ITBO20100051A1 - Attrezzatura per la preparazione fisica e la riabilitazione - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

del brevetto per invenzione industriale dal titolo:

“ATTREZZATURA PER LA PREPARAZIONE FISICA E LA RIABILITAZIONE”

La presente invenzione è relativa ad un’attrezzatura per la preparazione fisica e la riabilitazione; in particolare, attrezzatura per la riabilitazione od il potenziamento muscolare di almeno un arto inferiore di una persona.

È noto di utilizzare un’attrezzatura del tipo comprendente elementi elastici, che sono atti a contrastare l’azione di piegamento e di distensione di una gamba e sono resi solidali al piede dell’utente mediante un’apposita calzatura. L’attrezzatura nota presenta una struttura portante comprendente una seduta ed una coppia di montanti, che sono disposti posteriormente e, rispettivamente, anteriormente alla seduta. In particolare, i montanti sono distanziati dalla seduta in modo da garantire il tensionamento degli elementi elastici durante l’esercizio.

L’attrezzatura del tipo sopra descritto presenta gli inconvenienti di essere ingombrante e di sollecitare in modo eccessivo la caviglia ed il ginocchio dell’utente durante un lavoro di potenziamento o di riabilitazione.

Scopo della presente invenzione è di fornire un’attrezzatura per la preparazione fisica, che consenta di eliminare gli inconvenienti sopra descritti.

Secondo la presente invenzione viene fornita un’attrezzatura per la preparazione fisica secondo quanto licitato nella rivendicazione 1 e, preferibilmente, in una qualsiasi delle rivendicazioni successive dipendenti direttamente o indirettamente dalla rivendicazione 1.

L’invenzione verrà ora descritta con riferimento ai disegni annessi, che ne illustrano degli esempi di attuazione non limitativi, in cui:

- la figura 1 è una vista prospettica di una preferita forma di attuazione dell’attrezzatura della presente invenzione, in una prima configurazione operativa;

- la figura 2 è simile alla figura 1 ed illustra l’attrezzatura in una seconda configurazione operativa;

- la figura 3 è una vista esplosa ed in scala ingrandita di un particolare della figura 1 e 2;

- la figura 4 illustra una seconda forma di attuazione dell’attrezzatura della presente invenzione, in una prima configurazione operativa;

- la figura 5 illustra l’attrezzatura della figura 4 in una seconda configurazione operativa; e

- la figura 6 è un esploso, in scala ingrandita, di un particolare della figura 4 e 5.

Nella figura 1, 2, 4, 5 con 1 è indicato nel suo complesso un’attrezzatura per la preparazione fisica, la riabilitazione ed il potenziamento muscolare, di almeno un arto inferiore di una persona.

In seguito, con il termine “flessione” verrà indicata l’azione di portare la gamba da una posizione allineata con la coscia ad una posizione in cui è piegata; in modo da allenare il bicipite femorale, il semitendinoso, il semimembranoso, il sartorio, il gracile, il gemelli, il popliteo ed il plantare gracile.

Con il termine “estensione” verrà indicata, invece, l’azione di portare la gamba da una posizione piegata ad una posizione allineata con la coscia stessa in modo da allenare il quadricipite femorale.

In seguito i termini “alto” e “basso”, “sopra” e “sotto” verranno utilizzati con riferimento ad un asse verticale perpendicolare al piano di appoggio dell’attrezzatura 1.

L’attrezzatura 1 è atta ad allenare la gamba durante esercizi di estensione o di flessione, in base alla configurazione operativa adottata, come verrà spiegato meglio in seguito. Si osserva che l’attrezzatura 1 illustrata nelle figura 1 e 4 è in una configurazione tale da esercitare la gamba in flessione, mentre nelle figure 2 e 5 l’attrezzatura è in una configurazione tale da esercitare la gamba in estensione.

Secondo la forma di attuazione illustrata nelle figure 1 e 2, l’attrezzatura 1 comprende una struttura 2 portante comprendente, a sua volta, un sedile 3 presentante un asse 4 longitudinale, uno schienale 5 e dei piedi 6 di appoggio.

