ITBO980447A1 - Unita' di goffratura . - Google Patents

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ITBO980447A1
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Marco Brizzi
Gian Paolo Parrocchetti
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Description

DESCRIZIONE
dell'Invenzione Industriale dal titolo:
"Unità di goffratura."
La presente invenzione concerne una unità di goffratura. In particolare la presente invenzione ha per oggetto una unità di goffratura vantaggiosamente utilizzabile per il trattamento di qualsiasi tipo di nastro di incarto quali, ad esempio, nastri realizzati in materiale cartaceo, carta metallizzata, materiali metallici , e simili in macchine impacchettatrici automatiche per sigarette, cui la trattazione che segue farà esplicito riferimento senza per questo perdere in generalità.
Nell ' industria del tabacco è noto avvolgere ciascun gruppo d1 sigarette con uno spezzone di materiale di Incarto per costituire l 'involucro interno dei rispettivi pacchetti di sigarette. Solitamente i singoli spezzoni vengono ottenuti per taglio trasversale di un nastro continuo svolto da bobina e fatto avanzare in una direzione determinata e lungo un percorso determinato di avanzamento di una porzione di una macchina impacchettatrice, ad opera di una coppia di rulli svolgitori girevoli e tra loro cooperanti, i quali sono disposti da bande opposte del percorso di avanzamento per definire una zona di svolgitura, in modo da trascinare il nastro verso un gruppo di taglio ed uno di prelievo dei singoli spezzoni che vengono di seguito alimentati, in successione, ad una stazione di incarto.
Prima d1 giungere in corrispondenza della citata zona di svolgitura,è altresì noto imprimere,mediante pressione, il nastro d1 incarto medesimo per conferirgli una speciale impronta scabra a scopo funzionale ed estetico. Tale tipo di impressione viene ottenuta con speciali rulli girevoli, cosiddetti goffratori, di tipo noto,disposti da bande opposte del citato percorso di avanzamento e definenti una zona di goffratura disposta a monte della citata zona di svolgitura, rispetto alla direzione di avanzamento del nastro. I rulli goffratori sono mossi dagli stessimezzi motori dei rulli svolgitori e presentano sulla loro superficie laterale una pluralità di dentidi forma troncoconica o piramidale atti ad ingranare fra di loro per goffrare il nastro di materiale di incarto.
La metodologia nota sopra descritta di goffratura e svolgitura dei nastri di incarto presenta un inconveniente dovuto al diverso comportamento che presentano i diversi materiali con cui sono realizzati i nastri di incarto durante l'operazione di goffratura. Infatti, se si sottopone a goffratura un nastro in materiale cartaceo o cartaceo metallizzato, cioè ricoperto di una strato metallico, ad esemplo la stagnola, questi tipi di materiale presentano, in fase di goffratura, un comportamento opposto rispetto a quello di un nastro metallico, ad esempio realizzato in alluminio, che viene sottoposto alla medesima operazione di goffratura e, precisamente, i nastri in carta o in carta metallizzata si allungano, mentre i nastri metallici si accorciano.
Da tale diverso comportamento dei materiali di incarto discende la necessità di dover cambiare, di volta in volta, i rulli goffratori per ciascun tipo di materiale con cui è realizzato il nastro di incarto, utilizzando per un materiale che tende ad allungarsi dei rulli goffratori con un diametro proporzionalmente più piccolo rispetto al diametro dei rulli goffratori che vengono utilizzati per i materiali che tendono ad accorciarsi.
In altre parole il diametro dei rulli goffratori viene proporzionalmente variato tenendo conto del coefficiente di allungamento o accorciamento del tipo di materiale con cui è realizzato il nastro di incarto in maniera che, ad ogni ciclo macchina, il tratto di nastro gaffrato presenti una lunghezza esattamente uguale a quella richiesta per l 'avvolgimento di un gruppo di sigarette di dimensioni determinate. Nel caso in cui non venisse effettuata la sostituzione dei rulli goffratori in funzione del materiale di incarto utilizzato si verificherebbero seri inconvenienti, in grado di causare l 'arresto della macchina impacchettatrice. Si è infatti verificato sperimentalmente che, nel caso in cui , ad esempio, si utilizzino per trattare un nastro metallizzato dei rulli goffratori che presentano un diametro determinato adatto a trattare un nastro metallico, il nastro metallizzato tende, progressivamente, ad ogni ciclo macchina o ad ogni giro completo dei rulli goffratori, ad allungarsi di una quantità lineare percentuale che è funzione del suo coefficiente d1 allungamento che si produce in fase di goffratura.
