ITBO20090540A1 - Dispositivo di fissaggio di un utensile al cursore di una pressa piegatrice - Google Patents

Dispositivo di fissaggio di un utensile al cursore di una pressa piegatrice Download PDF

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ITBO20090540A1
ITBO20090540A1 IT000540A ITBO20090540A ITBO20090540A1 IT BO20090540 A1 ITBO20090540 A1 IT BO20090540A1 IT 000540 A IT000540 A IT 000540A IT BO20090540 A ITBO20090540 A IT BO20090540A IT BO20090540 A1 ITBO20090540 A1 IT BO20090540A1
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IT
Italy
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tool
clamping element
slider
lever
removal
Prior art date
Application number
IT000540A
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Inventor
Andrea Allori
Luigi Mezzadri
Giuseppe Pagani
Original Assignee
Gennelli Allori S R L
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Publication date
Application filed by Gennelli Allori S R L filed Critical Gennelli Allori S R L
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    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B21MECHANICAL METAL-WORKING WITHOUT ESSENTIALLY REMOVING MATERIAL; PUNCHING METAL
    • B21DWORKING OR PROCESSING OF SHEET METAL OR METAL TUBES, RODS OR PROFILES WITHOUT ESSENTIALLY REMOVING MATERIAL; PUNCHING METAL
    • B21D5/00Bending sheet metal along straight lines, e.g. to form simple curves
    • B21D5/02Bending sheet metal along straight lines, e.g. to form simple curves on press brakes without making use of clamping means
    • B21D5/0209Tools therefor

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  • Engineering & Computer Science (AREA)
  • Mechanical Engineering (AREA)
  • Labeling Devices (AREA)

Description

“DISPOSITIVO DI FISSAGGIO DI UN UTENSILE AL CURSORE DI UNA PRESSA PIEGATRICE”.
STATO DELLA TECNICA ANTERIORE
Le macchine per la lavorazione di lamiere note come presse piegatrici sono normalmente provviste di un cursore, ossia di un organo comandato ad eseguire l’operazione di piegatura, detto anche “pestone” o tavola portautensile, e di almeno un dispositivo che consente di fissare l’utensile di piegatura al cursore medesimo. In particolare, tale dispositivo è solitamente atto a fissare l’utensile al cursore in modo amovibile, cioè in modo tale da permettere agli operatori di sostituire rapidamente l’utensile in relazione al tipo di lavorazione da eseguire, ed anche in relazione al tipo di pezzo in lavorazione.
Secondo alcuni insegnamenti della tecnica nota l’utensile, che può anche raggiungere lunghezze considerevoli, è provvisto di un codolo longitudinale destinato ad impegnarsi in una scanalatura prevista nel cursore della macchina; in tale scanalatura viene assicurato ad esempio con mezzi di serraggio a vite, o simili. Ogni volta che si rende necessaria la sostituzione dell’utensile, allora, gli operatori devono sfilare completamente il codolo dell’utensile dalla scanalatura, secondo una direzione laterale: come si può intuire, questa operazione è particolarmente delicata e difficoltosa, ed inoltre richiede la disponibilità di uno spazio laterale lasciato libero per questa manovra.
Un’altra parte della tecnica nota comprende macchine più evolute e dotate di dispositivi di fissaggio che permettono di rimuovere l’utensile dal cursore non più lateralmente, ma secondo una direzione verticale, dall’alto verso il basso per rimuovere l’utensile e, viceversa, dal basso verso l’alto per montare l’utensile.
Da un lato, quindi, viene eliminata la scomoda operazione dello sfilamento laterale: dall’altro lato, però, nasce il problema di impedire che l’utensile, che può anche essere piuttosto pesante, cada accidentalmente una volta sbloccati i mezzi di serraggio.
Per ovviare a questo inconveniente sono stati messi a punto diversi dispositivi, che riescono a garantire, con una certa affidabilità, che l’utensile non cada accidentalmente prima della sua rimozione manuale.
Tuttavia, questi dispositivi si rivelano eccessivamente laboriosi per quanto riguarda le manovre di rimozione dell’utensile.
Alcuni di questi dispositivi, infatti sono provvisti di mezzi di serraggio del codolo nel cursore che necessitano di chiavi di manovra o altri utensili per essere sbloccati. Ad esempio, in alcuni di questi dispositivi il codolo può essere sbloccato solo svitando un certo numero di dadi, lungo tutto il cursore.
In altri dispositivi appartenenti alla tecnica nota, sono presenti organi meccanici, di varia natura e conformazione, che mantengono il codolo dell’utensile nella scanalatura anche dopo lo sbloccaggio dei mezzi di serraggio. Alcuni di questi organi meccanici sono azionabili manualmente, ad esempio, con pulsanti o altri congegni che richiedono uno o più interventi manuali, spesso contemporaneamente e in più punti del cursore o dell’utensile.
Quindi, in definitiva, la sostituzione dell’utensile di piegatura è operazione piuttosto lunga e laboriosa, che richiede l’intervento di più persone provviste di chiavi od altri attrezzi.
Le considerazioni svolte si possono ripetere, evidentemente, anche per quanto riguarda le operazioni di montaggio dell’utensile sul cursore.
SCOPI DELL’INVENZIONE
Il compito tecnico della presente invenzione è migliorare lo stato della tecnica, eliminando gli inconvenienti sopra lamentati.
