ITBG990018A1 - Disposizione per follare/lavare tessuti in corda. - Google Patents

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Description

Descrizione di un brevetto d'invenzione a nome:
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce ad una disposizione per trattare ad umido (follare/lavare) tessuti in corda comprendente almeno due dispositivi ciascuno dei quali prevede cilindri cooperanti per la movimentazione del tessuto in corda anteposti ad una cassa follante a cui il tessuto stesso viene inviato da tali cilindri.
Scopo precipuo della presente invenzione è quello di realizzare una disposizione per il trattamento ad umido (follatura/lavaggio) di tessuti in corda in grado di poter essere facilmente adattato ad esigenze produttive diverse nel senso che, nel caso di forti produzioni, consente il trattamento in continuo di uno stesso tessuto in corda che entra in uno dei citati dispositivi ed esce dall'altra senza doverlo racchiudere su se stesso ad anello, mentre nel caso di ridotte produzioni ciascuno dei dispositivi può divenire autonomo e trattare in modo diverso tessuti diversi sempre in corda, ma chiusi ad anello tramite vincolo (cucitura) reciproca dei lembi terminali.
Un altro importante scopo della presente invenzione, oltre a quello citato della adattabilità a produzioni diverse, è quello di realizzare una disposizione per il trattamento ad umido dei tessuti che consenta, nel caso di trattamento in continuo, di ottenere il risultato richiesto (ad esempio follatura) attraverso intervento attivo della/delle casse follanti e di modificare eventualmente le pressioni di alcune di esse intervenendo automaticamente dopo aver rilevato con un misuratore automatico a metà processo l’andamento dell’effetto di follatura.
Un ulteriore scopo della presente invenzione è quello di realizzare una disposizione per il trattamento ad umido di tessuti in corda i cui dispositivi sono costituiti e comandati in modo da evitare slittamenti del tessuto.
Un ulteriore scopo ancora della presente invenzione è quello di realizzare una disposizione per il trattamento ad umido dei tessuti in cui i dispositivi componenti svolgono trattamenti diversi, ad esempio saponatura in uno e follatura nell’altro o negli altri e risciacquo negli ultimi.
Questi scopi, oltre ad altri che meglio risulteranno dalla descrizione dettagliata che segue, vengono raggiunti da una disposizione conforme agli insegnamenti delle annesse rivendicazioni.
L'invenzione sarà meglio compresa dalla seguente descrizione dettagliata, fornita a puro titolo esemplificativo e quindi non limitativo di sue preferite forme di realizzazione illustrate negli annessi disegni, in cui:
la fig. 1 mostra in vista laterale schematica un impianto incorporante, la disposizione per il trattamento ad umido di tessuti in corda in una sua prima forma di realizzazione;
la fig. 2 mostra una vista laterale schematica un dispositivo a cilindri e cassa follante facente parte della disposizione dell’invenzione e precisamente sul lato destro con disegno a tratto continuo, è riprodotta una prima collocazione del gruppo di motorizzazione dei cilindri, e sul lato sinistro, con disegno a tratti interrotti una collocazione alternativa del gruppo di motorizzazione;
la fig. 3 mostra in vista prospettica schematica parziale il dispositivo con rastrelliera nonché l’andamento elicoidale del tessuto quando sottoposto a trattamento “continuo”;
la fig. 4 mostra schematicamente una variante della disposizione dell’invenzione; e
la fig. 5 mostra schematicamente in vista laterale uno dei dispositivi adibito alla saponatura del tessuto.
Con riferimento alla fig. 1 , in essa è schematicamente riprodotto in vista laterale un impianto per il trattamento ad umido (ad esempio follatura) di un tessuto in corda T proveniente da una fonte non riprodotta. Il tessuto attraversa una coppia di cilindri cooperanti 1 , ed una vasca d'insaponatura 2, in sè nota, in cui è contenuta una convenzionale soluzione saponosa eventualmente riscaldata da mezzi di riscaldamento noti qualsiasi 2A.