Pertanto, lungo il tratto del percorso di avanzamento compreso tra la citata zona di goffratura e la citata zona di svolgitura, il nastro metallizzato tende ad allentarsi e a creare un'ansa sempre più accentuata, in quanto i rulli svolgitorl sono dimensionati in maniera che, ad ogni ciclo macchina, il tratto d1 nastro goffrato presenti una lunghezza esattamente uguale a quella richiesta per l 'avvolgimento di un gruppo di sigarette di dimensioni determinate, ed in maniera da non consentire di trascinare correttamente e in modo sufficiente il nastro metallizzato che, al contrario di un nastro metallico, si allunga in uscita dalla citata zona di goffratura. In altre parole i rulli svolgitori non sono in grado di recuperare l 'aumento di lunghezza in eccesso del nastro metallizzato e quindi a svolgere e trascinare un tratto di nastro di lunghezza maggiore di quello per cui sono stati dimensionati .
Ne consegue che, dopo un certo numero di cicli, il nastro metallizzato si allenta a tal punto che all 'ingresso della zona di svolgitura avvengono degli inceppamenti e l 'avanzamento del nastro viene addirittura interrotto.
Anche nel caso in cui il materiale del nastro di incarto presenti un coefficiente di allungamento relativamente ridotto, tale da consentire ai rulli svolgitori di continuare a trascinare il nastro compensando il suo allungamento percentuale, il nastro risulta comunque poco teso, e tra la citata zona di goffratura e la citata zona di svolgitura il nastro tende a spostarsi trasversalmente rispetto alla sua linea di avanzamento con conseguenti successivi problemi di incarto.
Nel caso opposto, cioè nel caso in cui un nastro di materiale metallico venga goffrato per mezzo di rulli goffratori presentanti un diametro sottodimensionato, il materiale di incarto viene sottoposto a dannose tensioni da parte dei rulli svolgitori. Come conseguenza si può verificare la rottura del nastro, o anche il suo slittamento rispetto ai rulli svolgitori. In quest'ultimo caso la lunghezza degli spezzoni di nastro in uscita dal gruppo di taglio può risultare inferiore a quella necessaria per la corretta chiusura del l ' Involucro.
Scopo della presente invenzione è realizzare una unità di goffratura in grado di trattare qualsiasi nastro d1 incarto realizzato con qualsiasi tipo di materiale di Incarto senza l 'esigenza di cambiare ogni volta i rulli goffratori e che sia esente dagli inconvenienti sopra menzionati, con riferimento allo stato della tecnica.
Unità di goffratura di nastri di incarto avanzanti lungo un percorso determinato di avanzamento, l 'unità di goffratura comprendendo una coppia di rulli goffratori presentanti un rispettivo diametro e disposti da bande opposte del detto percorso di avanzamento per definire una zona di goffratura, una coppia di rulli svolgitori presentanti un rispettivo diametro e disposti da bande opposte del detto percorso di avanzamento per definire una zona di svolgitura, mezzi motori comuni ai detti rulli goffratori e ai detti rulli svolgitori, i detti nastri sviluppandosi tra la detta zona di goffratura e quella di svolgitura per un tratto di lunghezza determinata, l 'unità di goffratura essendo prevista per il trattamento dei detti nastri di incarto fra loro diversi e realizzati con diversi materiali presentanti differenti coefficienti di variazione della loro lunghezza nominale all 'uscita della detta zona di goffratura, caratterizzata dal fatto che, detta unità di goffratura presenta 1 medesimi rulli goffratori presentanti lo stesso diametro predeterminato e fisso per qualsiasi tipo di nastro di incarto da trattare, e i detti rulli svolgitori risultano i medesimi per qualsiasi tipo di nastro di incarto e presentano il loro rispettivo diametro predeterminato e fisso e dimensionato in modo tale da trascinare ciascun tipo di nastro mantenendo sostanzialmente costante la lunghezza determinata di sviluppo di ciascun tipo di nastro calcolata tra detta zona di goffratura e quella di svolgitura, indipendentemente dal detto coefficiente di variazione della lunghezza di ciascun nastro in uscita da detta zona di goffratura. La presente invenzione verrà ora descritta con riferimento al disegno annesso, che ne illustra un esempio di attuazione non limitativo, in cui:
La figura allegata illustra in vista frontale schematica una porzione di una macchina confezionatrice dotata di una unità oggetto della presente invenzione.
