ITBO20110554A1 - Gruppo di accoppiamento, particolarmente per impianti dentali e simili. - Google Patents

Gruppo di accoppiamento, particolarmente per impianti dentali e simili. Download PDF

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Roberto Rangoni
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Carlo Borrozzino
Roberto Rangoni
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Description

Titolo: GRUPPO DI ACCOPPIAMENTO, PARTICOLARMENTE PER IMPIANTI DENTALI E SIMILI.
D E S C R I Z I O N E
Il presente trovato ha come oggetto un gruppo di accoppiamento, particolarmente per impianti dentali e simili.
Come à ̈ noto, in ambito odontoiatrico si osserva una sempre maggiore diffusione delle tecniche di implantologia, che prevedono l'inserimento di perni ("impianti" appunto), nell'osso mascellare superiore o inferiore (in corrispondenza di uno o più denti perduti). Tali perni, al termine di un processo di osteointegrazione che li rende solidali alla struttura ossea del paziente, sono così in grado di sostenere protesi di vario tipo, simulanti uno o più denti mancanti, fino all'intera arcata (superiore o inferiore).
Più in dettaglio, tipicamente l'impianto presenta internamente un condotto, aperto verso l'esterno, definente una sede di accoppiamento con lo stelo allungato di un elemento di supporto, sostanzialmente assialsimmetrico e sporgente con un moncone terminale verso l'esterno (nella bocca quindi). A sua volta, il moncone à ̈ destinato a ricevere una corona protesica o a costituire (unitamente ad altri analoghi monconi contigui, disposti in corrispondenza di altri denti mancanti) il riferimento per una barra, sulla quale à ̈ modellata l'arcata dentaria protesica (completa o parziale).
Non di rado, il chirurgo chiamato a eseguire l'intervento di installazione della protesi si trova di fronte ad impianti disposti inclinati (rispetto ad una direzione sostanzialmente parasagittale), per esigenze chirurgiche o protesiche (o anche per errori o problemi in sede di inserimento degli impianti stessi).
Si rende quindi necessario compensare tale inclinazione, installando un elemento di supporto in cui il moncone à ̈ orientato secondo un angolo predefinito rispetto allo stelo, in modo tale che all'interno della bocca il moncone sporga secondo una direzione sostanzialmente verticale (parasagittale), ottimale per ricevere la singola corona protesica o per essere allineato agli altri, per poi supportare correttamente la barra sopra citata (o simili componenti protesiche).
Secondo una prima forma di realizzazione, dopo aver scelto l'elemento di supporto che presenta l'angolo adatto fra moncone e stelo, lo stelo stesso viene inserito nell'impianto e a quest'ultimo fissato mediante cementazione.
Tale forma di realizzazione presenta però l'inconveniente che la cementazione rende l'accoppiamento permanente, e quindi eventuali sostituzioni o successivi interventi del chirurgo (per pulizia interna per esempio) richiedono la distruzione totale dei componenti.
Secondo una differente forma di realizzazione, lo stelo presenta una filettatura per consentire il suo avvitamento in una madrevite realizzata lungo il condotto interno dell'impianto, in modo tale da realizzare un accoppiamento amovibile, superando così l'inconveniente sopra citato previsto per la prima forma di realizzazione.
Anche tale forma di realizzazione non à ̈ però priva di inconvenienti: l'avvitamento dello stelo (al quale corrisponde ovviamente la rotazione dell'asse del moncone) si arresta infatti in una posizione non facilmente determinabile a priori (in quanto il fine corsa à ̈ determinato solamente dalla specifica conformazione della filettatura esterna dello stelo e, soprattutto, della filettatura interna della madrevite).
Talora quindi, in corrispondenza del completo avvitamento dello stelo il moncone non presenta l'orientamento spaziale voluto, con conseguenti problematiche e disagi.
Compito precipuo del presente trovato à ̈ quello di risolvere i problemi sopra esposti, realizzando un gruppo accoppiabile ad un impianto dentale e simili, per il sostegno di componenti protesiche e analoghi elementi, in modo pratico e agevole.
Nell'ambito di questo compito, uno scopo del trovato à ̈ quello di realizzare un gruppo accoppiabile ad un impianto dentale, in grado di compensare i disallineamenti dell'impianto garantendo nel contempo un corretto orientamento spaziale.
