ITBO20120432A1 - Botola da tetto per veicoli - Google Patents

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ITBO20120432A1
ITBO20120432A1 IT000432A ITBO20120432A ITBO20120432A1 IT BO20120432 A1 ITBO20120432 A1 IT BO20120432A1 IT 000432 A IT000432 A IT 000432A IT BO20120432 A ITBO20120432 A IT BO20120432A IT BO20120432 A1 ITBO20120432 A1 IT BO20120432A1
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IT
Italy
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handle
frame
hatch
path
cable
Prior art date
Application number
IT000432A
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English (en)
Inventor
Benedetto Scalabrini
Giovanni Scalabrini
Original Assignee
Scalabros S R L
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    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B60VEHICLES IN GENERAL
    • B60JWINDOWS, WINDSCREENS, NON-FIXED ROOFS, DOORS, OR SIMILAR DEVICES FOR VEHICLES; REMOVABLE EXTERNAL PROTECTIVE COVERINGS SPECIALLY ADAPTED FOR VEHICLES
    • B60J7/00Non-fixed roofs; Roofs with movable panels, e.g. rotary sunroofs
    • B60J7/08Non-fixed roofs; Roofs with movable panels, e.g. rotary sunroofs of non-sliding type, i.e. movable or removable roofs or panels, e.g. let-down tops or roofs capable of being easily detached or of assuming a collapsed or inoperative position
    • B60J7/16Non-fixed roofs; Roofs with movable panels, e.g. rotary sunroofs of non-sliding type, i.e. movable or removable roofs or panels, e.g. let-down tops or roofs capable of being easily detached or of assuming a collapsed or inoperative position non-foldable and rigid, e.g. a one-piece hard-top or a single rigid roof panel
    • B60J7/1628Non-fixed roofs; Roofs with movable panels, e.g. rotary sunroofs of non-sliding type, i.e. movable or removable roofs or panels, e.g. let-down tops or roofs capable of being easily detached or of assuming a collapsed or inoperative position non-foldable and rigid, e.g. a one-piece hard-top or a single rigid roof panel for covering the passenger compartment
    • B60J7/1635Non-fixed roofs; Roofs with movable panels, e.g. rotary sunroofs of non-sliding type, i.e. movable or removable roofs or panels, e.g. let-down tops or roofs capable of being easily detached or of assuming a collapsed or inoperative position non-foldable and rigid, e.g. a one-piece hard-top or a single rigid roof panel for covering the passenger compartment of non-convertible vehicles
    • B60J7/1642Roof panels, e.g. sunroofs or hatches, movable relative to the main roof structure, e.g. by lifting or pivoting

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  • Engineering & Computer Science (AREA)
  • Mechanical Engineering (AREA)
  • Fittings On The Vehicle Exterior For Carrying Loads, And Devices For Holding Or Mounting Articles (AREA)
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Description

DESCRIZIONE
del brevetto per invenzione industriale dal titolo:
“BOTOLA DA TETTO PER VEICOLIâ€
La presente invenzione à ̈ relativa ad una botola da tetto (“roof hatch†) per veicoli, ed in particolare una botola da tetto comprendente un sistema di sgancio rapido del coperchio.
La presente invenzione trova vantaggiosa, ma non esclusiva, applicazione negli autobus per il trasporto di persone, cui la descrizione che segue farà esplicito riferimento senza per questo perdere in generalità.
Normalmente gli autobus più moderni hanno finestrature laterali fisse e sigillate e per questo motivo l’interno del veicolo à ̈ completamente climatizzato. Per favorire un veloce ricambio di aria, gli autobus sono normalmente provvisti di almeno una botola che à ̈ disposta in corrispondenza del tetto e che à ̈ apribile in maniera manuale o elettrica. La botola comprende un telaio fissabile al perimetro di una apertura del tetto del veicolo, un coperchio accoppiabile al telaio ed un sistema di apertura e chiusura che collega il coperchio al telaio in modo mobile per spostare, manualmente o mediante un azionamento elettrico, il coperchio tra una posizione di chiusura della botola ed una posizione di apertura della botola. Il sistema di apertura e chiusura mantiene comunque il coperchio vincolato al telaio in entrambe le posizioni di chiusura ed apertura della botola. Il coperchio può essere di diversi materiali, per esempio materiali trasparenti o non trasparenti alla luce. In particolare, il coperchio à ̈ costituito, per esempio, da una lastra di vetro, oppure da una lamiera rivestita o meno di materiale morbido all’interno.
In caso di emergenza, il coperchio deve potersi rompere o svincolare dal telaio in maniera semplice e rapida per consentire l’uscita dei passeggeri o l’ingresso di personale di soccorso attraverso la botola.
