ITBO970147A1 - Macchina per applicare del collante per piastrelle. - Google Patents

Macchina per applicare del collante per piastrelle. Download PDF

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ITBO970147A1 IT97BO000147A ITBO970147A ITBO970147A1 IT BO970147 A1 ITBO970147 A1 IT BO970147A1 IT 97BO000147 A IT97BO000147 A IT 97BO000147A IT BO970147 A ITBO970147 A IT BO970147A IT BO970147 A1 ITBO970147 A1 IT BO970147A1
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Sandro Zanni
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Description

La presente invenzione è relativa ad una macchina per applicare del collante per piastrelle, validamente impiegabile quando l'estensione delle superfici da rivestire risulta rilevante.
È noto .realizzare dei dispositivi distributori di collante atti a facilitare l'opera degli operatori addetti all'applicazione di collante su superfici da rivestire con piastrelle, in particolare su pavimenti.
Alcuni di questi dispositivi sono delle unità mobili su ruote ed azionabili a spinta, e sono provvisti di una tramoggia per del collante pastoso ottenuto per miscelazione di alcune polveri con acqua, e successivo energico mescolamento; di erogatori a controllo manuale portati inferiormente dalla tramoggia stessa, tramite i quali il collante viene distribuito al disopra della superficie da rivestire sotto forma di una banda di estensione trasversale determinata; e di organi di guida, quali ad esempio manubri, atti ad avanzare e ad orientare a piacere gli erogatori al disopra della superficie da rivestire con il collante.
È opportuno precisare che tali unità sono sostanzialmente dei magazzini mobili su ruote e contenenti del collante pronto per essere distribuito su delle superfici da pavimentare. L'operazione di preparazione del collante va realizzata a parte tramite un gruppo mescolatore che è azionato elettricamente. L'azionamento dell'unità è a spinta per cui deve essere utilizzata direttamente dall'operatore, il quale è costretto ad alternare la operazione di applicazione del collante alla operazione di posa delle piastrelle. Inoltre, tali unità erogano bande di collante di estensione trasversale determinata, per cui sono validamente impiegabili per applicare il collante su superfici la cui dimensione caratteristica misura una lunghezza che è multiplo della lunghezza di ogni singola banda erogata.
È opportuno notare che l'erogazione del collante avviene grazie all'azione del suo peso proprio, e che la viscosità del collante cresce con il trascorrere del tempo. Questo fatto, unitamente con la diminuzione della forza di gravità agente sul collante in uscita dalla tramoggia, impedisce che la tramoggia si svuoti spontaneamente in modo completo. Normalmente, una porzione ridotta di collante ristagna nel fondo della tramoggia e successivamente tende a fare presa, dando origine ad incrostazioni che ostacolano la erogazione del collante, per cui l'operatore, prima di ripristinare il livello di collante, è costretto ad eliminare le incrostazioni eventualmente prodotte in corrispondenza della bocca d'uscita degli erogatori.
Il fatto che la propulsione dell'unità sia a spinta, implica che il valore della velocità di avanzamento dell'unità sia affidata alla sensibilità dell'operatore, e normalmente è tutt'altro che costante. Questo fatto, unitamente alla variazione del flusso di collante in erogazione, dato dalla variazione della forza agente, ha come risultato la disuniformità dello spessore delle bande di collante.
Per quanto sopra descritto, le unità in oggetto risultano inadatte ad essere impiegate da operatori che realizzano da soli la posa delle piastrelle su superfici di estensione ridotta, e tali da non giustificare il trasporto di attrezzature pesanti ed ingombranti quali, ad esempio, un gruppo mescolatore per la preparazione del collante. Inoltre, la complessità delle fasi da compiere per realizzare bande di collante di qualità uniforme, la quantità delle attrezzature necessarie per la preparazione del collante a monte del riempimento della tramoggia, e la manutenzione della tramoggia e degli erogatori rendono scarsamente utile un'unità come quella descritta .
Scopo della presente invenzione è realizzare una macchina per applicare del collante per piastrelle che sia esente dagl'inconvenienti sopra descritti, e, pertanto, sia di pratico uso ed economica.
Secondo la presente invenzione viene realizzata una macchina per applicare del collante per piastrelle, la detta macchina comprendendo una base fissa supportante un recipiente atto a ricevere degl'ingredienti del detto collante, e mezzi mescolatori atti a mescolare i detti ingredienti per ottenere il detto collante; mezzi distributori essendo previsti per applicare il detto collante in bande di larghezza determinata su delle superfìcì sostanzialmente piane; caratterizzata dal fatto di comprendere primi mezzi di regolazione della portata del collante; e secondi mezzi di regolazione essendo previsti per controllare il numero e la estensione trasversale delle dette bande.
