ITBS20090170A1 - Piletta di scarico per vasche da bagno, lavandini, lavabi o altri bacini di raccolta di un liquido - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

La presente invenzione riguarda una piletta di scarico per vasche da bagno, lavandini, lavabi o altri bacini di raccolta di un liquido.

In una forma di realizzazione conosciuta, una piletta di scarico per vasche da bagno comprende un corpo sostanzialmente cilindrico adatto ad essere alloggiato in un foro ricavato nella vasca e comunicante con un condotto di scarico. Tale corpo termina inferiormente con una griglia di fondo e superiormente con un rosone anulare che delimita l’imbocco per il passaggio dell’acqua nel corpo piletta.

Un otturatore à ̈ alloggiato nel corpo della piletta e comprende una testa portante un elemento di tenuta adatto a cooperare con il bordo interno del rosone anulare per chiudere ermeticamente l’imbocco per il passaggio dell’acqua quando la testa dell’otturatore à ̈ a livello di detto rosone.

Normalmente, la testa dell’otturatore sporge superiormente dal corpo della piletta, lasciando aperto il passaggio dell’acqua verso lo scarico. Quando si desidera riempire la vasca, la testa viene premuta manualmente verso il basso, in modo tale che si appoggi con il suo elemento di tenuta sul rosone, chiudendo ermeticamente tale passaggio.

Il fatto che l’otturatore sporga superiormente dalla piletta, e quindi dal fondo della vasca, à ̈ da alcuni considerato un inconveniente, ad esempio quando la zona della vasca in cui à ̈ situata la piletta viene utilizzata anche per fare la doccia. In questo caso, l’otturatore sporgente costituisce un elemento di intralcio e può essere involontariamente premuto in chiusura della piletta. Inoltre, un otturatore sporgente influisce negativamente sull’aspetto estetico della vasca da bagno in quanto interrompe la continuità del fondo della vasca stessa.

Un altro inconveniente, in particolare delle vasche da bagno, à ̈ la presenza del cosiddetto “troppo pieno†, ovvero del foro ricavato nella parete laterale della vasca e del relativo tubo che mette in comunicazione il foro con il condotto di scarico.

Il troppo pieno richiede infatti di ricavare un foro nella parete laterale della vasca, di nascondere detto foro per il tramite di una placca di copertura che lasci passare l’acqua, e di prevedere, ad esempio tra la vasca e la struttura in cui à ̈ incassata, il collegamento al condotto di scarico. Nel caso di vasche da bagno che non vengono incassate in una struttura di contenimento, ma che sono lasciate completamente a vista, ad esempio al centro di una sala da bagno, la presenza del troppo pieno à ̈ un problema ancora più sentito. E’ evidente l’impatto negativo sull’aspetto estetico della vasca suscitato, oltre che dalla presenza del foro laterale, dal tubo di collegamento del foro al condotto di scarico.

Scopo della presente invenzione à ̈ quello di proporre una piletta in grado di ovviare agli inconvenienti sopra lamentati.

Tale scopo à ̈ conseguito con una piletta in accordo con la rivendicazione 1. Le rivendicazioni dipendenti descrivono forme di realizzazione preferite o vantaggiose della piletta secondo l’invenzione.

Le caratteristiche e i vantaggi della piletta secondo l’invenzione risulteranno comunque evidenti dalla descrizione di seguito riportata di suoi esempi preferiti di realizzazione, dati a titolo indicativo e non limitativo, con riferimento alle allegate figure, in cui:

- le figure 1 e 4 sono due sezioni assiali della piletta, secondo due distinte forme di realizzazione, con l’otturatore in posizione di normale apertura;

- le figure 2 e 5 sono sezioni assiali delle pilette di figura 1 e 2 rispettivamente, con l’otturatore in posizione di chiusura del passaggio dell’acqua;

- le figure 3 e 6 sono sezioni assiali delle pilette di figura 1 e 2 rispettivamente, con l’otturatore in posizione di apertura del passaggio nel caso di funzionamento come “troppo pieno†.

In detti disegni, con 1 à ̈ stata indicata una piletta di scarico secondo l’invenzione nel suo complesso.