La soluzione nota più semplice al problema di dovere garantire una rapida e facile asportazione del coperchio à ̈ quella di avere un coperchio fatto di un materiale frangibile, tipicamente una lastra di vetro temperato, e di dotare la botola di un martelletto in grado di frantumare il coperchio con pochi colpi. E’ evidente che una soluzione di questo tipo non consente di utilizzare qualsiasi materiale per il coperchio ed, inoltre, costringe alla sostituzione del coperchio ogni volta che viene frantumato. Un’altra soluzione nota al problema sopra menzionato à ̈ di fornire la botola di un sistema di sgancio rapido del coperchio. In particolare, à ̈ noto un sistema di sgancio rapido che à ̈ sistemato nel coperchio e comprende una o due maniglie che sono montate sulla faccia interna del coperchio e che agiscono, se opportunamente azionate, sganciando il coperchio dal sistema di apertura e chiusura. Tale soluzione permette di salvare il coperchio, perché quest’ultimo non viene danneggiato dallo sgancio. Tuttavia, tale soluzione non consente la massima libertà nella scelta dei materiali con cui realizzare il coperchio. Infatti, dovendo nascondere il meccanismo di sgancio rapido all’interno del coperchio, non à ̈ possibile fare un coperchio completamente trasparente.
Scopo della presente invenzione à ̈ di realizzare una botola da tetto per veicoli che sia esente dagli inconvenienti sopra descritti e che, nello stesso tempo, sia di facile ed economica realizzazione.
In accordo con la presente invenzione viene fornita una botola da tetto per veicoli secondo quanto definito nelle rivendicazioni allegate.
La presente invenzione verrà ora descritta con riferimento ai disegni annessi, che ne illustrano un esempio di attuazione non limitativo, in cui:
- la figura 1 illustra, secondo una vista prospettica, la botola da tetto per veicoli della presente invenzione con il coperchio in posizione di apertura della botola;
- le figure 2 e 3 illustrano la botola della figura 1 secondo una vista laterale che mostra in dettaglio il sistema di apertura e chiusura della botola con il coperchio nella posizione di apertura e, rispettivamente, nella posizione di chiusura;
- la figura 4 illustra, secondo una vista in pianta, il sistema di sgancio rapido del coperchio della botola della figura 1,
- la figura 5 illustra, secondo una vista prospettica, la parte del sistema di apertura e chiusura della figura 2 ed una parte del sistema di sgancio rapido del coperchio della figura 4;
- la figura 6 illustra, secondo una vista in sezione trasversale, i dettagli della estremità di un braccio di manovella del sistema di apertura e chiusura della figura 2; e
- la figura 7 illustra, secondo una vista in sezione lungo un piano parallelo al piano passante per gli assi di simmetria della botola, i dettagli delle maniglie del sistema di sgancio rapido della figura 5.
Nella figura 1, con 1 à ̈ genericamente indicato, nel suo complesso, una botola da tetto per veicoli. La botola 1 comprende un telaio 2, il quale ha una forma di cornice rettangolare a spigoli arrotondati fissabile al perimetro di una corrispondente apertura del tetto di un veicolo (non illustrato), ed un coperchio 3 atto a chiudere l’apertura definita dal telaio 2 e costituito, in particolare, da una lastra di vetro a forma rettangolo a spigoli arrotondati. Nella figura 1, con 2a e 2b sono indicati gli assi di simmetria longitudinale e, rispettivamente, trasversale del telaio 2. Gli assi 2a e 2b sono ortogonali tra loro. Il telaio 2 comprende due lati maggiori 4 paralleli all’asse 2a, due lati minori 5 paralleli all’asse 2b e quattro elementi angolari 6 curvi per collegare tra loro i lati maggiori 4 ed i lati minori 5.
La botola 1 comprende inoltre un sistema di apertura e chiusura 7, il quale collega in modo mobile il coperchio 3 al telaio 2 ed à ̈ azionabile manualmente per poter spostare il coperchio 3 tra una posizione di chiusura della botola 1 ed una posizione di apertura della botola 1. La figura 1 illustra il coperchio 3 nella posizione di apertura. Normalmente, una guarnizione di gomma (non illustrata) à ̈ disposta lungo tutto il bordo superiore del telaio 2 per garantire la tenuta ermetica della botola 1 quando il coperchio 3 à ̈ nella posizione di chiusura.
Il sistema di apertura e chiusura 7 comprende quattro staffe 8 fissate, con proprie porzioni di fissaggio, ai quattro angoli del coperchio 3 mediante rispettivi bulloni (non visibili), le cui teste sporgono dalla faccia esterna del coperchio e sono coperti da rispettivi cappucci 9, e due dispositivi di apertura e chiusura 10 identici, ciascuno dei quali à ̈ montato su un rispettivo lato minore 5 del telaio 2 ed à ̈ collegato in modo mobile ad una rispettiva coppia di staffe 8 fissate agli angoli di un rispettivo lato corto del coperchio 3. I due dispositivi di apertura e chiusura 10 lavorano in modo indipendente l’uno dall’altro. Nella figura 1 si intravede, tra il coperchio 3 e il telaio 2, uno solo dei dispositivi di apertura e chiusura 10. Ciascun dispositivo di apertura e chiusura 10 comprende una rispettiva coppia di manovelle 11, ciascuna delle quali ruota rispetto ad un rispettivo asse 12 e comprende un primo braccio 13 accoppiato in modo mobile con una rispettiva staffa 8. Le due manovelle 11 sono disposte simmetricamente rispetto ad un piano di simmetria 2c della botola 1 passante per l’asse 2a e perpendicolare all’asse 2b, ed in particolare con gli assi di rotazione 12 paralleli tra loro e giacenti su di un piano perpendicolare al piano 2c.
