ITBO20000169A1 - Apparecchiatura e metodo per anastomosi . - Google Patents

Apparecchiatura e metodo per anastomosi . Download PDF

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ITBO20000169A1
ITBO20000169A1 IT2000BO000169A ITBO20000169A ITBO20000169A1 IT BO20000169 A1 ITBO20000169 A1 IT BO20000169A1 IT 2000BO000169 A IT2000BO000169 A IT 2000BO000169A IT BO20000169 A ITBO20000169 A IT BO20000169A IT BO20000169 A1 ITBO20000169 A1 IT BO20000169A1
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coupling
terminal
terminal portion
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anastomosis
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Enzo Borghi
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New Age Costrunctions And Engi
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Description

DESCRIZIONE
annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE dal titolo:
APPARECCHIATURA E METODO PER ANASTOMOSI.
La presente invenzione è relativa ad una apparecchiatura e ad un metodo per anastomosi.
Nella tecnica chirurgica, con il termine anastomosi si intende un collegamento fra organi o fra elementi istologici.
In particolare, nel caso in cui tale collegamento riguardi due spezzoni di un vaso sanguigno, di un vaso linfatico o di un altro tipo di condotto, si parla specificatamente di anastomosi di testa, intendendo con tale termine un collegamento testa a testa fra i due spezzoni finalizzato al ripristino della continuità originaria del vaso o del condotto sopracitati.
In quanto segue, verrà fatto esplicito riferimento, senza per questo perdere in generalità, all'anastomosi vascolare di testa applicata al corpo umano.
Una tecnica nota per realizzare l'anastomosi di due spezzoni di un vaso sanguigno o linfatico consiste nella sutura dei lembi liberi degli spezzoni stessi.
Una simile tecnica, comunemente nota come anastomosi per sutura, presenta diversi inconvenienti.
Un primo inconveniente è costituito dal fatto che la sutura, originando una cicatrice più o meno marcata nel vaso sottoposto da intervento chirurgico, non ripristina perfettamente la continuità originaria del vaso stesso.
A tal proposito, va sottolineato che, come è noto, i vasi sanguigni presentano una struttura multistrato, nell'ambito della quale un primo strato interno, detto endotelio della tonaca intima, risulta rivestito da un secondo strato intermedio, detto tonaca intima. La tonaca intima è a sua volta rivestita, attraverso una membrana elastica, da un terzo strato intermedio, detto tonaca media.
La tonaca media è rivestita, attraverso una membrana elastica, da un quarto strato intermedio, detto tonaca avventizia, il quale è infine rivestito, attraverso un quinto strato di vasi nutritizi, da un sesto strato esterno, detto nervo della parete.
E' dunque evidente che una sutura dei lembi porta generalmente ad un disallineamento più o meno accentuato fra gli strati sopra menzionati di un lembo ed i corrispondenti strati dell’altro lembo. Tale inconveniente si manifesta anche nel caso dei vasi linfatici, presentando anch’essi una struttura multistrato.
Un secondo inconveniente è costituito dal fatto che la sutura dei lembi deve essere necessariamente condotta manualmente da un chirurgo, non potendo essere affidata, per la sua complessità, ad un dispositivo robotizzato.
Un'altra tecnica nota per realizzare l’anastomosi di due spezzoni di un vaso sanguigno o linfatico consiste nell'uso di particolari dispositivi meccanici di bloccaggio atti a fissare fra loro i lembi sopracitati.
Un simile tipo di anastomosi, comunemente nota come anastomosi meccanica, prevede generalmente di slabbrare i lembi degli spezzoni da congiungere, di accostare fra loro gli strati interni dei lembi slabbrati, e di fissare reciprocamente i lembi mediante i sopracitati dispositivi meccanici di bloccaggio, i quali operano sugli strati esterni dei lembi stessi.
L’anastomosj meccanica operata nel modo noto sopra descritto, generalmente nota come anastomosi meccanica per slabbratura, risulta di più semplice realizzazione rispetto all’anastomosi per sutura, ma, al contrario di questa, non ripristina affatto la continuità originaria del vaso.
Ad esempio, nel caso specifico dei vasi sanguigni, è infatti evidente come gli strati esterni all’endotelio della tonaca intima di un lembo rimangano isolati dai corrispondenti strati esterni all’endotelio della tonaca intima dell’altro lembo.
