ITBO970456A1 - Dispositivo per la localizzazione a distanza di oggetti. - Google Patents

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ITBO970456A1
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IT
Italy
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aforementioned
objects
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transponder
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IT97BO000456A
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Inventor
Giuseppe Martinetti
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I F Indispensabili Futilita S
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Description

DISPOSITIVO PER LA LOCALIZZAZIONE A DISTANZA DI OGGETTI
DESCRIZIONE DELL'INNOVAZIONE
La presente innovazione si inquadra nel settore tecnico concernente i piccoli dispositivi elettronici di consumo .
In particolare la presente innovazione si riferisce ad un dispositivo trasmettitore-ricevitore miniaturizzato per la localizzazione a distanza di oggetti portatili di utilizzo comune.
E' noto che praticamente qualsiasi persona, nel corso delle normali attivit? quotidiane, deve portare con s? un certo numero di piccoli oggetti i quali, pur non essendo quasi mai indispensabili, sono comunque di particolare utilit?.
In particolare, tali oggetti comprendono ad esempio gruppi di chiavi, occhiali, accendini, piccole radio e/o registratori di cassette a transistor e, soprattutto negli ultimi anni, telefoni cellulari. Questi vengono in genere portati all'interno delle tasche, di piccole borse, o addirittura in mano al possessore degli stessi. Il trasporto di tali oggetti comporta, da parte di chi li possiede, una continua attenzione, poich? un eventuale loro smarrimento implicherebbe disagi, oltre che economici, anche dal punto di vista pratico.
Il principale scopo della presente innovazione e1 quello di proporre un dispositivo per la localizzazione a distanza di oggetti vari di uso comune, mediante il quale poter rintracciare l'oggetto medesimo momentaneamente smarrito.
Un ulteriore scopo della presente innovazione ? quello di fornire gli oggetti sopra citati di un accessorio originale e divertente, atto a caratterizzare e personalizzare gli oggetti stessi.
Gli scopi suindicati vengono ottenuti in accordo con il contenuto delle rivendicazioni.
Le caratteristiche della presente innovazione sono evidenziate nel seguito con riferimento alla allegata tavola di disegno, in cui:
- la figura 1 illustra una vista frontale schematica di un transponder facente parte del dispositivo di localizzazione oggetto della presente innovazione;
- la figura 2 illustra una vista laterale del citato transponder;
- la figura 3 illustra una vista frontale di un trasmettitore facente parte del suddetto dispositivo;
- le figure 4 e 5 illustrano alcune applicazioni possibili del dispositivo;
la figura 6 illustra una vista frontale schematica di un transponder, relativamente ad una seconda forma di realizzazione del dispositivo di localizzazione.
Con riferimento alle suddette figure, e relativamente ad una prima forma di realizzazione del dispositivo, con 10 viene indicato un ricetrasmettitore miniaturizzato ad attivazione comandata, comunemente chiamato transponder, avente forma approssimativamente parallelepipeda. Questo ? atto ad essere attivato a seguito di un comando inviato da un corrispondente trasmettitore 20, illustrato in figura 3. Tale comando ? generalmente costituito da una pluralit? di onde elettromagnetiche, eventualmente codificate in modo riconoscibile dal suddetto transponder 10.
11 transponder 10 ? preferibilmente del tipo attivo, cio? dotato di una propria sorgente di alimentazione elettrica 30. Esso potrebbe comunque vantaggiosamente essere, in alcuni casi, di tipo passivo, atto ad autoalimentarsi ricavando la propria energia di funzionamento da una opportuna conversione dell'energia elettromagnetica ricevuta dal trasmettitore 20.
Il transponder 10 prevede un involucro 11, all'interno del quale ? contenuto un elemento decodificatore elettronico 12 , di tipo noto e comunemente reperibile in commercio. Quest'ultimo ? destinato a ricevere e decodificare un segnale elettrico proveniente da un'antenna ricevente 13, del tipo a stelo, vincolata alla superficie esterna dell'involucro 11 ed elettricamente collegata al suddetto elemento decodificatore 12. Tale antenna 13 potrebbe opportunamente essere di qualunque altro tipo idoneo, ed essere eventualmente posizionata all'interno dell'involucro 11.
