ITBO20120522A1 - Gruppo carrello per porta o finestra scorrevole alza e scorri. - Google Patents
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Description
DESCRIZIONE
GRUPPO CARRELLO PER PORTA O FINESTRA SCORREVOLE ALZA E SCORRI.
La presente invenzione ha per oggetto un gruppo carrello per porte o finestre scorrevoli, in particolare facente parte di un gruppo carrello per porte o finestre note in gergo come "alza e scorri", o "lift and slide".
Queste porte o finestre comprendono generalmente:
- un telaio fisso;
- almeno un'anta mobile, scorrevole orizzontalmente rispetto al telaio fisso tra una posizione di apertura ed una posizione di chiusura;
- almeno un gruppo di scorrimento, o gruppo carrello, il quale è associato al traverso inferiore dell'anta ed è guidato da un binario orizzontale di base per consentire lo scorrimento dell'anta da e verso le sopra citate posizioni di apertura e chiusura;
- una maniglia di comando, disposta sull’anta, la quale, in primo luogo, consente di sollevare l'anta al fine di allontanare dai fianchi del binario le guarnizioni inferiori dell'anta e permettere così lo scorrimento di quest’ultima da e verso le sopra citate posizioni di apertura e chiusura, ed, in secondo luogo, consente di abbassare l'anta in corrispondenza della posizione di chiusura al fine di rendere le guarnizioni a tenuta dell'infisso;
- dei mezzi di bloccaggio / sbloccaggio, i quali agiscono fra il montante verticale dell'anta ed il telaio fisso per bloccare/sbloccare l’anta nella sua posizione di chiusura sotto il comando dalla citata maniglia.
Nella presente trattazione, viene focalizzata l'attenzione sul gruppo carrello che, nella maggioranza delle soluzioni costruttive presenti sul mercato, comprende una coppia di carrelli (principale e secondario) in modo da supportare in modo distribuito l’anta scorrevole.
Una delle soluzioni note di strutture di ogni carrello del gruppo comprende:
- un telaio scatolare, su cui sono incernierate, alle sue estremità, una coppia di ruote destinate a poggiare sul binario, ed
- un corpo di collegamento, interposto fra il telaio scatolare e la parte inferiore dell'anta scorrevole, per permettere il sollevamento e l'abbassamento dell'anta rispetto al telaio scatolare.
In particolare, secondo alcuni esempi di struttura nota (di cui alcune soluzioni realizzative sono visibili nelle pubblicazioni DE 7816563U, EP 1.298.271, EP 1.298.272, EP 1.437.471), il corpo di collegamento è, da un lato, vincolato alla parte inferiore dell’anta, e, dall’altro, vincolato al telaio scatolare a mezzo di un accoppiamento fra un perno ed un asola inclinata (applicati e ricavati sul telaio scatolare e sul corpo di collegamento o viceversa in funzione delle soluzioni adottate).
Il movimento del corpo di collegamento (e dell’anta) rispetto al telaio scatolare del carrello viene impartito a mezzo della citata maniglia di comando, attraverso un sistema di rinvio che consente di variare la posizione relativa fra il perno e l’asola inclinata.
In questa luce, per cercare di aumentare l’efficienza dei meccanismi alza e scorri (intendendo per efficienza una minore forza da applicare alla maniglia per sollevare ante anche di peso rilevante) si adottano delle molle precaricate la cui funzione è quella di ridurre il peso dell’anta da sollevare ed aiutare il movimento di apertura. Una soluzione nota, della stessa Richiedente, è illustrata nel brevetto EP 2.220.316.
Tuttavia le soluzioni note di questi carrelli unita anche alla presenza della combinazione perno - asola -molla presenta alcuni inconvenienti.
Un primo problema è costituito, come detto dal gruppo di guida definito "ad asola inclinata" presente sui carrelli.
Si noti infatti che il meccanismo di comando che parte dall’azionamento della maniglia ed arriva fino al carrello secondario determina una sommatoria di giochi dati dagli accoppiamenti meccanici in serie presenti. In particolare, il gruppo di rinvio collegato al carrello deve accoppiarsi con un asta di comando scorrevole collegata alla maniglia.
Questo accoppiamento, in sede di montaggio, deve risultare estremamente preciso per permettere la fasatura esatta tra maniglia in posizione di chiusura anta e carrelli completamente abbassati ed in posizione di apertura con carrelli completamente sollevati.
Se tale accoppiamento non avviene in modo preciso, la corsa effettiva del gruppo carrello risulta ridotta od addirittura insufficiente alla corretta operatività.
Quindi, una sommatoria di giochi si può tradurre in una perdita di corsa del carrello principale ed in misura spesso maggiore del carrello secondario con conseguente inutilizzo dello spazio di corsa utile (come, ad esempio, quello del perno nell'asola inclinata).
In questa luce, la perdita di corsa diventa quindi una riduzione della quota di sollevamento dell’anta.
In altre parole, con questo sistema ad asola, il valore effettivo di sollevamento dell’anta risulta più o meno elevato a seconda della sommatoria dei giochi che vengono a crearsi. Ciò senza poter intervenire in adeguamento, in quanto il sistema così strutturato sui carrelli è, diremmo, di tipo rigido.
