ITBO20010605A1

ITBO20010605A1 - Circuito di asciugamento per macchine lavasecco, per solvente n-propil-bromuro

Info

Publication number: ITBO20010605A1
Application number: IT2001BO000605A
Authority: IT
Inventors: Salvatore Carnovale
Original assignee: Sodibo Spa
Priority date: 2001-10-03
Filing date: 2001-10-03
Publication date: 2003-04-03
Also published as: EP1300501A1; US20030061844A1; CN1408936A; JP2003144796A

Description

CIRCUITO DI ASCIUGAMENTO PER MACCHINE LAVASECCO, PER SOLVENTE N-PROPIL-BROMURO

D E S C R I Z I O N E

Forma oggetto del presente trovato un circuito di asciugamento per macchine lavasecco per solvente n-propil-bromuro.

Già da tempo l’industria del lavaggio a secco ha effettuato ricerche per la sostituzione del percloretilene, il solvente maggiormente usato.

Questo solvente, introdotto nel lavaggio a secco verso la metà degli anni ’60, ha monopolizzato il mercato per le sue valide caratteristiche: Gli studi tossicologici effettuati sul percloretilene hanno però subito dimostrato la elevata tossicità del solvente, soprattutto per quanto riguarda l’inquinamento delle falde sotterranee di acqua.

Pur non essendone proibito l’uso, l’uso del percloro veniva di fatto scoraggiato imponendo l’acquisto di macchinari costosi e l’adempimento di ben precise ed onerose norme di sicurezza.

L’industria del lavasecco ha reagito, proponendo macchinari e solventi alternativi, quali ad esempio i solventi idrocarburi.

Questi solventi sono perfettamente compatibili dal punto di vista ambientale, in alcuni casi sono anche biodegradabili, tuttavia presentano i seguenti svantaggi:

- sono infiammabili e quindi i macchinari devono rispondere a ben precise norme di sicurezza

- il potere sgrassante è parecchio limitato, e quindi è necessario ricorrere a notevoli quantità di rafforzatori di lavaggio

- il tasso di evaporazione di questo solvente è relativamente elevato, e quindi i tempi di asciugamento sono sensibilmente più lunghi rispetto alle macchine a percloro

- per limitare i tempi di asciugamento è opportuno centrifugare a regimi elevati, il che impone l’introduzione della tecnologia a cesto oscillante, con conseguenti aggravi di costi

- la distillazione richiede la tecnologia del vuoto, con ulteriore lievitazione dei costi.

Per risolvere un problema, si sono di fatto introdotti altri problemi riguardanti alcuni aspetti tutt’altro che secondari, quali la sicurezza intrinseca ed i costi dei macchinari.

E’ in questo quadro che si inserisce un nuovo solvente, un n-propilbromuro, commercializzato anche sotto il nome registrato COMEXOL ONE. Questo solvente presenta i seguenti vantaggi:

- tossicità nettamente inferiore a quella del percloro: pur non essendo totalmente biodegradabile come i solventi idrocarburi

- pericolosità: nulla nei confronti dello strato di ozono dell’atmosfera - infiammabilità : nulla

- potere sgrassante estremamente elevato: addirittura superiore a quello del percloro. La necessità di rafforzatori è quindi limitata, ed i tempi di lavaggio sono normalmente più brevi

- tasso di evaporabilità: inferiore a quello del percloroetilene. Questa caratteristica fa sì che i tempi di asciugamento siano estremamente ridotti in assoluto.

Temperatura di ebollizione relativamente bassa (69°C contro i 121°C del percloro e i 190-200 °C dell’ idrocarburo). Ciò semplifica i disegni degli scambiatori di calore, poiché le pressioni di lavoro del fluido di riscaldamento sono più basse.

Il solo punto a sfavore di questo solvente è la sua tensione di vapore, leggermente più alta di quella del percloro (110 mm Hg contro 14 mm Hg) In condizioni ordinarie le macchine lavasecco che lavorano con questo solvente sono sottoposte a moderata pressione di lavoro.

Compito tecnico del presente trovato è quello di mettere a punto un circuito di asciugamento per macchine lavasecco, per solvente n-propil-bromuro nel quale la tensione di vapore del solvente abbia valori trascurabili, tenendo conto che con questo ordine di grandezza di tensione di vapore la condensazione del solvente, soprattutto alla fine della fase di asciugamento, allorquando i vapori allintern del tunnel di asciugamento si sono rarefatti e la concentrazione è quindi più bassa, può risultare problematica.

Nell’ambito di tale compito tecnico, altro scopo del presente trovato è quello di assolvere il compito precedente con una struttura semplice, di relativamente facile attuazione pratica, di sicuro impiego ed efficace funzionamento, nonché di costo relativamente contenuto.

Questo compito e questo scopo vengono raggiunti dal presente circuito di asciugamento per macchine lavasecco per solvente n-propil-bromuro caratterizzato dal fatto che nel serbatoio di base del solvente è immerso il serpentino di una macchina frigorifera e che alle estremità il cielo di detto serbatoio è collegato alla botte con tubazioni di passaggio dellaria di asciugatura essendo la superficie del pelo libero del solvente nel serbatoio utilizzata come raffreddatore dell 'aria.