All'elemento decodificatore 12 sono altres? elettricamente collegati mezzi avvisatori 14, vincolati ad una parete frontale Ila dell'involucro 11. Tali mezzi avvisatori 14 sono preferibilmente costituiti da un avvisatore acustico, ma potrebbero, altrettanto vantaggiosamente, consistere in un avvisatore di tipo ottico, quale ad esempio un diodo emettitore di luce, oppure da entrambi i tipi di avvisatore.
All'interno dell'involucro 11 ? inoltre prevista una pila 30 di alimentazione, atta a fornire l'energia elettrica necessaria al funzionamento del transponder 10. Tale pila 30 ? inseribile in un apposito alloggiamento 15 dell'involucro 11 tramite un portello esterno 31, disposto nella parete frontale ila.
In una parete posteriore llb dell'involucro 11 sono infine previsti mezzi di fissaggio 40 del transponder 10 ad un corrispondente oggetto 50, 60 da identificare (vedansi anche figure 4 e 5). Essi consistono preferibilmente in una placchetta dotata di una facciata esterna autoadesiva 41. Ulteriori mezzi di fissaggio 40 di tipo diverso, e comunque noto, possono eventualmente essere previsti per soddisfare particolari esigenze. Ad esempio essi possono essere costituiti da una catenella, fissata all'involucro 11 e dotata di un idoneo moschettone di aggancio.
Il trasmettitore 20 (fig. 3) ? costituito da un proprio involucro scatolare 21, all'interno del quale sono contenuti idonei mezzi trasmettitori, di tipo noto e non illustrati in dettaglio, atti a trasmettere nell'ambiente circostante una pluralit? di onde elettromagnetiche codificate, a seguito di un comando impartito da un pulsante di attivazione 22. Quest'ultimo ? opportunamente disposto su una facciata 2la dell'involucro scatolare 21. Il trasmettitore 20 ? del tutto simile, ad esempio, ad un comune comando a distanza di un sistema antifurto per automobile.
L'utilizzatore del dispositivo di localizzazione provvede, innanzitutto, ad associare il transponder 10 ad un oggetto 50, 60, che egli porta solitamente con s?, ad esempio ad un telefono cellulare 50 (fig. 4), ad un paio di occhiali 60 (fig.5), oppure ad entrambi, utilizzando due transponder 10 identici. Questi possono essere fissati ai relativi oggetti 50, 60, facendo aderire la placchetta 40 ad un lato del telefono cellulare 50 oppure ad una stanghetta 61 degli occhiali 60.
L'utilizzatore dovr? altres? portare con s? il trasmettitore 20.
Quando egli si accorge di aver smarrito uno di tali oggetti, provvede ad attivare il dispositivo trasmettitore 20, azionando il pulsante 22. Ci? provoca l'emissione nell'ambiente circostante di una pluralit? di onde elettromagnetiche codificate, le quali vengono captate dall'antenna ricevente 13 del transponder 10 associato all'oggetto 50, 60, se quest'ultimo si trova entro il raggio d'azione del trasmettitore 20.
L'antenna ricevente 13 provvede a convertire tali onde elettromagnetiche in corrispondenti impulsi elettrici, e a trasmetterli all'elemento decodificatore 12. Questo provvede a sua volta ad attivare l'avvisatore acustico 14 con conseguente emissione sonora.
L'utilizzatore, a questo punto, ? in grado di localizzare facilmente l'oggetto momentaneamente smarrito, in quanto egli viene guidato dal suono emesso dall'avvisatore acustico 14.
Una seconda forma di realizzazione del dispositivo di localizzazione (figura 6) prevede che l'antenna ricevente 13 del transponder 10 venga sostituita da un idoneo rilevatore di onde acustiche 18, ad esempio un microfono ad elevata sensibilit?, atto a convertire segnali acustici generati esternamente al transponder 10 medesimo in corrispondenti segnali elettrici e collegato elettricamente all'elemento decodificatore 12. Quest'ultimo ? programmato per riconoscere esclusivamente uno o pi? conformazioni particolari di tali segnali elettrici, ad esempio quelli corrispondenti ad un determinato comando vocale o ad un battito di mani.
Il rilevatore acustico 18 ? fissato preferibilmente alla parete frontale Ila del transponder 11, in prossimit? dell 1avvisatore acustico 14.
Nella presente seconda forma di realizzazione non ? pertanto previsto l'utilizzo di un trasmettitore.