L'invenzione verrà ora descritta con riferimento ai disegni annessi, che ne illustrano alcuni esempi di attuazione non limitativi, in cui:
- la figura 1 è una vista prospettica schematica di una prima preferita forma di attuazione della macchina secondo la presente invenzione;
- la figura 2 è una vista laterale, parte vista e parte in sezione, della figura 1;
- la figura 3 è una vista prospettica schematica, in scala ingrandita e con parti asportate per chiarezza, di un particolare estratto dalla figura 1;
- la figura 4 è una vista in pianta, parte vista e parte in sezione, del particolare della figura 3;
- la figura 5 illustra, in scala ingrandita e con parti asportate per chiarezza, un particolare estratto dalla figura 2;
- la figura 6 una vista prospettica schematica di una seconda preferita forma di attuazione della macchina secondo la presente invenzione.
Nella figura 1, con 1 è indicata, nel suo complesso, una macchina per applicare del collante 2 pastoso in bande 3, le quali presentano estensione trasversale proporzionata alla estensione di piastrelle da posare su delle superfici 4 da pavimentare. Normalmente tali superfici 4 sono sostanzialmente piane ed orizzontali.
La macchina 1 comprende una base 5 fissa supportante una tramoggia 6, definita da un recipiente di forma cilindrica, atto a contenere del collante 2. La base 5 è provvista inferiormente di due ruote 7 anteriori folli, ciascuna delle quali è incernierata alla base 5 tramite un rispettivo supporto che è montato liberamente girevole attorno ad un asse verticale, e di una ruota 8 posteriore motrice presentante il rispettivo asse di rivoluzione sostanzialmente orizzontale e orientato in una direzione 9 determinata. La ruota 8 è collegata meccanicamente ad un gruppo 10 attuatore ad alimentazione elettrica, supportato posteriormente dalla base 5 per azionare la ruota 8 e spostare la macchina 1 stessa ortogonalmente alla direzione 8.
La macchina 1 comprende, inoltre, un dispositivo 14 di guida, <' >che nelle figure 1 e 2 è definito da un manubrio 15 collegato alla base 5 tramite una intelaiatura metallica 16, ed è atto ad orientare le ruote 7 di un angolo definibile a piacere rispetto alla direzione 9, in modo da dirigere la macchina 1 su di una traiettoria determinata.
La macchina 1 comprende, inoltre, due unità 18 e 19 operative di tipo elettrico accoppiabili alternativamente alla tramoggia 6, la prima delle quali è un mescolatore motorizzato tramite il quale è possìbile preparare il collante 2 all'interno della tramoggia 6 stessa a partire dai rispettivi ingredienti (miscela di polveri ed acqua). L'unità 19, invece, è un dispositivo atto a regolare l'erogazione del collante 2 sulla superficie 4 da pavimentare .
La macchina 1 comprende, inoltre, un dispositivo 20 distributore che è realizzato in lamiera metallica, ed è supportato dalla base 5 per regolare l'estensione delle bande 3 al disopra della superficie 4 stessa; ed un'unità 22 di alimentazione elettrica di tipo ricaricabile, che è supportata dalla base 5 per alimentare il gruppo 10, e le due unità operative 18 e 19.
La macchina 1 comprende, infine, un dispositivo 24 elettrico, il quale è atto a collegare l'unità 22 al gruppo 10 e all'unità operativa 18 o, alternativamente, all'unità operativa 19.
La tramoggia 6 è aperta verso l'alto ed è inferiormente chiusa da un fondo circolare provvisto due asole 25 diametrali che sono parallele alla direzione 9. In particolare, le due asole 25 sono sostanzialmente identiche fra loro e sono equidistanti dall'asse della tramoggia 6 stessa. Inoltre, ciascuna asola 25 presenta una larghezza misurata lungo la direzione 9 che approssima per difetto il raggio della tramoggia 6. L'intelaiatura 16 metallica presenta una sede atta ad alloggiare la tramoggia 6 per renderla solidale con la base 5 stessa.
