ITBO20090243A1 - Metodo per produrre accessori metallici di abbigliamento. - Google Patents

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ITBO20090243A1
ITBO20090243A1 IT000243A ITBO20090243A ITBO20090243A1 IT BO20090243 A1 ITBO20090243 A1 IT BO20090243A1 IT 000243 A IT000243 A IT 000243A IT BO20090243 A ITBO20090243 A IT BO20090243A IT BO20090243 A1 ITBO20090243 A1 IT BO20090243A1
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IT
Italy
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copy
matrix
ceramic material
accessory
metal
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IT000243A
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Gianluca Bagnara
William Tedaldi
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Guimer S R L
William Tedaldi
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Description

DESCRIZIONE
Annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo
"METODO PER PRODURRE ACCESSORI METALLICI DI
ABBIGLIAMENTO" .
La presente invenzione concerne un metodo per realizzare accessori metallici di abbigliamento, in particolare accessori di abbigliamento metallici aventi forme particolarmente articolate con un numero notevole di sottosquadri.
In generale e nella presente trattazione in particolare, si definisce "sottosquadro" una protrusione interna o esterna che impedirebbe la rimozione dell'accessorio da uno stampo tradizionale senza rompere lo stampo o l'accessorio stesso.
In altre parole, con "sottosquadro" si intende quella parte dell'accessorio che impedirebbe l'apertura di uno stampo tradizionale (in particolare privo di carrelli) nel caso in cui l'accessorio stesso fosse prodotto con i metodi di stampaggio tradizionali mediante stampo e controstampo .
I sottosquadri sono definiti altrimenti da degli scalini (positivi o negativi) che impediscono 1'estrazione del manufatto da uno stampo.
Vale la pena osservare che nel caso degli stampi moderni, classici, in due metà, in acciaio, il problema à ̈ insolubile: se uno stampo ha un sottosquadro, il pezzo colato semplicemente non esce dal suo stampo (a meno di non realizzare complessi e costosi carrelli, che non sarebbero comunque utilizzabili nella realizzazione di oggetti di dimensioni relativamente ridotte come quelli cui si fa riferimento nella presente trattazione e forme molto complesse).
Ancor più in particolare, la presente invenzione si riferisce alla realizzazione di accessori aventi almeno una parte conformata a gabbia, quali ad esempio fibbie, montature di occhiali, tacchi per scarpe e simili.
A titolo di esempio, la presente invenzione trova applicazione nella realizzazione di accessori metallici contraddistinti da caratteristiche meccaniche e strutturali tali da poter sostenere carichi anche notevoli, come a titolo di esempio tacchi o zeppe per calzature .
Gli accessori di abbigliamento realizzati in metallo sono solitamente prodotti con processi industriali di vasta scala.
Tuttavia, alcuni accessori di abbigliamento, in particolare quelli presentanti almeno un sottosquadro, sono attualmente prodotti in maniera artigianale e presentano quindi costi di produzione assai elevati che rendono tali accessori scarsamente utilizzati o utilizzati soltanto nel settore dell'alta moda.
In particolare, gli accessori di abbigliamento che vengono prodotti artigianalmente sono quelli che presentano almeno una parte conformata a gabbia.
Le parti conformate a gabbia sono quelle porzioni dell'accessorio di abbigliamento che sono costituite da una struttura che circonda completamente una cavità impedendone completamente o parzialmente l'accesso dall'ambiente esterno.
Un esempio di tali parti conformate a gabbia à ̈ dato da una struttura comprendente una parete superiore, una parete inferiore e pareti laterali che si sviluppano intorno al perimetro della parete superiore e che sono raccordate alla parete inferiore. Tale struttura delimita quindi una cavità interna, vale a dire uno spazio interno vuoto.
Le pareti che costituiscono la struttura brevemente descritta sono reticolari, vale a dire sono conformate sostanzialmente a rete, definendo pertanto una struttura conformata a gabbia.
Un accessorio metallico di abbigliamento comprendente uno o più sottosquadri o una porzione conformata a gabbia (nel senso sopra descritto) o completamente conformato a gabbia, à ̈, secondo quanto noto allo stato attuale, realizzato artigianalmente, vale a dire interamente a mano.
