ITBO20120240A1 - Procedimento per la produzione di filati interlacciati - Google Patents

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ITBO20120240A1
ITBO20120240A1 IT000240A ITBO20120240A ITBO20120240A1 IT BO20120240 A1 ITBO20120240 A1 IT BO20120240A1 IT 000240 A IT000240 A IT 000240A IT BO20120240 A ITBO20120240 A IT BO20120240A IT BO20120240 A1 ITBO20120240 A1 IT BO20120240A1
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IT
Italy
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thread
nylon
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rigid
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IT000240A
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Roberto Gorgaini
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Gorgaini Graziano
Roberto Gorgaini
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    • DTEXTILES; PAPER
    • D02YARNS; MECHANICAL FINISHING OF YARNS OR ROPES; WARPING OR BEAMING
    • D02GCRIMPING OR CURLING FIBRES, FILAMENTS, THREADS, OR YARNS; YARNS OR THREADS
    • D02G3/00Yarns or threads, e.g. fancy yarns; Processes or apparatus for the production thereof, not otherwise provided for
    • D02G3/22Yarns or threads characterised by constructional features, e.g. blending, filament/fibre
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    • D02G3/328Elastic yarns or threads ; Production of plied or cored yarns, one of which is elastic containing elastane
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    • D03D27/06Warp pile fabrics
    • D03D27/08Terry fabrics

Description

Descrizione
PROCEDIMENTO PER LA PRODUZIONE DI FILATI INTERLACCIATI
Campo tecnico
La presente invenzione ha per oggetto un procedimento per la produzione di filati interlacciati e il filato così ottenuto, in particolare per la realizzazione di tessuti a spugna e simili.
Arte nota
È noto che nella produzione dei tessuti vengono attualmente utilizzati sovente filati compositi, costituiti ad esempio da un filo interno elastico, in particolare un elastomero, rivestito esternamente da un filo di copertura dotato di minore elasticità, quale il nylon, il poliestere, il polipropilene e simili.
Per la realizzazione di tali filati compositi, si à ̈ da tempo diffuso il procedimento noto come interlacciatura, consistente in sostanza nel far passare entrambi i fili, ovvero il filo elastomerico e il filo di copertura, in un dispositivo di unione reciproca mediante un getto d'aria in pressione, usualmente denominato jet di interlacciatura. Tale dispositivo prevede un ugello che emette un getto di aria in pressione all'interno di un condotto, attraverso il quale sono fatti passare il filo elastomerico e il filo di copertura. La turbolenza generata dal getto di aria in pressione all'interno del condotto determina l'interlacciatura delle fibre dei due fili. Metodi e dispositivi di interlacciatura basati su tale tecnologia sono descritti nei documenti US 4,829,757, US 5,008,992 e US 6,393,817.
In pratica, nell'apparecchiatura che realizza il filato composito, il filo elastomerico e il filo di copertura si svolgono in maniera continua da relative bobine e vengono alimentati al jet di interlacciatura attraverso un percorso definito da una serie di rulli di traino e di stiro.
Secondo una tecnica nota, il filo di copertura viene in precedenza sottoposto a un processo termomeccanico di testurizzazione, atto a far acquistare maggiore elasticità e volume ai filamenti. Il filo di copertura testurizzato viene raccolto in apposite bobine destinate ad essere poi utilizzate nell'apparecchiatura in cui si realizza l'interlacciatura con il filo elastomerico.
Nel settore specificato, à ̈ nota l'esigenza di produrre tessuti a spugna, in grado di assorbire una quantità di acqua relativamente elevata e rendere il tessuto più morbido e soffice. Il tessuto a spugna presenta infatti un ordito ad anelli di filo che conferiscono al tessuto stesso la capacità di trattenere l'acqua. Più in particolare, tale tipo di tessuto viene usualmente fabbricato mediante la formazione di un duplice ordito. È infatti prevista la formazione di un primo ordito di fondo, che costituisce la base del tessuto, su cui si realizza un secondo ordito cosiddetto di riccio che forma la superficie ad anelli.
Per la produzione dei tessuti a spugna à ̈ attualmente necessario l'impiego di macchine apposite.
