ITBO20110363A1 - Macchina rettificatrice e metodo di rettifica. - Google Patents
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Description
DESCRIZIONE
MACCHINA RETTIFICATRICE E METODO DI
RETTIFICA
L’invenzione consiste nell’alloggiare ,mantenendo nel contempo ingombri particolarmente ridotti, un mandrino con albero porta mola, dotato di meccanismo di rotazione che consente di variare velocemente l’inclinazione dell’asse dell’albero porta mola rispetto all’asse del canotto di una rettifica verticale . Questa invenzione consente in breve tempo di eseguire lavorazioni di diverse tipologie, tradizionali e non, con un unico piazzamento del pezzo da rettificare. La spiegazione à ̈ molto semplice, in quanto con l’albero porta mola parallelo all’asse del canotto si eseguono in modo tradizionale la rettifica di diametri piccoli e piccoli rasamenti utilizzando mole a tazza, ruotando semplicemente il mandrino di 180° l’asse del mandrino porta mola forma un angolo (α), rispetto all’asse del canotto, che consente dopo aver montato una idonea mola di rettificare contemporaneamente sia il diametro che il rasamento,o piani anche di grandi dimensioni in tangenziale, all’interno o all’esterno del pezzo da lavorare.
Una esigenza particolarmente sentita dagli operatori del settore à ̈ quella di poter disporre di una rettifica ad asse verticale che consenta di effettuare una pluralità di lavorazioni in contemporanea come superfici piane , rasamenti e diametri senza che ci sia la necessità di riattrezzare la macchina e che abbia nel contempo ingombri particolarmente ridotti. La dimensione molto ridotta del meccanismo inventato permette al canotto , secondo la preferita forma di realizzazione , di entrare per esempio all’interno di un foro di diametro 310 mm con il mandrino porta mola posto nella posizione P1 e in un foro di diametro 306 con il mandrino porta mola posto nella posizione P2 per una lunghezza rettificabile pari alla corsa del canotto (700mm).
Altri esempi sono la lavorazione di rasamenti e di diametri interni ed esterni, la lavorazione di coni e/o di superfici coniche (interne ed esterne) etc.
La maggior parte delle rettifiche ad asse verticale di tipo noto à ̈ dotata di una tavola portapezzo e di testa operativa che porta il mandrino su cui à ̈ fissata la mola che lavora o con asse verticale o con asse orizzontale. Tali macchine non consentono di soddisfare l’esigenza di flessibilità operativa espressa dagli operatori ed inoltre sono particolarmente ingombranti, non consentendo pertanto l’esecuzione di alcune lavorazioni (in particolare lavorazioni di rettifica di fori interni) come per esempio: fori à ̃300 con lunghezza 700mm in quanto il canotto, risulta eccessivamente ingombrante.
Scopo del presente trovato à ̈ pertanto quello di soddisfare le esigenze sopra espresse, attraverso la realizzazione di una rettificatrice con canotto ad asse verticale e albero porta mola inclinabile.
Un ulteriore scopo à ̈ quello di proporre una macchina rettificatrice che sia fortemente versatile, ovvero che consenta di eseguire una pluralità di lavorazioni con estrema precisione.
Ancora un altro scopo à ̈ quello di proporre un metodo di rettifica che consenta di lavorare in modo estremamente preciso e veloce rasamenti e superfici diametrali di un particolare meccanico.
In accordo con l’invenzione, tale scopo viene raggiunto da una macchina rettificatrice comprendente le caratteristiche tecniche esposte in una o più delle rivendicazioni annesse.