Uscendo dalla vasca 2 il tessuto passa su un cilindro 3 azionato e dentato (o a listelli) ed attraversa una coppia di cilindri cooperanti sprementi 4 che allontanano l'eccesso di soluzione saponosa facendolo cadere su un piano collettore inclinato 5 che lo riconvoglia nella vasca d’insaponatura 2 (come è indicato dalle frecce). Mediante un cilindro dentato o a listelli azionato 6 il tessuto T, sempre in corda, passa in una convenzionale vasca di accumulo 7 fungente da polmone o volano per compensare eventuali differenze di velocità del tessuto tra monte e valle, in particolare la maggiore velocità dalla parte a monte deirimpianto.
Come è noto, la vasca di accumulo 7 prevede un sensore 8 (qui rappresentato da una leva) che, quando il livello del tessuto accumulato supera un dato valore di riferimento, arresta la parte a monte dell'impianto riavviandola quando tale livello è sceso sotto altro valore di riferimento.
Il tessuto T perviene poi (attraverso cilindri di guida 9 e 10) nella disposizione dell’invenzione, complessivamente indicata con 11 e comprendente, in questo esempio, una quaterna di dispositivi per il trattamento ad umido (follatura e/o lavaggio) del tessuto in corda, indicati con A,B,C, e D tra loro sostanzialmente uguali, contenuti in una carcassa unica 13 e separati l’uno dall’altro da setti o pareti verticali intermedie 12 che possono essere a tutta altezza o anche inferiore come mostrato. Tali pareti presentano aperture (non rappresentate) per permettere il passaggio del tessuto da un dispositivo all’altro. Tali pareti e quelle di estremità formano, con il fondo 13A delle carcasse, delle vasche. Ogni dispositivo A,B,C,D comprende: (vedasi fig. 2) una terna di cilindri 14, 15 e 16 cooperanti, sopportati dalla carcassa 13 e tra i quali passa il tessuto T, nonché una cassa follante 17 in cui i predetti cilindri forzano il tessuto.
La terna di cilindri comprende due cilindri inferiori 14,15, preferibilmente di eguale diametro, ed uno superiore 16 insistente sui due cilindri inferiori attraverso il tessuto passante.
Il cilindro superiore 16 può essere realizzato in gomma dura (preferibilmente con durezza 85° Shore) o legno. Il termine “realizzato” come viene qui usato comprende sia il caso in cui il cilindro sia integralmente formato da gomma dura o legno (salvo ovviamente che per il relativo asse od albero) oppure comprenda un rivestimento più o meno spesso di tali materiali posto su un cilindro di supporto di altro materiale. La superficie di tale cilindro può essere liscia o, nel caso della gomma dura, anche scanalata ovvero con lame o denti passanti come previsto per il cilindro 15 come qui nel seguito precisato.
Su ogni lato del cilindro superiore 16, sul relativo perno d’asse sporgente 16A, è solidale una ruota dentata 17A; ogni ruota dentata 17A è in presa con una ruota dentata 18 solidale ad una delle due uscite 19 di un riduttore a rotismi 20, sopportato dalla carcassa 13 ed azionato da un motore a velocità regolabile M, vantaggiosamente asincrono controllato da inverter.
A ciascuna delle due uscite anzidette 19 del riduttore 20 è pure solidale una puleggia dentata 21 che attraverso una cinghia dentata 22 trasmette il moto ad una puleggia 23 solidale al cilindro inferiore 15 che, rispetto al moto del tessuto, si trova a valle dell’altro cilindro inferiore 14 che è invece folle. La trasmissione a cinghia descritta è ovviamente tale che la velocità periferica del cilindro 15 sia eguale a quella del cilindro superiore 16.
Il cilindro inferiore 14 è sopportato folle in cuscinetti 24 guidati verticalmente e sui quali agiscono molle di contrasto 25. Questo cilindro inferiore 14 può essere realizzato come in precedenza indicato in relazione al cilindro superiore 16.
