ITBO20110357A1

ITBO20110357A1 - Sistema di protezione per la copertura maccanizzata di colture vegetali.

Info

Publication number: ITBO20110357A1
Application number: IT000357A
Authority: IT
Inventors: Andrea Cappi; Angelo Cappi; Roberto Luscardo; Georgi Dimitrov Todorov
Original assignee: Magif S A S Di Cappi Angelo & C
Priority date: 2011-06-22
Filing date: 2011-06-22
Publication date: 2012-12-23
Also published as: NZ618706A; AU2012274165B2; CL2013003475A1; EP2723158B1; AU2012274165A1; EP2723158A1; US9756795B2; ES2565696T3; US20140259900A1; WO2012175546A1

Description

â€œSistema di protezione per la copertura meccanizzata di colture vegetaliâ€

TESTO DELLA DESCRIZIONE

Il trovato concerne un sistema di protezione per la copertura meccanizzata di colture vegetali, ad esempio colture fruttifere quali ciliegi, viti od altre, con teli trasparenti o reti di protezione, nel seguito denominati semplicemente â€œteli di protezioneâ€ , caratterizzato da semplicitÃ di realizzazione e da un ancoraggio ampio e distribuito dei teli alla struttura reticolare, aerea e portante che li sostiene, garantendo alla copertura di protezione formata dagli stessi teli, una grande stabilitÃ di posizionamento in opera, anche in presenza di forti turbolenze atmosferiche. Come anterioritÃ piÃ¹ vicina al ritrovato, si cita la domanda di brevetto n. B02011A-109 a nome della stessa richiedente, che prevede la predisposizione sui teli di protezione, di traversine tra loro distanziate, che con le loro estremitÃ sono destinate a cooperare con idonei mezzi aerei di guida e di ancoraggio opportunamente disposti sui e lungo i filari delle piante. Rispetto a questa soluzione, i teli non devono essere provvisti delle dette traversine, con tutti i grandi vantaggi che ne conseguono. Le caratteristiche del sistema di cui trattasi ed i vantaggi che ne derivano, appariranno evidenti dalla seguente descrizione di una forma preferita di realizzazione dello stesso, illustrata a titolo dâ€™esempio, non limitativo, nelle figure delle due tavole allegate di disegni, in cui:

- Le figg. 1 e 2 sono viste schematiche del sistema, in pianta dallâ€™alto ed in prospettiva;

- La fig. 3 illustra in prospettiva un elemento di copertura dellâ€™estremitÃ superiore dei pali che portano i cavi aerei longitudinali e trasversali per il supporto dei teli di protezione;

- Le figg. 4 e 5 illustrano altrettanti dettagli del sistema rilevati rispettivamente secondo le linee di sezione IV-IV e V-V di figura 2;