Nell’ambito di tale compito tecnico, costituisce uno scopo della presente invenzione realizzare un dispositivo di fissaggio di un utensile al cursore di una pressa piegatrice che permetta di rimuovere l’utensile di piegatura, per sostituzione o manutenzione, in modo rapido ed agevole, con un numero minimo di operazioni e manovre.
Ancora uno scopo della presente invenzione è quello di escogitare un dispositivo di fissaggio di un utensile al cursore di una pressa piegatrice che consenta di sostituire l’utensile di piegatura utilizzando un numero minimo di operatori.
Un altro scopo della presente invenzione è quello di mettere a punto un dispositivo di fissaggio di un utensile al cursore di una pressa piegatrice che permetta l’inserimento di utensili piegatori con diversi tipi di attacco.
Un altro scopo della presente invenzione è quello di presentare un utensile per una pressa piegatrice dotato di almeno un organo di ritenzione atto ad evitare la caduta accidentale dello stesso utensile durante la sua rimozione.
Un altro scopo della presente invenzione è quello di mettere a punto un dispositivo di fissaggio di un utensile al cursore di una pressa piegatrice che permetta di sostituire l’utensile di piegatura senza l’impiego di attrezzi manuali quali chiavi e simili.
Un ulteriore scopo della presente invenzione è quello di realizzare un dispositivo di fissaggio di un utensile al cursore di una pressa piegatrice che consenta di smontare l’utensile dal cursore in modo sicuro, in particolare senza alcun rischio che l’utensile piegatore medesimo possa accidentalmente cadere durante lo smontaggio o il montaggio.
Ancora un altro scopo della presente invenzione è mettere a punto un dispositivo di fissaggio di un utensile al cursore di una pressa piegatrice che consenta il rapido, preciso, agevole e sicuro montaggio dell’utensile sul cursore.
Questi ed altri scopi sono tutti raggiunti dal dispositivo di fissaggio di un utensile al cursore di una pressa piegatrice e da un utensile piegatore secondo una o più delle rivendicazioni allegate.
Un vantaggio conseguito dal dispositivo di fissaggio secondo l’invenzione consiste nel fatto che esso consente di montare l’utensile sul cursore, e di rimuoverlo dallo stesso, con poche e semplici azioni. Un altro vantaggio conseguito dal dispositivo di fissaggio secondo l’invenzione consiste nel fatto che esso permette di montare l’utensile sul cursore, e di rimuoverlo dallo stesso, impiegando un numero minimo di operatori.
Ancora un vantaggio conseguito dal dispositivo di fissaggio secondo la presente invenzione consiste nel fatto che esso consente di montare l’utensile sul cursore, e di rimuoverlo dallo stesso, senza dover utilizzare chiavi di manovra o altri specifici attrezzi.
Ancora un ulteriore vantaggio conseguito dal dispositivo di fissaggio secondo la presente invenzione consiste nel fatto che esso permette di montare l’utensile sul cursore verticalmente dal basso verso l’alto, e di rimuoverlo dallo stesso sempre verticalmente, questa volta dall’alto verso il basso, in condizioni di massima sicurezza, ossia senza alcun rischio che l’utensile possa cadere accidentalmente durante le operazioni.
Ancora un ulteriore vantaggio conseguito dal dispositivo di fissaggio secondo la presente invenzione consiste nel fatto che esso permette di montare utensili piegatori con diversi tipi di attacco.
Un altro vantaggio conseguito dall’utensile per una pressa piegatrice secondo la presente invenzione consiste nel fatto che esso stesso permette di evitare la caduta accidentale dell’utensile durante il montaggio o lo smontaggio.
BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI
Questi ed ulteriori vantaggi saranno meglio compresi da ogni tecnico del ramo dalla descrizione che segue e dagli annessi disegni, dati quale esempio non limitativo, nei quali:
la figura 1 è una vista in alzato laterale del dispositivo secondo l’invenzione, in posizione di bloccaggio dell’utensile;
la figura 2 è un dettaglio della figura 1;
la figura 3 è una vista in alzato laterale del dispositivo secondo l’invenzione, in posizione di rimozione dell’utensile;
la figura 4 è un dettaglio della figura 3;
la figura 5 è una vista assonometrica dell’utensile;
la figura 6 è una vista frontale di dettaglio del dispositivo secondo l’invenzione;
la figura 7 è un dettaglio, parzialmente sezionato, della figura 1;
la figura 8 è un dettaglio, parzialmente sezionato, della figura 2;
la figura 9 è una vista in alzato laterale di un’altra forma di attuazione del dispositivo secondo l’invenzione, in posizione di bloccaggio dell’utensile;
la figura 10 è una vista in alzato laterale del dispositivo secondo la forma di attuazione di figura 9, in posizione di rimozione dell’utensile;
la figura 11 è un dettaglio, parzialmente sezionato, della figura 10;
la figura 12 è una vista in alzato laterale di ancora un’altra forma di attuazione del dispositivo secondo l’invenzione, in posizione di bloccaggio dell’utensile;
la figura 13 è una vista in alzato laterale del dispositivo secondo la forma di attuazione di figura 12, in posizione di rimozione dell’utensile;
la figura 14 è una vista in alzato laterale di ancora un’altra forma di attuazione del dispositivo secondo l’invenzione, in posizione di rimozione dell’utensile;
la figura 15 è una vista in alzato laterale di dettaglio di ancora un’altra forma di attuazione del dispositivo secondo l’invenzione, in posizione di bloccaggio dell’utensile;
la figura 16 è una vista in alzato laterale di un’ulteriore forma di attuazione del dispositivo secondo l’invenzione, in posizione di bloccaggio dell’utensile; e
la figura 17 è una vista in alzato laterale del dispositivo secondo la forma di attuazione di figura 16, in posizione di rimozione dell’utensile.