Analogamente, qualsiasi prodotto o accessorio per abbigliamento che presenti una forma complessa tale da non poter essere realizzata per stampaggio mediante uno stampo e relativo contro-stampo, ovvero presenti una forma che, una volta realizzata, impedisce l'apertura di stampo e contro-stampo, Ã ̈ generalmente realizzato a mano, artigianalmente.
In questo contesto, il compito tecnico alla base della presente invenzione à ̈ proporre un metodo per realizzare accessori metallici di abbigliamento e simili che superi gli inconvenienti della tecnica nota sopra citati.
In particolare, Ã ̈ scopo della presente invenzione mettere a disposizione un metodo per realizzare accessori metallici di forma complessa in grado di abbattere sensibilmente i costi di produzione in particolare in caso di produzioni su larga scala.
Un altro scopo ancora à ̈ proporre un metodo per la realizzazione di accessori di abbigliamento che consenta di realizzare una molteplicità di modelli fra loro differenti contenendo in maniera significativa i costi di industrializzazione.
Il compito tecnico precisato e gli scopi specificati sono sostanzialmente raggiunti da un metodo per realizzare accessori metallici di abbigliamento comprendente le caratteristiche tecniche esposte in una o più delle unite rivendicazioni.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione appariranno maggiormente chiari dalla descrizione indicativa, e pertanto non limitativa, di una forma di realizzazione preferita ma non esclusiva di un metodo per realizzare accessori metallici di abbigliamento, come illustrato negli uniti disegni in cui :
- la figura la illustra schematicamente una fase di un metodo per realizzare accessori di abbigliamento metallici in accordo con la presente invenzione;
la figura lb illustra schematicamente la fase di figura la per una seconda forma realizzativa di un accessorio di abbigliamento;
- la figura 2 illustra schematicamente un'ulteriore fase del metodo di figura 1;
la figura 3 illustra schematicamente un<1,>altra fase ancora del metodo di figura 1;
la figura 4 illustra schematicamente una variante del metodo di figura 1; e
la figura 5a illustra un accessorio di abbigliamento metallico ottenuto secondo il metodo della presente invenzione;
la figura 5b illustra una seconda forma realizzativa di un accessorio di abbigliamento metallico ottenuto secondo il metodo della presente invenzione. Il metodo per realizzare accessori metallici di abbigliamento in accordo con la presente invenzione à ̈ particolarmente diretto alla realizzazione di accessori metallici di abbigliamento destinati a sostenere carichi notevoli .
Vantaggiosamente, tale metodo à ̈ idoneo a realizzare una varietà di prodotti, quali aste per occhiali, maniglie, tacchi e zeppe per scarpe, fibbie di cintura e altro. Per semplicità si farà nel seguito esplicito riferimento alla realizzazione di accessori di abbigliamento, senza per questo perdere di generalità.
L'invenzione descritta à ̈ diretta, ad esempio, alla realizzazione di accessori metallici di abbigliamento presentanti uno o più sottosquadri nel senso più sopra descritto.
In particolare, tale invenzione à ̈ diretta, ad esempio, alla realizzazione di accessori metallici di abbigliamento aventi almeno una porzione conformata a gabbia.
Per conformato a gabbia si intende, nel contesto della presente invenzione, una struttura avente pareti che circondano e delimitano uno spazio vuoto, vale a dire una cavità interna.
Tali pareti, o almeno una di tali pareti, non sono piene ma comprendono una pluralità di fori che mettono in comunicazione la cavità interna sopra citata con l'ambiente esterno.
Un esempio di un accessorio di abbigliamento metallico conformato a gabbia à ̈ illustrato in figura 5a.
In figura 5b à ̈ illustrato un secondo esempio di un accessorio preferibilmente ottenibile con il metodo secondo la presente invenzione e presentante una forma complessa
In particolare, in figura 5a à ̈ mostrato un tacco 100 per calzature, in acciaio, avente una pluralità di pareti 101 che delimitano una cavità interna. Le pareti 101 presentano una pluralità di fori 102 che mettono in comunicazione la cavità interna con l'ambiente circostante .
Le pareti 101 hanno uno sviluppo tale da definire sottosquadri e rientranze ed hanno una conformazione sostanzialmente reticolare.