Per quanto sopra descritto, la base 5 è sollevata rispetto alla superficie 4 grazie alle ruote 7 e 8, e presenta un organo erogatore definito da almeno una valvola 26 di distribuzione di tipo regolabile (due nelle figure 1 e 2). Ciascuna valvola 26 è in comunicazione idraulica con l'interno della tramoggia 6 attraverso le asole 25, ed è aperta verso il basso per alimentare il collante 2 al dispositivo 20 distributore. La valvola 26 è provvista di un organo di regolazione comprendente da una leva 27 azionabile dall'operatore per controllare il grado di apertura della valvola stessa.
Il dispositivo 20 comprende un corpo 28 di contenimento laterale che è aperto verso l'alto, circonda la base 5 con delle rispettive pareti realizzate con delle lastre di lamiera di forma sostanzialmente rettangolare ed è rigidamente collegato alla base 5 stessa, in modo tale da delimitare lateralmente un volume di forma sostanzialmente prismatica atto a contenere il collante 2 erogato dalla valvola 26. Tra le citate pareti si individuano una parete 29 anteriore che è verticale e parallela alla direzione 9, una parete 30 posteriore che è parallela alla direzione 9 ed è inclinata di un angolo acuto rivolto verso la parete 29 anteriore, e due pareti 31 laterali sostanzialmente verticali che sono fra loro sostanzialmente identiche, e collegano fra loro le pareti 29 e 30. Pertanto il corpo 28 di contenimento è delimitato inferiormente da un bordo 33 chiuso di forma sostanzialmente rettangolare. Il bordo 33 presenta i lati corrispondenti alle pareti 29 e 31 disposti a distanza ridotta dalla superficie 4, quasi a sfiorarla per evitare il trafilamento accidentale dì collante 2 verso l'esterno. Il lato del bordo 33 corrispondente alla parete 30 è sollevato dalla superficie 4 per mettere il citato volume interno al corpo 28 in comunicazione con l'esterno, ed è definito da un tratto 34 dentellato che è atto a conferire alla banda 3 erogata una faccia superiore rigata. Tale tratto 34, infatti, individua insieme con la superficie 4 ed alle pareti 31, una luce 35 posteriore sostanzialmente rettangolare, che presenta larghezza (estensione trasversale) sostanzialmente identica alla larghezza della parete 30 posteriore. La luce 35 presenta, inoltre, spessore determinato e sufficiente a permettere il passaggio di collante 2 sotto forma di almeno una banda 3 di larghezza determinata.
È bene notare che la altezza del bordo 33 dalla superficie 4 è stata definita tenendo conto delle caratteristiche tecnologiche del collante 2, la cui viscosità è sufficiente ad evitarne la fuoriuscita al disotto delle pareti 31 e 29 anche quando la macchina 1 è in sosta.
Con riferimento alle figure 3 e 4 il dispositivo 20 comprende, inoltre, un dispositivo 36 di regolazione della larghezza della banda 3 stessa, e tale dispositivo 36 è supportato dal corpo 28. Il dispositivo 36 presenta una paratia 37 che è definita da una lastra metallica conformata in modo tale da ricordare un'ala di gabbiano, ed è disposta trasversalmente tra le pareti 31. Pertanto il volume contenuto dal corpo 28 risulta diviso in due parti, e in particolare, in una camera 39 anteriore disposta al disotto della valvola 26, ed una camera 40 posteriore adiacente. La paratia 37 è sollevata dalla superficie 4 tanto quanto il tratto 34, in modo tale che le camere 39 e 40 sono in comunicazione aerea fra loro tramite una luce 41 intermedia sostanzialmente identica alla luce 35, e possono scambiarsi del collante 2 ricevuto dalla valvola 26. La camera 40 posteriore è divisa in due porzioni 42a e 42b laterali da un setto 43 che collega la paratia 37 alla parete 29 anteriore.
Sempre con riferimento alle figure 3 e 4, il dispositivo 36 comprende all'interno della camera 39 anteriore due lamine 45 verticali di estensione verticale sostanzialmente identica all'altezza del volume contenuto al disotto della base 5. Ciascuna lamina 45 porta, dalla parte della parete 29 anteriore, un perno di fulcro atto a definire, unitamente con una sede 46 della parete 29 stessa, una cerniera che permette di ruotare la lamina 45 tra la parete 29 e la corrispondente parete 31. La paratia 37 presenta rispettive porzioni <' >di estremità definite da due tratti 47 curvi, ciascuno dei quali è conformato in modo tale da risultare ortogonale alla lamina 45 corrispondente, e tangente ad una estremità libera 48 della lamina 45 stessa.