FORME DI ATTUAZIONE DELL’INVENZIONE
Con riferimento alle figure 1-17, è indicato complessivamente con il numero 1 un dispositivo di fissaggio di un utensile al cursore, detto anche “pestone” o tavola portautensile, di una pressa piegatrice secondo l’invenzione.
Il dispositivo di fissaggio secondo la presente invenzione può essere installato agevolmente su qualsiasi tipo di pressa piegatrice, di qualsiasi dimensione, dotata di almeno un cursore mobile, ad esempio in verticale.
Nelle allegate figure è indicato con 2 il cursore della pressa – quest’ultima non rappresentata poiché di tipo del tutto noto e tradizionale – mentre con 3 è indicato l’utensile, ad esempio un utensile atto ad effettuare la piegatura di pezzi in lamiera o simili: la sezione trasversale dell’utensile può essere anche completamente differente da quella rappresentata nelle figure allegate, senza alcuna limitazione agli scopi della presente invenzione. Allo stesso modo le dimensioni dell’utensile, come ad esempio la sua lunghezza, possono essere qualsiasi.
Al cursore 2 della pressa è fissato rigidamente un elemento intermediario, che è un prolungamento del codolo dell’utensile inserito tra lo stesso codolo e il cursore; questo elemento intermediario sarà definito per semplicità come portautensile 4.
Il fissaggio del portautensile 4 al cursore 2 può essere realizzato, ad esempio, tramite almeno un morsetto 5 assicurato al cursore 2 con mezzi a vite 6 (figura 6). Il dispositivo di fissaggio 1 dell’utensile 3 al cursore 2, cioè al portautensile 4, comprende un elemento di serraggio 7 dell’utensile 3 stesso, che è mobile da una posizione di bloccaggio dell’utensile 3 - rappresentata in particolare nelle figure 1 e 2 - in cui l’utensile 3 stesso è rigidamente fissato al cursore 2, ad una posizione di rimozione dell’utensile 3. In quest’ultima posizione di rimozione – rappresentata in particolare nelle figure 3 e 4 - l’utensile 3 è liberamente rimovibile dal portautensile 4, ma è comunque supportato da quest’ultimo così che possano essere evitate cadute accidentali durante le operazioni di smontaggio e montaggio, come apparirà più chiaro in seguito.
Il dispositivo di fissaggio 1 secondo l’invenzione comprende inoltre un organo di azionamento selettivo 8 dell’elemento di serraggio 7. Tale organo di azionamento selettivo 8 consente all’operatore di selezionare la desiderata posizione operativa dell’elemento di serraggio 7 in relazione alle necessità produttive, ossia di selezionare le suddette posizioni di bloccaggio e di rimozione dell’utensile 3.
L’utensile 3, come si può osservare meglio nelle figure da 1 a 4, comprende un codolo 9, atto al collegamento rigido con il portautensile 4.
Il codolo 9 è provvisto di un recesso 10, ad esempio in forma di una scanalatura longitudinale di sezione rettangolare, nel quale è destinato ad impegnarsi l’elemento di serraggio 7 nella suddetta posizione di bloccaggio dell’utensile 3.
L’utensile 3 comprende inoltre, sul codolo 9, un organo di ritenzione 11 atto a far cooperare l’elemento di serraggio 7 con il recesso 10.
L’organo di ritenzione 11 comprende dei mezzi di spinta 30, 31, 32 atti ad esercitare una spinta da una faccia del codolo 9 ed in modo da mantenere l’altra faccia del codolo - dove è presente il recesso 10 - in impegno con l’elemento di serraggio 7 tramite il recesso 10 stesso. I mezzi di spinta possono essere realizzati in numerosi modi e versioni e comprendono almeno dei mezzi elastici che esercitano una spinta tramite almeno un elemento pressore a sua volta atto premere su una parete del porta utensile 4.
In pratica, i mezzi elastici possono comprendere una molla elicoidale, a lamina, altri tipi di molle meccaniche e/o pneumatiche, eccetera, e l’elemento pressore può comprendere un disco, un bicchierino, un piolo, un cilindro, una punteria, una sfera, e comunque un qualunque elemento atto ad esercitare una spinta su una superficie, evitando di realizzare pressioni specifiche troppo elevate.
I mezzi di spinta possono anche comprendere almeno un elemento elastico che termina direttamente con una porzione atta ad esercitare una spinta su una superficie, per esempio una molla a lamina che ha un’estremità arrotondata e predisposta per esercitare una spinta su una superficie.
L’organo di ritenzione 11 consente, con l’elemento di serraggio 7 in posizione di rimozione dell’utensile 3, di mantenere comunque l’elemento di serraggio 7 medesimo almeno parzialmente impegnato nel recesso 10, così da garantire condizioni di sicurezza durante le fasi operative: in particolare, l’organo di ritenzione 11 impedisce che l’utensile 3 cada accidentalmente durante le operazioni di montaggio e smontaggio.
Allo stesso tempo l’organo di ritenzione 11, pur garantendo la sicurezza nelle manovre, consente, con un semplice gesto, il completo disimpegno dell’elemento di serraggio 7 dal recesso 10, per poter così liberamente rimuovere l’utensile 3 dal portautensile 4.