L'accessorio 100 comprende parti piene 103, vale a dire parti non conformate a gabbia (nel senso sopra detto), come ad esempio la parete di fondo di appoggio al suolo. L'accessorio 100 comprende una parete 103a di fissaggio dotata di un'apertura 104 la cui presenza diverrà chiara nel seguito.
Nell'esempio di tacco illustrato nella figura 5a, la parete 103a di fissaggio dell'accessorio 100 al resto di una scarpa non illustrata, presenta tre aperture 104. Secondo quanto illustrato nella figura 5b, l'accessorio 100 definito anche in questo caso da un tacco, comprende un corpo 111 che si protende dalla parete 103a di fissaggio.
Si osservi che la parete 103a di fissaggio si presenta piena, senza le citate aperture 104.
Secondo quanto illustrato, il corpo 111 presenta due sottosquadri significativi ed à ̈ particolarmente adatto ad essere realizzato con il metodo secondo la presente invenzione.
Gli accessori 100 comprendono altresì dei perni 112 per il posizionamento e/o il fissaggio dell'accessorio 100 stesso relativamente, nel caso di esempio illustrato, al resto di una scarpa non illustrata per meglio facilitarne il montaggio.
Per chiarezza di esposizione, la presente descrizione del metodo oggetto della presente invenzione verrà condotta facendo esplicito riferimento al tacco 100 di figura 5a o 5b. Tuttavia, lo stesso metodo à ̈ applicabile per la realizzazione di un qualsiasi accessorio metallico di abbigliamento presentante uno o più sottosquadri.
Ad esempio, il metodo à ̈ applicabile per la realizzazione di accessori conformati a gabbia, in particolare del tipo destinato a sostenere carichi.
Si osservi che la realizzazione di tali fattispecie di prodotti, presentanti sottosquadri e/o a gabbia, sarebbe impossibile con i metodi di stampaggio tradizionali, mediante stampo e contro-stampo, in quanto questi ultimi non si potrebbero aprire una volta realizzato il prodotto.
Inoltre, trattandosi preferibilmente di accessori di design soggetti a continue modifiche ed aggiornamenti, il metodo proposto, data la sua semplicità, consente di sviluppare nuove forme e prodotti senza gli importanti costi di impianto dei metodi tradizionali e senza un meticoloso lavoro artigianale.
Il metodo comprende la fase di realizzare una copia 1 in materiale plastico dell'accessorio metallico da produrre.
Tale copia 1 (si vedano figure la e lb) riproduce esattamente la forma e le dimensioni dell'accessorio che deve essere prodotto. Nell'esempio specifico, la copia 1 riproduce esattamente la forma e le dimensioni del tacco 100, ivi comprese quelle parti 2 piene, vale a dire non conformate a gabbia o non presentanti sottosquadri.
La copia 1 viene realizzata in materiale plastico. Preferibilmente, il materiale plastico à ̈ polistirolo. In questo modo, vantaggiosamente, la copia 1 viene prodotta facilmente e velocemente attraverso l'uso di macchine per prototipazione a controllo numerico.
Tali macchine prevedono di utilizzare materiale plastico in granuli o in polvere sul quale agisce un fascio laser che, incidendo sul materiale in granuli o in polvere, provvede a sinterizzare il materiale plastico realizzando la copia 1 dell'accessorio 100 che si vuole produrre .
Un esempio di tali macchine prevede di utilizzare energia da un fascio laser C02diretto all'interno di una camera di costruzione riempita di polvere di materiale plastico. Il fascio laser, guidato da un'unità di comando e controllo all'interno della quale sono stati immessi dati relativi alla copia 1 da produrre, scalda lo strato di polvere fino al punto di fusione. Il processo di costruzione della copia 1 avviene per strati, vale a dire realizzando un primo strato della copia 1 e, spostando una piattaforma di lavoro verticalmente, realizzando strati successivi.
L'uso del polistirolo à ̈ particolarmente vantaggioso.
Infatti, tale materiale presenta costi decisamente contenuti e si adatta molto bene alla produzione su larga scala degli accessori 100.
Inoltre, il polistirolo presenta buone caratteristiche di riciclabilità.