Il dispositivo 36 comprende, inoltre, per ciascuna sede 46, un organo di bloccaggio definito da piastra 49 saldata all'intersezione tra le pareti 39 e 40. Tale piastra 49 è provvista di una pluralità di alloggiamenti 50 uniformemente distribuiti attorno all'asse della cerniera corrispondente, e ciascuno di tali alloggiamenti 50 è atto ad alloggiare il corpo della lamina 45, in modo da bloccarla in una determinata posizione angolare, per limitare il volume della camera 39 anteriore aperto verso la camera 40 posteriore ed accessibile, pertanto, al collante 2 attraverso la luce 41.
La paratìa 37 presenta un tratto 52 centrale che è disposto trasversalmente tra i due tratti 47 curvi, e porta internamente alla camera 40 delle lamine 54 (che sono tre nelle figure 3 e 4) incernierate a delle rispettive sedi 55 ricavate nel tratto 52 stesso. Ciascuna lamina 54 è incernierata al tratto 52 in corrispondenza di una rispettiva sede 55 tramite un perno di fulcro, e le tre sedi 55 sono distribuite uniformemente sul tratto 52 stesso. Ciascuna lamina 54, inoltre, presenta estensione verticale sostanzialmente identica alle lamine 45 e lunghezza maggiore della distanza tra la paratia 37 e la parete posteriore 30, in modo tale da risultare alloggiabile all'interno di una sede 56 ricavata tra due denti 57 adiacenti fra loro del tratto 34. La parete 30 posteriore è, analogamente alla piastra 49, un organo di bloccaggio atto a mantenere la lamina 54 fissa in una posizione angolare determinata.
Regolando in modo opportuno la posizione angolare delle lamine 54, è possibile definire dei canali che convogliano il collante 2 al difuori del corpo 28 attraverso la parete 30, per ottenere bande di collante 2 di larghezza determinata. È interessante notare che, variando opportunamente gli angoli delle lamine 54, e giocando sull'apertura o la chiusura delle valvole 26, è possibile ottenere una banda 3 di estensione minore o uguale a quella della parete 30, oppure o più bande 3 di estensione trasversale determinata, variamente distanziate dalle pareti 31.
Il numero, l'estensione, ed il posizionamento delle bande 3 da distribuire sulla superficie 4 è definibile a piacere secondo le semplici considerazioni che seguono. La larghezza della parete 30 posteriore limita superiormente la estensione della banda 3 erogabile, ed il numero delle lamine 45 e 54 condiziona il numero dei canali atti a convogliare il collante 2 in uscita dal corpo 28 in una direzione determinata. Inoltre, il numero delle lamine 54 condiziona il numero delle bande 3 stesse. Infatti ciascuna banda 3 può essere gestita a piacimento solo se il canale definito dalle rispettive lamine 54 può essere posizionato a piacimento dell'utente. La macchina 1 permette questo, dato che la presenza delle due pareti 31 e delle tre lamine 54 consente di erogare fino a due bande 3 indipendenti fra loro. Dopo aver definito la capacità volumetrica della camera 39 tramite la regolazione dell'angolazione delle lamine 45 ed il successivo bloccaggio all'interno di un alloggiamento 50, e dopo aver regolato la posizione angolare delle lamine 54, il corpo 28 è pronto per ricevere dalla tramoggia 6 il collante 2 all'interno della camera 39 attraverso almeno una delle valvole 26.
L'unità 18 comprende un coperchio 60 circolare, che viene fissato coassialmente alla tramoggia 6 per chiuderla ermeticamente. Il coperchio 60 porta superiormente un motoriduttore 61, il quale è collegato meccanicamente con almeno una frusta 62 (due nella figura 2), la quale è supportata dal coperchio 60 in modo liberamente girevole ed assialmente fisso da banda opposta al motoriduttore 61. In uso, una volta che la tramoggia 6 è stata riempita con i prodotti di base del collante 2 e dell'acqua, ed è stata chiusa con il coperchio 60, il motoriduttore 61 è atto a portare in rotazione la frusta 62 per produrre il collante 2 direttamente all'interno della tramoggia 6 stessa.
L'unità 19 comprende un coperchio 63 circolare che è sostanzialmente identico al coperchio 60, e presenta in posizione centrale un manicotto 64 internamente filettato alloggiente un organo di spinta, il quale è definito da un pistone 65 provvisto di un rispettivo stelo 66 accoppiato a vite al manicotto 64 stesso. Tale stelo 66 è collegato meccanicamente ad organo di attuazione di tipo elettrico definito da un motoriduttore 67. Pertanto il pistone 65, tramite una rispettiva una piastra 68 coassiale alla tramoggia 6, risulta mobile in verticale all'interno della tramoggia 6, ed è atto a comandare l'erogazione del collante 2 attraverso le asole 25 e le valvole 26.
