ITBO20100596A1 - Tesa portaocchiali - Google Patents

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ITBO20100596A1 IT000596A ITBO20100596A ITBO20100596A1 IT BO20100596 A1 ITBO20100596 A1 IT BO20100596A1 IT 000596 A IT000596 A IT 000596A IT BO20100596 A ITBO20100596 A IT BO20100596A IT BO20100596 A1 ITBO20100596 A1 IT BO20100596A1
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    • A42BHATS; HEAD COVERINGS
    • A42B1/00Hats; Caps; Hoods
    • A42B1/24Hats; Caps; Hoods with means for attaching articles thereto, e.g. memorandum tablets or mirrors
    • A42B1/247Means for attaching eyewear

Landscapes

  • Mechanical Coupling Of Light Guides (AREA)
  • Eyeglasses (AREA)

Description

TESA PORTAOCCHIALI
DESCRIZIONE DELL’INVENZIONE
La presente invenzione si inserisce nel settore tecnico dei copricapo e dell’occhialeria. L’invenzione riguarda una tesa per un copricapo destinata a supportare un paio di occhiali.
È nota dall’esperienza quotidiana la necessità di dover più volte indossare e sfilare un paio di occhiali, da vista o da sole, nell’arco della giornata.
Esistono infatti determinate situazioni, ad esempio dovute a particolari condizioni atmosferiche (come ad esempio cambiamenti meteorologici) o a diverse necessità di visibilità (guida, sport, lettura) in cui à ̈ necessario e/o desiderabile indossare e sfilare più volte un paio di occhiali.
Una volta sfilati gli occhiali, Ã ̈ conveniente riporli in modo sia da evitarne il danneggiamento, sia da renderli disponibili in un momento successivo.
A questo scopo, gli occhiali vengono disposti nelle relative custodie che, usualmente, hanno una struttura rigida o semirigida, poco pratica in talune circostanze.
Spesso, infatti, risulta disagevole portare con sé tali custodie durante lo svolgimento di determinate attività, ad esempio lavorative o sportive, in quanto risultano ingombranti o possono ostacolare le attività stesse.
Inoltre, l’esperienza quotidiana insegna che frequentemente, al momento del bisogno, non si ricorda dove siano stati collocati in precedenza gli occhiali, con o senza la relativa custodia. Oltre a ciò, se gli occhiali non sono stati adeguatamente riposti, rischiano di essere involontariamente danneggiati.
 
Lo scopo della presente invenzione consiste nel superare gli inconvenienti sopracitati, proponendo, in accordo con la rivendicazione 1, una tesa per copricapo destinata a supportare un paio di occhiali, comprendente: una falda; almeno due passaggi per ricevere ciascuno una delle aste di un paio di occhiali, tali passaggi essendo disposti ad una distanza l’uno dall’altro tale da consentire il contestuale inserimento negli stessi delle aste del paio di occhiali, in modo che la tesa supporti questi ultimi una volta che le relative aste siano state inserite nei citati passaggi.
Per chiarezza, si specifica che viene indicata con tesa quell’elemento che in copricapo come i cappelli sporge dalla calotta degli stessi, o che, come vedremo in seguito, può essere indossata a sé stante.
In particolare, nel proseguo faremo riferimento, senza perdita di generalità, ad una visiera, cioà ̈ quel particolare tipo di tesa, che comprende una falda di piccole dimensioni, relativamente rigida e di norma con un profilo a forma di mezzaluna. La visiera à ̈ presente ad esempio nei copricapo sportivi “da baseball†per riparare gli occhi dai raggi del sole.
Un altro esempio di visiera à ̈ quella utilizzata a sé stante, indossata ad esempio mediante un bordo elastico (come la visiera del tipo “da croupier†).
Vantaggiosamente, i due passaggi previsti nella tesa, opportunamente dimensionati e distanziati tra loro, consentono l’inserimento negli stessi delle aste della montatura di un paio di occhiali, in modo che, di conseguenza, gli occhiali siano supportati dalla tesa.
In pratica, una volta che le aste degli occhiali siano state inserite nei suddetti passaggi attraversano la tesa stessa da parte a parte.
In questo modo, si evita del tutto il danneggiamento degli occhiali dovuto ad
 