Oltre a quanto esposto, l'anastomosi meccanica per slabbratura presenta ulteriori gravi inconvenienti che la rendono pericolosa nei confronti della salute del paziente.
Un primo inconveniente è costituito dal fatto che l'operazione di slabbratura dei lembi può portare alla rottura dei lembi stessi, soprattutto nel caso di vasi di diametro elevato, quali ad esempio le arterie.
Un altro inconveniente, specifico dei vasi sanguigni, è costituito dal fatto che gli strati interni dei lembi slabbrati ed accostati, non essendo più esposti al flusso sanguigno, tendono ad atrofizzarsi, dando così origine a seri disturbi per il paziente. Tale inconveniente è, in particolare, tanto più sentito, quanto più piccolo è il diametro del vaso operato.
Scopo della presente invenzione è fornire una apparecchiatura per anastomosi che sia esente dagli inconvenienti sopra esposti con riferimento alla tecnica nota.
Secondo la presente invenzione, viene fornita una apparecchiatura per anastomosi fra una prima e di una seconda parte di un vaso o di un condotto, le dette prima e seconda parte presentando, rispettivamente, una prima ed una seconda porzione terminale delimitate da rispettivi bordi liberi di testa; l'apparecchiatura essendo caratterizzata dal fatto di comprendere primi mezzi di accoppiamento conformati e posizionabili sulla detta prima porzione terminale per impegnare la prima porzione terminale stessa ad esclusione del rispettivo detto bordo libero di testa, secondi mezzi di accoppiamento conformati e posizionabili sulla detta seconda porzione terminale per impegnare la seconda porzione terminale stessa ad esclusione del rispettivo detto bordo libero di testa, e mezzi di connessione per collegare e fissare fra loro i detti primi e secondi mezzi di accoppiamento in una posizione di mutuo accoppiamento nella quale i detti bordi di testa combaciano fra loro in una configurazione di intimo e totale contatto reciproco.
Scopo ulteriore della presente invenzione è quello di fornire un metodo per anastomosi che sia esente dagli inconvenienti sopra esposti con riferimento alla tecnica nota.
Secondo la presente invenzione, viene fornito un metodo per anastomosi fra una prima e di una seconda parte di un vaso o di un condotto, le dette prima e seconda parte presentando, rispettivamente, una prima ed una seconda porzione terminale delimitate da rispettivi bordi liberi di testa; il metodo essendo caratterizzato dal fatto di comprendere le fasi di collegare alle dette prima e seconda porzione terminale rispettivi primi e secondi mezzi di accoppiamento conformati e posizionabili sulla prima e, rispettivamente, seconda porzione terminale per impegnare la prima e, rispettivamente, seconda porzione terminale ad esclusione dei rispettivi detti bordi liberi di testa; e di collegare e fissare fra loro i detti primi e secondi mezzi di accoppiamento in una posizione di mutuo accoppiamento nella quale i detti bordi di testa combaciano fra loro in una configurazione di intimo e totale contatto reciproco.
L’invenzione verrà ora descritta con riferimento ai disegni allegati, che ne rappresentano una forma di realizzazione puramente esemplificativa e non limitativa, nei quali:
la figura 1 è una vista schematica, con parti in sezione e con parti asportate per chiarezza, di una forma di attuazione di una porzione dell'apparecchiatura secondo la presente invenzione, in una prima configurazione operativa;
la figura 2 è una vista della porzione di figura 1 , in una seconda configurazione operativa;
la figura 3 è una vista schematica complessiva, con parti in sezione e con parti asportate per chiarezza, di una forma di attuazione dell’apparecchiatura secondo la presente invenzione;
la figura 4 mostra un particolare della figura 3 in un primo istante di funzionamento;
la figura 5 mostra un particolare della figura 3 in un secondo istante di funzionamento;
la figura 6 mostra un particolare della figura 3 in un terzo istante di funzionamento.
Con riferimento alla figura 1 , con 1 e 2 sono indicate una prima ed una seconda parte di un vaso 3 sanguigno o linfatico.
Le parti 1 e 2 presentano, rispettivamente, una prima ed una seconda porzione 4, 5 terminale, le quali sono longitudinalmente delimitate, ciascuna, da un proprio bordo 6, 7 libero di testa presentante una forma anulare e sostanzialmente circolare.
Con i numeri di riferimento 8 e 9 sono indicati due elementi di accoppiamento, i quali sono associabili, rispettivamente, alle porzioni 4 e 5 e definiscono due elementi mutuamente accoppiabili di una apparecchiatura per anastomosi indicata nel suo complesso con 10.