Le caratteristiche tecniche del trovato, secondo i suddetti scopi, sono chiaramente riscontrabili dal contenuto delle rivendicazioni sotto riportate, ed i vantaggi dello stesso risulteranno maggiormente evidenti nella descrizione dettagliata che segue, fatta con riferimento ai disegni allegati, che ne rappresentano una forma di realizzazione puramente esemplificativa e non limitativa, in cui:
- la figura 1 illustra una vista frontale della macchina rettificatrice con albero porta mola inclinabile oggetto della presente invenzione;
- la figura 2 illustra una vista in pianta della macchina rettificatrice;
- la figura 3 illustra una vista in pianta di un particolare della macchina di cui alle figure 1 e 2;
- la figura 4 illustra una vista in sezione del particolare di cui alla figura 3 secondo il piano di sezione IV-IV in una prima configurazione operativa;
- la figura 5 illustra una vista in prospettiva del particolare di cui alle figure 3 e 4 in esploso oggetto della presente invenzione;
-la figura 6 illustra una vista schematica di possibili lavorazioni eseguibili con la macchina oggetto dell’invenzione;
- la figura 7 illustra una vista in sezione del particolare di cui alla figura 3 secondo il piano di sezione IV-IV in una seconda configurazione operativa oggetto della presente invenzione.
- la figura 8 illustra una vista schematica di un’altra possibile lavorazione eseguibile con la macchina oggetto dell’invenzione.
Conformemente ai disegni allegati, à ̈ stata indicata con 1 una macchina rettificatrice oggetto dell’invenzione. Le figure 1 e 2 illustrano tale macchina nell’insieme, rispettivamente secondo una vista frontale ed in pianta. La macchina 1 comprende una tavola portapezzo 19, preferibilmente provvista di mezzi per l’azionamento in rotazione e/o per la movimentazione (di tipo noto e pertanto non descritti né illustrati).
Tale tavola 19 portapezzo preferibilmente à ̈ del tipo magnetico, o comunque provvista di mezzi di fissaggio del pezzo 20 in lavorazione, configurati per consentire il bloccaggio del pezzo 20 in lavorazione sulla superficie della stessa tavola 19.
Con il riferimento numerico 2 à ̈ stata indicata una testa 2 di rettifica o testa operativa 2 (ben visibile nella figura 3 e parzialmente nascosta nella figura 1 da uno sportello 43 di chiusura dell’area operativa della macchina 1).
Tale testa 2 di rettifica comprende un mandrino 3 (nel prosieguo indicato anche come mola 4), provvisto di un albero 5 collegabile a detta mola 4 per azionarla in rotazione in modo da eseguire lavorazioni sul pezzo 20 bloccato sulla tavola portapezzo 19.
La testa 2 di rettifica comprende un cannotto 7 esterno di rivestimento, configurato per alloggiare al proprio interno il mandrino 3.
Infatti, si osservi dalla figura 4 che il cannotto 7 comprende una cavità 24 interna di alloggiamento del mandrino 3.
Tale cavità interna 24 di alloggiamento ha una conformazione sostanzialmente cilindrica; tale conformazione verrà meglio descritta nel prosieguo.
Il mandrino 3 comprende una camicia 8 che porta girevolmente l’albero 5.
Tale camicia 8 à ̈ conformata per inserirsi (con gioco) all’interno della cavità 24 del cannotto 7.
Si osservi che l’albero 5 à ̈ portato mediante cuscinetti dalla camicia 8; pertanto l’albero 5 à ̈ azionabile in rotazione rispetto alla camicia 8.
In particolare, l’albero 5 à ̈ collegato ad un motore, non illustrato che viene attivato per portare la mola 4 in rotazione.
Secondo l’invenzione, l’albero porta mola 5 può essere disposto in due posizioni di lavoro, rispettivamente in una prima posizione P1 di lavoro in cui l’albero 5 à ̈ verticale ed in una seconda posizione P2 di lavoro in cui l’albero 5 à ̈ inclinato rispetto ad una direzione verticale Z di un angolo predeterminato α, per eseguire una contemporanea o pressoché contemporanea lavorazione di rettifica (in tangenziale) di una prima superficie 17 parallela a detta direzione verticale Z (superficie diametrale) e di una seconda superficie 18 (rasamento) ortogonale a detta direzione verticale Z, come verrà meglio chiarito nel prosieguo.