Infatti, in generale, durante la produzione della copia 1, si ha un notevole consumo di materiale, perché il raggio laser condiziona, scaldandolo, anche il materiale plastico estraneo alla copia 1. Tale materiale viene, in generale, smaltito. Tuttavia, grazie all'impiego del polistirolo, anche il materiale scaldato non perde le sue peculiarità e può essere riutilizzato nella produzione di una copia 1 successiva. Si evitano in tal modo sprechi di materiale e si consegue un risparmio economico .
Vantaggiosamente, tale materiale plastico può contenere, oltre al polistirolo, anche additivi che ne migliorino le caratteristiche meccaniche e di scivolamento.
Tale additivo può essere metallico. A titolo di esempio, tale additivo à ̈ alluminio.
La presenza dell'alluminio o simili facilita il lavoro della macchina da prototipazione nella realizzazione della copia 1.
Secondo quanto illustrato nella figura la, durante la fase di realizzazione della copia 1 dell'accessorio 100, viene realizzata almeno un'appendice 3 che si sviluppa a partire da una parete della copia 1 corrispondente alla parete 101 dell'accessorio 100 e che prosegue in allontanamento dalla stessa. Nella forma realizzativa illustrata in figura la, vengono realizzate due appendici 3 disposte in prossimità di estremità opposte della copia 1.
Secondo quanto illustrato nella figura lb, la copia 1 presenta un corpo 11 corrispondente al corpo 111 dell'accessorio 100 di figura 5b.
Una prima appendice 3 si sviluppa a partire da una parete 3a corrispondente alla parete 103a di fissaggio dell'accessorio 100 di figura 5b.
Una seconda appendice 3 si sviluppa a partire da un corpo 11 che si protende dalla parete 3a e corrisponde al corpo 111 alla dell'accessorio 100 di figura 5b.
L'appendice 3 à ̈ anch'essa realizzata in materiale plastico, in particolare nello stesso materiale con il quale à ̈ realizzata la copia 1, ovvero preferibilmente polistirolo .
L'appendice 3 ha forma sostanzialmente prismatica.
La funzione delle appendici 3 sarà chiara nel prosieguo della presente descrizione.
Negli esempi illustrati, le copie 1 comprendono dei perni 12 corrispondenti ai perni 112 dei corrispondenti accessori 100
Terminata la realizzazione della copia 1, quest'ultima viene rivestita con una matrice in materiale ceramico 4, come schematizzato in figura 2.
In altre parole, terminata la realizzazione della copia 1, quest'ultima viene sostanzialmente inserita all'interno di una matrice in materiale ceramico 4, come schematizzato in figura 2.
Durante il rivestimento della copia 1 all'interno della matrice 4 ceramica, le appendici 3 vengono solo parzialmente rivestite della matrice 4. In tal modo à ̈ possibile definire canali accessibili dall'esterno della matrice ceramica 4.
L'inserimento della copia 1 all'interno della matrice in materiale ceramico 4 viene attuata, ad esempio, immergendo la copia 1 all'interno di una soluzione liquida la quale, dopo un certo periodo di tempo, indurisce, realizzando la sopra citata matrice ceramica 4.
Preferibilmente, tale fase di inserimento à ̈ condotta immergendo più volte in successione la copia 1 dentro la soluzione liquida, in modo da creare una successione di strati ceramici attorno alla copia 1. A seguito di tale pluralità di immersioni, la matrice in materiale ceramico 4 che ricopre la copia 1 presenta uno spessore compreso tra 3 mm e 12 mm, preferibilmente tra 5 mm e 10 mm.
Secondo quanto illustrato nella figura la, la copia 1 in plastica dell'accessorio 100 presenta, aperture 8 corrispondenti alle aperture 104 dell'accessorio 100 che consentono l'ingresso semplice della soluzione liquida ceramica che può dunque riempire completamente la copia 1.
Si noti che a seguito della fase di rivestimento della copia 1 con la matrice in materiale ceramico 4, il materiale ceramico si distribuisce tutto intorno alla copia 1 e riempie la o le cavità interne ed i fori della copia 1 corrispondenti ai fori 102 nelle pareti laterali 101 dell'accessorio da realizzare.
La copia 1 risulta pertanto "imprigionata" all'interno della matrice ceramica 4.
A questo punto, la copia 1 in materiale plastico viene sostituita con materiale metallico fuso.