L'elemento 8 comprende un corpo 11 tubolare, il quale si sviluppa simmetricamente attorno ad un asse 12 centrale ed è delimitato internamente ed esternamente da rispettive superfici 13, 13a cilindriche.
La superficie 13 interna presenta un diametro approssimante per eccesso il diametro esterno della porzione 4 ed è atta a venire in intimo contatto con la superficie 14 esterna della porzione 4 stessa.
II corpo 11 è delimitato assialmente da due bordi 15, 16 anulari circolari e supporta fra essi una pluralità di ganci 17 di trattenimento, i quali sono distribuiti uniformemente ad anello all'interno del corpo 11 stesso lungo una porzione 18 anulare intermedia della superficie 13 interna.
Ciascun gancio 17 è conformato ad uncino e presenta una prima estremità 19, la quale è supportata rigidamente dal corpo 11 e si estende radialmente all’interno del corpo 11 stesso, una seconda estremità 20, opposta all’estremità 19, la quale si estende parallelamente all’asse 12 e definisce una punta 21 rivolta verso il bordo 15, ed una porzione 22 curva di raccordo fra le estremità 19 e 20.
L'estremità 20 dista dalla superficie 13 interna di una lunghezza approssimante per eccesso lo spessore della porzione 4.
Il corpo 11 presenta inoltre una flangia 23 circolare esterna, la quale si estende radialmente dalla superficie 13a esterna a filo del bordo 15.
Analogamente a quanto esposto con riferimento all’elemento 8, l'elemento 9 comprende un corpo 24 tubolare, il quale si sviluppa simmetricamente attorno ad un asse 25 centrale ed è delimitato internamente ed esternamente da rispettive superfici 26, 26a cilindriche.
La superficie 26 interna presenta un diametro approssimante per eccesso il diametro esterno della porzione 5 ed è atta a venire in intimo contatto con la superficie 27 esterna della porzione 5 stessa.
Il corpo 24 è delimitato assialmente da due bordi 28, 29 anulari circolari e supporta fra essi una pluralità di ganci 30 di trattenimento, i quali sono distribuiti uniformemente ad anello all'interno del corpo 24 stesso lungo una porzione 31 anulare intermedia della superficie 26 interna.
Ciascun gancio 30 è conformato ad uncino e presenta una prima estremità 32, la quale è supportata rigidamente dal corpo 24 e si estende radialmente all’interno del corpo 24 stesso, una seconda estremità 33, opposta all’estremità 32, la quale si estende parallelamente all’asse 25 e definisce una punta 34 rivolta verso il bordo 28, ed una porzione 35 curva di raccordo fra le estremità 32 e 33.
L'estremità 33 dista dalla superficie 26 interna di una lunghezza approssimante per eccesso lo spessore della porzione 5.
Il corpo 24 presenta inoltre una flangia 36 circolare esterna, la quale si estende radialmente dalla superficie 26a esterna a filo del bordo 28.
Il corpo 11 è destinato ad essere accoppiato alla porzione 4, con il proprio bordo 15 rivolto dalla parte del bordo 6, mentre il corpo 24 è destinato ad essere accoppiato alla porzione 5 con il proprio bordo 28 rivolto dalla parte del bordo 7.
Secondo quanto mostrato nella figura 2, i bordi 15 e 28 sono inoltre destinati a venire posti in contatto l'uno dell'altro in una posizione P di mutuo accoppiamento nella quale i bordi 6 e 7 delle porzioni 4 e 5 combaciano fra loro in una configurazione di intimo e totale contatto reciproco.
A tale scopo, l’apparecchiatura 10 comprende dei mezzi rilasciabili di bloccaggio, indicati con 37, atti a bloccare le flange 23 e 36 in una posizione di reciproco accostamento nella quale i bordi 15 e 28 risultano uno a contatto dell’altro nella sopracitata posizione P.
I mezzi di bloccaggio 37 comprendono un manicotto 38 elastico di bloccaggio, il quale è premontato sul corpo 1 1 in prossimità della flangia 23 e all'esterno del corpo 11 stesso.
II manicotto 38 stringe elasticamente la superficie 13a esterna del corpo 11 con una sua porzione 39, dalla quale si estende assialmente una appendice 40 di supporto di un dente 41 anulare di aggancio, anch’esso elasticamente deformabile, atto ad agganciare la flangia 36 nella sopracitata posizione di accostamento alla flangia 23.
