ITBO20080128A1 - Pozzetto di ispezione. - Google Patents

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ITBO20080128A1
ITBO20080128A1 IT000128A ITBO20080128A ITBO20080128A1 IT BO20080128 A1 ITBO20080128 A1 IT BO20080128A1 IT 000128 A IT000128 A IT 000128A IT BO20080128 A ITBO20080128 A IT BO20080128A IT BO20080128 A1 ITBO20080128 A1 IT BO20080128A1
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liquid
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axis
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Sandro Artina
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    • E03WATER SUPPLY; SEWERAGE
    • E03FSEWERS; CESSPOOLS
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    • E03F9/007Devices providing a flushing surge
    • EFIXED CONSTRUCTIONS
    • E03WATER SUPPLY; SEWERAGE
    • E03FSEWERS; CESSPOOLS
    • E03F5/00Sewerage structures
    • E03F5/04Gullies inlets, road sinks, floor drains with or without odour seals or sediment traps
    • E03F5/0401Gullies for use in roads or pavements
    • E03F5/0402Gullies for use in roads or pavements provided with flushing means for cleaning or emptying
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Description

DESCRIZIONE
annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE dal titolo:
POZZETTO Dì ISPEZIONE
La presente invenzione riguarda un pozzetto di ispezione e si colloca nel settore dello smaltimento delle acque, in particolare acque piovane o di lavaggio provenienti da superfici stradali.
Sono attualmente noti pozzetti prefabbricati in calcestruzzo aventi una conformazione scatolare e destinati ad essere posizionati nel terreno ed ivi annegati. Tali pozzetti prefabbricati presentano superiormente un'apertura di ingresso la quale è posta in comunicazione con un tombino stradale o, alternativamente, con una bocca di lupo realizzata sulla battuta di un marciapiede. Tali pozzetti presentano inoltre, in una propria parte inferiore, un'apertura di scarico collegata ad una conduttura fognaria per lo smaltimento delle acque contenute nel pozzetto.
I pozzetti di ispezione attualmente noti, ed in accordo con la descrizione sopra riportata, presentano internamente una sagomatura della parte inferiore ed una parete di separazione definenti, in cooperazione tra loro, un sifone la cui funzione è di realizzare una barriera verso le emissioni maieodoranti provenienti dalia conduttura fognaria e verso eventuali migrazioni di animali che trovino ambiente riproduttivo in luoghi umidi, quali le zanzare.
Svantaggiosamente, nei pozzetti di ispezione sopra descritti accade che componenti solide presenti nelle acque in ingresso sedimentino e si depositino sul fondo, e tale deposito tende a rimanere all’interno del pozzetto. Infatti, le portate di acqua in ingresso al pozzetto, derivanti da precipitazioni piovose o da normali operazioni di lavaggio stradale, sono insufficienti a creare quelle condizioni di moto idraulico necessarie a far sì che i sedimenti raggiungano il sifone e vengano da qui scaricati.
L'accumulo di tali depositi nel tempo richiede periodici interventi di assistenza e manutenzione per ripulire i pozzetti ad uno ad uno, con conseguenti elevati costi e tempistiche legate del resto all'elevato numero di pozzetti presenti sul territorio (che, indicativamente, ammontano anche a qualche decina di migliaia di unità per un comune di media estensione). Peraltro, lo smaltimento del materiale sedimentato deve essere spesso realizzato in accordo con metodologie di smaltimento dei rifiuti speciali ed, in particolare, talvolta tale materiale può essere conferito solamente a discariche qualificate. Ciò, evidentemente, genera un ulteriore aumento dei costi e delle difficoltà logistiche per lo smaltimento.
Tra gli svantaggi dell'impiego dei suddetti pozzetti di ispezione vi è inoltre l'elevata massa dei pozzetti stessi, che sono realizzati in calcestruzzo, ed a! contempo l'elevata fragilità che li rende suscettibili di rotture o fessurazioni a seguito di urti o sollecitazioni.
Scopo della presente invenzione è pertanto quello di mettere a disposizione un pozzetto di ispezione che sia esente dagli inconvenienti sopra lamentati.
