ITBO20120366A1 - Macchina e metodo per la preparazione di cocktail - Google Patents

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ITBO20120366A1
ITBO20120366A1 IT000366A ITBO20120366A ITBO20120366A1 IT BO20120366 A1 ITBO20120366 A1 IT BO20120366A1 IT 000366 A IT000366 A IT 000366A IT BO20120366 A ITBO20120366 A IT BO20120366A IT BO20120366 A1 ITBO20120366 A1 IT BO20120366A1
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IT
Italy
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cup
dispensing
ice
operating
station
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IT000366A
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English (en)
Inventor
Enrico Tedeschi
Original Assignee
Enrico Tedeschi
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Classifications

    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B67OPENING, CLOSING OR CLEANING BOTTLES, JARS OR SIMILAR CONTAINERS; LIQUID HANDLING
    • B67DDISPENSING, DELIVERING OR TRANSFERRING LIQUIDS, NOT OTHERWISE PROVIDED FOR
    • B67D1/00Apparatus or devices for dispensing beverages on draught
    • B67D1/0041Fully automated cocktail bars, i.e. apparatuses combining the use of packaged beverages, pre-mix and post-mix dispensers

Description

DESCRIZIONE
Annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo:
MACCHINA E METODO PER LA PREPARAZIONE DI COCKTAIL
La presente invenzione ha per oggetto una macchina ed un metodo per la preparazione di cocktail.
In particolare, la presente invenzione si riferisce ad una macchina per la preparazione di cocktail di tipo pestato, come ad esempio mojito (cui la presente invenzione fa esplicito riferimento) , caipiroska , caipirinha o simili.
Dunque, la presente invenzione trova particolare applicazione nei locali pubblici in cui vengono servite bevande, alcoliche ed analcoliche, come bar, ristoranti e discoteche.
In tali locali, le problematiche maggiormente sentite riguardano, da un lato, la dispendiosa (in termini di tempo) attività di preparazione di alcuni ingredienti "freschi" necessari per la realizzazione dei cocktail pestati e, dall'altro lato, la necessità di assumere personale altamente qualificato per ottenere risultati soddisfacenti nella preparazione dei cocktail, sia da un punto di vista del gusto che dei tempi.
Per ovviare tale problematica, nella tecnica nota sono conosciute delle macchine automatiche o semi-automatiche per la preparazione di cocktail.
Una delle più evolute è conosciuta dal documento GB2414014, in cui è illustrata una macchina provvista di un telaio superiore su cui sono ancorate una pluralità di bottiglie (alcoliche od analcoliche) ed un telaio inferiore, girevole, provvisto di una pluralità di utensili per il trattamento del cocktail, come ad esempio uno shaker, uno o più imbuti od un mescolatore. Sia il telaio inferiore che quello superiore sono posizionati al di sopra di un piattello di supporto in cui è alloggiabile un bicchiere da riempire.
Si noti che il telaio inferiore è girevole in modo tale da consentire la selezione di ciascuno degli utensili di cui sopra per operare alternativamente sulla bevanda, in funzione della fase del procedimento di preparazione in cui ci si trova.
La macchina di cui sopra è provvista di una propria centralina configurata per selezionare la bottiglia e l'utensile necessario alla realizzazione del cocktail e della fase impostata.
Svantaggiosamente, tale macchina non è esente da inconvenienti .
In particolare, la macchina del documento GB2414014 consente di realizzare cocktail unicamente liquidi, senza peraltro prevedere l'aggiunta di ghiaccio.
Inoltre, la macchina in questione non consente in ogni caso di ovviare al problema della lentezza di realizzazione, in quanto per ciascun cocktail è necessario aspettare la completa realizzazione del precedente, per la quale è prevista una complessa rotazione dei vari utensili descritti in precedenza.
Scopo della presente invenzione è rendere disponibile una macchina per la preparazione di cocktail che superi gli inconvenienti della tecnica nota sopra citati.
In particolare, è scopo della presente invenzione mettere a disposizione una macchina per la realizzazione di cocktail in grado di realizzare cocktail pestati in modo automatico.
Inoltre, è scopo della presente invenzione mettere a disposizione una macchina per la realizzazione di cocktail compatta e di semplice realizzazione.
Ancora, scopo della presente invenzione è mettere a disposizione una macchina per la realizzazione di cocktail dall'alta capacità produttiva.
Detti scopi sono pienamente raggiunti dalla macchina per la preparazione di cocktail oggetto della presente invenzione, comprendente un telaio provvisto di almeno una base di appoggio ad un piano di sostegno, una pluralità di stazioni operative associate al telaio e disposte lungo un prefissato percorso e mezzi di movimentazione di un bicchiere lungo detto percorso.
Secondo l'invenzione, la pluralità di stazioni operative comprende una prima stazione di erogazione configurata per rilasciare all'interno del bicchiere uno o più ingredienti solidi, una seconda stazione di erogazione configurata per rilasciare all'interno del bicchiere uno o più ingredienti liquidi ed una stazione di pressatura operativamente interposta tra detta prima e detta seconda stazione di erogazione e provvista di almeno un elemento pressore mobile in avvicinamento ed allontanamento da detto bicchiere per eseguire una pigiatura di detti uno o più ingredienti solidi all'interno del bicchiere.
