ITBO20130616A1 - Dispositivo di chiusura ad anta scorrevole - Google Patents

Dispositivo di chiusura ad anta scorrevole

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ITBO20130616A1
ITBO20130616A1 IT000616A ITBO20130616A ITBO20130616A1 IT BO20130616 A1 ITBO20130616 A1 IT BO20130616A1 IT 000616 A IT000616 A IT 000616A IT BO20130616 A ITBO20130616 A IT BO20130616A IT BO20130616 A1 ITBO20130616 A1 IT BO20130616A1
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IT
Italy
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connecting rod
panels
door
fixed
frame
Prior art date
Application number
IT000616A
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English (en)
Inventor
Alessandro Paffumi
Original Assignee
Deal S R L
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Publication date
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    • EFIXED CONSTRUCTIONS
    • E05LOCKS; KEYS; WINDOW OR DOOR FITTINGS; SAFES
    • E05DHINGES OR SUSPENSION DEVICES FOR DOORS, WINDOWS OR WINGS
    • E05D15/00Suspension arrangements for wings
    • E05D15/06Suspension arrangements for wings for wings sliding horizontally more or less in their own plane
    • EFIXED CONSTRUCTIONS
    • E05LOCKS; KEYS; WINDOW OR DOOR FITTINGS; SAFES
    • E05DHINGES OR SUSPENSION DEVICES FOR DOORS, WINDOWS OR WINGS
    • E05D15/00Suspension arrangements for wings
    • E05D15/56Suspension arrangements for wings with successive different movements
    • EFIXED CONSTRUCTIONS
    • E06DOORS, WINDOWS, SHUTTERS, OR ROLLER BLINDS IN GENERAL; LADDERS
    • E06BFIXED OR MOVABLE CLOSURES FOR OPENINGS IN BUILDINGS, VEHICLES, FENCES OR LIKE ENCLOSURES IN GENERAL, e.g. DOORS, WINDOWS, BLINDS, GATES
    • E06B3/00Window sashes, door leaves, or like elements for closing wall or like openings; Layout of fixed or moving closures, e.g. windows in wall or like openings; Features of rigidly-mounted outer frames relating to the mounting of wing frames
    • E06B3/32Arrangements of wings characterised by the manner of movement; Arrangements of movable wings in openings; Features of wings or frames relating solely to the manner of movement of the wing
    • E06B3/34Arrangements of wings characterised by the manner of movement; Arrangements of movable wings in openings; Features of wings or frames relating solely to the manner of movement of the wing with only one kind of movement
    • E06B3/42Sliding wings; Details of frames with respect to guiding
    • E06B3/46Horizontally-sliding wings
    • E06B3/4654Horizontally-sliding wings disappearing in pockets in the wall; Pockets therefor
    • EFIXED CONSTRUCTIONS
    • E05LOCKS; KEYS; WINDOW OR DOOR FITTINGS; SAFES
    • E05DHINGES OR SUSPENSION DEVICES FOR DOORS, WINDOWS OR WINGS
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    • E05D15/06Suspension arrangements for wings for wings sliding horizontally more or less in their own plane
    • E05D15/10Suspension arrangements for wings for wings sliding horizontally more or less in their own plane movable out of one plane into a second parallel plane
    • E05D2015/1028Suspension arrangements for wings for wings sliding horizontally more or less in their own plane movable out of one plane into a second parallel plane with only the wing moving transversely
    • EFIXED CONSTRUCTIONS
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    • E05Y2900/00Application of doors, windows, wings or fittings thereof
    • E05Y2900/10Application of doors, windows, wings or fittings thereof for buildings or parts thereof
    • E05Y2900/13Application of doors, windows, wings or fittings thereof for buildings or parts thereof characterised by the type of wing
    • E05Y2900/132Doors
    • E05Y2900/14Doors disappearing in pockets of a wall, e.g. so-called pocket doors

Description

DISPOSITIVO DI CHIUSURA AD ANTA SCORREVOLE
DESCRIZIONE DELL'INVENZIONE
La presente invenzione s'inquadra nel settore concernente le ante per porte, armadi ed arredi in genere e si riferisce ad un dispositivo di chiusura ad anta scorrevole a scomparsa, con una od entrambe le facce dell’anta complanari alle facce della parte nella condizione di chiusura.
