ITBO20110038A1 - Metodo per la realizzazione di un fondo per calzature in cuoio e/o similari e fondo ottenuto con tale metodo - Google Patents

Metodo per la realizzazione di un fondo per calzature in cuoio e/o similari e fondo ottenuto con tale metodo Download PDF

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ITBO20110038A1
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heel
sole
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rigid core
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IT000038A
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Giuseppe Montelpare
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Cmp Campiglionese S R L
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Description

METODO PER LA REALIZZAZIONE DI UN FONDO PER CALZATURE IN CUOIO E/O SIMILARI E FONDO OTTENUTO CON TALE METODO.
DESCRIZIONE DELL'INVENZIONE
La presente invenzione si inquadra nel settore tecnico relativo alla realizzazione di calzature.
In particolare la presente invenzione concerne un metodo per la realizzazione di un fondo per calzature, in cuoio e/o similari utilizzato in calzature di caratteristiche estetiche di particolare pregio.
Il fondo à ̈ realizzato da una suola in cuoio, o materiali simili del tipo denominato dagli esperti del settore "tunit", a cui à ̈ fissato un tacco.
Il bordo periferico della suola à ̈ destinato ad essere bloccato all'estremità inferiore di una corrispondente tomaia di calzatura; nello specifico il bordo periferico della parte posteriore, o zona tacco della suola, deve estendersi verso il centro della relativa zona tacco in modo uniforme ed essere sufficientemente largo per consentire, e garantire, nel tempo il citato bloccaggio.
Il tacco presenta una struttura interna usualmente in materiale termoplastico a definizione della forma del tacco medesimo, alla quale risulta associata, in corrispondenza della porzione del fianco a vista, una striscia di materiale di particolare pregio, come cuoio o pelle, e di un sottotacco associato inferiormente alla citata struttura, se non previsto all'atto della realizzazione dello stesso tacco. Il fondo può essere realizzato dal bloccaggio, ad esempio mediante mezzi adesivi e/o chiodini, tra la suola, ottenuta da idonei fogli di materiale secondo sagome e formati predefiniti, ed un corrispondente tacco ottenuto in accordo alle tecniche attualmente note, secondo una successione di fasi operative, ad esempio come difeso nel brevetto Italiano n.1336448 della stessa richiedente.
Un inconveniente nella realizzazione del fondo come sopra descritto consiste nel fatto che il tempo complessivo per il suo ottenimento à ̈ dato dalla somma dei tempi impiegati per la realizzazione della suola e della struttura del tacco e dei tempi inattivi richiesti per il raffreddamento del materiale elastomero che la costituisce, e dal tempo richiesto per definire il mutuo accoppiamento tra la suola e il tacco; ciò incide negativamente sul costo del fondo.
Il fondo può essere ulteriormente ottenuto a seguito dell’utilizzo di uno stampo costituito da una coppia di semigusci, o conchiglie, ciascuno dei quali à ̈ dotato di rispettive superfici di accoppiamento e definenti tra i medesimi, in configurazione di chiusura, particolari spazi geometrici vuoti atti al posizionamento della suola ed ad essere riempiti a seguito di iniezione, entro lo stampo medesimo, di apposito materiale termoplastico il quale, una volta terminata la fase di raffreddamento, costituirà il tacco e l’accoppiamento tra quest’ultimo e la suola.
A tal fine la suola utilizzata à ̈ sagomata a conformare la porzione centrale anteriore, o “mezza suola†, del fondo da realizzare.
La mezza suola viene centrata in un apposito spazio vuoto previsto nello stampo e, a seguito della sua chiusura e all’iniezione in quest’ultimo del materiale termoplastico, si costituisce la struttura del tacco, si definisce il mutuo accoppiamento tra la porzione posteriore della mezza suola e il tacco e si ottiene, sulla superficie superiore di quest’ultimo, un bordo al quale viene bloccata l’estremità inferiore di una tomaia: la larghezza del bordo deve essere tale da consentire detto mutuo bloccaggio.
In tale tipo di soluzione per ottenere il citato bordo si utilizza la tecnica del “sottosquadro†: la larghezza del bordo decresce dalla porzione superiore del tacco alla porzione inferire dello stesso.
