ITBL950014U1 - Dispositivo a maschera con spine di posizionamento per la foratura di lenti per occhiali - Google Patents

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Abstract

Forma oggetto della presente innovazione un nuovo dispositivo che consente una ottimale realizzazione di frontali di occhiali a lenti autoportanti permettendo la realizzazione di fori di passaggio delle viti di unione alle estremità del nasello e delle cerniere delle astine, i quali risultano perfettamente posizionati rispetto al centro ottico della lente, oltre che dotati di inclinazione, rispetto al grado di curvatura della lente.Caratteristica innovativa del trovato é quella di essere costituito da una maschera 1 avente un foro 2. sagomato con il perfetto profilo del tipo o modello di lente 1 da forare, e due coppie di fori di riferimento, essendo tali fori applicabili a spine presenti su di un basamento 11, per fissare, la stessa maschera 1 sul piano inclinalo 12, dopo che il basamento 11 é fissato al piano di lavoro P di un trapano. In modo da consentire la realizzazione di fori 30, lungo l'asse del foro di scarico 13, realizzato sullo stesso basamento 11.

Description

Descrizione del Modello Industriale di Utilità avente per titolo: "DISPOSITIVO A MACHERA CON SPINE DI POSIZIONAMENTO PER LA FORATURA DI LENTI DI OCCHIALI"
Forma oggetto della presente innovazione un semplice ma efficace dispositivo di foratura delle lenti di ochiali , in particolare del tipo destinato ad essere rese autoportanti per associazione diretta al nasello ed alle estremità di incer ier amento delle astine. in modo da consentirne l’esatta posizione ed il perfetto arsolo di foratura.
Caratteristica innovativa sostanziale del trovato é quella di essere costituito da una maschera, destinata ad alloggiare e' contenere la lente da forare, e da un piano inclinato di appoggio e posizionamento della maschera e della lente stessa, per consentirne la foratura nella giusta posizione e con l'esatta inclinazione, operando sul normale piano di lavoro di un trapano o altra macchina per forare.
Sono noti occhiali realizzati senza frontale, o montatura di contenimento e sostegno delle lenti, caratterizzati dal patto che le lenti sono fissate alle estremità del nasello e delle cerniere di unione alle astine, per mezzo di piccole viti e dadi o staffe, per formare una struttura di lenti autoportanti . Questo tino di occhiali assicura indubbiamente il vantaggio di un massimo campo visivo e di un minimo impiego di materiali, essendo eliminato completamente il frontale o coppia di cerchielli di sostegno delle lenti.
Nella realizzazione di questo tipo di occhiali, oltre che la perfetta lavorazione dei vani di alloggiamento delle lenti, realizzati sulle estremità dei naselli e delle cerniere, assume particolare importanza anche la posizione dei fori sulle lenti e la loro inclinazione, rispetto al loro raggio ottico o apertura del frontale autoportante.
Secondo la tecnica attuale, la fabbrica fornisce all’ottico l’occhiale campione corredato di lenti neutre già applicate al nasello ed alle cerniere di astina per formare un paio di occhiali con frontale autoportante. Lo stesso ottico fornisce poi le dime con il profilo delle lenti da tagliare, oer ogni singolo modello, oltre che i naselli e le astine complete di cerniere.
L’ottico, nella formazione dell’occhiale da vendere, usa le dime tradizionali oer ritagliare le lenti da vista o protettive nella forma voluta e quindi utilizza le lenti neutre o campione oer avere il riferimento dei fori da realizzare sulle lenti da associare al nasello ed alle cerniere delle astine.
per assicurarsi una sufficientemente buona posizione dei fori sulle stesse lenti, rispetto ai loro centri ottici.
É evidente che la semplice sovrapposizione della lente neutra, alla lente ottica da forare, assicura una posizionatura abbastanza approssimativa determinata da problemi di collimazione dei due perimetri sovrapposti e di difficolta di mantenimento della coassialità in fase di forature, con conseguente approssimazione nella applicazione delle lenti da vista sul nuovo occhiale in formazione.
Inoltre l’ortogonalità del piano di lavoro, rispetto all’asse verticale di foratura, consente solo forature ortogonali al piano di appoggio, con conseguente necessità di eseguire fori molto larghi o svasati, per assicurare alla vite di chiusura il suo posizionamento sul normale raggio di curvatura della lente, per tutto il suo spessore.
Per questi inconvenienti ed approssimazione di assemblaggio. l’uso degli occhiali a lenti autoportanti é generalmente sconsigliato dall’ottico e quindi di fatto poco diffuso, pur presentando i vantaggi sopracitati.
Scopo del presente dispositivo é quello di consentire la realizzazione di occhiali con lenti autoportanti atti ad assicurare i vantaggi di un massimo campo visivo e di un minimo impiego di materiali, pur assicurando la perfetta posizionatura ed inclinazione delle viti di fissaggio, grazie ad una ottimale esecuzione dei fori sulle stesse lenti da applicare.
Altro scopo dell’innovazione é quello di assicurare il perfetto angolo di apertura del frontale autoportante con il giusto allineamento dei centri ottici, conseguibile per effetto della giusta esecuzione dell’inclinazione dei fori di passaggio delle viti di chiusura delle lenti.
Questi ed altri scopi sono perfettamente conseguiti con l’uso del presente dispositivo,come risulta evidente dalla seguente descrizione di una sua forma costruttiva, puramente indicativa e non limitativa, illustrata anche con l’ausilio di n. 5 figure schematiche riprodotte nella tavola allegata e delle ciuali:
- la fig. 1 rappresenta una vista prospettica verticale di una maschera realizzata secondo l’innovazione:
