ITBO20130707A1 - Pasta corrosiva - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

La presente invenzione riguarda una pasta corrosiva ed un metodo di lavorazione per l’ottenimento della stessa pasta corrosiva.

Tale pasta corrosiva è stata particolarmente studiata per applicazioni nel campo della serigrafia su vetro e materiali vetrosi, benché la sua applicazione naturalmente si estende al campo generico della decorazione di materiali corrodibili, quali ad esempio materiali ceramici, pietre calcaree e da costruzione, marmi, graniti, leghe metalliche corrodibili e simili. Più in dettaglio può essere impiegata nell’industria del vetro, della ceramica, della porcellana del marmo e nella lavorazione di materiali metallici corrodibili. E’ adatta a creare, su tali materiali, effetti opacizzanti di satinatura ottenuti per via corrosiva.

Nei campi sopra citati è nota la tecnica della sabbiatura al fine di erodere gli oggetti da trattare per cui poterli decorare e rifinire. Tale tecnica necessita il trasferimento dell’oggetto da trattare in laboratori attrezzati con macchinari adatti allo scopo, con conseguenza complessità logistica (smontaggio, trasporto, rimontaggio) quando installati in ambienti operativi e si voglia effettuare una successiva rifinitura e decorazione dello stesso oggetto.

Lo stato della tecnica illustra poi due documenti anteriori che presentano trovati di composizione chimica simile a quella della pasta oggetto dell’invenzione, sebbene non insegnano e descrivono paste corrosive, bensì liquidi corrosivi. Si tratta dei documenti cinesi CN102923965 e CN102432185, i cui liquidi corrosivi presentano tra i componenti principali bifluoruro di ammonio, acido fluoridrico e solfato di bario. Tali liquidi corrosivi presentano il limite principale nel fatto che necessitano di operare a temperature minime di 25-30°C ed in continua agitazione meccanica, altrimenti il sale di bifloruro di ammonio precipita con la conseguente perdita di struttura e capacità corrosiva.

La presente invenzione si propone di risolvere gli inconvenienti dell’arte nota sopra menzionati e di indicare una pasta corrosiva a struttura stabile ed in grado di lavorare efficacemente anche a basse temperature, nonché un metodo di lavorazione per l’ottenimento di una pasta corrosiva di semplice e pratica attuazione, implementabile con semplici strumenti.

Uno scopo della presente invenzione è quello di ottenere una pasta corrosiva a struttura stabile che possa operare ad un ampio intervallo di temperature, semplicemente conservabile e che mantiene inalterata efficacia al variare delle temperature di utilizzo.

Un altro scopo è quello di ottenere una pasta dall’ottima capacità corrosiva, in grado di realizzare nel materiale corrodibile micro-abrasioni per la realizzazione di disegni decorativi minuti, precisi e dalla ottima rifinitura.

Altro scopo è di avere una pasta che agisce velocemente dopo l’applicazione sul materiale corrodibile, al massimo in qualche minuto.

Per raggiungere tali scopi, forma oggetto della presente invenzione una pasta corrosiva ed un metodo di lavorazione per l’ottenimento di una pasta corrosiva secondo le caratteristiche delle allegate rivendicazioni.

Più in particolare, la pasta corrosiva comprende bifluoruro di ammonio, acido fluoridrico, solfato di bario, acqua ed ulteriormente acido cloridrico.

Il metodo di lavorazione per l’ottenimento della pasta corrosiva comprende le seguenti fasi: miscelare bifluoruro di ammonio con acido fluoridrico, acido cloridrico ed acqua; lasciare il composto a riposare per 8-16 ore; filtrare il composto con separazione della fase liquida dalla parte granulosa; triturare la parte granulosa solida separata dal liquido; miscelare insieme il composto liquido filtrato, la parte granulosa tritata e il solfato di bario.

La pasta corrosiva agisce entro alcuni minuti, in particolare anche entro il minuto con evidenti vantaggi per la velocità di esecuzione delle operazioni di serigrafia e/o in genere di decorazione e quindi la produttività di un processo impiegante tale pasta.