Il bordo così ottenuto presenta tuttavia un limite tecnico derivante dal fatto che maggiore à ̈ la larghezza del bordo, maggiore deve essere la porzione sottostante allo stesso bordo, il che comporta un eccessivo accumulo di materiale in tale porzione del tacco con tutti gli inconvenienti derivanti in termini di tempo di raffreddamento ed eventuali deformazioni (ritiri) del materiale termoplastico utilizzato.
L’accoppiamento di cui sopra non garantisce, inoltre, un risultato estetico particolarmente pregiato, in quanto lateralmente il fondo presenta delle linee di frattura verticali dovute all’unione tra i materiali che costituiscono la parte anteriore del fondo (cuoio o similari) e il rivestimento a vista del tacco.
La suola in una seconda forma di realizzazione à ̈ interessata da un foro realizzato nella porzione posteriore (zona tacco) della stessa.
Tale foro permette alla suola di essere centrata in un'apposita impronta prevista nello stampo e al materiale iniettato, in quest'ultimo, di aderire sia alla facciata inferiore della suola sia alla parete individuata dallo spessore della suola, che delimita il foro medesimo.
Nella zona tacco della suola viene a crearsi un bordo che contorna detto foro e sul quale sarà in seguito bloccata l'estremità inferiore di una tomaia.
Il fondo così ottenuto presenta un inconveniente derivante dal fatto che la larghezza del bordo individuante la superficie a cui viene incollata la tomaia à ̈ sufficiente a consentire l’incollaggio, ma non à ̈ soddisfacente per garantire nel tempo una perfetta tenuta dell’accoppiamento fondo-porzione posteriore della tomaia.
La larghezza del citato bordo, infatti, Ã ̈ tale da essere correttamente supportata dal sottostante quantitativo di materiale e tale da rendere minimi i tempi di raffreddamento del materiale utilizzato.
Maggiore à ̈ la larghezza del bordo individuante la superficie di incollaggio, maggiore deve essere la struttura del tacco sottostante tale bordo, con un conseguente aumento del materiale utilizzato nella parte inferiore dello stesso bordo (per supportarlo) ed un conseguente aumento del tempo di raffreddamento di tale materiale.
Si determinano, così, eccessivi quantitativi di materiale per la realizzazione del tacco e tempi non trascurabili per il raffreddamento del materiale termoplastico utilizzato per la sua realizzazione.
La prerogativa della presente invenzione à ̈ proporre un metodo per la realizzazione di un fondo per calzature in cuoio o/e similari in grado di ovviare gli inconvenienti sopra citati.
In particolare, la prerogativa dell’invenzione à ̈ quella di proporre un metodo per la realizzazione di un fondo per calzature che consenta di migliorare le caratteristiche del fondo a garantire un perfetto e durevole mutuo accoppiamento tra la zona tacco del fondo e la corrispondente porzione di una tomaia di calzatura. Ancora una prerogativa dell’invenzione à ̈ quella di proporre un metodo che consenta di realizzare con semplici ed efficaci fasi operative, un fondo per calzature minimizzando il tempo di realizzazione dello stesso.
Ancora una prerogativa dell’invenzione à ̈ quella di fornire un fondo per calzature che presenti caratteristiche estetiche di notevole pregio.
Tali prerogative sono ottenute in accordo con quanto riportato nelle rivendicazioni. Le caratteristiche dell’invenzione sono evidenziate nel seguito, con particolare riferimento alle unite tavole di disegno, nelle quali:
- la fig.1 illustra una vista in prospettiva di una suola utilizzata per la realizzazione di un fondo per calzature secondo il metodo proposto;
- le figure 2A, 2B, illustrano in modo schematico e secondo una vista prospettica dall’alto i semigusci di uno stampo in una fase operativa del metodo proposto; - la fig.3 illustra in scala ingrandita la sezione III-III di fig.2B, con evidenziata una successiva fase operativa del metodo proposto;
- la fig. 4 illustra in modo schematico secondo una vista in pianta il posizionamento di un elemento particolarmente significativo del fondo oggetto della presente invenzione;
- la fig.5 illustra una vista laterale dell’elemento di cui alla fig.4;
- la fig. 6 illustra secondo una vista in sezione una ulteriore fase operativa del metodo proposto;
- la fig. 7 illustra una vista in prospettiva del fondo per calzature ottenuto con il metodo oggetto dell’invenzione;
- la fig.8 illustra in scala ingrandita la sezione VII-VII di fig.7;
- la fig.9 illustra una vista dall'alto di una variante dell'elemento di cui alle fig.4, 5; - la fig.10 illustra una vista laterale dell'elemento di cui alla 9;
- la fig. 11 illustra la vista in sezione di una fase del metodo proposto, in cui si evidenzia l'utilizzo dell'elemento di cui alle fig.9, 10.
