ITBO20010263A1 - Dispositivo per l'ancoraggio di un elemento allungato tensile e flessibile per la ricostruzione di un legamento strappato - Google Patents

Description

Titolo: DISPOSITIVO PER L’ANCORAGGIO DI UN ELEMENTO ALLUNGATO TENSILE E FLESSIBILE PER LA RICOSTRUZIONE DI UN LEGAMENTO STRAPPATO.

D E S C RI Z I O N E

La presente invenzione ha per oggetto un dispositivo per l’ancoraggio dell’estremità di un elemento allungato tensile e flessibile, come ad esempio un tendine naturale o artificiale, nella ricostruzione di un legamento strappato.

Il dispositivo è destinato a trovare applicazione nella ricostruzione dei legamenti delle articolazioni degli arti, come ad esempio del legamento crociato anteriore dell’articolazione del ginocchio.

Le tecniche attualmente in uso per la ricostruzione dei legamenti di un’articolazione prevedono la formazione di un canale attraverso le estremità delle ossa da collegare e l’introduzione in detto canale di un elemento allungato, ad un tempo tensile e flessibile, il quale, con le estremità opposte, viene fissato in corrispondenza delle uscite del canale con graffe o altri dispositivi. L’elemento allungato può essere costituito da un tendine gracile o semitendinoso prelevato dal paziente o da una stringa di filamenti artificiali.

Alle note tecniche di ricostruzione sono proprie alcune manchevolezze soprattutto connesse all’ancoraggio dei legamenti. Infatti l’ancoraggio dei legamenti viene eseguito generalmente con graffe poste sulla corticale esterna che, per loro natura, hanno un ingombro importante. Inoltre l’ancoraggio esterno presuppone che venga lasciata una rilevante lunghezza.

Il compito tecnico della presente invenzione è pertanto quello di escogitare un dispositivo di ancoraggio che consente di ovviare agli inconvenienti che si riscontrano attualmente nella ricostruzione dei legamenti delle articolazioni.

Nell’ambito di tale compito costituisce uno scopo della presente invenzione la realizzazione di un dispositivo di ancoraggio di semplice ed economica costruzione e di facile e rapida applicazione.

Tale compito e tale scopo vengono ottenuti con un dispositivo per l’ancoraggio di una estremità di un elemento allungato tensile e flessibile condotto lungo un canale ricavato attraverso le ossa di un’articolazione per la ricostruzione di un legamento, caratterizzato dal fatto che comprende un elemento femmina definente una filettatura interna ed inseribile in detto canale ed un elemento maschio definente una filettatura esterna ed atto ad essere avvitato, con gioco, in detto elemento femmina in modo da serrare detto elemento allungato fra dette filettature interna ed esterna.

Secondo un perfezionamento dell’ invenzione l’elemento femmina è costituita da un filo avvolto a formare un elica cilindrica definente detta filettatura interna e avente passo complementare a quello della filettatura esterna di detto elemento maschio.

In un ulteriore perfezionamento dell’invenzione l’elemento maschio presenta una filettatura le cui spire si sviluppano attorno ad un nucleo bombato.

Ulteriori particolarità dell’invenzione risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione che segue di una forma di esecuzione preferita, illustrata a titolo esemplificativo, non limitativo, negli uniti disegni in cui:

la figura 1 mostra una vista in sezione del dispositivo in condizione di ancoraggio;

le figure 2,3 e 4 mostrano l’elemento femmina rispettivamente in vista prospettica, laterale ed in sezione;

la figura 5 mostra un attrezzo per l’applicazione dell’elemento femmina nel canale dell’osso;

le figure 6 e 7 mostrano l’elemento maschio in vista prospettica e rispettivamente laterale;

la figura 8 mostra una rondella da associare all’elemento maschio;

le figure 9,10 mostrano due diverse viste laterali del dispositivo che evidenziano la posizione assunta dagli elementi femmina e maschio e dalla rondella nella condizione di ancoraggio di figura 1;

la figura 11 è una vista assiale del dispositivo.