Sono note porte scorrevoli destinate, nella condizione di chiusura, a porre una faccia dell’anta sullo stesso piano geometrico di una faccia della parete a cui è associata la porta per ottenere una chiusura complanare. Uno svantaggio di tali porte scorrevoli note consiste nel fatto che sono realizzate per l’installazione all’esterno della parete o del muro e le rispettive guide e carrelli sono sempre esposti e/o visibili. Altro svantaggio di dette porte note consiste nel fatto che realizzano la complanarità tra parete ed anta solo da un lato della parete mentre dal lato opposto le facce della parete e dell’anta sono sfalsate. Ulteriore svantaggio delle porte note con una faccia complanare consiste nel fatto che sono ingombranti, complesse e costose.
Sono anche note porte ad anta scorrevole ed a scomparsa comprendenti un controtelaio, ad esempio murabile in una parete o connesso ad un arredo, provvisto di un mezzo a sede interna destinata, in una condizione d’apertura della porta, a contenere un’anta che può scorrere lungo una o più guide di tali porte. Lo scorrimento dell’anta consente di estrarla dalla sede del controtelaio per la chiusura della porta. Uno svantaggio di tali porte scorrevoli a scomparsa note consiste nel fatto che entrambe le facce dell’anta scorrevole sono sfalsate rispetto alle facce della parete e pertanto non sono complanari. Altro svantaggio di dette porte a scomparsa note consiste nel fatto che offrono una scarsa resistenza al passaggio del suono perché, anche se comprendono un materiale fonoassorbente, devono essere molto sottili per poter scorrere nel rispettivo controtelaio.
Uno svantaggio delle porte scorrevoli note sopra menzionate consiste nel fatto che le ante, nella condizione chiusa, non riscontrano con i bordi dell’apertura della parete a cui sono applicate in modo sufficientemente preciso la sciando fessure e spazi che permettono il passaggio di correnti d’aria, odori, polveri e rumori.
Uno scopo della presente invenzione è quello di proporre un dispositivo di chiusura ad anta scorrevole a scomparsa che nella condizione chiusa presenti almeno una faccia dell’anta complanare rispetto alla corrispondente faccia della parete od arredo a cui il dispositivo è associato.
Altro scopo è di proporre un dispositivo che sia semplice, relativamente economico e realizzabile con spessori anche molto ridotti per consentirne la muratura, l’accoppiamento o l’integrazione in pareti, muri o strutture anche molto sottili e pressoché di qualsiasi tipo e natura.
Ulteriore scopo è di proporre un dispositivo che nella condizione chiusa presenti entrambe le facce dell’anta complanari rispetto alle corrispondenti facce della parete od arredo a cui il dispositivo è associato.
Altro scopo è di proporre un dispositivo la cui anta, nella condizione di chiusura della porta, fornisca un’eccellente barriera contro il passaggio dei suoni.
Ulteriore scopo è di proporre un dispositivo la cui anta, nella condizione di chiusura della porta riscontri almeno con i bordi laterali e superiori dell’apertura della parete a cui è associato il dispositivo.
Altro scopo è di proporre un dispositivo la cui anta, nella condizione di chiusura della porta, riscontri anche con il pavimento.