Il metodo per la realizzazione di un fondo per calzature in cuoio e similari oggetto della presente invenzione comprende le seguenti e successive fasi operative:
- fase A: la realizzazione preliminare di una suola (S) definita da una prima facciata (S1), destinata ad essere accoppiata ad una tomaia di calzatura e una seconda facciata (S2) destinata ad accoppiarsi con un tacco (2); con detta suola (S) interessata centralmente alla porzione posteriore (6), o zona tacco, da un’apertura (A) sagomata ad individuare, relativamente alla medesima porzione posteriore, un bordo (8) periferico (fig.1);
- fase B: la realizzazione di un elemento di supporto (X) (vedasi fig. 4) definito da un’anima rigida sagomata sostanzialmente ad anello, di dimensioni inferiori rispetto alle corrispondenti dimensioni della porzione posteriore della suola (S), con definizione di sporgenze verticali (3), equamente distribuite in corrispondenza del fianco perimetrale interno (30), e di elementi distanziatori (4), equamente distribuiti centralmente alla facciata inferiore (40) della medesima anima (X), come illustrato nella figura 5;
- fase C: inserimento di detta suola (S) entro un corrispondente primo guscio (1A) di uno stampo (1) di formazione di detto fondo (F), con detta suola (S) inserita in una complementare prima impronta in vuoto (I1, I2), in modo che la prima facciata (S1) della suola (S) riscontri detto primo guscio (1A) e l’apertura (A) si impegni con un’impronta in pieno (P1, P2) di formazione della struttura del tacco (T) di detto fondo (F), come illustrato in fig.2B;
- fase D: posizionamento di detta anima rigida (X) entro il primo semiguscio (1A) dello stampo (1), in configurazione centrata rispetto all’impronta in pieno (P1, P2) di formazione della struttura del tacco T, a definire, tra il bordo laterale periferico di detta impronta in pieno (P1, P2) e sporgenze verticali (3) adiacenti, rispettive intercapedini (W) (fig.4), e ad individuare, tra elementi distanziatori (4) adiacenti e la seconda facciata (S1) di detta suola (S), spazi (Y) (fig.6);
- fase E: inserimento nella porzione posteriore, o zona tacco, (T1, T2) di una seconda impronta in vuoto (Q1, Q2) del complementare secondo guscio (1B) di detto stampo (1) di almeno una striscia di materiale (M) in cuoio, a costeggiare, con leggera interferenza, il fianco interno (5) di detta porzione, in modo da risultare lievemente trasbordante rispetto al profilo dell’impronta della zona tacco, con detta striscia (M) mantenuta in aderenza a quest’ultimo dalle caratteristiche del materiale che la costituisce;
- fase F: chiusura di detto stampo (1) con sovrapposizione in accoppiamento del secondo guscio (1B) al primo guscio (1A) a definire: l’allineamento della striscia (M) rispetto al profilo di detta seconda impronta (Q1,Q2) e con l'individuazione di una prima camera interna (C) a circondare, e sovrastare, detta anima rigida (X) e la facciata interna (M1) di detta striscia (M), e comunicante con l’esterno attraverso un primo foro (25) previsto nell’impronta in pieno (P1, P2) della struttura del tacco (T); una seconda camera, non illustrata, prevista nella porzione anteriore, o pianta, dei due semigusci (1A, 1B), comunicante con l’ambiente esterno attraverso un secondo foro (250) previsto lateralmente alla seconda impronta (Q1, Q2) del secondo semiguscio (1B);
- fase G: iniezione attraverso detti primo e secondo foro (25, 250) di materiale termoplastico allo stato liquido ad una predeterminata temperatura entro lo stampo (1) a: riempimento di detta prima camera (C), di dette intercapedini (W) e detti spazi (Y), con la conseguente associazione di detta anima rigida (X), rispettivamente, alla struttura del tacco (T) e alla suola (S), l'associazione di detta striscia (M) al materiale iniettato in detta prima camera (C) e l’aderenza di quest’ultima camera (C), così riempita, all’anima rigida (X) e alla costituzione del sottotacco (10); il riempimento di detta seconda camera, per la costituzione del battistrada (11) nella zona anteriore (T3, T4) , o pianta, della suola (S);
- fase H: raffreddamento di detto materiale elastomero allo stato solido, successiva apertura dello stampo (1) ed estrazione del fondo (F) con il contorno periferico a vista del tacco (T) completamente avvolto da detta striscia di materiale (M) e con la costituzione del sottotacco (10) e del battistrada (11) rispettivamente sul tacco e sulla seconda facciata della pianta della suola (S).
