flangia 253.
Detta flangia 253 Ã ̈ pertanto adatta a cooperare con la tavola mobile 11 al fine di bloccare il dispositivo di supporto ed afferraggio 200 nella sua interezza alla tavola mobile 11.
Preferibilmente la flangia 253 à ̈ adatta a cooperare con la superficie superiore 11’; attraverso la flangia 253, con il fine di bloccare l’elemento flangiato 251 alla superficie superiore 11’ sono adatti a passare, ad esempio mediante appositi fori, mezzi per il bloccaggio, quali viti o simili.
Tuttavia à ̈ altresì prevista una forma di realizzazione (non mostrata nelle figure allegate) nella quale il supporto 250 à ̈ adatto ad essere montato su mezzi adatti a permetterne la rotazione, ad esempio cuscinetti; in questo caso, perciò, l’elemento flangiato 251, in particolare la flangia 253, à ̈ adatto poggiarsi e bloccarsi ai mezzi adatti a permettere la rotazione. In una forma preferita di realizzazione la flangia 253 si estende a 360° rispetto all’asse pinza P-P; in questo modo à ̈ adatta ad andare almeno in appoggio statico sulla tavola mobile 11, preferibilmente sulla superficie superiore 11, su 360°.
In una forma preferita di realizzazione l’elemento flangiato 251 comprende anche un corpo d’inserimento 255.
Detto corpo di inserimento 255 à ̈ adatto ad essere inserito nella cavità 115 nella zona di supporto pezzo In una forma di realizzazione preferita il corpo di inserimento 255 ha dimensioni sostanzialmente pari alla cavità 115 presente sulla tavola mobile 11. Preferibilmente anche la forma del corpo di inserimento 255 à ̈ la medesima rispetto a quella della cavità 115. Al suo interno l’elemento flangiato 251 presenta passante una cavità d’alloggiamento primaria 291, adatta a contenere il corpo centrale 252.
A sua volta il corpo centrale presenta una cavità d’alloggiamento secondaria 292 adatta a contenere i mezzi pinza 210.
In una forma preferita di realizzazione il corpo centrale 252 si blocca sull’elemento flangia 251 grazie ad un’apposito elemento sporgente 254 di dimensioni maggiori rispetto alle dimensioni della cavità d’alloggiamento primaria 291; in questo modo l’elemento sporgente 254 à ̈ adatto a poggiarsi sull’elemento flangia 252, preferibilmente sulla flangia 253.
In una forma preferita di realizzazione l’elemento sporgente 254 sporge dal corpo centrale 252 anularmente.
In una forma preferita di realizzazione l’elemento sporgente ha delle asole 256 passanti adatte a far passare mezzi di bloccaggio quali viti 270 o simili adatti a bloccare il corpo centrale 252 all’elemento flangiato 251.
Le asole 256 hanno una porzione di passaggio 256’, adatta a permettere il passaggio dei mezzi di bloccaggio in toto, ossia anche delle teste delle viti 270 ed hanno una porzione di bloccaggio 256†adatta a bloccare parzialmente una parte dei mezzi di bloccaggio, come ad esempio le teste delle viti 270. In questo modo il bloccaggio del corpo centrale 252 all’elemento flangiato 251 risulta essere più pratico e veloce. Infatti il corpo centrale 252 viene inserito assialmente lungo l’asse pinza P-P nella cavità di alloggiamento primaria 291 dell’elemento flangiato 251 sul quale sono già state inserite le viti 270; l’inserimento assiale prosegue fino a che l’elemento sporgente 254 non si appoggi all’elemento flangiato 251, facendo in modo che teste delle viti 270 corrispondano alle porzioni di passaggio 256’ delle asole 256; successivamente il corpo centrale 252 viene ruotato intorno all’asse pinza P-P rispetto all’elemento flangiato 251 in maniera tale che le viti 270 si posizionano nelle porzioni di bloccaggio 256†delle asole 256. Per lo sbloccaggio devono essere eseguite le medesime operazioni in senso opposto.
Inoltre il corpo centrale 252 ha dimensioni tali per cui effettua all’interno della cavità di alloggiamento primaria 291 un accoppiamento di forma con l’elemento flangiato 251.
In una forma preferita di realizzazione, al fine di favorire l’ingresso del corpo centrale 252 nell’elemento flangiato 251 la cavità di alloggiamento à ̈ superiormente più ampia.