Un secondo problema è dato dalla ridotta capacità di aiuto della molla, cioè dal fatto che all'aumentare del sollevamento dell'anta, la molla tende a "scaricarsi" ed a ridurre progressivamente il proprio contributo nel sollevamento dell'anta.
Questo effetto ridotto della molla si riflette, quindi, sulla manovra effettuata dall'utente sulla maniglia che, di fatto, necessiterà di uno sforzo maggiore durante gli ultimi gradi di rotazione della maniglia coincidenti con l'ultima fase di sollevamento dell'anta.
Un ulteriore problema rilevato è dato dal peso dell’anta, quando la stessa è sollevata.
Nel sistema con asola, perno e molla, il peso dell'anta grava sempre sull’asola inclinata e, a cascata, su tutto il treno del meccanismo fino ad arrivare alla maniglia Sulle ante di peso rilevante, questo effetto a cascata del peso può comportare una scarsa stabilità della maniglia che, in alcuni casi, tende, solo a toccarla, a sganciarsi dalla posizione di apertura proprio per effetto del peso dell'anta.
Scopo del presente trovato è rendere disponibile un gruppo carrello per porte o finestre scorrevoli alza e scorri che superi gli inconvenienti della tecnica nota sopra citati.
In particolare, è scopo del presente trovato mettere a disposizione un gruppo carrello per porte o finestre scorrevoli alza e scorri in grado di sfruttare appieno l'ampiezza di corsa effettiva dei carrelli attraverso un suo collegamento preciso ed adattabile al sistema di manovra della porta o finestra.
Ulteriore scopo del presente trovato è mettere a disposizione un gruppo carrello per porte o finestre scorrevoli alza e scorri in grado di rendere l'apertura e la chiusura della porta o finestra senza sforzi eccessivi per l'utilizzatore e con elevata stabilità dell'anta mobile nella posizione di apertura.
Ulteriore scopo della presente invenzione è proporre un gruppo carrello per porte o finestre scorrevoli alza e scorri adattabile a qualsiasi tipo di profilo realizzante l'anta mobile, cioè anche in situazioni di profili di ridotte dimensioni, ma mantenendo corse di sollevamento elevate.
Detti scopi sono pienamente raggiunti dal gruppo carrello per porte o finestre scorrevoli alza e scorri oggetto del presente trovato, che si caratterizza per quanto contenuto nelle rivendicazioni sotto riportate.
In particolare, il gruppo carrello per porte o finestre scorrevoli alza e scorri comprende almeno un carrello primario, associato, in uso, su un traverso inferiore di una anta ed in appoggio su un binario orizzontale di base per permettere lo scorrimento dell'anta nelle due direzioni di apertura e chiusura; il carrello primario ha un gruppo di rinvio del movimento collegato, in uso, ad un asta scorrevole nell'anta e collegata, a sua volta, ad una maniglia disposta sull'anta per comandare la posizione di apertura, con un sollevamento dell'anta rispetto al binario, e la posizione di chiusura, con abbassamento dell'anta rispetto al binario.
Secondo l'invenzione, tra il gruppo di rinvio del moto e l'asta sono disposti organi regolabili di unione del gruppo di rinvio con l'asta per registrare, se necessario, il collegamento del gruppo di rinvio con l'asta di manovra mantenendo stabile la posizione relativa assunta della maniglia e del carrello primario. Grazie a questo sistema, che prevede una possibilità di regolazione del punto di connessione asta - rinvio si mantiene la movimentazione data dai meccanismi che comandano i carrelli in fasatura perfetta tra la maniglia a zero gradi quando si ha la posizione di anta abbassata e la maniglia a 180° quando si ha la posizione di anta alzata.
In questo modo eventuali errori di taglio dell’astina vengono eliminati permettendo al serramentista di lavorare senza particolari necessità di precisione e senza che ciò abbia impatto sulla qualità finale della porta o finestra.
Questa ed altre caratteristiche risulteranno maggiormente evidenziate dalla descrizione seguente di una preferita forma realizzativa, illustrata a puro titolo esemplificativo e non limitativo nelle unite tavole di disegno, in cui:
- la figura 1 illustra una porta o finestra scorrevole alza e scorri provvista del gruppo carrello, oggetto della presente invenzione, in una vista frontale schematica;
- la figura 2 illustra il gruppo carrello della porta o finestra scorrevole, oggetto della presente invenzione, in una vista frontale con alcune parti in sezione ed in una configurazione di chiusura dell'anta mobile della porta o finestra;
- la figura 3 illustra un dettaglio in scala ingrandita di un carrello secondario di cui alla figura 2;
- la figura 4 illustra il gruppo carrello e l'anta di cui alla figura 2 in una vista frontale posteriore schematica;
- la figura 5 il gruppo carrello della porta o finestra scorrevole, oggetto della presente invenzione, in una vista frontale con alcune parti in sezione ed in una configurazione di apertura dell'anta mobile della porta o finestra;
- la figura 6 illustra il gruppo carrello e l'anta di cui alla figura 5 in una vista frontale posteriore schematica;
- la figura 7 illustra un carrello primario facente parte del gruppo carrello di cui alle figure precedenti, in una vista prospettica in esploso;
- la figura 8 illustra un carrello secondario facente parte del gruppo carrelli di cui alle figure precedenti, in una vista prospettica in esploso;
- le figure 9 e 10 illustrano mezzi di regolazione del carrello secondario in una prima configurazione operativa, rispettivamente in una vista prospettica assemblata ed in una vista parzialmente in esploso;
- le figure 11 e 12 illustrano mezzi di regolazione del carrello secondario in una seconda configurazione operativa, rispettivamente in una vista prospettica assemblata ed in una vista parzialmente in esploso.