Vantaggiosamente, in questo modo è possibile realizzare cocktail pestati in modo automatico, senza la necessità di intervento da parte dell'operatore.
Preferibilmente, la prima stazione di erogazione comprende un dispositivo di alimentazione di spezzoni di frutta provvisto di un contenitore preposto ad alloggiare una pluralità di frutti e di un organo di taglio configurato per realizzare gli spezzoni di frutta.
L'organo di taglio è collocato al di sopra del bicchiere (collegato ad una porzione di testa del telaio) per rilasciare gli spezzoni all'interno del bicchiere stesso per gravità.
Vantaggiosamente, in tal modo l'organo di taglio esegue automaticamente (e preferibilmente in tempo reale) il taglio a partire dal frutto intero, limitando il lavoro dell'operatore ad una fase di carico dei frutti all'interno del contenitore.
Preferibilmente, inoltre, la macchina è provvista di una unità di controllo configurata per controllare le stazioni operative ed i mezzi di movimentazione azionandoli in modo correlato/sincronizzato.
Inoltre, la macchina comprende dispositivo di interfaccia con un operatore operativamente connesso con l'unità di controllo e configurato per inviarle un segnale correlato ad un numero di cocktail da preparare impostato dall'operatore (e preferibilmente rappresentativo del numero di passi operativi da realizzare in successione).
Vantaggiosamente, in tal modo risulta agile e veloce per l'operatore (tipicamente il barista) la selezione del numero di bevande da preparare nonché la loro realizzazione in sequenza.
Questa ed altre caratteristiche risulteranno maggiormente evidenziate dalla descrizione seguente di una preferita forma realizzativa, illustrata a puro titolo esemplificativo e non limitativo nelle unite tavole di disegno, in cui:
- le figure 1 e 2 mostrano rispettive viste prospettiche frontale e posteriore di una macchina per la preparazione di cocktail secondo la presente invenzione. Con riferimento alle allegate figure, con il numero 1 è indicata una macchina per la preparazione di cocktail secondo la presente invenzione.
In particolare, la macchina 1 è una macchina "da banco" per la preparazione di cocktail immediatamente fruibili alla clientela.
In altre parole, la macchina 1 è una macchina automatica o semi-automatica in grado di miscelare gli ingredienti del cocktail preparandolo e mettendolo a disposizione dell'utilizzatore (il cliente).
La macchina 1 comprende dunque un telaio 2 provvisto di almeno una base di appoggio 2a ad un piano di sostegno (come ad esempio il bancone del locale).
Nella forma realizzativa preferita, la base presenta lati di dimensioni comprese tra 20 cm e 60 cm, preferibilmente di circa 40 cm.
Al telaio 2 sono inoltre associate una pluralità di stazioni operative 3, le quali sono disposte lungo un prefissato percorso "P".
Al fine di traslare il bicchiere 100 lungo tale percorso "P", la macchina 1 comprende mezzi di movimentazione 4 del bicchiere 100.
Dunque, a ciascuna stazione operativa 3 della macchina 1 corrisponde una zona operativa.
Preferibilmente, tali mezzi di movimentazione 4 definiscono un piano di appoggio "A" del bicchiere 100 (o dei bicchieri).
Più precisamente, i mezzi di movimentazione 4 definiscono un piano mobile configurato per traslare ciascun bicchiere 100 lungo il percorso "P", e dunque tra le stazioni operative 3.
Dunque, tali mezzi di movimentazione 4 sono provvisti di un corpo mobile 5 definente il piano di appoggio "A" per il bicchiere 100 e configurato per muoversi lungo il percorso "P".
Preferibilmente, a tale corpo mobile 5 è associato un attuatore 6, il quale è configurato per conferirgli un moto discontinuo, al fine di consentire al bicchiere 100 di sostare in ciascuna stazione operativa 3 per un prefissato intervallo di tempo.
Dunque, i mezzi di movimentazione 4 presentano una pluralità di posizioni operative, in numero almeno parti al numero di stazioni (o sottostazioni) della macchina 1.
A tale proposito, il corpo mobile 5 presenta una pluralità di sedi di alloggiamento di un bicchiere 100 conformate per fungere da invito per il collocamento del bicchiere sul piano di appoggio "A" favorendone la stabilità.
Nella forma realizzativa illustrata, i mezzi di movimentazione 4 comprendono almeno una tavola rotante 5a (definente il corpo mobile 5) girevolmente associata al telaio 2. Dunque, in tale forma di realizzazione, il percorso "P" presenta sostanzialmente una conformazione circolare.
In questa luce, le stazioni operative 3 sono tra loro angolarmente spaziate, disposte lungo tale percorso "P" circolare.
1/ attuatore 6 è collegato alla tavola rotante 5a in modo da metterla in rotazione.
Preferibilmente, 1'attuatore 6 è alloggiato in corrispondenza della base 2a del telaio 2 (al di sotto del piano di appoggio "A") ed è collegato alla tavole rotante 5a mediante mezzi di trasmissione del moto (preferibilmente a cinghia).
Si noti che, in una forma realizzativa alternativa, il corpo mobile dei mezzi di movimentazione potrebbe anche essere definito da un nastro trasportatore, a sviluppo sia lineare che circolare, in funzione della disposizione del binario di guida.