La struttura 2 comprende, inoltre, un elemento di posizionamento 7 dello schienale 5 (di tipo noto), che è atto a regolare la posizione dello schienale 5 lungo l’asse 4 del sedile 3.

L’attrezzatura 1 comprende, inoltre, un sistema resistente 8, che è disposto al lato del sedile 3 ed in corrispondenza del bordo del sedile 3 contrapposto allo schienale 5. Il sistema resistente 8 comprende, a sua volta, un braccio di potenza 9, un braccio resistente 10, un innesto 11, che collega il braccio di potenza 9 ed il braccio resistente 10 tra loro, ed uno o più elementi resistenti 12, ciascuno dei quali è collegato al braccio resistente 10 ed è atto a contrastare la rotazione del braccio resistente 10 in un determinato verso a seconda della configurazione operativa, come verrà spiegato meglio in seguito.

L’innesto 11 presenta un asse 13, che giace su un piano parallelo a quello del sedile 3 ed è perpendicolare all’asse 4 del sedile 3 stesso; il braccio di potenza 9 ed il braccio resistente 10 sono incernierati attorno all’asse 13 dell’innesto 11, che è atto a variare, come verrà spiegato meglio in seguito, la disposizione angolare del braccio di potenza 9 rispetto al braccio resistente 10.

L’attrezzatura 1 è atta ad allenare almeno un arto inferiore di un utente seduto con la coscia appoggiata sul sedile 3 e disposta sostanzialmente ad angolo retto rispetto al busto, che è appoggiato sullo schienale 5; in particolare, ciascuna gamba impegnata dall’attrezzatura 1 può essere piegata e ridistesa rispetto alla coscia spingendo contro il braccio di potenza 9.

Secondo quanto illustrato nella figura 3, l’innesto 11 comprende una pluralità di dischi D coassiali all’asse 13; in particolare, l’innesto 11 comprende un disco di supporto 14, che è solidale alla struttura 2, un disco di angolazione 15, che è solidale al braccio di potenza 9, un disco di regolazione 16, che è solidale al braccio resistente 10 ed un perno 17, che è coassiale all’asse 13 dell’innesto 11 ed è disposto attraverso le rispettive aperture centrali dei detti dischi D.

il perno 17 è di tipo noto e comprendente un elemento di ritorno elastico 18 tale da esercitare, a riposo, una forza atta a premere i dischi D a pacchetto uno contro l’altro.

Il disco di angolazione 15 è interposto tra il disco di supporto 14 ed il disco di regolazione 16. Il disco di angolazione 15 presenta una pluralità di fori 19’ uniformemente distribuiti ed equidistanti tra loro attorno all’asse 13; in particolare, i fori 19’ presentano dimensioni equivalenti tra loro e sono in numero pari in modo che un foro 19’ sia diametralmente opposto, rispetto all’asse 13, ad un altro foro 19’.

Il disco di regolazione 16 comprende uno o più perni 20, uniformemente distribuiti attorno all’asse 13; ciascun perno 20 sporge dal disco di regolazione 16 verso la struttura 2 ed è disposto attraverso un rispettivo foro 19’ del disco di angolazione 15, in modo da vincolare radialmente in una posizione determinata il disco di regolazione 16 ed il disco di angolazione 15 tra loro. Si osserva che la posizione angolare del disco di angolazione 15 rispetto al disco di regolazione 16 definisce l’angolazione, attorno all’asse 13, del braccio di potenza 9 rispetto al braccio resistente 10.

Preferibilmente, il disco di regolazione 16 comprende una coppia di perni 20 diametralmente opposti tra loro rispetto all’asse 13.

Il braccio di potenza 9 è fissato in corrispondenza di un’estremità libera al disco di angolazione 15 e presenta due assi 21 e 21’ longitudinali ed una pluralità di fori 22 e 22’ che sono realizzati lungo l’asse 21 e, rispettivamente, 22’ ciascuno dei quali presenta un asse 23 perpendicolare all’asse 21 e 21’ stessi; in particolare, gli assi 21 e 21’ sono paralleli tra loro e l’asse 21’ è al di sopra dell’asse 21.

