ITBO980013A1 - Dispositivo erogatore manuale, elettrico, ad aria o ad olio, ad aziona mento alternativo. - Google Patents

Description

DESCRIZIONE dell’invenzione industriale dal titolo: “Dispositivo erogatore manuale, elettrico, ad aria o ad olio, ad azionamento alternativo”

La presente invenzione si riferisce ad un dispositivo di erogazione manuale, elettrico, ad aria o ad olio, ad azionamento alternativo per dispensare quantità predeterminate di prodotti fluidi o pastosi quali prodotti alimentari, paste dentifricie, oli lubrificanti, saponi e simili.

L’invenzione si propone lo scopo di fornire un dispositivo del tipo sopra indicato che risulti di semplice ed economica fabbricazione e che sia di semplice e rapido impiego. L’invenzione ha anche lo scopo di fornire un dispositivo di basso costo che possa essere ricaricato in modo semplice anche da persone non esperte, preferibilmente tramite serbatoi o recipienti di ricarica del tipo “usa e getta”.

Un ulteriore scopo dell’invenzione è quello di fornire un dispositivo che risulti immediatamente disponibile all’uso senza che siano necessarie complicate manovre di travaso di fluido o pasta da un contenitore all’altro.

Al fine di raggiungere gli scopi sopra indicati, l’invenzione ha per oggetto un dispositivo del tipo indicato nel preambolo della presente descrizione, avente le caratteristiche indicate nella rivendicazione 1 che segue.

Ulteriori caratteristiche e vantaggi risulteranno dalla descrizione dettagliata che segue di alcune forme di attuazione dell’invenzione, con riferimento alle figure annesse, date a puro titolo di esempio non limitativo, in cui: la figura 1 è una vista laterale di una prima forma di attuazione dell’invenzione,

la figura 2 è una sezione longitudinale di una seconda forma di attuazione dellinvenzione,

la figura 3 è una sezione longitudinale di una terza forma di attuazione del’invenzione, e

la figura 4 è una sezione longitudinale di un’ulteriore forma di attuazione del’invenzione.

Con riferimento ora alla figura 1, una prima forma di attuazione di un dispositivo erogatore 10 comprende un bicchiere cilindrico allungato 11 con un risalto anulare sporgente 12 disposto in corrispondenza della bocca del corpo a bicchiere 11. Sul risalto 12 si agganciano denti flessibili 13 montati a sbalzo su una struttura a disco 14 attraversata assialmente da un cannello tubolare di erogazione 15. L’estremità di erogazione 15a del cannello 15 sporge dal disco 14 dalla parte opposta rispetto ai denti flessibili 13. Dalla parte opposta al’estremità di erogazione 15a, il cannello 15 si prolunga internamente al corpo a bicchiere 11 senza tuttavia arrivare a toccarne il fondo 16. Preferibilmente la distanza fra il fondo del cannello 15 e il fondo 16 del corpo a bicchiere è sostanzialmente pari alla distanza fra la bocca del bicchiere 11 e il disco 14 nella posizione di massimo allontanamento, illustrata nella figura 1.

Sul mantello esterno del cannello 15, dalla parte opposta all’estremità di erogazione 15 a, è realizzata una filettatura 17 sulla quale è avvitato un pistone cilindrico 18, preferibilmente di materiale elastico, montato scorrevolmente mobile a tenuta all’interno del corpo a bicchiere 11.

Neirimpiego del dispositivo di erogazione 10 illustrato nella figura 1, un corpo a bicchiere 11 contenente il fluido o la pasta da erogare viene agganciato ai denti flessibili 13 portati dal disco 14 in modo tale che il pistone 18, preventivamente avvitato fino ad una posizione prossima al disco 14, chiuda limboccatura del corpo a bicchiere 11. Per erogare una quantità predeterminata di fluido o pasta, è sufficiente premere il fondo 16 del corpo a bicchiere 11 avvicinando l’imboccatura di quest’ultimo al disco 14. In questo modo il pistone 18 penetra parzialmente all’interno del corpo a bicchiere 11 dal quale fuoriesce, attraverso il foro assiale praticato nel cannello 15, una quantità di fluido o pasta corrispondente sostanzialmente ad un volume cilindrico avente base pari al diametro interno del corpo a bicchiere 11 e altezza pari alla lunghezza dei denti flessibili 13. Naturalmente, l’operazione di erogazione manuale può essere interrotta prima che l’imboccatura del corpo a bicchiere 11 vada a scontrare il disco 14 nel moto nel senso della freccia E della figura 1.