- la fig.2 rappresenta una viste prospettica di un basamento o piano inclinato di appoggio della maschera di fig. 1. sul piano di lavoro del trapano di foratura:
- la fig.3 rappresenta una maschera, del tipo di fig. 1. in fase di sovrapposizione al basamento di fig.2:
- la fig.4 rappresenta una vista in sezione verticale ed assiale del basamento di fig. 2. applicato al piano di lavoro del trapano, con associata la maschera di fig. 1. completa di lente in fase di foratura:
- la fig. 5 rappresenta una vista in pianta, sezionata, di una montatura autoportante di occhiali, con lenti forate utilizzando il dispositivo in oggetto.
In tutte le figure gli stessi particolari sono rappresentati. o si intendono rappresentati con lo stesso nunero di riferimento.
Per ogni modello di occhiale, il produttore, oltre alla campionatura dello stesso occhiale munito di lenti neutre ed alle rispettive dime, fornisce all'ottico anche una maschera 1 avente un foro 2 con forma identica alla forma della lente neutra e quindi della lente da applicare.
Detta maschera 16 pure dotata di due coppie di fori di riscontro 3 - 4 e 5 - 6. opportunamente posizionati rispetto al centro ottico C del foro 2.
Più dettagliatamente, rispetto al centro ottico C. casualmente rappresentato in fig. 1. le coppie di fori 3 - 4 e 5 - 6 sono disposte in modo da avere un interasse I ed una distanza D dal punto di foratura, preventivamente determinata dal produttore degli occhiali in base alle dimensioni e forma delle estremità di nasello e di cerniere per le astine previste.
Lo stésso,produttore fornisce inoltre un basamento 11 da applicare al normale piano di lavoro P di un tradizionale trapano, in dòtazione ad ogni ottico.
Tale basamento 11 é dotato di un piano inclinato 12 sul quale é ricavato, in opportuna posizione, un foro passante 13. ortogonale alla sua superficie di appoggio al piano P.
Lo stesso basamento é dotato di una coppia di piolini o maschera 16 fissata al basamento 11 per mezzo della coppia di eoine 14 - 15.
Naturalmente il basamento 11 é fissato al piano di lavoro p per mezzo di viti 20, dopo che lo stesso piano 11 sia stato opportunamente sistemato perché l'asse del foro 13 sia allineato con l’asse dell’utensile di foratura.
Con la discesa della punta del trapano, lungo l’asse del foro 13. si ha la realizzazione del foro 30 sulla lente L. nella posizione preventivamente definita dai parametri D e I. dei fori 5 e 6. rispetto al foro 2 della maschera 1.
Invertendo la maschera 1 si inseriscono le spine 14 e 15 sui fori 3 e 4. per poter ripetere la foratura della lente L sul suo lato opposto. Capovolgendo la stessa maschera 1. si può realizzare l’identica foratura dell’altra lente da forare.
La lente L viene cosi completata da una coppia di fori 30. per mezzo dei quali é possibile la sua associazione al nasello 21 ed alle estremità delle cerniere 22 e 23 con l’ausilio di viti 20 come schematicamente indicato in fig.5.
La preventiva posizionatura dei fori 3 - 4 e 5 - 6. assicura il perfetto allineamento del centro ottico C della lente L con il centro visivo della persona, quindi garantisce la perfetta applicazione del frontale autoportante sul viso, conforme ad uno degli scopi citati.
Inoltre, l’inclinazione radiale dei fori 30 assicura il minimo diametro di foratura, con l'eliminazione di coni spine 14 - 15 aventi tra loro un interasse I identico all’interasse I delle coppie di fori 3 - 4 e 5 -6.
Detti piolini 14 - 15 presentano una distanza D. dall’asse del foro 13, pari alla distanza D delle coppie di fori 3 — 4 e 5 — 6 dall’asse dei centri di foratura delle lenti.
Nella soluzione rappresentata in fig. 2 dette spine 14 e 15 sono disposte indicativamente all’intersecazione delle superfici superiore 16 e inclinata 12 del basamento 11.
Lo stesso basamento 11 é completato da uno o più fori filettati atti ad alloggiare delle viti 20 di fissaggio al piano di lavoro P del trapano.
Descritte cosi le parti del trovato, se ne riassume di seguito il loro funzionamento, anche per dimostrarne la rispondenza agli scopi specificati.
L’ottico utilizza le apposite dime per ricavare il profilo delle lenti L da applicare agli occhiali, predisponendone i centri ottici, conforme alla tecnica usuale.
Lo stesso ottico dispone quindi la maschera 1 sul piano inclinato 12 del basamento 11, in modo che ad esempio la coppia di fori 5 - 6 vada ad infilarsi sui piolini 15 - 14 dello stesso basamenoi 11. Si introduce quindi la lente da forare L nel fòro 2 della maschera 1. in modo che la stessa lènte L si appoggi sul piano inclinato 12. Poiché il profilo della lente L è identico al profilo del foro 2. la lente L viene ad essere bloccata entro la maschera 1, mentre la stessa svasatura, e la migliore chiusura delle viti 20 sul nasello 21 e sulle cerniere 22 e 23 delle astine, con assoluta precisione di apertura e solidità del frontale autoportante, conforme ad un altro degli scopi specificati.
Naturalmente il produttore fornisce all’ottico tre maschera 1 per ogni modello di occhiale, cosi come fornisce un basamento 11 dotato di differente inclinazione della parete 12, per ogni variazione dell’inclinazione radiale di foratura.
Nel caso di esecuzione di doppia foratura su di un lato della lente L. la maschera 1 sarà dotata di un terzo foro da abbinare alle coppie di fori 3-4.e/o 5-6, per determinare il secondo punto di foratura.
La soluzione costruttiva proposta é da intendersi, come già specificato, puramente indicativa e non limitativa, essendo possibile, ad esempio, dotare la maschera 1 di spine ed il basamento 11 di fori di alloggiamento.
Queste ed altre modifiche o adattamenti si intendono comunque rientranti nell'originalità del trovato che si vuole proteggere.