Pertanto, si osservi che più in generale la macchina 1 comprende mezzi 6 di inclinazione di detto albero 5, configurati per consentire di disporre l’albero 5 verticalmente nella prima posizione P1 di lavoro ed inclinato rispetto la direzione verticale Z di un angolo acuto predeterminato α nella seconda posizione P2 di lavoro per eseguire una contemporanea lavorazione in tangenziale di una prima superficie 17 di un pezzo 20 in lavorazione parallela a detta direzione verticale Z e di una seconda superficie 18 del pezzo 20 in lavorazione ortogonale a detta direzione verticale Z.
Tali mezzi 6 di inclinazione verranno meglio descritti nel prosieguo; si osservi che la descrizione che segue à ̈ comunque una descrizione esemplificativa e non limitativa dell’invenzione.
Verrà descritta a titolo esemplificativo una preferita forma di realizzazione, illustrata nelle figure 4 e 7, di un meccanismo preferito di inclinazione dell’albero 5 fra le suddette posizioni P1 e P2.
Con riferimento alle annesse figure, la camicia 8 comprende un anello 10 periferico avente un asse centrale X inclinato rispetto all’asse K dell’albero 5 della metà di detto angolo prestabilito α (angolo α/2). Tale anello 10 comprende una superficie superiore anulare 21 ed una superficie inferiore anulare 22, definenti due rispettivi piani PP1 e PP2 fra loro paralleli.
Si osservi che le rette normali (ortogonali) a tali piani (PP1, PP2) risultano inclinate rispetto all’asse K dell’albero 5 della metà di detto angolo prestabilito α (angolo α/2).
Secondo la preferita forma di realizzazione dell’invenzione, la testa operativa 2 comprende una guida 42 per l’anello 10.
Tale guida 42 à ̈ associata al cannotto 7; in particolare, secondo l’esempio illustrato, la guida 42 à ̈ definita dallo stesso cannotto 7 (in particolare da una superficie 44 anulare inclinata rispetto alla verticale della metà del prestabilito angolo α) ed in parte da una bussola 14, facente parte della testa operativa 2 ed amovibilmente associabile allo stesso cannotto 7.
La guida 42 à ̈ configurata per consentire una rotazione di detta camicia 8 attorno all’asse centrale X dell’anello 10 per portare l’albero 5 in una di dette prima P1 e seconda posizione P2.
La guida 42, più in generale, definisce mezzi 11 di guida della camicia 8 fra le suddette posizioni di lavoro P1, P2, associati al cannotto 7.
La bussola 14, ben visibile nella figura 5, Ã ̈ avvitabilmente accoppiabile al cannotto 7 (si osservi a tal proposito che la bussola 14 Ã ̈ provvista di una porzione filettata F1).
Tale bussola 14 ha una conformazione cilindrica; in particolare essa reca praticato internamente un foro 27 passante; quando la stessa bussola 14 Ã ̈ accoppiata al cannotto 7 la camicia 8 Ã ̈ inserita passante attraverso il foro 27.
La bussola 14 comprende una superficie anulare superiore 12.
Inoltre, la bussola 14 comprende una porzione F1 della superficie laterale esterna filettata 23, configurata per avvitarsi su una rispettiva porzione 25 filettata della superficie laterale della cavità 24 del cannotto 7.
La bussola 14 comprende altresì un'altra porzione F2 della superficie laterale esterna 26 dentata, ovvero circonferenzialmente provvista di relativi denti.
La cavità 24 comprende, in corrispondenza dell’apertura inferiore, una porzione 28 cilindrica avente un asse centrale inclinato della metà dell’angolo predeterminato α (angolo α/2).
Si osservi che la porzione filettata 25 del cannotto 7 à ̈ ricavata in corrispondenza della porzione 28 cilindrica con asse centrale inclinato della metà dell’angolo predeterminato α (angolo α/2).
Si osservi pertanto che la retta ortogonale alla superficie superiore 12 della bussola 14, quando la bussola 14 à ̈ avvitata sulla porzione cilindrica 28, à ̈ disposta sostanzialmente inclinata rispetto alla verticale di un angolo corrispondente alla metà di detto angolo predeterminato α.
La testa 2 comprende ulteriormente un pignone 29, accoppiato alla bussola 14 per azionarla in rotazione. In particolare si osservi che il pignone 29 Ã ̈ girevolmente connesso al cannotto 7.