Conformemente ai disegni allegati, e con particolare riferimento alle figure da 1 a 6, il gruppo carrello in oggetto, indicato con 100, è utilizzabile porte o finestre scorrevoli del tipo "alza e scorri" ed indicate con 1.
Queste porte o finestre 1 comprendono, negli elementi essenziali: un telaio 2 fisso, almeno un'anta 3 mobile, una coppia di carrelli 4 e 5 formanti il citato gruppo carrello ed un organo 14 di comando composto da una maniglia.
In questa luce, l’anta 3 è scorrevole rispetto al telaio 2 fisso tra una posizione di chiusura (vedi figura 1) ed una posizione di apertura (non illustrata).
Si noti che l’anta 3 è scorrevole orizzontalmente lungo un binario 7 fisso disposto alla base del telaio 2 fisso, e nella sua posizione di completa apertura (non illustrata) si può sovrapporre (a semplice titolo di esempio) ad un’anta 101 fissa od altrettanto mobile.
La coppia di carrelli 4, 5 è associata al traverso 6 inferiore dell'anta 3 ed è guidato dal binario 7 per consentire lo scorrimento dell'anta 3 da e verso le sopra citate posizioni di apertura e chiusura.
Di qui in avanti verrà indicato come “primario”, il carrello 4 che, nel verso F2 di chiusura dell’anta 3, risulta disposto anteriormente rispetto all’altro carrello 5, il quale è invece indicato come “secondario”, ed è collegato, in serie con il carrello principale 4.
La porta o finestra 1 comprende, come detto, una maniglia 14 di comando disposta sull’anta 3.
La maniglia 14 di comando è collegata al gruppo carrello 100 attraverso un asta 23 di collegamento scorrevole all'interno del montante verticale dell'anta 3 mobile. A sua volta, l'asta 23 è collegata ad un gruppo di rinvio 13 del movimento impresso dalla maniglia 14 collegato al carrello primario 4.
In questo modo la rotazione della maniglia 14 in un senso o nell'altro consente di:
- sollevare l'anta 3 al fine di allontanare dai fianchi del binario 7 le guarnizioni inferiori dell'anta 3 e permettere così lo scorrimento di quest’ultima da e verso le sopra citate posizioni di apertura e chiusura (vedi freccia F1 e figure 5 e 6 ), o di
- abbassare l'anta 3 in corrispondenza della posizione di chiusura al fine di portare le guarnizioni a chiusura dell'infisso 1 (vedi freccia F2 e figure 2 e 4).
A titolo di esempio non limitativo dell'invenzione in oggetto, il carrello 4 primario comprende un primo telaio 8 a cassa avente una porzione superiore 8a configurata per accoppiarsi scorrevolmente, in uso, al traverso 6 inferiore dell'anta.
Sempre a titoli di esempio, il carrello primario 4 comprende un secondo telaio 9 di supporto di una coppia di ruote 10 e 11 disposte, in uso, in appoggio al binario 7.
In questa luce, il secondo telaio 9 è configurato per permettere un movimento di basculamento delle due ruote 10 e 11 attorno ad un unico punto di fulcro P1.
Preferibilmente, il carrello 4 primario comprende un gruppo cinematico a biella 12 per il sollevamento e l'abbassamento dell'anta 3 rispetto al binario 7, corrispondenti alla posizione di apertura e rispettivamente di chiusura dell'anta 3.
Il gruppo cinematico a biella 12 è disposto ed agente tra il primo telaio 8 ed, in uso, al gruppo di rinvio 13 comandato dalla maniglia 14 disposta sull'anta 3.
Preferibilmente (vedi figura 7), il gruppo cinematico a biella 12 è collegato anche al secondo telaio 9 per permettere un movimento, nei due sensi, della coppia di ruote 10 e 11 sul binario 7 durante il movimento di sollevamento e l'abbassamento dell'anta 3 e mantenere la stessa coppia di ruote 10 e 11 centrata rispetto al primo telaio 8 in sollevamento od abbassamento.
Preferibilmente il primo telaio 8 comprende la sua porzione superiore 8a sagomata a definire due scanalature S1 e S2 di accoppiamento in una canalina 6c ricavata sul traverso inferiore 6 dell'anta 3.
Preferibilmente, il primo telaio 8 comprende una superficie 15 e 16 sagomata ad ognuna delle proprie estremità e configurata per definire una guida a camma di contatto per il punto di cerniera P2, P3 del gruppo cinematico a biella 12 collegato al gruppo di rinvio 13. In questa luce, ogni superficie sagomata 15 e 16 definisce un punto di appoggio del primo telaio 8 al punto di cerniera P2, P3 in corrispondenza della posizione sollevata di apertura dell'anta 3.