Un altro scopo del trovato à ̈ quello di realizzare un gruppo accoppiabile ad un impianto dentale e che consenta la successiva rimozione dell'accoppiamento, senza necessità di distruzione degli elementi del gruppo stesso.
Un altro scopo ancora del trovato à ̈ quello di realizzare un gruppo versatile, idoneo all'impiego per differenti applicazioni ed esigenze.
Un ulteriore scopo del trovato à ̈ quello di realizzare un gruppo che assicuri un'elevata affidabilità di funzionamento.
Non ultimo scopo del trovato à ̈ quello di realizzare un gruppo che risulti facilmente ottenibile partendo da elementi e materiali di comune reperibilità in commercio.
Un altro scopo ancora del trovato à ̈ quello di realizzare un gruppo di costi contenuti e di sicura applicazione.
Questo compito e questi scopi vengono raggiunti da un gruppo di accoppiamento, particolarmente per impianti dentali, caratterizzato dal fatto di comprendere un primo elemento, amovibilmente inseribile con almeno un suo spezzone terminale in un condotto realizzato internamente ad un impianto dentale o simili, e un secondo elemento, del tipo di un moncone preposto al sostegno di componenti protesiche e simili, l'estremità di detto primo elemento, opposta a detto spezzone, e una porzione sagomata di detto secondo elemento essendo reciprocamente impegnabili secondo una pluralità di differenti configurazioni, per l'accoppiamento di forma tra detto primo elemento e detto secondo elemento secondo una pluralità di differenti reciproci orientamenti spaziali.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione di una forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva, del gruppo secondo il trovato, illustrata a titolo indicativo e non limitativo, negli uniti disegni, in cui:
la figura 1 illustra il gruppo di accoppiamento secondo il trovato, in vista prospettica ed esplosa;
la figura 2 illustra il gruppo di accoppiamento secondo il trovato e un impianto dentale, sezionati secondo un piano assiale ed esplosi; le figure da 3 a 5 illustrano il fissaggio del gruppo di accoppiamento all'impianto dentale, sezionati secondo un piano coronale;
la figura 6 Ã ̈ una sezione di figura 5, eseguita lungo l'asse VI-VI.
Con riferimento alle figure citate, il gruppo secondo il trovato, indicato globalmente con il numero di riferimento 1, Ã ̈ particolarmente (ma non esclusivamente) indicato per l'impiego su impianti dentali 2, tipicamente fissati ad una porzione ossea 3 di un paziente (o comunque innestati o innestabili in un tessuto anatomico del paziente stesso).
Va rilevato sin da ora che tale porzione ossea 3 può essere una qualsiasi parte per la quale risulti idonea l'applicazione del gruppo di accoppiamento 1 secondo il trovato.
Nel prosieguo della presente trattazione si farà comunque riferimento alla applicazione, preferita ma non esclusiva, che prevede appunto che la porzione ossea 3 sia costituita dall'osso mascellare superiore o inferiore di un paziente che, a seguito di traumi o patologie di vario tipo, necessiti dell'applicazione di una protesi, quale per esempio una semplice corona dentale, una dentiera o un ponte dentale, per sostituire uno o più denti mancanti.
L'impianto dentale 2 Ã ̈ quindi, per esempio, un perno 4 inserito nella porzione ossea 3, alla quale, al termine di un processo di osteointegrazione, risulta inamovibilmente fissato, al fine di renderlo adatto a sostenere e supportare le componenti protesiche desiderate.
Secondo il trovato, il gruppo di accoppiamento 1 comprende un primo elemento 5, che può essere inserito con almeno un suo spezzone terminale in un condotto 6 realizzato internamente all'impianto dentale 2 o simili.
Inoltre, il gruppo di accoppiamento 1 comprende un secondo elemento 7, del tipo di un moncone preposto al sostegno di componenti protesiche e simili (modellate direttamente sul moncone stesso o ad esso associabili).
L'estremità 5a del primo elemento 5, opposta allo spezzone (e quindi sostanzialmente rivolta verso l'ambiente circostante la porzione ossea 3, e quindi la bocca), e una porzione sagomata 7a del secondo elemento 7 sono reciprocamente impegnabili secondo una pluralità di differenti configurazioni, per l'accoppiamento di forma tra il primo elemento 5 e il secondo elemento 7 secondo una pluralità di differenti reciproci orientamenti spaziali.