In accordo con una forma generale di realizzazione, la piletta comprende un corpo piletta 10 adatto ad essere alloggiato in un foro ricavato in una vasca, lavandino, lavabo e simili. Il corpo 10 termina inferiormente con una griglia di fondo 12 e superiormente con un rosone anulare 14 che delimita l’imbocco 16 per il passaggio dell’acqua nel corpo piletta 10.

Preferibilmente, il corpo piletta 10 Ã ̈ conformato in maniera sostanzialmente cilindrica.

Un otturatore 18 à ̈ alloggiato nel corpo piletta 10 per aprire/chiudere l’imbocco 16 e quindi consentire o impedire il passaggio di acqua verso il condotto di scarico. L’otturatore 18 comprende un corpo otturatore 20 ed una testa 22 adatta a cooperare con il rosone 14.

Secondo una forma di realizzazione preferita, la testa 22 porta un elemento di tenuta 24 adatto a cooperare con un bordo interno 14’ del rosone anulare 14 per chiudere ermeticamente l’imbocco 16 quando la testa 22 dell’otturatore à ̈ a livello di detto rosone.

Secondo una forma di realizzazione preferita ulteriore, la piletta 1 comprende inoltre una parete di griglia 56, raccordata alla griglia di fondo 12 e che si estende inferiormente da essa, vale a dire in direzione opposta al vano di piletta 62 nel quale à ̈ alloggiato l’otturatore 18.

Preferibilmente, la parete di griglia 56 Ã ̈ sostanzialmente tubolare.

Innovativamente, la testa 22 à ̈ movibile assialmente rispetto al corpo otturatore 20 tra una posizione abbassata, in cui detta testa 22 à ̈ al di sotto del rosone 14 per l’apertura dell’imbocco, ed una posizione sollevata, in cui detta testa 22 à ̈ a livello del rosone 14 per la chiusura dell’imbocco 16.

In altre parole, l’otturatore 18 non sporge mai superiormente oltre il rosone anulare 14, e quindi oltre il piano della vasca, lavandino o simili.

In accordo ad una forma preferita di realizzazione, l’otturatore 18 à ̈ del tipo con movimento a scatto, ovvero in cui la testa 22 passa in modo automatico, ad esempio sulla spinta di un elemento elastico, dalla posizione abbassata alla posizione sollevata a seguito di una pressione esercitata manualmente su di essa. Tale tipologia di otturatore à ̈ comunque nota e non necessita qui di un’ulteriore spiegazione dettagliata.

Secondo una forma preferita di realizzazione, quando la testa 22 dell’otturatore à ̈ nella posizione sollevata, l’elemento di tenuta 24 si appoggia assialmente contro una rispettiva sede 26 ricavata nel rosone. Ad esempio, l’elemento di tenuta 24 à ̈ un O-ring calzato in una rispettiva sede anulare 24’ ricavata nella parete laterale della testa 22.

In una forma di realizzazione, la sede 26 ricavata nel rosone 14 presenta una forma concava, rivolta inferiormente in modo da definire uno spallamento di battuta assiale per l’elemento tenuta 24.

Vantaggiosamente, quando la testa 22 dell’otturatore si trova a livello del rosone anulare 14, la superficie superiore della testa risulta allineata a quella del rosone, in modo da creare una superficie uniforme e continua.

Secondo un ulteriore aspetto dell’invenzione, la piletta 1 comprende inoltre mezzi magnetici di troppo pieno, operativamente connessi all’otturatore 18 e tarati in modo tale da cedere al superamento di un valore prestabilito di pressione agente sulla testa 22 dell’otturatore in modo da provocare un abbassamento dell’otturatore 18 rispetto al corpo piletta 10. Di conseguenza, partendo da una posizione di normale chiusura dell’imbocco 16 della piletta, tutto l’otturatore 18 trasla assialmente verso il basso aprendo detto imbocco 16 e consentendo quindi all’acqua di defluire verso il condotto di scarico.