L'attivazione del transponder 10, in questo caso, avviene a seguito della generazione, da parte dell1utilizzatore che desidera rintracciare l'oggetto al quale il transponder 10 stesso ? associato, di un idoneo segnale acustico, quale per l'appunto un comando vocale predefinito, oppure un battito di mani. Tale segnale, se l'oggetto si trova ad una distanza ragionevole dalla sorgente del segnale stesso, viene captato dal microfono 18 e convertito in un segnale elettrico, dotato di particolari caratteristiche che possono essere riconosciute dall'elemento decodificatore 12. Quest'ultimo attiva, per conseguenza, l'avvisatore acustico 14, consentendo all'oggetto di essere localizzato.
Il presente dispositivo di localizzazione risulta particolarmente vantaggioso in quanto permette di localizzare a distanza, in modo semplice e preciso, quegli oggetti personali che vengono spesso smarriti, o inavvertitamente nascosti alla vista.
Un ulteriore vantaggio ? costituito dalla particolare caratterizzazione e personalizzazione degli oggetti medesimi, fornita dal transponder 10 ad essi associato, che costituisce inoltre un accessorio originale e divertente .
L'innovazione in questione ? stata ovviamente descritta, con riferimento ai disegni allegati, a puro titolo esemplificativo, e non limitativo, ed ? pertanto evidente che ad essa possono essere apportate tutte quelle modifiche o varianti suggerite dalla pratica nonch? dalla sua attuazione ed utilizzazione, comunque comprese nell'ambito definito dalle rivendicazioni seguenti .

Claims (7)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo per la localizzazione a distanza di oggetti, caratterizzato dal fatto di comprendere: almeno un transponder 10 miniaturizzato, associabile a corrispondenti oggetti 50, 60 da localizzare tramite relativi mezzi di fissaggio 40, costituito da mezzi riceventi 13, atti a captare onde sonore codificate, generate esternamente a detto transponder 10 da un utilizzatore di detto dispositivo, ed a convertirle in corrispondenti segnali elettrici codificati, e da mezzi decodificatori 12, elettricamente collegati a detti mezzi riceventi 13 e destinati a ricevere da questi ultimi detti segnali elettrici, a riconoscerne la codifica e ad attivare per conseguenza mezzi avvisatori 14 ad essi elettricamente collegati .
  2. 2. Dispositivo per la localizzazione a distanza di oggetti, caratterizzato dal fatto di comprendere: mezzi trasmettitori 20, atti a generare una pluralit? di onde elettromagnetiche codificate e a trasmetterle nell'ambiente ad essi circostante, destinati ad essere trasportati ed attivati da un utilizzatore di detto dispositivo; almeno un transponder 10 miniaturizzato, associabile a corrispondenti oggetti 50, 60 da localizzare tramite relativi mezzi di fissaggio 40, costituito da mezzi riceventi 13, atti a captare dette onde elettromagnetiche e a convertirle in corrispondenti segnali elettrici codificati, e da mezzi decodificatori 12, elettricamente collegati a detti mezzi riceventi 13 e destinati a ricevere da questi ultimi detti segnali elettrici, a riconoscerne la codifica e ad attivare per conseguenza mezzi avvisatori 14 ad essi elettricamente collegati .
  3. 3. Dispositivo secondo le rivendicazioni 1 o 2, caratterizzato dal fatto che i citati mezzi ricetrasmettitori 10 comprendono un involucro scatolare 11, atto ad accogliere al proprio interno i citati mezzi decodificatori 12, unitamente ad almeno una pila 30 di alimentazione, ed a supportare inoltre i citati mezzi riceventi 13, mezzi avvisatori 14 e mezzi di fissaggio 40, in corrispondenza della propria superficie esterna.
  4. 4. Dispositivo secondo le rivendicazioni l o 3, caratterizzato dal fatto che i citati mezzi riceventi 13 sono costituiti da una antenna del tipo a stelo.
  5. 5. Dispositivo secondo le rivendicazioni 2 o 3, caratterizzato dal fatto che i citati mezzi riceventi 13 sono costituiti da almeno un rilevatore di onde acustiche 18.
  6. 6. Dispositivo secondo le rivendicazioni 1 o 2, caratterizzato dal fatto che i citati mezzi avvisatori 14 sono costituiti da un avvisatore acustico.
  7. 7. Dispositivo, secondo le rivendicazioni 1 o 2, caratterizzato dal fatto che i citati mezzi di fissaggio 40 sono costituiti da almeno una placchetta, dotata di una facciata esterna 41 autoadesiva.
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