Le figure 2 e 3 illustrano entrambe la botola 1 secondo una vista laterale parallela all’asse 2b, in cui un lato minore 5 del telaio 2 à ̈ stato parzialmente asportato per mostrare con maggiore dettaglio il dispositivo di apertura e chiusura 10. La figura 2 illustra la botola 1 con il coperchio 3 nella posizione di apertura e la figura 3 illustra la botola 1 con il coperchio 3 nella posizione di chiusura.
Con riferimento alle figure 2 e 3, ciascun braccio 13 si estende lungo un rispettivo asse 13a passante per l’asse 12 e comprende, in corrispondenza della propria estremità, una sede cilindrica 14 avente un foro passante (non visibile nelle figure 2 e 3) secondo un asse parallelo all’asse 12 e ciascuna staffa 8 presenta, in una propria porzione terminale che sporge perpendicolarmente dalla faccia interna del coperchio 3, una fessura 15 parallela al lato corto del coperchio 3. L’accoppiamento mobile tra il braccio 13 e la rispettiva staffa 8 à ̈ realizzato mediante un rispettivo perno 16, che attraversa coassialmente la sede cilindrica 14 fino ad impegnare, senza interferenza, la fessura 15, ed una rispettiva coppiglia elastica 17, altrimenti nota come coppiglia a molla o “R-clip†, infilata trasversalmente nella sede cilindrica 14 per trattenere il perno 16 nella sede cilindrica 14, in modo tale per cui il perno 16 possa scorrere lungo la fessura 15 e ruotare attorno al proprio asse seguendo i movimenti del braccio 13.
La botola 1 comprende due maniglie 18 montate sulla faccia interna del coperchio 3 per poter tirare manualmente il coperchio verso il telaio 2 o allontanare manualmente il coperchio 3 dal telaio 2 in modo tale da azionare i dispositivi di apertura e chiusura 10, come verrà spiegato meglio in seguito. Le due maniglie 18 sono allineate lungo l’asse 2a, e pertanto nella figura 2 à ̈ visibile solo una maniglia 18.
Ciascuna manovella 11 comprende un foro principale 19, il quale à ̈ coassiale all’asse 12 ed à ̈ impegnato, senza interferenza, da un rispettivo perno 20 fissato al lato minore 5 del telaio 2 e sporgente all’interno del perimetro del telaio 2 per permettere la rotazione della manovella 11, ed un secondo braccio 21, il quale si estende lungo l’asse 13a dalla parte opposta, rispetto all’asse 12, del braccio 13. Il dispositivo di apertura e chiusura 10 comprende un pistone a molla 22 avente le proprie estremità incernierate alle estremità 23 dei due bracci 21 in modo da rimanere parzialmente compresso per tenere lontane tra loro le estremità 23 dei bracci 21 e quindi per avvicinare tra loro le sedi cilindriche 14 dei bracci 13 nei limiti dell’escursione massima dei perni 16 lungo le fessure 15. La spinta del pistone a molla 22 mantiene il coperchio 3 sollevato, cioà ̈ nella posizione di apertura (figura 3), oppure abbassato contro il telaio 2, cioà ̈ nella posizione di chiusura (figura 4). In entrambe le posizioni di apertura e chiusura, gli assi 13a di ciascuna coppia di manovelle 11 sono trasversali tra loro.
In uso, il passaggio dalla posizione di apertura a quella di chiusura avviene tirando manualmente il coperchio 3 verso il telaio 2 tramite le maniglie 18. Questa azione manuale fa ruotare le due manovelle 11 attorno agli assi 12 secondo versi opposti in modo da avvicinare tra loro le estremità 23, e quindi aumentare la compressione del pistone a molla 22, ed allontanare tra loro le sedi cilindriche 14. Quando il pistone a molla 22 raggiunge e supera una posizione di compressione massima, in cui le estremità 23 si trovano ad una distanza reciproca minima, il pistone a molla 22 tende ad allontanare di nuovo le estremità 23 mantenendo gli stessi versi di rotazione delle manovelle 11 e quindi porta e mantiene il coperchio 3 nella posizione di chiusura. Il passaggio inverso, cioà ̈ dalla posizione di chiusura a quella di apertura, avviene spingendo manualmente il coperchio 3 per allontanarlo dal telaio 2, in modo da azionare i dispostivi di apertura e chiusura 10 in modo inverso a quanto sopra descritto.
Per sincronizzare le rotazioni delle due manovelle 11, ciascun dispositivo di apertura e chiusura 10 comprende una barra di sincronizzazione 24 che ha le due estremità 25 incernierate, ciascuna, ad un rispettiva manovella 11. In particolare, ciascuna manovella 11 presenta, ad una certa distanza radiale dall’asse 12, un rispettivo foro 26, e ciascuna estremità 25 della barra 24 à ̈ ripiegata a L per impegnare senza interferenza il foro 26 di una rispettiva manovella 11.