Secondo un esempio di esecuzione del metodo proposto, esso prevede, la realizzazione preliminare di un'anima rigida (X) sostanzialmente ad anello, illustrata nel dettaglio nelle fig. 4, 5, 9, 10, definito, ad esempio, da una prima porzione curvilinea (80), a forma di "U", e da una seconda porzione curvilinea concava (81) di congiungimento delle ali di detta “U†.
Qualora si desiderasse impreziosire ulteriormente le caratteristiche estetiche del fondo, si provvede ad associare al tacco un inserto di materiale in cuoio o pelle in corrispondenza del sottotacco.
Il metodo proposto può prevedere, in alternativa alla fase B, una fase B<1>di realizzazione preliminare di un anima rigida (X<1>) con la definizione delle sporgenze verticali (3), degli elementi distanziatori (4), la contestuale definizione di una pluralità di pioli verticali (50), in corrispondenza di una porzione anteriore (J) della facciata di detta anima destinata ad essere associata al sottotacco (10), e di paratie trasversali (51) a delimitazione della porzione anteriore (J).
Tale metodo prevede, successivamente alla fase D, un'ulteriore fase D<1>per il posizionamento di un inserto in cuoio (60) in appoggio su detti pioli verticali (50) e a battuta contro le paratie trasversali (51), con detto inserto (60) di dimensioni superiori rispetto a detta porzione anteriore (J) e presentante un profilo simile rispetto alla porzione anteriore definente il tacco (2).
In corrispondenza della sopraccitata fase F alla chiusura dello stampo (1) si definisce: una prima camera interna (C<1>), a circondare e sovrastare, parzialmente, detta anima rigida (X<1>) e la facciata interna (M1) della striscia (M); una serie di secondi spazi (500), individuati tra pioli verticali (50) adiacenti e delimitati superiormente dall'inserto (60), con questi ultimi e la prima camera (C<1>) comunicanti tra loro.
L'esecuzione del metodo proposto determina, in corrispondenza della sopra citata fase G, di iniezione di materiale termoplastico allo stato liquido, il riempimento sia della prima camera (C<1>), di dette intercapedini (W), di detti spazi (Y) che il riempimento di detti secondi spazi (500) per l'associazione di detto inserto (60) a detta anima rigida (X<1>).
Con riferimento alle allegate tavole di disegno si à ̈ indicato con (F) un fondo per calzature oggetto della presente invenzione, ottenuto in accordo con il metodo sopra descritto.
Il fondo (F), secondo una possibile forma di realizzazione non limitativa rappresentata nelle figure allegate, à ̈ costituito da: una suola (S) di cuoio, o materiali similari, interessata, relativamente alla porzione posteriore (6), o zona tacco, da un bordo periferico (8) destinato all'accoppiamento con la porzione posteriore di una relativa tomaia; un tacco (2) e da un’anima rigida (X, X<1>) annegata nella struttura del tacco (T).
L’anima rigida (X, X<1>) conforma una sorta di anello, con altezza e spessore costanti in tutto il suo sviluppo, sagomato a seguire la conformazione della porzione posteriore (6) della suola (S), ma di dimensioni inferiori rispetto alla stessa porzione posteriore.