Nell'ambito di tale compito tecnico è scopo dell'invenzione mettere a disposizione un pozzetto di ispezione che richieda bassi costi di manutenzione, sia in termini di numero di interventi necessari, sia in termini di sforzi logistici di smaltimento dei sedimenti.
E' ulteriore scopo dell'invenzione mettere a disposizione un pozzetto di ispezione che presenti un'elevata resistenza ad urti e sollecitazioni meccaniche.
Gli scopi specificati, ed altri ancora, sono sostanzialmente raggiunti da un pozzetto di ispezione in accordo con quanto espresso nella rivendicazione 1 e/o in una o più delle rivendicazioni da essa dipendenti.
Viene ora riportata, a titolo esemplificativo ma non esclusivo, la descrizione di una forma di esecuzione preferita di un pozzetto di ispezione in accordo con le figure allegate, in cui:
- la figura 1 mostra una vista laterale ed in sezione di un pozzetto di ispezione secondo con l'invenzione ed in accordo con una prima forma realizzativa;
- la figura 2 mostra una vista in sezione in accordo con la direttrice II-II di figura 1 ;
- la figura 3 mostra una vista in sezione in accordo con la direttrice ΠΙ-ΙΙΙ di figura 1 ;
- la figura 4 mostra una vista prospettica di una porzione del pozzetto di ispezione secondo la presente invenzione ed in accordo con una prima forma realizzativa;
- la figura 5 mostra una vista laterale ed in sezione di un pozzetto di ispezione secondo con l'invenzione ed in accordo con una seconda forma realizzativa;
- la figura 6 mostra una vista prospettica della porzione di figura 4 in accordo con una seconda forma realizzativa;
- la figura 7 mostra una vista laterale ed in sezione di un pozzetto di ispezione secondo con l'invenzione ed in accordo con una terza forma realizzativa;
- la figura 8 mostra una vista in sezione in accordo con la direttrice Vm-VIII di figura 7.
In accordo con le figure annesse, con 1 è complessivamente indicato un pozzetto di ispezione in accordo con la presente invenzione.
Il pozzetto 1 comprende un corpo di contenimento 2 definente internamente una cavità 3 accessibile superiormente mediante un'apertura di ingresso 4 attraverso la quale confluiscono liquidi dall'esterno. Viene specificato che, nell'ambito della presente descrizione, con il termine “liquido" vengono indicate tutte le acque piovane, di lavaggio o più generalmente di scolo provenienti dall'esterno del pozzetto e contenenti residui solidi quali polveri, terriccio, mozziconi di sigaretta ed altre particelle solide trasportate dall© acque stesse.
Più in dettaglio, il corpo di contenimento 2 è destinato ad essere annegato nel terreno in modo tale che una sua superficie superiore 5 si disponga in allineamento con il terreno stesso. Ciò ha particolare importanza nel caso di impiego del pozzetto 1 per realizzare tombini stradali, ed in tale circostanza la superficie superiore 5 può favorevolmente trovarsi in allineamento con un profilo carrabile del manto stradale.
Il pozzetto 1 comprende inoltre un elemento di copertura 6, disposto in corrispondenza dell'apertura di ingresso 4 e preferibilmente posizionato in modo tale da presentare una propria superficie esterna 7 allineata alla citata superficie superiore 5 del corpo di contenimento 2. L'elemento di copertura 6, che preferibilmente è una piastra metallica, presenta una pluralità di aperture 8 passanti attraverso la quale i liquidi provenienti dal terreno e/o dal manto stradale confluiscono per gravità all'Interno della cavità 3.
Il corpo di contenimento 2 presenta inoltre un’apertura di scarico 9 la quale è collegabile ad una tubazione "T" di una rete fognaria. Nella forma realizzativa illustrata, l'apertura di scarico 9 è ottenuta in una parete laterale e sostanzialmente verticale del corpo di contenimento 2.