Con riferimento alla figura 4, in cui viene illustrato il sistema di apertura e chiusura 7 privo delle staffe 8 e secondo una vista in pianta, la botola 1 à ̈ provvista di un sistema di sgancio rapido del coperchio comprendente un cavo di comando principale 27, il quale à ̈ normalmente disteso e libero di scorrere lungo un percorso P estendentesi tra due porzioni di estremità 5e dei due lati minori 5, due gruppi di sgancio 28 sostanzialmente identici, ciascuno dei quali à ̈ associato ad un rispettivo dispositivo di apertura e chiusura 10, à ̈ collegato ad una rispettiva estremità del cavo principale 27 ed à ̈ atto ad estrarre le coppiglie 17 dalle rispettive sedi cilindriche 14 per effetto di una trazione trasmessa dal cavo principale 27, e due maniglie 29 e 30 accoppiate al cavo principale 27 per applicare una trazione al cavo principale 27 stesso. Il cavo principale 27 à ̈ un cavo in treccia d’acciaio.
In particolare, il percorso P passa per due elementi angolari 6 del telaio 2 collegati alle due porzioni di estremità 5e dei lati minori 5 e per l’intero lato maggiore del telaio 2, indicato con 4a, compreso tra tali elementi angolari 6. Ciascuna maniglia 29, 30 à ̈ montata sul lato maggiore 4a del telaio per essere mobile tra una posizione di riposo, in cui il cavo principale 27 à ̈ completamente disteso lungo il percorso P, ed una posizione operativa, in cui un tratto non di estremità del cavo principale 27 viene estratto dal percorso P in modo tale che le estremità del cavo principale 27 si ritirino dalle estremità del percorso P, trasmettendo così una trazione ai due gruppi di sgancio 28. In questo documento, per “tratto non di estremità di un cavo†, si intende un tratto del cavo che non comprende alcuna delle due estremità del cavo.
La maniglia 29 à ̈ una maniglia esterna, cioà ̈ à ̈ montata sul lato maggiore 4a in modo da sporgere all’esterno della cornice definita del telaio 2. La maniglia 30 à ̈ una maniglia interna, cioà ̈ à ̈ montata sul medesimo lato maggiore 4a della maniglia esterna 29 in modo, però, da sporgere all’interno della cornice definita dal telaio 2. Le due maniglie 29 e 30, che sono visibili anche nelle figure 1 e 2, sono montate vicino ad un lato minore 5 del telaio 2.
Il percorso P attraversa due asole 31 disposte lungo il telaio 2 ai lati delle maniglie 29 e 30 e due passanti 32 ricavati sui due elementi angolari 6 che collegano il lato maggiore 4a con i lati minori 5. Le asole 31 vincolano lo scorrimento del cavo principale 27 lungo il percorso P mentre una maniglia 29, 30 estrae un tratto di cavo principale 27 dal percorso P. Dunque, la fuoriuscita del cavo principale 27 dal percorso P avviene in un tratto di percorso compreso tra le asole 31. I passanti 32 sono visibili anche nella figura 1. Per ragioni di modularità, gli elementi angolari 6 sono uguali tra loro e quindi i passanti 32 sono presenti anche negli elementi angolari non attraversati dal percorso P (figura 1).
Ciascun gruppo di sgancio 28 comprende un’asta 33 montata sul rispettivo lato minore 5 del telaio 2 tramite supporti di scorrimento 34 in modo tale che l’asta 33 possa muoversi assialmente e parallelamente all’asse 2b, ed una coppia di cavi di comando secondari 35 e 36 per collegare, ciascuno, una rispettiva coppiglia 17 all’asta 33. Ciascuna estremità del cavo principale 27 à ̈ collegata ad una estremità di una rispettiva asta 33. Una delle aste 33 ed i relativi supporti di scorrimento 34 sono visibili anche nella figura 1. L’estrazione di un tratto di cavo principale 27 dal percorso P provoca uno scorrimento delle due aste 33 secondo una medesima direzione T orientata verso il lato maggiore 4a. Il cavo principale 27 e ciascun cavo secondario 35, 36 hanno le relative estremità provviste di rispettivi occhielli per il collegamento alle aste 33 e alle coppiglie 17. Anche i cavi secondari 35 e 36 sono cavi in treccia d’acciaio.
Con riferimento anche alla figura 5, che illustra, secondo una vista prospettica, il dispositivo di apertura e chiusura 10 ed il corrispondente gruppo di sgancio 28 che sono più vicini alle maniglie 29 e 30, il cavo secondario 35 ha un primo occhiello 35a accoppiato alla coppiglia 17 più lontana dal lato maggiore 4a ed un secondo occhiello 35b vincolato, mediante un anello, ad un foro 37 fatto in un tratto centrale dell’asta 33. L’altro cavo secondario 36 ha un primo occhiello 36a accoppiato alla coppiglia 17 più vicina a lato maggiore 4a ed un secondo occhiello 36b vincolato, mediante un anello, ad un foro 38 fatto in un tratto di estremità dell’asta 33 più vicino al percorso P. Ciascun occhiello 27a del cavo principale 27 à ̈ vincolato, mediante un anello, ad un ulteriore foro 39 di una rispettiva asta 33. Il foro 39 à ̈ ricavato nel medesimo tratto di estremità dell’asta 33 in cui à ̈ presente il foro 38.