Più in dettaglio, l’elemento di serraggio 7 è girevole attorno ad un primo asse 12 di incernieramento associato al cursore 3, e più in particolare associato al portautensile 4: tale primo asse 12 è infatti definito in corrispondenza delle teste 13 di due viti 14 invitate, l’una di fianco all’altra, nel portautensile 4, nella sua superficie frontale 15.
Le teste 13 sono, a loro volta, impegnate con gioco in rispettivi alloggiamenti 16 previsti nell’elemento di serraggio 7.
Attorno al gambo delle viti 14 possono essere previste delle molle 43 - ma tali molle possono anche essere semplicemente affiancate alle viti - che servono per mantenere l’elemento di serraggio 7 in una posizione preferenziale di allontanamento dal portautensile 4.
L’elemento di serraggio 7 comprende una prima estremità 17 dotata di un dente 18 atto ad impegnarsi nel recesso 10 del codolo 9 dell’utensile 3, ed una seconda estremità 19 associata all’organo di azionamento selettivo 8.
Si deve notare che, poiché il dente 18 si impegna nel recesso 10 secondo un piano di contatto orizzontale, o sostanzialmente orizzontale, è perciò perfettamente atto a sopportare completamente il peso dell’utensile 9 indipendentemente dalla forza elastica esercitata dai mezzi di spinta dell’organo di ritenzione 11.
In altre parole, non è necessario che la forza elastica dei mezzi di spinta sia particolarmente potente anche per sopportare utensili 3 di elevato peso, perché il suddetto peso trova una reazione di appoggio sul piano orizzontale di contatto fra il dente 18 e il recesso 10. Questa caratteristica è molto positiva anche per la completa rimozione dell’utensile 3 dal dispositivo di fissaggio 1. Infatti, per disimpegnare il dente 18 dal recesso 10 è necessario effettuare un movimento orizzontale dell’utensile 3 in contrasto ai mezzi di spinta dell’organo di ritenzione 11, che però non esercitano una forte spinta per i motivi sopraccitati, e quindi tale movimento può essere fatto agevolmente da un singolo operatore.
L’elemento di serraggio 7 definisce inoltre una superficie di accoppiamento 20 con il codolo 9, visibile ad esempio nella figura 7: nella posizione di bloccaggio dell’utensile 3, nella quale il dente 18 è impegnato nel recesso 10, tale superficie di accoppiamento 20 aderisce alla faccia del codolo 9 nella quale è previsto il recesso 10, immobilizzando il codolo 9 medesimo.
L’organo di azionamento selettivo 8 comprende una leva 21 articolata ad un secondo asse 22 previsto nella seconda estremità 19 dell’elemento di serraggio 7: la leva 21 è quindi girevole tra una posizione angolare di bloccaggio dell’utensile 3, rappresentata in figura 1, ed una posizione angolare di rimozione dell’utensile 3, rappresentata in figura 3.
Nella particolare forma di attuazione rappresentata, le suddette posizioni angolari di bloccaggio e di rimozione sono distanziate di un angolo retto: tale angolo può comunque essere qualsiasi, ad esempio un angolo maggiore o minore dell’angolo retto, in relazione alle specifiche esigenze applicative.
La leva 21, come si può osservare in figura 6, comprende in particolare due bracci 23 articolati ai lati dell’elemento di serraggio 7, ed un’impugnatura 24 fissata, alle estremità, ai bracci 23 medesimi.
L’organo di azionamento selettivo 8 comprende inoltre un elemento a camma 25, solidale alla leva 21 in corrispondenza del secondo asse 22, ed in particolare alloggiato in un’incameratura 26 prevista nella faccia inferiore dell’elemento di serraggio 7. L’elemento a camma 25 è atto ad azionare l’elemento di serraggio 7, in rotazione attorno al primo asse 12, tra la detta posizione di bloccaggio dell’utensile 3 e la detta posizione di rimozione dell’utensile 3.
L’elemento a camma 25 è impegnato sulla superficie frontale 15 del portautensile 4: esso definisce, in particolare, un profilo 27 comprendente una prima porzione 28 ed una seconda porzione 29.
La leva 21, quando disposta nella posizione angolare di bloccaggio dell’utensile 3, determina l’impegno della prima porzione 28 del profilo 27 sulla superficie 15 del portautensile 4, e quindi l’inserimento del dente 18 dell’elemento di serraggio 7 nel recesso 10, come si può osservare in dettaglio nella figura 7.
Quando, invece, disposta nella posizione angolare di rilascio dell’utensile 3, la leva 21 determina l’impegno della seconda porzione 29 del profilo 27 sulla superficie frontale 15 del portautensile 4, e quindi l’allontanamento del dente 18 dell’elemento di serraggio 7 dal recesso 10, come si può osservare in dettaglio nella figura 8.
Il profilo 27 dell’elemento a camma 25 può essere sostanzialmente cilindrico, montato eccentrico rispetto al secondo asse 22. In particolare, esso può essere costituito da un unico corpo cilindrico, oppure da più corpi, tra loro opportunamente distanziati lungo il secondo asse 22.
In alternativa alla conformazione cilindrica, può essere previsto un elemento a camma 25 in cui le porzioni 28, 29 del profilo 27 sono sostanzialmente piane, o spianate, così da consentire un più stabile e preciso posizionamento della leva 21, e quindi dell’elemento di serraggio 7.