È opportuno notare che ciascuna delle unità 18 e 19 porta il proprio dispositivo di attuazione (i motoriduttori 61 e 67), mentre l'unità 22 di alimentazione elettrica è a rigidamente collegata alla base 5. Ciò consente di separare fisicamente il gruppo di alimentazione elettrica dagli organi di attuazione per facilitare le operazioni di manutenzione che devono periodicamente essere compiute sia sui motoriduttori 61 e 67, sia alla tramoggia 6, sia alle valvole 26 e sia al corpo 28 di contenimento.
Infatti, il dispositivo 24 è provvisto di un blocco 70 che è collegato rigidamente alla intelaiatura 16 ed è connesso elettricamente con l'unità 22 di alimentazione elettrica, e di un blocco 71 per ciascuna delle unità 18 e 19, ciascun blocco 71 essendo collegato rigidamente alla rispettiva unità 18, 19 in posizione affacciata al blocco 70 e connesso elettricamente con il rispettivo motoriduttore 61, 67. L'organo 70 presenta un equipaggio 73 mobile comprendente due spine 74 ortogonali allo stelo 62 e mobili da e verso una posizione estratta (visibile nella sola figura 5) in cui le spine 74 impegnano una presa 75 internamente al blocco 71. In particolare, una volta che il coperchio 60,63 è stato fissato alla tramoggia 6 con il blocco 71 affacciato al blocco 70, l'equipaggio 73 mobile viene spostato da una rispettiva posizione ritratta, in corrispondenza della quale le spine 74 sono contenute all'interno del blocco 70 stesso, nella propria posizione estratta, realizzando la connessione elettrica voluta.
L'uso della macchina 1 è semplice da spiegare, e verrà ora descritto a partire da una condizione di funzionamento in cui la macchina 1 presenta la rispettiva tramoggia a6 vuota, ma è già stata posizionata tramite il manubrio 15 all'inizio del percorso su cui il collante 2 deve essere distribuito, la ruota 8 presenta il rispettivo asse di rotazione ortogonale alla direzione preferita di avanzamento, e le ruote 7 sono parallele alla ruota 8 stessa. Si supponga, inoltre, di aver già versato le polveri e l'acqua all'interno della tramoggia, di aver chiuso la tramoggia 6 con il coperchio 60 con i blocchi 70 e 71 affacciati, di aver connesso fra loro le spine 74 e la presa 75, e di aver azionato l'unità 18 per mescolare il tutto fino ad ottenere il collante 2.
A questo punto è necessario procedere, in successione, a sciogliere la connessione tra le spine 74 e la presa 75, a sostituire l'unità 18 con l'unità 19, provvista del proprio pistone 65 con la rispettiva piastra mantenuta dal riduttore 67 a sostanziale contatto con una faccia inferiore del coperchio 63.
A questo punto, se il corpo 28 è già stato regolato a piacimento, è possibile collegare le spine 74 con la rispettiva presa 75, si apre almeno una delle valvole 26 per consentire la discesa del collante 2 all'interno di almeno una delle porzioni 42a e 42b della camera 39 anteriore del corpo 28 di contenimento. Dopo qualche istante il collante 2 fluirà attraverso la luce 41 all'interno· dello spazio della camera 40 posteriore delimitato dalle lamine 54. Una volta attivato il rispettivo motoriduttore 67, ed il gruppo 10 di attuazione, la macchina 1 inizierà a distribuire il collante 2 sulla superficie 4, suddividendolo nelle bande 3 così come previsto.
È opportuno precisare che ciascuno dei motoriduttori 61 e 67, ed il gruppo 10 di attuazione è provvisto di un rispettivo variatore di corrente elettrica. Pertanto, agendo su tali variatori è possibile gestire a proprio piacimento la velocità di rotazione della frusta 62, il flusso del collante 2 attraverso le valvole 26, e la velocità di avanzamento della macchina 1
È opportuno notare, inoltre, che, nel caso illustrato, almeno una delle bande 3 può essere sempre a filo con una delle pareti 31, permettendo di sfruttare al meglio il fronte affacciato alla parete 30 posteriore.