In dettaglio, la copia 1 viene rimossa dalla matrice 4 in modo tale da lasciare all'interno della matrice 4 una pluralità di cavità tra loro collegate che riproducono la forma dell'accessorio 100 da produrre.
In altre parole, la rimozione della copia 1 dalla matrice in materiale ceramico 4 crea uno stampo cioà ̈ un negativo della copia 1 all'interno della matrice 4 stessa.
La rimozione della copia 1 dalla matrice in materiale ceramico 4 avviene facendo evaporare la copia 1, riscaldando la matrice in materiale ceramico 4, ed evacuando il materiale plastico vaporizzato dalla matrice 4.
A tale proposito, il metodo comprende una fase di riscaldamento della matrice in materiale ceramico 4 in cui la matrice ceramica 4 viene portata sostanzialmente alla temperatura di fusione del materiale metallico. In tale modo, la matrice 4 si trova alla medesima temperatura del materiale metallico fuso, consentendo un colaggio agevole di tale materiale nella matrice 4. Durante tale fase di riscaldamento, il materiale plastico in cui à ̈ realizzata la copia 1 dell'accessorio 100 liquefa e successivamente evapora, abbandonando la matrice ceramica 4.
Solo una volta eseguito l'allontanamento della copia 1 dalla matrice in materiale ceramico 4, le cavità interne della matrice 4 vengono riempite con materiale metallico fuso.
Come detto, questa fase viene attuata colando il materiale metallico fuso a partire da un canale definito dalle appendici 3 della copia 1.
Dal momento che, come detto, il materiale ceramico à ̈ distribuito tutto intorno alla copia 1 e riempie la o le cavità interne ed i fori nelle pareti laterali della copia 1, le cavità interne alla matrice 4 riempite dal materiale metallico fuso coincidono perfettamente con la forma e le dimensioni della copia 1 in materiale plastico .
In altre parole, come sopra accennato, la matrice in materiale ceramico 4 funge da stampo per il materiale metallico fuso.
Quando il materiale metallico fuso riempie tutte le cavità lasciate libere dal materiale plastico, il metallo fuso fuoriesce dalla matrice 4.
La fuoriuscita del metallo fuso dalla matrice ceramica 4 à ̈ indice che tutte le cavità lasciate libere all'interno della matrice 4 dalla copia 1 sono state riempite con materiale metallico fuso.
Preferibilmente, tale materiale metallico à ̈ del tipo cosiddetto alto-fondente. In altre pparole, tale materiale metallico presenta una temperatura di fusione elevata, almeno superiore a 1200°C. Preferibilmente, tale materiale metallico presenta una temperatura d fusione compresa tra 1200°C e 1700°C, ancor più preferibilmente compresa tra 1300°C e 1600°C.
Questo tipo di materiale metallico consente di conferire all'accessorio 100 qualità meccaniche necessarie al sostegno di carichi ragguardevoli, come ad esempio à ̈ necessario nel caso di tacchi e zeppe per calzature.
A titolo di esempio, questo materiale metallico può essere acciaio, titanio o altro ancora.
A solidificazione del metallo avvenuta, il semilavorato 6 così ottenuto viene liberato dalla matrice ceramica 4 (come schematicamente mostrato in figura 3).
La liberazione del materiale metallico dalla matrice in materiale ceramico 4 viene attuata fratturando e rimuovendo il materiale ceramico che circonda il semilavorato 6 in metallo e fratturando e rimuovendo il materiale ceramico presente nella o nelle cavità interne dell'accessorio semilavorato 6.
Questa operazione viene ad esempio condotta agendo con un utensile acuminato attraverso i fori nelle pareti laterali del semilavorato 6 in modo tale da frantumare il materiale ceramico presente nella o nelle cavità per poi rimuoverlo attraverso i fori stessi.
Il semilavorato 6 così ottenuto si presenta come un oggetto metallico avente forma e dimensioni identiche a quelle dell'accessorio da realizzare e presenta inoltre appendici 7 metalliche corrispondenti alle appendici 3 in materiale plastico associate alla copia 1 in plastica (figura 3).
Le appendici 7 vengono quindi rimosse dal semilavorato 6, ottenendo un manufatto (figure 5a, 5b) che costituisce l'accessorio di abbigliamento 100 in materiale metallico.