Il braccio 13 di ciascuna manovella 11 presenta un incavo 40 ad forma U aperto verso l’estremità del braccio 13 medesimo per accogliere la porzione terminale della staffa 8 (non illustrata) che presenta la fessura 15. L’incavo 40 divide il braccio 13 in due ganasce 41 e 42 parallele tra loro. La sede cilindrica 14 che trattiene il perno 16 tramite la rispettiva coppiglia 17 à ̈ ricavata in una prima ganascia 41.
Ciascuna coppiglia 17 ha il proprio gambo rettilineo 17a infilato trasversalmente nella rispettiva sede cilindrica 14, attraverso due fori laterali 14a ricavati in posizioni diametralmente opposte della parete laterale della sede cilindrica 14 con gli assi paralleli all’asse 13a del relativo braccio 13, ed una testa 17b infilata nell’occhiello 35a, 36a di un rispettivo cavo secondario 35, 36.
Le due coppiglie 17 di ciascuna coppia di manovelle 11 sono infilate nelle rispettive sedi cilindriche 14 secondo versi opposti di allontanamento dall’asse 2a o dal piano 2c (figura 2). Dunque, le due coppiglie 17 di ciascuna coppia di manovelle 11 sono sfilabili dalle rispettive sedi cilindriche 14 in rispettive direzioni di sfilamento che sono parallele ai rispettivi assi 13a, ma che sono orientate secondo versi opposti di avvicinamento all’asse 2a o al piano 2c. In altre parole, prendendo come riferimento la direzione T, la coppiglia 17 più lontana dal lato maggiore 4a à ̈ sfilabile in una direzione sostanzialmente concorde con la direzione T e la coppiglia 17 più vicina al lato maggiore 24 à ̈ sfilabile in una direzione sostanzialmente opposta alla direzione T.
Sempre con riferimento alla figura 5, ciascuna manovella 11 comprende una coppia di passanti 43 disposti attorno al foro 19 in posizioni diametralmente opposte rispetto all’asse 12. Il foro 19 ha un bordo 19a che sporge parallelamente all’asse 12 verso il lato minore 5 di ancoraggio del dispositivo di apertura e chiusura 10 ed i passanti 43 sono disposti lungo il perimetro esterno del bordo 19a.
Il cavo secondario 35 à ̈ sostanzialmente disteso tra la testa 17b della coppiglia 17 più lontana dal lato maggiore 4a ed il foro 37 dell’asta 33, passando per un solo passante 43 della relativa manovella 11. Tale passante 43 mantiene un tratto terminale del cavo 35, cioà ̈ un tratto comprendente l’occhiello 35a, sostanzialmente parallelo all’asse dei fori 14a della relativa manovella 11. Il cavo secondario 36, invece, gira attorno a parte del perimetro esterno del bordo 19a dell’altra manovella 11, passando per entrambi i passanti 43 in modo tale che un tratto terminale del cavo 36, cioà ̈ un tratto comprendente l’occhiello 36a, venga mantenuto sostanzialmente parallelo all’asse dei fori 14a di quella manovella 11.
Con riferimento alla figura 6, che illustra l’estremità del braccio 13 secondo una vista in sezione lungo un piano passante per l’asse del rispettivo perno 16, la sede cilindrica 14 presenta un foro centrale 45 passante ricavato nel fondo 44 della sede cilindrica 14 stessa e la ganascia 42 presenta un foro 46 passante coassiale col, e avente lo stesso diametro del, foro 45. Il gambo 16a del perno 16 impegna i fori 45 e 46 e la fessura 15 della staffa 8 disposta tra le ganasce 41 e 42. La sede cilindrica 14 ha un diametro interno maggiore di quello dei fori 45 e 46 in modo da accogliere un perno 16 che ha una testa 16b con un diametro maggiore di quello del gambo 16a. Nella sede cilindrica 14 à ̈ alloggiata una molla elicoidale 47, la quale à ̈ avvolta attorno al gambo 16a del perno 16 ed à ̈ tenuta normalmente compressa contro il fondo 44 dalla testa 16b del perno 16, la quale testa 16b à ̈, a sua volta, trattenuta nella sede cilindrica 14 dal gambo 17a della coppiglia 17 infilato nei fori 14a della sede cilindrica 14a. La pressione della molla 47 permette l’espulsione immediata del perno 16 dalla sede cilindrica 14 non appena la coppiglia 17 viene sfilata dai fori 14a.
Con riferimento alla figura 5 e alla figura 7, quest’ultima illustrando le maniglie 29 e 30 secondo una vista in sezione lungo un piano parallelo agli assi 2a e 2b, la maniglia esterna 29 à ̈ a forma di T ed ha il gambo 48 montato per scorrere, parallelamente all’asse 2b, attraverso una apertura 49 della parete esterna del lato maggiore 4a. Il gambo 48 comprende una porzione di estremità 48a presentante un foro 50 attraversato dal cavo principale 27. La maniglia esterna 29 à ̈ mobile lungo una traiettoria rettilinea tra la posizione di riposo (illustrata nella figura 7), in cui il foro 50 à ̈ sostanzialmente allineato al percorso P, e la posizione operativa (non illustrata), in cui il foro 50 à ̈ fortemente disallineato dal percorso P. Per fortemente disallineato si intende ad una distanza di qualche centimetro, per esempio tra 3 e 5 cm. La maniglia esterna 29 à ̈ mantenuta nella propria posizione di riposo dalla tensione a riposo del cavo principale 27 disteso lungo il percorso P.