Inoltre, il braccio di potenza 9 comprende uno o più steli 24, ciascuno dei quali presenta un asse 25. Ciascuno stelo 24 è vincolato in modo noto e non illustrato ad un rispettivo foro 22 o 22’, in modo che il proprio asse 25 sia coassiale all’asse 23 del rispettivo foro 22 o 22’. In particolare, ciascuno stelo 24 è vincolato in modo rilasciabile ad un rispettivo foro 22 o 22’ del braccio di potenza 9 e la propria posizione lungo l’asse 21 o 21’ del braccio di potenza 9 è definita dalla posizione del foro 22 o 22’ impegnato.

Lo stelo 24 comprende un rivestimento 26 calzato sullo stelo 24 e che ricopre almeno parte della periferia dello stelo 24 stesso. Il rivestimento 26 è di tipo noto ed è realizzato di materiale morbido; in particolare, il rivestimento comprende un’imbottitura realizzata di materiale polimerico.

Il braccio resistente 10 è collegato con un’estremità al disco di regolazione 16 e presenta un asse 27 e comprende uno o più agganci 28, ciascuno dei quali è atto a vincolare un’estremità di un rispettivo elemento resistente 12.

La struttura 2 comprende, inoltre, uno o più supporti 29 e ciascuno dei quali comprende una pluralità di agganci 30 distanziati tra loro verticalmente. Ciascun elemento resistente 12 è vincolato da un lato ad un aggancio 30 del supporto 29 e da un altro lato ad un aggancio 28 del braccio resistente 10. In particolare, secondo la forma di attuazione illustrata nelle figure 1 e 2, la struttura 2 comprende un gruppo di agganci 30, che è indicato come gruppo di flessione 31 disposto al di sopra del sedile 3, ed un ulteriore gruppo di agganci 30, che è indicato come gruppo di estensione 32 ed è disposto al di sotto del sedile 3.

Ciascun elemento resistente 12 comprende dei mezzi di aggancio (di tipo noto e non illustrato) rilasciabili atti a collegare o scollegare selettivamente un elemento resistente 12 a o da ciascun aggancio 28 o 30.

Ciascun elemento resistente 12 è realizzato di materiale elastico ed il numero di elementi resistenti 12 montati sull’attrezzatura 1 determina, in modo direttamente proporzionale, la forza resistente esercitata sul braccio di potenza 9.

Secondo la configurazione operativa illustrata nella figura 1, il braccio di potenza 9 è sostanzialmente parallelo al sedile 3 sporgendo longitudinalmente da esso, mentre il braccio resistente 10 è orientato verticalmente e sporge al di sopra del sedile 3 stesso; inoltre, gli elementi resistenti 12 sono fissati al gruppo di flessione 31 della struttura 2. In altre parole, gli elementi resistenti 12 sono disposti in modo da contrastare una rotazione del braccio resistente 10, di allontanamento dal gruppo di flessione 31 e verso il basso.

Secondo la configurazione operativa illustrata nella figura 2, il braccio di potenza 9 è angolato rispetto al sedile 3 e sporge al di sotto del sedile 3 così come anche il braccio resistente 10 è rivolto, sostanzialmente verticalmente, verso il basso. Gli elementi resistenti 12 sono collegati al gruppo di estensione 32 della struttura 2 in modo da contrastare una rotazione del braccio resistente 10 verso l’alto e di allontanamento dal gruppo di estensione 32.

Secondo una forma di attuazione non illustrata, il sistema resistente 8 è disposto in una posizione intermedia del sedile 3 e lo stelo 24 sporge da almeno un lato del braccio di potenza 9, in modo da presentare in corrispondenza di una stessa zona del braccio di potenza 9 almeno un di elemento di appoggio per la gamba o le gambe.

Di seguito verrà illustrata una procedura per passare dalla prima configurazione operativa (illustrata nella figura 1) alla seconda configurazione operativa (illustrata nella figura 2).

In uso, gli elementi resistenti 12 vengono scollegati o allentati; preferibilmente, gli elementi resistenti vengono scollegati dal gruppo di flessione 31.

Quindi, il perno 17 dell’innesto 11 viene tirato in modo da disaccoppiare tra loro i dischi D; in particolare il disco di regolazione 16 viene traslato lungo l’asse 13, in modo che i propri perni 20 si disaccoppino dai fori 19’.