Preferibilmente, inoltre, la macchina 1 comprende un'unità di controllo 7 associata ai mezzi di movimentazione 4 ed alla pluralità di stazioni operative 3 e configurata per correlarne l'attivazione. In altre parole, l'unità di controllo 7 è configurata per azionare ciascuna stazione operativa 3 quando i mezzi di movimentazione 4 hanno terminato il movimento (più precisamente il singolo passo) ed il bicchiere 100 si trova correttamente posizionato.
Preferibilmente, l'unità di controllo 7 (ad esempio un PLC) è collocata in corrispondenza della base 2a del telaio 2, al di sotto del piano di appoggio "A" del bicchiere 100.
A tale proposito, la macchina 1 comprende un dispositivo di interfaccia 8 con un operatore operativamente connesso con l'unità di controllo 7.
Tale dispositivo di interfaccia 8 è preferibilmente configurato per permettere all'operatore di impostare un numero desiderato di cocktail da realizzare e per inviare all'unità di controllo 7 un segnale rappresentativo di tale numero di cocktail.
Inoltre, il dispositivo di interfaccia 8 può essere configurato per consentire all'operatore di selezionare la tipologia di cocktail da realizzare.
In tale circostanza, la macchina 1 presenta un numero di stazioni operative 3 tali da consentire una variabilità negli ingredienti del cocktail, permettendo sia la selezione del quantitativo (numero) che la tipologia del cocktail da preparare.
In questa luce, l'unità di controllo 7 è configurata per attivare le stazioni operative 3 in funzione di quanto impostato dall'operatore mediante il dispositivo di interfaccia 8.
Nella forma realizzativa di base, l'unità di controllo 7 è programmata per comandare le stazioni operative 3 ed i mezzi di movimentazione 4 in funzione del numero di un segnale ricevuto dal dispositivo di interfaccia 8 e rappresentativo del numero di cocktail impostato dall'operatore, valutando autonomamente:
- quanti passi i mezzi di movimentazione 4 dovranno svolgere;
- in corrispondenza di quali passi attivare ciascuna stazione operativa 3.
Nella forma realizzativa preferita, il dispositivo di interfaccia 8 è definito da un tastierino (o touch screen), preferibilmente provvisto di display di visualizzazione, collegato al telaio 2, esternamente ad esso, per essere facilmente contattabili dall'operatore. Alternativamente, il dispositivo di interfaccia 8 è definito da una coppia di pulsanti (ovvero un primo ed un secondo pulsante), ciascuno operativamente connesso all'unità di controllo 7 e configurato per impartire a detta unità di controllo 7 un prefissato comando.
Più precisamente, il primo pulsante è configurato per segnalare all'unità di controllo 8 di comandare i mezzi di movimentazione e le stazioni operative 3 per eseguire un unico step, o passo operativo, del ciclo di realizzazione del cocktail. Vantaggiosamente, ciò consente all'operatore di azionare i mezzi di movimentazione 4 il minimo indispensabile per ricaricare la macchina con un successivo bicchiere 100. Ciò risulta essere particolarmente utile in caso di ordini multipli da parte della clientela (ovvero 2 o più cocktail).
Al contrario, il secondo pulsante è invece configurato per segnalare all'unità di controllo 8 di comandare i mezzi di movimentazione e le stazioni operative 3 per eseguire in modo da eseguire il ciclo di preparazione del cocktail completo, in cui sostanzialmente tutte le stazioni operative 3 vengono attivate in successione (ovvero in step successivi) per realizzare il cocktail. Ciò risulta essere particolarmente utile all'operatore quando debba comandare la preparazione di un unico cocktail, oppure una volta concluso il caricamento di una pluralità di cocktail sulla macchina 1.
In questa luce, preferibilmente, la macchina 1 comprende un'unità di stoccaggio (non illustrata) di bicchieri 100 collegata al telaio 2, dimensionata per alloggiare una moltitudine di bicchieri 100 (ad esempio impilati) e provvista di un organo caricatore configurato per selezionare e trasportare un numero di bicchieri pari al numero impostato dall'operatore in corrispondenza delle stazioni operative 3 (ed in particolare della prima stazione operativa).
Inoltre, al fine di consentire all'operatore di allontanarsi durante il suo funzionamento, la macchina 1 è dotata di un'unità di raccolta (non illustrata) disposta operativamente a valle dell'ultima stazione operativa 3 per ricevere una pluralità di cocktail realizzati in attesa che l'operatore li prelevi per servirli ai clienti.
Vantaggiosamente, in tal modo l'operatore ha la possibilità di dedicarsi ad altre attività in attesa che la macchina abbia terminato la preparazione di tutti i cocktail impostati.
Preferibilmente, inoltre, la macchina 1 comprende mezzi di rilevamento 9 operativamente associati alle stazioni operative 3 e configurati per inviare all'unità di controllo 7 un segnale rappresentativo della presenza del bicchiere 100 in corrispondenza di ciascuna stazione operativa 3.
In tale forma realizzativa, l'unità di controllo 7 è configurata per abilitare o disabilitare l'attivazione della stazione operativa 3 in funzione del segnale ricevuto.
Tali mezzi di rilevamento 9 possono essere utilizzati come elementi di controllo o come elementi di sicurezza.
Nel primo caso, non è necessario che l'operatore imposti il numero di cocktail mediante il dispositivo di interfaccia in quanto la macchina 1 è completamente autonoma e l'unità dio controllo 7 è configurata per attivare le stazioni operative 3 ed i mezzi di movimentazione 4 in risposta ad un segnale dei mezzi di rilevamento 9 rappresentativo della presenza del bicchiere 100.
