ITBO20110705A1 - Testa porta mandrino di una macchina utensile - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

“TESTA PORTA MANDRINO DI UNA MACCHINA UTENSILE.â€

La presente invenzione ha per oggetto una testa porta mandrino di una macchina utensile.

In particolare, si farà riferimento a macchine utensile ad alta/altissima velocità, centri di lavoro, sistemi robotizzati, quali ad esempio foratrici, fresatrici, alesatrici e simili.

Le macchine del tipo sopra descritto presentano teste porta mandrino, che sono poste in rotazione ed al contempo vengono movimentate nello spazio lungo i tre assi lineari di un sistema cinematico di riferimento. Particolarmente, viene richiesta in queste macchine una elevata precisione nella movimentazione della testa lungo l’asse sostanzialmente parallelo all’asse di rotazione della stessa al fine di garantire una alta qualità della lavorazione eseguita.

È richiesta una particolare precisione nella lavorazione, soprattutto qualora si presentasse la necessità di operare su elevate profondità o distanze, e quindi qualora fosse necessario far raggiungere alla testa porta mandrino elevate profondità o distanze attraverso una traslazione lungo l’asse sopra menzionato.

Le macchine di tipo noto in grado operare in queste condizioni, tuttavia, non garantiscono elevate precisioni nella lavorazione, tanto più quanto risulta necessario portare la testa porta mandrino a maggiori distanze o profondità.

Ad esempio, sono note macchine in cui la testa porta mandrino à ̈ montata su una guida, interna ad un corpo di sostegno della testa, per movimentarla parallelamente al suo asse di rotazione.

Precisamente, il corpo di sostengo presenta una dimensione di sviluppo prevalente e la movimentazione lineare del mandrino à ̈ data dall’azionamento di una vite senza fine collegata alla guida o alla testa. L’azionamento in rotazione della vite senza fine provoca la movimentazione del mandrino lungo una direzione parallela alla dimensione di sviluppo prevalente del corpo e parallela all’asse di rotazione della vite senza fine.

L’azionamento della vite senza fine avviene ad opera di un motore, il cui albero di trasmissione à ̈ collegato alla vite senza fine mediante cinghie o ruote dentate, e quindi la vite senza fine risulta essere montata “a sbalzo†rispetto il motore.

Questa tipologia di montaggio, in considerazione anche della lunghezza posseduta dalla vite senza fine compatibilmente della dimensione di sviluppo prevalente del corpo, dà luogo a vibrazioni che, come risultato, sono causa di imprecisioni nella lavorazione.

Altresì, un sistema di movimentazione di questo tipo presenta numerosi problemi legati anche alla lubrificazione dei componenti, che può portare all’usura, anche rapida, degli elementi, e quindi ad ulteriori giochi e imprecisioni nella lavorazione.

Ulteriormente, il motore di azionamento della vite senza fine viene montato esternamente al corpo sopra menzionato, e perciò la macchina si caratterizza per elevati ingombri.

Un ulteriore aspetto importante da considerare, relativamente alla movimentazione della testa porta mandrino, riguarda l’esigenza di garantire valori di velocità di rotazione del mandrino quanto più elevata possibile, ma garantendo al contempo un elevata precisione di esecuzione e mantenimento di ridotti ingombri complessivi.

Le macchine note, però, anche in questo caso, non sono in grado di soddisfare questa esigenza.

Sono note macchine in cui il motore di azionamento del mandrino à ̈ collocato in prossimità del mandrino stesso. In questa soluzione si ottiene una ottimale trasmissione della coppia erogata dal motore in quanto vengono ridotti al minimo i componenti della trasmissione dall’albero del motore al mandrino.

Tuttavia, in considerazione anche del peso elevato che i motori elettrici tipicamente impiegati posseggono, vengono a crearsi delle inerzie molto elevate con la movimentazione del mandrino, soprattutto per elevati valori di escursione del mandrino. Queste inerzie pregiudicano, perciò, notevolmente la precisione della macchina e la qualità dell’esecuzione.