Per riportare il dispositivo erogatore 10 nella posizione iniziale, pronto per la successiva erogazione, è sufficiente ruotare il corpo a bicchiere 11 nel senso della freccia R della figura 1. Così facendo, a causa dell’attrito esistente fra le pareti interne del corpo a bicchiere 11 e il pistone 18, quest’ultimo viene trascinato in rotazione dal corpo a bicchiere 11 agendo sulla filettatura 17 del cannello 15 in modo da allontanare quest’ultimo dal fondo 16 del corpo a bicchiere e, di conseguenza, allontanare il disco 14 dalla bocca del corpo a bicchiere 11 stesso.

Quando, a seguito di erogazioni successive e ripetute, il pistone 18 ha raggiunto la parte terminale del cannello 15, è possibile sganciare il corpo a bicchiere 11, avvitare nuovamente il pistone 18 fino ad una posizione prossima al disco 14, e agganciare ai denti 13 l’orlo 12 del contenitore 11 nuovamente pieno di prodotto da erogare. Preferibilmente, può venire predisposta una pluralità di corpi a bicchiere 11 del tipo “usa e getta” ad esempio fomiti con una pellicola di chiusura sull’imboccatura rimovibile a strappo, o simili.

Nella figura 2 è illustrata un’altra forma di erogatore manuale complessivamente indicato con il numero di riferimento 19. In questo caso, un contenitore sostanzialmente cilindrico 20 presenta una bocca 21 coperta da un tappo 22 attraverso il quale è montato assialmente scorrevole uno stelo di erogazione 23 attraversato assialmente da un condotto 24 sfociante da un lato entro il recipiente 20 e, dall’altro lato, comunicante con un condotto di erogazione trasversale 24a praticato nel corpo di un pulsante 25 integrale con lo stelo 23.

Fra il pulsante 25 ed il coperchio 22 è interposto un elemento elastico, ad esempio una molla elicoidale 26. Un dispositivo di arresto 27, ad esempio, un anello incastrato nello stelo 23, determina un fine corsa per lo spostamento dello stelo 23 soggetto all’azione della molla 26. All’interno del contenitore 20, lo stelo 23 presenta una porzione allungata di diametro ridotto il cui mantello esterno presenta una filettatura 28 fino alla porzione di estremità 23a dello stelo 23, sulla quale è fissato un riscontro di fine corsa 29.

Sulla filettatura 28 dello stelo 23 è montato un corpo di pistone complessivamente indicato con il numero 30, comprendente un disco di materiale elastico 30, preferibilmente di gomma, scorrevole assialmente entro il contenitore 20 con tenuta strisciante sulle pareti interne dello stesso. Il disco di gomma 31 è assialmente forato per il passaggio dello stelo 23 e trattiene elaeticamente a contatto della filettatura 28 una pluralità di griffe 32 sulla faccia interna delle quali è ricavata una filettatura 33 che si sposa con la filettatura 28 dello stelo 23.

Nell’impiego del dispositivo di erogazione 19, il gruppo di pistone 30 viene inizialmente disposto in posizione prossima al coperchio 22. Airintemo di un contenitore 20 predisposto contenente il prodotto da erogare, viene introdotta la porzione filettata dello stelo 23 e almeno la porzione di gomma 31 del corpo di pistone 30, in modo tale da serrare il tappo 22 sull’imboccatura del contenitore 20. Possono essere previsti svariati metodi di fissaggio del tappo 22 sul contenitore 20, ad esempio per pressione, filettatura, a scatto, e simili. Premendo sul pulsante 25 si ottiene un’erogazione di una quantità predeterminata di prodotto, dal momento che il gruppo pistone 30 viene spinto all’interno del contenitore 20 comprimendo il prodotto in esso contenuto e forzandolo attraverso il condotto 24 fino al condotto di erogazione 24a. Rilasciando il pulsante 25, la molla 26 provoca il ritorno dello stelo 23 che tende a far arretrare il gruppo di pistone 30. Tuttavia, la frizione esercitata dal corpo elastico 31 sulle pareti intere del contenitore 20, provoca l’allargamento delle griffe 32 e il conseguente disimpegno della filettatura 33 dallo stelo 23. In questo modo, mentre lo stelo 23 si riporta in una posizione di partenza, pronto per una nuova erogazione, il gruppo pistone 30 rimane fermo relativamente al contenitore 20. Manovre ripetute del pulsante 25 determinano il progressivo avanzamento del gruppo pistone 30 all’interno del corpo cilindrico 20 e la successiva erogazione di quantità predeterminate di prodotto fluido fino al raggiungimento, da parte del corpo elastico 31, della battuta terminale 29 posta all’estremità 23a dello stelo 23.