L’anima rigida (X) comprende, ad esempio, una prima porzione curvilinea (80), ad esempio ad andamento curvilineo e a forma di “U†ed una seconda porzione (81), ad esempio curvilinea concava, di congiungimento delle ali di detta “U†(vedasi figure 4, 5, 9, 10).
L’anima rigida (X) presenta, equamente distribuite lungo il fianco perimetrale interno (30) delle citate porzioni, prima (80) e seconda (81), sporgenze verticali (3) di riscontro della struttura del tacco (T) ed equamente distribuite centralmente alla facciata inferiore (40) della stessa anima rigida (X), elementi distanziatori (4) che riscontrano la seconda facciata (S2) della suola (S).
In una variante l'anima rigida (X<1>) à ̈ interessata, relativamente alla porzione anteriore (J), da una serie di pioli verticali (50) sui quali viene posizionato in appoggio un inserto di cuoio (60), a delimitazione tra detto inserto (60) e l’anima rigida di spazi (500), e da paratie trasversali (51) a delimitazione della porzione anteriore (J), contro le quali detto inserto (60) risulterà a battuta.
Tale inserto (60) ha profilo simile rispetto alla corrispondente porzione anteriore del tacco (2) e risulta saldamente bloccato alla struttura del tacco (T) e del sottotacco (10).
Un'ulteriore peculiarità del fondo consiste nel fatto di prevedere una striscia di materiale (M) in cuoio a circondare e nascondere il fianco a vista della struttura del tacco (T).
E’ evidente da quanto sopra esposto come il metodo proposto consenta, mediante un'unica iniezione di materiale termoplastico e l’utilizzo di un solo stampo, di ottenere un fondo per calzature (illustrato nel suo complesso in fig. 8) che permette di ovviare tutti gli inconvenienti citati in premessa.
L’utilizzo di un anima rigida (X, X<1>) annegata nella struttura del tacco, rende maggiormente rigido il tacco e pertanto il bordo periferico (8), previsto nella porzione posteriore della suola e destinato all’accoppiamento con una corrispondente porzione di una tomaia, presenta una larghezza (Z) (fig. 7) maggiore rispetto a quella ottenuta con i noti sistemi, a favorire e a garantire nel tempo l’accoppiamento con una corrispondente porzione di tomaia.
L’anima rigida (X, X<1>) definisce, quindi, un elemento di supporto per la sovrastante porzione di bordo periferico (8) della suola (S), consente l’utilizzo di un limitato quantitativo di materiale termoplastico, mantenendo i tempi di raffreddamento di tale materiale entro parametri accettabili per il ciclo produttivo del fondo.
L’anima rigida (X, X<1>), in fase di raffreddamento del materiale iniettato nello stampo, evita eventuali deformazioni, o “ritiri†, dello stesso che renderebbero difettoso il fondo ottenuto; il materiale termoplastico, infatti, all’atto dell’iniezione nello stampo si distribuisce uniformemente nelle intercapedini (W), negli spazi (Y), e nei secondi spazi (500) e lateralmente al fianco esterno dell’anima rigida (X). La conformazione ad anello dell’anima rigida (X, X<1>) favorisce l’auto centraggio dell’anima rigida rispetto alla porzione posteriore della suola (S), in quanto viene calzata sull’impronta in pieno (P1, P2) prevista sul primo guscio (1A) dello stampo, e il corretto posizionamento della stessa anima durante l’iniezione del materiale termoplastico.
La presenza delle sporgenze verticale (3) e degli elementi distanziatori (4), in detta anima rigida (X, X<1>), permette a quest’ultima di aderire perfettamente alla struttura del tacco (T) durante la fase di raffreddamento del materiale termoplastico iniettato nello stampo.
Si evidenzia che il metodo proposto può essere realizzato utilizzando una suola sagomata a definire la parte centrale anteriore, o mezza suola, del fondo da realizzare.
In tal caso si prevede, in alternativa alla fase A, una fase A* in cui si verifica la realizzazione preliminare di una mezza suola definita da una prima facciata, destinata ad essere accoppiata ad una tomaia, ed una porzione posteriore destinata ad essere bloccata ad un tacco.