Come sarà meglio chiarito in seguito, la possibilità di variare la disposizione del secondo elemento 7 rispetto al primo elemento 5, anche dopo aver completamente inserito il primo elemento 5 nel perno 4, consente di ottenere l'orientamento voluto indipendentemente dalla posizione reciproca assunta da questi ultimi.
Opportunamente, l'estremità 5a del primo elemento 5 presenta una cavità 8 di alloggiamento di un aggetto sagomato 9, che si sviluppa dal secondo elemento 7 e costituisce la sopra citata porzione sagomata 7a.
Tale aggetto 9 à ̈ alloggiabile nella cavità 8 secondo una pluralità di differenti configurazioni, per l'accoppiamento tra il primo elemento 5 e il secondo elemento 7 secondo una pluralità di differenti reciproci orientamenti spaziali.
Secondo la soluzione realizzativa preferita, citata a scopo illustrativo e non limitativo dell'applicazione del trovato, la superficie laterale 10 che delimita la cavità 8 presenta configurazione sostanzialmente prismatica, mentre l'aggetto 9 presenta sezione trasversale sostanzialmente poligonale, per consentire l'accoppiamento di forma tra il primo elemento 5 e il secondo elemento 7 secondo un numero di differenti reciproci orientamenti spaziali pari al numero di facce della cavità 8 a configurazione sostanzialmente prismatica.
Più particolarmente, con ulteriore riferimento alla soluzione realizzativa preferita, e alle figure allegate (la figura 6 per esempio), la superficie laterale 10 della cavità 8 presenta sezione trasversale sostanzialmente conformata a dodecagono, mentre la sezione trasversale dell'aggetto 9 à ̈ sostanzialmente esagonale, al fine di garantire la possibilità di accoppiamento tra il primo elemento 5 e il secondo elemento 7 secondo dodici differenti reciproci orientamenti spaziali, corrispondentemente alle dodici facce della superficie laterale 10 della cavità 8.
Si precisa che non à ̈ esclusa la possibilità di realizzare gruppi di accoppiamento 1 nei quali à ̈ il primo elemento 5 che presenta un codolo sporgente, destinato ad impegnarsi, secondo molteplici configurazioni, in un alveolo realizzato nel secondo elemento 7.
Secondo una soluzione realizzativa alternativa a quella sopra evidenziata, la superficie laterale 10 che delimita la cavità 8 presenta configurazione sostanzialmente cilindrica, mentre l'aggetto 9 presenta sezione trasversale sostanzialmente circolare: in tal modo, l'accoppiamento di forma tra il primo elemento 5 e il secondo elemento 7 può essere ottenuto secondo un numero sostanzialmente infinito di differenti reciproci orientamenti spaziali (corrispondenti alla rotazione di un angolo a scelta del secondo elemento 7 rispetto al primo elemento 5, attorno all'asse definito dall'aggetto 9).
Giova rilevare che le soluzioni realizzative sopra proposte non completano le possibili forme di realizzazione della cavità 8 e dell'aggetto 9, comunque rientranti nell'ambito di protezione qui rivendicato.
Secondo la soluzione realizzativa riportata nelle figure allegate, a scopo illustrativo e non limitativo dell'applicazione del trovato, il primo elemento 5 comprende uno stelo 11 sostanzialmente assialsimmetrico, che costituisce lo spezzone e che presenta una filettatura esterna 11a che si può impegnare in modo amovibile in una madrevite 6a realizzata internamente al condotto 6 dell'impianto 2.
Inoltre, il primo elemento 5 presenta una testa ingrossata 12, in corrispondenza della sopracitata estremità 5a, che à ̈ fissata allo stelo 11 e che definisce internamente la cavità 8.
A sua volta, come illustrato nelle figure allegate, il secondo elemento 7 comprende un'appendice 13 sostanzialmente assialsimmetrica (e tipicamente troncoconica), preposta al sostegno della componente protesica o simili: da una base dell'appendice 13 si sviluppa quindi l'aggetto 9 secondo una direzione formante un angolo predefinito con l'asse dell'appendice 13 stessa. Tale angolo predefinito (pari per esempio a 10°, 15°, 20°, 25°, 30°, eccetera) può essere scelto in modo tale da compensare un eventuale disallineamento dell'impianto dentale 2 rispetto ad una direzione parasagittale (direzione perpendicolare alla linea definita dall'arcata dentaria), per consentire così all'appendice 13 di svilupparsi sostanzialmente verticalmente.
