ITBO940575A1 - Centro di lavoro per pezzi in legno - Google Patents

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ITBO940575A1
ITBO940575A1 IT94BO000575A ITBO940575A ITBO940575A1 IT BO940575 A1 ITBO940575 A1 IT BO940575A1 IT 94BO000575 A IT94BO000575 A IT 94BO000575A IT BO940575 A ITBO940575 A IT BO940575A IT BO940575 A1 ITBO940575 A1 IT BO940575A1
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Paride Sacchi
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Morbidelli Spa
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Abstract

Un centro di lavoro per pezzi (1) in legno prevede: un piano di lavoro (3) disposto inclinato rispetto ad un piano di appoggio orizzontale (P) di un basamento (2) e dotato sul lato inferiore (3a), di un elemento di riferimento e battuta (29) sporgente dal pieno di lavoro (3) e fungente da battuta iniziale di riferimento per la lavorazione del pezzo (1); dei mezzi (7s, 7) di supporto e movimentazione del pezzo (1) agenti sullo stesso ed atti a permettere una traslazione del pezzo (1) sul piano di lavoro (3), secondo un asse (X) longitudinale, nei due sensi, in funzione del tipo di lavorazione da effettuare sullo stesso pezzo; in gruppo di lavoro (4) sviluppantesi secondo un esse (Y) trasversale e composto da unità di lavoro di base (8) agenti lungo un asse di lavoro (Z) perpendicolare al piano di lavoro (3), e da unità di lavoro di testa (9) del pezzo (1), agenti parallelamente all'esse longitudinale (X), supportate da una traversa (10) solidale al basamento (2) e disposta al disopra e contraffacciata al piano di lavoro (3); dei mezzi (11) di controllo della movimentazione del gruppo di lavoro (4) e dei mezzi (7) di movimentazione sugli assi longitudinale e trasversale (X, Y) funzione del tipo di lavorazione effettuatile sul pezzo (1). (FIG. 1)

Description

D E 5 C R I Z I O N E:
annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE; INDUSTRIALE dal titolo :
CENTRO DI LAVORO PER PEZZI IN LEGNO.
Il presente trovato concerne un centri di lavoro per pezzi in legno, in particolare per la foratura e la fresatura degli stessi pezzi..
Attualmente i centri di lavoro per foratura sono sud· divisi in varie tipologie funzione soprattutto dalla produttività che le stesse devono raggiungerla in uria unità di tempo: i centri di grandi potenzialità produtti ve sono costituiti dalle note macchine di foratura denominate "punto - punto", oppure le macchine "transfert" dove appunto si possono lavorare lotti elevati di pezzi in unità di tempo piuttosto basse, ma che al contrario presevitano sia un costo che un ingombro elevato esistono anche centri di lavoro che presentano caratteristiche di ingombri e di costi più vicini a quelle che sono le reali esigenze di artigiani o piccoli produttori di mobilio per arredamento .
Questi ultimi centri di lavoro, di particolare interesse nel presente testo, sono costituiti generalmente da macchine di piccole dimensioni con cui è possibile effettuare una buona parte delle operazioni di foratura eseguibili dagli altri centri di lavoro, con tempistiche più alte su ogni pezzo, ma costi ed ingombri della macchina minori rispetto alle precedenti. Tali lavorazioni sono effettuate per realizzare sui pezzi, che andranno a definire* pareti, ante e scaffali di moduli per arredamento, le sedi per elementi di aggancio ed altri tipi di foratura necessari per il loro successivo montaggio.. ;Una prima soluzione di centro di lavoro di questo tipo comprende un basamento supportante un piano di -lavoro orizzontale fisso su cui vengono posizionati i pezzi in legno da lavorare ed ivi bloccati da relativi organi pressori posti contraffacciati al pezzo,, Adiacente al piano è previsto un gruppo a forare composto da più mandrini affiancati, motorizzati, e supportati da un bancale motorizzato e ruotabile per circa un angolo retto attorno ad un "fulcro virtuale" coincidente» sostanzialmente con l'estremità più interna del piano di lavoro. ;In tal modo la foratura di un pezzo posizionato sul piano di lavoro può essere effettuata, se necessario, sia sull due superfici maggiori (foratura verticale) che sul lato posto in corrispondenza del fulcro di rotazione del gruppo a forare (foratura orizzontale) con la sicurezza che in tal modo i