Nelle figure 1 e 2, con FI, F2, Fn sono indicati dei filari di piante P su ognuno dei quali vengono comunque ed adeguatamente fissati nel terreno dei pali verticali 1, di altezza tale per cui la loro estremitÃ superiore risulti opportunamente al di sopra della chioma delle piante P e tali pali sono disposti in modo sfalsato od a scacchiera, ad esempio in modo che solo i pali dei filari pari F2, F4 ecc. e solo i pali dei filari dispari FI, F3 ecc. risultino tra loro allineati in senso trasversale. Inoltre, i pali pari sono posti longitudinalmente sulla metÃ della distanza tra due pali dispari consecutivi e viceversa per i pali dispari. I pali 1 dei filari pari e quelli dei filari dispari, sono collegati tra loro da cavi trasversali e piÃ¹ specificatamente da almeno due cavi trasversali 2, 2â€™ che sono tra loro incrociati ad X con disposizione su di un piano ideale verticale e che risultano tra loro distanziati con una distanza DI prestabilita e fissa in corrispondenza dei pali 1 e che invece si incrociano reciprocamente in punti 102 posti sullâ€™asse longitudinale e mediano del filare attiguo dove per tali cavi non esiste palo di supporto. Gli stessi pali 1 dei vari filari sono poi collegati tra loro anche da cavi longitudinali e piÃ¹ specificatamente da almeno due cavi longitudinali 3, 3â€™ che sono anchâ€™essi incrociati reciprocamente ad X con disposizione su di un piano ideale verticale e che sono tra loro distanziati con una distanza D2 prestabilita in corrispondenza dei pali 1 e che risultano invece reciprocamente incrociati in punti 103 posti a metÃ della distanza che intercorre tra i pali consecutivi 1 di uno stesso filare. In virtÃ¹ della detta disposizione sfalsata dei pali 1 e di una idonea inclinazione dei cavi longitudinali rispetto a quelli trasversali, Ã ̈ previsto che i punti dâ€™incrocio 103 degli stessi cavi longitudinali si trovino sulla stessa verticale dei detti punti dâ€™incrocio 102 dei cavi trasversali e di preferenza, come illustrato nella figura 4, Ã ̈ previsto che gli stessi incroci 103 siano collocati al di sotto di detti punti dâ€™incrocio 102 dei cavi trasversali (vedi oltre). Dalle figure 1 e 2 si rileva che ogni filare puÃ² essere coperto ad esempio longitudinalmente, da almeno un rispettivo telo 4 di larghezza correlata a quella di ogni filare e tale per cui i teli dei filari attigui non abbiano a toccarsi e/o ad interferire tra loro negativamente, pur risultando il piÃ¹ possibile vicini tra loro, essendo ogni telo inizialmente avvolto su un asse di raccolta 5 posto in qualsiasi adatta posizione su unâ€™estremitÃ dei filari ed azionato ad esempio da un motoriduttore 6 ed almeno la testa di ogni telo essendo collegata mediante cavi longitudinali 7 ad un asse di raccolta 8 posto sullâ€™altra estremitÃ dei filari ed azionato da un motoriduttore 9 che puÃ² essere collegato in albero elettrico con quello di svolgimento 6 prima considerato, per lâ€™azionamento in fase con questo. Ogni coppia di motoriduttori 6 e 9 puÃ² azionare piÃ¹ teli contemporaneamente. I detti assi di alimentazione e di raccolta coi relativi motoriduttori, possono essere predisposti a terra o possono avere una disposizione aerea. La distinzione prima detta tra assi di alimentazione ed assi di raccolta non Ã ̈ categorica in quanto, con soluzioni facilmente intuibili dai tecnici del ramo, ad esempio con un diverso senso dâ€™ingresso o di uscita dallâ€™asse del telo 4 o dei cavi 7, ogni asse 5 ed 8 puÃ² fungere contemporaneamente sia da asse di alimentazione che da asse di raccolta. I detti motoriduttori 6 e 9 possono essere fissi, per provvedere ad una movimentazione anche completamente automatica in apertura od in chiusura dei teli, a seguito di un comando manuale o di un comando semiautomatico od automatico, con la presenza di sensori e di logiche programmate che tengano ad esempio conto delle condizioni e/o delle previsioni atmosferiche. Secondo una diversa forma dâ€™esecuzione, i detti motoriduttori 6 e 9 possono essere amovibili per lâ€™impiego in successione su piÃ¹ assi 5 e 8. Con 10 Ã ̈ indicato un eventuale rinforzo trasversale previsto sulla testa dei teli 4 ed alle cui estremitÃ sono collegati i detti cavi di tiro 7. 1 teli 4 possono essere dal canto loro rinforzati sui bordi longitudinali, con una idonea ripiegatura degli stessi come indicato con 104 nella figura 5 ed allâ€™interno di questi bordi rinforzati puÃ² essere collocata unâ€™anima di rinforzo, non illustrata, che puÃ² essere costituita da cavetti ausiliari o da una estensione degli stessi cavi di tiro 7. Opportunamente rinforzata puÃ² essere anche la zona longitudinale e mediana dei teli 4 con la quale gli stessi teli scorrono al di sopra ed a contatto con la sommitÃ dei pali 1 , che allo scopo viene dotata di una idonea testa di protezione arrotondata e di adatto materiale, come indicato con 11 nella figura 3. Con 12 sono indicati schematicamente i mezzi di fissaggio della testa 11 alla sommitÃ del palo 1. 