Non si esclude la possibilità di realizzare appendici 13 di qualsiasi forma e dimensione (per esempio sostanzialmente di forma cilindrica, o sferica, o parallelepipeda, eccetera), senza con ciò uscire dall'ambito di protezione qui rivendicato, in funzione delle esigenze e soprattutto della specifica conformazione della componente protesica (o altro) che dovrà impegnarsi con esso.
Utilmente, il secondo elemento 7 presenta un gambo terminale 14, che si sviluppa coassialmente dall'aggetto 9 e che presenta sezione inferiore a quella dell'aggetto 9 stesso: in corrispondenza dell'accoppiamento tra il primo elemento 5 e il secondo elemento 7, tale gambo 14 à ̈ stabilmente alloggiato in un canale 15, coassialmente realizzato all'interno dello stelo 11 e affacciato alla cavità 8.
Il gambo 14 inserito nel canale 15 conferisce maggiore resistenza contro le sollecitazioni di taglio e flessione al secondo elemento 7 e all'appendice 13.
Vantaggiosamente, il gruppo di accoppiamento 1 comprende mezzi di fissaggio inamovibile 16 del secondo elemento 7 al primo elemento 5, in corrispondenza dell'inserimento dell'aggetto 9 nella cavità 8 e del gambo 14 nel canale 15.
Il fissaggio inamovibile del secondo elemento 7 al primo elemento 5 consente di garantire il mantenimento dell'orientamento spaziale desiderato (scelto tra quelli consentiti dal reciproco accoppiamento della cavità 8 e dell'aggetto 9), pur consentendo la rimozione del gruppo 1 semplicemente svitando lo stelo 11 dal condotto 6. Più particolarmente, i mezzi di fissaggio 16 comprendono uno strato di cementazione (costituito da materiali di varia tipologia, anche di tipo noto, quali cemento, resine, materiali polimerici, materiali ceramici, eccetera), spalmato lungo almeno uno tra il gambo terminale 14 e l'aggetto 9, al fine di determinarne l'adesione rispettivamente al canale 15 e/o alla superficie laterale 10 della cavità 8. Ciò consente di ottenere il desiderato fissaggio inamovibile del secondo elemento 7 al primo elemento 5, in corrispondenza dell'inserimento dell'aggetto 9 nella cavità 8 e del gambo 14 nel canale 15.
L'impiego del gruppo secondo il trovato à ̈ il seguente.
Dopo aver innestato un impianto dentale 2 in una porzione ossea 3 (o altro tessuto anatomico), il chirurgo (o altro utilizzatore), può in primo luogo inserire il primo elemento 5 nel perno 4 (avvitando lo stelo 11 nel condotto 6, grazie alla filettatura esterna 11a e alla madrevite 6a), ricorrendo per esempio ad un utensile avvitatore A (come in figura 3).
Al termine di tale operazione, à ̈ così possibile accoppiare il secondo elemento 7 al primo elemento 5, impegnando l'aggetto 9 nella cavità 8 (si vedano a tale proposito le figure 4 e 5).
Scegliendo quindi un secondo elemento 7 che presenti il desiderato angolo predefinito tra l'appendice 13 e il gambo 14, Ã ̈ possibile compensare errori di allineamento del perno 4, come talora accade per problemi di tipo chirurgico/protesico.
Nel contempo, la scelta di ricorrere ad un aggetto 9 che può alloggiare nella cavità 8 secondo differenti configurazioni, consente di ottenere differenti orientamenti spaziali per l'appendice 13 pur mantenendo fissato il primo elemento 5 all'impianto dentale 2 (e l'angolo predefinito suddetto fra appendice 13 e gambo 14, e quindi perno 4).
Più in dettaglio quindi, qualora non risulti a priori definita la posizione angolare assunta dal primo elemento 5 (e quindi dalla cavità 8) rispetto all'impianto dentale 2 al termine dell'avvitamento (in quanto non sempre à ̈ possibile determinare a priori la posizione angolare del fine corsa), per il chirurgo à ̈ comunque possibile orientare (nello spazio) l'appendice 13 in modo ottimale (in funzione delle componenti protesiche che dovrà supportare), semplicemente scegliendola fra le numerose configurazioni di accoppiamento offerte.
Secondo la soluzione realizzativa proposta nelle figure allegate infatti, dopo aver determinato la posizione assunta dal primo elemento 5, à ̈ possibile ottenere dodici differenti orientamenti per il secondo elemento 7 (e l'appendice 13), grazie alla sezione trasversale conformata a dodecagono della superficie laterale 10 della cavità 8 (e della sezione trasversale esagonale dell'aggetto 9).