Analogamente, tenuto conto che il corpo presenta una dimensione di sviluppo prevalente, se il motore di azionamento del mandrino viene montato su una estremità del corpo distante dall’estremità connessa al telaio della macchina, si vengono a creare, durante la movimentazione del mandrino, inerzie, vibrazioni ed anche inflessioni del corpo, tali da pregiudicare ulteriormente la corretta esecuzione della lavorazione. Ancora, sono note macchine in cui il motore di azionamento del mandrino à ̈ posto in corrispondenza dell’estremità del corpo collegata al telaio della macchina.

In questa soluzione, non si presentano problemi relativi ad inflessioni del corpo e giochi, ma aumentano considerevolmente gli ingombri. Inoltre, per riuscire a trasmettere il moto al mandrino, il motore di azionamento deve essere dotato di un albero di trasmissione molto lungo o altresì à ̈ necessario un albero di collegamento fra il motore di azionamento e il mandrino presentante una dimensione di sviluppo altrettanto elevata.

Questo comporta la presenza di giochi, vibrazioni dell’albero di trasmissione o di collegamento durante la rotazione ed una non efficace trasmissione del moto. Perciò, anche in questo caso, la tipologia di macchina appena descritta non realizza una desiderabile ed adeguata qualità di esecuzione.

Scopo della presente invenzione à ̈ rendere disponibile una macchina utensile che superi gli inconvenienti della tecnica nota sopra citati.

Viene, quindi, proposta una testa porta mandrino di una macchina utensile comprendente un corpo di supporto ad ingombro trasversale, internamente cavo e presentante una superficie interna e connesso alla macchina in corrispondenza di una prima estremità; la testa presenta, inoltre, un mandrino cavo collegato al corpo di supporto, un albero porta utensile attraversante il mandrino e mobile, lungo un secondo asse, tra una prima configurazione non operativa, in cui l’albero à ̈ fermo e retratto all’interno del corpo di supporto, ed almeno una seconda configurazione operativa, in cui l’albero à ̈ posto in rotazione e traslato lungo il secondo asse all’esterno del corpo di supporto. Ulteriormente, la testa comprende primi mezzi motori, collegati al corpo di supporto, di rotazione del mandrino cavo e dell’albero porta utensile e secondi mezzi motori collegati all’albero porta utensile e di traslazione lineare di quest’ultimo lungo detto secondo asse; i quali secondi mezzi motori presentano un rispettivo terzo asse di uscita di trasmissione del moto collegato all’albero porta utensile. La testa si caratterizza per il fatto che i secondi mezzi motori sono disposti all’interno dell’ingombro trasversale del corpo di supporto.

In particolare, viene proposta una testa porta mandrino in cui il terzo asse di rotazione del motore dei secondi mezzi motori à ̈ coassiale al secondo asse di traslazione dell’albero porta utensile.

In questo modo, à ̈ possibile ridurre considerevolmente i giochi, le inerzie e le vibrazioni che si presentano durante l’esecuzione con la movimentazione lineare dell’utensile.

Inoltre, à ̈ in questo modo possibile controllare in maniera più precisa il posizionamento dell’utensile, e quindi à ̈ possibile ottenere una elevata qualità dell’esecuzione anche per escursioni elevate dell’albero porta utensile.

L’albero porta utensile, infatti, incrementa la precisione e la stabilità della macchina, in corrispondenza di qualsiasi posizione assunta dall’albero con la traslazione.

Secondo un ulteriore aspetto vantaggioso, la testa porta mandrino, oggetto della presente invenzione, si caratterizza per il fatto che i primi mezzi motori sono posti internamente al corpo.

Ulteriormente, la testa si caratterizza per il fatto che anche i secondi mezzi motori sono posti internamente al corpo.

Come conseguenza di questi due aspetti si ottiene una migliore e più efficace trasmissione del moto di rotazione al mandrino ed al contempo si mantengono contenuti gli ingombri complessivi e le inerzie che si creano durante l’escursione del mandrino che, come già detto, causerebbero una lavorazione non precisa.

Le rivendicazioni secondarie espongono altri aspetti vantaggiosi del presente dispositivo.

Questa ed altre caratteristiche innovative, unitamente a corrispondenti vantaggi conseguiti, risulteranno maggiormente evidenziate dalla descrizione seguente di una preferita forma realizzativa, illustrata a puro titolo esemplificativo e, perciò, non limitativo nelle unite tavole di disegno, in cui:

- la figura 1 illustra, in vista laterale, una testa porta mandrino, secondo la presente invenzione, in una prima configurazione operativa;

- la figura 2 mostra, in vista laterale, la testa di figura 1, in una seconda configurazione operativa;

- la figura 3 mostra, in vista laterale, una variante realizzativa della testa di figura 1.