Secondo quanto illustrato nelle figure 16 e 17, almeno uno dei bracci 23 può comprendere un’appendice 41 che va in battuta su un elemento 42 che generalmente sporge lateralmente (vedere figura 6), e che, secondo modalità note, serve per riprendere le eventuali deformazioni del portautensile 4. In questo modo, si ottiene un ancora più stabile posizionamento della leva 21 quando si trova nella posizione orizzontale per il rilascio dell’utensile 3.
L’organo di azionamento selettivo 8 può essere operato manualmente, ma può anche essere associato ad un attuatore comandabile a distanza, come ad esempio un attuatore pneumatico, un attuatore elettrico o di altro tipo ancora.
Secondo una versione della presente invenzione, l’organo di ritenzione 11 dell’elemento di serraggio 7, previsto nell’utensile 3, comprende in particolare almeno una sede 30, realizzata nel codolo 9 sulla faccia opposta a quella in cui è previsto il recesso 10, entro la quale è ritenuta una sfera 31 associata ad una molla 32, ad esempio elicoidale, riscontrante sul fondo della sede 30.
La sede 30 può essere riportata nel codolo 9 in modo da rendere l’organo di ritenzione 11 sostituibile, per esempio con un collegamento vite-madrevite, per esigenze di manutenzione o a causa di rottura.
La sfera 31 è perciò atta a premere, sotto l’azione della molla 32, il codolo 9 dell’utensile 3 verso l’elemento di serraggio 7 nella posizione di rimozione dell’utensile 3, così da mantenere il dente 18 impegnato nel recesso 10 ed impedire che l’utensile 3 medesimo possa cadere accidentalmente durante le manovre degli operatori.
Come illustrato in particolare nella figura 5, l’organo di ritenzione 11 del dente 18 nel recesso 10 del codolo 9 può comprendere una pluralità di sedi 30, nelle quali sono impegnate una rispettiva pluralità di sfere 31 con rispettive molle 32. Il numero delle sedi 30, così come la loro reciproca distanza, il loro posizionamento, le loro dimensioni, nonché le dimensioni delle sfere 31 e delle molle 32, costituiscono naturalmente parametri progettuali che vengono dimensionati in relazione, principalmente, alle dimensioni ed al peso dell’utensile 3.
Infatti, la pluralità di molle 32 deve esercitare, mediante le rispettive sfere 31, un’azione di spinta sul codolo 9 che, al momento dell’azionamento dell’elemento di serraggio 7 nella posizione di rimozione dell’utensile 3, consenta di mantenere il dente 18 almeno parzialmente impegnato nel recesso 10, per supportarlo appeso al portautensile 4 ed evitare la sua accidentale caduta.
Per quanto riguarda le viti 14 di incernieramento dell’elemento di serraggio 7, si precisa quanto segue. L’utilizzo nel tempo del dispositivo di fissaggio può determinare l’usura di alcune sue parti, come ad esempio la superficie di accoppiamento 20 con il codolo 9, oppure ancora il profilo 27 dell’elemento a camma 25. Per garantire la qualità del funzionamento del dispositivo nel tempo, quindi, possono essere previsti accorgimenti per il recupero dei giochi. In particolare, le viti 14 possono essere, ad esempio, del tipo con gambo parzialmente filettato e calibrato, che possono essere periodicamente sostituite con altre di diverse dimensioni, in relazione alla quantità di usura verificatasi. In alternativa, possono essere previsti mezzi di spessorazione, come rondelle calibrate, da aggiungere, e/o togliere, e/o sostituire in relazione alle esigenze.
Nel pratico impiego del dispositivo, per rimuovere un utensile 3 dal portautensile 4 cui è fissato, l’operatore agisce, manualmente - oppure tramite un opportuno attuatore - sull’organo di azionamento selettivo 8, così da portare l’elemento di serraggio 7 dalla posizione di bloccaggio dell’utensile 3 alla posizione di rimozione dell’utensile 3 stesso.
A seguito di questa azione, il dente 18 tende ad allontanarsi dal codolo 9 dell’utensile 3; il codolo 9 stesso, però, sotto l’azione di spinta dell’organo di ritenzione 11, segue lo spostamento dell’elemento di serraggio 7, così che il dente 18 rimanga impegnato nel recesso 10 per una porzione sufficiente a garantire il supporto appeso dell’utensile 3 al portautensile 4.
In altre parole, quindi, l’utensile 3 non si trova più rigidamente fissato al portautensile 4, ma allo stesso tempo è vincolato a non separarsi accidentalmente da quest’ultimo.
Come già sopra precisato, il piano di contatto tra il dente 18 e il recesso 10 è orizzontale, o sostanzialmente orizzontale, e ha quindi la capacità di sopportare carichi – dovuti specialmente al peso dell’utensile 3 - indipendentemente dalla spinta esercitata dai mezzi di ritenzione 11.
A questo punto, l’operatore preme - manualmente od anche con altri mezzi comandati a distanza – l’ utensile 3 verso il cursore 2, cioè verso il portautensile 4, in contrasto all’azione elastica dell’organo di ritenzione 11: in questo modo si ottiene il disimpegno dell’elemento di serraggio 7, cioè del suo dente 18, dal recesso 10.
A conclusione della manovra, quindi, l’operatore trascina – manualmente o con altri mezzi – l’utensile 3 verso il basso mantenendolo premuto contro il portautensile 4, così da separarlo definitivamente da quest’ultimo.