Come si à ̈ visto, à ̈ possibile realizzare gruppi di accoppiamento 1 in grado di offrire un numero maggiore o minore di configurazioni possibili, semplicemente variando la conformazione della superficie laterale 10 della cavità 8 (e dell'aggetto 9), fino ad arrivare a gruppi 1 in cui l'accoppiamento fra superficie laterale 10 cilindrica con un aggetto 9 a sezione trasversale circolare permette di ottenere un numero sostanzialmente di orientamenti possibili.
La stabilità dell'accoppiamento fra primo elemento 5 e secondo elemento 7 à ̈ assicurata dai mezzi di fissaggio 16, quali per esempio lo strato spalmato (per esempio mediante la spatola B visibile in figura 4) sul gambo 14 e/o l'aggetto 9.
Diversamente da quanto accade secondo alcune tecniche note, nei quali i materiali cementanti vengono impiegati per fissare all'impianto dentale 2 il componente ad esso direttamente vincolato (pregiudicando la possibilità di smontare successivamente le varie parti), nel gruppo di accoppiamento 1 à ̈ possibile accedere al perno 4 e al condotto 6 interno, semplicemente svitando il primo elemento 5, senza provocare la distruzione di alcun componente.
Inoltre, come già osservato, la scelta di dotare il secondo elemento 7 di un gambo 14 che sporge dall'aggetto 9 e che si inserisce in un canale 15 realizzato all'interno dello stelo 11, conferisce ulteriore stabilità e resistenza al gruppo 1 secondo il trovato.
La presenza del gambo 14 consente di incrementare la stabilità e la resistenza del gruppo 1 utilizzando un componente che, essendo destinato all'inserzione nel primo elemento 5 (e quindi nell'impianto 2), non determina un aumento dell'ingombro del gruppo 1 stesso nella bocca.
Tale risultato à ̈ sicuramente apprezzato, in quanto il ridotto ingombro dell'accoppiamento (limitato sostanzialmente allo spessore, di pochi millimetri, dell'aggetto 9) non provoca fastidio al paziente.
Si à ̈ in pratica constatato come il gruppo secondo il trovato, assolva pienamente il compito prefissato, in quanto, la scelta di ricorrere ad un primo elemento, amovibilmente inseribile in un condotto realizzato internamente ad un impianto dentale, e un secondo elemento, del tipo di un moncone, con l'estremità del primo elemento impegnabile con una una porzione sagomata del secondo elemento secondo una pluralità di differenti configurazioni, consente di ottenere l'accoppiamento di forma tra il primo elemento e il secondo elemento secondo una pluralità di differenti reciproci orientamenti spaziali, in modo pratico e agevole.
Il trovato, così concepito, à ̈ suscettibile di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nell’ambito del concetto inventivo; inoltre, tutti i dettagli potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti.
Per esempio, à ̈ prevista la possibilità, comunque rientrante nell'ambito di protezione qui rivendicato, di adottare gruppi di accoppiamento 1 secondo il trovato (e primi elementi 5) per qualsiasi tipologia di impianto 2 di tipo noto (e per applicazioni CAD-CAM), semplicemente adattando lo stelo 11 (ed eventualmente la testa 12) e/o gli altri componenti del gruppo 1 stesso.
Negli esempi di realizzazione illustrati singole caratteristiche, riportate in relazione a specifici esempi, potranno essere in realtà intercambiate con altre diverse caratteristiche, esistenti in altri esempi di realizzazione.
In pratica i materiali impiegati, nonché le dimensioni, potranno essere qualsiasi secondo le esigenze e lo stato della tecnica.

Claims (10)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1. Gruppo di accoppiamento, particolarmente per impianti dentali (2), caratterizzato dal fatto di comprendere un primo elemento (5), amovibilmente inseribile con almeno un suo spezzone terminale in un condotto (6) realizzato internamente ad un impianto dentale (2) o simili, e un secondo elemento (7), del tipo di un moncone preposto al sostegno di componenti protesiche e simili, l'estremità (5a) di detto primo elemento (5), opposta a detto spezzone, e una porzione sagomata (7a) di detto secondo elemento (7) essendo reciprocamente impegnabili secondo una pluralità di differenti configurazioni, per l'accoppiamento di forma tra detto primo elemento (5) e detto secondo elemento (7) secondo una pluralità di differenti reciproci orientamenti spaziali.