Con riferimento alle figure annesse, con 1 viene indicata nel suo complesso una macchina utensile, il cui telaio à ̈ indicato con 2 e di cui in figura à ̈ visibile solamente una porzione.

Con 3 Ã ̈ invece indicata, in generale, una testa porta mandrino della macchina, oggetto della presente invenzione.

Secondo quanto illustrato, la testa porta mandrino 3 comprende un corpo di supporto 4 ad ingombro trasversale d, internamente cavo e presentante una superficie interna 5.

Con il termine “ingombro trasversale†si vuole qui intendere, non solo l’ingombro occupato unicamente dal corpo di supporto, ma anche l'estensione dell'ingombro stesso, inteso come sviluppo dell’ingombro lungo la direzione individuata dal primo asse D.

Il corpo 4, in particolare, si sviluppa prevalentemente lungo un primo asse D. Inoltre, il corpo di supporto 4 à ̈ connesso al telaio 2 della macchina 1 in corrispondenza di una propria prima estremità 6.

Preferibilmente, il corpo 4 ha una forma sostanzialmente cilindrica.

La testa 3 comprende un mandrino cavo 8, noto e perciò non più dettagliatamente descritto, il quale à ̈ supportato dal corpo 4 in corrispondenza di una seconda estremità 7. La seconda estremità 7 risulta essere, rispetto il corpo 4 stesso, opposta alla prima estremità 6 collegata al telaio 2 della macchina 1.

In particolare, il mandrino cavo 8 à ̈ collegato al corpo di supporto 4 attraverso una coppia di cuscinetti, non illustrati, i quali hanno lo scopo di rendere più fluida la rotazione del mandrino 8.

Inoltre, al suo interno il mandrino cavo 8 supporta un albero porta utensile 9.

L’albero porta utensile 9 à ̈ mobile, lungo un secondo asse Z, tra una prima configurazione non operativa (figura 1), in cui à ̈ retratto all’interno del corpo di supporto 4 ed à ̈ fermo, ed almeno una seconda configurazione operativa in corrispondenza della quale l’albero 9 à ̈ posto in rotazione ed à ̈ estratto dal corpo di supporto 4 dopo che à ̈ stato fatto traslare lungo il secondo asse Z verso l’esterno del corpo di supporto 4 stesso.

Si osservi che in figura 2 a tratto continuo à ̈ illustrata una posizione di estrazione intermedia che può raggiungere l’albero 9, mentre a tratteggio à ̈ illustrata la sua posizione di massima estrazione dal corpo di supporto 4.

Preferibilmente, secondo la forma di realizzazione preferita, il secondo asse Z Ã ̈ sostanzialmente parallelo al primo asse D di sviluppo prevalente del corpo di supporto 4.

Precisamente, in condizioni non operative della macchina 1, à ̈ vantaggioso e sicuro ritrarre completamente l’albero porta utensile 9 e mantenerlo fermo, non in rotazione. In condizioni operative della macchina 1, invece, il mandrino cavo 8 e l’albero porta utensile 9 vengono posti in rotazione, ed al contempo quest’ultimo viene fatto traslare lungo il secondo asse Z per far raggiungere all’utensile 10 l’opportuna posizione di lavoro.

La rotazione dell’albero porta utensile 9 avviene ad opera di primi mezzi motori 11 collegati al corpo di supporto 4.

Precisamente, i primi mezzi motori 11 sono direttamente collegati al mandrino cavo 8, il quale trasmette a sua volta il moto di rotazione all’albero porta utensile 9. Ulteriormente, la testa porta mandrino 3 comprende, anche, secondi mezzi motori 12 di attuazione della traslazione lineare dell’albero porta utensile 9, lungo il secondo asse Z. Tali secondi mezzi motori 12 presentano un rispettivo terzo asse W di uscita di trasmissione del moto collegato all’albero 9 porta utensile.

Particolarmente, i secondi mezzi motori 12 sono disposti all’interno dell’ingombro trasversale d del corpo di supporto 4.