In particolare, si osservi che il pignone 29 Ã ̈ provvisto di una dentatura, accoppiata alla dentatura della bussola 14 per definire con essa un ingranaggio.
Il suddetto ingranaggio definisce, più in generale, mezzi di azionamento 34 in rotazione della bussola 14, azionabili dall’utente per porre in rotazione la bussola 14 e, conseguentemente, determinare una traslazione della bussola 14 all’interno della cavità 24 (in particolare all’interno della porzione 28) lungo una direzione K1 parallela all’asse della porzione cilindrica 28.
Secondo un altro aspetto, si osservi che il cannotto 7 reca praticati due fori radiali 30 (nell’esempio illustrato tali fori 30 sono fra loro disposti a 180°). Inoltre, l’anello 10 reca praticati, perifericamente, una coppia di fori radiali 31 (disposti fra loro di un passo angolare corrispondente a quello dei fori 30).
Si osservi che i fori radiali 30 e 31 del cannotto 7 e dell’anello 10 sono configurati per essere impegnati da perni 32; in particolare ciascun perno 32 à ̈ atto ad impegnare un foro radiale 30 ed un foro radiale 31.
Tali perni 32, come verrà meglio descritto nel prosieguo, consentono di bloccare la camicia 8 rispetto al cannotto 7 nei confronti della rotazione, ovvero di impedire la rotazione della camicia 8 rispetto al cannotto 7.
Più in generale si osservi che i perni 32 definiscono mezzi 33 di antirotazione della camicia 8 rispetto al cannotto 7.
Ancora più in generale si osservi che i perni 32 e la bussola 14 definiscono mezzi 9 di bloccaggio della camicia 8 rispetto al cannotto 7 nelle suddette posizioni (P1, P2).
Secondo le figure allegate, la testa 2 comprende inoltre un ulteriore anello 39 disposto in corrispondenza dell’apertura della cavità 24 ed un coperchio di chiusura 40 dell’anello 39.
Inoltre, Ã ̈ stato rappresentato anche un carter 41 di protezione.
Secondo la preferita forma di realizzazione, l’anello 10 ed i mezzi di guida 11 definiscono, più in generale, i mezzi 6 di inclinazione dell’albero 5 fra la prima posizione di lavoro P1 e la seconda posizione di lavoro P2.
Verrà descritto nel prosieguo il funzionamento della macchina rettificatrice 1 oggetto dell’invenzione, con particolare riferimento ad alcuni cicli di lavorazione di pezzi meccanici.
La figura 4 illustra l’albero 5 disposto nella prima posizione P1 di lavoro (ad asse K verticale).
In tale posizione P1 di lavoro sono preferibilmente installate sulla macchina 1 mole 4 a geometria cilindrica, del tipo indicato con il riferimento 4a in figura 6.
Con riferimento alla stessa figura 6, la macchina 1 provvista di mole del tipo 4a à ̈ in grado di eseguire lavorazioni di rettifica di diametri (tali lavorazioni sono state indicate in figura 6 con il riferimento 35c) ed anche di superfici inclinate (tali lavorazioni sono state indicate in figura 6 con il riferimento 35a e 35d).
Si osservi che al fine di eseguire le lavorazioni (35a e 35d) di superfici inclinate 16 del pezzo 20 à ̈ previsto nella macchina 1 di inclinare l’intera testa operativa 2 (ovvero il cannotto 7) di un angolo corrispondente a quello della superficie inclinata 16 in lavorazione.
In altre parole, l’asse k dell’albero 5 à ̈ disposto sostanzialmente parallelo alla superficie inclinata 16 da lavorare.
Pertanto, secondo tale aspetto, la macchina 1 comprende ulteriori mezzi di rotazione di detto cannotto 7 rispetto ad una direzione Q (nel caso illustrato orizzontale) ortogonale alla direzione verticale Z, configurati per consentire una rotazione dell’intero cannotto 7 in modo da disporre l’asse K dell’albero 5 parallelamente ad una superficie inclinata 16 del pezzo in lavorazione 20.