Vantaggiosamente la pasta corrosiva risulta fisicamente compatta e chimicamente stabile sia quando utilizzata a temperatura ambiente, sia in ambienti freddi.

Vantaggiosamente, in quanto pasta è possibile applicare l’invenzione direttamente sugli oggetti da trattare e rifinire anche quando installati in architetture complesse, senza quindi necessità di smontarli, trasportarli e rimontarli, in modo pratico, semplice, economico ed efficace. La pasta corrosiva viene inoltre preparata attraverso il relativo metodo semplicemente, economicamente in ambienti non protetti.

Ulteriori scopi, caratteristiche e vantaggi della presente invenzione risulteranno chiari dalla descrizione particolareggiata che segue di una forma preferita di applicazione dell’invenzione, fornita a puro titolo esplicativo e non limitativo.

La pasta è costituita di bifluoruro di ammonio a cui si aggiunge, secondo il metodo più avanti specificato, acido fluoridrico, solfato di bario, acqua ed ulteriormente acido cloridrico. Vantaggiosamente, la presenza dell’acido cloridrico contribuisce ad abbassare sensibilmente la temperatura di lavoro della pasta, che rimane strutturata e stabile anche ben al di sotto dei 25-30°C necessari al funzionamento della pasta in assenza di tale composto.

Entrando più nello specifico della composizione ponderale della pasta, essa è costituita preferibilmente dalle seguenti parti in peso dei relativi componenti: 1000 parti di bifluoruro di ammonio, 40-90 parti di acido fluoridrico, 260-500 parti di solfato di bario, 180-400 parti di acqua ed ulteriormente 20-62 parti di acido cloridrico.

Con tali proporzioni si ottiene una pasta fisicamente consistente, chimicamente stabile e massimamente efficiente come capacità corrosiva quando applicata sulla superficie da lavorare, con tempi di azione alquanto limitati, anche inferiori al minuto.

E’ possibile poi, dosando opportunamente i sopra citati elementi, creare una pasta dalla maggiore o minore consistenza adattandola vantaggiosamente alla lavorazione che si intende ottenere, al materiale su cui opera ed al grado di incisione desiderato.

Una caratteristica della pasta è quella che, applicata sulla superficie da trattare, si ottiene in breve tempo una sottile incisione della medesima superficie eliminando la eventuale superficie lucida presente e creando una tonalità opacizzante dello stesso colore del materiale dell’oggetto trattato.

Utilizzata in serigrafia, con procedimento sia industriale che artigianale, è possibile raggiungere un eccellente risultato di stampa in breve tempo sul supporto scelto, sia su tutto il supporto che su particolari dettagliati tipici della tecnica.

La pasta può essere vantaggiosamente applicata e spalmata con strumenti semplici e di uso comune, quali ad esempio pennelli e rulli impregnanti, spatole in PVC, tamponi di poliuretano, contenitori ricaricabili dotati di beccucci intercambiabili con funzione di penna da scrivere. Ulteriormente può essere applicata su maschere adesive in PVC tipo negativo/positivo a definire la superficie da proteggere o trattare con la pasta corrosiva.

Vantaggiosamente la pasta corrosiva può essere impiegata per rimuovere scritte vandaliche da rivestimenti, marmi o pavimentazioni imbrattati restituendo il colore originale al supporto trattato.

La pasta corrosiva secondo l’invenzione viene ottenuta secondo il seguente metodo di lavorazione. In un recipiente di materiale non corrodibile da acidi, ad esempio di acciaio inossidabile o materiale plastico, a temperatura ambiente si miscela bifluoruro di ammonio con acido fluoridrico, acido cloridrico ed acqua e si lascia il composto così ottenuto a riposare per 8-16 ore. Si ottiene un composto granuloso che successivamente viene filtrato tramite mezzi di filtraggio noti, ad esempio un normale setaccio preferibilmente dotato di una membrana micro-filtrante per una migliore capacità di trattenere i granuli formatisi, separando la fase liquida dalla parte granulosa. La parte granulosa solida separata dal liquido viene poi tritata tramite mezzi di triturazioni noti, ad esempio un dispositivo trituratore a doppio cilindro di acciaio, fino a raggiungere granuli aventi dimensioni di 20-300 µm. A questo punto si miscela il composto liquido filtrato, la parte granulosa tritata e il solfato di bario tramite mezzi di miscelazione noti, ad esempio una impastatrice meccanica, per un tempo di 20-45 minuti fino a formare una pasta corrosiva dalla consistenza voluta.