Successivamente, il disco di angolazione 15 ed il disco di regolazione 16 vengono ruotati attorno all’asse 13, uno rispetto all’altro, fino a quando non raggiungono una posizione voluta sia del braccio di potenza 9 sia del braccio resistente 10 ed in cui i fori 19’ ed i perni 20 dei dischi D siano allineati tra loro (in particolare i dischi vengono posizionati in modo tale che il braccio di potenza 9 ed il braccio resistente 10 si trovino nella seconda configurazione operativa).

Si osserva che il braccio di potenza 9 ed il braccio resistente 10 possono essere angolati a piacimento uno rispetto all’altro attorno all’asse 13, a seconda della posizione relativa assunta dai rispettivi dischi D.

Quindi, il perno 17 viene rilasciato ed i dischi D vengono stretti a pacchetto tra loro, in modo che i perni 20 del disco di regolazione 16 si impegnino con rispettivi fori 19’ bloccando i dischi 15 e 16.

Infine, gli elementi resistenti 12 vengono agganciati al gruppo di estensione 32 e tesi nuovamente. Secondo modalità di tipo noto, gli elementi resistenti 12 possono essere tesi fino al raggiungimento di un precarico desiderato.

In modo analogo, l’attrezzatura 1 può passare dalla seconda configurazione operativa alla prima configurazione operativa.

Secondo la seconda forma di attuazione illustrata nelle figure da 4 a 6, la struttura 2’ comprende un unico gruppo di agganci 30’ disposto al di sotto del sedile 3’ ed il sistema resistente 8’ comprende un’articolazione 33’ che è interposta ed è atta a variare la disposizione relativa, come verrà spiegato meglio in seguito, tra il braccio di potenza 9’ ed il braccio resistente 10’, che sporge verticalmente al di sotto del sedile 3’.

L’articolazione 33’ comprende, a sua volta, una leva 34’, un puntone 35’, un’asta 36’ ed una pluralità di perni P, che vengono indicati in seguito come perno di regolazione 37’, perno resistente 38’ e perno di potenza 39’, la cui disposizione verrà spiegata meglio in seguito.

Si osserva che nella seconda forma di attuazione illustrata nelle figure 4 e 5, l’innesto 11’ presenta un asse 13’ e comprende un disco di angolazione 15’, che presenta una pluralità di fori 19’’ periferici ed è solidale al braccio di potenza 9’, ed un perno centrale 40’, che incerniera tra loro il braccio resistente 10’ ed il braccio di potenza 9’ ed è fissato, in modo noto, alla struttura 2’; in particolare, Il braccio resistente 10’ ed il braccio di potenza 9’ sono montati in modo girevole attorno all’asse 13’.

Il braccio resistente 10’ presenta un foro superiore 41’ con asse 42’ parallelo all’asse 13’ e distanziato dall’asse 13’ come i fori 19’’ del disco di angolazione 15’ e presenta, inoltre, un’apertura 43’, che si estende longitudinalmente lungo l’asse 27’.

Il perno di regolazione 37’ è disposto attraverso il foro superiore 41’ del braccio resistente 10’ ed uno dei fori 19’’ del disco di angolazione 15’. L’angolazione del braccio resistente 10’ rispetto al braccio di potenza 9’ dipende dal foro 19’’ del disco di angolazione 15’ che è impegnato dal perno di regolazione 37’.

Si osserva che a differenza dell’innesto 11 illustrato nella figura 3 l’innesto 11’ illustrato nella figura 5 e relativo alla seconda forma di attuazione presenta il perno centrale 40’ al posto del disco di regolazione 16.

La leva 34’ presenta un foro superiore 44’, un foro 45’ intermedio ed un’apertura 46’ longitudinale, che si estende lungo un tratto dell’estremità inferiore della leva 34’ stessa.

Si osserva che l’apertura 43’ del braccio resistente 10’ è disposta, rispetto alla leva 34’ al di sotto del foro intermedio 45’ ed al di sopra degli agganci 28’ ed è equivalente per dimensione ed estensione all’apertura 46’ della leva 34’.

