ITBO960531A1 - Fresa rotante per uso dentistico - Google Patents

Description

D E S C R I Z I O N E

del brevetto per invenzione industriale

La presente invenzione riguarda una fresa rotante per uso dentistico.

Attualmente, l'impianto di una protesi dentaria prevede la realizzazione nell'osso mascellare di una sede cilindrica, presentante profondità e diametro determinati, all'interno della quale viene inserita una vite prigioniera automaschiante per l'ancoraggio della protesi dentaria stessa. La realizzazione della sede cilindrica deve essere eseguita con estrema cautela per evitare eccessive sollecitazioni all'osso mascellare che potrebbe danneggiarsi.

Generalmente, la sede cilindrica nell'osso mascellare viene realizzata per stadi successivi allargando un foro pilota presentante la stessa profondità della sede cilindrica ed un diametro inferiore a quello della sede cilindrica stessa.

Il foro pilota viene realizzato tramite una punta foratrice di tipo noto, e viene poi allargato utilizzando in successione una pluralità di frese di dimensioni crescenti. Ciascuna fresa è definita da un corpo cilindrico di diametro opportuno che si estende coassiale ad un asse principale, è atto ad essere portato in rotazione attorno all'asse principale stesso da una unità motrice, e presenta due porzioni di estremità opposte, la prima delle quali è atta ad essere fissata all'unità motrice, e la seconda delle quali è appuntita, ed è provvista di almeno un tagliente per asportare materiale osseo dalla superficie laterale del foro pilota.

La superficie laterale della seconda porzione di estremità di ciascuna fresa presenta una pluralità di fasce colorate opportunamente distanziate tra loro, tramite le quali l'operatore è in grado di determinare fino a che profondità il foro pilota è stato allargato.

Il principale inconveniente delle frese attualmente impiegate è di richiedere all'operatore una notevole attenzione durante la realizzazione della sede cilindrica, infatti la determinazione della profondità di lavoro è affidata esclusivamente all'operatore che deve quindi procedere lentamente e con estrema cautela, in quanto ogni eventuale errore può creare gravi problemi al paziente. Infatti, una errata valutazione della profondità di lavoro della fresa può portare la punta della fresa stessa a contatto con il fondo del foro pilota, con conseguente brusca asportazione di una notevole quantità di materiale osseo dal fondo stesso. Tale brusca asportazione di materiale osseo provoca forti sollecitazioni meccaniche che generalmente compromettono l'integrità dell'osso mascellare, e di quanto in esso contenuto, con grave danno per il paziente .

Scopo della presente invenzione è quindi quello di realizzare una frese esente dagli inconvenienti sopra descritti .

Secondo la presente invenzione viene realizzato una fresa rotante per uso dentistico definita da un corpo sostanzialmente cilindrico che si estende coassiale ad un asse principale, è atto ad essere portato in rotazione attorno al detto asse principale da una unità motrice, ed è provvisto di una prima porzione di estremità, la quale è atta ad essere fissata alla detta unità motrice, ed è provvisto inoltre di una seconda porzione di estremità, opposta alla prima, la quale presenta almeno un tagliente, ed è atta ad asportare del materiale organico da un osso mascellare; l'utensile rotante essendo caratterizzato dal fatto che la detta seconda porzione di estremità presenta una parte terminale di forma sostanzialmente tronco conica.

La presente invenzione verrà ora descritta con riferimento al disegno allegato, che ne illustra in elevazione frontale, con parti in sezione e parti asportate per chiarezza, un esempio di attuazione non limitativo .

Con riferimento al disegno annesso, con 1 è indicata nel suo complesso una fresa rotante atta ad allargare un foro 2 su un osso mascellare 3, dove con osso mascellare 3 si intende una qualsiasi delle due parti ossee mobili fra loro in cui sono infissi i denti; il foro 2 essendo stato precedentemente realizzato tramite una punta foratrice di tipo noto.

La fresa 1 è definita da un corpo 4 sostanzialmente cilindrico che si estendente coassiale ad un asse 5, e presenta due porzioni di estremità opposte, indicate con i numeri 4a e 4b, la prima delle quali è atta ad essere inserita in un mandrino di una unità motrice di tipo noto e non illustrato, la seconda delle quali è atta ad all ' allargare il foro 2 nell'osso mascellare 3. La citata unità motrice è atta a portare in rotazione la fresa 1 attorno all'asse 5.

In particolare, la porzione di estremità 4a del corpo 4 è provvista di un attacco 6 standardizzato di tipo noto, mentre la porzione di estremità 4b presenta sulla propria superficie laterale 7 una coppia di scanalature 8 che, nell'esempio illustrato, si estendono sulla superficie laterale 7 stessa secondo una traiettoria elicoidale coassiale all'asse 5.

La porzione di estremità 4b comprende, inoltre, una rispettiva parte terminale 9 di forma sostanzialmente troncoconica che presenta una rispettiva superficie laterale 10 troncoconica contigua alla superficie laterale 7 e convergente verso l'asse 5, ed una rispettiva superficie frontale 11 piana perpendicolare all'asse 5 e contigua alla superficie laterale 10. Le scanalature 8 sono presenti anche sulla superficie laterale 10.

Ciascuna scanalatura 8 definisce con le superfici laterali 7 e 10 un rispettivo bordo tagliente 12 atto a incidere l'osso mascellare 3.

Secondo una variante non illustrata, la fresa 1 può presentare in corrispondenza della porzione di estremità 4b una pluralità di bordi taglienti 12 sostanzialmente paralleli all'asse 5. In questo caso, le scanalature 8 si estendono sulle superfici laterali 7 e 10 secondo traiettorie sostanzialmente rettilinee.

In uso, senza che l'operatore debba effettuare alcun controllo, la penetrazione della fresa 1 nel foro 2 per allargare il foro 2 stesso termina quando la superficie frontale 11 della parte terminale 9 si dispone a contatto del fondo del foro 2. Infatti, dato che la superficie frontale 11 è priva di bordi taglienti 12, la fresa 1 dopo aver toccato il fondo del foro 2 non può penetrare ulteriormente nell'osso mascellare 3, evitando quindi ogni possibile danneggiamento dell'osso mascellare 3 stesso.

Il principale vantaggio della fresa 1 è di liberare l'operatore dall'incombenza di dover controllare in continuazione la profondità a cui la fresa 1 stessa è giunta all'interno dell'osso mascellare 3 durante l'allargamento del foro 2.

Risulta infine chiaro che al dispositivo qui descritto ed illustrato possono essere apportate modifiche e varianti senza per questo uscire dall'ambito della presente invenzione.

Claims (1)

1. R IV E N D I C A Z I O N I 1. Fresa (1) rotante per uso dentistico definita da un corpo sostanzialmente cilindrico (4) che si estende coassiale ad un asse principale (5), è atto ad essere portato in rotazione attorno al detto asse principale (5) da una unità motrice, ed è provvisto di una prima porzione di estremità (4a), là quale è atta ad essere fissata alla detta unità motrice, ed è provvisto inoltre di una seconda porzione di estremità (4b), opposta alla prima (4a), la quale presenta almeno un tagliente (9), ed è atta ad asportare del materiale organico da un osso mascellare (3); l'utensile (1) rotante essendo caratterizzato dal fatto che la detta seconda porzione di estremità (4b) presenta una parte terminale (9) di forma sostanzialmente tronco conica. Fresa rotante secondo rivendicazione caratterizzata dal fatto che la detta parte terminale (9) è provvista di una propria superficie frontale (11) sostanzialmente piana. 3. Fresa rotante per uso dentistico, come descritta con riferimento al disegno allegato.