TESTO DELLA DESCRIZIONE TEXT OF THE DESCRIPTION
Il trovato fa riferimento alle macchine da stampa di tipo rotativo, a bobina od a fogli, dotate di cilindri paralleli che con l’uso si bagnano di inchiostro e si sporcano con particelle di carta e che per questo debbono essere periodicamente puliti. Per questo scopo sono noti dispositivi di pulitura che comprendono, ad esempio, una barra in lega leggera, parallela al cilindro da pulire, usualmente fissa e che sul fronte rivolto verso Io stesso cilindro porta longitudinalmente una cava rettilinea nella quale è guidato un pressore con una membrana elastico-cedevole rivolta verso il cilindro. Nella stessa barra sono montati degli attuatoti pneumatici che a comando spingono il pressore contro il cilindro per portarvi a contatto un telo interposto sul quale vengono spruzzati dei liquidi di lavaggio da parte di ugelli montati in sedi ricavate sul fronte della barra che è rivolto verso il telo. Il telo di pulitura viene svolto da un rullo di alimentazione e con l’altra estremità è collegato ad un rullo di raccolta ed entrambi questi rulli , coi relativi mezzi di rotazione, sono montati su delle spalle parallele che sostengono la detta barra. Sono anche noti dispositivi di pulitura diversi da quelli detti in precedenza, che comprendono una spazzola destinata al contatto col cilindro da pulire e sulla quale viene irrorato da ugelli del liquido di nettatura. Nel seguito della descrizione, per dispositivo di pulitura s’intenderà un qualsiasi dispositivo adatto alla pulitura dei cilindri di una macchina da stampa, anche di tipo diverso dai dispositivi precedentemente indicati. Nella tecnica nota, ogni cilindro da stampa che deve essere pulito, è normalmente dotato di un relativo dispositivo di pulitura. Questa soluzione è relativamente costosa e limita gli spazi per l’ispezionamento dei cilindri della macchina da stampa. Per ovviare a questi inconvenienti, poiché i cilindri da pulire sono spesso uno vicino all’altro, ad esempio il cilindro di impressione ed il cilindro portacaucciù, è anche noto impiegare un unico dispositivo per pulire alternativamente l’uno o l’altro dei due cilindri e per questo scopo il dispositivo stesso viene montato su idonei sistemi di movimentazione. Esistono macchine da stampa, ad esempio del tipo prodotte dalla Ditta giapponese Komori, in cui tra i due cilindri dianzi detti è disposto parallelamente un albero funzionale che rende impossibile l’uso dei tradizionali sistemi di trasferimento del dispositivo di pulitura da un rullo all’altro. Il trovato intende risolvere questo problema tecnico con un apparato di trasferimento del dispositivo di pulitura che è tecnicamente affidabile, di costo contenuto e nel quale il detto dispositivo di pulitura può essere montato e smontato con rapidità e semplicità sui e dai relativi mezzi di supporto. Il dispositivo secondo il trovato è applicabile sia su macchine provviste del detto albero funzionale posto tra i cilindri da pulire e sia su quelle macchine che sono all’origine sprovviste di un tale albero funzionale e che per la presenza di pinze afferratrici su uno dei cilindri, possono utilmente impiegare l’apparato di cui trattasi, caratterizzato tra l’alto dal poter automaticamente evitare interferenze del dispositivo di pulitura con le dette pinze. Le caratteristiche di un tale apparato ed i vantaggi che ne derivano, appariranno evidenti dalla seguente descrizione di alcune forme preferite di attuazione, illustrate a puro titolo d’esempio, non limitativo, nelle figure delle tre tavole allegate di disegno, in cui: The invention refers to rotary, reel or sheet type printing machines, equipped with parallel cylinders which with use become wet with ink and become dirty with paper particles and which therefore must be periodically cleaned. For this purpose, cleaning devices are known which comprise, for example, a light alloy bar, parallel to the cylinder to be cleaned, usually fixed and which on the front facing the cylinder itself longitudinally carries a rectilinear slot in which a presser is guided with a elastic-yielding membrane facing the cylinder. Pneumatic actuators are mounted in the same bar which on command push the presser against the cylinder to bring into contact an interposed sheet on which washing liquids are sprayed by nozzles mounted in seats obtained on the front of the bar which faces the sheet. . The cleaning sheet is unwound by