Con riferimento alla figura allegata, con 1 è indicata una porzione di una macchina confezionatrice e con 2 è indicata nel suo complesso una unità di goffratura per il trattamento di qualsiasi tipo di nastro 3 di incarto quali, ad esempio, nastri 3 realizzati in materiale cartaceo, o in carta metallizzata cosiddetta stagnola, oppure nastri 3 realizzati in materiale metallico come, ad esempio, l 'alluminio, i quali avanzano in una direzione F di avanzamento determinata e lungo un percorso P di avanzamento determinato.
L'unità di goffratura 2 comprende una coppia di rulli goffratori 4, di tipo noto, tra loro cooperanti e girevoli attorno a rispettivi assi 5 fra loro sostanzialmente paralleli e disposti da bande opposte del citato percorso P di avanzamento del nastro 3, in modo da definire tra i rulli 4 goffratori , e lungo il percorso P, una zona 6 d1 goffratura. Sulla superficie laterale dei due rulli 4 goffratori è presente una pluralità di denti (non Illustrati) di forma troncoconica, i quali sono atti ad ingranare fra loro per goffrare il nastro 3 che attraversa la citata zona 6 di goffratura.
A valle della zona 6 di goffratura rispetto alla direzione di avanzamento F del nastro 3, l 'unità di goffratura 2 comprende una coppia di rulli svolgitori 7 tra loro cooperanti e girevoli attorno a rispettivi assi 8 fra loro sostanzialmente paralleli e disposti da bande opposte del citato percorso P di avanzamento del nastro 3, in modo da definire tra i rulli 7 svolgitori, e lungo il percorso P, una zona 9 di svoìgitura e trascinamento del nastro 3 medesimo.
La citata zona 9 di svoìgitura è distanziata dalla citata zona 6 di goffratura di un tratto determinato T del citato percorso P di avanzamento, lungo il quale tratto T s1 sviluppa un tratto 11 di nastro 3 di incarto di lunghezza L determinata che risulta sostanzialmente coincidente con il tratto T del percorso P.
Riprendendo il concetto già spiegato in precedenza, che a seguito della fase di goffratura ad opera dei rulli 4 goffratori, un nastro 3 realizzato in materiale cartaceo o cartaceo metallizzato, tende ad allungarsi, mentre una nastro metallico si accorcia, nel seguito della descrizione si indicherà con il termine lunghezza nominale la lunghezza propria che presenta un nastro 3 quando non viene sottoposto a goffratura, mentre si indicherà con coefficiente di variazione della lunghezza nominale di un nastro 3, la variazione di lunghezza che subisce il nastro 3 stesso e seguito della sua fase di goffratura.
I rulli 4 goffratori e i rulli 7 svolgitori sono tra loro cinematicamente collegati, in fase gli uni con gli altri, e prendono il moto ..da un unico motore comune, disposto solitamente a bordo macchina, e schematicamente illustrato in figura con un blocco 10.
I rulli goffratori 4 presentano un diametro D1 determinato e preimpostato il quale rimane fisso per qualsiasi tipo di nastro 3 di incarto destinato ad essere trattato, nel senso che i rulli goffratori 4 non vengono cambiati sia nel caso in cui il nastro 3 è realizzato con materiale cartaceo o metallizzato il quale tende ad allungarsi in fase di goffratura, sia nel caso in cui il nastro 3 è realizzato con materiale metallico che invece tende ad accorciarsi in fase di goffratura.
Analogamente, i rulli svolgitori 7 presentano un diametro D2 determinato e preimpostato il quale rimane anch'esso fisso per qualsiasi tipo di nastro 3 di incarto utilizzato e non vengono mai cambiati per qualsiasi tipo di nastro 3 utilizzato e trattato in corrispondenza della zona 6 di goffratura. Cioè il diametro D2 dei rulli svolgitori è dimensionato, in relazione al diametro D1 dei rulli goffratori 4, in modo tale da riuscire a trascinare qualsiasi tipo di nastro 3 realizzato sia in materiale cartaceo o metallizzato, sia realizzato in materiale metallico.