In una forma preferita di realizzazione internamente alla cavità passante 290 sono alloggiati i mezzi pinza 210.
Preferibilmente i mezzi pinza 210 sono alloggiati all’interno della cavità d’alloggiamento secondaria 292; in altre parole i mezzi pinza 210 sono alloggiati all’interno del corpo centrale 252.
In una forma preferita di realizzazione i mezzi pinza 210 si sviluppano intorno all’asse pinza P-P.
I mezzi pinza 210 comprendono una maschera fissa 211 adatta ad essere fissata al supporto, preferibilmente al corpo centrale 252, in maniera tale che una volta bloccato il corpo centrale 252 all’elemento flangiato 251 anche la maschera fissa 211 rimane fissa.
Detta maschera fissa 211, in una forma preferita di realizzazione, à ̈ posizionata all’interno della cavità passante 290.
In particolare la maschera fissa 211 à ̈ posizionata internamente al corpo centrale 252 all’interno della cavità di alloggiamento secondaria 292.
In una forma preferita di realizzazione la maschera fissa 211 presenta radialmente degli intagli 215.
Detti intagli 215 sono dei settori radiali sulla maschera fissa 211 che si estendono, per un certo tratto, dall’esterno verso il centro della maschera fissa 211, in altre parole verso l’asse pinza P-P.
Preferibilmente gli intagli 215 sono tutti della medesima misura; in particolare si estendono radialmente verso il centro per un tratto sempre uguale.
Ogni intaglio 215 comprende una porzione di presa fissa 216.
La porzione di presa fissa à ̈ il punto più vicino rispetto all’asse pinza P-P di ogni intaglio della maschera fissa 211.
Ogni porzione di presa fissa 216 Ã ̈ in particolare adatta a cooperare con i vari pezzi meccanici al fine di bloccarli.
In una forma preferita di realizzazione la maschera fissa 211 si sviluppa intorno ad un asse, preferibilmente l’asse pinza P-P.
In una forma preferita di realizzazione la maschera fissa 211 Ã ̈ un corpo assialsimmetrico.
Internamente, ossia nella cavità d’alloggiamento secondaria 292, il corpo centrale 252 prevede degli elementi di sostegno 260, al fine di fornire un solido appoggio e permettere così il fissaggio della maschera fissa 211.
Preferibilmente gli elementi di sostegno 260 sono tra lodo equidistanziati radialmente.
Preferibilmente gli elementi di sostegno 260 si protraggono dal corpo centrale 252 verso l’interno della cavità d’alloggiamento secondaria 292, verso il centro della cavità, ossia verso l’asse pinza P-P.
Preferibilmente gli elementi di sostegno 260 si estendono parallelamente all’asse pinza P-P.
Nella cavità passante 290, ed in particolare nella cavità d’alloggiamento secondaria 292, superiormente, à ̈ presente uno spazio di accoglimento 292’ adatto al contenimento della maschera fissa 211.
Inferiormente, seguendo l’asse pinza P-P, rispetto allo spazio d’accoglimento 292’ si collocano gli elementi di sostegno 260, che si estendono per tutta la lunghezza del corpo centrale 252.
In una forma preferita di realizzazione gli elementi di sostegno 260, in sezione longitudinale si assottigliano radialmente avvicinandosi verso l’asse pinza P-P.
In altre parole ogni elemento di sostegno 260 ha sostanzialmente sezione di un settore circolare di una corona circolare.
Preferibilmente gli elementi di sostegno 260 hanno forma tale per cui assottigliandosi radialmente non si sovrappongono agli intagli 215 presenti sulla maschera fissa 211 quando questa à ̈ fissata ai detti elementi di supporto 260.
Preferibilmente sia la maschera fissa 211 che i vari elementi di sostegno 260 sono dotati di fori attraverso i quali sono adatti a passare mezzi di bloccaggio quali viti o simili.
In una forma preferita di realizzazione tra un settore circolare 260 e quello consecutivo si individua uno spacco 261.
Preferibilmente gli spacchi 261 sono paralleli all’asse pinza P-P e si estendono per tutta la lunghezza del corpo centrale 252 ossia della cavità d’alloggiamento secondaria 292.
Preferibilmente assialmente, in direzione dell’asse pinza P-P, quando la maschera fissa 211 à ̈ poggiata e bloccata sugli elementi di sostegno 260, gli intagli 215 e gli spacchi 261 sono allineati.