Il corpo di contenimento 2 presenta un fondo 10 avente una superficie concava con concavità rivolta verso l'alto ed atto a contenere un predeterminato livello di liquido, oltre il quale il liquido raggiunge l'apertura di scarico 9 e defluisce attraverso la stessa. La superficie concava dei fondo 10 si sviluppa almeno parzialmente, preferibilmente interamente, al di sotto del livello dell'apertura di scarico 9. La conformazione concava del fondo 10 ha una funzione peculiare che verrà descritta nel seguito.
All'interno della cavità 3 è disposta una sporgenza 11, priva di aperture, la quale si diparte dalla parete del corpo di contenimento 2 su cui è realizzata l'apertura di scarico 9 ed, in particolare, si diparte da una zona superiore all'apertura di scarico 9 stessa e si estende verso il basso fino ad una porzione centrale della cavità 3 realizzando, in cooperazione con il fondo 10 e con l'apertura di scarico 9, una struttura a sifone. Tale sporgenza 11, che si estende interamente tra due pareti opposte del corpo di contenimento 2 ed adiacenti alla parete su cui si trova l'apertura di scarico 9, si estende fino ad un livello inferiore all'apertura di scarico 9 in modo tale che, quando il liquido sul fondo 10 raggiunge il suo valore massimo, la sporgenza 11 realizza una barriera verso odori provenienti dalla tubazione "T" che non possono quindi raggiungere la cavità 3 del pozzetto 1. Più in dettaglio, nella vista in sezione della figura 1 si nota come la sporgenza 11 presenti un lembo d'estremità 12 che si sviluppa in avvicinamento alla concavità del fondo 11.
Vantaggiosamente, il pozzetto 1 comprende un contenitore 13 interposto tra l'apertura di ingresso 4 e l'apertura di scarico 9, e più in particolare tra l'apertura di ingresso 4 ed il fondo 10, per trattenere e rilasciare una predeterminata quantità di liquido confluente attraverso l'apertura di ingresso 4. In tal modo, il liquido che confluisce dall'esterno nel pozzetto 1 viene intercettato dal contenitore T3 e non raggiunge quindi il fondo 10.
Più in dettaglio, il contenitore 13 è girevolmente montato sul corpo di contenimento 2 per ruotare attorno ad un asse "X" orizzontale tra una posizione di raccolta (illustrata in linea continua in figura 1) ed una posizione di scarico (illustrata in linea discontinua in figura 1). Tale rotazione, che definisce più propriamente un movimento di basculamento attorno all'asse "X", determina uno scarico istantaneo del liquido presente nel contenitore 13. Vantaggiosamente, il contenitore 13 ha una distribuzione di massa eccentrica rispetto all'asse "X” tale da mantenere il contenitore 13 nella posizione di raccolta quando il contenitore 13 è vuoto o, comunque, quando il liquido in esso contenuto è inferiore alla citata predeterminata quantità. Quando il liquido contenuto nel contenitore 13 raggiunge la citata predeterminata quantità, la distribuzione di massa del contenitore 13 risulta così modificata da risultare sbilanciante rispetto all'asse "X", e si instaura quindi in modo spontaneo il basculamento del contenitore 13 che si porta nella propria posizione di scarico, con conseguente scarico rapido sul fondo 10 di tutto il liquido. In particolare, la geometria del contenitore 13 e l'inclinazione dello stesso nella posizione di scarico sono tali da determinare una portata di liquido verso il fondo 10 molto maggiore rispetto alla portata che si avrebbe in assenza del contenitore 13, ovvero rispetto alla portata che confluisce normalmente a seguito di piogge e/o lavaggi stradali. Nello specifico, la geometria del contenitore 13 e l'inclinazione dello stesso nella posizione di scarico sono tali da determinare un completo svuotamento del contenitore in brevissimo tempo, in particolare in pochi secondi. In altre parole, il passaggio del contenitore 13 nella posizione di scarico determina uno svuotamento pressoché istantaneo del contenitore 13 stesso.