Vantaggiosamente tali mezzi di rotazione consentono alla macchina 1 di eseguire la lavorazione di superficie 16 coniche (lavorazioni 35a e 35d di figura 6) con estrema precisione; infatti l’asse K dell’albero viene allineato (disposto con la medesima inclinazione rispetto alla verticale Z) con la superficie 16 in lavorazione e la mola 4 ed il pezzo 20 in lavorazione vengono movimentati l’uno rispetto all’altro lungo una direzione parallela all’asse K dello stesso albero 5 (ciò può essere attuato movimentando la tavola portapezzo 19 o la testa 2).
La figura 7 illustra l’albero 5 con un mola del tipo indicato con 4b nella figura 6.
Tale mola 4b prevede una superficie laterale 36 inclinata, rispetto al proprio asse W, ed una superficie inferiore 37 sostanzialmente ortogonale al proprio asse W.
Preferibilmente la superficie laterale 36 à ̈ inclinata del predeterminato angolo α rispetto al proprio asse W. Si osservi che la superficie inferiore 37 della mola 4b à ̈ collegata alla superficie laterale mediante una superficie 38 inclinata (rispetto all’asse W) in verso opposto rispetto alla stessa superficie 36.
Si osservi che, preferibilmente, la superficie inclinata 38 forma con la superficie laterale 36 un angolo di 90°. Più in generale, la mola 4b comprende due porzioni troncoconiche, una porzione superiore T1 ed una inferiore T2 (di volume notevolmente inferiore).
A partire dalla prima posizione di lavoro P1, l’operatore, per eseguire le lavorazioni indicate con 35b e 35e, deve portare l’albero 5 nella seconda posizione di lavoro P2.
A tale scopo, l’ operatore rimuove i perni 32 dai fori 30, svincolando la camicia 8 rispetto al cannotto (ovvero rimuovendo l’impedimento alla rotazione della camicia 8 rispetto al cannotto 7).
L’utilizzatore, dopo aver rimosso i perni 32, agisce sul pignone 29, azionandolo in rotazione.
La rotazione del pignone 29 (che, come già descritto, à ̈ cinematicamente accoppiato alla bussola 14) determina la rotazione della bussola 14 rispetto al cannotto 7.
Si osservi che la bussola 14, essendo accoppiata in avvitamento al cannotto 7, viene fatta traslare lungo la direzione indicata con K1 (in particolare viene fatta traslare in allontanamento dalla superficie 44 inclinata del cannotto 7).
La camicia 8 viene fatta ruotare (nell’esempio illustrato manualmente) di 180° rispetto all’asse X, che à ̈ inclinato rispetto alla direzione verticale Z della metà del prestabilito angolo α (angolo α/2).
Si osservi che durante la rotazione la camicia 8 à ̈ in appoggio sulla superficie superiore 12 della bussola 14, la quale pertanto consente di guidare la rotazione della camicia 8 fra le suddette posizioni di lavoro (P1, P2). Preferibilmente tale rotazione à ̈ eseguita manualmente. Preferibilmente ma non limitatamente, la superficie laterale interna della cavità 24 del cannotto 7 comprende una porzione 15 (nel prosieguo indicata come superficie 15) conformata per individuare una battuta di arresto – nei confronti della rotazione – per la camicia 8.
Secondo la forma di realizzazione illustrata si osservi che, dopo che à ̈ stata eseguita la suddetta rotazione di 180° della camicia 8, vengono inseriti i perni 32 all’interno dei relativi fori (30,31) di alloggiamento della camicia 8 e del cannotto 7.
Pertanto, i perni 32 consentono di assicurare il centraggio angolare della camicia 8 rispetto al cannotto 7 sia nella prima posizione P1 che nella seconda posizione P2.
In figura 7 l’albero 5 à ̈ disposto nella seconda posizione di lavoro P2.
Si osservi che in tale seconda posizione di lavoro P2 l’albero 5 à ̈ inclinato, rispetto ad una direzione verticale Z, di un angolo corrispondente all’angolo predeterminato α (a tal proposito si veda l’angolo sotteso fra l’asse dell’albero K e la verticale Z nella stessa figura 7).