Presentazione dell’invenzione
Il compito della presente invenzione à ̈ quello di escogitare un procedimento che consenta di operare in maniera semplice la produzione di filati interlacciati di nuova concezione, nonché il filato così ottenuto.
Nell'ambito di tale compito, Ã ̈ ulteriore scopo della presente invenzione quello di fornire un procedimento per la produzione di filati interlacciati particolarmente idonei alla realizzazione di tessuti a spugna.
Un altro scopo dell’invenzione à ̈ quello di fornire un procedimento che sia agevolmente realizzabile mediante le convenzionali macchine per la produzione di filati interlacciati.
Un altro scopo dell’invenzione à ̈ quello di fornire un filato composito di semplice concezione dotato di elevate caratteristiche di elasticità e di resistenza, di impiego versatile, nonché di costo relativamente economico.
Gli scopi citati vengono raggiunti, secondo la presente invenzione, dal procedimento per la produzione di filati interlacciati secondo la rivendicazione 1. Secondo la presente invenzione, il procedimento per la produzione di filati interlacciati prevede di alimentare a un dispositivo di interlacciatura a getto d'aria un primo filo rigido, un secondo filo elastomerico e un terzo filo di nylon o similari testurizzato.
La presente invenzione concerne inoltre un filato composito comprendente un primo filo tessile rigido, un secondo filo elastomerico e un terzo filo di nylon o similari testurizzato, interlacciati mediante l'alimentazione simultanea a un dispositivo di interlacciatura a getto d'aria.
Preferibilmente il primo filo tessile à ̈ un filo testurizzato ad aria.
Preferibilmente il primo filo tessile à ̈ un filo di nylon o poliestere testurizzato ad aria.
Alternativamente il primo filo tessile à ̈ un filo di nylon o poliestere a fibre stirate. Preferibilmente il secondo filo elastomerico à ̈ di Lycra.
Breve descrizione dei disegni
I particolari dell’invenzione risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione dettagliata di forme di esecuzione preferite del procedimento per la produzione di filati interlacciati, illustrato a titolo indicativo negli uniti disegni, in cui:
la figura 1 mostra una vista schematica di una macchina per la produzione di filati interlacciati utilizzabile per realizzazione del procedimento in oggetto;
le figure 2 e 3 mostrano una vista schematica di una diversa macchina per la produzione di filati interlacciati secondo il procedimento in oggetto;
le figure 4 e 5 mostrano schematicamente il filato in oggetto nell'uso.
Forme di realizzazione dell’invenzione
Con particolare riferimento dapprima alla figura 1, si à ̈ indicato con 1 il dispositivo di interlacciatura a getto d'aria, noto anche come jet di interlacciatura, applicato in una macchina per la produzione di filati interlacciati, del tipo definito usualmente Combi. Tale macchina à ̈ dotata infatti di un dispositivo di testurizzazione 2, così da consentire di eseguire in maniera combinata le lavorazioni di interlacciatura e di testurizzazione. Il dispositivo di testurizzazione 2 à ̈ ad esempio del tipo operante mediante falsa torsione, in cui il filo subisce una torsione, un fissaggio termico e una detorsione; la memoria termica del fissaggio conferisce alle singole bave del filo una struttura ondulata.
Al jet di interlacciatura 1 sono alimentati simultaneamente un primo filo tessile 10 rigido, un secondo filo 20 di tipo elastomerico e un terzo filo 30 di nylon o similari opportunamente testurizzato.
Preferibilmente il primo filo 10 Ã ̈ un filo testurizzato ad aria, del tipo noto anche con il nome commerciale Taslan (marchio DuPont).
Il primo filo 10 à ̈ ottenuto preferibilmente da un filato di poliammide, poliestere, polipropilene e similari, le cui fibre sono state alterate mediante il processo di testurizzazione con aria compressa noto come Taslan. Più specificamente, tale filo tessile testurizzato ad aria à ̈ di nylon o di poliestere. La densità lineare delle fibre ovvero il titolo del primo filato à ̈ preferibilmente compreso fra dtex 40 e dtex 200.