Ancor più precisamente, il terzo asse W dei secondi mezzi motori 12 à ̈ coassiale al secondo asse Z di traslazione dell’albero 9 porta utensile.

Secondo una prima forma di realizzazione, i secondi mezzi motori 12 comprendono una vite senza fine 13, collegata all’albero porta utensile 9, rotante attorno un quarto asse A, e tale da attuare la traslazione dell’albero porta utensile 9 quando posta in rotazione. I secondi mezzi motori 12 comprendono anche un motore 14, rotante attorno il terzo asse W, di attuazione della rotazione della vite senza fine 13, in modo tale da generare, così, la traslazione dell’albero porta utensile 9 lungo il secondo asse Z.

Secondo quanto evidente dalle figure 1 e 2, più precisamente, il motore 14 risulta essere assialmente attraversato dalla vite senza fine 13.

Questa tipologia di motori nota, si avvale dell’utilizzo di una coclea, non rappresentata in figura, posta in rotazione internamente al motore 14. La coclea si impegna con la vite senza fine 13, e con la propria rotazione definisce la rotazione e la traslazione della vite 13 lungo il quarto asse A. Per questo motivo l’asse rotazione A della vite senza fine 13 risulta anch’esso essere coassiale all’asse di rotazione W del motore 4. In particolare, come evidente dalle figure annesse, il quarto asse A e il terzo asse W coincidono.

Secondo una variante realizzativa, illustrata in figura 3, i secondi mezzi motori 12 comprendono uno stelo 27 collegato all’albero 9 porta utensile ed un motore 28 elettrico tubolare di attuazione della traslazione dello stelo 27. Precisamente, il motore 28 elettrico agisce sullo stelo 27 definendone, analogamente alla forma realizzativa precedente, una traslazione lungo il quarto asse A. Di conseguenza, perciò, una traslazione dello stelo 27 lungo il quarto asse A provoca una traslazione dell’albero 9, ad esso collegato, lungo il secondo asse Z.

Da notare che in entrambe le forme di realizzazione appena descritte, il terzo asse W di rotazione à ̈ coassiale al quarto asse A di rotazione. Inoltre, il terzo asse W di rotazione del motore 14, il quarto asse A di rotazione e il secondo asse Z di traslazione dell’albero 9 porta utensile coincidono fra loro.

Il sopra menzionato albero porta utensile 9 à ̈ comunemente noto come “Quill†.

Il “Quill†, la cui geometria e struttura à ̈ nota, à ̈ sostanzialmente costituito da un albero cilindrico che viene connesso ad un prima estremità 15 alla vite senza fine 13, mentre ad una seconda estremità 16, opposta alla prima 15, à ̈ posizionato l’utensile 10.

Il “Quill†realizza non solo una traslazione, lungo il quarto asse A, ma al contempo à ̈ in grado di ruotare per porre in rotazione l’utensile 10 ed eseguire la lavorazione.

L’utilizzo del “Quill†à ̈ particolarmente vantaggioso dato il grado di stabilità che à ̈ possibile conferire al’utensile 10 durante l’esecuzione della lavorazione. Il mandrino cavo 8 à ̈ connesso ai primi mezzi motori 11 tramite un sistema ad ingranaggi 17, noto e perciò non nel dettaglio descritto.

Particolarmente, il sistema ad ingranaggi 17 à ̈ tale da consentire contemporaneamente la rotazione e la traslazione dell’albero porta utensile 9.

I primi mezzi motori 11 comprendono un motoriduttore 18 di attuazione della rotazione del mandrino 8 ed un albero di trasmissione 19, posto in uscita del motoriduttore 18 e collegato al mandrino 8.

L’albero di trasmissione 19 à ̈ collegato, ad una prima estremità 20, all’uscita del motoriduttore 18, mentre, ad una seconda estremità 21 opposta alla prima 20, à ̈ connesso al sistema ad ingranaggi 17.

Il sistema ad ingranaggi 17 à ̈ schematicamente rappresentato in figura da una coppia di ruote dentate; una prima ruota 22 à ̈ solidale al mandrino 8 mentre una seconda ruota 23 à ̈ connessa alla seconda estremità 21 dell’albero di trasmissione 19.