fori realizzati su due pezzi distinti e costituenti lati adiacenti accoppiabili di un modulo di arredame nto vengono realizzati a quote uguali fra loro, Questo centro di lavoro rappresenta una buona via di mezzo tra una macchina automatizzata ed una completamente manuale, ma presenta una limi,tazione data dall'impossibilità di sfruttare la macchina stessa per altri tipi di operazioni accessorie necessarie su pezzi in legno per mobilio (fresature, fori complementari di diverso diametro per realizzare sedi di. cerniere nelle ante ecc in pratica quindi questa macchina novi presenta quella "elasticità" operativa che allo stato· attuale è una necessità fondamentale par il piccolo produttore. ;Una ulteriore soluzione di questi centri di lavoro prevede sempre un piano di lavoro orizzontale di appoggio del pezzo e due stazioni operative:; la prima è composta da una torretta a revolver ad asse verticale posta al disopra del piano e dotata di più stazioni operative (fora. tura verticale singola e multipla, fresatura, cippiinazione su pezzo di cerniere, ecc..);: questa prima stazione è inoltre regolabile manualmente lungo 1‘asse Y trasversale della macchina, A lato del piano di lavoro è prevista la seconda stazione operativa composta da una pluralità di mandrini fissi ad asse orizzontale che permettono la foratura orizzontale del pezzo. ;La macchina cosi strutturata deve essere programmata manualmente dall'operatore tramite due cilindri a sezione poligonale che definiscono gli assi X e Y della macchina (uno disposto parallelo al piano e l'altro parallelo alla torretta a revolver). Ogni lato dei cilindri è in pratica una guida di colore diverso dove può scorrere un blocchetto di battuta per il pezzo, nel caso dell'asse X, o una forcella di vincolo per la torretta nèl caso dell'asse V della torretta che vengono posizionati dal1'operatore ad inizio lavoro in funzione delle dimensioni e dei tipi di lavorazioni da effettuarsi sul pezzo. ;In tal modo ad ogni operazione sul pezzo corrisponde un lato di ogni cilindro e quindi ad ogni relativa rotazione dei cilindri si hanno le diverse battute di riferimento per pezzo e torretta. 1 colori hanno il compito di visualizzare subito all'operatore il corretto posizionamento di entrambe le battute sugli assi. ;Questo centro di lavoro ha sicuramente una maggiore elasticità operativa rispetto al precedente che però va a discapito della velocità di preparazione della macchina (molto lunghe e laboriose), ed esecuzione sia delle lavorazione che dei cambi operazione che viene effettuata in modo completamente manua1e dall ' operatore con pericoli per la sua incolumità, in quanto lo stesso si deve sempre portare vicino al raggio d'azione degli utensili» Ulteriore inconveniente di tale centro è la scarsa possibilità di regolare con precisione le forature verticale ed orizzontale di accoppiamento su pezzi differenti, in quanto le due lavorazioni sono effettuate sulla due diverse stazioni <torretta e stazione laterale di foratura) e quindi non vi è sempre la certezza di avere le giuste quote sui pezzi per il relativo accoppiamento con le spine. ;Lo scopo quindi del presente trovato è quello di eliminare gli inconvenienti ora menzionati attraverso la realizzazione di un centro di lavoro per foratura di pezzi in legno programmabile automaticamente, con elevate caratter istiche di elasticità operativa sugli stessi pezzi e di precisione nelle operazioni di foratura per accoppiamento, mantenendo però costi ed ingombri, globali estremamente ridotti» ;Le caratteristiche tecniche del trovato, secondo i suddetti scopi, sono chiaramente riscontrabili dal contenuto delle rivendicazioni sottoriportate ed :i. vantaggi dello stesso risulteranno maggiormente evidenti nella descrizione dettagliata che segue, fatta con riferimento ai disegni allegati, che ne rappresentano una forma di realizzazione puramente esemplificativa e non limitativa;, in cui: ;- la figura 1 illustra un centro di lavoro per foratura di pezzi in legno oggetto del presente trovato, in una vista prospettica anteriore; ;- la figura 2 illustra,un gruppo di lavoro del centro di cui a fig. 1, in una vista in pianta dall'alto schematica con alcune partì asportate per meglio evidenziarne al tre; ;- la figura 3 