In una forma preferita di realizzazione gli spacchi 261, in prossimità del corpo centrale 252, presentano degli incavi laterali 266, ad esempio di forma triangolare o circolare.
Preferibilmente per ogni spacco 261 si individuano due incavi laterali 266, ossia uno per ogni elemento di sostegno 260 ai lati del suddetto spacco 261.
In una forma preferita di realizzazione i mezzi pinza 210 comprendono un elemento blocca pezzi 220.
Detto elemento blocca pezzi 220 à ̈ adatto ad interagire con la maschera fissa 211 ed à ̈ adatto a bloccare i pezzi meccanici inseriti nel dispositivo di supporto ed afferraggio 200.
In una forma preferita di realizzazione l’elemento blocca pezzi 220 à ̈ cedevole elasticamente.
In particolare l’elemento blocca pezzi 220 ha forma radialmente modificabile radialmente.
In una forma preferita di realizzazione anche l’elemento blocca pezzi 220 si sviluppa intorno all’asse pinza P-P; preferibilmente l’elemento blocca pezzi 220 à ̈ assialsimmetrico.
In una forma preferita di realizzazione l’elemento blocca pezzi 220 comprende un anello di fissaggio 221 e delle porzioni di bloccaggio 222.
In una forma preferita di realizzazione l’anello di fissaggio 221 à ̈ adatto a cooperare con il supporto 250; in questo modo l’elemento blocca pezzi 220 à ̈ adatto a bloccarsi al supporto 250.
Nello specifico, inferiormente, il corpo centrale 252, all’interno della cavità d’accoglimento secondaria 292 prevede uno recesso di accoglimento 293; rispetto alla cavità d’accoglimento secondaria 292, il recesso di accoglimento 293 ha dimensioni, preferibilmente diametro, maggiori rispetto a quelle della cavità d’accoglimento secondaria 292.
Il recesso d’accoglimento 293 à ̈ adatto ad accogliere l’anello di fissaggio 221 dell’elemento blocca pezzi 220.
In una forma preferita di realizzazione le porzioni di bloccaggio 222 si estendono, sostanzialmente parallelamente all’asse P-P, dall’anello di fissaggio 221; quando l’anello di fissaggio 221 à ̈ alloggiato all’interno del recesso di accoglimento 293 le porzioni di bloccaggio 222 si estendono all’interno della cavità d’accoglimento secondaria 292. In altre parole dette porzioni di bloccaggio 222 si estendono a partire dall’anello di fissaggio 221, seguendo l’asse pinza P-P dal basso verso l’alto.
In una forma preferita di realizzazione le porzioni di bloccaggio 222 sono posizionate radialmente angolarmente equidistanziate tra loro.
Preferibilmente le porzioni di bloccaggio 222 sono, adatte a inserirsi in detti intagli 215.
Nello specifico le porzioni di bloccaggio 222 sono adatte a cooperare con la maschera fissa 211 al fine di bloccare i pezzi meccanici.
In una forma preferita di realizzazione il numero di porzioni di bloccaggio 222 Ã ̈ il medesimo del numero di intagli 215.
In particolare le porzioni di bloccaggio 222 comprendono delle teste di bloccaggio 224 e delle leve di bloccaggio 226.
Le teste di bloccaggio 224 sono adatte ad essere alloggiate negli intagli 215 ed ad eseguire il bloccaggio dei pezzi cooperando con la maschera fissa 211, in particolare con la porzione di presa fissa 216 degli intagli 215.
Le leve di bloccaggio 226 sono rami che uniscono l’anello di fissaggio 221 con le teste di bloccaggio 224.
In una forma preferita di realizzazione le porzioni di bloccaggio 222 sono cedevoli elasticamente. In particolare le porzioni di bloccaggio 222 hanno forma radialmente modificabile.
In altre parole le porzioni di bloccaggio 222 sono adatte ad essere comandate in una traslazione radiale; preferibilmente le leve di bloccaggio 226 sono adatte ad essere modificate radialmente in modo tale che le teste di bloccaggio 224 siano adatte a traslare radialmente negli intagli 215 così da avvicinarsi alla porzione di presa fissa 216 compiendo il bloccaggio dei pezzi meccanici ivi inseriti.
In una forma preferita di realizzazione, radialmente esternamente, in corrispondenza delle porzioni bloccaggio 222, in particolare delle leve di bloccaggio 226, sull’anello di fissaggio 221, l’elemento blocca pezzi 220 presenta dei fori passaggio 225.