Tale metodo prevede, in sostituzione della fase C, una fase C* in cui si procede con l'inserimento di detta mezza suola entro un corrispondente primo semiguscio di uno stampo di formazione del fondo, con la porzione posteriore di detta mezza suola posizionata in modo tale da essere parzialmente ricevuta nell'impronta costituente la struttura del tacco del fondo.
Nella successive fasi operative si prevedono delle lievi variazioni legate al posizionamento dell'anima rigida nel primo guscio dello stampo; infatti, la fase D, viene sostituita con una fase D*, in cui l'anima rigida viene posizionata in configurazione centrata rispetto all’impronta in pieno (P1, P2) di formazione della struttura del tacco (T), con detti elementi distanziatori (4) in appoggio sul primo semiguscio a definizione, tra detta anima rigida (X, X<1>) e tra elementi distanziatori (4) adiacenti, di spazi.
L'esecuzione del metodo proposto determina, in corrispondenza della sopra citata fase G, l'iniezione di materiale termoplastico allo stato liquido, ad ottenere la struttura del tacco T, interessato da detta anima rigida (X, X<1>), il sottotacco (10), il bloccaggio della porzione posteriore della mezza suola al materiale che costituisce la struttura del tacco, e la costituzione del battistrada (11) nella zona anteriore (T3, T4) , o pianta, della mezza suola.
Si intende che quanto sopra à ̈ stato descritto a titolo esemplificativo e non illustrativo, per cui eventuali varianti, relative forme dell’anima di supporto, alla disposizione delle relative sporgenze verticali, degli elementi distanziatori, si intendono comunque rientranti nell’ambito protettivo della presente soluzione tecnica, come sopra descritta e nel seguito rivendicata.

Claims (11)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Metodo per la realizzazione di un fondo per calzature in cuoio e/o similari caratterizzato dal fatto di comprendere le seguenti fasi operative: - fase A: la realizzazione preliminare di una suola (S) interessata centralmente alla porzione posteriore (6), o zona tacco, da un’apertura (A) sagomata ad individuare relativamente alla medesima porzione posteriore un bordo (8) periferico previsto per il mutuo accoppiamento con una corrispondente porzione posteriore di una tomaia di calzature; - fase B: la realizzazione di un elemento di supporto (X, X<1>) definito da un’anima rigida sagomata sostanzialmente ad anello, di dimensioni inferiori rispetto alla porzione posteriore della suola (S), con definizione di sporgenze verticali (3), equamente distribuite in corrispondenza del fianco perimetrale interno (30), e di elementi distanziatori (4) equamente distribuiti centralmente alla facciata inferiore (40) della medesima anima (X, X<1>); - fase C: inserimento di detta suola (S) entro un corrispondente primo guscio (1A) di uno stampo (1) di formazione di detto fondo (F), con detta suola (S) inserita in una complementare prima impronta in vuoto (I1, I2), in modo che la prima facciata (S1) della suola (S), destinata ad essere bloccata alla citata tomaia, riscontri detto primo guscio (1A) e l’apertura (A) si impegni con un’impronta in pieno (P1, P2) di formazione della struttura del tacco (T) di detto fondo (F); - fase D: posizionamento di detta anima rigida (X, X<1>) entro il primo semiguscio (1A) dello stampo (1), in configurazione centrata rispetto all’impronta in pieno (P1, P2) di formazione della struttura del tacco T, a definire, tra il bordo laterale periferico di detta impronta in pieno (P1, P2) e sporgenze verticali (3) adiacenti, rispettive intercapedini (W), e ad individuare, tra elementi distanziatori (4) adiacenti e la seconda facciata (S1) di detta suola (S), spazi (Y); - fase F: chiusura di detto stampo (1) con sovrapposizione in accoppiamento di un secondo guscio (1B) al citato primo guscio (1A) con l'individuazione di una prima camera interna (C) a circondare, e sovrastare, detta anima rigida (X, X<1>), e comunicante con l’esterno attraverso un primo foro (25) previsto nell’impronta in pieno (P1, P2) della struttura del tacco (T); - fase G: iniezione attraverso detto primo foro (25) di materiale termoplastico allo stato liquido ad una predeterminata temperatura entro lo stampo (1) a: riempimento di detta prima camera (C), di dette intercapedini (W) e detti spazi (Y), con la conseguente associazione di detta anima rigida (X, X<1>), rispettivamente, alla struttura del tacco (T) e alla suola (S), l’aderenza di quest’ultima camera C, così riempita, all’anima rigida (X, X<1>) e alla costituzione del sottotacco (10) superiormente alla struttura del tacco; - fase H: raffreddamento di detto materiale elastomero allo stato solido, successiva apertura dello stampo (1) ed estrazione del fondo (F).