Il cilindro inferiore 15 può essere fatto di materiale già noto nel settore e presenta una serie di scanalature circolari 26 tra loro parallele in ciascuna delle quali si estende un dente o lama arcuato 27 di un pettine 28 previsto solidale alla estremità a monte della ciabatta fissa 17C della cassa follante 17, la cui ciabatta mobile 17B è convenzionalmente infulcrata, in 29, ad una parte fissa ed è sotto l’azione di un cilindro pneumatico 30 connesso ad essa ciabatta in un punto 31 distante dall'infulcramento 29.
Il cilindro superiore 16 è sopportato con i suoi perni d’asse 16A in cuscinetti montati su leve 32 incernerate sulle uscite 19 del riduttore 20 e tali due leve sono congiunte tra loro da un cavallotto o staffa 33 a mezzaria del quale è infulcrato, in 34, lo stelo 35 di un cilindro pneumatico 36 a doppio effetto o a semplice effetto (ma con molla di contrasto) incernierato, in 37, ad una parte fissa 38 della carcassa 13.
Con questo cilindro 36 si comanda sia la pressione che il cilindro superiore esercita sul tessuto T sia il suo sollevamento dai cilindri inferiori 14,15 quando il tessuto deve essere caricato nel dispositivo prima dell'inizio del trattamento.
Secondo un particolare aspetto dell’invenzione il cilindro 30 agente sulla ciabatta mobile 17B è controllato da mezzi valvolari, non rappresentati, ad esempio da una valvola elettromagnetica a tre vie, a sua volta controllata da una centralina elettronica che secondo un ritmo preimpostato dall’utente pone in pressione e in scarico tale cilindro 30 ottenendo nelle fasi di pressione il costipamento forzato del tessuto nella cassa follante 17 ed in quelle di scarico il rilascio del tessuto dalla cassa follante stessa.
In ogni dispositivo (A,B,C, e D) il tessuto T attraversa più volte la relativa terna di cilindri e la relativa cassa follante e dopo tale ripetuto attraversamento passa da un dispositivo all’altro (attraverso le citate aperture delle pareti 12) per poi uscire dalla disposizione 11. In particolare, come viene esemplificato in fig. 3, dove per semplicità rappresentativa tali attraversamenti sono solo due, riferiti ad esempio al dispositivo A, l’andamento elicoidale è ottenuto con l'uso di usuali guanciole 71 anteposte ai cilindri 14,15,16 (per tenere separati i tratti di tessuto T) e facendo passare il tessuto stesso in una usuale rastrelliera 70 (che correda ogni dispositivo A,B,C,D) in modo che i suoi tratti salenti contigui (indicati da frecce) passino attraverso passaggi 70A.70B diversi, cioè tra loro spostati, della rastrelliera 70. Per ottenere tale andamento elicoidale sono ovviamente possibili altre soluzioni, ad esempio prevedenti l’uso di lamiere di guida o rulli inclinati, come accennato con Z in fig. 3.
Il tessuto T uscente dal primo dei quattro dispositivi di trattamento passa al secondo, poi al terzo e quindi al quarto per poi uscire dalla disposizione 11.
E’ evidente che se dopo aver follato si vuole eseguire il lavaggio del tessuto, si possono aggregare uno o più dispositivi attrezzati solo per lavare e cioè senza cassa follante 17 o quantomeno senza la ciabatta superiore 17B. Per questa operazione è prevista l'immissione di prodotti chimici ed acqua direttamente sul tessuto alla sua entrata tra i cilindri 14,15,16. Tali prodotti possono essere raccolti nel fondo vasca e poi scaricati per troppo pieno con altri sistemi in uso nei tradizionali lavaggi in corda. Un esempio di ciò è rilevabile dalla fig. 4 ove i prodotti chimici e l’acqua vengono erogati da un distributore 200 connesso ad opportune sorgenti e lo scarico avviene tramite valvole di fondo 201.
Il tessuto perviene quindi in un apparecchio compensatore 40 del tutto identico a quello 7,8 precedentemente descritto. Il tessuto, che è finora sempre in corda, passa ad un convenzionale apricorda 41 all’uscita del quale si ritrova in largo ed in largo giunge poi ad una convenzionale affaldatrice 42 che lo dispone affaldato, ad esempio, in un cestone 43.