illustra una parte del gruppo di lavoro di cui a figura 2 in una vista laterale schematica e con alcune parti asportate per meglio evidenziarne altre; ;- la figura 4 illustra un particolare ingrandito della parte del gruppo di lavoro di cui alla figura 3 in una sezione IV - IV; ;- la figura 5 illustra un ulteriore elemento del ceri. tro di lavoro, ed in particolare dei mezzi di movimentazione del pezzo su un piano di lavoro, in una vista frontale schematica; ;- la figura ώ illustra una variante realizzativa dei mezzi di movimentazione del pezzo di cui a figura 5, in una vista frontale schematica in scala ingrandita rispetto alla figura 5 e cori alcune parti asportate per meglio evidenziarne altre; ;la figura 7 illustra un accoppiamento tra due pezzi in legno lavorati con il centro di lavoro in oggetto, in un particolare parziale in sezione. ;Conformemente alle figure dei disegni allegati, e con particolare riferimento a figura 1, il centro di lavoro in oggetto è destinato alla foratura di pezzi 1 in legno in lotti limitati, od addirittura a campione singolo, e destinati a formare, in particolare moduli per arredamento . ;Il centro comprende un basamento 2 in appoggio su un piano P di riferimento orizzontale e definente un piano di lavoro 3, il quale si sviluppa secondo due assi rispettivamente longitudinale X e trasversale Y del centro di lavoro; il piano di lavoro 3 supporta un pezzo 1 da lavorare tramite un gruppo 4 di lavoro mobile e regolabile in prossimità dello stesso piano di lavoro 3. ;Nel caso in oggetto il centro di lavoro prevede essenzialmente che: ;- il piano di lavoro 3 sia inclinato;, quasi verticale, rispetto al suddetto piano di appoggio P e che presenti un elemento di riferimento e battuta Ξ7 sporgente dal piano 3 e fungente in pratica da battuta iniziale di riferimento per la lavorazione del pezzo 1$ ;- siano previsti dei mezzi 7s e 7 di supporto e movimentazione del pezzo 1 sul piano 3; ;- che il gruppo 4 di lavoro si sviluppi e sia rego labile lungo l'asse Y trasversale del piano 3 ed infine che siano previsti dei messi 11 di controllo e negoIasione del gruppo 4 di lavoro e dei messi 7s e 7 di supporto e movimentazione. ;Più in dettaglio e partendo con l'ordine sopra esposto (vedi sempre fig. 1), il piano di lavoro 3 si trova inclinato di un angolo β rispetto ad una retta R perpendicolare al piano di appoggio orizzontale P del basamento 2, mentre in prossimità del lato inferiore 3a dello stesso piano è previsto l'elemento di battuta e riferimento 29 per il pezzo 1 (di cui parleremo più approfonditamente in seguito nella trattazione). ;I mezzi 7s e 7 di supporto e movimentazione del pezzo 1 agiscono sullo stesso pezzo e ne permettono una traslazione, in appoggio, sul pano di lavoro 3, secondo il suddetto asse X longitudinale (vedi freccia X), nei due sensi, in funzione del tipo di lavorazione da effettuare sullo stesso pezzo. ;Più in dettaglio (vedi in particolare figg. 1, 5 e 6), i mezzi 7 di movimentazione del pezzo 1 sono costituiti da una coppia affiancata di cinghie 14 e 15 chiuse ad anello su corrispondenti pulegge 16a e lòb di cui almeno una motorizzata tramite un motoriduttore lóm . In particolare il ramo attivo 14r e 15r di. ognuna delle cinghie 14 E* 15 è disposto complanarmente all’altro in modo da realizzare un unico,piano iri corrispondenza del sud -detto lato inferiore 3a del piano di lavoro 3 o sì da permettere 1'appoggio su un lato la e la relativa movi -mentazione del pezzo 1 lungo l'asse longitudinale X nei due sensi.
Per permettere uria più sicura movimentazione del pezzo 1 sono previsti anche dei mezzi pressoi 100 cooperanti con i mezzi 7 di movimentazione, i quali mezzi sono disposti contraffacciati .alle cinghie 14 e 15 e risultano mobili nei due sensi lungo l'asse trasversale Y ed agiscono in corrispondenza di un lato lb del pezzo 1 opposto a quello in appoggio sulle cinghie 1.4 e 15 in corrispondenza della sua movimentazione lungo l'asse longitudinale X. Questi mezzi pressoi 100 possono essere costituiti da una rulliera 105 orizzontale supportata da un braccio 106 mobile, tramite un pistone 106p posto all'interno di una fenditura centrale 102 del piano 3, lungo la zona centrale del piano di lavoro 3 secondo l'asse trasversale Y..