esempio ad urti accidentali che possono verificarsi quando gli occhiali vengono riposti senza la relativa custodia.
Inoltre, quando gli occhiali solo supportati dalla tesa nel modo descritto, il loro ingombro verticale à ̈ suddiviso tra il semispazio superiore e quello inferiore definiti dalla falda, in modo che la vista dell’utilizzatore che indossi il copricapo con la tesa proposta non sia minimamente ostacolata.
In pratica, ad esempio, le lenti e la parte della montatura che li regge possono essere disposti sopra la tesa, mentre le aste sono disposte sotto.
Quindi, non solo la vista non à ̈ ostacolata, ma oltretutto anche l’ingombro complessivo dell’insieme copricapo-tesa à ̈ contenuto.
La tesa proposta, ulteriormente, consente di riporre gli occhiali, dopo l’uso, in modo che questi risultino agevolmente a disposizione in un secondo momento, senza ostacolare le attività svolte.
Inoltre, gli occhiali così riposti possono essere portati con sé senza l’ingombro della relativa custodia.
Forme di realizzazione specifiche dell’invenzione, e vantaggiose caratteristiche tecnico-funzionali correlate a tali forme di realizzazione solo in parte derivabili dalla descrizione suesposta, saranno descritte nel seguito della presente trattazione, in accordo con quanto riportato nelle rivendicazioni e con l’ausilio delle allegate tavole di disegno, nelle quali:
- la figura 1 mostra una vista prospettica, dal basso, di un copricapo comprendente la tesa oggetto dell’invenzione, secondo una prima forma di realizzazione;
- la figura 2 mostra una vista prospettica, dall’alto, di un copricapo comprendente la tesa oggetto dell’invenzione ed un paio di occhiali
 
supportati dalla stessa, in una seconda forma di realizzazione;
- la figura 3 mostra una vista prospettica dal basso della forma di realizzazione di cui a figura 2, in una differente configurazione;
- la figura 4 mostra vista prospettica, dall’alto, di un copricapo comprendente la tesa oggetto dell’invenzione ed un paio di occhiali supportati dalla stessa, in una terza forma di realizzazione.
Con riferimento alle figure allegate, à ̈ stata indicata con 1 la tesa per un copricapo C, oggetto dell’invenzione, destinata al supporto di un paio di occhiali O. Il paio di occhiali O comprende due lenti L, una montatura M, comprendente a sua volta due aste A, ed un poggia naso P.
Nel caso descritto le due aste A sono piegabili l’una sull’altra grazie ad altrettante giunture a cerniera presenti nella montatura M, a definire due configurazioni: una di chiusura con le suddette aste A piegate una sull’altra, ed una di apertura con le aste A dispiegate.
Ulteriormente, il poggia naso P comprende due naselli N.
Come anticipato, nella seguente descrizione si farà riferimento in particolare ad una visiera 1, ad esempio per un copricapo sportivo “da baseball†.
La visiera 1 comprende una falda 2 che ha una superficie superiore 20 e da una superficie inferiore 21.
In pratica, la falda 2 à ̈ quell’elemento che serve a proteggere gli occhi dell’utilizzatore dall’esposizione diretta ai raggi del sole (come intuibile guardando le figure).
Un bordo 8 della visiera 1, inoltre, Ã ̈ cucito saldamente ad un bordo della calotta K del copricapo C.
La falda 2 comprende due passaggi 3, 4 per ricevere ciascuno una delle aste A
 