Facendo riferimento alle citate figure, con 1 e 2 sono indicate le teste delle due ossa che formano l’articolazione i cui legamenti sono da ricostruire. Per fissare le idee si suppone ad esempio che le tèste 1 e 2 siano rispettivamente della tibia e del femore e che il legamento da ricostruire sia il crociato anteriore.

Secondo tecniche note che non rientrano nella presente invenzione e, pertanto non vengono descritte, attraverso le teste 1 e 2 della tibia e del femore, viene ricavato un canale 3 cilindrico attraverso il quale viene condotto un elemento allungato, tensile e flessibile in sostituzione del legamento strappato. Tale elemento allungato è costituito da un tendine 4 naturale o artificiale al cui ancoraggio all’ interno del canale 3 provvede il dispositivo secondo la presente invenzione.

Tale dispositivo è indicato complessivamente con 5 nelle figure 9,10 e comprende un elemento femmina 6 ed un elemento maschio 7.

L’elemento femmina 6 (vedi figure 2-4) è costituito da una sorta di gabbia cilindrica realizzata con un filo avvolto a formare un’elica cilindrica composta da spire 8 aventi un passo costante. Le spire 8 definiscono una filettatura interna atta a ricevere per avvitamento l’elemento maschio 7. Opportunamente le spire 8 presentano un appiattimento esterno 9 che favorisce l’introduzione dell’elemento 6 nel canale 3. Per impedire che l’elemento 6 possa ruotare nel canale 3, la spira situata all’estremità destinata a rimanere in prossimità dell’ingresso del canale 3 si prolunga con un tratto tangenziale 10 terminante con una porzione 11 piegata assialmente per mezzo della quale viene realizzato un ancoraggio antirotatorio sulla corticale dell’osso.

L’elemento maschio 7 (vedi figure 6,7) è costituito da una vite di asse A composta da un nucleo o gambo 12 dotata di una testa 13 emisferica. Il gambo 12 ha una forma bombata ed attorno ad esso si sviluppa, con passo pari a quello dell’elemento femmina 6, un filetto 14 avente sezione semicircolare di spessore inferiore alla distanza che separa le spire 8 dall’elemento femmina 6.

Le spire del filetto 14 sono separate da un canale 15 di sezione semicircolare di larghezza inferiore al diametro del filo con cui è realizzato l’elemento femmina 6.

Completa il dispositivo descritto una rondella 16 costituita da un dischetto bombato a calotta sferica e presentante una cavità 17 di dimensioni tali da poter ricevere la testa 13 dell’elemento maschio 7. Nel fondo della cavità 17 è ricavata un’apertura 18 attraverso la quale è condotto il gambo 12 dell’elemento maschio. L’apertura 18 si estende diametralmente per consentire all’elemento maschio 7 una certa mobilità rispetto alla rondella 16. La cavità 17 ha una forma sferica complementare a quella della testa 13 dell’elemento maschio 7. In tal modo la rondella 16 può venire orientata rispetto all’asse A per adattarsi perfettamente alla corticale dell’osso. Una smussatura 19 della rondella 16 ne favorisce l’inclinazione senza interferire con l’elemento femmina 6.

L’applicazione del dispositivo viene effettuata inserendo dapprima l’elemento femmina 6 nel canale 3. Ciò può ottenersi per mezzo di un utensile 20 rappresentato in figura 5 e composto da uno stelo 21 dotato, ad un’estremità, di un’impugnatura 22 e, all’estremità opposta, di una porzione filettata 23 atta ad essere avvitata nell’elemento femmina 6 fino al riscontro di un collare 24.