a feed roller and with the other end is connected to a collection roller and both of these rollers, with the relative rotation means, are mounted on parallel shoulders that support said bar. Cleaning devices other than those mentioned above are also known, which comprise a brush intended for contact with the cylinder to be cleaned and on which the cleaning liquid is sprayed by nozzles. In the following description, a cleaning device will mean any device suitable for cleaning the cylinders of a printing machine, even of a type other than the previously indicated devices. In the known art, each printing cylinder to be cleaned is normally equipped with a relative cleaning device. This solution is relatively expensive and limits the space for inspecting the cylinders of the printing machine. To overcome these drawbacks, since the cylinders to be cleaned are often close to each other, for example the impression cylinder and the blanket cylinder, it is also known to use a single device to alternatively clean one or the other of the two cylinders. and for this purpose the device itself is mounted on suitable handling systems. There are printing machines, for example of the type produced by the Japanese company Komori, in which a functional shaft is arranged parallel between the two aforementioned cylinders, which makes it impossible to use traditional systems for transferring the cleaning device from one roller to another. . The invention intends to solve this technical problem with an apparatus for transferring the cleaning device which is technically reliable, of low cost and in which the said cleaning device can be assembled and disassembled quickly and easily on and from the relative support means. The device according to the invention can be applied both to machines equipped with said functional shaft placed between the cylinders to be cleaned and to those machines which are originally devoid of such a functional shaft and due to the presence of gripping pliers on one of the cylinders, they can usefully use the apparatus in question, characterized, among other things, by being able to automatically avoid interference of the cleaning device with said pincers. The characteristics of such an apparatus and the resulting advantages will appear evident from the following description of some preferred embodiments, illustrated purely by way of non-limiting example, in the figures of the three attached drawing tables, in which:
- le figg. 1, 2 e 3 illustrano l’apparato di cui trattasi in elevazione laterale e rispettivamente nella posizione di pulitura del cilindro inferiore, in una posizione intermedia e nella posizione di pulitura del cilindro superiore; - figs. 1, 2 and 3 illustrate the apparatus in question in lateral elevation and respectively in the cleaning position of the lower cylinder, in an intermediate position and in the cleaning position of the upper cylinder;
- la fig. 4 illustra ulteriori dettagli dell’apparato in parte sezionato secondo la linea IV-IV di figura 2; - fig. 4 illustrates further details of the partly sectioned apparatus according to line IV-IV of figure 2;
- le figg. 5, 6 e 7 illustrano, le prime due in elevazione laterale e l’ultima in prospettiva, delle varianti esecutive dell’ apparato. - figs. 5, 6 and 7 illustrate, the first two in lateral elevation and the last in perspective, of the executive variants of the apparatus.
Nelle figure, con CI è indicato il cilindro portacaucciù, con C2 il cilindro di impressione, con C3 il cilindro di trasferimento e con A è indicato l’albero funzionale che in talune macchine è previsto parallelamente tra i cilindri CI e C2. L’apparato di cui trattasi oscilla attorno all’albero A e secondo una esecuzione preferita, sfrutta questo albero come fulcro. In corrispondenza delle estremità dell’albero A vengono montate girevoli con la testa, delle bielle tra loro allineate 3, 3’, realizzate ad esempio con un adatto materiale a basso coefficiente di attrito, ed alle quali sono fissate le estremità di un semitubo di acciaio 1, coassiale allo stesso albero A ma che non lo tocca, avendo la sola funzione di col legare tra loro strutturalmente le bielle, così che una oscillazione impartita ad una di queste si trasmetta contemporaneamente all’altra biella. Le bielle 3, 3’ sono ad esempio ricavate da un piatto di bronzo legato e comprendono un cappello arcuato 2, 2’ ed un fusto 102, 102’ che con la propria