Per montare un utensile 3 sul portautensile 4 è sufficiente effettuare le operazioni sopra descritte in ordine inverso.
Si è così visto come l’invenzione raggiunge gli scopi proposti.
Il dispositivo di fissaggio secondo l’invenzione consente di montare l’utensile sul cursore, cioè sul portautensile, e di rimuoverlo dallo stesso, con poche e semplici azioni, precise e ripetibili, in quanto completamente guidate.
Inoltre il dispositivo di fissaggio secondo l’invenzione permette opportunamente di montare l’utensile sul cursore, cioè sul portautensile, e di rimuoverlo dallo stesso, impiegando un numero minimo di operatori, senza dover utilizzare chiavi di manovra o altri specifici attrezzi.
Ancora un vantaggio conseguito dal dispositivo di fissaggio consiste nel fatto che esso permette di montare l’utensile sul cursore, e di rimuoverlo dallo stesso, in condizioni di massima sicurezza per gli operatori e per le apparecchiature stesse.
Un’altra forma di attuazione del dispositivo di fissaggio 1 secondo l’invenzione è illustrata nelle figure 9, 10, 11. In particolare, questa forma di attuazione prevede il montaggio, sul cursore 2 della pressa piegatrice, anche di un utensile 3 tradizionale, ossia sprovvisto del sopra descritto organo di ritenzione 11 dell’elemento di serraggio 7 nel recesso 10; naturalmente, possono essere montati anche utensili dotati di organo di ritenzione 11 come descritto nella precedente forma di attuazione.
Secondo questa forma di attuazione, quindi, l’elemento di serraggio 7 è mobile, oltre che nelle posizioni di bloccaggio e di rimozione dell’utensile 3 descritte nella precedente forma di attuazione, anche in una ulteriore posizione di rimozione dell’utensile 3, nella quale il dente 18 è parzialmente impegnato nel recesso 10 del codolo 9, mentre quest’ultimo è liberamente scorrevole in direzione longitudinale rispetto al cursore 2, cioè rispetto al portautensile 4.
Nella figura 9 è rappresentato un dispositivo di fissaggio, secondo la presente forma di attuazione, con elemento di serraggio 7 nella posizione di bloccaggio dell’utensile 3, mentre nella figura 10 è rappresentato lo stesso dispositivo di fissaggio con l’elemento di serraggio 7 nella suddetta ulteriore posizione di rimozione dell’utensile 3. La figura 11 è invece un dettaglio parzialmente sezionato della figura 10.
In pratica, quindi, questa ulteriore posizione di rimozione dell’utensile 3 è intermedia rispetto alle posizioni rispettivamente di bloccaggio e di rimozione dell’utensile 3 descritte per la precedente forma di attuazione dell’invenzione.
In questa forma di attuazione, conseguentemente, anche la leva 21 è girevole in una ulteriore posizione angolare di rimozione dell’utensile 3, che è anch’essa intermedia rispetto alle posizioni angolari rispettivamente di bloccaggio e rimozione dell’utensile 3 descritte nella precedente forma di attuazione.
Come rappresentato nella figura 11, l’elemento a camma 25 comprende, in questa forma di attuazione, una terza porzione 34 che, con la leva 21 nella suddetta ulteriore posizione angolare di rimozione dell’utensile 3, è impegnata sulla superficie frontale 15 del portautensile 4.
Come detto, quindi, la presente forma di attuazione del dispositivo di fissaggio, quindi, consente di montare sulla pressa piegatrice anche utensili 3 di tipo tradizionale, senza organo di ritenzione 11, così da rendere universale il dispositivo medesimo. Evidentemente, dal momento che in questa ulteriore posizione di rimozione dell’utensile 3 l’elemento di serraggio 7 rimane parzialmente impegnato nel recesso 10 del codolo 9 per supportare l’utensile 3 ed impedirne la caduta, quest’ultimo può essere rimosso dal portautensile 4 in direzione longitudinale e non più verticalmente, quindi sarà necessario prevedere un apposito spazio di manovra a fianco della macchina.
Tuttavia, se opportunamente sostenuto, anche un utensile 3 di tipo tradizionale senza organo di ritenzione 11, può essere estratto o inserito verticalmente dall’alto verso il basso, e viceversa, spostando l’organo di azionamento selettivo 8 con la leva 21 nella posizione angolare di rimozione dell’utensile 3, rappresentata in figura 3.
Un’altra forma di attuazione del dispositivo di fissaggio secondo l’invenzione è rappresentata nelle figure 12, 13.
In questa forma di attuazione il dispositivo comprende mezzi di riscontro 35 della leva 21 in almeno una delle sue posizioni angolari operative, ossia la posizione angolare di bloccaggio dell’utensile 3 e/o la posizione angolare di rimozione dell’utensile 3 stesso.
I suddetti mezzi di riscontro 35 comprendono almeno un piolo 36, associato all’elemento di serraggio 7 ad esempio su un fianco, atto ad impegnarsi selettivamente in almeno un foro previsto nella leva 21, il quale foro è corrispondente ad almeno una delle posizioni angolari operative della leva 21 medesima. Più in dettaglio, la leva 21 comprende due fori 37, 38, realizzati in uno dei bracci 23, e corrispondenti alle contrapposte posizioni angolari di bloccaggio dell’utensile 3 e di rimozione dello stesso. L’impegno del piolo 36 rispettivamente nell’uno o nell’altro dei fori 37, 38 garantisce il sicuro e preciso azionamento della leva 21 nelle posizioni operative, senza possibilità di errore e consentendo di aumentare la rapidità e la facilità di manovra.