I mezzi di movimentazione 7 inoltre sono alloggiati all'interno di una guida orizzontale 103 definente i suddetti mezzi di supporto 7s del pezzo 1 e disposta in corrispondenza del lato inferiore 3a del piano di lavoro 3. La guida 103 è prevista di una apertura longitudinale 104 (vedi sempre figura 1) sul proprio lato superiore così da permettere il contatto tra i rami attivi 14r e 15r delle cinghie 14 e 15 ed il lato inferiore la del pezzo 1 in appoggio sulla guida 103.
Passando ora al suddetto gruppo di lavoro 4 (vedi figure S, 3 e 4), questo si sviluppa secondo l'asse Y tra. eversale ed è composto da unità di lavoro di base S ed unità di lavoro di testa 9 del pezzo 1:: le prime agiscono lungo un corrispondente asse di lavoro Z (che in pratica risulta essere uri asse verticale) perpendicolare al piano di lavoro 3., mentre le seconde unità 9 agiscono parallelamente all'asse longitudinale X.. Entrambe le unità 8 s 9 sono conglobate su una prima traversa IOa mobile entro e supportate da una seconda traversa 10 solidale al basamento 2, disposta al disopra e contraffacciata al piano di lavoro 3, e strutturata in modo tale da permettere la regolazione di tutto il gruppo lungo l'asse Y trasversale (una serie di guide qui non illustrate).
Passando ora ad esaminare le singole unità (vedi sem. pre figure 2P 3 e 4)., quelle di base £3 comprendono una prima serie di mandrini 1Ξ motorizzati, distribuiti lungo l'asse trasversale V, ed una seconda serie 13 di mandrini motorizzati distribuiti lungo l'asse longitudinale X in--· crociantisi con la prima serie di mandrini 12s ogni, mandrino 12 e 13 é destinato ad uri particolare tipo di lavorazione sul pezzo 1 (fori passanti di unione, fori di assemblaggio , fori per cerniere ecc.)( e risulta mobile indipendentemente lungo l'asse Z per il tramite di un cannotto C, inserito nella prima traversa 10a, e supportante un relativo pistone pneumatico Ps di movimentazione del singolo mandrino 12 o 13. L'unità di lavoro dì testa 9 è composta da più sotto-unità dotate ognuna di una torretta 19 con almeno due mandrini 20 contrapposti e mobili lungo l'asse di lavoro Z, relativamente alla prima traversa IOa, per un loro posizionamento rispetto al piano di lavoro 3 e disposte alternativamente alle unità d:i. base 3. Questa movimentazione lungo l'asse Z può essere realizzata tramite una coppia di pistoni pneumatici 107 e 103,, disposti su ogni torretta 19, e vincolati sia tra di loro, tramite una barra 107b, che alla prima traversa IOa (come ben visibile nella figura 2) lo scorrimento di o~ gni torretta 19 è guidato tramite guide 109 di scorrimento realizzate tra ogni torretta 19 e la prima traversa IOa. Il movimento di regolazione delle torrette 19 & effettuato su comando diretto dei suddetti mezzi 11 sui pistoni 107 e 10B, mentre i.1 controllo del movimento dei mandrini 12 e 13 di base può anche essere effettuato manualmente.
Come visibile in figura bs ogni coppia contrapposta di mandrini 20 è bilateralmente associata ad un corpo S3⁄4 di ridotte dimensioni in altezza rispetto all'asse di lavoro Z; in pratica il corpo 25 prevede un gruppo 21 di movimentaz ione operativa di foratura indipendente composto da un albero 22 collegato, alle proprie estremità, ai rispettivi mandrini SO e motorizzato tramite una ruota dentata 23 centrale collegata cinematicamente ad una mo -torizzazione E4 che comanda tutte le parti operative presenti sull'unità 4 (tali gruppi di passaggio del moto sono definiti da una serie di cascate di ingranaggi CI e da assi 11 in figura 3; questi gruppi sono illustrati schematicamente in quanto di tipo noto e non facenti stretta -mente del trovato)» L'albero 22 è ruotabìlmente alloggiato all'interno del corpo 25 fisso alla torretta 1? mediante gruppi di cuscinetti a rullimi VD, mentre ogni coppia contrapposta di mandrini EO è ruotabi1mente colle cjata alla rispettiva estremità del corpo 25 tramite un gruppo LL di collegamento a labirinto,.