Più precisamente, i rulli svolgitori 7 presentano il diametro D2 dimensionato proporzionalmente ed in funzione del previsto allungamento del nastro di incarto realizzato con il materiale presentante il coefficiente di allungamento maggiore rispetto alla sua lunghezza nominale, a seguito della fase di goffratura che avviene in corrispondenza della citata zona 9 di goffratura e ad opera dei rulli 4 goffratori, tra tutti i materiali con cui può essere realizzato il nastro 3 stesso, in modo da riuscire a trascinare il nastro 3 mantenendolo teso nel tratto T del percorso P di avanzamento che unisce la zona 6 di goffratura alla zona 9 di svolgitura.
In particolare, se sperimentalmente si verifica che il materiale che tende ad allungarsi di più degli altri è, ad esempio, costituito da un nastro 3 in carta metallizzata, i rulli svolgi tori 7 presentano un diametro D2 dimensionato in modo da risultare in grado di trascinare questo tipo di nastro 3, compensando il suo allungamento percentuale rispetto alla sua lunghezza nominale a seguito della fase di goffratura impressa dai rulli goffratori 4. Questo permette di mantenere il nastro metallizzato ben teso lungo il tratto T del percorso P che separa la zona 6 dalla zona 9 di svolgitura, lungo il quale tratto T il nastro 3 presenta la sua lunghezza nominale determinata L e risulta sostanzialmente coincidente con il citato tratto T del percorso P di avanzamento.
Il diametro D2 dei rulli svolgitori rimane fisso per qualsiasi tipo di nastro 3 di incarto che viene di volta in volta utilizzato e, precisamente, anche nel caso in cui il nastro 3 stesso sia realizzato 1n materiale metallico che tende ad accorciarsi in fase di goffratura, i rulli svolgitori 7 presentano lo stesso diametro D2, il quale risulta sovradimensionato per il nastro metallizzato, che nel tratto di percorso che separa la zona 6 di goffratura dalla zona 9 di svolgitura tende a diminuire la sua lunghezza nominale L.
I rulli svolgitori 7 riescono comunque a trascinare correttamente anche un nastro 3 realizzato in materiale metallico, in quanto una semplice e precisa regolazione dell'ampiezza della zona 9 di svolgitura permette a rulli svolgitori 7 un debole slittamento sul nastro 3 stesso mantenendo il nastro 3 metallico teso e riuscendo a compensare con il citata slittamento reciproco sul nastro 3 in materiale metallico il suo coefficente di accorciamento che si verifica a seguito della fase di goffratura, in uscita dalla citata zona 9 di goffratura.
E' evidente che la regolazione della zona 9 di svolgitura e, cioè, la regolazione della distanza reciproca tra i deu rulli 7 svolgitori deve essere proporzionata in funzione del coefficiente di accorciamento del nastro 3 e deve tenere presente delle caratteristiche meccaniche del nastro 3 stesso in modo tale che in corrispondenza della zona di svolgitura si verifichi un leggero slittamento tra rulli 7 svolgitori e nastro 3 metallico che permette di tendere 11 nastro 3 metallico stesso senza raggiungere una tensione di rottura del nastro 3 stesso.
A valle della zona 9 di svolgitura, rispetto alla direzione di avanzamento del nastro 3 e lungo il percorso di avanzamento P, la porzione di macchina 1 comprende una stazione 11 di taglio del nastro 3 in spezzoni 12. La stazione di taglio comprende un rullo 13 rotante e dotato di una lama 14 e di un controrullo 15 a contrasto del quale la lama 14 taglia, ciclicamente, il nastro 3 negli spezzoni 12.
Gli spezzoni 12 vengono successivamente prelevati da una coppia di cinghie 16 aspiranti, di tipo noto, le quali al i mentano, in successione, i singoli spezzoni ad una stazione di incarto, di tipo noto, e schematicamente illustrata con un blocco 17.
I vantaggi che si ottengono con tale tipo di unità 2 di goffratura sono dati dal fatto di poter utilizzare una unica unità 2 di goffratura che diviene, quindi, una unità 2 universale, adatta a qualsiasi nastro 3 realizzato con qualsiasi tipo di materiale di incarto, senza dover cambiare i rulli 4 goffratori al variare del coefficiente di variazione della lunghezza del nastro 3 di incarto da trattare.