Le caratteristiche dell'invenzione sono nel seguito evidenziate con particolare riferimento agli uniti disegni nei quali:
- le figure 1 e 2 illustrano viste schematiche e frontali del dispositivo di chiusura ad anta scorrevole, oggetto della presente invenzione, in condizioni rispettivamente parzialmente e completamente chiusa;
- la figura 3 illustra una vista frontale e schematica di due elementi di un telaio regolabile in una condizione prossima alla reciproca connessione
- le figure 4 e 5 illustrano il telaio regolabile di figura 3 in rispettive condizioni di regolazione e fissaggio rispettivamente ad una estensione prossima a quella massima e ad alla minima estensione;
- la figura 6 illustra l’anta scorrevole di figura 1 fissata al telaio di figura 5;
- la figura 7 illustra una visita dall’alto del dispositivo di figura 1 in una condizione di quasi totale apertura ed in cui alcune parti sono state asportate per meglio evidenziarne altre;
- le figure 8 e 9 illustrano dall’alto l’anta di figura 7 in condizioni di reciproco riscontro ed allontanamento di due pannelli di tale anta;
- la figura 10 illustra una vista parziale del dispositivo di figura 7 da un punto di vista posto sul piano di scorrimento dell’anta;
- la figura 11 illustra una vista del dispositivo di figura 1 sezionato dal piano XI -XI;
- la figura 12 illustra una vista del dispositivo di figura 2 in cui alcune parti sono state asportate per meglio evidenziarne altre ed in cui i pannelli dell’anta sono nella condizione di reciproco riscontro;
- la figura 13 illustra una vista del dispositivo di figura 2 sezionato dal piano XIII -XIII in cui i pannelli dell’anta sono nella condizione di reciproco allontanamento; - le figure 14 e 15 illustrano parzialmente viste in sezione rispettivamente secondo i piani XIV - XIV e XV - XV di figure 7 e 9;
- le figure 16 e 17 illustrano parzialmente viste in sezione rispettivamente secondo i piani XVI - XVI e XVII - XVII di figure 7 e 9;
- le figure 18 e 19 illustrano viste parziali ed in sezione orizzontale di un particolare di fissaggio da un lato di un mezzo elastico in condizioni rispettivamente esplosa e montata;
- la figura 20 illustra un dettaglio di ingranamento reciproco i due mezzi a biella chiusi e divaricati;
- le figure da 21 a 23 illustrano viste parziali, le prime due in sezione orizzontale ed in condizioni rispettivamente esplosa e montata e la terza frontale di un particolari di fissaggio di un mezzo elastico dal lato opposto a quello di figure 18 e 19;
- le figure da 24 a 27 illustrano viste in sezione rispettivamente secondo i piani XXIV - XXIV, XXV - XXV, XXVI - XXVI e XXVII - XXVII di figura 14; - le figure 28 e 29 illustrano viste in sezione rispettivamente secondo i piani XXVII - XXVII, XXIX - XXIX di figura 15;
- le figure 30 e 31 illustrano viste assonometriche, da rispettivi punti di vista, di un dispositivo divaricatore in condizione di riscontro ;
- le figure 32 e 33 illustrano viste assonometriche, da rispettivi punti di vista, del dispositivo divaricatore in condizione di allontanamento;
- le figure da 34 a 37 illustrano viste parziali rispettivamente frontale laterale, dall’alto ed assonometrica di una variante del dispositivo delle precedenti figure; - le figure 38 e 39 illustrano viste ingrandite e parziali di rispettivi particolari di figura 37.
Con riferimento alle figure da 1 a 33, con 1 viene indicato il dispositivo di chiusura ad anta scorrevole comprendente controtelaio 3 destinato ad essere fissato ad una apertura di una parete od arredo per realizzare una porta.
Il controtelaio 3 è dotato almeno di un montante 4 laterale, di una traversa 5 superiore e di un mezzo a sede 6 destinato ad ospitare removibilmente l’anta 7 in una condizione aperta A della porta. Il volume interno del mezzo a sede 6 è di forma e dimensioni adatti all’anta ed è aperto in corrispondenza del lato affacciato al montante laterale 4 per l’ingresso e l’uscita di detta anta.
In una condizione operativa del dispositivo, il montante 4 la traversa 5 ed il mezzo a sede 6 possono essere applicati ad una parete od arredo ed in particolare sono di dimensioni e materiali adatti alla muratura per essere integrati in una parete senza sporgere da essa.
Nella condizione operativa del dispositivo 1, tali montante 4, traversa 5 e mezzo a sede 6 giacciono su un piano geometrico pressoché verticale parallelo o coincidente con quello della parete. Nel presente documento, le espressioni superiore, inferiore, quota, altezza, alto e basso fanno riferimento all’orientamento verticale del dispositivo 1 e dei suoi elementi nella condizione operativa.