Nell’esempio illustrato l’angolo predeterminato α à ̈ un angolo di 8° ; si osservi pertanto che la metà di tale angolo (angolo α/2) corrisponde a 4°.
Più in generale, si osservi che tale angolo à ̈ un angolo acuto (ovvero inferiore a 90°); ancora più preferibilmente à ̈ un angolo inferiore a 20°.
Nella configurazione di figura 7 (albero 5 disposto nella seconda posizione P2 di lavoro), l’operatore inserisce i perni 32 all’interno dei fori 30 e 31 per bloccare stabilmente la camicia 8 rispetto alla rotazione nei confronti del cannotto 7.
Tali perni 32 garantiscono un determinato posizionamento all’albero 5.
Si osservi che, inoltre, l’operatore aziona nuovamente il pignone 29 per porre in rotazione la bussola 14 (in verso opposto rispetto a quello relativo alla rotazione eseguita in precedenza), traslandola lungo la direzione K1 (in avvicinamento alla superficie 44) in modo da serrare l’anello 10 fra la superficie 44 del cannotto 7 e la superficie superiore 12 della bussola 14.
Si osservi che nella configurazione di figura 7, la mola 4b può eseguire una contemporanea lavorazione di rettifica di diametri (superficie 17) e di rasamenti (superficie 18).
Infatti, con riferimento alla figura 6, la macchina 1 in tale configurazione può eseguire le lavorazioni indicate con 35b e 35e, di pressoché contemporanea lavorazione -in tangenziale - di un rasamento (superficie orizzontale 18) e di un diametro (superficie verticale 17).
Si osservi che tale macchina 1 consente, vantaggiosamente, di eseguire lavorazioni di rasamenti e diametri interni (lavorazione 35e) anche di piccoli fori, senza che sia necessario impiegare alberi di prolunga collegati all’albero 5 (che, inevitabilmente, possono introdurre errori nella lavorazione a causa dei disassamenti con l’asse K).
Vantaggiosamente tali lavorazioni di rasamenti e diametri sono estremamente precise, anche in virtù del fatto che vengono eseguite senza effettuare alcun cambio utensile né riattrezzamento della macchina 1.
Con riferimento all’anello 10, si osservi quando segue. Tale anello 10 à ̈ in riscontro superiormente sulla superficie 44 del cannotto 7 ed inferiormente sulla superficie 12 della bussola 14.
Si osservi che, nel passare dalla posizione verticale P1 a quella inclinata P2 dell’albero, l’operatore esegue semplicemente una rotazione della camicia 8 attorno ad un asse inclinato X, ortogonale alle superfici 44 e 12. Inoltre, si osservi che i mezzi 6 di inclinazione sono configurati per ruotare l’albero 5 fra le suddette prima e seconda posizione (P1,P2) attorno ad un asse X inclinato rispetto alla direzione verticale Z di un angolo corrispondente alla metà di detto angolo predeterminato α.
Pertanto, la superficie 44 e la superficie 12 definiscono un riscontro ed una guida per l’anello 10, in particolare esse definiscono la guida 42.
Si osservi altresì che i perni 32 determinano un centraggio angolare della bussola 8 rispetto al cannotto 7, garantendo un preciso ed univoco posizionamento dell’albero in ambedue le posizioni P1 e P2.
Secondo l’invenzione, resta definito un metodo di rettifica di un rasamento 18 e di una superficie diametrale (cilindrica) 17 di un pezzo meccanico 20, comprendente le seguenti fasi:
- predisporre una testa 2 di rettifica che comprende un mandrino 3 di supporto di una mola 4, provvisto di un albero 5;
- disporre detto albero 5 angolarmente inclinato di un prestabilito angolo α rispetto ad una direzione verticale Z;
- predisporre una mola 4b provvista di una prima superficie 36 angolarmente inclinata rispetto ad un asse W della mola 4b stessa, di una seconda superficie 37 sostanzialmente ortogonale a detto asse W;
- collegare detta mola 4b all’albero 5;
- portare detta mola 4b, attivata in rotazione, in contatto con il rasamento 18 e/o con la superficie diametrale di detto pezzo 20 in lavorazione per eseguire una lavorazione.