La maniglia interna 30 à ̈ di forma chiusa e comprende una porzione inferiore 52, la quale à ̈ incernierata ad un supporto 53 fissato al lato maggiore 4a del telaio 2 in modo da permettere la rotazione della maniglia interna 30 attorno ad un asse di cerniera 30a parallelo all’asse 2a, ed una porzione superiore 54, la quale comprende due alette 55 parallele all’asse 2b e presentanti rispettivi fori 56 attraversati dal cavo principale 27. La porzione superiore 54 à ̈ mobile lungo una traiettoria ad arco per effetto della rotazione attorno all’asse 30a tra la posizione di riposo (illustrata nella figura 7), in cui la porzione superiore 54 à ̈ in appoggio al supporto 53 ed i fori 56 sono sostanzialmente allineati al percorso P, e la posizione operativa, in cui la porzione superiore 54 à ̈ lontana dal supporto 54 ed i fori 56 sono fortemente disallineati dal percorso P (non illustrata). Le asole 31 che mantengono il cavo principale 27 lungo il percorso P sono ricavate nel supporto 53 all’esterno delle alette 55.
Quando le maniglie 29 e 30 sono entrambe in posizione di riposo, i fori 56 della maniglia interna 30 sono disposti da parti opposte del foro 50 della maniglia esterna 29. Preferibilmente, i fori 56 sono sostanzialmente allineati al foro 50. Le maniglie 29 e 30 sono accoppiate, quando sono entrambe in posizione di riposo, ad un tratto di cavo principale 27 avente una lunghezza sostanzialmente pari alla distanza, misurata parallelamente all’asse 2a, tra le alette 55, cioà ̈ una distanza di pochi centimetri, per esempio inferiore a 10 cm. Ciò permettere di montare entrambe le maniglie 29 e 30 sul medesimo supporto 53 e di racchiudere la zona di accoppiamento in un unico alloggiamento chiuso da un coperchio 53a (figure 1, 4 e 5) in modo da formare un unico gruppo maniglie facilmente montabile sul telaio 2. Inoltre, la maniglia interna 30 presenta una sede 30b ricavata nella porzione superiore 54 tra le due alette 55, atta ad essere impegnata dall’estremità 48a del gambo della maniglia esterna 29 quando le maniglie 29 e 30 sono nelle rispettive posizioni di riposo in modo tale che la maniglia esterna 29 vada in appoggio alla maniglia interna 30 in posizione centrata rispetto alla maniglia interna 30 quando le maniglie 29 e 30 sono entrambe in posizione di riposo.
Il cavo principale 27 ha una lunghezza tale per cui, una volta collegato alle due aste 33, tende a rimanere disteso e quindi tende ad allineare i fori 56 della maniglia interna 30 al foro 50 della maniglia esterna 29.
Pertanto, la tensione del cavo principale 27 mantiene normalmente le maniglie 29 e 30 nelle loro posizioni dei riposo.
In uso, tirando la maniglia esterna 29 nel verso M di allontanamento dall’asse 2a (figura 7) per portare la maniglia 29 nella propria posizione operativa, oppure tirando la maniglia interna 30 nel verso N di avvicinamento all’asse 2a per portare la maniglia 30 nella posizione operativa, si provoca la fuoriuscita di un tratto del cavo principale 27 dal percorso P.
In particolare, durante l’azionamento della maniglia esterna 29, il cavo principale 27 rimane vincolato al foro 50 per effetto della trazione del gambo 48 e viene tirato fuori dal percorso P nella direzione M dal movimento del gambo 48. Il tratto di cavo principale 27 estratto dal percorso P richiama, attraverso le due asole 31 e in due direzioni L e R di verso opposto (figura 7), due tratti di cavo principale 27 aventi praticamente la stessa lunghezza, pari a circa la metà della lunghezza del tratto estratto dal percorso P. Questi due tratti scorrono attraverso i rispettivi fori 56, i quali rimangono fermi nel percorso P perché la trazione del cavo principale 27 nella direzione M mantiene la maniglia interna 30 nella posizione di riposo.
Durante l’azionamento della maniglia interna 30, le alette 55 tirano il cavo principale 27 fuori dal percorso P nella direzione N mentre il cavo principale 27 rimane sostanzialmente vincolato nel foro 50 per effetto della trazione esercitata dalle alette 55. Anche in questo caso, il tratto di cavo principale 27 che viene estratto dal percorso P richiama, attraverso le due asole 31, due tratti del cavo principale 27.