In una forma preferita di realizzazione le porzioni bloccaggio 222 sono radialmente distanziate, in particolare sono posizionate più vicine rispetto all’asse pinza P-P, nella cavità passante 290, rispetto al corpo centrale 252.
Pertanto si individua, radialmente, parallelamente all’asse pinza P-P, uno spazio anulare 280 compreso tra il corpo centrale 252 e l’elemento blocca pezzi 220, in particolare tra il corpo centrale 252 e le porzioni di bloccaggio 222.
Preferibilmente in detto spazio anulare 280 sporgono gli elementi di sostegno 260.
Preferibilmente in detto spazio anulare 280 si trovano gli spacchi 261.
In una forma preferita di realizzazione, pertanto, in corrispondenza dei fori passanti 225 lo spazio anulare 280 risulta essere passante.
Preferibilmente i fori passanti 225 sono posizionati in corrispondenza degli spacchi 260.
In una forma preferita di realizzazione i mezzi pinza 210 comprendono mezzi di comando intermedi 230.
I mezzi di comando intermedi 230 sono adatti ad interagire con l’elemento blocca pezzi 220 e con il supporto 250, preferibilmente il corpo centrale 252, comandando l’elemento blocca pezzi 220 al fine di bloccare i pezzi meccanici inseriti nel dispositivo di supporto ed afferraggio 200.
In una forma preferita di realizzazione i mezzi di comando intermedi 230 sono adatti ad interagire radialmente sulle porzioni di bloccaggio 222 in modo tale da modificarne radialmente la loro forma.
Preferibilmente i mezzi di comando intermedi 230 si sviluppano radialmente intorno all’asse pinza P-P.
Nello specifico i mezzi di comando intermedi 230 sono adatti ad essere alloggiati nello spazio anulare 280. In una forma preferita di realizzazione i mezzi di comando intermedi 230 sono adatti ad essere alloggiati negli spacchi 260.
Preferibilmente infatti i mezzi di comando intermedi 230 si estendono parallelamente all’asse pinza P-P e hanno dimensioni tali da poter essere inseriti negli spacchi 260.
In una forma preferita di realizzazione i mezzi di comando intermedi 230 comprendono degli elementi a cuneo 231.
In una forma preferita di realizzazione ogni elemento a cuneo 231 Ã ̈ adatto ad essere alloggiato in uno spacco 260.
Nello specifico, preferibilmente gli elementi a cuneo 231 hanno lateralmente almeno un ala 236, preferibilmente due ad esempio una per lato, adatte a cooperare con gli incavi laterali 266 laterali degli spacchi 260 in cui sono alloggiati.
In una forma preferita di realizzazione i mezzi di comando intermedi 230, in particolare gli elementi a cuneo 231, si estendono sostanzialmente parallelamente in maniera tale da sporgere superiormente e/o inferiormente.
In altre parole i mezzi di comando intermedi 230, in particolare gli elementi a cuneo 231, si estendono sostanzialmente in modo tale che quando sono alloggiati negli appositi spacchi questi sporgano superiormente e/o inferiormente.
Vale a dire che detti i mezzi di comando intermedi 230, in particolare gli elementi a cuneo 231, sono adatti ad attraversare sia la maschera fissa 211, preferibilmente attraverso gli intagli 215, che l’elemento blocca pezzi 220, in particolare attraverso l’anello di fissaggio 221.
In particolare si individua una estremità superiore 239 adatta a sporgere superiormente e una estremità inferiore 238 adatta a sporgere inferiormente, quando i mezzi di comando intermedi 230, in particolare gli elementi a cuneo 231, sono inseriti negli spacchi 260. Preferibilmente i mezzi di comando intermedi 230, in particolare gli elementi a cuneo 231, comprendono una superficie di interazione 235, adatta a cooperare con il supporto 250, preferibilmente con il corpo centrale 252. In particolare tramite detta interazione i mezzi di comando intermedi 230, in particolare gli elementi a cuneo 231, si muovono radialmente.
Detto movimento radiale provoca pertanto uno spostamento dell’ elemento blocca pezzi 220 posizionati internamente rispetto ai mezzi di comando intermedi 230.
In particolare ad ogni movimento di ogni elemento a cuneo 231 corrisponde il movimento radiale della rispettiva porzione di bloccaggio 222 e della testa di bloccaggio 224 del elemento blocca pezzi 220.