La traversa superiore 5 è orizzontale e parte dal montante laterale 4 e raggiunge la opposta estremità del mezzo a sede 6 passando sopra l’apertura della porta. La traversa superiore 5 è dotata di una guida 10 orizzontale che si estende per tutta la dimensione longitudinale traversa superiore 5 stessa. Il dispositivo 1 comprende anche un insieme di carrelli 9 di supporto dell’anta 7 e scorrevoli lungo la guida. La guida 10 è fissata all’interno di una cavità longitudinale ed aperta verso il basso della traversa superiore e consiste, ad esempio, in un profilato tubolare inferiormente aperto da una fessura longitudinale. Ciascun carrello 9, ad esempio di tipo provvisto di due, quattro o più ruote folli, scorre entro il profilato della guida 10 ed un suo stelo inferiore, passante attraverso la fessura longitudinale, è connesso ad un mezzo a telaio 11 dell’anta 7 tramite connessioni a vite e madrevite destinate a consentire la regolazione del mezzo a telaio e della rispettiva anta. Ovviamente guida e carrelli possono essere di tipo diverso.
L’anta 7 comprende anche due pannelli 13 paralleli ed affacciati, connessi all’interposto mezzo a telaio 11 e che costituiscono le rispettive faccia dell’anta 7 stessa.
Ciascun pannello è connesso al mezzo a telaio 11 tramite un insieme di rispettivi mezzi a biella 15 di forma allungata rettilinea, ad esempio in materiale metallico. L’estremità inferiore di ciascun mezzo a biella reca un primo mezzo a perno 16 di rotazione, orizzontale e parallelo al piano geometrico del mezzo a telaio 11 al quale 11 è fissato; L’estremità superiore di ciascun mezzo a biella reca un secondo mezzo a perno 18 di rotazione parallelo al primo e fissato al rispettivo pannello 13. Preferibilmente i mezzi a perno primo e secondo di ciascun pannello sono posti dallo stesso lato del mezzo a telaio.
Il secondo mezzo a perno 18 è ad una altezza superiore rispetto al primo mezzo a perno 16.
Nella condizione aperta A il secondo mezzo a perno 18 è mantenuto, da forze d’attrito, ad esempio associate ai perni od alle bielle, e/o da forze elastiche, ad esempio generate da molle ad una predeterminata altezza superiore ed a una distanza minima dal piano geometrico mediano del mezzo a telaio 11 per conferire all’anta 7 uno spessore minimo ed inferiore alla dimensione trasversale del mezzo a sede 6. In una condizione chiusa C della porta, in cui l’anta 7 è in prossimità od a riscontro con il montante 4, è possibile vincere dette forze applicando al pannello 13, manualmente o tramite azionamenti, una forza di allontanamento da detto mezzo a telaio provocando la rotazione di ciascun mezzo a biella 15 attorno al rispettivo primo mezzo a perno 16 in direzione di allontanamento dal mezzo a telaio e di abbassamento del rispettivo secondo mezzo a perno 18 abbassando il pannello 13 ed allontanarlo dal mezzo a telaio 11 fino al riscontro dei bordi del pannello con bordi almeno del montante 4, della traversa 5 e dell’imboccatura del mezzo a sede 6.
Nella configurazione illustrata nelle figure, i mezzi a biella sono configurati come pendoli inversi ed anche quando sono alla massima altezza, sono in posizioni instabili. In alternativa l’invenzione prevede che nella condizione di apertura A, in cui i pannelli sono a reciproco riscontro o comunque alla minima distanza, l’inclinazione dei mezzi a biella sia opposta, rispetto alla verticale, a quella illustrata ad esempio in figura 14; ciò può essere ottenuto, ad esempio allontanando i primi mezzi a perno ed avvicinando i secondi mezzi a perno al piano geometrico media del mezzo a telaio. In questo modo i perni superiori passando dalla condizione chiusa e di massima larghezza dell’anta alla condizione aperta, percorrono una traiettoria circolare che percorrono fino ad una altezza massima per poi ridiscendere leggermente fino s che la rotazione è impedita da reciproco riscontro dei pannelli. In tal modo i mezzi a biella nella condizione aperta assumono una posizione stabile per uscire dalla quale è necessario superare la soglia di potenziale raggiunta con la quota massima del secondo perno.
In alternativa è anche previsto, per alcune applicazioni particolari ad esempio in arredi, che uno dei due pannelli dell’anta sia irremovibilmente fissato al telaio oppure che l’anta sia costituita da un solo pannello mobile e dal telaio.