Vantaggiosamente la pasta corrosiva così formata viene fatta successivamente riposare 10-16 ore al fine di renderla maggiormente omogenea e ulteriormente stabile, dal punto di vista fisico e chimico.

È chiaro che varianti sono possibili per l'uomo del ramo alla pasta corrosiva ed al metodo di lavorazione per l’ottenimento di una pasta corrosiva; così come è chiaro che nella sua pratica attuazione gli elementi e le forme dei dettagli illustrati potranno essere diversi e gli stessi potranno essere sostituiti con elementi e composti tecnicamente e chimicamente equivalenti.

Ad esempio, l’operazione di miscelare bifluoruro di ammonio con acido fluoridrico, acido cloridrico ed acqua può essere vantaggiosamente operata tramite mezzi di miscelazione, ad esempio un normale dispositivo agitatore a funzionamento meccanico, così abbreviando i tempi di miscelazione a generare il liquido granuloso. I mezzi di miscelazione possono poi essere attivati durante la successiva fase di riposo di 8-16 ore, periodicamente o continuamente secondo i risultati di una opportuna sperimentazione di laboratorio per rendere ancora più efficiente e omogenea la pasta corrosiva ottenuta alla fine del procedimento.

Claims (8)

1. RIVENDICAZIONI 1. Pasta corrosiva, in particolare per applicazioni di serigrafia su vetro e materiali vetrosi, caratterizzata dal fatto di comprendere bifluoruro di ammonio, acido fluoridrico, solfato di bario, acqua ed ulteriormente comprendente acido cloridrico.
2. 2. Pasta, secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto di comprendere le seguenti parti in peso dei relativi componenti: 1000 parti di bifluoruro di ammonio, 40-90 parti di acido fluoridrico, 260-500 parti di solfato di bario, 180-400 parti di acqua ed ulteriormente comprendente 20-62 parti di acido cloridrico.
3. 3. Metodo di lavorazione per l’ottenimento di una pasta corrosiva secondo le rivendicazioni 1 o 2, caratterizzata dal fatto di comprendere le seguenti fasi: miscelare bifluoruro di ammonio con acido fluoridrico, acido cloridrico ed acqua; lasciare il composto a riposare per 8-16 ore; filtrare detto composto con separazione della fase liquida dalla parte granulosa; triturare la parte granulosa solida separata dal liquido; miscelare insieme il composto liquido filtrato, la parte granulosa tritata e il solfato di bario a formare la pasta corrosiva.
4. 4. Metodo, secondo la rivendicazione precedente, caratterizzata dal fatto di comprendere l’operazione di lasciare riposare 10-16 ore la pasta corrosiva alla fine delle fasi di lavorazione.
5. 5. Metodo, secondo una delle precedenti rivendicazioni 3 o 4, caratterizzata dal fatto che la fase di triturare la parte granulosa viene operata fino a raggiungere una granulometria con particelle aventi dimensioni di 20-300 µm.
6. 6. Metodo, secondo una delle precedenti rivendicazioni 3-5, caratterizzata dal fatto che la fase di miscelare insieme il composto liquido filtrato, la parte granulosa tritata e il solfato di bario avviene tramite mezzi di miscelazione per un tempo di 20-45 minuti.
7. 7. Metodo, secondo una delle precedenti rivendicazioni 3-6, caratterizzata dal fatto che la fase di miscelare bifluoruro di ammonio con acido fluoridrico, acido cloridrico ed acqua viene operata tramite mezzi di miscelazione.
8. 8. Metodo, secondo la rivendicazione 4 e 7, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di miscelazione sono attivati durante la fase di riposo di 8-16 ore alla fine delle fasi di lavorazione, in particolare periodicamente o continuamente. * * * * * * *