del paio di occhiali O.
Tali passaggi 3,4 possono essere per esempio disposti in prossimità di bordi laterali della falda 2, ad una distanza l’uno dall’altro tale da consentire il contestuale inserimento negli stessi delle aste A del paio di occhiali O. In questo modo, una volta che le aste A siano state inserite nei citati passaggi 3, 4 per sporgere dalla superficie inferiore 21 della falda, la falda 2 stessa supporta gli occhiali O. Più in dettaglio, le aste A possono essere inserite nei passaggi 3, 4 in modo che la parte della montatura M tra le aste A, le lenti L ed il poggia naso P riscontrino la superficie superiore 20 della falda 2 e vi possano restare in appoggio.
Alternativamente, le aste A possono essere inserite nei passaggi 3, 4 per sporgere dalla superficie superiore 20 della falda 2, come sarà reso più chiaro in seguito. Con riferimento alla figura 1, secondo una prima forma di realizzazione, i due passaggi 3, 4 della falda 2 comprendono altrettanti fori passanti laterali 3 in cui à ̈ possibile inserire le aste A del paio di occhiali O. I fori passanti laterali 3 saranno quindi disposti ad una determinata distanza dai bordi laterali della falda 2.
Tale forma di realizzazione prevede un alloggiamento 50 per ricevere il poggia naso P degli occhiali O. L’alloggiamento 50 comprende due asole 5 disposte centralmente rispetto ai fori passanti laterali 3, in modo da poter ricevere ciascuna uno dei naselli N del poggia naso P, una volta che le aste A della montatura M siano state inserite nei fori passanti laterali 3.
Usualmente, come nel caso illustrato, i naselli di un poggia naso di un paio di occhiali sono leggermente inclinati l’uno verso l’altro; per tale motivo le asole 5 possono presentare ciascuna un profilo ovale ed essere adeguatamente inclinate in maniera da consentire l’inserimento dei naselli N nelle stesse.
 
In questo modo, vantaggiosamente, l’ingombro verticale dell’insieme visiera 1-occhiali O rimane particolarmente contenuto anche nel caso di visiere che presentano una convessità verso l’alto, o “bombatura†come si dice colloquialmente.
Infatti, dal momento che il poggia naso P, comprendente o meno naselli N, viene ricevuto nell’alloggiamento 50 esso non preme contro la falda 2 e quindi si evita del tutto che una parte della montatura M sporga eccessivamente dalla falda 2 stessa.
Inoltre, questo accorgimento consente un agevole piegamento delle aste A dopo l’inserimento nei fori passanti laterali 3.
La visiera 1 comprende ulteriormente mezzi di trattenimento 6, 7 associabili alla falda 2 ed alle aste A in modo tale da mantenere piegate l’una sull’altra le aste A stesse della montatura M una volta che queste siano state inserite nei fori passanti laterali 3 e siano state piegate l’una sull’altra.
In questa maniera, non solo viene prevenuto il fatto che le aste A possano ostacolare la vista dell’utilizzatore o comunque recargli fastidio, ma inoltre viene ridotto al minimo l’ingombro.
In particolare, nella forma di realizzazione di figura 1, i mezzi di trattenimento 6, 7 comprendono una striscia 6 accoppiabile alla falda 2 tramite le relative estremità, prima 60 e seconda 61: una di queste ultime à ̈ fissata alla visiera 1 stessa, mentre l’altra à ̈ associata ad almeno un elemento di unione 9, 10 per attaccare o staccare la striscia 6 alla/dalla falda 2 su azione di un utilizzatore. In particolare, possono essere presenti due elementi di unione, primo e secondo 9, 10.
In dettaglio, la striscia 6 à ̈ accoppiabile alla falda 2 in modo da coprire e riscontrare le aste A ripiegate l’una sull’altra, una volta che esse siano state
 
inserite nei fori passanti laterali 3, cosicché sia prevenuto il loro dispiegamento. Nello specifico, la prima estremità 60 della striscia 6 può essere cucita alla visiera 1 in corrispondenza del punto medio del bordo 8 della stessa visiera 1 che risulta cucito alla calotta K del copricapo C.
La seconda estremità 61, invece, può recare il primo elemento di unione 9 in grado di accoppiarsi amovibilmente alla superficie inferiore 21 della falda 2. Quest’ultima, infatti, reca il secondo elemento 10 che assieme al primo elemento 9 rende collegabile la striscia 6 alla falda 2 stessa.
Il primo ed il secondo elemento di unione 9, 10 possono comprendere rispettivamente la parte chiamata “uncino†e la parte chiamata “asola†del noto sistema di chiusura “Velcro†, fissate tramite cucitura e/o collante rispettivamente alla seconda estremità 61 della striscia 6 ed alla superficie inferiore 21 della falda 2.
Quindi, le aste A degli occhiali O vengono inserite nei fori passanti laterali 3 fino a che le giunture a cerniera della montatura M attraversino i fori passanti laterali 3 stessi; contestualmente, i naselli N vengono inseriti nelle asole 5.
Successivamente, à ̈ possibile piegare le aste A l’una sull’altra, coprire parzialmente le stesse con la striscia 6 attaccando il primo elemento di unione 9 al secondo elemento di unione 10, e prevenendo così il dispiegamento delle aste A. A causa della forza di gravità, infatti, queste ultime tenderebbero a dispiegarsi; vantaggiosamente, la striscia 6 à ̈ in grado di mantenerle ripiegate l’una sull’altra e in alcuni casi anche a riscontro con la superficie inferiore 20 della falda 2.
In particolare, il primo elemento di unione 9 ed il secondo elemento di unione 10 possono essere posizionati in modo che la striscia 6, quando à ̈ accoppiata amovibilmente alla falda 2, si disponga trasversalmente rispetto alle aste A, una
 