Tornando alla preferita forma di realizzazione illustrata nelle figure in argomento, in cui l’anta 7 comprende i due pannelli 13 connessi all’interposto mezzo a telaio 11 tramite i mezzi a biella 15, è previsto che tali mezzi a biella siano disposti a coppie ove uno di essi sia connesso ad un pannello e l’altro mezzo a biella è connesso all’altro pannello.
I mezzi a biella 15 sono tutti di uguale lunghezza e ciascuno di essi 15 è rigidamente connesso ad una rispettiva ruota dentata 20 il cui asse geometrico coincide con quello del corrispondente primo mezzo a perno 16 che, come visto è orizzontale e parallelo al piano geometrico del mezzo a telaio.
Le ruote dentate 20 dei mezzi a biella 15 di ciascuna coppia sono reciprocamente ingranate in modo che gli angoli formati dai mezzi a biella di uno dei pannelli con il piano geometrico del mezzo a telaio sono uguali ai corrispondenti angoli formati dai mezzi a biella dell’altro pannello, in tal modi i la quota di un pannello è sempre uguale alla quota dell’altro pannello 13.
Per risparmiare spazio trasversale e per semplificare la realizzazione del dispositivo, gli assi di rotazione dei primi mezzi a perno 16, e quindi delle ruote dentate 20, dei mezzi a biella 15 di una coppia sono verticalmente sfalsati, preferibilmente sono l’uno sopra l’altro; quindi i mezzi a biella di una coppia sono sfalsati e disposti asimmetricamente pur formando angoli uguali con la verticale.
Per mantenere la verticalità dei pannelli 13, le coppie dei mezzi a biella sono distribuite su almeno due quote diverse in modo da realizzare movimenti a parallelogramma deformabile.
Le ruote dentate 20 dei mezzi a biella 15 imperniati al medesimo pannello, e poste alla medesima altezza, sono coassiali e rigidamente connesse assialmente da un albero di sincronizzazione 21 le cui estremità sono fissate ai rispettivi primi mezzi a perno di tali ruote dentate.
Le ruote dentate 20 e gli alberi di sincronizzazione 21 trasmettono, in modo simmetrico, il moto di allontanamento dal mezzo a telaio impartito ad un pannello, all’altro pannello assicurando anche il parallelismo reciproco.
Le coppie di mezzi a biella 15, i mezzi a perno 16,18, le ruote dentate 20 e gli alberi di sincronizzazione 21 costituiscono una sorta di dispositivo di divaricazione ed avvicinamento dei pannelli dell’anta.
Le facce dei due pannelli 13 rivolte l’una verso l’altra sono dotate di rispettive concavità 22 per contenere il mezzo a telaio 11, i mezzi a biella 15 e gli elementi direttamente connessi ad essi almeno nella condizione aperta A del dispositivo.
I bordi laterali e superiori di ciascuno di detti pannelli 13 sono dotati di rispettive sporgenze perimetrali 23 destinate al mutuo contatto nella condizione aperta A del dispositivo e/o al riscontro con rispettive sedi 24 realizzate nei bordi laterali interni del montante 4, della traversa 5 e dell’imboccatura del mezzo a sede 6.
I bordi inferiori di ciascuno di detti pannelli 13 sono dotati di rispettivi appoggi 25 destinati a riscontrare con il pavimento nella condizione chiusa C del dispositivo. Tale configurazione del dispositivo, non solo consente di ottenere la perfetta complanarità di entrambe le facce dell’anta con le facce della parete alla quale è associato il dispositivo ma consente anche di bloccare flussi d’aria, odori e rumori grazie al riscontro della sporgenze perimetrali 23 con le rispettive sedi e degli appoggi con il pavimento.
Inoltre l’ampia intercapedine che si forma nell’anta nella condizione chiusa e di complanarità, e l’assenza di collegamenti diretti e rigidi tra i due pannelli in tale condizione, abbattono la trasmissione del suono realizzando un efficace isolamento acustico.