Preferibilmente, secondo il metodo, la prima superficie 36 della mola 4b à ̈ angolarmente inclinata del prestabilito angolo α rispetto all’asse W della mola 4b stessa.
Preferibilmente, la mola 4b comprende una terza superficie 38 di collegamento della prima superficie 36 e della seconda superficie 37 angolarmente inclinata rispetto all’asse W.
Inoltre, ancora più preferibilmente, la terza superficie (38) à ̈ disposta ad angolo retto rispetto alla prima superficie (36).
Vantaggiosamente tale metodo consente di eseguire la contemporanea lavorazione di rettifica in tangenziale di un rasamento (superficie 18) e di una superficie diametrale (superficie 17) in modo estremamente preciso e veloce; non à ̈ infatti necessario eseguire alcun riattrezzamento della macchina 1 fra le suddette lavorazioni, potendole eseguire sostanzialmente in contemporanea e con lo stesso utensile 4b.
Si osservi che la terza superficie 38 esegue la lavorazione – in tangenziale - del rasamento 18 mentre la prima superficie esegue la lavorazione – in tangenziale – della superficie diametrale 17.
Tali lavorazioni possono essere eseguite in contemporanea.
Con riferimento alla figura 8, Ã ̈ illustrata una mola 4c provvista di una prima porzione T3 avente caratteristiche similari a quella della mola 4b ed ulteriormente di una seconda porzione T4 superiore troncoconica.
La porzione superiore T4 troncoconica comprende una superficie 46 superiore, parallela alla superficie inferiore 37, ed una superficie 45 di collegamento fra la superficie superiore 46 e quella laterale 36.
La superficie 45 di collegamento à ̈ inclinata in verso concorde, rispetto all’asse W, con la superficie laterale 36.
Si osservi che tale superficie 45 consente, quando l’albero 5 à ̈ disposto nella seconda posizione P2 (come illustrato nella figura 8), di eseguire una lavorazione di una superficie del pezzo in lavorazione “in sottosquadro†.
In altre parole, tale mola 4c à ̈ inserita all’interno di un foro del pezzo meccanico ed à ̈ portata in riscontro – generalmente con un movimento dal basso verso l’alto -con una superficie orizzontale del pezzo in lavorazione 20.
Pertanto, la superficie 45 riscontra superiormente la superficie orizzontale del pezzo in lavorazione, per eseguire su di essa la lavorazione.
Si osservi che, secondo una forma di realizzazione non illustrata, l’albero 5 potrebbe essere inclinabile rispetto alla direzione verticale Z (secondo le modalità e mediante i mezzi descritti in precedenza) secondo un angolo α opposto a quello di figura 1; ciò rientra comunque nel concetto dell’invenzione.
Il trovato così concepito à ̈ suscettibile di evidente applicazione industriale; può essere altresì oggetto di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo; tutti i dettagli possono essere sostituiti, inoltre, da elementi tecnicamente equivalenti.
Claims (11)
- RIVENDICAZIONI 1. Macchina rettificatrice, comprendente una tavola (19) portapezzo orizzontale ed una testa (2) di rettifica che comprende un mandrino (3) ad asse (K) verticale di supporto di un utensile mola (4), provvisto di un albero (5) collegabile a detta mola (4), caratterizzata dal fatto di comprendere ulteriormente mezzi (6) di inclinazione di detto albero (5), configurati per consentire di disporre l’albero (5): - verticalmente in una prima posizione (P1) di lavoro; - ed inclinato rispetto ad una direzione verticale (Z) di un angolo acuto predeterminato (α) in una seconda posizione (P2) di lavoro per eseguire con detta mola (4) una lavorazione, in tangenziale, di una prima superficie (17) di un pezzo (20) in lavorazione parallela a detta direzione verticale (Z) e di una seconda superficie (18) del pezzo (20) in lavorazione ortogonale a detta direzione verticale (Z).