Alternativamente à ̈ possibile prevedere che il filo rigido sia un filo di nylon o di poliestere a fibre stirate.
Il secondo filo 20 à ̈ ottenuto preferibilmente da un elastomero ad esempio del tipo noto con il nome commerciale Lycra (marchio DuPont). Il titolo del secondo filato à ̈ preferibilmente compreso fra dtex 11 e dtex 78.
Il terzo filo 30 à ̈ ottenuto preferibilmente da un filato di poliammide quale il nylon, poliestere, polipropilene e similari sottoposto a un opportuno processo termomeccanico di testurizzazione. Il titolo del terzo filato à ̈ preferibilmente compreso fra dtex 13 e dtex 300.
Più in particolare, nella macchina Combi, il primo filo 10 di Taslan si svolge in maniera continua da una bobina 11, lungo un percorso che à ̈ definito da una serie di rulli 12 e attraversa un sensore 13 della presenza di filo. Il filo 10 di Taslan si avvolge su un rullo master 3 della macchina.
Il secondo filo 20 di elastomero si svolge in maniera continua da una bobina 21 mediante un rullo 22 di alimentazione e stiro. Il filo 20 di elastomero si avvolge a sua volta sul rullo master 3 della macchina.
Il terzo filo 30 di nylon o similari si svolge a sua volta in maniera continua da una bobina 31, lungo un percorso definito da una serie di rulli 32. Preferibilmente à ̈ previsto l'impiego di una bobina di filo parzialmente stirato in fase di filatura, noto come filo POY.
Il filo 30 di nylon impegna in successione, nel citato percorso, un rullo di stiro 33 e un forno 34, di tipo a bagno d'olio o elettrico, per il controllo della temperatura in fase di testurizzazione. Il filo 30 di nylon attraversa quindi il dispositivo di testurizzazione 2, dotato di un relativo sensore 35 della presenza di filo. Il filo 30 testurizzato si avvolge a sua volta sul rullo master 3 della macchina.
In uscita dal rullo master 3, i fili 10, 20 e 30 vengono alimentati simultaneamente al jet di interlacciatura 1. Nel jet di interlacciatura 1 ha luogo, in modo noto, l'interlacciatura delle fibre dei fili. Il filato interlacciato 40 così ottenuto viene successivamente avvolto su una bobina di raccolta 41.
Nella figura 2 à ̈ illustrata schematicamente una diversa forma di attuazione del procedimento in oggetto, utilizzante una macchina per la produzione di filati che non dispone di un dispositivo di testurizzazione ma utilizza filati già pronti.
In questo caso, à ̈ fornita alla macchina una bobina 31 di filo di nylon già testurizzato. Il filo 10 di Teslan e il filo 30 di nylon testurizzato sono alimentati al jet di interlacciatura 1 tramite relativi rulli di sovralimentazione 5, 6. Il filo 20 di elastomero à ̈ a sua volta alimentato direttamente al jet di interlacciatura 1.
In uscita dal jet di interlacciatura 1, il filato interlacciato 40 viene avvolto su un rullo 4 di pre-raccolta e successivamente avvolto sulla bobina di raccolta 41. Alternativamente à ̈ possibile prevedere che il filo 10 di Teslan e il filo 30 di nylon testurizzato siano alimentati al jet di interlacciatura 1 tramite un solo rullo di sovralimentazione 5, come illustrato in figura 3.
Il procedimento descritto raggiunge lo scopo di operare in maniera semplice la produzione di filati interlacciati di nuova concezione, particolarmente idonei alla realizzazione di tessuti a spugna. Il filato così ottenuto à ̈ in grado infatti di creare un effetto spugnoso e vellutato, interno o esterno, in tessuti realizzati per mezzo di una convenzionale macchina tessile rettilinea o circolare.
Tale risultato à ̈ ottenuto essenzialmente grazie all'idea inventiva di alimentare simultaneamente a un dispositivo di interlacciatura a getto d'aria un primo filo di Taslan, un secondo filo elastomerico e un terzo filo di nylon o similari testurizzato.