volta nella relativa configurazione di chiusura.
Alternativamente, il primo ed il secondo elemento di unione 9, 10 possono essere disposti in modo che la striscia 6, accoppiata alla falda 2, risulti obliqua rispetto alle due aste A ripiegate l’una sull’altra.
Come anticipato, la striscia 6 risulta accoppiabile o disaccoppiabile alla falda 2 su azione di un utilizzatore; quest’ultimo, infatti, può agire agevolmente per riporre gli occhiali O sulla visiera 1 come sopra descritto, o prelevare gli stessi in un secondo momento disaccoppiando il primo elemento di unione 9 della striscia 6 dal secondo elemento di unione 10 della falda 2, spiegando le aste A e sfilandole dai fori passanti laterali 3.
Alternativamente, secondo una forma di realizzazione non illustrata, la due estremità della striscia possono comprendere entrambe un elemento di unione per l’accoppiamento amovibile della striscia stessa alla falda, costituito ad esempio da “Velcro†o da un bottone.
In una ulteriore forma di realizzazione, rappresentata nelle figure 2 e 3, i passaggi 3, 4 della falda 2 comprendono ciascuno un’apertura passante 4, che si origina dal bordo della falda 2 e si sviluppa verso l’interno di questa, fino ad un rispettivo margine interno (come visibile chiaramente in figura 2).
Secondo una particolare variante, sempre illustrata nelle suddette figure 2 e 3, i mezzi di trattenimento 6, 7 della visiera 1 comprendono un elemento filiforme 7; ulteriormente, la falda 2 comprende due fori passanti centrali 11 per consentire il passaggio negli stessi dell’elemento filiforme 7.
I fori passanti centrali 11, in particolare, possono essere disposti nella falda 2 in modo che una volta che siano state inserite le aste A nelle aperture passanti 4 e ripiegate l’una sull’altra, l’elemento filiforme 7 possa essere inserito nei fori
 
passanti centrali 11 stessi (come mostrato dalle frecce di figura 2), in modo da poter avvolgere le aste A, riscontrandole e trattenendole, e possa essere poi annodato, così da prevenire il dispiegamento delle aste A stesse.
Nel dettaglio, l’elemento filiforme 7 viene avvolto in modo da contenere sia le aste A ripiegate, sia una porzione della visiera 1 presente tra i due fori passanti centrali 11, ed in seguito viene annodato (come mostrato chiaramente in figura 3).
Nel caso rappresentato nelle figure 2 e 3 l’elemento filiforme 7 viene inserito nei fori passanti centrali 11 in modo che le relative estremità sporgano dalla superficie inferiore 21 della falda 2.
Alternativamente, l’elemento filiforme 7 può essere inserito dal basso verso l’alto, in modo che le relative estremità sporgano dalla superficie superiore 20 della falda 2.
I fori passanti centrali 11 sono posizionati in modo da risultare, una volta che le aste A siano state inserite nelle aperture passanti 4, in corrispondenza del poggia naso P, quindi della porzione di montatura M interposta tra le lenti L. Precisamente, nella situazione descritta, quest’ultima porzione di montatura M si trova tra i due fori passanti centrali 11, per i quali passa idealmente un asse di simmetria degli occhiali O che ne separa le due lenti L.
Anche con tale forma di realizzazione l’utilizzatore può agire agevolmente per riporre gli occhiali O sulla visiera 1 come sopra descritto, o prelevare gli stessi in un secondo momento, slegando il nodo dell’elemento filiforme 7, spiegando le aste A e sfilandole dalle aperture passanti 4.
Alternativamente, come anticipato, un utilizzatore può inserire le aste A degli occhiali O in modo che sporgano dalla superficie superiore 20 della falda 2, e poi ripiegarle una sull’altra prima di fissarle tramite l’elemento filiforme 7. In questo
 