Naturalmente possono prevedersi numerose varianti del dispositivo di erogazione 19, rispetto a quanto illustrato nella figura 2. Ad esempio, la filettatura 28 sul corpo dello stelo 23 e la corrispondente filettatura 33 sulle griffe 32, possono essere sostituite da una semplice serie di denti o scanalature o simili praticate sullo stelo 23 e corrispondentemente sulla porzione interna delle griffe o ganasce 32. In tal modo, per riportare il gruppo di pistone 30 in posizione prossima al coperchio 22, è necessario, una volta estratto lo stelo 23 da un contenitore 20 di prodotto esaurito, allontanare, agendo sul corpo elastico 31, le griffe 32 dallo stelo 23.

Nella figura 3 è mostrato un’altra forma di realizzazione di un dispositivo di erogazione 34 in cui sulla bocca 35 di un contenitore sostanzialmente cilindrico 36 è montato un gruppo erogatore comprendente un coperchio 37. Nell’esempio illustrato nella figura 3, il coperchio 37 è montato sul contenitore 36 mediante un sistema a baionetta, ma naturalmente un tecnico esperto del settore potrà individuare sistemi del tutto equivalenti di chiusura, preferibilmente di aggancio rapido. Una porzione superiore del coperchio 37 è conformata in guisa di leva 38 incernierata ad una estremità del coperchio 37. La leva 38 è provvista di un’asola 39 entro la quale passa uno stelo dentato 40 che, attraversando il coperchio 37, penetra all 'interno del contenitore 36 ed è fissato ad un pistone 41 mobile scorrevolmente a tenuta all’intemo del contenitore 36. Sulla faccia inferiore del pistone 41 è praticata un’apertura 42 che comunica con un condotto assiale 43 praticato all’intemo dello stelo 40 e sfociante, al di fuori del coperchio 37, in una estremità 44 di erogazione.

Sulla leva 38 è montato scorrevole un dente di trascinamento 45 mantenuto a contatto dello stelo 40 da un elemento elastico 46 ad esempio una molla elicoidale. Alla leva 38 è fissata un’impugnatura di azionamento 47, un organo elastico (non mostrato nella figura 3) provvede a mantenere, in condizioni normali, la leva 38 sollevata rispetto al coperchio 37 e, perciò, l’impugnatura 47 scostata dal mantello del contenitore 36.

Nel funzionamento del dispositivo di erogazione 34, l’avvicinamento dell’impugnatura 47 al corpo del contenitore 36 provoca il trascinamento dello stelo 40 da parte del dente 45 e il conseguente avvicinamento del pistone 41 al fondo del contenitore 36. Lo spostamento assiale del pistone 46 provoca la fuoriuscita di prodotto dall’estremità di erogazione 44 attraverso l’apertura 42 e il condotto 43. Al termine della corsa dell’impugnatura 47 e della leva 38, l’elemento elastico di ritorno (non illustrato) provoca l’allontanamento della leva 38 dal coperchio 37 e lo scorrimento del dente di trascinamento 45 sulle rampe della dentatura dello stelo 40, il quale rimane nella posizione raggiunta. Quando il pistone 41 ha raggiunto il fondo del contenitore 36 , quest’ultimo può essere sganciato dal coperchio 37 che, assieme allo stelo 40 e al pistone 41, può essere utilizzato nuovamente con una nuova ricarica di prodotto.

Infine, nella figura 4, è illustrato un dispositivo erogatore 48 impiegabile, ad esempio, per la dispensazione di prodotti, ad esempio saponi, detergenti e simili, da un contenitore 49 di grande capienza, preferibilmente fissato in una posizione predefìnita, ad esempio ad una parete. All’intemo del contenitore 49, in prossimità del suo fondo 49a, è ricavata una camera interna 50, preferibilmente cilindrica, comunicante attraverso un’apertura 51 con l’interno del contenitore 49. Al di sotto della camera 50, il fondo 49a si apre in un condotto cilindrico 52 entro il quale scorre un pistone forato 53 comprendente uno stelo inferiore 54, anch’esso assialmente forato. Uno spillo 55 è mobile assialmente all’interno del foro praticato nel pistone 53 e nello stelo 54, ed è fissato inferiormente ad un tappo di spinta 56 mantenuto normalmente nella posizione indicata nella figura 4 dalla spinta di una molla 57, e sul cui fondo è praticato un ugello di erogazione 58.