La conformazione del contenitore 13 in differenti configurazioni operative è illustrata nelle viste delle figure 4 e 6. In tali viste si nota che il contenitore 13 ha forma asimmetrica rispetto ad un piano passante per l'asse "X" di basculamento e tale da ribaltare la distribuzione di massa rispetto all'asse "X" rispettivamente nel caso di contenitore 13 vuoto e contenitore 13 pieno. Il contenitore 13 comprende una vasca 14, atta a contenere la citata predeterminata quantità di liquido, preferibilmente compresa tra 5 e 25 litri ed una coppia di supporti 15, o perni, allineati all'asse "X" e disposti da parti opposte della vasca 14. Allo stesso modo, il corpo di contenimento 2 presenta, su pareti tra loro opposte ed adiacenti alla parete su cui è ottenuta l'apertura di scarico 9, rispettive sedi 16 destinate ciascuna ad alloggiare uno dei supporti 15.
In una configurazione preferita, illustrata nelle figure da 1 a 3, le citate sedi 16 presentano superfici di fondo 16a ricurve aventi una concavità rivolta verso l'alto ed i supporti 15 sono impegnati in relazione di appoggio sulle superfici di fondo 16a per rotolare sulle superfici di fondo 16a stesse. I supporti 15 sono quindi preferibilmente cilindrici a sezione circolare e ciascun supporto 15 può rotolare sulla rispettiva superficie di fondo 16a quando il contenitore 13 passa dalla citata posizione di raccolta alla posizione di scarico, e viceversa. In tale configurazione, Tasse di basculamento "X<h>del contenitore non è quindi fisso ma è bensì mobile lungo la superficie concava delle superfici di fondo 16a.
Vantaggiosamente, inoltre, mentre il contenitore 13 si trova nella posizione di raccolta i supporti 15 sono disposti in una posizione di fondo della rispettiva superficie di fondo 16a concava, in modo tale che il passaggio del contenitore 13 nella posizione di scarico determini, a causa del rotolamento dei supporti 15 sulle superfici di fondo 16a, un innalzamento dei supporti 15 e quindi dell'asse di basculamento “X". Ciò realizza un effetto di richiamo gravitazionale che, in aggiunta alla citata distribuzione di massa eccentrica del contenitore 13 rispetto all'asse di basculamento ''X", tende a riportare con maggiore efficacia il contenitore 13 nella posizione di raccolta. I supporti 15, che hanno forma circolare, hanno un raggio di curvatura inferiore ad un raggio di curvatura delle superfici di fondo 16a, almeno in un tratto di queste ultime interessato dal contatto con i supporti 15.
In una configurazione alternativa, illustrata nelle figure 5 e 6, ciascun supporto 15 presenta una protuberanza 15a estendentesi in allontanamento dall'asse di basculamento "X" ed impegnabile entro una corrispondente scanalatura 17 presente sulla superficie di fondo 16a di ciascuna sede 16. In particolare, i supporti 15 assumono in tal caso una conformazione asimmetrica o "a goccia" come illustrato in figura 6. Le citate protuberanze 15a, che si estendono preferibilmente verso il basso quando il contenitore 13 si trova nella posizione di raccolta, determinano un preciso posizionamento dei supporti 15 rispetto alle sedi 16 facendo in modo che il contenitore 13, nel ritorno verso la posizione di raccolta, ritorni sempre nella medesima posizione definita dalle scanalature 17. Le protuberanze 15a definiscono, in particolare, dei punti di fulcro per il contenitore 13 nel passaggio tra le posizioni di raccolta e di scarico. In accordo con questa forma realizzativa, inoltre, la superficie di fondo 16a di ciascuna sede 16 non deve essere necessariamente curva ma bensì potrebbe anche essere piana.
In un'ulteriore configurazione alternativa, illustrata nelle figure 7 e 8, le sedi 16 si sviluppano verticalmente così da consentire l'inserimento per scorrimento dei supporti 15 nelle sedi 16 stesse. In questa circostanza, i supporti 15 non possono traslare all'interno delle sedi 16 ed il citato asse di basculamento "X" è fisso. In tale configurazione, inoltre, i supporti 15 sono cilindrici a sezione circolare e la superficie di fondo 16a delle sedi 16 è sostanzialmente controsagomata ai supporti 15.