In altre parole il comportamento cedevole elastico dell’elemento blocca pezzi 220 à ̈ dovuto alla movimentazione radiale dei mezzi di comando intermedi In una forma preferita di realizzazione superiormente la cavità passante 290 interna al supporto 250in particolare la cavità d’alloggiamento secondaria 292 interna al corpo centrale 252, superiormente, comprende, ed à ̈ delimitata, ad esempio circonferenzialmente, da una parete inclinata 295.
In particolare la parete inclinata 295 à ̈ inclinata rispetto all’asse pinza P-P di qualche grado, in modo tale che superiormente la cavità passante 290, in particolare la cavità d’alloggiamento secondaria 292, sia più ampia rispetto a quanto lo sia inferiormente. Preferibilmente la parete inclinata 295 à ̈ inclinata rispetto all’asse pinza P-P di un angolo α.
L’angolo α à ̈ inclinato di un angolo compreso tra 2° e 5°, preferibilmente pari a circa 3,5°.
In una forma preferita di realizzazione, la superficie di interazione 235 comprende superiormente una superficie inclinata 235’ inclinata rispetto all’asse pinza P-P di qualche grado.
La superficie di inclinata 235’, in una forma preferita di realizzazione à ̈ adatta a cooperare con il supporto 250, in particolare con detta parete inclinata 295.
Preferibilmente la superficie inclinata 235’ à ̈ inclinata rispetto all’asse pinza P-P di un angolo β.
L’angolo β à ̈ inclinato di un angolo compreso tra 2° e 5°, preferibilmente pari a circa 3,5°.
La parete inclinata 295 e la superficie inclinata 235’ sono pertanto adatte a cooperare a vicenda scorrendo l’una sull’altra.
Lo scorrimento tra la parete inclinata 295 e la superficie inclinata 235’ provoca pertanto il restringimento radiale dei mezzi di comando intermedi 230, di conseguenza dell’elemento blocca pezzi 220.
In particolare i pezzi meccanici vengono inseriti assialmente, lungo l’asse pinza P-P, nello spazio che si trova tra la maschera fissa 211 e l’elemento blocca pezzi 220. Vale a dire, nello spazio tra la porzione di presa fissa 216 e la testa di bloccaggio 224.
I mezzi intermedi di comando 230, in particolare ogni elemento a cuneo 231, sono adatti ad essere movimentati in direzione assiale, in maniera sostanzialmente parallela all’asse P-P.
In altre parole i mezzi intermedi di comando 230, in particolare ogni elemento a cuneo 231, sono adatti ad essere spinti assialmente in direzione parallela all’asse pinza P-P, in maniera tale da far scorrere la superficie inclinata 235’ sulla parete inclinata 295. Preferibilmente detta spinta à ̈ eseguita sull’estremità superiore 239 degli elementi a cuneo 231.
Preferibilmente detta spinta può essere differente su ogni elemento a cuneo 231.
Ad esempio la spinta à ̈ effettuata mediante un apposito sistema di attuatori.
Preferibilmente per ogni elemento a cuneo 231 Ã ̈ presente un attuatore adatto ad eseguire la spinta sul rispettivo attuatore indipendentemente alle spinte degli altri attuatori.
In una forma preferita di realizzazione inoltre detti attuatori sono autoregolanti; in tal modo ogni attuatore à ̈ adatto ad eseguire la spinta necessaria al blocco del rispettivo pezzo.
In una forma preferita di realizzazione l’interazione tra l’elemento blocca pezzi 220 ed i mezzi di comando intermedi 230 à ̈ del tipo cono morse. Detta interazione à ̈ pertanto irreversibile in maniera tale che i vari pezzi bloccati non siano movibili e staticamente bloccati.
Al fine di sbloccare il tutto à ̈ infatti necessario applicare una spinta in direzione contraria rispetto a quella applicata ai mezzi intermedi di comando 230.
In altre parole, in direzione dell’asse pinza P-P, quando la spinta necessaria al bloccaggio à ̈ ha verso dall’altro verso il basso, la spinta necessaria allo sbloccaggio ha verso dal basso verso l’alto.
Preferibilmente la spinta necessaria allo sbloccaggio à ̈ eseguita sull’estremità inferiore 238 degli elementi a cuneo.