Preferibilmente, i mezzi magnetici di troppo pieno comprendono almeno un primo elemento magnetico 50 associato ad uno tra otturatore 18 e corpo piletta 10, e un secondo elemento magnetico o ferromagnetico 52 associato all’altro tra corpo piletta 10 e otturatore 18. Tali elementi 50, 52 sono adatti a cooperare per consentire/impedire l’abbassamento dell’otturatore 18.

La pressione che agisce sulla testa 22 contrastando la forza di attrazione tra il primo 50 e il secondo 52 elemento magnetico à ̈ la pressione idrostatica dell’acqua contenuta nella vasca, lavandino o simili. Pertanto, stabilito un livello massimo dell’acqua e calcolato il corrispondente valore di pressione che agisce sulla testa 22 dell’otturatore, la forza di contrasto dei mezzi magnetici di troppo pieno viene scelta in modo tale da consentire l’allontanamento reciproco degli elementi magnetici 50, 52, e quindi l’abbassamento dell’otturatore, al raggiungimento o superamento di tale valore di pressione.

In altre parole, l’abbassamento dell’otturatore 18 si verifica quando il valore di pressione raggiunge o supera la forza di attrazione reciproca tra gli elementi magnetici 50, 52.

La piletta secondo l’invenzione funziona quindi anche come dispositivo per il troppo pieno.

La piletta così concepita permette pertanto di evitare la realizzazione di un foro laterale e di collegare detto foro al condotto di scarico. Gli inconvenienti sopra lamentati relativamente ai dispositivi per il troppo pieno attuali sono dunque brillantemente superati.

Preferibilmente, il primo elemento magnetico 50 à ̈ connesso alla griglia di fondo 12, ad esempio disposto in un’apposita sede ricavata all’interno di questa, e il secondo elemento magnetico o ferromagnetico 52 à ̈ collegato all’otturatore 18.

Vantaggiosamente, tale dispositivo per troppo pieno à ̈ autoregolabile, nel senso che quando il livello dell’acqua ritorna ad essere pari o inferiore a quello massimo prestabilito, l’otturatore 18 ritorna automaticamente nella sua posizione iniziale di chiusura dell’imbocco 16, spinto in alto da mezzi di richiamo dell’otturatore 18, ad esempio elastici e/o magnetici.

I mezzi di richiamo sono quindi adatti a riportare l’otturatore 18 nella posizione precedente all’abbassamento, quando la pressione agente sulla testa 22 scende al disotto del valore prestabilito.

Secondo una forma di realizzazione preferita, l’otturatore 18 appoggia sulla griglia di fondo 12 per mezzo di un elemento elastico 30. Secondo tale variante, i mezzi di richiamo comprendono l’elemento elastico 30.

Vantaggiosamente, inoltre, la forza di contrasto dell’elemento elastico 30, ovvero la sua costante elastica, à ̈ regolabile, ad esempio da un idraulico, in modo da poter scegliere il massimo livello di acqua ammissibile.

In accordo con una forma di realizzazione, l’elemento elastico 30 à ̈ una molla, ad esempio una molla elicoidale, ad esempio una molla elicoidale conica.

L'elemento elastico 30 Ã ̈ meno rigido della molla interna all'otturatore.

Secondo una forma di realizzazione preferita, i mezzi di richiamo dell’otturatore 18 comprendono un terzo elemento magnetico 54, solidale al corpo piletta 10 e adatto a respingere l’elemento magnetico 50, 52 associato all’otturatore 18.

Perciò, in riferimento ad una condizione abbassata o di troppo pieno dell’otturatore 18 (ad esempio illustrata in figura 6), il primo 50 ed il secondo 52 elemento magnetico sono distanziati reciprocamente a causa della pressione idrostatica dell’acqua, presente nella vasca, che agisce sulla testa 22 dell’otturatore. In tale configurazione l’elemento magnetico 52 associato all’otturatore à ̈ disposto in prossimità del terzo elemento magnetico 54, di polarità identica a quella dell’elemento magnetico 52, che quindi tende a respingere l’elemento magnetico 52 verso una configurazione alzata (o di chiusura) dell’otturatore.