estremità forcuta appoggia sull’albero A unitamente al detto cappello 2, 2’ e queste due parti si sovrappongono parzialmente con le loro estremità che vengono fissate reciprocamente ed al semitubo 1 per mezzo di viti 4, 4’. Il semitubo 1 è posto ad esempio dalla parte del cappello delle bielle 3, 3’. Nel seguito, con riferimento alla figura 5, verrà descritta una variante esecutiva delle bielle e dei relativi mezzi di interconnessione. Con 5, 5’ sono indicate delle viti di battuta fissate perpendicolarmente sul fianco esterno delle bielle 3, 3’ e cooperanti con le spalle S, S’ della macchina da stampa, per evitare al detto complesso 1, 3, 3’ degli spostamenti assiali indesiderati. Nelle figure 1 e 4 è illustrato il dispositivo di pulitura montato sull’apparato di cui trattasi e che, a titolo d’esempio, comprende una barra B che sostiene il pressore P e che porta il complesso degli ugelli d’erogazione del liquido di lavaggio sul telo T rinviato sul complesso B, P nonché svolto da adatti mezzi dal rullo RI e raccolto sul rullo R2, essendo tali rulli e la detta barra B, sostenuti dalle spalle F, F’ le quali sono articolate alle estremità di piede delle bielle 3, 3’, mediante perni 6, 6’ dei quali si dirà più avanti. Resta inteso che sulle spalle F, F’ può essere montato un qualsiasi altro dispositivo di pulitura, in tutto od in parte diverso da quello precedentemente considerato. Sull’estremità posteriore di una delle spalle F, F’, ad esempio di quella F, è prevista un’appendice 7 con un rullino laterale 8 che scorre in una canalizzazione di guida 9 sostanzialmente perpendicolare all’albero A ed al complesso delle superfici da pulire, sostanzialmente orizzontale od opportunamente inclinata e ricavata in una piastra 10 fissata mediante i distanziali 110 sulla vicina spalla S della macchina da stampa. La piastra 10 è posta ad esempio sostanzialmente alla stessa quota dell’albero A. La distanza che intercorre tra l’asse ideale d’articolazione formato dai perni 6, 6’ ed il punto più vicino della circonferenza dell’albero A è opportunamente superiore alla distanza che intercorre tra lo stesso asse ideale e la vicina parte anteriore-superiore-inferiore del complesso B, F, F’, in modo che tale complesso possa aH’occorrenza ruotare attorno a se stesso ed attorno all’albero A, mantenendo il proprio fronte anteriore sempre orientato verso i cilindri Cl, C2 e senza interferire col detto albero (vedi oltre). Dalla figura 4 appare ad esempio che i perni 6, 6’ sono montati con possibilità di scorrimento assiale entro rispettive sedi cieche 11, 11 ’ ricavate nel complesso F, F’, B, B’, unitamente a molle 12, 12’ che spingono gli stessi perni verso l’esterno, in appoggio sulle bielle 3, 3’ e nell’inserimento con la loro estremità rastremata 106, 106’ in fori ricavati sul piede delle stesse bielle 3, 3’. Spingendo i perni 6, 6’ all’interno delle sedi 12, 12’, con un attrezzo appuntito, ed impartendo al dispositivo di pulitura una traslazione che porta il rullino 8 ad uscire dalla guida 9, è possibile rimuovere rapidamente lo stesso dispositivo di pulitura dai relativi mezzi di supporto. Mentre l’estremità rastremata del perno 6 impegna un foro ricavato direttamente sul piede della biella 3, l’estremità del perno 6’ impegna la cavità assiale di una vite 13 fissata sul piede della biella 3’ e sulla cui parte a sbalzo è ancorata l’estremità dello stelo di un martinetto primario 14, a doppio effetto, con azionamento a pressione di fluido od elettromeccanico, ancorato col corpo ad un perno 15 fissato sulla vicina spalla S’ della macchina da stampa e posto ad esempio sostanzialmente alla stessa quota dell’albero A. Resta inteso che la mobilità assiale dei perni 6, 6’ può essere ottenuta con una soluzione diversa da quella descritta, ad esempio realizzando tali perni con viti. Completa l’apparato di cui trattasi una leva 16 fulcrata su un perno 17 fisso alla fiancata S della macchina da stampa , posto sostanzialmente all’altezza dell’albero A e sotto alla piastra 10, essendo tale leva orientata verso l’albero A ed essendo dotata sull’estremità libera di un rullino 18 e la stessa leva essendo articolata con un punto intermedio 19, allo stelo di un piccolo martinetto secondario 20, a doppio effetto, con azionamento analogo a quello del detto martinetto primario, ed articolato col corpo ad un perno 21 fisso sulla detta spalla S. Quando il martinetto 20 ha lo stelo arretrato