La descrizione precedente riguarda un trattamento in continuo del tessuto nel senso che il tessuto entra ed esce dalla disposizione 11 formata dai quattro dispositivi A,B,C,D a cilindri ed a cassa follante e ciò vale nel caso in cui si debbano trattare, notevoli quantità di uno stesso tessuto.
Nell'oggigiorno frequente caso in cui debbano invece trattare modeste quantità di tessuti diversi, sovente anche contemporaneamente, e con tempi di trattamento diverso, la disposizione inventiva si presta agevolmente ad una tale bisogna, grazie al fatto che ciascuno dei dispositivi (A,B,C,D) che la costituiscono può essere reso funzionalmente diverso e quindi autonomo dall’altro. Ciascun dispositivo (À,B,C,D) ha infatti motore, cilindri e cassa follante propri e solo nel descritto funzionamento continuo i motori sono sincronizzati in asse elettrico, in modo in sè noto, mentre sono resi elettricamente indipendenti tra loro, quindi comandabili a velocità e per tempi diversi.
Nel caso di modeste quantità di tessuto da trattare, il trattamento ad umido avviene in modo “discontinuo” con modalità tradizionali, in cui cioè le due estremità del tessuto da trattare vengono unite tra loro mediante cucitura formando un anello, dopo che il tessuto, nella fase di caricamento, è stato fatto passare (nel dispositivo interessato) tra i cilindri (il cilindro superiore 16 viene allo scopo preventivamente sollevato da quelli inferiori a mezzo del cilindro 36) e la cassa follante 17 (la cui ciabatta mobile 17B è stata sollevata dal cilindro 30). Con l’avvio il tessuto da trattare cicla ripetutamente alla velocità voluta e per il tempo voluto (tempi, velocità e pressioni delle casse follanti 17 possono essere diversi da dispositivo a dispositivo) tra cilindri e cassa follante fino al conseguimento del risultato voluto di follatura. Poi si può passare al lavaggio del tessuto alzando la ciabatta mobile 17B, variando la velocità del tessuto ed immettendo acqua, sapone ed altri componenti come nei tradizionali lavaggi in corda.
La disposizione dell'invenzione consente pure, in certi casi, di evitare (ma solo nel trattamento “continuo”) l'uso della insaponatrice 2 e della spremitrice 4, affidandone i relativi compiti al primo (nel senso del senso del moto del tessuto) dei dispositivi, cioè al dispositivo A, prevedendo, come schematicamente mostra la fig. 5, che la soluzione saponosa venga alimentata in un tubo forato o ad ugelli 50 che la spruzza sul tessuto T prima del suo ingresso tra i cilindri 14, 15,16. La soluzione viene alimentata da una pompa 51 che pesca in una vasca esterna 52 e nella quale viene convogliata attraverso un condotto 53 la soluzione saponosa che perviene sul fondo della vasca 13 presente, come già citato, in corrispondenza dei dispositivi A,B,C,D.
Nella vasca 52 si possono prevedere mezzi noti di riscaldamento.
Nella fig. 1 i quattro dispositivi A, B,C,D costituiti dalla disposizione inventiva 11 sono previsti in una unica carcassa a struttura 13, ma nell'ambito dell'invenzione rientra la soluzione riportata in fig. 4, in cui i quattro dispositivi A’.E^C’.D’ sono disposti in carcasse o strutture autonome, costituendo cosi quattro macchine distinte, ciascuna delle quali può operare indipendentemente dalle altre (nel caso del trattamento “discontinuo”) e assieme ed in sincronismo con le altre nel caso di trattamento continuo.
Negli esempi riportati la disposizione 11 dell’invenzione comprende quattro dispositivi A,B,C,D, ma nell'ambito dell’invenzione sono da considerare rientranti soluzioni comprendenti almeno due dispositivi, quindi due o più.
Come si rileva dalla fig. 2 il gruppo di motorizzazione dei cilindri 15,16 può essere disposto a monte del cilindro 16, come è riprodotto con linea a tratto continuo sul lato destro di tale figura, oppure a valle di tale cilindro 16, come è riprodotto con linee a tratti interrotti sul lato sinistro della figura in questione e dove, per indicare parti eguali a quelle del lato destro sono stati adottati gli stessi numeri di riferimento muniti però di apice.