Grazie a questa combinazione meccanica ed alla ampia superficie di appoggio del primo telaio 8 all'anta 3, la posizione sollevata dell'anta 3 risulta estremamente stabile anche in presenza di ante di elevato peso.
Entrando nel dettaglio, il gruppo cinematico a biella 12 comprende una prima asta 12a prossimale di manovra incernierata, in tre distinti punti P4, P5, P2, rispettivamente al primo telaio 8, al gruppo di rinvio 12 ed al secondo telaio 9.
In questa luce, il gruppo cinematico a biella 12 comprende una seconda asta 12b distale, rispetto al gruppo di rinvio 12, incernierata al primo telaio 8 in un punto P6, ad una estremità, e all'altra estremità, incernierata in un unico punto P3 al secondo telaio 9 e ad un gruppo di collegamento 17 rigido in serie con il secondo carrello secondario 5.
Si noti che con prima e seconda asta 12a e 12b sono definite due coppie bilaterali di aste formanti il cinematismo di movimentazione.
In questa luce si noti che i citati punti di fulcro o punti di cerniera (P1, P2, P3, P4, P5, P6) sono definiti da relativi perni di vincolo girevole tra i vari componenti.
Preferibilmente, il secondo telaio 9 comprende due piastre 9a, 9b piane parzialmente alloggiate nel primo telaio 8 e mobili relativamente allo stesso primo telaio 8.
In questa luce, ogni piastra 9a, 9b è incernierata, alle proprie estremità, al gruppo cinematico a biella 12.
Si noti che le due piastre piane 9a, 9b formanti il secondo telaio 9 hanno un unico punto P1 di fulcro per la coppia di ruote 10 e 11 in una zona intermedia rispetto ai due punti di cerniera P2, P3 con il gruppo cinematico a biella 12.
In questa luce, la coppia di ruote 10 e 11 è vincolata girevolmente ad una coppia di bilancieri 18 e 19 orizzontali aventi il punto di fulcro P1 centrale incernierato al secondo telaio 9.
La struttura a biella 12 di collegamento tra primo telaio 8, secondo telaio 9 e gruppo di rinvio 13 determina quindi un movimento di sollevamento o abbassamento del primo telaio 8, su azione della maniglia 14, con conseguente sollevamento o abbassamento dell'anta 3 (vedi figure da 2 a 6).
Questi movimenti sono determinati dalla rotazione delle aste di biella 12a e 12b che attuano il sollevamento o l'abbassamento del primo telaio 8 con relativo scorrimento in avanzamento od arretramento del secondo telaio 9 grazie alla coppia di ruote 10 e 11 ad esso collegate.
La presenza delle superfici a camma 15, 16 sul primo telaio 8 permette di aiutare i movimenti di sollevamento ed abbassamento del primo telaio 8 ed anche il mantenimento stabile della posizione sollevata.
Grazie a questo sistema cinematico, la rotazione della maniglia, in particolare durante la fase di sollevamento dell'anta 3, risulterà estremamente rapida e "dolce" senza sforzi eccessivi da parte dell'utente.
Secondo l'invenzione, tra il gruppo di rinvio 13 del moto e l'asta 23 sono disposti organi regolabili 24 di unione del gruppo di rinvio 13 con l'asta 23 per registrare, se necessario, il collegamento del gruppo di rinvio 13 con l'asta 23 di manovra mantenendo stabile la posizione relativa assunta della maniglia 14 e del carrello primario 4 (oltreché del carrello secondario 5, il tutto in sede di montaggio), vedi in particolare le figure 2, 5 e 7.
Si noti che questa soluzione con organi regolabili è adattabile a qualsiasi tipo di gruppo carrello con struttura diversa da quella descritta finora e che sarà descritta nel seguito della trattazione che è solo a titolo esemplificativo e non vincola, appunto la soluzione proposta in questa trattazione.
Preferibilmente, il gruppo di rinvio 13 comprende un braccio 25 di manovra articolato agli organi 12 per il sollevamento ed abbassamento dell'anta 3 disposti ed agenti sul carrello 4.
Preferibilmente, sull'estremità libera del braccio 25 di manovra sono collegati gli organi regolabili 24 di unione.
Preferibilmente, gli organi regolabili 24 di unione comprendono una terminale 26 per il collegamento con l'asta 23 di manovra; il terminale 26 è scorrevolmente inseribile, in uso, nell'anta 3.
Gli organi regolabili 24 comprendono anche una slitta 27 articolata al braccio 25 di manovra e configurata per il contatto e l'unione frontale con il terminale 26.
Preferibilmente, gli organi 24 regolabili comprendono anche mezzi 28 per la registrazione della posizione relativa tra il terminale 26 e la slitta 27.
Questi mezzi 28 per la registrazione sono disposti tra le due superfici 26a, 27a di contatto dello stesso terminale 26 e della slitta 27, in modo da permettere una variazione, in uso, della posizione del solo terminale 26 rispetto al braccio 25.