come dalla figura 2, il rullino 18 è all’esterno dell’orbita che può essere percorsa da un’appendice 103 che prolunga oltre al piede la biella 3. Il funzionamento dell’apparato come descritto è semplice ed evidente. Quando l’apparato è nella posizione di pulitura del cilindro inferiore C2, le bielle 3, 3’ sono orientate verso il basso, il martinetto primario 14 è nella condizione di estensione del proprio stelo e la barra B ò a breve distanza dal cilindro C2, essendo quest’ultima condizione garantita ad esempio dalla spinta del martinetto 14 e dalla battuta di una qualsiasi parte dell’apparato contro un idoneo mezzo d’arresto, ad esempio dalla battuta del rullino 8 contro una estremità cieca 109 della guida 9 oppure dalla battuta delle bielle 3, 3’ contro appositi arresti di finecorsa non illustrati. Gli attuatoli montati sulla barra B ed asserviti al pressore P, provvederanno a realizzare la necessaria interferenza tra il telo T spinto dallo stesso pressore, ed il cilindro C2. Per evitare l’interferenza del telo di pulitura con eventuali pinze Z del cilindro C2, su un fianco del complesso B, P è previsto con giusta sporgenza dal fronte anteriore di tale complesso, un rullino 22 che coopera con camme di tipo noto D fissate lateralmente alla zona del cilindro C2 provvista delle dette pinze, così da arretrare il detto complesso dell’entità necessaria a realizzare automaticamente la suddetta condizione di non interferenza. Quando l’apparato deve essere predisposto per la pulitura del cilindro Cl, il martinetto primario 14 viene alimentato in retrazione come dalla figura 2. Il dispositivo di pulitura si solleva e contemporaneamente ruota attorno all’albero A e su se stesso, attorno agli assi 6, 6’. Quando un apposito sensore, non illustrato, rileva che il martinetto 14 è giunto al fine della corsa di retrazione, ad esempio un sensore magnetico che rileva la posizione del pistone del martinetto, viene comandata l’estensione dello stelo del martinetto secondario 20 che fa oscillare verso l’alto la leva 16 col rullino 18 che interferisce con l’appendice 103 della biella 3 e solleva gli assi di articolazione 6, 6’ dell’apparato sopra al punto morto determinato dal precedente tiro del martinetto primario 14, il quale in giusta fase viene attivato in estensione per completare il sollevamento del dispositivo di pulitura ed il posizionamento della barra B a breve distanza dal cilindro Cl, come dalla figura 3. Dopo la piccola corsa di sollevamento che gli compete, il martinetto secondario 20 può essere comandato in retrazione per riportare il rullino 18 nella posizione bassa di riposo, oppure tale rullino può essere lasciato nella posizione alta, al di fuori dell’orbita di interferenza con l’appendice 103 della biella 3 (vedi oltre). Anche in questo caso il dispositivo di pulitura viene assicurato nel corretto posizionamento nei confronti del cilindro Cl da pulire, dalla spinta del martinetto primario 14 e dalla battuta di una qualsiasi delle parti dell’apparato contro idonei mezzi d’arresto, ad esempio dalla battuta del rullino 8 contro l’estremità cieca 109 della guida 9 oppure dalla battuta di una delle bielle contro un apposito fermo, non illustrato. Quando l’apparato non viene usato e/o quando il dispositivo di pulitura deve essere sottoposto a manutenzione e deve essere smontato, lo stesso apparato è ad esempio nella posizione intermedia di figura 2 ed appositi mezzi di sicurezza possono essere previsti per bloccare meccanicamente l’apparato stesso in questa posizione. Appositi mezzi di sicurezza possono essere previsti anche per bloccare meccanicamente il dispositivo di pulitura in corrispondenza dei cilindri da pulire, a condizione che questi siano sprovvisti di pinze di afferramento o di altre irregolarità della superficie tonda. Il ritorno dell’apparato nella posizione bassa per la pulitura del cilindro C2, può non richiedere l’intervento del martinetto secondario 20, in quanto il peso del complesso B, P montato sulle bielle 3, 3' 'dovrebbe essere sufficiente a far si che queste superino senza difficoltà il punto morto, mentre il martinetto primario 14 passa automaticamente dalla fase di retrazione a quella di estensione. Resta comunque inteso che se il peso dell’apparato non dovesse essere sufficiente a vincere gli attriti dei fulcri e delle articolazioni, per cui l’apparato stesso non fosse in grado di superare per gravità la posizione di figura 