Vantaggiosamente, le aperture 8 dell’elemento di copertura 6 interessano quest'ultimo per un'ampiezza "LI" inferiore ad una corrispondente ampiezza "L2" della vasca 14 del contenitore 13 ad esse sottostante. In altre parole, le sedi 16 ed i supporti 15 sono collocati esternamente rispetto ad uno spazio direttamente sottostante l'apertura di ingresso 4, in modo tale che sia i supporti 15 sia le sedi 16 non vengano investiti dal liquido proveniente dall'apertura di ingresso 4. Ciò evita che il liquido fluente attraverso le aperture 8 raggiunga i supporti 15 e le sedi 16, con conseguente preservazione delle caratteristiche di corretta mobilità dei supporti 15 nelle sedi 16. E' infatti noto che le acque piovane, intrise di sedimenti e particelle solide, tendono ad accumularsi ed a dare origine a sedimentazioni viscose che impedirebbero il corretto basculamento del contenitore 13.
In accordo con un ulteriore aspetto vantaggioso della presente invenzione, il contenitore 13 tende ad erogare il liquido in esso contenuto verso una zona del fondo 10 opposta rispetto all'apertura di scarico 9. Ciò, in cooperazione con la conformazione concava del fondo 10, determina un moto nel liquido presente sul fondo 10 che tende a smuovere eventuali sedimentazioni presenti sul fondo 10 stesso ed a convogliare tali sedimentazioni verso l'apertura di scarico 9, determinando quindi una pulizia automatica del pozzetto 1.
In accordo con una forma realizzativa preferita dell'invenzione, il corpo di contenimento 2 è realizzato in materiale plastico. La conformazione concava del fondo 10 è ottenuta mediante l’impiego di un materiale sintetico, preferibilmente nylon o PVC, opportunamente stampato per ottenere la concavità desiderata. Inoltre, la sporgenza 11 è realizzata in un unico pezzo con il corpo di contenimento 2.
Il pozzetto secondo la presente invenzione è stata descritta con riferimento all'impiego come pozzetto per tombini stradali, vale a dire per griglie di scoio realizzate direttamente sulla superficie carrabile. Tuttavia, il pozzetto secondo la presente invenzione è parimenti impiegabile come pozzetto per bocche di lupo.
La presente invenzione raggiunge gli scopi proposti, superando gli inconvenienti lamentati nella tecnica nota.
La presenza del contenitore basculante, avente la funzione di trattenere una quantità predeterminata di liquido e di rilasciare successivamente in modo automatico tale liquido verso il fondo, consente di erogare elevate portate di liquido in modo sostanzialmente cadenzato, in particolare secondo sequenze di scarico determinate dalla velocità di riempimento del contenitore. Ciò consente un elevato effetto di trascinamento, da parte del liquido erogato dal contenitore, dei sedimenti presenti sul fondo del pozzetto che vengono efficacemente convogliati verso l'apertura di scarico e quindi scaricati nella rete fognaria. Tale vantaggio elimina la necessità dei frequenti e costosi interventi di pulizia dei pozzetti e di smaltimento dei fanghi rimossi dagli stessi.
Più in dettaglio, la quantità di liquido che può essere immagazzinata da contenitore ed il suo rilascio pressoché istantaneo sul fondo del pozzetto determinano una portata media di liquido molto maggiore della normale portata che fluisce nel pozzetto in seguito a piogge di ordinaria intensità. In particolare, a differenza della limitata portata di liquido che viene alimentata al pozzetto a causa delle normali piogge, la portata erogata dal contenitore riesce a generare sul fondo del pozzetto un moto idraulico sufficientemente importante da riuscire a smuovere i residui presenti sul fondo stesso ed a convogliare tali residui verso l'apertura di scarico del pozzetto.
La realizzazione in materiale plastico del pozzetto, inoltre, consente di ridurre i costi di produzione rispetto ai pozzetti in calcestruzzo, ne riduce la massa e quindi le difficoltà di posa e ne aumenta la resistenza agli urti, essendo il pozzetto in materiale plastico meno fragile rispetto al pozzetto in calcestruzzo.