Ancora un’altra forma di attuazione del dispositivo di fissaggio secondo la presente invenzione è rappresentata nella figura 14.
In questa forma di attuazione i mezzi di riscontro 35 della leva 21 comprendono tre fori 37, 38, 39 di impegno del piolo 36 previsto nell’elemento di serraggio 7. Ciò consente di definire una ulteriore posizione di rimozione dell’utensile 3 per l’elemento di fissaggio 7, che corrisponde al foro intermedio 39, atta ad utilizzare, con il dispositivo secondo la presente invenzione, anche utensili 3 di tipo tradizionale, in modo del tutto analogo a quanto descritto per la forma di attuazione delle figure 9,10,11. In questa forma di attuazione l’elemento a camma 25 ha un profilo comprendente una terza porzione 34, che corrisponde ad una ulteriore posizione di rimozione dell’utensile 3 dell’elemento di fissaggio 4, così come rappresentato in particolare nella figura 14. In questa forma di attuazione, quindi, anche questa ulteriore posizione di rimozione dell’utensile 3 è individuata con precisione dai mezzi di riscontro 35, quindi l’azionamento della leva 21 nella corrispondente posizione angolare è semplice, rapido ed affidabile.
Ancora un’altra forma di attuazione del dispositivo di fissaggio secondo l’invenzione è rappresentata, in un significativo dettaglio, nella figura 15.
In questa forma di attuazione l’elemento di serraggio 7 comprende, in corrispondenza della sua prima estremità 17 ed in particolare in corrispondenza della superficie di accoppiamento 20 con il codolo 9, almeno un inserto 40 in materiale elasticamente deformabile, ad esempio del tipo della gomma naturale o sintetica, per esempio polietilene ad alto peso molecolare (PE-UHMW cioè in inglese ultra high molecular weight polyethylene), nylon, resine acetaliche, o altro idoneo materiale, atto al recupero dei giochi meccanici e/o dell’usura meccanica. Tale inserto 40 è, ad esempio, particolarmente efficace per recuperare i giochi meccanici che possono crearsi per usura dell’elemento a camma 25, o di altri componenti del dispositivo di fissaggio. Allo stesso tempo, la presenza dell’inserto 40 impedisce che sia proprio la superficie di accoppiamento 20 dell’elemento di serraggio 7 con il codolo 9 ad usurarsi.
Nelle figure 16 e 17 è rappresentata ancora un’altra versione della presente invenzione in cui il codolo 9 dell’utensile 3 comprende una sede 44 con una sezione a “V” in cui si può inserire una costola complementare 45 prevista nell’elemento di serraggio 7.
Quando si aziona l’elemento di serraggio 7 per il fissaggio dell’utensile 3, la costola 45 si inserisce nella sede 44 e, grazie alla forma a “V”, permette di posizionare l’utensile 3 sulla battuta verticale 46 del portautensile 4, semplificando ulteriormente il montaggio dell’utensile 3.
La presente invenzione è stata descritta secondo forme preferite di realizzazione, ma varianti equivalenti possono essere concepite senza uscire dall'ambito di protezione offerto dalle rivendicazioni che seguono.

Claims (18)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo di fissaggio di un utensile (3) al cursore (2) di una pressa piegatrice, caratterizzato dal fatto che comprende almeno un elemento di serraggio (7) di detto utensile (3) che è mobile da almeno una posizione di bloccaggio di detto utensile (3), in cui detto utensile (3) è rigidamente fissato a detto cursore (2), ad almeno una posizione di rimozione di detto utensile (3), ed almeno un organo di azionamento selettivo (8) di detto elemento di serraggio (7) tra almeno detta posizione di bloccaggio e detta posizione di rimozione di detto utensile (3).
  2. 2. Dispositivo di fissaggio secondo la rivendicazione 1, in cui detto elemento di serraggio (7) comprende una prima estremità (17) dotata di mezzi di impegno (18) atti ad impegnarsi in una porzione complementare (10) di detto utensile (3).
  3. 3. Dispositivo di fissaggio secondo la rivendicazione 2, in cui detti mezzi di impegno comprendono almeno un dente (18) e in cui dette porzioni di detto utensile (3) comprendono almeno un recesso (10) posto nel codolo (9) dell’utensile, o viceversa.
  4. 4. Dispositivo di fissaggio secondo la rivendicazione 2 o 3, in cui detto organo di azionamento selettivo (8) comprende almeno una leva (21) articolata ad un secondo asse (22) previsto in detta seconda estremità (19) di detto elemento di serraggio (7), detta leva (21) essendo girevole tra almeno una posizione angolare di bloccaggio di detto utensile (3) ed almeno una posizione angolare di rimozione di detto utensile (3).
  5. 5. Dispositivo di fissaggio secondo la rivendicazione 4, in cui detto organo di azionamento selettivo (8) comprende almeno un elemento a camma (25), solidale a detta leva (21) in corrispondenza di detto secondo asse (22), atto ad azionare detto elemento di serraggio (7), in rotazione attorno a detto primo asse (12), tra almeno detta posizione di bloccaggio di detto utensile (3) e detta posizione di rimozione di detto utensile (3).