Claims (1)

  1. RIVENDICAZIONI. 1.- Dispositivo a maschera con spine di posizionamento, per la foratura di lenti di occhiali, caratterizzato dal fatto di consentire una ottimale realizzazione di frontali di occhiali a lenti autoportanti. essendo costituito da una maschera 1 di contenimento della lente L da forare e da un basamento 11, da applicare al piano di lavoro P del trapano o macchina di foratura per assicurare la perfetta posizionatura ed inclinazione dei fori destinati ad alleviare le viti di unione alle estremità di nasello e di cerniera delle astine: 2.- Dispositivo a maschera con spine di posizionamento come alla rivendicazione 1. caratterizzato dal fatto che la maschera 1 é munita di un foro 2 avente la forma del tipo o modello di lente da applicare, oltre che di due coppie di fori 3 - 4 e 5 - 6 predisposti dal fabbricante in modo che i punti di foratura da realizzare siano a distanza D dal loro asse, e che in quella posizione assicurino la collimazione del centro ottico C della lente L con l’asse visivo dell’occhio di chi indosserà gli occhiali finiti: 3.- Dispositivo a maschera con spine di posizionamento, come alla rivendicazione 2 caratterizzato dal fatto che le coppie di fori 3 - 4 e 5 - 6. con eventuale terzo foro per la realizzazione di una seconda foratura del lato della lente L. hano interasse I avente valore identico, per ogni lato della maschera e per ogni maschera usata: 4.- Dispositivo a maschera con spine di posizionamento, per la foratura dì lenti di occhiali, come alla rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che un basamento 11, da applicare al piano di lavoro P del trapano o macchina da forare, é dotato di un piano inclinato 12, con foro 13 ortogonale alla base o piano di accoppio. e di una coppia di spine 14 - 15 aventi interasse con valore I identico al valore I dei fori 3 -4 e 5 - 6 della maschera 1. oltre che distanza D. dal foro 13. pari alla distanza D esistente tra lecoppie di fori 3 - 4 e 5 - 6 con ì rispettivi centri di foratura: 5.- Dispositivo a maschera con spine di posizionamento, come alle rivendicazioni da 1 a 4. caratterizzato dal fatto che. per ogni variazione dell'angolo di foratura delle lenti L. si può avere un diverso basamento con singoli piani inclinati 12. oppure un unico basamento 11 avente piano inclinato 12 reso registrabile: 6.- Dispositivo a maschera con spine di posizionamento, per la foratura di lenti di occhiali, come alle rivendicazioni da 1 a 5 e come sostanzialmente descritto ed illustrato, per gli scopi specificati.
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