Oltre a queste unità 8 e 9, il gruppo 4 può essere previsto di una unità a fresare 51 postai in corrispondenza di una estremità dello stesso gruppo 4 e motorizzate sempre attraverso la motorizzazione 24 „
Sempre alle unità di lavoro di testa 9 sono associati mezzi. 26 di riferimento (qui visibili, solo schematicamente) atti, a misuraire lo spostamento del singolo mandrino EO lungo l'asse di. laivero Z ed a inviare un relativo segnale aii mezzi 11 di. controllo, questo per permettere a questi ultimi, di posizionare il pezzo 1 rispetto alle u nità di base 0 lungo l'asse longitudinale X funzione della quota verticale rilevata dai mezzi di riferimento Ξ6: in tal modo si ottiene un accoppiamento perfetto tra due pezzi 1 forati uno in testa e l'altro sulla base grazie alle corrispondenti quote A e B di foratura perfettamente uguali (vedi in particolare fig. 7). In pratica questi mezzi 26 di riferimento possono essere costituiti da un sistema elettronico, quale un potenziometro lineare 110, di misurazione della corsa effettuata dal mandrino 00; la corsa L misurata dal potenziometro 110 viene inviata, sotto forma di segnale con valore proporzionale alla stessa corsa, ai mezzi 11 di controllo che provvedono a loro volta a muovere il pezzo 1 del valore corrispondente lungo l ' asse X .
I già citati mezzi 11 di controllo automatico della movimentazione del gruppo di lavoro 4 e dei mezzi 7 di movimentazione sugli assi longitudinale e trasversale X e Y sono costituiti da una nota centralina a controllo numerico programmabile dall'operatore in funzione dei pezzi 1 da lavorare.
II sopra citato elemento di riferimento e battuta 29 è costituito da un perno 120 disposto in prossimità del lato inferiore 3a del piano di lavoro 3, centralmente a quest'ultimo, ed in prossimità dei mezzi 7s e 7 di supporto e movimentazione. Questo perno 120 può essere disposto in due diverse configurazioni a seconda del tipo di piano di lavoro 3 presente sul centro di lavoro: nel caso illustrato in figura 5., :i.l piano di lavoro 3 è? suddiviso centralmente in due distinte parti 3c e 3d lungo l 'asse trasversale Y da una fenditura paesante 103 nel1a parte inferiore di tale fenditura 103 è previsto il perno ISO mobile lungo l'asse verticale 2 tra una posizione abbassata non operativa, in cui il perno 120 si trova ad u··· na altezza inferiore rispetto al piano operativo del piano di lavoro 3, ad una posizione sollevata operativa, in cui il perno ISO si trova sporgente rispetto al piano o -perativo definito dal piano di lavoro 3 e permette l'arresto del pezzo 1 in avanzamento lungo l'asse longitudinale X. In figura 6 invece è illustrata una diversa configurazione del perno 1.30 nel caso in cui il piano di la -voro 3 sia un unico elemento; in questo caso il perno 1P0 è interposto tra le due cinghie 14 15, ed in particolare entro un vano 111 definito dalle estremità contrapposte delle stesse· Il perno ISO quindi è mobile (vedi freccia F di fig. 6) lungo l'asse trasversale Y tra le due posizioni sopra citate, abbassata e sollevata, in modo da permettere il passaggio o l'arresto del pezzo 1 in avanzamento lungo l'asse longitudinale X..
In entrambi i casi comunque il perno 1.20 definisce il punto di riferimento iniziale di lavorazione per i mezzi 11 di controllo (in pratica lo zero iniziale sugli assi X e Y).
Ulteriore elemento previsto nel centro di lavoro (visibile in fig. 3) 6 una cuffia 17 di aspirazione del materiale di sfrido da lavoro che avvolge completamente il gruppo di lavoro 4 ed è supportata da relative guide verticali vincolate alla stessa unità, ma qui non illustrate
Altri elementi previsti sul centro di lavoro sono visibili in figura 1, dove sulla traversa fissa 10 sono disposti dei mezzi 30 di bloccaggio del pezzo 1 sul piano di lavoro 3, i quali mezzi 30 sono costituiti da una serie di elementi pressoi uniformemente distribuiti sulla traversa 10 e mobili lungo l'asse di lavoro Z.