Preferibilmente il dispositivo 1 è dotato di mezzi elastici 27, destinati a trasmettere ai due pannelli la forza elastica necessarie a mantenere i secondi perni 18 alla predeterminata altezza superiore bilanciando il peso dei pannelli stessi, ciascuno 27 fissato all’una o all’altra delle facce rivolte l’una verso l’altra dei due pannelli 13 ed agenti sul mezzo a telaio 11 o su elementi fissati ad esso o viceversa. Ciascuno di detti mezzi elastici 27 è in materiale resiliente, ad esempio in acciaio armonico, ed è a forma di lamina allungata, piana in assenza di forze, o di flettente di balestra.
Un’estremità di ciascun mezzo elastico 27 è fissata a vite 29 e/o ad incastro 30 al rispettivo pannello 13 direttamente o preferibilmente tramite un attacco 31; l’estremità opposta di detto mezzo elastico 27 agisce preferibilmente a contatto con uno degli alberi di sincronizzazione 21 o con un altro elemento del mezzo a telaio 11. L’attacco 31 consiste in un elemento a piastra fissato alla parete della concavità 22 e sagomato con una porzione piana destinata al fissaggio di una estremità di un mezzo elastico 27 ed una porzione concava, orientata verticalmente, destinata al fissaggio ed alloggiamento del secondo mezzo a perno 18 e della rispettiva estremità del corrispondente mezzo a biella 15.
Il mezzo a telaio 11 comprende almeno due elementi verticali 33 ed una pluralità di elementi trasversali 34 di unione degli elementi verticali 33 ove tali elementi 33, 34 consistono in profili metallici, ad esempio tubolari in acciaio con sezione rettangolare o sagomata, e gli elementi verticali 33 sono di tipo a lunghezza regolabile e bloccabile, ad esempio di tipo telescopico con blocco a vite dell’elemento scorrevole.
Il mezzo a telaio 11 è dotato di una pluralità di elementi di supporto 32 con sezione trasversale sagomata ad “S” con due sedi longitudinali cave orientate verticalmente, aperte su lati opposti, e fissati ai, o realizzati in corpo unico con i, due elementi verticali 33.
Le due sedi longitudinali e verticali di ciascun elemento di supporto 32 ospitano i primi mezzi a perno 16 e le corrispondenti estremità di almeno una coppia di mezzi a biella 15.
Il mezzo a telaio 11 reca inferiormente un primo elemento di scorrimento 36 orizzontale, ad esempio a forma di profilato con sezione a “U” rovesciata, scorrevolmente impegnato ad un secondo elemento di scorrimento 37 di forma complementare al primo 36 e fissato orizzontalmente alla porzione interna inferiore del mezzo a sede 6. È previsto un congruo interspazio verticale tra gli elementi di scorrimento primo 36 e secondo 37 mutuamente impegnati, per consentire la regolazione della quota ed orientamento del telaio tramite le regolazioni a vite degli attacchi ai carrelli.
I pannelli 13 possono essere pressoché di ogni materiale naturale, sintetico e composito, ad esempio in metallo, resina anche rinforzata, legno e suoi derivati o sostituti.
Il pannello può integrare al proprio interno o sulla faccia concava interna, un telaio od anima di rinforzo eventualmente connesso od integrato agli attacchi 31.
L’operatività del dispositivo 1 prevede, a partire da una condizione di totale apertura in cui l’anta 7 è al minimo spessore ed è totalmente contenuta nel mezzo a sede 6, che l’anta venga fatta scorrere manualmente fino al riscontro con il montante 4 laterale del controtelaio 3. Agendo, ad esempio, manualmente sulla maniglia del pannello dell’anta di fronte all’utilizzatore ed applicando al pannello una forza di trazione verso l’utilizzatore, il pannello si avvicina all’utilizzatore ed il pannello opposto se ne allontana fino al raggiungimento della complanarità tra le due facce dell’anta e le due facce della parete. Il ritorno alla condizione iniziale si ottiene premendo il pannello in direzione ad esso perpendicolare e verso l’altro pannello ovvero in allontanamento dall’utilizzatore fino al raggiungimento del minimo spessore dell’anta; successivamente è possibile far scorrere l’anta fino dentro al mezzo a sede 6.