Un aspetto vantaggioso, à ̈ rappresentato dal fatto che i primi mezzi motori 11 sono posti all’interno del corpo di supporto 4.

Questo porta ad una considerevole riduzione degli ingombri complessivi della testa porta mandrino 3 e della macchina utensile 1, ed anche ad un incremento della stabilità dell’albero porta utensile 19 quando si trova in lavorazione in corrispondenza di una seconda configurazione operativa.

Inoltre, per ottenere ancora più vantaggiosamente una riduzione degli ingombri, anche i secondi mezzi motori 12 sono collocati internamente al corpo di supporto 4. Più nel particolare, il motore 14 dei secondi mezzi motori 12 ed il motoriduttore 18 dei primi mezzi motori 11 sono stabilmente collegati alla superficie interna 5 del corpo di supporto 4.

Il motoriduttore 18 à ̈ posto, vantaggiosamente, all’interno del corpo di supporto 4, in una posizione di sostanziale mezzeria fra la prima 6 e la seconda estremità 7 del corpo di supporto 4.

In altre parole, posizionando il motoriduttore 18 fra la prima estremità 6 e la seconda estremità 7 à ̈ possibile ridurre le inerzie che si avrebbero durante la lavorazione, nel caso in cui il motoriduttore 18 fosse posto in prossimità della seconda estremità 7 del corpo di supporto 4, molto vicino al mandrino 8. Altresì, posizionando il motoriduttore 18 in prossimità della seconda estremità 6 si creerebbero problemi legati anche ad una inflessione dell’intero corpo di supporto 4, che seppur minima à ̈ causa di imprecisioni nella lavorazione ed un controllo meno preciso della macchina 1.

Tale posizionamento permette di utilizzare un albero di trasmissione 19 corto rispetto ad analoghi alberi di trasmissione utilizzati nelle macchine note.

Al fine di ridurre le inerzie, à ̈ noto posizionare il motoriduttore 18 molto prossimo alla prima estremità 6 del corpo 4, e quindi molto vicino al telaio 2 della macchina 1. In questo modo però, si à ̈ costretti ad impiegare un albero di trasmissione 19 molto lungo, comportando, così, notevoli giochi ed una trasmissione non efficace della coppia erogata dal motoriduttore 18. Secondo la presente invenzione, questo problema viene risolto, poiché un albero di trasmissione 18 corto riduce i giochi, nonché le vibrazioni, ed allo stesso tempo irrigidisce la struttura, evitando così problemi di imprecisioni e difficoltà di controllo della macchina 1 a causa di inerzie durante la movimentazione e inflessioni del corpo di supporto 4.

Per migliorare ulteriormente la precisione, la testa 3 presenta mezzi di guida 24 dell’albero porta utensile 9, i quali accompagnano l’albero 9 durante la sua traslazione e ne stabilizzano la posizione in corrispondenza di una qualsiasi configurazione operativa.

I mezzi di guida 24 comprendono una guida lineare 25, fissa, connessa alla superficie interna 5 del corpo di supporto 4, la quale à ̈ collegata all’albero 9 porta utensile. L’albero 9 porta utensile à ̈ accoppiato alla guida lineare 25, tramite una slitta, indicata in figura con 26. La slitta 26 à ̈ montata sull’albero 9 porta utensile e consente la rotazione dell'albero 9, durante la traslazione, senza che si presentino interferenze nella traslazione, ad esempio con il movimento della vite senza fine 13 o dello stelo 27.

Infine, il mandrino cavo 8 Ã ̈ almeno parzialmente alloggiato all'interno del corpo di supporto 4, in modo da avere, ulteriormente, ridotti ingombri complessivi della macchina 1.

La macchina 1 presenta ridotte problematiche relative a lubrificazione e surriscaldamenti. Infatti, ad esempio, il motore 14 dei secondi mezzi motori 12, presenta, vantaggiosamente, una lubrificazione a grasso a vita, il che consente di avere periodi di funzionamento più lunghi ed una riduzione dei tempi e dei costi di manutenzione. Ancora, ad esempio, l'adozione di un albero di trasmissione 19 più corto rende l'albero 19, la testa porta mandrino 3 e, quindi, l'intera macchina 1 meno soggetta ad inerzie e inflessioni ed anche surriscaldamenti dannosi.