In questa luce, gli organi 24 per la regolazione comprendono anche mezzi 29 per l'ammorsamento della slitta 27 al terminale 26 e configurati per bloccare la slitta 27 al terminale 26 nella posizione definita.
Preferibilmente, i mezzi 28 per la registrazione comprendono una superficie 27a dentata e contro dentata 26a ricavate sulle corrispondenti superfici di contatto della slitta 27 e del terminale 26 e tra loro accoppiabili o compenetrabili per permettere una pluralità di posizioni discrete tra la slitta 27 ed il terminale 26 accoppiabile, in uso, con l'asta 23.
Si noti che i mezzi 29 per l'ammorsamento comprendono un tappo 29a accoppiabile sulla superficie esterna della slitta 27.
In questa luce, il tappo 29a comprende organi 29b a vite passanti attraverso una sede 29c ad asola ricavata sulla slitta 27 ed avvitabilmente impegnabile, in uso, in una sede 26b del terminale 26 per bloccare quest'ultimo con la slitta 27 nella posizione assunta.
In pratica, durante il montaggio degli accessori di manovra, se l'accoppiamento tra il terminale 26 e l'asta 23 fosse difficoltoso per errori di taglio e foratura dell'asta 23, l'addetto al montaggio può allentare la vite 31 e, quindi, l'accoppiamento tra slitta 27 e terminale 26.
A questo punto l'addetto può traslare, a passi, il terminale 27 fino al raggiungimento del corretto accoppiamento nella sede dell'asta 23: ciò senza modificare la posizione assunta dal braccio 25 e dalla maniglia 14.
Effettuato l'accoppiamento asta 23 - terminale 27, l'addetto può nuovamente ammorsare terminale 27 e slitta 26 nella posizione assunta.
Grazie a questo sistema, che prevede una giunzione di collegamento dentata e regolabile si mantiene la movimentazione data dai meccanismi che comandano i carrelli in fasatura perfetta tra la maniglia a zero gradi quando si ha la posizione di anta abbassata e la maniglia a 180° quando si ha la posizione di anta alzata.
In questo modo eventuali errori di taglio dell’astina vengono eliminati permettendo al serramentista di lavorare senza particolari necessità di precisione e senza che ciò abbia impatto sulla qualità finale della porta o finestra.
Preferibilmente (vedi figura 8), il carrello secondario 5 ha una struttura e le funzioni degli elementi molto simile al carrello primario 4.
Preferibilmente, il carrello secondario comprende un primo telaio 8 a cassa avente una porzione superiore 8a configurata per accoppiarsi scorrevolmente, in uso, al traverso inferiore 6 dell'anta 3.
Sempre preferibilmente il carrello secondario 5 comprende un secondo telaio 9 di supporto di una coppia di ruote 10 e 11 disposte, in uso, in appoggio al binario 7.
In questa luce, il secondo telaio 9 è configurato per permettere un movimento di basculamento delle due ruote 10 e 11 attorno ad un unico punto di fulcro P1.
Sempre preferibilmente, il carrello secondario 5 comprende un gruppo cinematico a biella 12 per il sollevamento e l'abbassamento dell'anta 3 rispetto al binario 7, corrispondenti alla posizione di apertura e rispettivamente di chiusura dell'anta 3.
In questa luce, il gruppo cinematico a biella 12 è disposto ed agente tra il primo telaio 8 ed, in uso, ad un gruppo di collegamento 17 in serie con il carrello primario 4.
Si noti che, grazie al gruppo di collegamento 17, il movimento di sollevamento ed abbassamento dell'anta 3 è sincronizzato con il movimento del carrello primario 4 che, a sua volta, è collegato al gruppo di rinvio e comando 13.
Preferibilmente, il gruppo di collegamento 17 in serie, a titolo di esempio, comprende due slitte 17a e 17b scorrevolmente vincolate alla canalina 6c del traverso 6.
Ogni slitta 17a, 17b è, da un lato, incernierata ai corrispondenti gruppi cinematici 12 dei due carrelli 4 e 5 e, dall'altro lato, è unità alla corrispondente slitta 17 o 17b attraverso un'asta 20 rigida di lunghezza opportuna e funzione della dimensione dell'anta 3.
Preferibilmente, il primo telaio 8 del carrello secondario 5 comprende una sede 21 d'estremità posteriore per l'alloggiamento di un elemento elastico 22 ausiliario, interposto tra il primo telaio 8 ed il gruppo cinematico a biella 12, ed agente in spinta sullo stesso gruppo cinematico a biella 12 in corrispondenza del sollevamento dell'anta 3.
Grazie a questa struttura, il carrello secondario 5, o per meglio dire, il suo gruppo cinematico a biella 12, viene aiutato nella fase di sollevamento dell'anta 3 attraverso una modulazione opportuna del movimento delle aste di biella 12b poste nel punto posteriore dell'anta 3.
Si noti che il carrello secondario 5 si differenzia per alcuni dettagli rispetto al carrello principale 4, oltre alla presenza dell'elemento elastico 22 ausiliario.
Le due aste di biella 12a e 12b sono di tipo semplificato con soli due punti di fulcro ciascuno (P4 e P2 anteriormente e P3, P6 posteriormente).