2, a ciò potrà provvedere il martinetto secondario 20 che verrà mantenuto esteso quando l’apparato è nella posizione sollevata e che verrà arretrato quando lo stesso apparato è nella posizione di figura 2, in modo che il rullino 8 interferisca dall’alto in basso con l’appendice 103 della biella 3 e spinga il complesso al di sotto del punto morto orizzontale. Con riferimento alla figura 5 si rileva che secondo una possibile variante esecutiva le bielle 3, 3’ possono essere uguali e realizzate in acciaio, con un raggio di curvatura interno delle parti 2, 102, 2’, 102’, superiore al raggio dell’albero A, essendo su tali parti delle bielle montata girevole una tema di rullini 23 con l’asse parallelo al detto albero A e che appoggiano su tale albero per consentire l’oscillazione delle bielle con attrito volvente. Dalla stessa figura 5 si rileva che le bielle 3, 3’ possono essere diversamente collegate da una coppia di travi parallele 24, 24’ fissate alle stesse bielle con le coppie di viti 4, 4’ che consentono di fissare reciprocamente le parti 2, 102, 2’, 102’ che compongono le medesime bielle. Secondo una ulteriore variante esecutiva illustrata in figura 5, l’oscillazione delle bielle 3, 3’ viene ottenuta con mezzi diversi dai martinetti 14, 20 dianzi detti. Sul fianco esterno di una delle bielle viene calettato un settore dentato 25 col quale coopera tangenzialmente una cremagliera 26 trattenuta sullo stesso settore 25 da un rullino folle 27 e fissata allo stelo di un martinetto 28 a sua volta flangiato su un supporto 29 fisso in 30 ad una piastra 10' riportata sulla vicina spalla S della macchina da stampa. Appositi mezzi, non illustrati, sono previsti per far si che il martinetto 28 possa essere azionato con una corsa intermedia che vede la barra di pulitura B in una posizione distante da entrambi i cilindri Cl, C2, utile per le varie operazioni di manutenzione dell’apparato. In the figures, CI indicates the blanket cylinder, C2 the impression cylinder, C3 the transfer cylinder and A indicates the functional shaft which in some machines is provided parallel between the cylinders CI and C2. The apparatus in question swings around shaft A and, according to a preferred execution, uses this shaft as a fulcrum. At the ends of shaft A, connecting rods 3, 3 'aligned with each other are mounted rotatably with the head, made for example of a suitable material with a low coefficient of friction, and to which the ends of a steel half-tube are fixed 1, coaxial to the same shaft A but which does not touch it, having the sole function of structurally connecting the connecting rods together, so that an oscillation imparted to one of these is transmitted simultaneously to the other connecting rod. The connecting rods 3, 3 'are for example obtained from a bonded bronze plate and comprise an arched cap 2, 2' and a shaft 102, 102 'which with its forked end rests on the shaft A together with said cap 2, 2 'and these two parts partially overlap with their ends which are fixed reciprocally and to the half-pipe 1 by means of screws 4, 4'. The half-pipe 1 is placed for example on the side of the cap of the connecting rods 3, 3 '. In the following, with reference to Figure 5, an executive variant of the connecting rods and the relative interconnection means will be described. Reference screws 5, 5 'indicate abutment screws fixed perpendicularly to the outer side of the connecting rods 3, 3' and cooperating with the shoulders S, S 'of the printing machine, to avoid axial displacements of said assembly 1, 3, 3' unwanted. Figures 1 and 4 illustrate the cleaning device mounted on the apparatus in question and which, by way of example, comprises a bar B which supports the presser P and which carries the assembly of the nozzles for dispensing the washing liquid. on the sheet T returned to the assembly B, P and unwound by suitable means from the roller RI and collected on the roller R2, these rollers and said bar B being supported by the shoulders F, F 'which are articulated at the foot ends of the connecting rods 3 , 3 ', by means of pins 6, 6' which will be discussed later. It is understood that any other cleaning device can be mounted on the shoulders F, F ', totally or partially different from the one previously considered. On the rear end of one of the shoulders F, F ', for example of that F, there is an appendage 7 with a lateral roller 8 which slides in a guide channel 9 