Il filato interlacciato così ottenuto può essere utilizzato per la produzione di tessuti mediante macchine circolari di tipo tradizionali, cioà ̈ non richiede l'impiego di macchine apposite per la produzione di tessuti a spugna. In particolare, nella macchina circolare, il tessuto viene normalmente ottenuto con un filo anteriore e uno posteriore. A seconda dell'inserimento anteriore o posteriore del filo, per effetto della sua composizione si determinano diverse reazioni al rientro del tessuto, in funzione della distanza fra gli aghi della macchina circolare e dello spessore degli aghi utilizzati.
All'uscita dalla macchina, il tessuto ha un rientro differenziato per i diversi componenti del filato interlacciato. In particolare, il filo elastomerico ha un rientro dovuto allo stiro eseguito in fase di produzione e il filo di nylon testurizzato ha un rientro proprio di questo tipo di filato, mentre il filo testurizzato ad aria non ha rientro e provoca pertanto una curva di adattamento, ovvero la formazione di ricci, come illustrato schematicamente in figura 4 in cui si à ̈ indicato con 50 il tessuto esterno o interno.
In figura 5 Ã ̈ illustrato schematicamente come si presenta il rientro in un tessuto che ha come filo unico il filato interlacciato oggetto dell'invenzione.
Un'altra prerogativa del filato così ottenuto à ̈ costituita dal fatto di semplificare, a seconda della combinazione, anche il processo tintoriale. Infatti la combinazione di nylon Taslan, elastomero e nylon testurizzato richiede un unico passaggio in tintoria per ottenere il colore desiderato, perché tutti i componenti si possono tingere con il medesimo composto chimico. Viceversa il polipropilene non à ̈ tingibile, mentre poliestere e poliammide sono tingibili ma non nel medesimo bagno tintoriale.
Il procedimento descritto a titolo esemplificativo à ̈ suscettibile di numerose modifiche e varianti a seconda delle diverse esigenze.
Nella pratica attuazione dell’invenzione, i dispositivi impiegati, nonché le loro forme e dimensioni, possono essere qualsiasi a seconda delle esigenze.
Laddove le caratteristiche tecniche menzionate in ogni rivendicazione siano seguite da segni di riferimento, tali segni di riferimento sono stati inclusi al solo scopo di aumentare la comprensione delle rivendicazioni e di conseguenza essi non hanno alcun valore limitativo sullo scopo di ogni elemento identificato a titolo d’esempio da tali segni di riferimento.

Claims (10)

  1. Rivendicazioni 1) Procedimento per la produzione di filati interlacciati, caratterizzato dal fatto che prevede di alimentare simultaneamente a un dispositivo di interlacciatura (1) a getto d'aria un primo filo tessile (10) rigido, un secondo filo (20) elastomerico e un terzo filo (30) di nylon o similari testurizzato.
  2. 2) Procedimento secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto primo filo (10) rigido à ̈ un filo testurizzato ad aria.
  3. 3) Procedimento secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che detto primo filo (10) rigido à ̈ un filo di nylon o poliestere.
  4. 4) Filato composito, in particolare per la realizzazione di tessuti a spugna, caratterizzato dal fatto che comprende un primo filo (10) rigido, un secondo filo (20) elastomerico e un terzo filo (30) di nylon o similari testurizzato, interlacciati mediante l'alimentazione simultanea a un dispositivo di interlacciatura (1) a getto d'aria.
  5. 5) Filato secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che detto primo filo (10) rigido à ̈ un filo testurizzato ad aria.
  6. 6) Filato secondo la rivendicazione 4 o 5, caratterizzato dal fatto che detto primo filo (10) rigido à ̈ un filo di nylon o poliestere.
  7. 7) Filato secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che detto primo filo (10) rigido à ̈ un filo di nylon o poliestere a fibre stirate.
  8. 8) Filato secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che detto secondo filo (20) elastomerico à ̈ di Lycra.
  9. 9) Filato secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che detto terzo filo (30) di nylon o similari si svolge da una bobina di filo parzialmente stirato in fase di filatura.
  10. 10) Uso di un filato interlacciato secondo una delle rivendicazioni precedenti per la realizzazione di tessuti a spugna.
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