Innovativamente la macchina utensile oggetto dell’invenzione permette, comprendendo un apposito dispositivo di supporto ed afferraggio, l’afferraggio ed il supporto di più pezzi meccanici in contemporanea. Vantaggiosamente i pezzi meccanici afferrati e bloccati sono mantenuti in posizione mantenendo i rispettivi assi paralleli all’asse pinza, permettendo pertanto lavorazioni meccaniche in direzione di detto asse.
Vantaggiosamente i pezzi meccanici in questione sono bloccati e mantenuti in posizione anche nel caso in cui abbiano dimensioni tra loro differenti. In questo modo anche pezzi meccanici, ad esempio stampati e pertanto aventi, presumibilmente, dimensioni tra loro differenti, sono mantenuti in posizione.
Vantaggiosamente i mezzi a pinza hanno bloccaggi, rispettivamente per ogni pezzo, indipendenti tra loro. I mezzi pinza sono infatti adatti a bloccare pezzi meccanici uno indipendentemente dall’altro. In questo modo le forme dei vari pezzi meccanici non influenzano il comportamento dei mezzi pinza se non localmente, ovvero se non per quanto riguarda il rispettivo bloccaggio di ogni pezzo meccanico.
Vantaggiosamente infatti i mezzi pinza comprendono una maschera fissa nella quale sono ricavati appositi intagli adatti al bloccaggio dei pezzi meccanici. Vantaggiosamente, essendo la maschera fissa solidalmente bloccata al supporto detta misura non à ̈ variabile.
Vantaggiosamente i mezzi pinza comprendono un elemento blocca pezzi adatto ad interagire con la maschera fissa per bloccare i pezzi; nello specifico l’elemento blocca pezzi à ̈ movibile, cioà ̈ cedevole elasticamente, così da cooperare con la maschera fissa ed in particolare da adattarsi alle dimensioni dei pezzi meccanici.
Vantaggiosamente il bloccaggio dei pezzi permette di sfruttare tutte le facce del cubo di lavoro. Infatti i pezzi meccanici, quando sono bloccati sul dispositivo di supporto ed afferraggio sono lavorabili in tutte le direzioni. In particolare à ̈ vantaggiosamente possibile eseguire operazioni meccaniche anche dal basso, nello specifico attraverso la cavità passante.
Vantaggiosamente la pinza ha il massimo numero di alloggiamenti possibile.
In una forma preferita di realizzazione arriva a contenere in contemporanea fino a otto pezzi.
Vantaggiosamente in questo modo aumenta la produttività delle macchine utensili comprendenti tali dispositivi di supporto ed afferraggio dei pezzi.
Vantaggiosamente il dispositivo à ̈ adatto ad essere posto in rotazione permettendo, di conseguenza, una grande varietà di lavorazioni possibili. Vantaggiosamente, infatti, il dispositivo di supporto ed afferraggio à ̈ adatto a ruotare il pezzo meccanico in quanto collegabile ad esempio ad un gruppo mandrino; nello specifico à ̈ adatto a porre in rotazione il pezzo meccanico ad una velocità di circa 6000 giri/min.
Vantaggiosamente l’afferraggio à ̈ effettuato con mezzi a pinza adatti a cooperare vicendevolmente con il supporto in modo tale che a seguito di una pressione assiale questi ne provochino una radiale così da bloccarsi vicendevolmente con il pezzo meccanico.
Vantaggiosamente il bloccaggio dei pezzi meccanici nei mezzi a pinza à ̈ dovuto ad una spinta in direzione assiale che può variare, preferibilmente, a seconda delle misure dei pezzi meccanici stessi. Preferibilmente pertanto la spinta assiale à ̈ regolata a seconda delle dimensioni dei vari pezzi meccanici così da fermarsi quando non à ̈ necessaria piuttosto che proseguire nella spinta quando invece à ̈ richiesta.
Vantaggiosamente lo sbloccaggio à ̈ possibile agendo sui mezzi a pinza in direzione contraria alla forza assiale con cui à ̈ eseguito il bloccaggio.
Vantaggiosamente sia il bloccaggio che lo sbloccaggio non sono dovuti ad esempio a mezzi pneumatici o idraulici, ma mediante interazione tra i vari componenti; vantaggiosamente, calibrando le porzioni inclinate delle superfici e delle pareti, tipo cono morse, e l’elasticità dei pezzi meccanici il bloccaggio à ̈ irreversibile e sbloccabile solo per mezzo di uno sbloccaggio come quello sopra citato.