Preferibilmente, l'accessorio 100 viene sottoposto a lavorazioni di finitura superficiale e/o di lucidatura o anche di verniciatura.
Il metodo qui descritto comprende inoltre la fase di realizzare una pluralità di copie 1 in plastica dell'accessorio 100 da realizzare.
La realizzazione della pluralità di copie 1 à ̈ effettuata in modo analogo a quanto sopra descritto.
Secondo quanto illustrato nella figura 4, viene dunque predisposta un'asta 5 realizzata nello stesso materiale in cui sono realizzate le copie 1. In altre parole, l'asta 5 Ã ̈ preferibilmente realizzata in polistirolo. A questo punto, tutte le copie 1 in plastica vengono attaccate all'asta 5 in modo da formare un albero di fusione .
Nell'esempio illustrato, all'asta 5 sono collegate una pluralità di copie 1 conformi alla figura la.
Più in dettaglio, ciascuna copia 1 in plastica viene collegata all'asta 5 attraverso le rispettive appendici 3. Il collegamento viene preferibilmente realizzato scaldando le estremità delle appendici 3 e/o l'asta 5. Preferibilmente, l'asta 5 presenta un foro 5a longitudinale. Il foro 5a si estende sostanzialmente per tutta la lunghezza dell'asta 5.
Secondo la presente invenzione, una barra 10 filettata à ̈ impegnata nel foro 5a per supportare, come sarà di seguito meglio chiarito, l'assieme dell'asta 5 e delle copie 1.
Una volta effettuati tutti i citati collegamenti, le copie 1 in plastica nonché l'asta 5 vengono inserite nella matrice in materiale ceramico 4. Tale operazione, analogamente a quanto detto sopra, viene realizzata mediante successive immersioni di copie 1 e asta 5 dentro soluzioni liquide e successive essicazioni.
Vantaggiosamente e preferibilmente, le copie 1 e l'asta 5 sono trattenute mediante la barra 10 impegnata nell'asta 5 e avanzate in successivi bagni ceramici in maniera sostanzialmente nota.
Preferibilmente, il metodo comprende una fase di collegare all'asta 5 un bicchiere 9 realizzato in materiale plastico prima di introdurre l'asta 5 stessa e le copie 1 attaccate nella matrice ceramica 4.
Secondo la preferita forma realizzativa descritta, il bicchiere 9 Ã ̈ mantenuto unito all'asta 5 mediante la barra 10 filettata.
In particolare, il bicchiere 9 Ã ̈ realizzato in polistirolo, come l'asta 5 e le copie 1, oppure in altro materiale plastico come ad esempio polietilene o simili. Durante il rivestimento dell'asta 5 e delle copie 1 con la matrice ceramica 4, il bicchiere 9 viene parzialmente inserito nella stessa matrice 4. In altre parole, durante le successive immersioni, il bicchiere 9 viene immerso solo parzialmente in tali soluzioni.
Una volta formata la matrice ceramica, prima di procedere al riscaldamento dell'assieme, la barra 10 filettata viene estratta dall'asta 10.
Quando la matrice 4 così formata à ̈ sottoposta al descritto riscaldamento e l'asta 5, nonché le copie 1 ed il bicchiere 9 evaporano, nella matrice ceramica 4 viene a crearsi una sorta di imbuto posto in corrispondenza di un canale - posto all'interno della matrice 4 - definito dall'asta 5.
Durante la fase di colaggio del materiale metallico fuso, esso viene introdotto nell'imbuto. Ciò, oltre a rendere più agevole il colaggio, consente di mantenere una predeterminata quantità di materiale metallico fuso nell'imbuto che, grazie al proprio peso facilità l'ingresso del materiale fuso stesso all'interno delle cavità della matrice in materiale ceramico 4, evitando la formazione di zone vuote nella colata metallica.
L'invenzione raggiunge lo scopo proposto.
Infatti, grazie al metodo descritto, ed in particolare per effetto della realizzazione delle copie in materiale plastico e dell'inserimento delle stesse all'interno della matrice in materiale ceramico, della successiva fasi di colaggio di materiale metallico fuso e di liberazione del materiale metallico solidificato dalla matrice ceramica, à ̈ possibile produrre industrialmente accessori metallici di abbigliamento conformati a gabbia o presentanti uno o più sottosquadri.