I corpi 11 e 24, i ganci 17 e 30, le flange 23 e 26, il manicotto 38, l’appendice 40 ed il dente 41 sono costituiti di materiale bio-compatibile e bio-assorbibile.
Secondo quanto mostrato nella figura 3, l’apparecchiatura 10 comprende anche un dispositivo 42 applicatore per applicare e posizionare gli elementi 8 e 9 di accoppiamento sulle rispettive porzioni 4 e 5 terminali.
In particolare, nella figura 3 è mostrato il dispositivo 42 sul quale è premontato amovibilmente l’elemento 9, ma quanto di seguito esposto vale identicamente anche per l’elemento 8, essendo il dispositivo 42 utilizzabile indifferentemente per gli elementi 8 e 9.
Il dispositivo 42 comprende un corpo 43 cavo definente al suo interno due camere 44 e 45 cilindriche fra loro comunicanti ed estendentisi simmetricamente attorno ad un asse 46 longitudinale comune.
La camera 45 presenta un diametro inferiore al diametro della camera 44 ed è delimitata da una porzione 47 tubolare del corpo 43 sulla quale è premontabile scorrevolmente ed amovibilmente il citato elemento 9 con i ganci 30 rivolti verso la porzione 47 stessa.
La camera 44 è assialmente delimitata da due pareti 48 e 49 dotate di rispettivi fori 50 e 51 passanti, di cui il foro 51 costituisce una bocca di ingresso della camera 45.
Il dispositivo 42 comprende inoltre uno stelo 52 accoppiato scorrevolmente al corpo 43 per scorrere longitudinalmente e bidirezionalmente lungo l’asse 46.
Lo stelo 52 presenta una porzione 53 terminale atta a scorrere all'interno della camera 45 attraverso il foro 51 , una porzione 54 terminale, opposta alla porzione 53, definente un’impugnatura 55 esterna al corpo 43, ed una porzione 56 intermedia atta a scorrere all’interno della camera 44 attraverso il foro 50.
La porzione 56 porta rigidamente collegata, in corrispondenza di una sua porzione 57 di estremità rivolta dalla parte della porzione 53, una flangia 58 anulare atta a scorrere, all’interno della camera 44 e lungo l’asse 46, fra una prima posizione arretrata (figura 4), nella quale la flangia 58 è a contatto della parete 48, e una seconda posizione avanzata (figura 3), nella quale la flangia 58 è a contatto della parete 49.
La porzione 53 presenta, nella direzione dell’asse 46, una lunghezza pari a quella della camera 45, e porta collegata, ad una sua estremità 59 disposta da banda opposta della porzione 56, una pluralità di aste 60 elastiche, le quali divergono dall’asse 46 sostanzialmente secondo la superficie laterale di un cono avente vertice sulla estremità 59.
Ciascuna asta 60 porta collegato, da banda opposta delia estremità 59, un rispettivo gancio 61 ad uncino, ed è atta ad assumere una infinità di configurazioni intermedie di deformazione elastica fra una posizione distanziata dall'asse 46 (figura 3), nella quale l'asta 60 giace sostanzialmente sulla sopracitata superfìcie laterale conica, ed una posizione ravvicinata all'asse 46 (figura 4), nella quale l'asta 60 è atta a scorrere all’interno della camera 45.
L'estremità 59 della porzione 53, oltre alle aste 60, porta collegata una ulteriore asta 62, la quale si estende centralmente alle aste 60 lungo l’asse 46 e supporta, da banda opposta della estremità 59, una ogiva 63 arrotondata.
La lunghezza dell’asta 62 è maggiore della lunghezza delle aste 60 di una entità tale per cui i ganci 61 risultano disposti a ridosso dell’ogiva 63 quando le aste 60 sono disposte nella loro sopracitata posizione ravvicinata all’asse 46.
Il funzionamento dell’apparecchiatura 10 prevede una fase iniziale in cui a ciascuna porzione 4, 5 terminale viene collegato il rispettivo elemento 8, 9 di accoppiamento, ed una fase terminale in cui gli elementi 8 e 9 di accoppiamento vengono fissati fra loro mediante i sopracitati mezzi di bloccaggio 37.
La fase iniziale viene condotta con l’ausilio del dispositivo 42 applicatore, secondo modalità che, per brevità, verranno di seguito descritte con riferimento soltanto all’elemento 9.