Alternativamente, i mezzi di rilevamento 9 possono essere utilizzati unicamente come elementi di sicurezza per evitare che le stazioni operative 3 vengano attivate dall'unità di controllo in assenza del bicchiere (a causa di imprevisti, come inceppamenti, cadute etc..). In tale forma realizzativa, dunque, l'unità di controllo 7 è configurata per disattivare una stazione operativa 3 in risposta ad un segnale rappresentativo dell'assenza del bicchiere 100 in tale stazione, indipendentemente dal valore impostato dall'operatore mediante il dispositivo di interfaccia 8.
Dunque, in tal caso i mezzi di rilevamento 9 hanno sostanzialmente funzione di inibitori per il funzionamento delle stazioni operative 3.
Nella forma realizzativa preferita, i mezzi di rilevamento 9 sono definiti da sensori di presenza (ad esempio ottici, capacitivi etc..).
Secondo l'invenzione la pluralità di stazioni operative 3 comprende almeno una prima stazione di erogazione 10 configurata per rilasciare all'interno del bicchiere 100 uno o più ingredienti solidi 50.
Preferibilmente, è collocata in una zona di ingresso della macchina 1, in quanto l'erogazione degli ingredienti solidi è la fase preliminare nella preparazione di cocktail pestati.
Di conseguenza, tale prima stazione di erogazione 10 è collocata immediatamente a valle di (oppure, preferibilmente, corrisponde ad) una zona di ingresso del bicchiere 100.
Più precisamente, la prima stazione di erogazione 10 è collocata a valle dell'unità di stoccaggio. Dunque, l'organo caricatore è configurato per trasportare i bicchieri 100 (vuoti) in corrispondenza della prima stazione i erogazione 10.
Preferibilmente, la prima stazione di erogazione 10 comprende un dispositivo di alimentazione 11 di spezzoni di frutta 51a.
In particolare, tale dispositivo di alimentazione 11 è provvisto di un contenitore Ila per una pluralità di frutti 51 collegato al telaio 2 e di un organo di taglio llb configurato per realizzare i suddetti spezzoni di frutta 51a e rilasciarli all'interno del bicchiere 100. Nella forma realizzativa illustrata (e preferita), i frutti 51 sono lime, ingrediente cardine per la realizzazione del mojito.
Preferibilmente, il contenitore Ila è rigidamente connesso al telaio 2 e collocato al di sopra del piano di appoggio "A".
A tale proposito, si noti che il telaio 2 comprende una porzione di testa 2b (opposta alla base 2a) sormontante il piano di appoggio "A" (e dunque la tavola rotante 5a) e conformato per accogliere uno o più contenitori ed azionamenti delle stazioni operative 3.
Dunque, il telaio 2 presenta la base 2a, la porzione di testa 2b ed una porzione operativa 2c interposta tra le due. Il telaio 2 è quindi strutturato su più livelli tra loro sovrapposti (incolonnati) in modo da ridurre notevolmente il proprio ingombro superficiale. In altre parole, il telaio 2 presenta uno sviluppo principalmente verticale.
In particolare, il contenitore Ila del suddetto dispositivo di alimentazione 11 è collegato (fissato) alla porzione di testa 2b del telaio 2.
Preferibilmente, il contenitore Ila presenta almeno una porzione terminale conformata tramoggia per consentire di ordinare la distribuzione dei frutti 51.
Secondo quanto illustrato, a partire da tale contenitore Ila si diparte uno scivolo Ile interposto tra il contenitore Ila stesso (in particolare la porzione terminale) e l'organo di taglio llb.
Tale scivolo Ile è dimensionato per consentire il passaggio in successione ordinata dei frutti 51 (ovvero di un unico frutto alla volta).
In tal modo è assicurato che un unico frutto 51 raggiunga l'organo di taglio llb per essere separato in una pluralità di spezzoni 51a, evitando inceppamenti della macchina 1.
Nella forma realizzativa illustrata, tale organo di taglio llb è definito da una ghigliottina 12 mobile tra una posizione sollevata, di riposo, ed una posizione abbassata, operativa, in cui interagisce con il frutto 51.
Tale ghigliottina 12 è dunque provvista di una lama 12a. Si noti che tale lama 12a può avere le più svariate conformazioni in funzione della forma che si desidera conferire allo spezzone 51a.
La prima stazione di erogazione 10 comprende inoltre un dispositivo di rilascio 13 di un dolcificante provvisto di mezzi dosatori 13a collocati al di sopra del piano di appoggio "A" del bicchiere 100, in una zona di stazionamento di detto bicchiere 100, al fine di erogare il dolcificante all'interno del bicchiere 100.
Preferibilmente, il dispositivo di rilascio 13 è disposto operativamente a valle del dispositivo di alimentazione 11. Alternativamente, tuttavia, tale dispositivo potrebbe essere collocato anche a monte del dispositivo di alimentazione 11, in corrispondenza della zona di ingresso della macchina 1.
Il dispositivo di rilascio 13 è dunque collocato lungo il percorso "P" al di sopra della tavola rotante 5a.
Più precisamente, analogamente al dispositivo di alimentazione 11, è collegato (fissato) alla porzione di testa 2b del telaio 2.