Il centro di lavoro cosi realizzato quindi esegue la lavorazione di un pezzo 1 in legno nel seguente modo.
L'operatore programma i mezzi 11 di controllo del centro di lavoro in funzione delle lavorazioni da effettuare ed attrezza il gruppo 4 di lavoro con degli utensili SO appropriati allo scopo.
Eseguita questa fase di preparazione del centro di lavoro, l'operatore dispone il pezzo 1 da lavorare sul piano di lavoro 3, ovvero sulla guida di appoggio 103, mentre viene fatta scendere, in appoggio sul pezzo 1, la rulliera 105
A questo punto vengono attivate le cinghie 14 e 15 per trascinare il pezzo 1 lungo l'asse X longitudinale, sul piano di lavoro 3, mentre in contemporanea viene fatto fuoriuscire il perno 130. Quando il pezzo 1 arriva a battuta sul perno 130, le cinghie 14 e 15 vengono momentaneamente bloccate per permettere ai mezzi 11 di "settarsi" sulla quota iniziale determinata dal perno 103.
Dopo questa operazione il perno 130 viene nuovamente abbassato per permettere la movimentazione del pezzo 1 nella posizione più idonea all'inizio lavorazione (sempre tramite le cinghie 14 e 15). Raggiunta la posizione del pezzo 1, i mezzi 11 di controllo regolano il gruppo 4 di lavoro lungo l'asse Y trasversale della macchina e quindi fanno scendere in blocco, lungo l'asse verticale 2, i vari mandrini 13 o 13 dello stesso gruppo per attuare le operazioni decise dal programma.
Naturalmente se devono essere effettuate lavorazioni in orizzontale il pezzo 1 viene sbloccato e nuovamente fatto spostare lungo il piano di lavoro 3, nei due sensi, mentre in contemporanea vengono regolate le torrette 19 per poter disporre in orizzontale gli utensili di foratura. In contemporanea all'abbassamento del gruppo 4 vengono fatti scendere i pressoi 30 con contemporanea risalita della rulliera 105.
Tale centro di lavoro raggiunge quindi gli scopi prefissati c:on una struttura semplice, di dimensioni ridotte, ma tali da permettere lavorazioni anche su pannelli di discrete dimensioni» La struttura a "tecnigrafo" permette di operare su quasi tutti i lati del pezzo, mantenendo però il gruppo di lavoro entro uno spazio ridotto e completamente chiuso in modo da ottenere una notevole sicurezza anche per l'operatore,, In particolare tutto il gruppo di lavoro risulta disposto in modo da presentare all'operatore solo la parte posteriore ed inattiva, cioè che la traversa fissa, le coperture (guida e cuffia di a. spirazione) e gli organi di bloccaggio del pannello fungano da totale sbarramento tra l'operatore e gli utensili che lavorano sul pezzo; questo concetto di riparo è ovviamente valido anche per le polveri derivate dalla lavorazione.
L'utilizzo della centrale a controllo numerico conferisce una maggiore rapidità,di esecuzione delle operazioni abbinata ad una alta precisione. La particolare strutturazione delle torrette di lavorazione orizzontale, gruppi di cuscinetti a rullini e collegamenti delle parti in rotazione a quelle fisse tramite labirinti (preferibili rispetto ai noti anelli di tenuta per ridurre i dimensionamenti) permette di ottenere una ridotta dimensione dei gruppi a forare secondo l'asse verticale di lavoro, permettendo in tal modo allo stesso gruppo di operare in corr ispondenza della testa dal pezzo senza interferire sul piano di lavoro, il quale così non necessità di particolari aperture di passaggio temporaneo dei gruppi stessi in attività.
Il trovato così concepito è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo. Inoltre, tutti i dettagli possono essere sostituiti da elementi. tecnicamente equivalenti.