La leva 34’ è incernierata, in modo noto, in corrispondenza dell’estremità superiore all’asta 36’, è incernierata in corrispondenza del foro intermedio 45’ al puntone 35’, che è fissato alla struttura 2’, ed all’apertura 43’ del braccio resistente 10’ in corrispondenza dell’apertura 46’.

Il perno resistente 38’ è montato attraverso l’apertura 46’ della leva 34’ e l’apertura 43’ in modo scorrevole lungo le aperture 46’ e 43’ stesse.

Secondo la configurazione operativa della seconda forma di attuazione dell’attrezzatura 1 illustrata nella figura 4, il perno di potenza 39’ collega tra loro un’estremità dell’asta 36’ ed il braccio di potenza 9’.

Si osserva che l’asta 36’ presenta una pluralità di fori 47’ longitudinali uniformemente distanziati tra loro, in particolar modo i fori 47’ sono disposti in prossimità dell’estremità collegata al braccio di potenza 9’; il perno di potenza 39’ è atto ad impegnare qualsiasi foro 47’ dell’asta 36’ stessa. In questo modo, è possibile regolare il punto di collegamento tra asta 36’ e braccio di potenza 9’, in funzione dell’angolazione del braccio di potenza 9’ attorno all’asse 13’.

Nella prima configurazione operativa illustrata nella figura 4, l’articolazione 33’ collega il braccio di potenza 9’ ed il braccio resistente 10’, in modo da contrastare una rotazione del braccio di potenza 9’ verso il basso.

Nella seconda configurazione operativa il braccio di potenza 9’ è collegato al braccio resistente 10’ in corrispondenza dell’innesto 11’ ed il braccio resistente 10’ viene azionato direttamente dal braccio di potenza 9’. In altre parole, l’articolazione 33’ nella seconda configurazione operativa illustrata nella figura 5 è un dispositivo folle.

In quanto segue viene illustrato il passaggio dalla prima alla seconda configurazione operativa della seconda forma di attuazione dell’attrezzatura 1.

Il perno di potenza 39’ viene estratto in modo da disaccoppiare l’asta 36’ dal braccio di potenza 9’ ed il perno di regolazione 37’ viene estratto in corrispondenza dell’innesto 11’, permettendo la rotazione del braccio di potenza 9’ rispetto al braccio resistente 10’. Una volta raggiunta la posizione prestabilita il perno di regolazione 37’ viene inserito attraverso il foro superiore 41’ ed un foro 19’’ determinato del disco di angolazione 15, in modo da bloccare il braccio di potenza 9’ rispetto al braccio resistente 10’ in una posizione predeterminata.

In modo analogo, l’attrezzatura 1 della seconda forma di attuazione può passare da una prima configurazione operativa ad una seconda configurazione operativa.

La seconda forma di attuazione dell’attrezzatura 1 illustrata nelle figure da 4 a 6 permette di trasformare il tipo di collegamento tra braccio di potenza 9’ e braccio resistente 10’ mantenendo gli elementi resistenti 12’ sempre collegati allo stesso gruppo di agganci 30’.

Secondo entrambe le forme di attuazione, ciascun elemento resistente 12 (12’) comprende un corpo sostanzialmente rettilineo; preferibilmente, un elemento resistente comprende un elemento di ritorno elastico. Secondo una variante (non illustrata) l’elemento resistente comprende almeno un elemento rigido lineare ed almeno un elemento di ritorno elastico, ad esempio una molla, collegata all’elemento rigido stesso.

Secondo una variante non illustrata, ciascun elemento resistente 12 (12’) comprende un sistema di regolazione per variare la resistenza del rispettivo elemento resistente; ad esempio, l’elemento resistente è realizzato di materiale elastico e comprende un sistema del tipo vite-madrevite per tendere l’elemento resistente stesso secondo le necessità.

Secondo una variante non illustrata, la struttura 2 (2’) comprende una cerniera disposta tra il sedile 3 (3’) e lo schienale 4 (4’) di tipo noto ed atta a ripiegare lo schienale 4 (4’) sul sedile 3 (3’) stesso in modo da rendere compatta l’attrezzatura 1 stessa, per facilitarne il trasporto o ridurne gli ingombri.