Nel complesso, la testa 3 così come descritta, si presenta, ulteriormente, di facile manutenzione, poiché tutti i componenti interni al corpo di supporto 4 sono facilmente raggiungibili e smontabili, nonché estraibili .

L'invenzione così concepita à ̈ suscettibile di evidente applicazione industriale. Può essere altresì oggetto di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo. Inoltre, tutti i dettagli possono essere sostituiti da elementi tecnicamente equivalenti.

Claims (10)

1. RIVENDICAZIONI 1) Testa porta mandrino di una macchina utensile comprendente un corpo di supporto (4) ad ingombro trasversale (d), internamente cavo e presentante una superficie interna (5), e collegato alla macchina (1) in corrispondenza di una prima estremità (6), un mandrino cavo (8) collegato al corpo di supporto (4), un albero (9) porta utensile attraversante il mandrino (8) e mobile, lungo un secondo asse (Z), tra una prima configurazione non operativa, in cui l’albero (9) à ̈ fermo e retratto all’interno del corpo di supporto (4), ed almeno una seconda configurazione operativa, in cui l’albero (9) à ̈ posto in rotazione e traslato lungo il secondo asse (Z) all’esterno del corpo di supporto (4); la testa (3) comprendendo, inoltre, primi mezzi motori (11), collegati al corpo di supporto (4), di rotazione del mandrino cavo (8) e dell’albero (9) porta utensile e secondi mezzi motori (12) collegati all’albero (9) porta utensile e di traslazione lineare di quest’ultimo lungo detto secondo asse (Z); i secondi mezzi motori (12) presentando un rispettivo terzo asse (W) di uscita di trasmissione del moto collegato all’albero (9) porta utensile; la testa essendo caratterizzata dal fatto che i secondi mezzi motori sono disposti all’interno dell’ingombro trasversale (d) del corpo di supporto (4).
2. 2) Testa secondo la rivendicazione 1 caratterizzata dal fatto che il terzo asse (W) di rotazione del motore (14) dei secondi mezzi motori (12) à ̈ coassiale al secondo asse (Z) di traslazione dell’albero (9) porta utensile.
3. 3) Testa secondo la rivendicazione 1 o 2 caratterizzata dal fatto che i secondi mezzi motori (12) comprendono una vite senza fine (13), collegata all’albero (9) porta utensile e rotante attorno un quarto asse (A), tale da attuare la traslazione del albero (9) porta utensile quando posta in rotazione, ed un motore (14), rotante attorno al terzo asse (W), di attuazione della rotazione della vite (13).
4. 4) Testa secondo la rivendicazione 1 o 2 caratterizzata dal fatto che i secondi mezzi motori (12) comprendono uno stelo (27) collegato all’albero (9) porta utensile ed un motore (28) elettrico tubolare di attuazione della traslazione dello stelo (27).
5. 5) Testa secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzata dal fatto che i primi mezzi motori (11) sono posti internamente al corpo di supporto (4).
6. 6) Testa secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzata dal fatto che i secondi mezzi motori (12) sono posti internamente al corpo di supporto (4).
7. 7) Testa secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzata dal fatto che i primi mezzi motori (11) comprendono un motoriduttore (18) di attuazione della rotazione del mandrino cavo (8) ed un albero (19), posto in uscita del motoriduttore (18), di trasmissione del moto al mandrino cavo (8); il motoriduttore (18) essendo posto internamente al corpo di supporto (4), in una posizione di sostanziale mezzeria fra la prima (6) e la seconda estremità (7) del corpo di supporto (4).
8. 8) Testa secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzata dal fatto di comprendere mezzi di guida (24) dell’albero porta utensile (9) durante la traslazione lineare dello stesso; i mezzi di guida (24) comprendono una guida lineare (25), fissa, connessa alla superficie interna (5) del corpo di supporto (4) e una slitta (26), montata sull’albero porta utensile (9) e scorrevolmente collegata alla guida lineare (25).
9. 9) Testa secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzata dal fatto che il mandrino cavo (8) à ̈ almeno parzialmente alloggiato all’interno del corpo di supporto (4).
10. 10) Testa secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzata dal fatto che il corpo di supporto (4) ha uno sviluppo prevalente lungo un primo asse (D), sostanzialmente parallelo al secondo asse (Z).