Claims (1)

  1. R I V END I C A Z I O N I 1, Centro di lavoro di foratura di pezzi, , in particolare di pezzi (1) in legno, centro del tipo compìrendente n basamento (2) definente un piano di lavoro (3), svilup-· pantesi secondo due assi rispettivomente longitudinale <X> e trasversale (Y), di supporto di un detto pezzo (1) da lavorare ed almeno un gruppìo (4) di lavoro di detto pezzo (1), mobile e regolabile in prossimità di detto piano di lavoro (3), caratterizzato dal fatto di prevedere : - il detto piiano di lavoro (3) disposto inclinato e pressoché verticale rispetto ad un piano di appoggio orizzontale (P) di detto basamento (2) e dotato, detto piano di lavoro (3), in prossimità del lato inferiore (3a), di almeno un elemento di riferimento e battuta (29) sporgente da detto piano di lavoro (3) e fungente da battuta iniziale? di riferimento per la lavorazione di detto pezzo (1); dei mezzi (7s, 7) di supporto e movimentazione di dette· pezzo (1) agenti sullo stesso ed atti a permettere una traslazione del detto pezzo (1) sul detto piano di lavoro (3), secondo il detto asse (X) longitudinale, nei due sensi, in funzione del tipo di lavorazione da effettuare sullo stesso pezzo;; il detto gruppo di lavoro (4) sviluppantesi secondo il detto asse (Y) trasversale ed essendo composto almeno da unità di lavoro di base (8) agenti lungo un corrispondente asse dì lavoro (Z) perpendicolare al detto piano di lavoro (3), e da unità di lavoro di testa (9) agenti parai leiamente al detto asse longitudinale (X)., di detto pezzo (1) e supportate da una traversa (IO) solidale al detto basamento (2) e disposta al disopra e contraffacciata al detto piano di lavoro (3), detto gruppo di lavoro (4) essendo regolabilmente mobile lungo detto asse (Y trasversale ; dei mezzi (11) di controllo automatico della movimentazione di detto gruppo di lavoro (4) e di detti mezzi (7) di movimentazione su detti assi longitudinale e trasversale (X, Y) funzione del tipo di lavorazione effettuabile su detto pezzo (1). 2„ Centro di lavoro secondo la rivendicazione l, caratterizzato dal fatto che la detta unità di lavoro di base (8) comprende almeno una prima serie di mandrini (12) motorizzati., distribuiti lungo detto asse trasversale <Y>,, ed una seconda serie (13) di mandrini motorizzati distribuiti. lungo il detto asse longitudinale (X) ed incrociantisi cori detta prima serie dì mandrini (12)s ogni detto mandrino (12, 13) essendo destinato ad un particolare tipo di lavorazione su detto pezzo (1) ed essendo mobile indipendentemente lungo il detto asse di lavoro (Z).. 3. Centro di lavoro secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la detta unità di lavoro di testa (9) è composta da più sotto-unità dotate ognuna di una torretta (19) con almeno due mandrini (SO) contrapposti e mobili lungo il detto asse di lavoro (Z) relativamente a detta traversa (10), per un loro posizionamento rispetto al detto piano di lavoro (3) e disposte alternativamente a dette unità di base (8). 4. Centro di lavoro secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che ogni detta coppia contrapposta di detti mandrini (SO) è bilateralmente associata ad un corpo (S5) di ridotte dimensioni in altezza rispetto a detto asse di lavoro (Z) e costituiti da un gruppo (SI) di movimentazione operativa di foratura indipendente e composto da un albero (SS) collegato, alle proprie estremità, a rispettivi detti mandrini (20) e motorizzato tramite una ruota dentata (23) centrale collegata cinematicamente ad una motorizzazione (24); detto albero (SS) essendo ruotabi lmente alloggiato all'interno di detto corpo (25) fisso a detta torretta (19) mediante gruppi di cuscinetti a rullini (VB); ogni detta coppia contrapposta di mandrini (20) essendo ruotabilmente collegata alla rispettiva estremità di detto corpo (25) tramite un gruppo (LL) di collegamento a labirinto. 5. Centro di lavoro secondo la rivendicazione 1, carat ter izzato dal fatto che i detti mezzi (7) di movimentazione di detto pezzo (1) lungo detto asse longitudinale (X) sono costituiti da una coppia affiancata di cinghie (14, 15) chiuse ad anello su corrispondenti pulegge (16a, 16b) di cui almeno una motorizzata; un ramo (14r, 15r) attivo di ognuna di dette cinghie (14, 15) essendo disposto complanarmente all'altro ed in corrispondenza del detto lato inferiore (3a) di detto piano di lavoro (3) così da permettere l'appoggio su un lato (la) e la relativa movimentazione di detto pezzo (1) lungo il detto asse longitudinale (X) nei due sensi. 