Il primo telaio 8 del carrello secondario 5 può essere privo delle superfici a camma, in quanto l'aiuto e la stabilizzazione nei movimenti e nella stabilizzazione della posizione viene effettuato dall'elemento elastico 22.
Preferibilmente, il primo telaio 8 comprende la sede 21 di alloggiamento dell'elemento elastico 22 aperta inferiormente e definita da una parete verticale 30 d'estremità posteriore.
Un blocchetto 31 di trattenimento è vincolato al secondo telaio 9.
In questa luce, il blocchetto 31 è interposto tra l'estremità dell'elemento elastico 22 ed il gruppo cinematico 12 a biella (vedi figure 2, 8 e da 9 a 12). Si noti che il blocchetto 31 di trattenimento comprende un organo a vite 32 filettato per il contatto con il gruppo cinematico 12 a biella.
Preferibilmente, la parete verticale 30 del primo telaio 8 ed il blocchetto 31 comprendono corrispondenti fori passanti 30a, 31a configurate per permettere l'accesso diretto dall'esterno di organi di manovra per l'azionamento dell'organo a vite 32 (di cui si parlerà più avanti nella trattazione).
A completamento della struttura, il primo telaio 8 del carrello secondario 5 comprende uno spessore terminale 33 per l'aggancio ad incastro e lo sgancio rapido dell'elemento elastico 22 dalla sede 21 del primo telaio 8 e disposto, in uso, tra l'estremità dell'elemento elastico 22 e la parete verticale 30 posteriore del primo telaio 8.
Lo spessore 33 permette di sostituire l'elemento elastico in modo rapido e semplice, ad esempio, nel caso in cui si decida, in sede di montaggio, di modificare in aumento o diminuzione la risposta elastica sulle bielle. Preferibilmente, anche il carrello secondario 5 comprende la coppia di ruote 10 e 11 vincolata girevolmente ad una coppia di bilancieri 18, 19 orizzontali aventi il punto di fulcro P1 centrale incernierato al secondo telaio 9.
Preferibilmente, il carrello secondario 5 ha il primo telaio 8 comprendente la sua porzione superiore 8a sagomata a definire due scanalature S1, S2 di accoppiamento nella canalina 6c ricavata sul traverso inferiore 6 dell'anta 3.
Preferibilmente, il carrello secondario 5 comprende degli organi 34 per la regolazione della distanza dell'anta mobile 3 rispetto al binario 7 almeno nella sua posizione abbassata, disposti tra il primo telaio 8 ed il secondo telaio 9 ed agenti direttamente sul primo telaio 8 (vedi figure da 9 a 12).
In altre parole, questi mezzi permettono di variare la quota H della parte posteriore dell'anta 3 rispetto al binario 7 per regolare eventuali disallineamenti in fase di montaggio tra montante dell'anta e montate del telaio fisso 1: il tutto a gruppo carrello 100 già montato.
Preferibilmente, gli organi 34 per la regolazione comprendono il secondo telaio 9 provvisto di una coppia di asole 35 a sviluppo verticale impegnate nell'unico punto P1 di fulcro delle ruote 10 e 11.
Preferibilmente, gli organi 34 per la regolazione comprendono un terzo telaio 36 a slitta interposto tra la coppia di ruote 10 e 11 ed il secondo telaio 9 e collegato al secondo telaio 9 nell'unico punto P1 di fulcro tramite una coppia di asole 37 inclinate.
Preferibilmente, gli organi 34 per la regolazione comprendono anche dei mezzi 38 per la movimentazione disposti sul carrello secondario 5 e configurati per traslare il terzo telaio 36 nei due sensi con corrispondente sollevamento od abbassamento del secondo telaio 9 lungo l'unico punto P1 di fulcro con relativo sollevamento od abbassamento del primo telaio 8 e dell'anta 3 rispetto al binario 7.
Si noti che il secondo e terzo telaio 9 e 36 sono composti da corrispondenti coppie di piastre piane 9a, 9b e 36a, 36b provviste delle citate asole 35 e 37.
In questa luce, i mezzi 38 per la movimentazione del secondo 9 e terzo 36 telaio comprendono un traino 31 scorrevolmente alloggiato all'interno del primo telaio 8 e configurato per collegarsi alle estremità posteriore del secondo 9 e terzo 36 telaio e muovere le estremità posteriori degli stessi secondo 9 e terzo 36 telaio.
Si noti che il traino è costituito dal sopra citato blocchetto 31 di trattenimento dell'elemento elastico 22.
Il blocchetto 31 è provvisto, bilateralmente, di ingrossamenti 40 per la guida (in spinta e traino) dei due telai 9 e 36.
Gli ingrossamenti sono impegnati in corrispondenti sedi sagomate ad asola 41, 42 ricavate sulle estremità posteriori del secondo 9 e terzo 36 telaio.
Fa parte dei mezzi 38 per la regolazione anche il citato organo a vite 32 filettato alloggiato nel blocchetto 31. In questa luce l'organo a vite 38 viene utilizzato per la registrazione dell'altezza dell'anta 3 ed a contatto con il gruppo cinematico 12 a biella definente il punto di contrasto fisso durante la registrazione dell'altezza H.