Con la flangia 58 disposta nella sua sopracitata posizione arretrata (figura 4), le aste 60 e l'asta 62 sono disposte a fascio all’interno della camera 45.
In tale condizione, i ganci 61 sono raccolti a ridosso della ogiva 63, la quale è a sostanziale contatto della porzione 47 del corpo 43.
A questo punto, la porzione 47 viene introdotta all’interno della porzione 5 per una lunghezza determinata, in particolare per tre millimetri. In tale operazione, l’ogiva 63 funge da elemento di protezione della porzione 5 nei confronti dei ganci 61.
Un successivo scorrimento della flangia 58 verso la sopracitata posizione avanzata determina la fuoriuscita delle aste 60 e 62 dalla camera 45 ed un conseguente allargamento elastico delle aste 60, mediante il quale i ganci 61 impegnano e trattengono la parete interna della porzione 5 (figura 5).
Successivamente, l’elemento 9 di accoppiamento viene fatto scorrere all’esterno della porzione 5 oltre il bordo 7 di testa per una lunghezza determinata, in particolare per tre millimetri (figura 6), e viene poi fatto scorrere, in direzione opposta alla precedente, ossia verso l'impugnatura 55, in modo da determinare un aggancio della porzione 5 da parte dei ganci 30 di trattenimento.
Successivamente, la flangia 58 viene riportata nella sua posizione arretrata ed i ganci 61 disimpegnano la porzione 5.
La porzione 47 viene dunque sfilata dalla porzione 5.
Anche in questo caso, l’ogiva 63 funge da elemento di protezione della porzione 5 nei confronti dei ganci 61.
Si noti che la funzione delle aste 60 e dei ganci 61 è, oltre che quella di trattenere assialmente la porzione 5, anche quella di supportare dall'interno verso l’esterno la porzione 5 durante il citato accoppiamento di questa con l’elemento 9.
Una volta collegato l’elemento 9 alla porzione 5, il dispositivo 42 viene riposto e, mediante un bisturi (non illustrato), la porzione 5 viene tagliata a filo del bordo 28 dell'elemento 9.
A seguito di tale operazione, il bordo 7 di testa della porzione 5 risulta perfettamente complanare ed adiacente al bordo 28 del citato elemento 9.
Successivamente, dopo aver ripetuto le fasi sopra descritte anche per la porzione 4 e per il rispettivo elemento 8 di accoppiamento, gli elementi 8 e 9 vengono fra loro accostati e bloccati mediante il dente 41 di bloccaggio.
Una volta bloccati, gli elementi 8 e 9 presentano i rispettivi assi 12 e 25 fra loro allineati, e risultano pressati l’uno sull'altro lungo i rispettivi bordi 15 e 28 dalla forza elastica esplicata dal manicotto 38 secondo gli assi 12 e 25.
Gli elementi 8 e 9, grazie ai corpi 11 e 24 tubolari ed ai rispettivi ganci 17 e 30, calibrano omogeneamente le rispettive porzioni 4 e 5 ripristinandone il comune calibro originario.
Quanto detto, unitamente al fatto che i bordi 6 e 7 di testa delle porzioni 4 e 5 risultano totalmente liberi e disimpegnati dagli elementi 8 e 9, consente di far combaciare fra loro gli strati corrispondenti delle due porzioni 4 e 5 in una configurazione di intimo e totale contatto reciproco. In altre parole, con l’anastomosi operata nel modo sopra descritto, nessun punto di ciascuno degli strati di un bordo 6, 7 rimane isolato dal corrispondente punto del corrispondente strato dell’altro bordo 6, 7.
Risulta inoltre evidente che quanto esposto con riferimento al vaso 3 è applicabile anche per qualsiasi tipo di condotto che richiede una tecnica di anastomosi.
Risulta infine opportuno sottolineare che le fasi sopra descritte, prevedendo dei movimenti relativamente semplici fra le varie parti, possono essere vantaggiosamente condotte sia da un chirurgo sia da un dispositivo robotizzato..