Con riferimento alla figura 2, la macchina 1 presenta dei sensori 77 di prossimità disposti inferiormente e supportati dalla base 5 per interrompere l'alimentazione del gruppo 10 quando la parete 29 anteriore sì trova in prossimità di un ostacolo.
Per quanto sopra descritto, le particolarità costruttive e la economicità dei dispositivi incorporati, fanno della macchina·1 un apparecchiatura particolarmente economica in termini di costo di acquisto, e di gestione. La praticità d'uso inserisce naturalmente macchina 1 nel mercato dei macchinari automatici portatili per la posa delle piastrelle, essendo utilizzabile anche da operatori che lavorano singolarmente, e da soli devono realizzare le fasi successive di preparazione del collante, di distribuzione del collante, e di posa delle piastrelle. Infatti, l'impiego della macchina 1 consente agli operatori di realizzare la posa delle piastrelle mentre la macchina 1 distribuisce automaticamente il collante 2 sulla superficie 4 da pavimentare.
Risulta infine chiaro che alla macchina 1 qui descritta ed illustrata possono essere apportate modifiche e varianti senza per questo uscire dall'ambito protettivo della presente invenzione.
Ad esempio, supponiamo di dotare la macchina 1 stessa di una centralina 78 elettronica programmabile portata dalla base 5 stessa e collegata elettricamente con i variatori dei motoriduttori 61 e 67 attraverso i blocchi 70 e 71, e con il variatore del gruppo 10 di attuazione; e di e di un organo 79 rice-trasmittente posizionato a fianco della centralina 78. In questo modo la macchina 1 diventa ancora più versatile, dato che si può programmare il funzionamento dei motoriduttori 61 e 67 e del gruppo 10, ed è possibile controllarne il funzionamento . a distanza tramite un telecomando 80 fornito in dotazione alla macchina per scambiare segnali via etere o via cavo con la centralina 78.

Claims (1)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1.- Macchina (1) per applicare del collante (2) per piastrelle, la detta macchina comprendendo una base (5) supportante un recipiente (6) atto a ricevere degl'ingredienti del detto collante (2), e mezzi mescolatori (18) atti a mescolare i detti ingredienti per ottenere il detto collante (2); mezzi distributori (20) essendo previsti per applicare il detto collante (2) in bande (3) di larghezza determinata su delle superfici (4) sostanzialmente piane; caratterizzata dal fatto di comprendere primi mezzi di regolazione (19) della portata del collante (2); e secondi mezzi di regolazione (28) essendo previsti per controllare il numero e la estensione trasversale delle dette bande (3). 2.- Macchina secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che i detti mezzi mescolatori (18) ed i detti primi mezzi di regolazione (19) sono asportabili ed accoppiabili l'uno in alternativa all'altro al detto recipiente (6) per interagire con i detti ingredienti e, successivamente, con il detto collante (2). 3.- Macchina secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che il detto recipiente (6) presenta forma allungata a sviluppo sostanzialmente verticale, e sezione trasversale sostanzialmente costante; i detti mezzi distributori (20) comprendendo un organo erogatore (26) aperto verso il basso e regolabile per alimentare a flusso variabile il detto collante (2) ai detti secondi mezzi di regolazione (28); i detti primi mezzi di regolazione (19) comprendendo un organo di spinta (65) atto ad impegnare internamente il detto recipiente (6) per comandare l'erogazione del detto collante (2) ai detti secondi mezzi di regolazione (28). 4.- Macchina secondo la rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che il detto recipiente (6) è aperto verso l'alto per ricevere dall'alto il detto organo di spinta (65); il detto organo di spinta (65) essendo mobile verso il basso tramite rispettivi organi attuatori (67) dei detti primi mezzi di regolazione (19), e comprende una porzione terminale (68) che impegna il detto recipiente (6) così come un pistone impegna il rispettivo cilindro. 5.- Macchina secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che i detti secondi mezzi di regolazione (28) comprendono un corpo (28) di contenimento laterale rigidamente collegato alla detta base (5); il detto corpo (28) di contenimento essendo aperto verso l'alto per ricevere il detto collante (2) dal detto recipiente (6) attraverso il detto organo erogatore (26); il detto corpo (28) di contenimento essendo, inoltre, provvisto di una pluralità di pareti (29, 30, 31) laterali per delimitare lateralmente un volume di forma sostanzialmente prismatica; il detto corpo .