Come detto precedentemente, il primo telaio 8 comprende la parete verticale 30 d'estremità provvista di un foro 30a passante.
A sua volta, il blocchetto 31 comprende un corrispondente foro passante 31a configurato, unitamente al foro 30a passante del primo telaio 8, per permettere l'accesso diretto dall'esterno di organi di manovra per la regolazione dell'organo a vite 32 in modo da traslare, nei due sensi, il blocchetto 31 ed il secondo 9 e terzo 36 telaio (l'organo di manovra non è illustrato in quanto di tipo noto).
Il sistema di regolazione così strutturato permette di adattare/allineare la posizione dell'anta 3 nel caso in cui, a montaggio effettuato, si riscontrasse un imperfetto allineamento tra montante verticale del telaio fisso ed il montante verticale dell'anta mobile. Tale regolazione risulta estremamente semplice e rapida grazie alla possibilità di inserire un apposito utensile all'interno dell'estremità posteriore del carrello secondario ed agire sull'organo a vite 32.
L'organo a vite 32 è a contrasto con uno dei punti di fulcro della leva di biella 12b che, di fatto, risulta un elemento di riscontro fisso: ciò permette, quindi, la traslazione del blocchetto 31 che, a sua volta, agisce sul secondo 9 e terzo 36 telaio attraverso le relative sedi asolate d'estremità 41 e 42.
Lo spostamento / traslazione del terzo telaio 36 determina un movimento verticale (alto-basso) del secondo telaio 9 a contatto con il primo telaio 8 per effetto dell'accoppiamento tra le asole 35 e 37 con il punto di fulcro P1 delle ruote 10 e 11.
Il movimento verticale del secondo telaio 9 determina un sollevamento od abbassamento del primo telaio 8 e, quindi dell'anta 3 in quella zona, determinando con ciò una correzione di allineamento dell'anta rispetto al telaio fisso.
Grazie alla struttura sopra descritta, quindi, il gruppo carrello in oggetto raggiunge pienamente gli scopi prefissati.
Il gruppo con sistema a movimentazione a biella e coppie di ruote ad interasse ridotto e basculante permette di realizzare la funzione "lift & slide" entro ingombri più ridotti con il vantaggio di poter ridurre la dimensione del profilo che riceve il gruppo carrello e quindi con un vantaggio di competitività sul costo del profilo stesso.
Le coppie di ruote basculanti permettono una corretta movimentazione dell'anta lungo il binario anche in presenza di mancanza di linearità sul binario causato da irregolarità dello stesso binario o della pavimentazione su cui poggia la porte o finestra.
Il gruppo biella montato sui carrelli sfrutta la sua corsa ridotte e la massima precarica della molla posteriore nella posizione in cui le bielle sono cinematicamente nella posizione più critica, cioè a circa 45°.
Man mano che la bielle si avvicinano alla posizione verticale, la molla perde di carico ma il cinematismo aumenta di efficienza tant’è che con bielle nell’intorno dei 90° praticamente la forza che viene spesa sulla maniglia serve solo a vincere attriti e non anche a sollevare l’anta.
Tutta l'architettura dei carrelli descritti assicura una quota di sollevamento costante e ripetitiva dell’anta a prescindere dal peso dell’anta e dai giochi eventuali presenti nel cinematismo.
Infatti, le bielle che generano il sollevamento quando sono nell’intorno dei 90° di fatto generano lo stesso valore di sollevamento.
La combinazione tra bielle e primo telaio permette, inoltre, nella posizione sollevata, di scaricare il peso dell’anta sulle bielle, sulle ruote ecc., ma non è trasmesso alla maniglia che, di fatto, non sarà più sensibile al peso anta ed al rischio di rotazione indesiderata.