Infine, la configurazione con i supporti che rotolano sulle superfici arcuate è preferibile in quanto introduce un'ulteriore componente di richiamo gravitazionale legato all'innalzamento dell'asse di basculamento e, grazie all'ampia estensione di tali superfici arcuate, il deposito di residui e/o polveri sulle superfici arcuate stesse ha un impatto ridotto sull'accoppiamento tra supporti e sedi.
D'altra parte, l'accoppiamento tra le protuberanze dei supporti e le scanalature è un accoppiamento “autocentrante" e di precisione, che evita eventuali disallineamenti dei supporti rispetto alle sedi.

Claims (22)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Pozzetto di ispezione, comprendente un corpo di contenimento (2) presentante internamente una cavità (3), detto corpo di contenimento (2) presentando: - un'apertura di ingresso (4) per introdurre un liquido in detta cavità (3); - un'apertura di scarico (9) per scaricare il liquido da detta cavità (3); caratterizzato dal fatto di comprendere, tra detta apertura di ingresso (4) e detta apertura di scarico (9), mezzi (13) per il trattenimento di una predeterminata quantità di detto liquido confluente attraverso detta apertura di ingresso (4) e per il rilascio di detta predeterminata quantità di liquido verso l'apertura di scarico (9).
  2. 2. Pozzetto secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che detti mezzi (13) per il trattenimento ed il rilascio di una predeterminata quantità di liquido comprendono un contenitore (13) mobile tra una posizione di raccolta, in cui riceve e trattiene il liquido alimentato da detta apertura di ingresso (4), ed una posizione di scarico, in cui rilascia il liquido precedentemente contenuto nel contenitore (13) stesso.
  3. 3. Pozzetto secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detto contenitore (13) è girevolmente mobile mediante basculamento attorno ad un asse (X) per assumere dette posizioni di raccolta e di scarico.
  4. 4. Pozzetto secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che detto asse (X) è orizzontale.
  5. 5. Pozzetto secondo la rivendicazione 3 o 4, caratterizzato dal fatto che detto asse (X) è mobile secondo un moto di traslazione per determinare un movimento complessivo di rototraslazione del contenitore (13).
  6. 6. Pozzetto secondo la rivendicazione 3 o 4, caratterizzato dai fatto che detto asse (X) è fisso.
  7. 7. Pozzetto secondo una o più delle rivendicazioni da 3 a 6, caratterizzato dal fatto che detto contenitore (13) presenta una distribuzione di massa eccentrica rispetto all'asse (X), detta distribuzione di massa eccentrica essendo tale da mantenere stabilmente il contenitore (13) in detta posizione di raccolta quando il contenitore (13) è vuoto, e tale da portare automaticamente il contenitore (13) in detta posizione di scarico quando il contenitore (13) contiene detta predeterminata quantità di liquido.
  8. 8. Pozzetto secondo una o più delle rivendicazioni da 3 a 7, caratterizzato dal fatto che, in corrispondenza di detta posizione di scarico, il contenitore (13) assume un'inclinazione attorno all'asse (X) tale da consentire al contenitore (13) di svuotarsi in modo sostanzialmente istantaneo.
  9. 9. Pozzetto secondo una o più delle rivendicazioni da 3 a 8, caratterizzato dai fatto che detto contenitore (13) è atto a rimanere nella propria posizione di raccolta fino al raggiungimento di detta predeterminata quantità di liquido, al superamento di detta quantità di liquido corrispondendo un passaggio automatico del contenitore (13) nella posizione di scarico.
  10. 10. Pozzetto secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che detta quantità predeterminata di liquido è compresa tra 5 e 25 litri.
  11. 11. Pozzetto secondo una o più delle rivendicazioni da 3 a 10, caratterizzato dal fatto che detto contenitore (13) comprende una vasca (14) per il contenimento del liquido ed una coppia di supporti (15) laterali fissati alla vasca (14) ed allineati lungo detto asse (X), detto corpo di contenimento (2) presentando, su pareti tra loro opposte, due sedi (16) ciascuna delle quali girevolmente impegnabile da uno di detti supporti (15) .