modo le aste A del paio di occhiali O contattano la superficie superiore 20 della falda 2, ed in pratica gli occhiali O sono sostenuti tramite le loro aste A trattenute contro la superficie superiore 20 della falda 2 dall’elemento filiforme 7, o altri tipi di mezzi di trattenimento.
Secondo una terza forma di realizzazione illustrata in figura 4, la visiera 1 comprende ulteriormente un elemento di copertura 12 comprendente a sua volta un bordo 120 fissato alla falda 2 ed alla calotta K del copricapo C per mezzo di cuciture.
L’elemento di copertura 12 assieme alla falda 2 stessa definisce una custodia per proteggere le lenti L del paio di occhiali O, una volta che le relative aste A siano state inserite nei fori passanti laterali 3.
L’elemento di copertura 12, infatti, presenta dimensioni sufficienti per coprire totalmente le lenti L degli occhiali O, una volta disposti nella configurazione citata; inoltre, l’elemento di copertura 12 à ̈ sollevabile o abbassabile a guisa di coperchio per aprire o chiudere la custodia così definita.
L’elemento di copertura 12 può essere in materiale floscio, può essere impermeabile, ed in pratica può anche essere una falda.
Nella terza forma di realizzazione descritta, inoltre, la visiera 1 comprende mezzi di fissaggio amovibile 13 per fissare amovibilmente l’elemento di copertura 12 alla superficie superiore 20 della falda 2 in modo che la citata custodia così definita risulti apribile o chiudibile su azione di un utilizzatore.
I mezzi di fissaggio amovibile 13 possono comprendere due bottoni a pressione che, come noto, sono essenzialmente costituiti ciascuno da due parti ad incastro, applicate ai due lembi che si vogliono congiungere. Una parte dei bottoni quindi à ̈ applicata all’elemento di copertura 12, mentre l’altra alla superficie superiore 20
 
della falda 2.
In questo modo, un utilizzatore può fissare amovibilmente l’elemento di copertura 12 alla falda 2, una volta inserite le aste A degli occhiali O nei fori passanti laterali 3, per garantire che le lenti L degli occhiali O non si danneggino; eventualmente, à ̈ possibile inserire e trattenere accessori nella custodia così formata, come ad esempio un panno Q per la pulizia degli occhiali O.
Secondo una particolare variante dell’invenzione, può essere reso disponibile un copricapo C comprendente la visiera 1 sopra descritta, visibile nelle figure allegate.
La descrizione suesposta può riguardare una tesa parte di un copricapo differente da quello “da baseball†, come ad esempio un copricapo cosiddetto “sombrero†, un berretto, un cappello o qualsiasi altro tipo di copricapo.
Alternativamente, secondo una variante non illustrata, la visiera 1 sopra citata può essere utilizzata a sé stante, ad esempio grazie ad un bordo elastico che consente di indossarla, come quella del tipo “da croupier†.
Si intende che quanto sopra à ̈ stato descritto a titolo esemplificativo e non limitativo, per cui eventuali varianti costruttive si intendono rientranti nell'ambito protettivo della presente soluzione tecnica, come nel seguito rivendicata.
 