  2. 2. Gruppo di accoppiamento, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta estremità (5a) di detto primo elemento (5) presenta una cavità (8) di alloggiamento di un aggetto sagomato (9), sviluppantesi da detto secondo elemento (7) e costituente detta porzione sagomata (7a), detto aggetto (9) essendo alloggiabile in detta cavità (8) secondo una pluralità di differenti configurazioni, per l'accoppiamento tra detto primo elemento (5) e detto secondo elemento (7) secondo una pluralità di differenti reciproci orientamenti spaziali.
  3. 3. Gruppo di accoppiamento, secondo le rivendicazioni 1 e 2, caratterizzato dal fatto che la superficie laterale (10) delimitante detta cavità (8) presenta configurazione sostanzialmente prismatica, detto aggetto (9) presentando sezione trasversale sostanzialmente poligonale, per l'accoppiamento di forma tra detto primo elemento (5) e detto secondo elemento (7) secondo un numero di differenti reciproci orientamenti spaziali pari al numero di facce di detta cavità (8) a configurazione sostanzialmente prismatica.
  4. 4. Gruppo di accoppiamento, secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che detta superficie laterale (10) di detta cavità (8) presenta sezione trasversale sostanzialmente conformata a dodecagono, detta sezione trasversale di detto aggetto (9) essendo sostanzialmente esagonale, per l'accoppiamento tra detto primo elemento (5) e detto secondo elemento (7) secondo dodici differenti reciproci orientamenti spaziali, corrispondentemente alle dodici facce di detta superficie laterale (10) di detta cavità (8).
  5. 5. Gruppo di accoppiamento, secondo le rivendicazioni 1 e 2 e in alternativa alla 3, caratterizzato dal fatto che la superficie laterale (10) delimitante detta cavità (8) presenta configurazione sostanzialmente cilindrica, detto aggetto (9) presentando sezione trasversale sostanzialmente circolare, per l'accoppiamento di forma tra detto primo elemento (5) e detto secondo elemento (7) secondo un numero sostanzialmente infinito di differenti reciproci orientamenti spaziali.
  6. 6. Gruppo di accoppiamento, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto primo elemento (5) comprende uno stelo (11) sostanzialmente assialsimmetrico, costituente detto spezzone e presentante una filettatura esterna (11a) amovibilmente impegnabile in una madrevite (6a) realizzata internamente al condotto (6) dell'impianto (2), detto primo elemento (5) presentando una testa ingrossata (12), in corrispondenza di detta estremità (5a) e fissata a detto stelo (11), definente internamente detta cavità (8).
  7. 7. Gruppo di accoppiamento, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto secondo elemento (7) comprende una appendice (13) sostanzialmente assialsimmetrica, preposta al sostegno della componente protesica o simili, da una base di detta appendice (13) sviluppandosi detto aggetto (9) secondo una direzione formante un angolo predefinito con l'asse di detta appendice (13)
  8. 8. Gruppo di accoppiamento, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto secondo elemento (7) presenta un gambo terminale (14), sviluppantesi coassialmente da detto aggetto (9) e presentante sezione inferiore a quella di detto aggetto (9), in corrispondenza dell'accoppiamento tra detto primo elemento (5) e detto secondo elemento (7) detto gambo (14) essendo stabilmente alloggiato in un canale (15), coassialmente realizzato all'interno di detto stelo (11) e affacciato a detta cavità (8), per il conferimento di una maggiore resistenza contro le sollecitazioni di taglio e flessione a detto secondo elemento (7) e a detta appendice (13).
  9. 9. Gruppo di accoppiamento, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi di fissaggio inamovibile (16) di detto secondo elemento (7) a detto primo elemento (5), in corrispondenza dell'inserimento di detto aggetto (9) in detta cavità (8) e di detto gambo (14) in detto canale (15).
  10. 10. Gruppo di accoppiamento, secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di fissaggio (16) comprendono uno strato di cementazione, spalmato lungo almeno uno tra detto gambo terminale (14) e detto aggetto (9), per il fissaggio inamovibile di detto secondo elemento (7) a detto primo elemento (5), in corrispondenza dell'inserimento di detto aggetto (9) in detta cavità (8) e di detto gambo (14) in detto canale (15).
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