In dettaglio, il dispositivo di rilascio 13 comprende un serbatoio 13b di dolcificante ancorato al telaio 2 e presentante una bocca di uscita (non illustrata) associata ai mezzi dosatori 13a.
Si noti che, secondo la forma realizzativa illustrata, il dolcificante è definito da zucchero (di canna) , ingrediente cardine per la realizzazione del mojito.
Associato alla prima stazione di erogazione 10 è anche un dispositivo dispensatore 14 di foglie aromatiche 52. Il dispositivo dispensatore 14 è collocato lungo il percorso "P" al di sopra della tavola rotante 5a.
Più precisamente, tale dispositivo dispensatore 14 è provvisto di un serbatoio 14a di foglie 52 e di un gruppo erogatore 14b collocati al di sopra del piano di appoggio "A" del bicchiere 100, in una zona di stazionamento di detto bicchiere 100, al fine di erogare il dolcificante all'interno del bicchiere 100.
Preferibilmente, il gruppo erogatore 14b comprende mezzi di trascinamento 15 configurati per prelevare le foglie aromatiche 52 dal serbatoio 14a rilasciandole all'interno del bicchiere 100.
Analogamente ai dispositivi di alimentazione 11 e di rilascio 13, il serbatoio 14a del dispositivo dispensatore 14 è collegato (fissato) alla porzione di testa 2b del telaio 2.
51 noti che, secondo la forma realizzativa illustrata, le foglie aromatiche 52 sono definite da foglie di menta, ingrediente cardine per la realizzazione del mojito.
Dunque, la prima stazione di erogazione 10 comprende, in successione:
- il dispositivo di alimentazione 11 di spezzoni di frutta 51a,
- il dispositivo di rilascio 13 di dolcificante,
- il dispositivo dispensatore 14 di foglie aromatiche 52.
Tutti e tre di dispositivi 11, 13, 14 sono disposti lungo il percorso "P" in modo da erogare il rispettivo ingrediente solido 50 all'interno del bicchiere 100.
Si noti che la sequenza di disposizione dei dispositivi può variare, in funzione del cocktail da realizzare ed in funzione di specifiche dimensionali.
Tuttavia, nella forma realizzativa illustrata, il dispositivo di rilascio 13 di dolcificante è interposto tra il dispositivo di alimentazione 11 di spezzoni di frutta 51a (posto in prossimità della zona di ingresso della macchina 1) ed il dispositivo dispensatore 14 di foglie aromatiche 52.
Si noti inoltre che, per consentire una corretta erogazione di prodotti, ciascuna dispositivo 11, 13, 14 definisce una sottostazione della prima stazione di erogazione 10.
Dunque, i mezzi di movimentazione 4 (in particolare l'attuatore 6) sono configurati per arrestare il movimento del corpo mobile 5 (in particolare della tavola rotante 5a) in ciascuna sottostazione, ovvero in corrispondenza di ciascuno dei dispositivi di alimentazione 11, di rilascio 13 e dispensatore 14.
La macchina 1 comprende inoltre, a valle della prima stazione di erogazione 10, una stazione di pressatura 16 provvista di almeno un elemento pressore 16a mobile in avvicinamento ed allontanamento dal bicchiere 100 per eseguire una pigiatura degli ingredienti solidi 50 presenti all'interno del bicchiere 100 stesso in uscita dalla prima stazione di erogazione 10.
Tale stazione di pressatura 16 è collocata lungo il percorso "P", a valle della prima stazione di erogazione 10.
Più precisamente, l'elemento pressore 16a è disposto al di sopra del piano di appoggio "A" ed è mobile in avvicinamento ed allontanamento dallo stesso per eseguire una pigiatura di tali ingredienti solidi 50. Tale elemento pressore 16a è conformato a "pestello", ovvero l'utensile utilizzato dai barman per eseguire manualmente il pestaggio degli ingredienti solidi 50.
Tale elemento pressore 16a presenta preferibilmente una misura tale da occupare almeno il 60% della sezione del bicchiere 100, in modo fa premere uniformemente tutti gli ingredienti solidi 50 all'interno.
In questa luce, in una forma realizzativa non illustrata, l'elemento pressore potrebbe anche presentare una pluralità di teste operative tra loro affiancate .
Per movimentare l'elemento pressore 16a, la stazione di pressatura 16 comprende un azionamento 16b collegato al telaio 2 (in particolare alla porzione di testa 2b) e configurato per conferire all'elemento pressore 16a un movimento alternato di avvicinamento/allontanamento dal piano di appoggio "A".
Preferibilmente, l'azionamento 16 è di tipo lineare. Nella forma realizzativa illustrata, l'azionamento 16 è definito da un pistone elettrico 17 (controllato dall'unità di controllo 7). Alternativamente, tuttavia, tale azionamento potrebbe essere definito da un pistone idraulico o pneumatico.
Inoltre, in una forma di realizzazione alternativa, l'azionamento 16b potrebbe essere di tipo rotativo, collegato all'elemento pressore 16a mediante un accoppiamento pignone-cremagliera, biella-manovella o simili .
In una forma di realizzazione, non illustrata, la macchina 1 comprende due stazioni di pressatura tra le quali è interposto il dispositivo dispensatore di foglie aromatiche. Ciò risulta particolarmente vantaggioso per conferire al cocktail una qualità maggiore differenziando la forza di pigiatura (pestaggio) impartita ai primi ingredienti solidi (frutta e dolcificante) rispetto alle foglie aromatiche 52, che se eccessivamente pressate rischiano di rilasciare note amare .