substantially perpendicular to the shaft A and to the complex of surfaces to be clean, substantially horizontal or suitably inclined and formed in a plate 10 fixed by means of the spacers 110 on the nearby shoulder S of the printing machine. The plate 10 is, for example, substantially placed at the same height as shaft A. The distance between the ideal articulation axis formed by the pins 6, 6 'and the closest point of the circumference of shaft A is suitably greater than the distance between the same ideal axis and the nearby front-upper-lower part of the complex B, F, F ', so that this complex can, if necessary, rotate around itself and around the shaft A, maintaining its own front face always oriented towards the cylinders Cl, C2 and without interfering with said shaft (see below). From figure 4 it appears for example that the pins 6, 6 'are mounted with the possibility of axial sliding within respective blind seats 11, 11' obtained in the complex F, F ', B, B', together with springs 12, 12 'which push the same pins outwards, resting on the connecting rods 3, 3 'and inserting with their tapered end 106, 106' into holes made on the foot of the connecting rods 3, 3 '. By pushing the pins 6, 6 'inside the seats 12, 12', with a pointed tool, and imparting to the cleaning device a translation that brings the roller 8 out of the guide 9, it is possible to quickly remove the cleaning device by its support means. While the tapered end of the pin 6 engages a hole obtained directly on the foot of the connecting rod 3, the end of the pin 6 'engages the axial cavity of a screw 13 fixed on the foot of the connecting rod 3' and on the cantilevered part of which the end of the stem of a primary jack 14, double-acting, with fluid pressure or electromechanical actuation, anchored with the body to a pin 15 fixed on the nearby shoulder S 'of the printing machine and placed for example substantially at the same height as the shaft A. It is understood that the axial mobility of the pins 6, 6 'can be obtained with a solution other than that described, for example by making these pins with screws. The apparatus in question is completed by a lever 16 pivoted on a pin 17 fixed to the side S of the printing machine, substantially located at the height of the shaft A and below the plate 10, since this lever is oriented towards the shaft A and being equipped on the free end of a roller 18 and the same lever being articulated with an intermediate point 19, to the stem of a small secondary jack 20, with double effect, with operation similar to that of said primary jack, and articulated with the body to a pin 21 fixed on said shoulder S. When the jack 20 has the stem retracted as in figure 2, the roller 18 is outside the orbit which can be crossed by an appendage 103 which extends the connecting rod 3 beyond the foot. operation of the apparatus as described is simple and evident. When the apparatus is in the cleaning position of the lower cylinder C2, the connecting rods 3, 3 'are oriented downwards, the primary jack 14 is in the condition of extension of its own rod and the bar B is at a short distance from the cylinder C2, this latter condition being guaranteed for example by the thrust of the jack 14 and by the abutment of any part of the apparatus against a suitable stop means, for example by the abutment of the roller 8 against a blind end 109 of the guide 9 or by the abutment of the connecting rods 3, 3 'against special end-of-stroke stops not illustrated. The actuators mounted on the bar B and enslaved to the presser P, will provide the necessary interference between the sheet T pushed by the same presser, and the cylinder C2. To avoid the interference of the cleaning cloth with any clamps Z of cylinder C2, on one side of the assembly B, P is provided with the right protrusion from the front face of this assembly, a roller 22 which cooperates with cams of known type D fixed laterally to the region of the cylinder C2 provided with the said grippers, so as to retract the said assembly by the amount necessary to automatically achieve the aforementioned non-interference condition. When the apparatus is to be prepared for cleaning the cylinder Cl, the primary jack 14 is fed in retraction as shown in figure 2. The cleaning device lifts up and at the same time rotates around the shaft A and on itself, around the axes 6 , 6 '. When a special sensor, not shown, detects that the