1 teli 4 possono essere monolitici o possono essere compositi, ad esempio formati da due teli affiancati, fissati reciprocamente coi lati longitudinali interni, in modo da realizzare un telo che risulta provvisto del detto rinforzo longitudinale e mediano. Dalle figure 1 e 2 si rileva che i cavi di traino 7 passano al di sopra dei cavi trasversali 2 sostenuti dai pali 1 di ogni filare e passano invece sotto i cavi trasversali 2 sostenuti dai pali attigui di ogni filare, cosÃ¬ che quando gli stessi cavi 7 vengono raccolti dallâ€™asse 8 per distendere il telo 4 su un filare, il telo stesso passa superiormente ai tratti di cavi trasversali 2 sostenuti dai pali 1 di quel filare e passa invece sotto la zona dâ€™incrocio 102 dei cavi trasversali 2 sostenuti dai pali dei filari attigui, in modo che anche per effetto della tensione longitudinale alla quale Ã ̈ sottoposto, lo stesso telo assume una conformazione traversale a tetto a doppio spiovente simmetrico, come appare dalla figura 5, ed una conformazione longitudinale a spezzata od a zig-zag come dalla figura 4, col telo che permane aderente ai rami superiori delle campate ad X dei cavi longitudinali 3. Anche su tutta lâ€™estensione di queste campate longitudinali, il telo 4 permane con una disposizione trasversale a tetto con doppio spiovente simmetrico in quanto il telo stesso coopera coi rami inferiori delle campate ad X dei cavi trasversali 2, nel tratto che comprende i loro punti dâ€™incrocio 102. Eâ€™ evidente come, con la soluzione descritta, i teli 4 risultino saldamente ancorati ai cavi di supporto e con una disposizione tale da resistere anche a notevoli turbolenze atmosferiche e da non formare sacche di raccolta della pioggia e/o della eventuale grandine. I cavi longitudinali 3 e/o quelli trasversali 2 possono essere cavi monolitici e continui o possono essere formati da spezzoni di cavi posti in successione lâ€™uno allâ€™altro ed opportunamente ancorati ai pali di supporto 1. Le inclinazioni dei cavi longitudinali e/o trasversali possono essere variate allo scopo di realizzare inclinazioni diverse dei teli, sino ad una inclinazione nulla nel caso in cui i cavi siano tra loro paralleli o siano costituiti da un solo cavo trasversale 2 e da un solo cavo longitudinale 3. Resta inteso che al trovato possono essere apportate numerose varianti costruttive, senza per altro abbandonare il principio informatore dellâ€™invenzione, come descritto, illustrato ed a seguito rivendicato. Nelle rivendicazioni, i riferimenti riportati tra parentesi sono puramente indicativi e non limitativi dellâ€™ambito di protezione delle stesse rivendicazioni.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Sistema di protezione per la copertura meccanizzata di colture vegetali poste usualmente in filari, del tipo che prevede la disposizione di pali verticali (1) ad esempio lungo i filari, di altezza superiore a quella delle chiome delle piante da proteggere, che prevede lâ€™interconnessione di detti pali con cavi longitudinali (3) e con cavi trasversali (2) per formare una struttura aerea, reticolare e portante di tetto e che comprende dei mezzi per poter meccanizzare le fasi di distensione e di rimozione su e da tale struttura, di teli flessibili di protezione (4) provenienti da bobine od altri mezzi di alimentazione e di raccolta (5, 6) posti ad unâ€™estremitÃ dei filari od in zone intermedie e collegati a mezzi di tiro e di rilascio (7, 8, 9) posti sullâ€™altra estremitÃ degli stessi filari od in zone intermedie, il tutto in modo da formare sul detto tetto reticolare una copertura di protezione a spioventi, caratterizzato dal fatto che: i detti pali (1) hanno una disposizione sfalsata od a scacchiera, in modo da risultare tra loro allineati trasversalmente solo per filari pari (F2, F4 ecc.) e solo per filari dispari (FI, F3 ecc.), il tutto in modo che alternativamente i cavi di connessione trasversale (2) incrocino i detti cavi longitudinali (3) in un punto nel quale entrambi i cavi (2, 3) non sono sostenuti da un palo (1); che in tale punto dâ€™incrocio i cavi trasversali (2) sono posti al di sopra dei cavi longitudinali; che ogni telo di protezione (4) Ã ̈ disposto per scorrere con la propria parte longitudinale e mediana su ogni detto cavo longitudinale (3) ed a disporsi alternativamente sopra ad un palo di supporto (1), dove viene sostenuto oltre che dal palo e dal cavo longitudinale, anche dal tratto di cavo trasversale (2) che coopera con tale palo ed a disporsi in successione sotto al cavo trasversale (2), nel detto punto dâ€™incrocio col cavo longitudinale, che vede il telo sostenuto inferiormente dal solo cavo longitudinale, il tutto essendo previsto per formare una copertura di protezione che risulti sostenuta sia sotto che sopra dai detti cavi portanti (2, 3) e che quindi risulti in condizioni tali da poter resistere senza scomporsi e subire danni, anche a notevoli turbolenze atmosferiche.