(28) di contenimento, inoltre, presentando inferiormente un bordo (33) chiuso provvisto di un lato (34) posteriore rialzato rispetto alla detta superficie (4), in modo tale che il detto corpo (28) di contenimento risulta aperto posteriormente, e permette l'erogazione di collante (2) sulla detta superficie (4). 6.- Macchina secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che i detti secondi mezzi di regolazione (28) comprendono, inoltre, un dispositivo di regolazione (36) atto a cooperare con il detto corpo (28) di contenimento per regolare la estensione trasversale delle dette bande (3) di collante (2). 7.- Macchina secondo la rivendicazione 6, caratterizzata dal fatto che il detto corpo (28) di contenimento è provvisto di una parete posteriore (30) e di una parete anteriore (29) sostanzialmente verticali, e collegate fra loro da delle pareti laterali (31); la detta parete posteriore (30) presentando estensione trasversale determinata, ed essendo delimitata inferiormente dal detto lato (34) posteriore; il detto lato (34) posteriore definendo unitamente con la detta superficie (4), una prima luce (35) di passaggio per il detto collante (2); la detta prima luce (35) presentando estensione trasversale sostanzialmente identica alla larghezza della detta parete posteriore (30). 8.- Macchina secondo la rivendicazione 7, caratterizzata dal fatto di comprendere una paratia (37) sagomata sostanzialmente ad ala di gabbiano disposta trasversalmente tra le dette pareti laterali (31) per individuare all'interno del detto corpo (28) di contenimento una camera posteriore (40) ed una camera anteriore (39); la detta camera anteriore (39) essendo atta a ricevere dall'alto il detto collante (2) da applicare alla detta superficie (4); la detta paratia (37) essendo delimitata inferiormente da un bordo sostanzialmente orizzontale distanziato dalla detta superficie (4) in misura sostanzialmente identica al detto lato posteriore per definire, in cooperazione con la detta superficie (4), una seconda luce (41) di comunicazione aerea tra le dette camere anteriore e posteriore (39, 40); la detta seconda luce (41) essendo sostanzialmente identica alla detta prima luce (35) ed essendo atta a permettere il trasferimento di collante (2) dalla detta camera anteriore (39) alla detta camera posteriore (40). 9.- Macchina secondo le rivendicazioni 6 e 8, caratterizzata dal fatto che il detto dispositivo di regolazione (36) è disposto tra le dette pareti anteriore e posteriore {29, 30), ed è provvisto di almeno una lamina mobile (45, 54) conformata in modo tale da cooperare con la detta paratia (37) per limitare lo spazio accessibile al detto collante (2) all'interno delle dette camere anteriore e posteriore (39, 40). 10.- Macchina secondo la rivendicazione 9, caratterizzata dal fatto che il detto dispositivo di regolazione (36) è provvisto di almeno una prima lamina (45) infulcrata alla detta parete anteriore (29) in modo tale da risultare selettivamente mobile di moto circolare rispetto alla detta paratia (37); la detta paratia (37) presentando almeno un tratto curvo (47) conformato in modo tale da risultare sostanzialmente ortogonale alla detta prima lamina (45) ed contatto con la prima lamina (45) stessa nel caso di spostamenti angolari della prima lamina (45) stessa; mezzi di bloccaggio (49) essendo previsti per bloccare la detta prima lamina (45) rispetto alla detta paratia (37) in posizioni determinate, in modo tale da limitare lo spazio della detta camera anteriore (39) aperto verso la detta camera posteriore (40) ed accessibile al detto collante (2) attraverso la detta seconda luce (41). 11.- Macchina secondo la rivendicazione 10, caratterizzata dal fatto che il detto dispositivo di regolazione (36) è provvisto di almeno una seconda lamina (54) infulcrata alla detta paratia (37) e accoppiabile alla detta parete posteriore (30) in una pluralità di posizioni determinate, in modo tale da limitare lo spazio della detta camera posteriore (40) accessibile al detto collante (2) ed aperto verso l'esterno attraverso la detta prima luce (35). 12.- Macchina secondo la rivendicazione 10, caratterizzata dal fatto che il detto lato (34) posteriore presenta una pluralità di denti (57) atti a conferire alle dette bande (3) di collante (2) una faccia superiore rigata; ciascun detto dente (57) essendo atto ad alloggiare la detta seconda lamina (54) per bloccarla in posizione, al fine di erogare bande (3) di collante (2) di estensione trasversale regolabile a piacere. 13.