Il richiamo del cavo principale 27 attraverso le asole 31 provoca il ritiro delle estremità del cavo principale 27 dai lati minori 5, facendo così compiere alle due aste 33 rispettivi spostamenti di pari entità e medesima direzione T (figura 4). Le aste 33, a loro volta, tirano le rispettive coppie di cavi secondari 35 e 36. Ciascun cavo secondario 35, scorrendo in un solo passante 43 della relativa manovella 11, tira la rispettiva coppiglia 17 secondo una direzione parallela all’asse 13a di tale manovella 11 e di verso sostanzialmente concorde con la direzione T, sfilando così la coppiglia 17 dalla rispettiva sede cilindrica 14. Ciascun cavo secondario 36, scorrendo nei due passanti 43 attorno al foro 19 dell’altra manovella 11, tira la rispettiva coppiglia 17 secondo una direzione sostanzialmente parallela all’asse 13a di tale manovella 11 e di verso sostanzialmente opposto alla direzione T, sfilando così la coppiglia 17 dalla rispettiva sede cilindrica 14 (figura 5). Dunque, le aste 33 trasferiscono il movimento del cavo principale 27 ai cavi secondari 35 e 36 e, assieme a questi ultimi, distribuiscono, alle varie coppiglie 17, la trazione che il cavo principale 27 ha ricevuto da una delle due maniglie 29 e 30.
Non appena i gambi 17a delle coppiglie 17 escono completamente dai fori laterali 14a delle rispettive sedi cilindriche 14, i rispettivi perni 16, non essendo più trattenuti, vengono immediatamente espulsi dalle sedi cilindriche 14 grazie alla spinta delle molle 47 (figura 6) e quindi si sfilano anche dalle fessure 15 delle rispettive staffe 8. A questo punto, in assenza dei perni 16, le staffe 8 sono disaccoppiate dai bracci 13 delle rispettive manovelle 11 e quindi il coperchio 3 à ̈ completamente sganciato dal sistema di apertura e chiusura 7.
Vale la pena di osservare che la forza e l’escursione della trazione da applicare a ciascuna maniglia 29, 30 nella rispettiva direzione M, N deve causare uno spostamento di entrambe le aste 33 di entità tale da sfilare tutte le coppiglie 17 dalle sedi cilindriche 14. Nonostante gli evidenti giochi meccanici che ci possono essere nei collegamenti tra il cavo principale 27 e le aste 33, tra le aste 33 ed i relativi cavi secondari 35 e 36, e tra i cavi secondari 35 e 36 e le rispettive coppiglie 17, l’utilizzo di coppiglie 17 relativamente corte ed elastiche permette di sganciare efficacemente il coperchio 3 applicando alla maniglia 29, 30 una trazione con una forza relativamente bassa ed una escursione relativamente corta, per esempio di circa 5 cm.
Secondo una ulteriore forma di attuazione non illustrata della presente invenzione, in cui gli elementi corrispondenti sono indicati con gli stessi numeri e sigle delle figure da 1 a 8, ciascun dispositivo di apertura e chiusura 10 comprende, al posto del pistone a molla 22, un attuatore elettrico comprendente un motore disposto con il proprio l’albero motore parallelo agli assi 12 delle manovelle 11 ed un sistema di trasmissione del moto per accoppiare l’albero motore a ciascuna manovella 11 per trasformare uno spostamento angolare dell’albero motore in due spostamenti angolari delle manovelle 11 di entità uguale tra loro ma di verso opposto, in modo da consentire lo spostamento del coperchio 3 tra la posizione di apertura a la posizione di chiusura. In questo modo, il sistema di apertura e chiusura 7 à ̈ azionabile elettricamente.
Benché l’invenzione sopra descritta faccia particolare riferimento ad un esempio di attuazione ben preciso, essa non à ̈ da ritenersi limitata a tale esempio di attuazione, rientrando nel suo ambito tutte quelle varianti, modifiche o semplificazioni che risulterebbero evidenti al tecnico esperto del settore, quali ad esempio:
- la botola ha solo la maniglia esterna 29 e le asole 31 sono più vicine tra loro;
- la botola ha solo la maniglia interna 30, per cui quando quest’ultima viene azionata il cavo principale 27 rimane sostanzialmente vincolato ai fori 5 delle alette 55 per effetto della trazione delle alette 55;
- le maniglie 29 e 30 montate in un tratto centrale del lato maggiore 4a in modo da essere sostanzialmente equidistanti da entrambi i lati minori 5 del telaio 2;
- i dispositivi di apertura e chiusura 10 ed i corrispondenti gruppi di sgancio 28 sono montati sui lati maggiori 4 del telaio 2 e le maniglie 29 e 30 sono montate su un lato minore 5 del telaio 2;
- la presenza di due cavi principali 27 separati, ciascuno dei quali à ̈ collegato con un rispettivo gruppo di sgancio 28 ed accoppiato con una rispettiva maniglia o gruppo di maniglie 29, 30;
- l’utilizzo di coppiglie non elastiche;
- il pistone a molla 22 Ã ̈ sostituito da un altro dispositivo elastico;
- le estremità dei cavi secondari 35 e 36 e del cavo principale 27 che vanno vincolate all’asta 33 sono prive dei relativi occhielli 35b, 36b e 27a e dei relativi anelli e sono, invece, infilate, ciascuna, nel relativo foro 37, 38, 39 di una delle aste 33 e vincolata a tale foro 37, 38, 39 mediante un rispettivo morsetto a vite accoppiato all’estremità stessa.
Il principale vantaggio della botola 1 sopra descritta à ̈ di essere dotata di un sistema di sgancio rapido del coperchio 3 e, allo stesso tempo, di potere essere facilmente personalizzata con un qualunque tipo di coperchio 3, in quanto il sistema di apertura e chiusura 7 ed il sistema di sgancio rapido sono completamente montati sul telaio 2 e quindi non vengono toccati dalla modifica del coperchio 3. E’ sufficiente smontare il coperchio 3 dalle staffe 8 e sostituirlo con un altro coperchio avente in comune col precedente soltanto la disposizione dei fori per il fissaggio delle staffe 8.