In conseguenza di ciò, quando la pressione idrostatica esercitata sulla testa 22 scende al disotto del valore prestabilito, il terzo elemento magnetico 54 respinge l’elemento magnetico 52 associato all’otturatore 18, in modo che quest’ultimo torni nella posizione precedente all’abbassamento (figura 5).

Preferibilmente, il primo 50 oppure secondo 52 elemento magnetico e il terzo elemento magnetico 54 sono distanziati lungo la parete di griglia 56 in modo da delimitare assialmente la corsa dell’elemento magnetico 50, 52 associato all’otturatore 18.

In altre parole, l’elemento magnetico 52 associato all’otturatore 18 à ̈ mobile tra una prima configurazione (illustrata in figura 5), in cui esso à ̈ a contatto con il primo elemento magnetico 50, ed una seconda configurazione (figura 4 oppure 6), in cui l’elemento magnetico 52 à ̈ disposto in corrispondenza del terzo elemento magnetico 54.

Secondo una forma di realizzazione vantaggiosa, la griglia di fondo 12 del corpo piletta 10 individua un’apertura per l’accoglimento scorrevole di uno stelo di guida 36 dell’otturatore 18. Lo stelo di guida 36 presenta una porzione di estremità libera 58, opposta a quella rivolta alla testa 22, portante l’elemento magnetico 50, 52 associato all’otturatore 18.

Preferibilmente, la porzione di estremità libera 58 dello stelo 36 si estende in un vano 60 delimitato dalla parete di griglia 56.

Perciò, durante il funzionamento della piletta 1, lo stelo di guida 36 à ̈ mobile assialmente all’interno del vano 60 individuato dalla parete 56.

Preferibilmente, il vano 60 Ã ̈ chiudibile, ad esempio in maniera stagna, mediante un fondello 64 avvitabile alla parete di griglia 56.

In una forma preferita di realizzazione, il corpo 20 dell’otturatore à ̈ collegato inferiormente, ad esempio mediante avvitamento, ad una boccola 32 di alloggiamento e guida dell’elemento elastico 30.

Più in dettaglio, la griglia di fondo 12 del corpo piletta 10 comprende una porzione assiale tubolare 34 in cui à ̈ inserito scorrevolmente lo stelo di guida 36 che si estende inferiormente dalla boccola 32. Inoltre, tale porzione assiale tubolare 34 definisce superiormente un piano anulare 38 di appoggio dell’elemento elastico 30.

In accordo con una forma vantaggiosa di realizzazione, all’otturatore 18 à ̈ associato un elemento di guida 40 adatto a scorrere lungo le pareti del corpo piletta 10. Inoltre, in una forma realizzativa preferita il rosone anulare 14 à ̈ collegato amovibilmente al corpo piletta 10, ad esempio mediante avvitamento, in modo da consentire l’estrazione dell’otturatore 18 e l’accesso alla griglia di fondo 12.

Alle forme di realizzazione del piletta secondo l’invenzione un tecnico del ramo, per soddisfare esigenze contingenti, potrà apportare modifiche, adattamenti e sostituzioni di elementi con altri funzionalmente equivalenti, senza uscire dall'ambito delle seguenti rivendicazioni.

Ognuna delle caratteristiche descritte come appartenente ad una possibile forma di realizzazione può essere realizzata indipendentemente dalle altre forme di realizzazione descritte.

Claims (15)