Nel funzionamento del dispositivo erogatore 48, una pressione esercitata dal basso verso l’alto sul tappo di spinta 56 causa il sollevamento del pistone 53 che va a chiudere l’apertura 51, mentre il prodotto fluido o pastoso viene erogato attraverso l’ugello 58. Rilasciando il tappo di spinta 56, la molla 57 provvede a riportare il dispositivo erogatore 48 nella posizione illustrata nella figura 4, pronto per una nuova erogazione.

Sebbene gli esempi sopra descritti si riferiscano tutti ad erogatori ad azionamento manuale, un tecnico esperto del settore non avrà difficoltà a riconoscere come con mezzi noti possa essere adottato un sistema di azionamento alternativo elettrico, ad aria o ad olio, mediante adozione di circuiti attuatoli azionati da tali mezzi motori.

Naturalmente, fermo restando il principio del trovato, le forme di attuazione ed i particolari di realizzazione potranno ampiamente variare rispetto a quanto descritto ed illustrato a titolo puramente esemplificativo, senza per questo uscire dall’ambito della presente invenzione.

Claims (10)

1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo erogatore manuale, elettrico, ad aria o ad olio, ad azionamento alternativo, caratterizzato dal fatto che comprende un corpo di serbatoio (11, 20, 36) con una bocca entro la quale è inserito un corpo tubolare (15, 28, 40) con un condotto interno (24, 43) sfociante all’esterno di un elemento di copertura (14, 22, 37, 38) posto adiacente alla bocca del corpo di serbatoio, un organo di pistone (18, 31, 41) essendo montato scorrevole a tenuta aH’intemo del corpo di serbatoio, mezzi attuatoli essendo predisposti per comandare in avanzamento l’organo di pistone per una corsa di ampiezza massima predeterminata, la posizione dell’organo di pistone rimanendo fissa nella corsa di ritorno dei mezzi attuatoli nella posizione iniziale.
2. 2. Dispositivo erogatore secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che i mezzi attuatoli comprendono uno o più denti flessibili (13) fissati all’elemento di copertura (14) per estendersi in direzione del corpo di serbatoio (11) provvisto di un organo di arresto (12) che coopera con i denti flessibili (13) per definire, assieme all’elemento di copertura, la corsa di avanzamento dell’organo di pistone.
3. 3. Dispositivo erogatore secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che la corsa di ritorno dei mezzi attuatori nella posizione iniziale è effettuata impartendo una rotazione del corpo di serbatoio attorno ad un asse parallelo alla direzione di avanzamento dell’organo di pistone nella corsa di andata.
4. 4. Dispositivo erogatore secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che i mezzi attuatori comprendono un elemento a stelo (23) montato scorrevole sull’elemento di copertura (22).
5. 5. Dispositivo erogatore secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che il corpo tubolare (28) è solidale con l’elemento a stelo (23), una pluralità di denti essendo ricavati sul corpo tubolare per l’impegno di corrispondenti denti (33) di un organo a griffe (32) sopportante l’organo di pistone (31), un organo elastico consentendo il disimpegno dei denti (33) dell’organo a griffe (32) dai denti del corpo tubolare (28) nella corsa di ritorno dell’elemento a stelo (23).
6. 6. Dispositivo erogatore secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che l’organo elastico è costituito dall’organo di pistone (31) che coopera con le pareti interne del corpo di serbatoio (20).
7. 7. Dispositivo erogatore secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che i mezzi attuatori comprendono mezzi di leva (38, 47) articolati sull’elemento di copertura (37).
8. 8. Dispositivo erogatore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il corpo tubolare (43) è solidale all’organo di pistone (41).
9. 9. Dispositivo erogatore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la corsa di ritorno dei mezzi attuatori è favorita o causata da un organo elastico (26, 57).
10. 10. Dispositivo erogatore secondo quanto descritto ed illustrato e per gli scopi specificati.