jack 14 has reached the end of the retraction stroke, for example a magnetic sensor that detects the position of the jack piston, the extension of the rod of the secondary jack 20 is commanded, which causes it to oscillate upwards the lever 16 with the roller 18 which interferes with the appendage 103 of the connecting rod 3 and raises the articulation axes 6, 6 'of the apparatus above the dead point determined by the previous pull of the primary jack 14, which in correct phase is activated in extension to complete the lifting of the cleaning device and the positioning of the bar B at a short distance from the cylinder Cl, as shown in figure 3. After the small lifting stroke that belongs to it, the secondary jack 20 can be commanded in retraction to return the roller 18 to the low rest position, or said roller can be left in the high position, outside the interference orbit with n Appendix 103 of connecting rod 3 (see below). Also in this case the cleaning device is ensured in the correct positioning with respect to the cylinder Cl to be cleaned, by the thrust of the primary jack 14 and by the abutment of any of the parts of the apparatus against suitable stop means, for example by the abutment of the roller 8 against the blind end 109 of the guide 9 or from the abutment of one of the connecting rods against a suitable stop, not shown. When the apparatus is not used and / or when the cleaning device must be subjected to maintenance and must be disassembled, the apparatus itself is for example in the intermediate position of figure 2 and suitable safety means can be provided to mechanically block the apparatus itself in this position. Appropriate safety means can also be provided for mechanically locking the cleaning device in correspondence with the cylinders to be cleaned, provided that these are not equipped with gripping pliers or other irregularities of the round surface. The return of the apparatus to the low position for cleaning the cylinder C2 may not require the intervention of the secondary jack 20, since the weight of the assembly B, P mounted on the connecting rods 3, 3 '' should be sufficient to ensure that these pass without difficulty the dead point, while the primary jack 14 automatically passes from the retraction phase to the extension phase. However, it is understood that if the weight of the apparatus is not sufficient to overcome the friction of the fulcrums and joints, so that the apparatus itself is not able to overcome the position of figure 2 by gravity, this can be done by the jack. 20 which will be kept extended when the apparatus is in the raised position and which will be retracted when the same apparatus is in the position of figure 2, so that the roller 8 interferes from top to bottom with the appendix 103 of the connecting rod 3 and push the assembly below the horizontal dead center. With reference to Figure 5, it can be seen that according to a possible variant of execution, the connecting rods 3, 3 'can be the same and made of steel, with an internal radius of curvature of the parts 2, 102, 2', 102 ', greater than the radius of the shaft A, being rotatably mounted on these parts of the connecting rods a set of rollers 23 with the axis parallel to said shaft A and which rest on said shaft to allow the oscillation of the connecting rods with rolling friction. From the same figure 5 it can be seen that the connecting rods 3, 3 'can be connected differently by a pair of parallel beams 24, 24' fixed to the same connecting rods with the pairs of screws 4, 4 'which allow the parts 2, 102 to be mutually fixed , 2 ', 102' which make up the same connecting rods. According to a further executive variant illustrated in figure 5, the oscillation of the connecting rods 3, 3 'is obtained with means other than the jacks 14, 20 mentioned above. On the external side of one of the connecting rods a toothed sector 25 is keyed with which a rack 26 tangentially cooperates, held on the same sector 25 by an idle roller 27 and fixed to the rod of a jack 28 which is in turn flanged on a fixed support 29 at 30 to a plate 10 'placed on the nearby shoulder S of the printing machine. Appropriate means, not illustrated, are provided to ensure that the jack 28 can be operated with an intermediate stroke which sees the cleaning bar B in a position distant from both cylinders Cl, C2, useful for the various maintenance operations of the apparatus.