Claims (6)
- RIVENDICAZIONI 1. Gruppo carrello per porte o finestre (1) scorrevoli alza e scorri, porta o finestra comprendente almeno un telaio (2) fisso ed un’anta (3) scorrevole orizzontalmente rispetto al telaio (2), tra una posizione di apertura ed una posizione di chiusura; almeno un carrello (4, 5) primario, associato, in uso, sul traverso (6) inferiore dell'anta (3) ed in appoggio su un binario (7) orizzontale di base per permettere lo scorrimento dell'anta (3) nelle due direzioni di apertura e chiusura; detto carrello primario (4, 5) avendo un gruppo di rinvio (13) del movimento collegato, in uso, ad un asta (23) scorrevole nell'anta (3) e collegata, a sua volta, ad una maniglia (14) disposta sull'anta (3) per comandare la posizione di apertura, con un sollevamento dell'anta (3) rispetto al binario (7), e la posizione di chiusura, con abbassamento dell'anta (3) rispetto al binario (7); caratterizzato dal fatto che tra detto gruppo di rinvio (13) del moto e detta asta (23) sono disposti organi regolabili (24) di unione del gruppo di rinvio (13) con l'asta (23) per registrare, se necessario, il collegamento del gruppo di rinvio (13) con l'asta (23) di manovra mantenendo stabile la posizione relativa assunta della maniglia (14) e del carrello primario (4, 5). 2. Gruppo carrello secondo la rivendicazione 1, in cui il gruppo di rinvio (13) comprende un braccio (25) di manovra articolato ad organi (12) per il sollevamento ed abbassamento dell'anta (3) disposti ed agenti sul carrello (4, 5); sull'estremità libera del braccio (25) di manovra essendo collegati detti organi regolabili (24) di unione. 3. Gruppo carrello secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1 o 2, in cui gli organi regolabili di (24) unione comprendono: - una terminale (26) per il collegamento con l'asta (23) di manovra e scorrevolmente inseribile, in uso, nell'anta (3); - una slitta (27) articolata al braccio (25) di manovra e configurata per il contatto e l'unione frontale con il terminale (26); - mezzi (28) per la registrazione della posizione relativa tra il terminale (26) e la slitta (27) disposti tra le due superfici (26a, 27a) di contatto dello stesso terminale (26) e della slitta (27) in modo da permettere una variazione della posizione del terminale (26) accoppiabile, in uso, all'asta (23)di manovra rispetto al braccio (25) ed alla slitta (27). 4. Gruppo carrello secondo la rivendicazione 3, in cui gli organi (24) per la regolazione comprendono anche mezzi (29) per l'ammorsamento della slitta (27) al terminale (26) e configurati per bloccare la slitta (27) al terminale (26) nella posizione definita. 5. Gruppo carrello secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 3 o 4, in cui i detti mezzi (28) per la registrazione comprendono una superficie (27a) dentata e contro dentata (26a) ricavate sulle corrispondenti superfici di contatto della slitta (27) e del terminale (26) e tra loro accoppiabili o compenetrabili per permettere una pluralità di posizioni discrete relative tra slitta (27) e terminale (26) accoppiabile, in uso, con l'asta (23). 6. Gruppo carrello secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 3 a 5, in cui i mezzi (29) per l'ammorsamento comprendono un tappo (29a) accoppiabile sulla superficie esterna della slitta (27); il tappo (29a) comprendendo organi (29b) a vite passanti attraverso una sede (29c) ad asola ricavata sulla slitta (27) ed avvitabilmente impegnabile, in uso, in una sede (26b) del terminale (26) per bloccare quest'ultimo con la slitta (27) nella posizione assunta. CLAIMS 1. A carriage unit for sliding doors or windows of the lift and slide type (1), the door or window comprising at least one fixed frame (2) and a sash (3) horizontally slidable relative to the frame (2), between an open position and a closed position; at least one primary carriage (4, 5), associated, in use, with the bottom crosspiece (6) of the sash (3) and resting on a horizontal base track (7) to allow the sliding of the sash (3) in both the opening and closing directions; the main carriage (4, 5) having a drive linkage (13) of the movement connected, in use, to a rod (23) slidable in the sash (3) and connected, in turn, to a handle (14) positioned on the sash (3) for controlling the open position, with a lifting of the sash (3) relative to the track (7), and the closed position, with a lowering of the sash (3) relative to the track (7); characterised in that between the motion drive linkage (13) and the rod (23) there are adjustable means (24) for joining the drive linkage (13) with the rod (23) for adjusting, if necessary, the connection of the drive linkage (13) with the movement rod (23) keeping stable the relative position adopted by the handle (14) and the main carriage (4, 5).
- 2. The carriage unit according to claim 1, wherein the drive linkage (13) comprises a movement arm (25) articulated with the link mechanism (12) for lifting and lowering the sash (3) positioned and acting on the carriage (4, 5); the adjustable connecting means (24) being connected on the free end of the movement arm (25).
- 3. The carriage unit according to claim 1 or 2, wherein the adjustable connecting means (24) comprise: - an end (26) for connecting with the movement rod (23) and being slidingly insertable, in use, in the sash (3). - a slide (27) articulated with the movement arm (25) and configured for the contact and the front joining with the end (26). - means (28) for adjusting the relative position between the end (26) and the slide (27) positioned between the two contact surfaces (26a, 27a) of the end (26) and of the slide (27), so as to allow a variation of the position of the end (26) which can be coupled, in use, with the movement rod (23) relative to the arm (25) and the slide (27).
- 4. The carriage unit according to claim 3, wherein the adjustable means (24) also comprise means (29) for clamping the slide (27) to the end (26) and configured for locking the slide (27) to the end (26) in the defined position.
- 5. The carriage unit according to claim 3 or 4, wherein the adjusting means (28) comprise a toothed surface (27a) and a counter-toothed surface (26a) made on the corresponding contact surfaces of the slide (27) and of the end (26) which can be coupled to or co-penetrated in each other to allow a plurality of relative separate positions between the slide (27) and the end (26) which can be coupled, in use, with the rod (23).
- 6. The carriage unit according to any one of claims 3 to 5, wherein the clamping means (29) comprise a cap (29a) which can be coupled to the outer surface of the slide (27); the cap (29a) comprising screw elements (29b) passing through a slot-shaped cavity (29c) made on the slide (27) and screwably engageable, in use, in a cavity (26b) of the end (26) for locking the latter with the slide (27) in the adopted position.
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