Secondo l'invenzione, la macchina 1 comprende inoltre una seconda stazione di erogazione 18 configurata per rilasciare all'interno del bicchiere 100 uno o più ingredienti liquidi 53.
Dunque, la stazione di pressatura 16 è operativamente interposta tra detta prima 10 e detta seconda stazione di erogazione 18.
Tale seconda stazione di erogazione 18 comprende almeno un erogatore 18a di ingredienti liquidi 53 per completare la realizzazione del cocktail.
Preferibilmente gli erogatori 18a sono almeno due, ciascuno collegato (mediante tubazioni 19) ad un rispettivo serbatoio o bottiglia 20 di ingrediente liquido (che può essere alcolico od analcolico).
Nella forma realizzativa preferita, la seconda stazione di erogazione 18 comprende almeno un gruppo di sostegno 21 di una bottiglia 20 collegato al telaio 2 della macchina 1 (in particolare alla porzione di testa 2b) e conformato per sostenerla con il collo rivolto verso il basso .
In altre parole, il gruppo di sostegno 21 si erge a partire dalla porzione di testa 2b del telaio 2 ed è conformato per sostenere la bottiglia 21 con il proprio collo (ovvero la strizione dalla quale esce il liquido) orientato verso la porzione di testa 2b stessa.
Chiaramente, l'attivazione degli erogatori 18a è comandata dall'unità di controllo 7.
Nella forma realizzativa preferita, in cui la macchina 1 è programmata per realizzare il mojito, gli ingredienti liquidi sono ruhm ed acqua gasata. In tale forma di realizzazione, entrambi sono stoccati in un'apposita bottiglia 20 ancorata al gruppo di sostegno 20. Alternativamente, quantomeno l'acqua (o la soda) potrebbero essere stoccati in un fusto o simili posto al di sotto del bancone.
Preferibilmente, la macchina 1 comprende inoltre una stazione di erogazione 22 di ghiaccio 55 operativamente interposta tra la stazione di pressatura 16 e la seconda stazione di erogazione 18 per rilasciare ghiaccio 55 all'interno del bicchiere 100 a valle della pigiatura. Preferibilmente, la stazione di erogazione 22 è configurata per erogare ghiaccio tritato.
In questa luce, tale stazione di erogazione 22 di ghiaccio 55 è provvista di un serbatoio 22a almeno in parte coibentato per il contenimento di ghiaccio 55 e di un organo tritaghiaccio 22b associato ad una bocca di uscita (non illustrata) del serbatoio 22a per erogare ghiaccio tritato all'interno del bicchiere 100.
Dunque, nella forma realizzativa preferita, la macchina comprende:
- la prima stazione di erogazione 10 di ingredienti solidi suddivisa in:
- una prima sottostazione provvista di un dispositivo di alimentazione il di spezzoni di frutta 51a;
- una seconda sottostazione provvista di un dispositivo di rilascio 13 di un dolcificante;
- una terza sottostazione provvista di un dispositivo dispensatore 14 di foglie aromatiche 52;
- la stazione di pressatura 16;
- la stazione di erogazione 22 di ghiaccio 55;
- la seconda stazione di erogazione 22 di ingredienti liquidi.
In questa luce, i mezzi di movimentazione 4 presentano almeno sei posizioni operative ed almeno altrettante sedi di alloggiamento (sulla tavola rotante).
Oggetto della presente invenzione è anche un metodo per la preparazione di cocktail, preferibilmente mediante l'utilizzo della macchina 1.
Tale metodo prevede di predisporre un bicchiere 100 in corrispondenza di una prima zona operativa (corrispondente alla prima stazione di erogazione 10) e di erogare uno o più ingredienti solidi 50 mediante un primo gruppo di erogazione 10.
In particolare, la fase di erogazione è suddivisa in una pluralità di sottofasi.
Una prima sottofase prevede un'erogazione di spezzoni di frutta 51a all'interno del bicchiere 100, preferibilmente mediante il dispositivo di alimentazione 11 precedentemente descritto. Come accennato in precedenza, tali spezzoni di frutto 51a sono preferibilmente spicchi di lime.
In una seconda sottofase, una predeterminata dose di dolcificante viene rilasciata all'interno del bicchiere, preferibilmente mediante il dispositivo di rilascio 13. In una terza sottofase, il dispositivo dispensatore 14 eroga una pluralità di foglie aromatiche 52 (menta) all'interno del bicchiere 100.
Tali sottofasi possono essere eseguite in qualsivoglia ordine. Tuttavia, nella forma di attuazione preferita, le suddette sottofasi sono eseguite nell'ordine in cui sono state riportate.
Si noti che ciascuna sottofase presenta una prefissata durata temporale al termine delle quali il bicchiere 100 viene movimentato da una sottostazione alla successiva. Inoltre, al termine dell'ultima sottofase, il bicchiere viene spostato (automaticamente) dalla prima zona operativa in una seconda zona operativa (corrispondente alla stazione di pressatura 16).
In tale seconda zona operativa avviene una fase di pigiatura di detti uno o più ingredienti solidi all'interno del bicchiere 100, mediante l'elemento pressore 16a (automatizzato).