6. Centro di lavoro secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che con detti mezzi (7) di movimentazione cooperano dei mezzi pressori (100) disposti contraffacciati a dette cinghie (14, 15) e mobili nei due sensi lungo il detto asse trasversale (Y) ed agenti su un lato (lb) di detto pezzo (1), opposto a quello in appoggio su dette cinghie (14, 15), in corrispondenza di detta movimentazione lungo detto asse longitudinale (X). 7. Centro di lavoro secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che i detti mezzi di movimentazione (7) sono alloggiati all'interno di una guida orizzontale (103), definente i detti mezzi di supporto (7s) di detto pezzo (1), e disposta in corrispondenza di detto lato inferiore (3a) di detto piano dì lavoro (3); detta guida essendo prevista di una apertura longitudinale (104) sul proprio lato superiore così da permettere il contatto tra detti rami attivi (14r, 15r> di dette cinghie (14, 15) ed il detto lato inferiore (la) di detto pezzo (1) in appoggio su detta guida (103). 8. Centro di lavoro secondo la rivendicazione 1., caratterizzato dal fatto che a detta unità di lavoro di teista (9) sono associati mezzi (36) di riferimento atti a misurare lo spostamento di un mandrino (ΞΟ) lungo il detto asse di lavoro (Z) ed a inviare un relativo segnale a detti mezzi (11) di controllo così da permettere a questi ultimi un relativo posizionamento di detto pezzo (1) rispetto a dette unità di base (8)., lungo il detto asse longitudinale (X), rispetto alla quota verticale rilevata da detti mezzi di riferimento (86). 9. Centro di lavoro secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il detto elemento di riferimento e battuta (89) è costituito da un perno (180) disposto in prossimità di detto lato inferiore: <3a) di detto piano di lavoro (3) e sostanzialmente in corrispondenza dei detti mezzi (7s, 7) di supporto e movimentazione; detto perno ( 180) essendo mobile lungo il detto asse trasversale <Y) tra una posizione abbassata non operativa, in cui il detto perno (180) si trova ad una altezza inferiore al piano definito da detti mezzi (7s, 7) di supporto e movimentazione, ad una posizione sollevata operativa,, in cui il detto perno (120) si trova sporgente rispetto a detti mezzi (7s, 7) di supporto e movimentazione e permette l'arresto di detto pezzo (1) in avanzamento lungo detto asse longitudinale (X); detto perno (120) definendo il punto di riferimento iniziale di lavorazione per i detti mezzi (11) di controllo. 10. Centro di lavoro secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto piano di lavoro (3) è suddiviso centralmente in due distinte parti (3c, 3d ) lungo il detto asse trasversale (Y) da una fenditura passante (102); nella zona inferiore di detta fenditura (10R) essendo previsto un perno (120), definente il detto almeno un elemento di battuta e riferimento (89), mobile lungo il detto asse verticale (Z) tra una posizione abbassata non operativa, in cui il detto perno (120) si trova ad tana altezza inferiore del detto piano di lavoro (3), ad Lana posizione sollevata operativa, in cui detto perno (120) si trova sporgente rispetto a detto piano di lavoro (3) e permette l'arresto di detto pezzo (1) in avanzamento lungo il detto asse longitudinale (X); detto perno (180) definendo il punto di riferimento iniziale di lavorazione per i detti mezzi (11) di controllo. 11. Centro di lavoro secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il detto gruppo di lavoro (4) è prevista dì una cuffia (17) di aspirazione di materiale di sfrido da lavorazione avvolgente la ste ss; a unità e supportata da relative-; guide verticali (18) vincolate al. la stessa unità e definenti dei riferimenti per il fine corsa operativo della stessa unità„ 12. Centro di lavoro secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che su detta traversa fissa (10) sono previsti dei mezzi (30) di bloccaggio del detto pezzo (1) su detto piano di lavoro (3) e costituiti da una serie dì elementi pressoi uniformemente distribuiti sulla detta traversa (10) e mobili lungo il detto asse verticale (Z). 13 CCntro di lavoro secondo le rivendicazioni precedenti e secondo quanto descritto ed illustrato con riferimento alle figure degli uniti disegni e per gli accennati sco- pi
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