  6. 6. Dispositivo di fissaggio secondo la rivendicazione 5, in cui detto elemento a camma (25) è impegnato su una superficie (15) di detto cursore (2) e definisce un profilo (27) comprendente almeno una prima porzione (28) ed una seconda porzione (29), detta leva (21) essendo girevole tra almeno una posizione angolare di bloccaggio di detto utensile (3) che determina l’impegno di detta prima porzione (28) di detto profilo (27) su detta superficie (15) e l’impegno di detto dente (18) di detto elemento di serraggio (7) in detto recesso (10), ed almeno una posizione angolare di rimozione di detto utensile (3) che determina l’impegno di detta seconda porzione (29) di detto profilo (27) su detta superficie (15) e l’allontanamento di detto dente (18) di detto elemento di serraggio (7) da detto recesso (10).
  7. 7. Dispositivo di fissaggio secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto primo asse (12) è definito in corrispondenza della testa (13) di almeno una vite (14) solidale a detto cursore (2), detta testa (13) essendo impegnata in un rispettivo alloggiamento (16) previsto in detto elemento di serraggio (7).
  8. 8. Dispositivo di fissaggio secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto elemento di serraggio (7) è mobile in una ulteriore posizione di rimozione di detto utensile (3), nella quale detto dente (18) è almeno parzialmente impegnato in detto recesso (10) e detto codolo (9) è liberamente scorrevole in direzione longitudinale rispetto a detto cursore (2), detta leva (21) essendo girevole in una corrispondente ulteriore posizione angolare di rimozione di detto utensile (3).
  9. 9. Dispositivo di fissaggio secondo la rivendicazione 8, in cui detto profilo (27) di detto elemento a camma (25) comprende una terza porzione (34) che, con detta leva (21) in detta ulteriore posizione angolare di rimozione di detto utensile (3), è impegnata su detta superficie (15) di detto cursore (2).
  10. 10. Dispositivo di fissaggio secondo una delle rivendicazioni da 6 a 9, in cui detto profilo (27) di detto elemento a camma (25) è sostanzialmente cilindrico eccentrico rispetto a detto secondo asse (22).
  11. 11. Dispositivo di fissaggio secondo una delle rivendicazioni da 6 a 9, in cui dette porzioni (28, (29; 28, 29, 34) di detto profilo (27) di detto elemento a camma (25) sono sostanzialmente piane.
  12. 12. Dispositivo di fissaggio secondo una delle rivendicazioni da 4 a 11, comprendente un mezzi di riscontro (35) di detta leva (21) in almeno una di dette posizioni di bloccaggio e di rimozione di detto utensile (3).
  13. 13. Dispositivo di fissaggio secondo la rivendicazione 12, in cui detti mezzi di riscontro (35) comprendono almeno un piolo (36), associato detto elemento di serraggio (7), atto ad impegnarsi selettivamente in almeno un foro (37, 38; 37, 38, 39) previsto in detta leva (21) in corrispondenza di detto secondo asse (22), detto foro (37, 38; 37, 38, 39) essendo corrispondente ad almeno una di dette posizioni angolari di detta leva (21).
  14. 14. Dispositivo di fissaggio secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detta prima estremità (17) di detto elemento di serraggio (7) comprende almeno un inserto (40) in materiale elasticamente deformabile.
  15. 15. Utensile (3) per una pressa piegatrice, detta pressa comprendendo almeno un cursore (2) ed almeno un dispositivo di fissaggio (1) dell’utensile (3) a detto cursore (2), detto dispositivo di fissaggio (1) essendo dotato di almeno un elemento di serraggio (7) che è mobile da almeno una posizione di bloccaggio di detto utensile (3), in cui detto utensile (3) è rigidamente fissato a detto cursore (2), ad almeno una posizione di rimozione di detto utensile (3), detto utensile (3) comprendendo un codolo (9) di attacco al cursore (2) caratterizzato dal fatto che comprende almeno un organo di ritenzione (11) predisposto a mantenere l’utensile (3) in impegno con detto elemento di serraggio (7).
  16. 16. Utensile secondo la rivendicazione 15, in cui detto organo di ritenzione (11) è posizionato nel codolo (9) e comprende dei mezzi di spinta (30, 31, 32) atti ad esercitare una spinta da una faccia del codolo (9) ed in modo da mantenere l’altra faccia del codolo in impegno con l’elemento di serraggio (7).
  17. 17. Utensile secondo la rivendicazione 16, comprendente dei mezzi di impegno (10) posti nel codolo (9) sulla faccia opposta ai mezzi di spinta (30, 31, 32).
  18. 18. Metodo di rimozione di un utensile (3) dal cursore (2) di una pressa piegatrice, detta pressa comprendendo almeno un dispositivo di fissaggio (1) di detto utensile (3) dotato di un elemento di serraggio (7) impegnato in un recesso (10) di detto utensile (3) e provvisto di un organo di azionamento selettivo (8) tra almeno una posizione di bloccaggio di detto utensile (3) ed una posizione di rimozione di detto utensile (3), detto utensile (3) essendo altresì provvisto di un organo di ritenzione (11) di detto elemento di serraggio (7) in detto recesso (10), comprendente le fasi di: agire su detto organo di azionamento selettivo (8) così da portare detto elemento di serraggio (7) da detta posizione di bloccaggio di detto utensile (3) a detta posizione di rimozione di detto utensile (3); premere detto utensile (3) verso detto cursore (2), in contrasto all’azione di detto organo di ritenzione (11), così da disimpegnare detto elemento di serraggio (7) da detto recesso (10); rimuovere verticalmente detto utensile (3) da detto cursore (2).
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