La fase di pigiatura può avvenire in un singolo passo, oppure in passate successive.
Successivamente, il bicchiere 100 viene movimentato dalla seconda zona operativa in una terza zona operativa (corrispondente alla seconda stazione di erogazione 18). La movimentazione è eseguita in modo automatizzato mediante la tavola rotante 5a.
Nella terza zona operativa, uno o più ingredienti liquidi vengono erogati all'interno del bicchiere mediante mezzi erogatori collegati a serbatoi di tali ingredienti liquidi (come ad esempio bottiglie o fusti). Terminata l'erogazione, il bicchiere 100 viene prelevato da parte di un operatore e servito al cliente.
Si noti che, nella forma di attuazione preferita, il metodo prevede una fase di erogazione di ghiaccio 55 all'interno del bicchiere 100, eseguita a valle della fase di pigiatura ed in corrispondenza di una ulteriore zona operativa (interposta tra la seconda e la terza zona operativa).
Più precisamente, la fase di erogazione di ghiaccio 55 comprende le seguenti sottofasi:
- prelevamento automatico di ghiaccio 55 da un serbatoio coibentato 22a;
- tritatura del ghiaccio 55 mediante un dispositivo tritaghiaccio 22b;
- rilascio del ghiaccio 55 tritato all'interno del bicchiere 100.
Preferibilmente, qualora le ordinazioni dovessero essere molteplici, è possibile per l'operatore impostare un numero di cocktail da realizzare mediante un dispositivo di interfaccia 8 e, conseguentemente, predisporre di un numero di bicchieri 100 almeno pari al numero di cocktail da realizzare impostato.
Tale predisposizione può essere fatta contestualmente all'impostazione, oppure eseguita preliminarmente mediante il posizionamento di una pluralità di bicchieri 100 in un apposito organo caricatore della macchina 1. L'invenzione raggiunge gli scopi preposti e consegue importanti vantaggi.
Infatti, l'utilizzo di una macchina automatica per la completa realizzazione del cocktail (in particolare di cocktail pestati, quale è il mojito) consente di velocizzare il processo liberando l'operatore per altre attività (quali la cassa, servizio ai tavoli, pulizia del bancone, etc..).
Inoltre, la possibilità di ottenere gli spicchi di lime automaticamente, a partire dal frutto intero, elimina la necessità di assumere personale addetto alla preparazione di tali ingredienti preliminarmente all'apertura del locale.
Stesso dicasi per la realizzazione del ghiaccio tritato, il quale viene ottenuto direttamente dai "classici" cubetti senza che vi sia necessità di una preparazione anticipata .
Si noti inoltre che la presenza di un dispositivo di interfaccia con cui l'operatore può selezionare il numero di cocktail desiderati gli consente di ridurre notevolmente il tempo di attesa per i clienti in coda al bancone .

Claims (18)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Macchina per la preparazione di cocktail, comprendente: - un telaio (2) provvisto di almeno una base di appoggio (2a) ad un piano di sostegno; - una pluralità di stazioni operative (3) associate al telaio (2) disposte lungo un prefissato percorso (P); - mezzi di movimentazione (4) di un bicchiere (100) lungo detto percorso (P); caratterizzata dal fatto che detta pluralità di stazioni operative (3) comprende: - una prima stazione di erogazione (10) configurata per rilasciare all'interno del bicchiere (100) uno o più ingredienti solidi (50); - una seconda stazione di erogazione (18) configurata per rilasciare all'interno del bicchiere (100) uno o più ingredienti liquidi (53); - una stazione di pressatura (16) operativamente interposta tra detta prima (10) e detta seconda stazione di erogazione (18) e provvista di almeno un elemento pressore (16a) mobile in avvicinamento ed allontanamento da detto bicchiere (100) per eseguire una pigiatura di detti uno o più ingredienti solidi (50) all'interno del bicchiere (100).
  2. 2. Macchina secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che i mezzi di movimentazione (4) definiscono un piano di appoggio (A) di detto bicchiere (100); detto elemento pressore (16a) essendo disposto al di sopra di detto piano di appoggio (A) e mobile in avvicinamento ed allontanamento dallo stesso per eseguire una pigiatura di detti uno o più ingredienti solidi (50) all'interno del bicchiere (100).
  3. 3. Macchina secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di movimentazione (4) comprendono un corpo mobile (5) definente il piano di appoggio (A) e configurato per muoversi lungo il percorso (P) ed un attuatore (6) associato al corpo mobile (5) e configurato per conferirgli un moto discontinuo, al fine di consentire al bicchiere (100) di sostare in ciascuna stazione operativa 3 per un prefissato intervallo di tempo.
  4. 4. Macchina secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di movimentazione (4) comprendono una tavola rotante (5a) definente il piano di appoggio (A) e girevolmente associata al telaio (2) per traslare detto bicchiere (100) lungo un percorso (P) sostanzialmente circolare; dette stazioni operative (3) essendo tra loro angolarmente spaziate in modo da essere disposte lungo detto percorso (P).
  5. 5. Macchina secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta prima stazione di erogazione (10) comprende un dispositivo di alimentazione (il) di spezzoni di frutta (51a) provvisto di un contenitore per una pluralità di frutti (51) collegato al telaio (2) e di un organo di taglio (12) configurato per realizzare detti spezzoni di frutta (51a) e rilasciarli all'interno del bicchiere (100).