È anche previsto che la divaricazione dei pannelli possa essere realizzata da aste orizzontali scorrevoli tra i pannelli e dotate di cunei o piani inclinati agenti su riscontri a rullo o scorrevoli fissati alle facce interne dei pannelli ove le aste sono poste in movimento assiale dal riscontro con elementi di battuta sporgenti dal montante 4 laterale del controtelaio 3.
È anche previsto che la traslazione e/o la divaricazione dell’anta e dei pannelli sia realizzata da attuatori elettrici.
Nella variante del dispositivo di figure da 34 a 37 i mezzi a biella 15 sono sagomati a “J” ove l’estremità libera del tratto curvo è connessa al primo mezzo a perno 16 e l’estremità del tratto rettilineo è connessa al secondo mezzo a perno 18.
Un vantaggio della presente invenzione è di fornire un dispositivo di chiusura ad anta scorrevole a scomparsa che nella condizione chiusa presenti almeno una faccia dell’anta complanare rispetto alla corrispondente faccia della parete od arredo a cui il dispositivo è associato.
Altro vantaggio è di fornire un dispositivo che sia semplice, relativamente economico e realizzabile con spessori anche molto ridotti per consentirne la muratura o l’accoppiamento in pareti, muri o strutture anche molto sottili e pressoché di qualsiasi tipo e natura.
Ulteriore vantaggio è di fornire un dispositivo che nella condizione chiusa presenti entrambe le facce dell’anta complanari rispetto alle corrispondenti facce della parete od arredo a cui il dispositivo è associato.
Altro vantaggio è di fornire un dispositivo la cui anta, nella condizione di chiusura della porta, fornisca un’eccellente barriera contro il passaggio dei suoni.
Ulteriore vantaggio è di fornire un dispositivo la cui anta, nella condizione di chiusura della porta riscontri almeno con i bordi laterali e superiori dell’apertura della parete a cui è associato il dispositivo.
Altro vantaggio è di fornire un dispositivo la cui anta, nella condizione di chiusura della porta, riscontri anche con il pavimento.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Dispositivo di chiusura ad anta scorrevole comprendente controtelaio (3) destinato ad essere fissato ad una apertura di una parete od arredo per realizzare una porta e dotato almeno di un montante (4) laterale, di una traversa (5) superiore che si estende dalla sommità di tale montante alla opposta estremità superiore di un mezzo a sede (6) destinato ad ospitare l’anta (7) in una condizione aperta (A) della porta, tali montante (4), traversa (5) e mezzo a sede (6) formano un portale e giacciono su un piano geometrico che, nella condizione operativa del dispositivo (1), è pressoché verticale; detto dispositivo (1) comprende anche un insieme di carrelli (9) di supporto dell’anta (7) e scorrevoli lungo una guida (10) estendentesi, pressoché orizzontalmente, lungo tale traversa (5) a cui è connessa; detto dispositivo (1) essendo caratterizzato dal fatto che l’anta (7) comprende un mezzo a telaio (11) fissato ai carrelli (9) e due pannelli (13) affacciati e paralleli che costituiscono le due facce dell’anta (7) e connessi all’interposto mezzo a telaio (11) tramite pluralità di rispettivi mezzi a biella (15) ciascuno avente un primo mezzo a perno (16) di rotazione, orizzontale e parallelo al piano geometrico all’anta (7), fissato al mezzo a telaio (11) stesso ed un secondo mezzo a perno (18) di rotazione, parallelo al primo mezzo a perno (16), fissato al rispettivo pannello (13) e posto ad una altezza superiore rispetto al primo mezzo a perno (16).
  2. 2) Dispositivo secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che i pannelli (13) sono mutuamente paralleli e sono connessi all’interposto mezzo a telaio (11) tramite pluralità di coppie di rispettivi mezzi a biella (15) di uguale lunghezza ove ciascuno di tali mezzi a biella è rigidamente connesso ad una rispettiva ruota dentata (20) il cui asse geometrico coincide con quello del corrispondente primo mezzo a perno (16), ove le ruote dentate (20) dei due mezzi a biella (15) di ciascuna coppia sono reciprocamente ingranate ed ove gli angoli formati dai mezzi a biella di uno dei pannelli con il piano geometrico del mezzo a telaio (11) sono uguali ai corrispondenti angoli formati dai mezzi a biella dell’altro pannello.