  2. 2. Metodo secondo la riv. 1 caratterizzato dal fatto di prevedere tra detta fase D e detta fase F, una ulteriore fase E di inserimento nella porzione posteriore, o zona tacco, (T1, T2) di una seconda impronta in vuoto (Q1, Q2) prevista nel complementare secondo guscio (1B) di detto stampo (1), di almeno una striscia di materiale (M) in cuoio, a costeggiare, con leggera interferenza, il fianco interno (5) di detta porzione, in modo da risultare lievemente trasbordante rispetto al profilo dell’impronta della zona tacco, con detta striscia (M) mantenuta in aderenza a quest’ultimo dalle caratteristiche del materiale che la costituisce.
  3. 3. Metodo secondo la riv. 1 caratterizzato dal fatto di prevedere precedentemente alla fase A una ulteriore fase E di inserimento nella porzione posteriore, o zona tacco, (T1, T2) di una seconda impronta in vuoto (Q1, Q2) prevista nel complementare secondo guscio (1B) di detto stampo (1), di almeno una striscia di materiale (M) in cuoio, a costeggiare, con leggera interferenza, il fianco interno (5) di detta porzione, in modo da risultare lievemente trasbordante rispetto al profilo dell’impronta della zona tacco, con detta striscia (M) mantenuta in aderenza a quest’ultimo dalle caratteristiche del materiale che la costituisce.
  4. 4. Metodo secondo la riv.2 o 3 caratterizzato dal fatto che: - nella citata fase F di chiusura di detto stampo (1) si prevede: l'allineamento della striscia (M) rispetto al profilo di detta seconda impronta (Q1, Q2), la definizione di una prima camera interna (C) a circondare, e sovrastare, detta anima rigida (X, X<1>) e la facciata interna (M1) di detta striscia (M); una seconda camera, prevista nella porzione anteriore, o pianta, dei due semigusci (1A, 1B); - nella citata fase G l'iniezione attraverso un primo e un secondo foro (25, 250), rispettivamente previsti nell’impronta in pieno (P1, P2) e lateralmente alla citata seconda impronta (Q1, Q2) del secondo semiguscio (1B), di materiale termoplastico allo stato liquido ad una predeterminata temperatura entro lo stampo (1) definisce il: riempimento di detta prima camera (C), di dette intercapedini (W) e detti spazi (Y), con la conseguente associazione di detta anima rigida (X, X<1>), rispettivamente, alla struttura del tacco (T) e alla suola (S), l'associazione di detta striscia (M) al materiale iniettato in detta prima camera (C) e l’aderenza di quest’ultima camera (C), così riempita, all’anima rigida (X, X<1>) e alla costituzione del sottotacco (10); il riempimento di detta seconda camera, per la costituzione del battistrada (11) nella zona anteriore (T3, T4) , o pianta, della suola (S); - nella citata fase H in seguito al raffreddamento di detto materiale elastomero allo stato solido, alla successiva apertura dello stampo (1) e all'estrazione del fondo (F), detta striscia di materiale (M) avvolge completamente il contorno periferico a vista del tacco (T) e risultano costituiti il sottotacco (10) e il battistrada (11), localizzati rispettivamente sul tacco e sulla seconda facciata (S2) della pianta della suola (S).