Ulteriori particolarità risulteranno maggiormente chiare ed evidenti dalla descrizione dettagliata di una forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva, di un circuito di asciugamento per macchine lavasecco per solvente n-propil-bromuro secondo il trovato, illustrato a titolo indicativo, ma non limitativo, nelle unite tavole di disegni, in cui:

la fig.l è una vista schematica di un circuito di asciugamento per macchine lavasecco per solvente n-propil-bromuro secondo il trovato;

la fig.2 è una vista schematica di una versione alternativa del cirsuito di fig.1.

Con particolare riferimento a tali figure è indicato globalmente con 1 un circuito di asciugamento per macchine lavasecco per solvente n-propilbromuro secondo il trovato.

Nelle figure sono stati schematicamente rappresentati della macchina lavasecco il cesto di lavaggio 2, il filtro pelurie 3, il ventilatore 4, i riscaldatori 5 il condensatore 6, il condotto 7 di entrata nella botte, il condotto 8 di uscita dalla botte, il serbatoio centrale del solvente 9, e gli eventuali serbatoi secondari del solvente 1 Oa, 1 Ob.

Nel serbatoio 9 del solvente è immerso il serpentino 11 di ima macchina frigorifera ( che può essere, per esempio, quello della macchina lavasecco adoperato nella fase di asciugatura) ed alle estremità il cielo del serbatoio 9 è collegato alla botte con tubazioni di passaggio dell’ aria di asciugatura Il circuito la secondo il trovato illustrato in Fig. 1 prevede una tubazione 12 di collegamento fra il serbatoio 9 e l’aspirazione del ventilatore 4 ed ima tubazione 13 di ritorno al serbatoio previsto da immediatamente a valle dei riscaldatori al serbatoio di base.

Un circuito alternativo lb illustrato in Fig.2 prevede una tubazione 14 di collegamento fra la mandata del ventilatore ed il serbatoio 9 ed una tubazione 15 di collegamento di ritorno dal serbatoio 9 ad una zona a valle dei riscaldatori 5 del tunnel di asciugamento.

Lungo le tubazioni 12, 13, 14, 15, possono essere montate rispettive valvole 16, 17, 18, 19, con differenti periodi di azionamento, con lo scopo di ottimizzare le prestazioni.

La presenza di solvente a bassa temperatura nel serbatoio 9 (oscillante fra valori compresi fra 0° e -20°C) fa sì che la pressione di vapore venga mantenuta entro valori estremamente bassi e tali da limitare l’evaporazione del solvente entro limiti veramente contenuti.

I serbatoi laterali 10, 11, essendo a contatto con il serbatoio 9 raffreddato attraverso pareti metalliche, vengono essi pure raffreddati con evidenti benefici dal punto di vista della limitazione della pressione di vapore.

In secondo luogo, la doppia tubazione che collega il tunnel di asciugamento con il serbatoio funziona in modo tale che la corrente di aria che esce dal cestello, che è satura di solvente da condensare, viene divisa in due rami, il principale che entra nel condensatore vero e proprio, la secondaria che viene indirizzata al serbatoio freddo, che agisce in tal modo da condensatore supplementare.

Si è così visto come il trovato raggiunge gli scopi proposti.

Il trovato così concepito è suscettibile di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nell’ambito del concetto inventivo.

Inoltre tutti i dettagli sono sostituibili da altri tecnicamente equivalenti. In pratica i materiali impiegati, nonché le forme e le dimensioni, potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze senza per questo uscire dall’ambito di protezione delle seguenti rivendicazioni.

Claims

R I V E N D I C A Z I O N I 1. Circuito di asciugamento per macchine lavasecco, per solvente n-propilbromuro caratterizzato dal fatto che nel serbatoio di base del sovente è immerso il serpentino di una macchina frigorifera e che alle estremità il cielo di detto serbatoio è collegato alla botte con tubazioni di passaggio dell’aria di asciugatura essendo la superficie del pelo libero del solvente nel serbatoio utilizzata come raffreddatore dell’aria.
2. Circuito secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che comprende una tubazione di collegamento disposta fra il serbatoio e l’aspirazione del ventilatore ed una tubazione di ritorno al serbatoio disposta da immediatamente a valle dei riscaldatori al serbatoio di base.
3. Circuito secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che comprende una tubazione di collegamento disposta fra la mandata del ventilatore ed il serbatoio ed ima tubazione di collegamento di ritorno disposta fra il serbatoio ed una zona a valle dei riscaldatori del tunnel di asciugamento.
4. Circuito secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che lungo una o più di dette tubazioni sono montate rispettive valvole con differenti periodi di azionamento, atte ad ottimizzare le prestazioni.
5. Circuito di asciugamento per macchine lavasecco, per solvente n-propilbromuro secondo una o più delle rivendicazioni precedenti e secondo quanto descritto ed illustrato agli scopi specificati.