In particolare gli accessori prodotti hanno caratteristiche meccaniche idonee al sostentamento di un carico, i tempi e costi di produzione sono notevolmente abbattuti rispetto a quelli di una realizzazione artigianale .

Claims (16)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Metodo per produrre accessori metallici di abbigliamento e simili, caratterizzato dal fatto di comprendere le fasi di: - realizzare una copia (1) in materiale plastico dell'accessorio metallico (100) da produrre; inserire la copia (1) in materiale plastico all'interno di una matrice di materiale ceramico (4); - sostituire la copia (1) in materiale plastico all'interno della matrice in materiale ceramico (4) con materiale metallico fuso; liberare, dopo la solidificazione del materiale metallico, il semilavorato (6) metallico dalla matrice in materiale ceramico (4).
  2. 2. Metodo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la fase di sostituzione della copia (1) all'interno della matrice in materiale ceramico (4) comprende le fasi di bruciare la copia (1) in materiale plastico e colare materiale metallico fuso all'interno della matrice in materiale ceramico (4).
  3. 3. Metodo secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto di comprendere una fase di realizzare una pluralità di copie (1) di materiale plastico di detto accessorio (100) e di predisporre almeno un'asta (5) in materiale fondibile a cui collegare dette copie (1).
  4. 4. Metodo secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che detto materiale fondibile comprende lo stesso materiale con il quale sono realizzate dette copie (1).
  5. 5. Metodo secondo la rivendicazione 3 o 4, caratterizzato dal fatto che la fase di realizzare una copia (1) dell'accessorio (100) da produrre comprende la fase di creare almeno una appendice (3), nello stesso materiale con il quale à ̈ realizzata detta copia (1), vincolata a detta copia (1) ed estendentesi in allontanamento dalla stessa.
  6. 6. Metodo secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto di comprendere la fase di fissare detta appendice (3) di ciascuna copia (1) a detta asta (5) per definire un albero di fusione; detta fase di fissaggio essendo precedente alla fase di inserimento delle copie (1) in detta matrice in materiale ceramico (4).
  7. 7. Metodo secondo una qualunque delle rivendicazioni dalla 2 alla 6, caratterizzato dal fatto di comprendere la fase di riscaldare detta matrice in materiale ceramico (4) sostanzialmente fino alla temperatura di fusione di detto materiale metallico e consentire il colaggio di detto materiale metallico fuso, detta fase di riscaldamento di detta matrice realizzando detta fase di far evaporare la copia (1).
  8. 8. Metodo secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che detta temperatura di fusione à ̈ compresa tra 1200°C e 1700°C, preferibilmente tra 1300°C e 1600°C.
  9. 9. Metodo secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere la fase di collegare a detta asta (5) un bicchiere (9) in materiale plastico prima della fase di inserimento della copia (1) nella matrice in materiale ceramico, detto bicchiere (9) definendo un imbuto in detta matrice in materiale ceramico per facilitare il colaggio del materiale metallico nella matrice in materiale ceramico.
  10. 10. Metodo secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la fase di realizzare una copia (1) dell'accessorio (100) da produrre viene attuata utilizzando una macchina per prototipazione .
  11. 11. Metodo secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la fase di liberare il semilavorato (6) metallico dalla matrice in materiale ceramico (4) comprende la fase di rimuovere il materiale ceramico disposto esternamente al semilavorato (6) metallico e di fratturare il materiale ceramico disposto internamente a cavità del semilavorato (6), in particolare agendo attraverso fori nelle pareti del semilavorato (6).
  12. 12. Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, dal fatto che detto accessorio (100) di abbigliamento presenta almeno un sottosquadro.
  13. 13. Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto accessorio (100) di abbigliamento à ̈ conformato a gabbia.
  14. 14. Metodo secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto materiale plastico comprende polistirolo.
  15. 15. Metodo secondo la rivendicazione 12, caratterizzato dal fatto che detto materiale plastico comprende un additivo, preferibilmente metallico, ancor più preferibilmente alluminio.
  16. 16. Metodo secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che la fase di sostituzione della copia (1) all'interno della matrice in materiale ceramico (4) comprende le fasi di evaporare la copia (1) in materiale plastico.
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