Vantaggiosamente le variabili riguardanti “la vita†del dispositivo sono pertanto di carattere prettamente meccanico.
Vantaggiosamente i mezzi pinza sono montati sul corpo centrale; pertanto à ̈ semplicemente ruotabile il corpo centrale nelle varie asole per cambiare tutto il pezzo centrale e pertanto i mezzi pinza e poter così bloccare pezzi meccanici di misure differenti.
Vantaggiosamente tutti i mezzi pinza sono in metallo. Chiaramente in questo modo tutti i mezzi pinza hanno le caratteristiche tipiche di componenti in metallo.
In una forma preferita di realizzazione i mezzi pinza, preferibilmente quelli o una porzione di quelli che vanno a contatto con i pezzi meccanici, sono trattati termicamente. Detto trattamento termico fa si che superficialmente, localmente dove il pezzo meccanico à ̈ bloccato ed alloggiato, la superficie dei pezzi meccanici sia più tenera, in maniera tale da non essere localmente troppo fragile, correndo il rischio di fratture locali, e da non rovinare il pezzo meccanico nella fase di bloccaggio.
Alle forme di realizzazione del suddetto dispositivo, un tecnico del ramo, al fine di soddisfare esigenze specifiche, potrebbe apportare varianti o sostituzioni di elementi con altri funzionalmente equivalenti.
In una ulteriore variante di realizzazione il supporto à ̈ composto diversamente rispetto a quello illustrato; ad esempio il tutto può essere montato al contrario, ossia invece che essere montato sulla superficie superiore della tavola mobile à ̈ montato sulla sua superficie inferiore.
In ulteriori varianti di realizzazione la rotazione dei mezzi pinza à ̈ eseguita direttamente su questi e non sulla sul supporto, viene pertanto prevista una forme di realizzazione nella quale tra i mezzi pinza e il supporto sono previsti mezzi per la rotazioni.
O in una ancora ulteriore forme di realizzazione detti mezzi per la rotazione vengono previsti e posizionati nel supporto stesso, ad esempio tra l’elemento flangiato e il corpo centrale.
In ulteriori forme di realizzazione sono previsti all’interno di alcuni componenti del dispositivo appositi impianti per l’asservimento di olii, liquidi o fluidi, ad esempio aria, per la lubrificazione dei pezzi meccanici.
In ulteriori forme di realizzazione sono previsti all’interno di alcuni componenti del dispositivo appositi impianti per l’esecuzione di zone in pressione o depressione tra i detti componenti coninvolti.
Anche tali varianti sono contenute nell’ambito di protezione come definito dalle seguenti rivendicazioni. Inoltre, ciascuna variante descritta come appartenente ad una possibile forma di realizzazione à ̈ realizzabile indipendentemente dalle altre varianti.

Claims (14)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Macchina utensile (2) per operazioni meccaniche comprendente una tavola mobile (11) ed un dispositivo di supporto ed afferraggio (200) di una pluralità di pezzi meccanici che si sviluppa intorno ad un asse pinza (P-P), che à ̈ adatto ad essere montato su detta macchina utensile (2) e che comprende: - mezzi pinza (210) adatti a bloccare più pezzi meccanici in contemporanea; - un supporto (250) adatto a contenere e supportare detti mezzi pinza (210) ed ad essere adatto ad essere bloccato alla tavola mobile (11); in cui i mezzi pinza (210) ed il supporto (250) si sviluppano intorno a detto asse pinza (P-P), in cui il supporto (250) ha al suo interno, intorno all’asse pinza (P-P), una cavità passante (290), in cui si collocano i mezzi pinza (210), detti mezzi pinza (210) comprendono: a) una maschera fissa (211) adatta ad essere fissata al supporto, avente radialmente dall’esterno verso l’interno degli intagli (215) comprendenti delle porzioni di presa fisse (216) adatte a cooperare con i pezzi meccanici per bloccarli; b) un elemento blocca pezzi (220) adatto ad interagire con la membrana fissa (211) per bloccare i pezzi meccanici; e c) mezzi di comando intermedi (230); in cui la maschera fissa (211), l’elemento blocca pezzi (220) ed i mezzi di comando intermedi (230) sono in detto ordine uno interno all’altro, in cui l’elemento blocca pezzi (220) ha una struttura anulare cedevole elasticamente adatta ad afferrare i pezzi meccanici a seguito di una interazione tra i mezzi intermedi di comando (230) ed il supporto (250).