Claims (23)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Apparecchiatura per anastomosi fra una prima e di una seconda parte (1, 2) di un vaso (3) o di un condotto (3), le dette prima e seconda parte (1, 2) presentando, rispettivamente, una prima ed una seconda porzione (4, 5) terminale delimitate da rispettivi bordi (6, 7) liberi di testa; l’apparecchiatura (10) essendo caratterizzata dal fatto di comprendere primi mezzi di accoppiamento (8) conformati e posizionabili sulla detta prima porzione (4) terminale per impegnare la prima porzione (4) terminale stessa ad esclusione del rispettivo detto bordo (6) libero di testa, secondi mezzi di accoppiamento (9) conformati e posizionabili sulla detta seconda porzione (5) terminale per impegnare la seconda porzione (5) terminale stessa ad esclusione del rispettivo d-etto bordo (7) libero di testa, e mezzi di connessione (23, 36, 37) per collegare e fissare fra loro i detti primi e secondi mezzi di accoppiamento (8, 9) in una posizione (P) di mutuo accoppiamento nella quale i detti bordi (6, 7) di testa combaciano fra loro in una configurazione di intimo e totale contatto reciproco.
  2. 2. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 1 , caratterizzata dal fatto che i detti primi e secondi mezzi di accoppiamento (8, 9) comprendono, rispettivamente, un primo ed un secondo elemento (11, 24) di accoppiamento di forma tubolare; i detti primo e secondo elemento (11, 24) di accoppiamento essendo atti ad impegnare le rispettive dette prima e seconda porzione (4, 5) terminale all'esterno delle prima e seconda porzione (4, 5) terminale stesse.
  3. 3. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che i detti primo e secondo elemento (11, 24) di accoppiamento sono delimitati internamente da rispettive superfici (13, 26) sostanzialmente cilindriche.
  4. 4. Apparecchiatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 3, caratterizzata dal fatto che i detti primi e secondi mezzi di accoppiamento (8, 9) comprendono, rispettivamente, primi e secondi mezzi di trattenimento (17, 30) delle rispettive dette prima e seconda porzione (4, 5) terminale.
  5. 5. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che i detti primi e secondi mezzi di trattenimento (17, 30) comprendono, ciascuno, una pluralità di primi ganci (17, 30) ad uncino atti a perforare e trattenere, rispettivamente, le dette prima e seconda porzione (4, 5) terminale.
  6. 6. Apparecchiatura secondo le rivendicazioni 2 e 5, caratterizzata dal fatto che, per ciascuno dei detti primo e secondo elemento (11, 24) di accoppiamento, i detti primi ganci (17, 30) ad uncino sono supportati rispettivamente dai detti primo e secondo elemento (11, 24) di accoppiamento.
  7. 7. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 6, caratterizzata dal fatto che, per ciascuno dei detti primo e secondo elemento (11, 24) di accoppiamento, i detti primi ganci (17, 30) ad uncino sono uniformemente distribuiti ad anello all’interno dei rispettivi detti primo e secondo elemento (11, 24) di accoppiamento.
  8. 8. Apparecchiatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 2 a 7, caratterizzata dal fatto che i detti mezzi di connessione (23, 36, 37) comprendono una prima flangia (23) estendentesi all'esterno del deto primo elemento (11) di accoppiamento, la detta prima flangia (23) essendo destinata ad essere disposta assialmente a filo del rispetivo deto bordo (6) libero di testa; una seconda flangia (36) estendentesi all’esterno del detto secondo elemento (24) di accoppiamento, la detta seconda flangia (36) essendo destinata ad essere disposta assialmente a filo del rispettivo detto bordo (7) libero di testa; e mezzi rilasciabili di bloccaggio (37) per bloccare le dete prima e seconda flangia (23, 36) in una posizione (P) di mutuo accoppiamento nella quale i deti bordi (6, 7) di testa combaciano fra loro in una configurazione di intimo e totale contatto reciproco.
  9. 9. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 8, caratterizzata dal fatto che i detti mezzi rilasciabili di bloccaggio (37) sono supportati da almeno uno dei deti primo e secondo elemento (11, 24) di accoppiamento.
  10. 10. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 9, caratterizzata dal fatto che i detti mezzi rilasciabili di bloccaggio (37) comprendono un manicotto (38) elastico supportato da almeno uno dei detti primo e secondo elemento (11, 24) di accoppiamento.
  11. 11. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 10, caratterizzata dal fatto che i deti mezzi rilasciabili di bloccaggio (37) comprendono un dente (41) anulare di aggancio elasticamente deformabile, supportato dal detto manicotto (38) elastico.
  12. 12. Apparecchiatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 11 , caratterizzata dal fatto che i detti primi e secondi mezzi di accoppiamento (8, 9) ed i detti mezzi di connessione (23, 36, 37) sono costituiti da materiale bio-compatibile.