- 2. Macchina secondo la rivendicazione 1, in cui detti mezzi (6) di inclinazione sono configurati per ruotare l’albero (5) fra le suddette prima e seconda posizione (P1,P2) attorno ad un asse (X) inclinato rispetto alla direzione verticale (Z) di un angolo (α/2) corrispondente alla metà di detto angolo predeterminato (α).
- 3. Macchina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1 o 2, in cui detto mandrino (3) comprende una camicia (8) che porta girevolmente l’albero (5) ed in cui detta testa (2) di rettifica comprende un cannotto (7) esterno di rivestimento, configurato per alloggiare al proprio interno la camicia (8) in due diverse posizioni corrispondenti rispettivamente alla prima posizione (P1) e alla seconda posizione (P2) dell’albero (5), i mezzi (6) di inclinazione comprendendo mezzi di guida (11) della camicia (8) fra le suddette posizioni di lavoro (P1, P2), associati al cannotto (7).
- 4. Macchina secondo la rivendicazione 3, in cui detti mezzi (6) di inclinazione comprendono un anello (10) solidale a detta camicia (8) ed avente un asse centrale (X) inclinato rispetto all’asse (K) di detto albero (5) della metà di detto angolo prestabilito (α) ed i mezzi di guida (11) comprendono una guida (42) di detto anello (10), solidalmente associabile al cannotto (7) e configurata per consentire una rotazione di detta camicia (8) attorno a detto asse centrale (X) per portare l’albero (5) nella prima (P1) o seconda posizione (P2) di lavoro.
- 5. Macchina secondo la rivendicazione 4, in cui detta guida (42) comprende una superficie anulare superiore (44), inclinata rispetto alla direzione (Z) verticale della metà di detto angolo prestabilito (α) e configurata per definire un riscontro superiore per detto anello (10), ed una superficie anulare inferiore (13), inclinata rispetto all’asse verticale della metà di detto angolo prestabilito (α) e configurata per definire un riscontro inferiore e supportare detto anello (10).
- 6. Macchina secondo la rivendicazione precedente, comprendente una bussola (14), avviatabilmente accoppiabile rispetto a detto cannotto (7) di rivestimento, detta superficie anulare inferiore (13) essendo una superficie di detta bussola (14).
- 7. Macchina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 3 a 6, in cui detto cannotto (7) di rivestimento comprende una superficie (15) interna conformata per definire una battuta di riscontro per detta camicia (8) nella seconda posizione (P2) di lavoro.
- 8. Macchina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 3 a 7, comprendente mezzi di rotazione di detto cannotto (7) rispetto ad una direzione (Q) ortogonale alla direzione verticale (Z), configurati per consentire una rotazione dell’intero cannotto (7) in modo da disporre l’asse (K) dell’albero (5) parallelamente ad una superficie inclinata (16) del pezzo in lavorazione (20).
- 9. Macchina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 3 a 8, comprendente mezzi (9) di bloccaggio di detta camicia (8) rispetto al cannotto (7) nelle suddette posizioni (P1, P2).
- 10. Metodo di rettifica di un rasamento (18) e di una superficie diametrale (17) di un pezzo (20) in lavorazione, comprendente le seguenti fasi: - predisporre una testa (2) di rettifica che comprende un mandrino (3) di supporto di una mola (4), provvisto di un albero (5), il metodo essendo caratterizzato dal fatto di comprendere le seguenti fasi: - disporre detto albero (5) angolarmente inclinato di un prestabilito angolo (α) rispetto ad una direzione verticale (Z); - predisporre una mola (4b) provvista di una prima superficie (36) inclinata rispetto ad un asse (W) della mola (4b) stessa e di una seconda superficie (37) sostanzialmente ortogonale a detto asse (W); - collegare detta mola (4b) all’albero (5); - portare detta mola (4b), attivata in rotazione, in contatto con il rasamento (18) e/o con la superficie diametrale di detto pezzo (20) per eseguire una rettifica in tangenziale.
- 11. Metodo secondo la rivendicazione 10, in cui la prima superficie (36) à ̈ angolarmente inclinata del prestabilito angolo (α) rispetto all’asse (W) della mola (4b) stessa.
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