Da quanto sopra esposto, discende che l’attrezzatura 1 del tipo sopra descritto presenta una struttura compatta ed è atta ad allenare la gamba, selettivamente a flessione oppure ad estensione, applicando il carico alla gamba attraverso gli steli 24 (24’) del braccio di potenza 9 (9’) stressando meno la caviglia ed il ginocchio rendendo, quindi, meno traumatico l’esercizio.

Claims (9)

1. RIVENDICAZIONI 1. Attrezzatura per la preparazione fisica di almeno un arto di una persona, l’attrezzatura (1) comprendendo un sistema resistente (8; 8’) comprendente, a sua volta, uno o più elementi a ritorno elastico (12; 12’); l’attrezzatura (1) essendo caratterizzata dal fatto di essere atta ad acquisire diverse configurazioni operative; la disposizione del sistema resistente (8; 8’) essendo definita in funzione di ciascuna configurazione operativa.
2. 2. Attrezzatura secondo la rivendicazione 1, in cui il sistema resistente (8; 8’) comprende un braccio resistente (10; 10’), che è connesso a ciascun elemento a ritorno elastico (12; 12’), un braccio di potenza (9; 9’), che è atto ad essere azionato da almeno un arto della persona, ed un innesto (11; 11’), che connette tra loro il braccio di potenza (9; 9’) ed il braccio resistente (10; 10’); l’innesto (11; 11’) essendo atto a variare la disposizione relativa tra il braccio di potenza (9; 9’) ed il braccio resistente (10; 10’) in funzione della configurazione operativa dell’attrezzatura (1).
3. 3. Attrezzatura secondo la rivendicazioni 2, comprendente un sedile (3; 3’) con un asse (4; 4’) longitudinale ed una struttura di supporto (2; 2’); ed in cui l’innesto (11; 11’) è solidale alla struttura di supporto (2; 2’) e comprende un corpo centrale (17; 40’) con un asse (13; 13’), che giace su un piano parallelo a quello del sedile (3; 3’) e perpendicolare all’asse (4; 4’) del sedile stesso; il braccio di potenza (9; 9’) ed il braccio resistente (10; 10’) sono montati in modo girevole attorno al detto corpo centrale (17; 40’); l’innesto (11; 11’) comprendendo degli elementi di fissaggio rilasciabili (20; 37’), che vincolano radialmente il braccio resistente (10; 10’) e il braccio di potenza (9; 9’) in una determinata posizione.
4. 4. Attrezzatura secondo la rivendicazione 3, in cui la struttura (2; 2’) comprende una pluralità di agganci (30; 30’), ciascuno dei quali vincola un rispettivo elemento a ritorno elastico (12; 12’).
5. 5. Attrezzatura secondo la rivendicazione 4, in cui la struttura (2) comprende una pluralità di gruppi di aggancio (31, 32), la posizione di ciascun gruppo di aggancio (31; 32) essendo determinata, in funzione di una data configurazione operativa.
6. 6. Attrezzatura secondo una delle rivendicazioni da 1 a 4, in cui il sistema resistente (8’) comprende un’articolazione (33’) collegata sia al braccio resistente (10’) sia al braccio di potenza (9’).
7. 7 Attrezzatura secondo la rivendicazione 6, in cui l’articolazione (33’) comprende un elemento di collegamento (39’) rilasciabile atto a collegare l’articolazione (33’) stessa al braccio di potenza (9’).
8. 8. Attrezzatura secondo la rivendicazione 7, in cui l’articolazione (33’) comprende una leva (34’), che è incernierata in corrispondenza di una zona centrale alla struttura di supporto (2’), ed un’asta (36’), che è incernierata da un lato ad un’estremità superiore della leva (34’) e dall’altro lato al braccio di potenza (9’); la leva (34’) essendo incernierata in corrispondenza della propria estremità inferiore al braccio resistente (10’).
9. 9. Attrezzatura secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui ciascun elemento a ritorno elastico (12; 12’) comprende un corpo di sostegno, che è realizzato di materiale rigido, ed uno o più elementi di ritorno elastico.