  12. 12. Pozzetto secondo la rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che ciascuna di dette sedi (16) presenta una superficie di fondo (16a) concava con concavità rivolta verso l'alto, ciascuno di detti supporti (15) essendo impegnabile in relazione di appoggio su una di dette superfici di fondo (16a) concave per rototraslare su detta superficie di fondo (16a) concava durante la rotazione del contenitore (13) attorno all'asse di basculamento (X).
  13. 13. Pozzetto secondo la rivendicazione 12, caratterizzato dal fatto che detti supporti (15) sono disposti su detta superficie di fondo (16a) in modo tale che, quando il contenitore (13) si discosta da detta posizione di raccolta, l'asse di basculamento (X) subisca un sollevamento a causa della rototraslazione dei supporti (15) su dette superfici di fondo (16) concave.
  14. 14. Pozzetto secondo la rivendicazione 12 o 13, caratterizzato dal fatto che detti supporti (15) hanno forma circolare, dette superfici di fondo (16a) avendo un raggio di curvatura maggiore del raggio di curvatura di detti supporti (15) almeno in un tratto di dette superfici di fondo (16a) atto ad entrare in contatto con i supporti (15).
  15. 15. Pozzetto secondo la rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che ciascuna di dette sedi (16) presenta una superficie di fondo (16a) avente una scanalatura (17), ciascuno di detti supporti (15) essendo impegnabile in relazione di appoggio su una di dette superfici di fondo (16a) ed avendo una protuberanza (15a) impegnabile entro detta scanalatura (17) per mantenere un corretto posizionamento di detto supporto (15) rispetto a detta sede (16).
  16. 16. Pozzetto secondo la rivendicazione 15, caratterizzato dai fatto che detta protuberanza (15a) definisce un punto di fulcro per detto contenitore (13) nel passaggio tra dette posizioni di raccolta e di scarico.
  17. 17. Pozzetto secondo la rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che ciascuna di dette sedi (16) presenta una superficie di fondo (16) sostanzialmente controsagomata al rispettivo supporto (15) per consentire una rotazione del supporto (15) attorno all'asse di basculamento (X) mantenendo in posizione fissa detto asse di basculamento (X).
  18. 18. Pozzetto secondo la rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che almeno dette sedi (16) e detti supporti (15) sono collocati esternamente rispetto ad uno spazio direttamente sottostante l'apertura di ingresso (4) , in modo tale che detti supporti (15) e dette sedi (16) non siano direttamente investiti dal liquido proveniente dall'apertura di ingresso (4).
  19. 19. Pozzetto secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che detto corpo di contenimento (2) presenta una superficie di fondo sviluppantesi almeno parzialmente ad un livello inferiore rispetto a detta apertura di scarico (9) per definire un bacino di raccolta di un predeterminato livello di liquido, detta apertura di scarico (9) realizzando uno scarico da detta cavità (3) del fluido eccedente detto predeterminato livello.
  20. 20. Pozzetto secondo la rivendicazione 19 caratterizzato dal fatto che detto corpo di contenimento (2) comprende una sporgenza (11) estendentesi internamente a detta cavità (3) per definire, in cooperazione con detta superficie di fondo, una struttura a sifone.
  21. 21. Pozzetto secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che detto contenitore (13) scarica detta quantità predeterminata di liquido verso una porzione del corpo di contenimento (2) opposta a detta apertura di scarico (9), detto corpo di contenimento (2) presentando un fondo (10) avente forma concava per generare, a seguito del rilascio del liquido dal contenitore (13), un moto del liquido verso l'apertura di scarico (9) tale da smuovere sedimenti presenti sul fondo (10) e convogliare detti sedimenti verso l'apertura di scarico (9).
  22. 22. Pozzetto secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che detto corpo di contenimento (2) è realizzato in materiale plastico.
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