Claims (12)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Tesa (1) per un copricapo (C) destinata al supporto di un paio di occhiali (O) comprendenti: due lenti (L) ed una montatura (M) comprendente a sua volta due aste (A); detta tesa (1) comprendendo una falda (2) ed essendo caratterizzata dal fatto di comprendere almeno due passaggi (3, 4) per ricevere ciascuno una delle aste (A) del paio di occhiali (O), tali passaggi (3, 4) essendo disposti ad una distanza l’uno dall’altro tale da consentire il contestuale inserimento negli stessi delle aste (A) del paio di occhiali (O), in modo che la falda (2) supporti questi ultimi una volta che le citate aste (A) siano state inserite nei citati passaggi (3, 4).
  2. 2. Tesa (1) secondo la rivendicazione 1 destinata al supporto di un paio di occhiali (O) le cui aste (A) sono piegabili l’una sull’altra; detta tesa (1) comprendendo altresì mezzi di trattenimento (6, 7) associabili alla falda (2) e a dette aste (A) in modo tale da mantenere piegate l’una sull’altra le aste (A) stesse della montatura (M) del paio di occhiali (O) una volta che queste siano state inserite nei citati passaggi (3, 4) e siano state piegate l’una sull’altra.
  3. 3. Tesa (1) secondo la rivendicazione 1, destinata al supporto di un paio di occhiali (O) comprendenti un poggia naso (P), in cui la citata falda (2) comprende un alloggiamento (50) disposto rispetto ai passaggi (3, 4) in modo da poter ricevere il citato poggia naso (P) una volta che le aste (A) della montatura (M) del citato paio di occhiali (O) siano state inserite nei suddetti passaggi (3, 4).
  4. 4. Tesa (1) secondo la rivendicazione precedente, destinata al supporto di un paio di occhiali (O) il cui citato poggia naso (P) comprende due naselli (N), ed in cui il citato alloggiamento (50) comprende due asole (5) disposte reciprocamente in modo da ricevere ciascuna uno dei citati naselli (N) una volta che le aste (A) della montatura (M) del paio di occhiali (O) siano state inserite nei suddetti passaggi (3, 4).
  5. 5. Tesa (1) secondo la rivendicazione 2, in cui i citati mezzi di trattenimento (6, 7) comprendono almeno una striscia (6) accoppiabile alla citata falda (2) in modo da coprire e riscontrare almeno parzialmente le aste (A) del paio di occhiali (O) una volta che siano state inserite nei citati passaggi (3, 4) e piegate l’una sull’altra, prevenendone così il loro dispiegamento.
  6. 6. Tesa (1) secondo la rivendicazione 2, in cui un’estremità (60) della citata striscia (6) à ̈ fissata alla tesa (1) stessa, ed un’altra estremità (61) della striscia (6) à ̈ associata ad almeno un elemento di unione (9, 10) per attaccare o staccare la striscia (6) alla/dalla falda (2) su azione di un utilizzatore.
  7. 7. Tesa (1) secondo la rivendicazione 2, in cui i citati mezzi di trattenimento (6, 7) comprendono un elemento filiforme (7); la citata falda (2) comprendendo ulteriormente almeno due fori passanti centrali (11) per consentire il passaggio dell’elemento filiforme (7); i fori passanti centrali (11) essendo disposti nella falda (2) in modo che, una volta che le aste (A) siano state inserite nei passaggi (3, 4) e ripiegate l’una sull’altra, l’elemento filiforme (7) possa essere inserito nei fori passanti centrali (11), in modo da avvolgere le aste (A), trattenendole, e possa essere annodato, così da prevenire il dispiegamento delle stesse.
  8. 8. Tesa (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente ulteriormente un elemento di copertura (12) comprendente un bordo (120) fissabile alla falda (2) a definire assieme a questa una custodia per proteggere le lenti (L) del paio di occhiali (O), l’elemento di copertura (12) essendo sollevabile o abbassabile a guisa di coperchio, rispettivamente per aprire o chiudere la custodia, ed avendo dimensioni sufficienti per coprire totalmente le lenti (L) del paio di occhiali (O) quando le relative aste (A) siano state inserite nei citati passaggi (3, 4).
  9. 9. Tesa (1) secondo la rivendicazione precedente, comprendente mezzi di fissaggio amovibile (13) per fissare amovibilmente l’elemento di copertura (12) alla tesa (1) stessa, in modo che la citata custodia così definita risulti apribile o chiudibile su azione di un utilizzatore.
  10. 10. Tesa (1) secondo la rivendicazione 1, in cui i citati due passaggi (3, 4) comprendono ciascuno un foro passante (3).
  11. 11. Tesa (1) secondo la rivendicazione 1, in cui i citati due passaggi (3, 4) comprendono ciascuno un’apertura passante (4), che si origina da un bordo della falda (2) e si sviluppa verso l’interno di questa, fino ad rispettivo margine interno.
  12. 12. Copricapo (C) comprendente una tesa (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti.
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