L’apparato secondo l’invenzione può essere montato anche su macchine da stampa sprovviste dell’albero funzionale A dianzi detto. In questo caso sarà possibile provvedere la macchina di un tale albero A’ montandolo di preferenza sulle spalle S, S’ con la interposizione di supporti 31 con cuscinetti, come dalla figura 7 ed impiegando delle bielle monolitiche 3, 3’ che vengono calettate a tale albero mediante un grano 32 o con altri adatti mezzi. La figura 6 illustra una ulteriore variante costruttiva nella quale le bielle potranno essere calettate su un albero di sincronizzazione A’, oppure potranno essere articolate alle spalle della macchina con una loro estremità, come indicato ad esempio con 33 nella figura 6, in modo che l’apparato abbia a poter ruotare attorno ad un asse parallelo ai rulli da pulire, non più reale come nei casi precedenti, ma virtuale. In questo caso sarà previsto l’impiego di mezzi per sincronizzare con precisione l’oscillazione delle bielle 3, 3’, ad esempio tramite un albero di sincronizzazione 34 sostenuto girevolmente dalle bielle e dotato in estremità di pignoni 35 che ingranano con settori dentati 36 concentrici agli assi di rotazione 33 e fissi alle spalle S, S’ della macchina. Con 37 è indicato uno dei martinetti d’azionamento delle bielle. Nell’esempio di figura 6, l’albero 34 è fissato alle fiancate F, F’ del dispositivo di pulitura e se i settori dentati 36 sono a dentatura esterna, come indicato con segno continuo, durante l’oscillazione delle bielle il dispositivo di pulitura ruota col proprio fronte utile sull’orbita 38 che è opposta a quella dei casi precedenti. Il dispositivo di pulitura potrà ruotare su un’orbita uguale a quella dei casi precedenti, se i settori dentati 36’ sono a dentatura interna, come illustrato in parte e con segno a trattini nella stessa figura 6. Resta inteso che l’interconnessione realizzata dall’albero 34 può essere diversamente assicurata dal solo telaio F, F’, B del dispositivo di pulitura, in quanto anch’esso elemento rigido. The apparatus according to the invention can also be mounted on printing machines without the functional tree Aforementioned. In this case it will be possible to provide the machine with such a shaft A 'by preferably mounting it on the shoulders S, S' with the interposition of supports 31 with bearings, as in figure 7 and using monolithic connecting rods 3, 3 'which are keyed to this shaft by a grain 32 or other suitable means. Figure 6 illustrates a further construction variant in which the connecting rods can be keyed onto a synchronization shaft A ', or can be articulated behind the machine with one of their ends, as indicated for example by 33 in Figure 6, so that the The apparatus is able to rotate around an axis parallel to the rollers to be cleaned, no longer real as in the previous cases, but virtual. In this case, the use of means will be provided for precisely synchronizing the oscillation of the connecting rods 3, 3 ', for example by means of a synchronization shaft 34 rotatably supported by the connecting rods and endowed with pinions 35 which mesh with concentric toothed sectors 36 to the rotation axes 33 and fixed to the shoulders S, S 'of the machine. 37 indicates one of the connecting rod drive jacks. In the example of figure 6, the shaft 34 is fixed to the sides F, F 'of the cleaning device and if the toothed sectors 36 have external toothing, as indicated with a continuous sign, during the oscillation of the connecting rods the cleaning device it rotates with its useful front on orbit 38 which is opposite to that of the previous cases. The cleaning device will be able to rotate on an orbit equal to that of the previous cases, if the toothed sectors 36 'are internally toothed, as illustrated in part and with dashed sign in the same figure 6. It is understood that the interconnection made by The shaft 34 can be otherwise secured by the frame F, F ', B of the cleaning device alone, since it is also a rigid element.
Resta inteso che nell’ambito del trovato rientrano anche altre soluzioni di rotazione del dispositivo di pulitura attorno ad un asse virtuale e parallelo ai cilindri da pulire, ad esempio con lo stesso dispositivo di pulitura sostenuto girevolmente per le estremità da carrellini che per mezzo di rullini scorrono su guide arcuate e fisse, con centro di curvatura sul detto asse virtuale. Resta pertanto inteso che la descrizione si è riferita ad alcune forme preferite di realizzazione del trovato, alle quali possono essere apportate numerose varianti e modifiche, soprattutto costruttive, senza per altro abbandonare il principio informatore dell’invenzione, come sopra esposto, come illustrato e come a seguito rivendicato. Nelle rivendicazioni, i riferimenti riportati tra parentesi sono puramente indicativi e non limitativo dell’ambito di protezione delle stesse rivendicazioni. It is understood that the scope of the invention also includes other solutions for rotating the cleaning device around a virtual axis and parallel to the cylinders to be cleaned, for example with the same cleaning device rotatably supported at the ends by trolleys which by means of rollers they slide on arched and fixed guides, with a center of curvature on said virtual axis. It is therefore understood that the description refers to some preferred embodiments of the invention, to which numerous variations and modifications can be made, especially constructive ones, without however abandoning the guiding principle of the invention, as described above, as illustrated and as as claimed below. In the claims, the references shown in brackets are purely indicative and not limitative of the scope of protection of the claims themselves.