  6. 6. Macchina secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta prima stazione di erogazione (10) comprende un dispositivo di rilascio (13) di un dolcificante provvisto di mezzi dosatori (13a) collocati al di sopra di detto bicchiere (100) per erogare detto dolcificante all'interno del bicchiere (100).
  7. 7. Macchina secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta prima stazione di erogazione (10) comprende un dispositivo dispensatore (14) di foglie (52) aromatiche provvisto di un serbatoio (14a) di dette foglie (52) e di mezzi di trascinamento (14b) configurati per prelevare dette foglie (52) aromatiche dal serbatoio (14a) rilasciandole all'interno del bicchiere (100).
  8. 8. Macchina secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta pluralità di stazioni operative (3) comprende una stazione di erogazione (22) di ghiaccio (55) operativamente interposta tra detta stazione di pressatura (16) e detta seconda stazione di erogazione (18) per rilasciare ghiaccio (55) all'interno del bicchiere (100) a valle della pigiatura.
  9. 9. Macchina secondo la rivendicazione 8, caratterizzata dal fatto che detta stazione di erogazione (22) di ghiaccio è provvista di un serbatoio (22a) almeno in parte coibentato per il contenimento di ghiaccio (55) e di un organo tritaghiaccio (22b) associato ad una bocca di uscita di detto serbatoio (22a) per erogare (55) ghiaccio tritato all'interno del bicchiere (100).
  10. 10. Macchina secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere un'unità di controllo (7) associata ai mezzi di movimentazione (4) ed alla pluralità di stazioni operative (3) e configurata per comandarne e correlarne 1'attivazione .
  11. 11. Macchina secondo la rivendicazione 10, caratterizzata dal fatto di comprendere mezzi di rilevamento (9) operativamente associati alle stazioni operative (3) e configurati per inviare all'unità di controllo (7) un segnale rappresentativo della presenza del bicchiere (100) in corrispondenza di ciascuna di dette stazioni operative (3); detta unità di controllo (7) essendo configurata per attivare o disattivare le stazioni operative (3) in funzione del segnale ricevuto.
  12. 12. Macchina secondo la rivendicazione 10 o la 11, caratterizzata dal fatto di comprendere un dispositivo di interfaccia (8) con un utente operativamente connesso con detta unità di controllo (7); detto dispositivo di interfaccia (8) essendo configurato per inviare a detta unità di controllo (7) un segnale rappresentativo di un numero di cocktail da preparare impostato dall'utente.
  13. 13. Metodo per la preparazione di cocktail, caratterizzato dal fatto di comprendere le fasi di: - predisposizione di un bicchiere (100) in corrispondenza di una prima zona operativa; - erogazione di uno o più ingredienti solidi (50) all'interno di una prima stazione di erogazione (10); - movimentazione del bicchiere (100) da detta prima zona operativa in una seconda zona operativa; - pigiatura di detti uno o più ingredienti solidi (50) all'interno del bicchiere (100) mediante un elemento pressore (16a) automatizzato; - movimentazione del bicchiere (100) da detta seconda zona operativa in una terza zona operativa; - erogazione di uno o più ingredienti liquidi (53) all'interno di una seconda stazione di erogazione (18); - prelevamento del bicchiere (100) da parte di un operatore.
  14. 14. Metodo secondo la rivendicazione 13, caratterizzato dal fatto di comprendere, a monte di detta fase di predisposizione del bicchiere (100) in corrispondenza di una prima zona operativa, una fase di impostazione da parte di un operatore, mediante un dispositivo di interfaccia (8), del numero di fasi operative da realizzare in successione in funzione del numero di cocktail da realizzare.
  15. 15. Metodo secondo la rivendicazione 13 o la 14, caratterizzato dal fatto che detta fase di erogazione di uno o più ingredienti solidi (50) comprende le seguenti sottofasi: - prelevamento di almeno un frutto (51) da un contenitore (ila); - taglio di detto frutto (51) in una pluralità di spezzoni (51a) mediante un organo di taglio (12) automatico; - rilascio di una pluralità di detti spezzoni (51a) all'interno di detto bicchiere (100).
  16. 16. Metodo secondo una qualunque delle rivendicazioni dalla 13 alla 15, caratterizzato dal fatto di comprendere una fase di erogazione di ghiaccio (55) all'interno del bicchiere (100) a valle della fase di pigiatura ed in corrispondenza di una ulteriore zona operativa.
  17. 17. Metodo secondo la rivendicazione 16, caratterizzato dal fatto detta fase di erogazione di ghiaccio (55) comprende le seguenti sottofasi: - prelevamento automatico di ghiaccio (55) da un serbatoio coibentato (22a); - tritatura del ghiaccio (55) mediante un dispositivo tritaghiaccio (22b); - rilascio del ghiaccio (55) tritato all'interno del bicchiere (100).
  18. 18. Metodo secondo la rivendicazione 16 o la 17, caratterizzato dal fatto che detta fase di movimentazione del bicchiere (100) da detta seconda zona operativa in detta terza zona operativa si suddivide in almeno : - una prima sottofase di movimentazione del bicchiere (100) dalla seconda zona operativa alla ulteriore zona operativa, ed - una seconda sottofase di movimentazione dalla ulteriore zona operativa alla terza zona operativa.
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