Claims (9)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Botola da tetto per veicoli, la botola (1) comprendendo un telaio (2), il quale ha due primi lati (5) paralleli tra loro ed un secondo lato (4a) disposto tra una porzione di estremità (5e) di uno di detti primi lati (5) ed una porzione di estremità (5e) dell’altro di detti primi lati (5), un coperchio (3) per chiudere l’apertura definita dal telaio (2), ed un sistema di apertura e chiusura della botola (7) comprendente almeno due staffe (8) fissate al coperchio (3) e presentanti rispettive fessure (15), almeno due organi mobili (11), ciascuno dei quali à ̈ montato mobile su un rispettivo di detti primi lati (5), comprende una rispettiva sede terminale (14) presentante un foro passante (44) ed à ̈ accoppiato in modo mobile ad una rispettiva staffa (8) mediante un rispettivo perno di accoppiamento (16) che impegna la sede terminale (14) e la fessura (15) di tale staffa (8) e che à ̈ trattenuto nella sede terminale (14) tramite una rispettiva coppiglia (17); la botola (1) comprendendo un sistema di sgancio rapido del coperchio (27-30) comprendente un cavo (27), il quale à ̈ libero di scorrere lungo un percorso (P) estendentesi tra dette due porzioni di estremità (5e) dei due primi lati (5) lungo l’intero detto secondo lato (4a) ed ha ciascuna delle proprie estremità (27a) collegata alla coppiglia (17) di un rispettivo organo mobile (11), ed almeno una maniglia (29, 30), la quale à ̈ accoppiata al cavo (27) ed à ̈ montata sul secondo lato (4a) in modo da essere mobile trasversalmente al percorso (P) tra una posizione di riposo, in cui il cavo (27) à ̈ completamente disteso nel percorso (P), ed una posizione operativa, in cui un tratto non di estremità del cavo (27) viene estratto dal percorso (P) in modo tale da tirare le coppiglie (17) per sfilarle dalle rispettive sedi terminali (14) e liberare così i rispettivi perni di accoppiamento (16).
  2. 2. Metodo secondo la rivendicazione 1, in cui detta almeno una maniglia (29, 30) presenta almeno un foro di accoppiamento (50, 56), il quale à ̈ attraversato da detto cavo (27), à ̈ allineato a detto percorso (P) quando la maniglia (29, 30) à ̈ in detta posizione di riposo, ed à ̈ disallineato dal percorso (P) quando la maniglia (29, 30) à ̈ in detta posizione operativa.
  3. 3. Botola secondo la rivendicazione 2, in cui detta almeno una maniglia (29, 30) comprende una prima maniglia (29), la quale comprende un gambo (48) montato per scorrere attraverso una apertura di guida (49) ricavata in detto secondo lato (4a) del telaio (2); detto foro di accoppiamento (50) della prima maniglia (29) essendo ricavato in una porzione di estremità (48a) del gambo (48).
  4. 4. Botola secondo la rivendicazione 3, in cui detta prima maniglia (29) à ̈ montata su detto secondo lato (4a) del telaio (2) in modo da sporgere all’esterno della cornice definita dal telaio (2).
  5. 5. Botola secondo una delle rivendicazioni da 1 a 4, in cui detta almeno una maniglia (29, 30) comprende una seconda maniglia (30), la quale comprende una porzione superiore (54) avente almeno due alette (55) trasversali a detto secondo lato (4a) e due fori di accoppiamento (56) ricavati, ciascuno, su una rispettiva aletta (55).
  6. 6. Botola secondo la rivendicazione 5, in cui detta seconda maniglia (30) comprende una porzione inferiore (52) montata su detto secondo lato (4a) per ruotare attorno ad un asse di cerniera (30a) parallelo al secondo lato (4a) stesso; detta porzione superiore (54) essendo mobile lungo una traiettoria ad arco per effetto della rotazione della seconda maniglia (30) attorno all’asse di cerniera (30a).
  7. 7. Botola secondo le rivendicazioni 3 e 5, in cui il foro di accoppiamento (50) della prima maniglia (29) Ã ̈ disposto tra i fori di accoppiamento (56) della seconda maniglia (30) quando la prima (29) e la seconda (30) maniglia sono entrambe nella posizione di riposo.
  8. 8. Botola secondo le rivendicazioni 5 e 7, in cui la seconda maniglia (30) presenta una sede (30b) ricavata in detta porzione superiore (54) tra le due alette (55) ed à ̈ atta ad essere impegnata da detta porzione di estremità (48a) del gambo (48) della prima maniglia (29) in modo tale che la prima maniglia (29) vada centralmente in appoggio alla seconda maniglia (30)quando la prima (29) e la seconda (30) maniglia sono entrambe in posizione di riposo.
  9. 9. Botola secondo una rivendicazione da 5 a 8, in cui detta seconda maniglia (30) à ̈ montata su detto secondo lato (4a) del telaio (2) in modo da sporgere all’interno della cornice definita dal telaio (2).
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