Claims (4)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Unità di goffratura di nastri (3) di incarto avanzanti lungo un percorso (P) determinato di avanzamento, l 'unità (2) di goffratura comprendendo una coppia di rulli (4) goffratori presentanti un rispettivo diametro (D1) e disposti da bande opposte del detto percorso (P) di avanzamento per definire una zona (6) di goffratura, una coppia di rulli (7) svolgitori presentanti un rispettivo diametro (D2) e disposti da bande opposte del detto percorso (P) di avanzamento per definire una zona (9) di svolgitura, mezzi motori (10) comuni ai detti rulli goffratori e ai detti rulli svolgitori, i detti nastri (3) sviluppandosi tra la detta zona (6) di goffratura e quella di svolgitura (9) per un tratto di lunghezza (L) determinata, l 'unità (2) di goffratura essendo prevista per il trattamento dei detti nastri (3) di incarto fra loro diversi e realizzati con diversi materiali presentanti differenti coefficienti di variazione della loro lunghezza nominale all 'uscita della detta zona (6) di goffratura, caratterizzata dal fatto che, detta unità (2) di goffratura presenta i medesimi rulli (4) goffratori presentanti lo stesso diametro (D1) predeterminato e fisso per qualsiasi tipo di nastro (3) di incarto da trattare, e i detti rulli (7) svolgitori risultano i medesimi per qualsiasi tipo di nastro (3) di incarto e presentano il loro rispettivo diametro (D2) predeterminato e fisso e dimensionato in modo tale da trascinare ciascun tipo di nastro (3) mantenendo sostanzialmente costante la lunghezza (L) determinata di sviluppo di ciascun tipo di nastro (3) calcolata tra detta zona di (6) goffratura e quella di svolgitura (9), indipendentemente dal detto coefficiente di variazione della lunghezza di ciascun nastro (3) in uscita da detta zona (6) di goffratura.
  2. 2) Unità di goffratura di nastri (3) di incarto avanzanti lungo un percorso (P) determinato di avanzamento, l 'unità (2) di goffratura comprendendo una coppia di rulli (4) goffratori presentanti un rispettivo diametro (DI) e disposti da bande opposte del detto percorso (P) di avanzamento per definire una zona (6) di goffratura, una coppia di rulli (7) svolgitori presentanti un rispettivo diametro (D2) e disposti da bande opposte del detto percorso (P) di avanzamento per definire una zona (9) di svolgitura distanziata da detta zona (6) di goffratura di un tratto (T) determinato del- detto percorso (P) di avanzamento lungo il quale si sviluppa in modo coincidente un tratto di lunghezza (L) determinato dei detti nastri (3) misurato lungo il detto percorso (P) di avanzamento, detti rulli goffratori e detti rulli svolgitori essendo posti in rotazione da mezzi (10) motori comuni, l 'unità (2) di goffratura essendo prevista per il trattamento dei detti nastri (3) di incarto fra loro diversi e realizzati con diversi materiali presentanti differenti coefficienti di variazione della loro lunghezza nominale all'uscita della detta zona (6) di goffratura, caratterizzata dal fatto che, detta unità (2) di goffratura presenta i medesimi rulli (4) goffratori presentanti lo stesso diametro (DI) predeterminato e fisso per qualsiasi tipo di nastro (3) di incarto da trattare, e i detti rulli (7) svolgitori risultano i medesimi per qualsiasi tipo di nastro (3) di incarto e presentano il loro rispettivo diametro (D2) predeterminato e fisso e dimensionato in modo tale da trascinare ciascun tipo di nastro (3) mantenendolo teso tra detta zona (6) di goffratura e detta zona (9) d1 svolgitura e sostanzialmente coincidente con detto tratto (T) determinato del detto percorso (P) sviluppantesi tra detta zona (6) di goffratura e detta zona (9) di svolgitura, indipendentemente dal detto coefficiente di variazione della lunghezza nominale di ciascun nastro (3) in uscita da detta zona (6) d1 goffratura.
  3. 3) Unità di goffratura secondo la rivendicazióne 1 o 2, caratterizzata dal fatto che detti rulli (7) svolgitori presentano, in relazione con la dimensione del diametro (DI) dei rulli (4) goffratori , il loro rispettivo diametro (D2) predeterminato e fisso e dimensionato proporzionalmente ed in funzione del previsto allungamento, rispetto alla lunghezza nominale, che subisce il nastro (3) di incarto realizzato con il materiale presentante il coefficiente di allungamento maggiore a seguito della fase di goffratura a cui è sottoposto in corrispondenza della detta zona (9) di goffratura.
  4. 4) Unità di goffratura sostanzialmente come descritto con riferimento ad una qualsiasi delle figure dei disegni annessi.
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