Claims (17)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Disposizione per il trattamento ad umido di tessuti in corda (T) comprendente almeno due dispositivi (A,B,C,D) ciascuno dei quali prevede cilindri (14, 15, 16) cooperanti movimentanti il tessuto in corda (T) ed anteposti ad una cassa follante (17) a cui il tessuto stesso viene inviato da tali cilindri, caratterizzato da! fatto che ciascuno dei dispositivi (A,B,C,D) è dotato di un proprio motore (M) a velocità variabile per la movimentazione del tessuto e tali motori (M) sono sincronizzabili tra loro in asse elettrico nel caso di trattamento continuo del tessuto in corda ed autonomi nel caso di trattamento discontinuo (ciclico) di tessuti.
  2. 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 , in cui i motori (M) sono di tipo asincrono pilotati da inverter.
  3. 3. Dispositivo secondo le rivendicazioni precedenti, in cui i motori (M) sono connessi a riduttori (20).
  4. 4. Disposizione secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui ogni dispositivo (A,B,C,D) comprende tre cilindri (14, 15, 16) cooperanti, uno superiore (16) cooperante con i due altri cilindri (14,15) ed azionato dal motore elettrico (M), uno (14) di tali altri cilindri (14,15) essendo pure esso azionato dal motore elettrico (M), mentre l’altro (15) è folle.
  5. 5. Disposizione: secondo la rivendicazione 4, in cui il cilindro folle (15) è sopportato elasticamente (25).
  6. 6. Disposizione secondo almeno una delle rivendicazioni precedenti, in cui il cilindro inferiore azionato (15) presenta scanalature anulari (26) in cui si dispongono i denti o lame (27) di un pettine (28).
  7. 7. Disposizione secondo almeno una delle rivendicazioni precedenti, in cui, rispetto al senso del moto del tessuto (T), il cilindro inferiore folle (14) è situato a monte di quello del cilindro inferiore azionato (15).
  8. 8. Disposizione secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui il cilindro superiore (16) è sopportato in modo da poter essere allontanato ed applicato ai cilindri inferiori (14,15) (attraverso il tessuto se presente) tramite un mezzo a fluido in pressione (36).
  9. 9. Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui il cilindro superiore (16) è azionato attraverso rotismi (17,18) e quello inferiore azionato (15) lo è attraverso una trasmissione a cinghia o catena (22).
  10. 10. Disposizione secondo una o più delie rivendicazioni precedenti, in cui ogni dispositivo (A’,B\C’,D’), ha una propria struttura portante (fig. 4).
  11. 11. Disposizione secondo una o più delle rivendicazioni 1-9, in cui tutti i dispositivi (A,B,C,D) sono presenti in una unica struttura portante (fig. 1 ).
  12. 12. Disposizione secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui la cassa follante (17) prevede una ciabatta mobile (17B) associata a mezzi per una sua movimentazione pulsante da e verso la ciabatta fissa (17C).
  13. 13. Disposizione secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui un dispositivo (A) è adibibile alla saponatura del tessuto prevedendo mezzi (50) per fornire la soluzione saponosa, preferibilmente riscaldata, al tessuto prima del suo ingresso tra i cilindri (14,15, 16).
  14. 14. Disposizione secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui nel trattamento continuo del tessuto, sono previsti mezzi per il passaggio del tessuto da un dispositivo all’altro.
  15. 15. Disposizione secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui nel trattamento continuo del tessuto in corda essa disposizione (11 ) è associata ad un apricorda (41 ) per portarlo in largo dopo il trattamento ad umido.
  16. 16. Disposizione secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che ad essa è associata a monte un dispositivo d’insaponatura (2).
  17. 17. Disposizione secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui dopo la follatura, sia in continuo che in discontinuo, si esegue il lavaggio del tessuto che nel caso continuo è effettuabile nel o nei dispositivi posti a valle, mentre nel caso discontinuo è effettuato nello o negli stessi dispositivi.
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