  5. 5. Metodo secondo la riv.1 in cui detta anima rigida prevede altresì una pluralità di pioli verticali (50), in corrispondenza di una porzione anteriore (J) della facciata di detta anima destinata ad essere associata al battistrada (10) del tacco (2), e paratie trasversali (51) a delimitazione della citata porzione anteriore (J) atte a definire altrettante battute di riscontro, caratterizzato dal fatto di prevedere successivamente alla fase D, un'ulteriore fase D<1>per il posizionamento di un inserto in cuoio (60), in appoggio su detti pioli verticali (50) e a battuta contro le paratie trasversali (51), con detto inserto (60) di dimensioni superiori rispetto a detta porzione anteriore (J) e presentante un profilo simile rispetto alla porzione anteriore definente il tacco (2) ad individuare, in corrispondenza della sopraccitata fase F di chiusura dello stampo (1), una prima camera interna (C<1>), a circondare e sovrastare, parzialmente, detta anima rigida (X<1>) e la facciata interna (M1) di detta striscia (M), ed una serie di secondi spazi (500), individuati tra pioli verticali (50) adiacenti e delimitati superiormente dall'inserto (60), con questi ultimi e la prima camera (C<1>) comunicanti tra loro, l'iniezione di materiale termoplastico allo stato liquido, di cui alla citata fase (G), comportando il riempimento della prima camera (C<1>), di dette intercapedini (W), di detti spazi (Y), di detti secondi spazi (500) per l'associazione di detto inserto (60) a detta anima rigida (X<1>).
  6. 6. Fondo per calzature del tipo comprendente una suola (S) di cuoio, e/o similare, e un tacco (2), con detto fondo caratterizzato dal fatto di comprendere un’anima rigida (X, X<1>) annegata nella struttura del tacco (T) e destinata a supportare un sovrastante bordo periferico (8) di bloccaggio di una corrispondente estremità inferiore di una tomaia, con detta anima rigida (X, X<1>) presentante: sporgenze verticali (3) di riscontro della struttura del tacco (T), equamente distribuite lungo il fianco perimetrale interno (30) di detta anima rigida ad individuare tra sporgenze adiacenti rispettive intercapedini (W); elementi distanziatori (4), equamente distribuiti centralmente alla facciata inferiore (40) della stessa anima rigida (X, X<1>) che riscontrano la suola (S), con contestuale definizione tra quest’ultima, detta anima rigida (X, X<1>) e tra elementi distanziatori (4) adiacenti, spazi (Y) e dal fatto che detti spazi (Y) e le citate intercapedini (W) sono interessate dal materiale termoplastico della struttura del tacco (T), a garantire la perfetta aderenza dell’anima rigida (X, X<1>) a detta struttura del tacco.
  7. 7. Fondo per calzature secondo la riv. 6 caratterizzato dal fatto che detta anima rigida (X, X<1>) conforma una sorta di anello, con altezza e spessore costanti in tutto il suo sviluppo.
  8. 8. Fondo per calzature secondo la riv. 6 caratterizzato dal fatto che detta anima rigida (X<1>) prevede: una pluralità di pioli verticali (50), previsti in corrispondenza della porzione anteriore (J) della facciata di detta anima rigida, atti a ricevere in appoggio un corrispondente inserto in cuoio (60) con definizione tra quest’ultimo e detta anima rigida (X<1>) di una serie di secondi spazi (500) interessati dal materiale termoplastico di costituzione della citata struttura del tacco per definire l’aderenza di detto inserto (60) a detta porzione anteriore (J); paratie trasversali (51) a parziale delimitazione della porzione anteriore (J), atta a costituire una battuta per il corretto posizionamento del citato inserto (60) in appoggio su detti pioli (50).
  9. 9. Fondo per calzature secondo la riv. 6 caratterizzato dal fatto che detto bordo periferico (8) Ã ̈ ottenuto relativamente alla porzione posteriore (6), o zona tacco, di detta suola (S).
  10. 10. Fondo per calzature secondo la riv. 6 caratterizzato dal fatto che detto bordo periferico (8) Ã ̈ ottenuto relativamente alla porzione superiore della struttura del tacco (T).
  11. 11. Fondo per calzature secondo la riv. 6 caratterizzato dal fatto che il fianco a vista della struttura del tacco (T) Ã ̈ interessato da almeno una striscia di materiale (M) in cuoio a circondare e nascondere la medesima struttura.
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