1. RIVENDICAZIONI 1. Piletta di scarico (1) per vasche, lavandini, lavabi e simili, comprendente: - un corpo piletta (10) terminante inferiormente con una griglia di fondo (12) e superiormente con un rosone anulare (14) che delimita l’imbocco (16) per il passaggio dell’acqua nel corpo piletta (10); - un otturatore (18), alloggiato in detto corpo piletta (10) e comprendente un corpo otturatore (20) e una testa (22) adatta a cooperare con il rosone (14); caratterizzata dal fatto che detta testa (22) à ̈ movibile assialmente rispetto a detto corpo tra una posizione abbassata, in cui detta testa (22) à ̈ al di sotto del rosone (14) per l’apertura dell’imbocco (16), ed una posizione sollevata, in cui detta testa (22) à ̈ a livello del rosone (14) per la chiusura dell’imbocco (16).
2. 2. Piletta (1) secondo la rivendicazione 1, in cui la testa (22) dell’otturatore à ̈ movibile manualmente a scatto dalla posizione abbassata alla posizione sollevata a seguito di una pressione esercitata su di essa.
3. 3. Piletta (1) secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui la testa (22) porta un elemento di tenuta (24) adatto a cooperare con un bordo interno (14’) del rosone anulare (14) per chiudere ermeticamente detto imbocco (16) quando la testa (22) dell’otturatore (18) à ̈ a livello di detto rosone (14).
4. 4. Piletta (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui, quando la testa (22) dell’otturatore à ̈ nella posizione sollevata, l’elemento di tenuta (24) si appoggia assialmente contro una rispettiva sede (26) ricavata nel rosone (14).
5. 5. Piletta (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente inoltre mezzi magnetici di troppo pieno, operativamente connessi all’otturatore (18) e tarati in modo tale da cedere al superamento di un valore prestabilito di pressione agente sulla testa (22) dell’otturatore in modo da provocare un abbassamento dell’otturatore (18) rispetto al corpo piletta (10).
6. 6. Piletta (1) secondo la rivendicazione 5, in cui i mezzi magnetici di troppo pieno comprendono almeno un primo elemento magnetico (50) associato ad uno tra otturatore (18) e corpo piletta (10), e un secondo elemento magnetico o ferromagnetico (52) associato all’altro tra corpo piletta (10) e otturatore (18), detti elementi (50, 52) essendo adatti a cooperare per consentire/impedire l’abbassamento dell’otturatore (18).
7. 7. Piletta (1) secondo la rivendicazione 5 oppure 6, comprendente inoltre mezzi di richiamo dell’otturatore (18), ad esempio elastici e/o magnetici, i quali sono adatti a riportarlo nella posizione precedente all’abbassamento, quando la pressione agente sulla testa (22) scende al disotto del valore prestabilito.
8. 8. Piletta (1) secondo la rivendicazione 7, in cui l’otturatore (18) appoggia sulla griglia di fondo (12) per mezzo di un elemento elastico (30), ad esempio una molla elicoidale, ed in cui i mezzi di richiamo comprendono detto elemento (30).
9. 9. Piletta (1) secondo la rivendicazione 6 e secondo la rivendicazione 7 o 8, in cui i mezzi di richiamo dell’otturatore (18) comprendono un terzo elemento magnetico (54), solidale al corpo piletta (10) e adatto a respingere l’elemento magnetico (50, 52) associato all’otturatore (18).
10. 10. Piletta (1) secondo la rivendicazione 9, ed in cui detto primo (50) oppure secondo (52) elemento magnetico e detto terzo elemento magnetico (54) sono distanziati lungo la parete (56) in modo da delimitare assialmente la corsa dell’elemento magnetico (50, 52) associato all’otturatore (18).
11. 11. Piletta (1) secondo la rivendicazione 9 o 10, in cui la griglia di fondo (12) del corpo piletta (10) individua un’apertura per l’accoglimento scorrevole di uno stelo di guida (36) dell’otturatore (18), una porzione di estremità libera (58) di detto stelo (36) portando l’elemento magnetico (50, 52) associato all’otturatore (18).
12. 12. Piletta (1) secondo la rivendicazione 10 e 11, in cui la porzione di estremità libera (58) dello stelo (36) si estende in un vano (60) delimitato dalla parete di griglia (56).
13. 13. Piletta (1) secondo una qualsiasi rivendicazione prededente, in cui all’otturatore (18) à ̈ associato un elemento di guida (40) adatto a scorrere lungo le pareti del corpo piletta (10).
14. 14. Piletta (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui il rosone (14) à ̈ collegato amovibilmente al corpo piletta (10) in modo da consentire l’estrazione dell’otturatore (18).
15. 15. Piletta (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui in cui il corpo piletta (10) Ã ̈ sostanzialmente cilindrico.