  3. 3) Dispositivo secondo la rivendicazione 2 caratterizzato dal fatto che le ruote dentate (20) di almeno due mezzi a biella (15) imperniati al medesimo pannello, sono coassiali e rigidamente connesse assialmente da un albero di sincronizzazione (21).
  4. 4) Dispositivo secondo la rivendicazione 2 caratterizzato dal fatto che le facce dei due pannelli (13) rivolte l’una verso l’altra sono dotate di rispettive concavità (22) per contenere il mezzo a telaio (11), i mezzi a biella (15) e gli elementi direttamente connessi ad essi almeno nella condizione aperta (A) del dispositivo; i bordi laterali e superiori di ciascuno di detti pannelli (13) sono dotati di rispettive sporgenze perimetrali (23) destinate al mutuo contatto nella condizione aperta (A) del dispositivo e/o al riscontro con rispettive sedi (24) realizzate nei bordi laterali interni del montante (4), della traversa (5) e dell’imboccatura del mezzo a sede (6); i bordi inferiori di ciascuno di detti pannelli (13) sono dotati di rispettivi appoggi (25) destinati a riscontrare con il pavimento nella condizione chiusa (C) del dispositivo.
  5. 5) Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti e la rivendicazione 3 caratterizzato dal fatto di comprendere dei mezzi elastici (27) ciascuno fissato all’una o all’altra delle facce rivolte l’una verso l’altra dei due pannelli (13) ed agenti sul mezzo a telaio (11) o su elementi fissati ad esso o viceversa, i mezzi elastici (27) sono destinati a trasmettere ai due pannelli la forza elastica necessarie a mantenere i secondi perni (18) alla predeterminata altezza superiore bilanciando il peso dei pannelli; ciascuno di detti mezzi elastici (27) è a forma di lamina allungata, piana in assenza di forze, o di flettente di balestra con una estremità fissata a vite (29) e/o ad incastro (30) al rispettivo pannello (13) direttamente o tramite un attacco (31) e l’estremità opposta agente a contatto con uno degli alberi di sincronizzazione (21) o con altro elemento del mezzo a telaio (11).
  6. 6) Dispositivo secondo le rivendicazioni 4 e 5 caratterizzato dal fatto che l’attacco (31) consiste in un elemento a piastra fissato alla parete della concavità (22) e sagomato con una porzione piana destinata al fissaggio di una estremità dei mezzi elastici (27) ed una porzione concava orientata verticalmente destinata al fissaggio ed alloggiamento del secondo mezzo a perno (18) e della corrispondente estremità del corrispondente mezzo a biella (15).
  7. 7) Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che i mezzi a biella (15) sono rettilinei oppure sagomati a “J” ove l’estremità libera del tratto curvo è connessa al primo mezzo a perno (16) e l’estremità libera del tratto rettilineo è connessa al secondo mezzo a perno (18).
  8. 8) Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che il mezzo a telaio (11) comprende almeno due elementi verticali (33) ed una pluralità di elementi trasversali (34) di unione degli elementi verticali (33) ove tali elementi (33, 34) consistono in profili metallici e almeno gli elementi verticali (33) sono di tipo a lunghezza regolabile e bloccabile.
  9. 9) Dispositivo secondo le rivendicazioni 2 ed 8 caratterizzato dal fatto che il mezzo a telaio (11) è dotato di una pluralità di elementi di supporto (32) con sezione trasversale sagomata ad “S” con due sedi longitudinali cave orientate verticalmente, aperte su lati opposti, e fissati ai, o realizzati in corpo unico con i, due elementi verticali (33) ove le due sedi longitudinali e verticali di ciascun elemento di supporto (32) ospitano i primi mezzi a perno (16) e le corrispondenti estremità di almeno una coppia di mezzi a biella (15).
  10. 10) Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che il mezzo a telaio (11) è fissato ai carrelli (9) tramite connessioni a vite e madrevite regolabili e reca inferiormente un primo elemento di scorrimento (36) orizzontale scorrevolmente impegnato ad un secondo elemento di scorrimento (37) complementare al primo (36) e fissato orizzontalmente alla porzione interna inferiore del mezzo a sede (6).
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