Dopo aver posizionato l’elemento femmina 6 nel canale 3 in modo che la porzione 11 si ancori nella corticale dell’osso 1, si provvede a condurre il tendine nuovo T attraverso di esso in modo che i suoi lembi terminali sporgano dal canale 3. Infine si introduce per avvitamento l’elemento maschio il quale, in forza della sua forma bombata, costringe il tendine T ad impegnarsi fra le spire 8 dell’elemento femmina, mentre la rondella 16, riscontrando sulla corticale ne blocca i lembi terminali.

Il dispositivo descritto consente di ottenere un duplice sostanziale vantaggio. In primo luogo viene realizzato un saldo ancoraggio del tendine grazie al fatto che il tendine, disponendosi fra le spire 8 dell’elemento femmina ed il filetto 14 dell’elemento maschio 7, assume un andamento a meandri che offre una elevata resistenza alle sollecitazioni di trazione che si sommano a quella derivante dal serraggio fra filetto 14 e spire 8.

In secondo luogo l’ancoraggio del tendine avviene all 'interno dell’osso per cui la lunghezza del tendine risulta sensibilmente ridotta con particolari vantaggi durante la fase di inglobamento del tendine nell’osso in quanto si riduce il gioco del tendine nel canale 3.

Nella pratica attuazione dell’invenzione le forme e le dimensioni dei componenti possono variare a seconda delle esigenze.

Il dispositivo può essere realizzato in metallo (titanio o acciaio) oppure con materiali compositi, riassorbibili o a memoria di forma.

Claims (10)

1. RI VE N D I C A Z I O N I 1. Dispositivo per l’ancoraggio di una estremità di un elemento allungato tensile e flessibile condotto lungo un canale ricavato attraverso le ossa i di un’articolazione per la ricostruzione di un legamento, caratterizzato dal fatto che comprende un elemento femmina definente una filettatura interna ed inseribile in detto canale ed un elemento maschio definente una filettatura esterna ed atto ad essere avvitato, con gioco, in detto elemento femmina in modo da serrare detto elemento allungato fra dette filettature interna ed esterna.
2. 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che detto elemento femmina è costituito da una gabbia cilindrica realizzata con filo di sezione circolare avvolto a formare un’elica cilindrica le cui spire definiscono una filettatura.
3. 3. Dispositivo secondo la rivendicazione 2 caratterizzato dal fatto che dette spire sono appiattite esternamente.
4. 4. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni 2,3 caratterizzato dal fatto che la spira situata all’estremità prossima all’ingresso del detto canale presenta un prolungamento definente una porzione terminale assiale atta ad impegnarsi nella corticale dell’osso.
5. 5. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni da 2 a 4 caratterizzato dal fatto che detto elemento maschio è costituito da una vite di foggia bombata ed avente una filettatura di passo pari a quello della filettatura definita dalle spire del detto elemento femmina.
6. 6. Dispositivo secondo la rivendicazione 5 caratterizzato dal fatto che la filettatura di detta vite ha sezione semicircolare di diametro inferiore alla distanza che separa le spire di detto elemento femmina.
7. 7. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni 5,6 caratterizzato dal fatto che detta vite è dotata di una testa emisferica dal lato rivolto verso la filettatura.
8. 8. Dispositivo secondo la rivendicazione 7 caratterizzato dal fatto che su detta vite è disposta una rondella bombata presentante una cavità atta a ricevere la testa di detta vite e dotata di un’apertura che si estende diametralmente per il passaggio di detta vite.
9. 9. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni da 1 a 8 caratterizzato dal fatto che per l’applicazione di detta gabbia è previsto un utensile comprendente uno stelo dotato, ad un’estremità, di un’impugnatura e, all’estremità opposta, di una porzione filettata atta ad essere avvitata in detta gabbia fino al riscontro di un collare di detto stelo.
10. 10. Dispositivo per l’ancoraggio di un elemento allungato tensile e flessibile per la ricostruzione di un legamento strappato secondo quanto desumibile dalla descrizione e dai disegni allegati.