  13. 13. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 12, caratterizzata dal fatto che il detto materiale è un materiale bio-assorbibile.
  14. 14. Apparecchiatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 13, caratterizzata dal fatto dì comprendere mezzi applicatori (42) per applicare e posizionare i detti primi e secondi mezzi di accoppiamento (8, 9) sulle rispettive dette prima e seconda porzione (4, 5) terminale; i detti primi e secondi mezzi di accoppiamento (8, 9) essendo premontabili amovibilmente sui detti mezzi applicatori (42).
  15. 15. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 14, caratterizzata dal fatto che i detti mezzi applicatori (42) comprendono primi e secondi mezzi di supporto (43, 52) fra loro accoppiati in modo scorrevole; i detti primi mezzi di supporto (43) essendo atto a supportare scorrevolmente ed amovibilmente i detti primi e secondi mezzi di accoppiamento (8, 9), ed i detti secondi mezzi di supporto (52) portando collegati mezzi di presa e trattenimento (60, 61) atti ad impegnare e trattenere le dette prima e seconda porzione (4, 5) terminale.
  16. 16. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 15, caratterizzata dal fatto che i detti primi mezzi di supporto (43) comprendono un primo elemento (47) di supporto di forma tubolare ed atto a supportare i detti primi e secondi mezzi di accoppiamento (8, 9) all’interno dei primi e secondi mezzi di accoppiamento (8, 9) stessi.
  17. 17. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 15 o 16, caratterizzata dal fatto che i detti mezzi di presa e trattenimento (60, 61) comprendono una pluralità di secondi ganci (61 ) ad uncino atti ad impegnare e trattenere le dette prima e seconda porzione (4, 5) terminale all'interno delle prima e seconda porzione (4, 5) terminale stesse.
  18. 18. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 16, caratterizzata dal fatto che i detti secondi mezzi di supporto (52) comprendono un secondo elemento (53, 56) di supporto montato scorrevole all’interno del detto primo elemento (47) di supporto.
  19. 19. Metodo per anastomosi fra una prima e di una seconda parte (1 , 2) di un vaso (3) o di un condotto (3), le dette prima e seconda parte (1, 2) presentando, rispettivamente, una prima ed una seconda porzione (4, 5) terminale delimitate da rispettivi bordi (6, 7) liberi di testa; il metodo essendo caratterizzato dal fatto di comprendere le fasi di collegare alle dette prima e seconda porzione (4, 5) terminale rispettivi primi e secondi mezzi di accoppiamento (8, 9) conformati e posizionabili sulla prima e, rispettivamente, seconda porzione (4, 5) terminale per impegnare la prima e, rispettivamente, seconda porzione (4, 5) terminale ad esclusione dei rispettivi detti bordi (6, 7) liberi di testa; e di collegare e fissare fra loro i detti primi e secondi mezzi di accoppiamento (8, 9) in una posizione (P) di mutuo accoppiamento nella quale i detti bordi (6, 7) di testa combaciano fra loro in una configurazione di intimo e totale contatto reciproco.
  20. 20. Metodo secondo la rivendicazione 19, caratterizzato dal fatto che la detta fase di collegamento dei detti primi e secondi mezzi di accoppiamento (8, 9) alle dette prima e, rispettivamente, seconda porzione (4, 5) terminale comprende le sottofasi di impegnare e trattenere le dette prima e seconda porzione (4, 5) terminale all’interno delle prima e seconda porzione (4, 5) terminale stesse; fare scorrere i detti primi e secondi mezzi di accoppiamento (8, 9) all’esterno delle dette prima e, rispettivamente, seconda porzione (4, 5) terminale; posizionare e fissare reciprocamente i detti primi e secondi mezzi di accoppiamento (8, 9) alle dette prima e, rispettivamente, seconda porzione (4, 5) terminale.
  21. 21. Metodo secondo la rivendicazione 20, caratterizzato dal fatto di comprendere un ulteriore fase di tagliare le dette prima e seconda porzione (4, 5) terminale a filo dei detti primi e, rispettivamente, secondi mezzi di accoppiamento (8, 9).
  22. 22. Apparecchiatura per anastomosi, sostanzialmente come descritta con riferimento ad una qualsiasi delle figure dei disegni allegati.
  23. 23. Metodo per anastomosi, sostanzialmente come descritto con riferimento ad una qualsiasi delle figure dei disegni allegati.
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