  2. 2. Macchina utensile (2) in accordo con la rivendicazione 1, in cui l’elemento blocca pezzi (220) comprende un anello di fissaggio (221) adatto a cooperare con il supporto (250) al fine di bloccare l’elemento blocca pezzi (220) al supporto (250) e delle porzioni di bloccaggio (222), cedevoli elasticamente, adatte a cooperare con la maschera fissa (211) per bloccare i pezzi meccanici, dette porzioni di bloccaggio (222) si estendono, a partire da detto anello di fissaggio (221) in direzione parallela all’asse pinza (P-P) internamente alla cavità passante (290), in cui le porzioni di bloccaggio (220) sono adatte ad inserirsi negli intagli (215).
  3. 3. Macchina utensile (2) in accordo con la rivendicazione 2, in cui mezzi di comando intermedi (230) sono adatti a interagire radialmente sulle porzioni di bloccaggio (222) in modo tale da modificarne radialmente la loro forma.
  4. 4. Macchina utensile (2) in accordo con una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui i mezzi di comando intermedi (230) comprendono degli elementi a cuneo (231) che si estendono sostanzialmente parallelamente all’asse pinza (P-P) e sono adatti ad essere movimentati in direzione assiale, e comprendono delle superfici di interazione (235) adatte a cooperare con il supporto (250) in modo tale che ad una movimentazione assiale corrisponde una movimentazione radiale.
  5. 5. Macchina utensile (2) in accordo con una qualsiasi la rivendicazione 4, in cui le superfici di interazioni (235) comprendono una superficie inclinata (235’) e la cavità passante (290) à ̈ delimitata da una parete inclinata (295), in cui sia la superficie inclinata (235’) che la parete inclinata (295) sono inclinate rispetto all’asse pinza (P-P) in modo tale che, seguendo detto asse pinza (P-P), superiormente, entrambe dette porzioni inclinate si allontanino da detto asse pinza (P-P).
  6. 6. Macchina utensile (2) in accordo con una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui i mezzi di comando intermedi (230) ed il supporto (250), preferibilmente la superficie inclinata (235’) e la parete inclinata (295), sono adatte ad interagire tra loro con una interazione tipo cono morse.
  7. 7. Macchina utensile (2) in accordo con la rivendicazione 5, in cui la superficie inclinata (235’) à ̈ inclinata di un angolo α compreso tra 2° e 5°, preferibilmente 3,5°.
  8. 8. Macchina utensile (2) in accordo con la rivendicazione 5, in cui la parete inclinata (295) à ̈ inclinata di un angolo β compreso tra 2° e 5°, preferibilmente 3,5°.
  9. 9. Macchina utensile (2) in accordo con una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui i mezzi pinza (210) sono adatti a bloccare un pezzo meccanico indipendentemente dal bloccaggio di un altro pezzo meccanico.
  10. 10. Macchina utensile (2) in accordo con una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui gli intagli (215) della maschera fissa (211) e le porzioni di bloccaggio (222) dell’elemento blocca pezzi (220) sono tra loro radialmente angolarmente equidistanziate tra loro, in cui il numero delle porzioni di bloccaggio (222) à ̈ il medesimo degli intagli (215).
  11. 11. Macchina utensile (2) in accordo con una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui il supporto (250), internamente alla cavità passante (290), comprende degli elementi di sostegno (260), che si protraggono internamente nella cavità passante (290) verso l’asse pinza (P-P) e si estendono parallelamente a detto asse pinza (P-P), adatti a sostenere in maniera fissa la maschera fissa (211).
  12. 12. Macchina utensile (2) in accordo con una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui gli elementi di sostegno (260) sono tra loro angolarmente equidistanziati, in cui tra due elementi di sostegno (260) consecutivi si individuano spacchi (261), posizionati in corrispondenza degli intagli (215) e delle porzioni di bloccaggio (222), adatti ad ospitare i mezzi di comando intermedi (230).
  13. 13. Macchina utensile (2) in accordo con una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui la maschera fissa (211) o l’elemento di bloccaggio (220) o entrambe sono composte in un unico pezzo di metallo.
  14. 14. Macchina utensile (2) in accordo con una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui i mezzi di comando intermedi (230) sono in metallo.
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