2. Sistema di protezione secondo la rivendicazione 1), in cui sia i cavi trasversali (2) che quelli longitudinali (3) comprendono delle rispettive coppie di cavi (2, 2â€™, 3, 3â€™) tra loro incrociati a formare delle X poste su piani ideali verticali, essendo le inclinazioni di tali coppie di cavi predisposte in modo tale che i punti dâ€™incrocio (102, 103) delle stesse coppie di cavi cadano sui filari delle piante e si incrocino reciprocamente, coi cavi trasversali (102) che sono posti al di sopra dei cavi longitudinali (103), il tutto essendo previsto per far si che nella cooperazione con gli stessi cavi trasversali, il telo di protezione (4) si disponga a formare trasversalmente un tetto a doppio spiovente, sia nella zona in cui sono previsti i pali di supporto (1), sia nelle zone intermedie nelle quali i cavi (102, 103) si incrociano reciprocamente e non sono sostenuti da pali (1).
3. Sistema di protezione secondo la rivendicazione 2), caratterizzato dal fatto che le zone intermedie nelle quali i detti cavi (2, 2â€™, 3, 3â€™) sâ€™incrociano tra loro coi detti punti di reciproco incrocio (102, 103) e non sono sostenuti da pali (1), il punto dâ€™incrocio (102) dei cavi trasversali Ã ̈ leggermente al di sopra del punto dâ€™incrocio (103) dei cavi longitudinali ed Ã ̈ ad una quota opportunamente inferiore a quella della sommitÃ dei pali di supporto (1), il tutto in modo che il tratto di telo (4) che intercorre tra due pali di supporto (1) consecutivi, Ã ̈ obbligato ad appoggiare sui rami superiori della coppia di cavi longitudinali sottostanti (3, 3â€™) cosÃ¬ da assumere una disposizione laterale a V molto aperta, utile sia per conferire stabilitÃ di installazione ai teli, quindi una notevole resistenza di questi alle turbolenze atmosferiche, sia per facilitare lo scolo delle precipitazioni meteoriche.
4. Sistema di protezione secondo una o piÃ¹ delle rivendicazioni precedenti, in cui i detti pali di supporto (1) sono dotati sullâ€™estremitÃ superiore di rispettive teste di copertura (11) ad esempio a forma di ogiva, di adatto materiale resistente agli agenti atmosferici e che presenti un basso coefficiente dâ€™attrito coi teli (4) impiegati, essendo tali teste (il) dotate di mezzi (12) per il fissaggio al palo ed essendo dotate di apposite scanalature o fori per il supporto dei cavi longitudinali (3, 3â€™) e di quelli trasversali (2, 2â€™), i quali cavi possono essere continui o formati da spezzoni opportunamente ancorati ad alloggiamenti laterali di dette teste di copertura (11).
5. Sistema di protezione secondo una o piÃ¹ delle rivendicazioni precedenti, in cui i teli (4) possono essere rinforzati sui bordi longitudinali, con idonee ripiegature cucite e/o saldate od incollate (104) e dotate di una eventuale anima interna di rinforzo, essendo previsto che opportunamente rinforzata possa essere anche la zona longitudinale e mediana con la quale gli stessi teli (4) sono destinati a scorrere e ad appoggiare sulle teste superiori (11) dei pali di supporto (1) e sui cavi longitudinali (3, 3â€™), essendo gli stessi teli (4) di tipo monolitico o di tipo composito, ad esempio formati da due teli affiancati, fissati reciprocamente coi lati longitudinali interni, in modo da formare insieme un telo che risulta provvisto del detto rinforzo longitudinale e mediano.
6. Sistema di protezione secondo una o piÃ¹ delle rivendicazioni precedenti, in cui i teli di protezione (4) vengono movimentati longitudinalmente per mezzo di cavi (7) collegati alla testa preferibilmente rinforzata (10) degli stessi teli e tali cavi essendo avvolti su appositi mezzi motorizzati (8, 9) collegati in albero elettrico ai mezzi anchâ€™essi motorizzati (5, 6) di alimentazione e di successiva raccolta degli stessi teli di protezione (4).
7. Sistema di protezione secondo una o piÃ¹ delle rivendicazioni precedenti, in cui i detti motoriduttori (6, 9) e le varie parti di scorrimento e di guida dei teli (4) e dei cavi (7) possono essere predisposti per provvedere ad una movimentazione anche completamente automatica in apertura e/od in chiusura dei teli (4), a seguito di un comando manuale o di un comando semiautomatico od automatico, grazie ad esempio alla presenza di sensori e di logiche programmate che tengono conto delle condizioni e/o delle previsioni atmosferiche.
8. Sistema di protezione per coprire e scoprire in modo meccanizzato delle colture vegetali, realizzato in particolare, in tutto o sostanzialmente come descritto, come illustrato nelle due tavole allegate di disegni e per gli scopi sopra esposti.