- Macchina secondo la rivendicazione 12, caratterizzata dal fatto che la detta camera posteriore (40) è divisa in due porzioni posteriori (42a, 42b) da un setto (43) che collega la detta paratia (37) alla detta parete anteriore (29); il detto corpo (28) di contenimento presentando la rispettiva parete anteriore (29) delimitata longitudinalmente da due prime sedi (46) cilindriche, ciascuna delle quali alloggiando un perno di fulcro di una detta prima lamina (45); la detta paratia (37) presentando due detti tratti (47) curvi tra loro sostanzialmente identici e simmetricamente disposti a contatto con le dette pareti laterali {31) per delimitare un tratto trasversale (52) presentante un numero determinato di seconde sedi (55), ciascuna alloggiante un secondo perno di fulcro di una detta seconda lamina (54); le dette seconde lamine (54) adiacenti fra loro definendo a due a due un canale di uscita del detto collante (2) presentante estensione trasversale definibile a piacere. 14.- Macchina secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto di comprendere mezzi di attuazione (10) atti a muovere, con velocità regolabile a piacere, i detti mezzi distributori (20) al disopra della detta superficie (4) lungo un percorso definibile a piacere. 15.- Macchina secondo la rivendicazione 14, caratterizzata dal fatto che la detta base (5) è supportata da almeno tre ruote (7, 8) e supporta i detti mezzi di attuazione (10); almeno una prima ruote (8) delle dette tre ruote (7, 8) essendo collegata meccanicamente ai detti mezzi di attuazione (10); e mezzi di guida (15) essendo previsti per orientare il detto corpo (28) di contenimento con la detta parete posteriore (30) disposta a piacere. 16.- Macchina secondo la rivendicazione 14 o 15, caratterizzata dal fatto che i detti mezzi di attuazione (10), i detti mezzi mescolatori (18), ed i detti primi mezzi di regolazione (19) sono di tipo ad alimentazione elettrica . 17.- Macchina secondo la rivendicazione 16, caratterizzata dal fatto di comprendere mezzi elettrici di alimentazione (22) di tipo ricaricabile per alimentare i detti mezzi di attuazione (10), i detti mezzi mescolatori (18), ed i detti primi mezzi di regolazione (19); e mezzi di collegamento elettrico (24) atti a collegare i detti mezzi di attuazione (10), in modo selettivo, con i detti mezzi mescolatori (18), ed i detti primi mezzi di regolazione (19). 18.- Macchina secondo la rivendicazione 17, caratterizzata dal fatto che i detti mezzi di collegamento elettrico (24) comprendono un primo organo di connessione elettrica (70) supportato dalla detta base (5) e collegato elettricamente ai detti mezzi elettrici di alimentazione (22); almeno uno fra i detti mezzi di attuazione (10), i detti mezzi mescolatori (18), ed i detti primi mezzi di regolazione (19) presentando un rispettivo secondo organo di connessione elettrica (71) atto ad essere accoppiato in modo selettivo al detto primo organo di connessione elettrica (70) per collegare elettricamente i detti mezzi elettrici di alimentazione (22) con almeno uno fra i detti mezzi mescolatori (18) ed i detti primi mezzi di regolazione (19). 19.- Macchina secondo la rivendicazione 18, caratterizzata dal fatto che il detto primo organo di connessione elettrica (70) porta in modo liberamente scorrevole, almeno un organo aggettante (74) atto a cooperare con il detto secondo organo di connessione elettrica (71) per collegarlo elettricamente ai detti mezzi elettrici di alimentazione (22). 20.- Macchina secondo le rivendicazioni 1 e 16, caratterizzata dal fatto di comprendere una centralina (78) elettronica portata dalla detta base (5) e collegata elettricamente con i detti mezzi di attuazione (10) detti mezzi mescolatori (18), e i detti primi mezzi di regolazione (19) in modo tale da rendere programmabile a piacere il funzionamento dei detti mezzi di attuazione (10), dei detti mezzi mescolatori (18), e dei detti primi mezzi di regolazione (19). 21.- Macchina secondo la rivendicazione 20, caratterizzata dal fatto che la detta centralina (78) è di tipo programmabile; un organo rice-trasmittente (79) essendo posizionato a fianco della detta centralina (78); ed un telecomando (80) essendo previsto per cooperare con la detta centralina (78) tramite il detto organo ricetrasmittente (79) al fine di controllare a distanza il funzionamento dei detti mezzi di attuazione (10), dei detti mezzi mescolatori (18), e.dei detti primi mezzi di regolazione (19). 22.- Macchina per applicare del collante per piastrelle, così come descritta ed illustrata con riferimento alle figure allegate.
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