ITAR20000022A1 - Metodo di deformazione plastica con cui sono originati i mezzi di ritegno della molla nei cricchetti stampati di chiusure a pappagallo. - Google Patents

Metodo di deformazione plastica con cui sono originati i mezzi di ritegno della molla nei cricchetti stampati di chiusure a pappagallo. Download PDF

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Bruno Bigazzi
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DESCRIZIONE
L'invenzione concerne il metodo attraverso cui sono operate le deformazioni plastiche con cui sono originati i mezzi di ritegno della molla a spillo nei cricchetti stampati di chiusure a pappagallo, da porre ad una estremità di collane e bracciali ornamentali nel campo della oreficeria, argenteria e della bigiotteria in generale.
Sono conosciute chiusure a pappagallo costituite da un involucro esterno e da un elemento mobile interno, denominato cricchetto, su cui agisce l'operatore per condurlo dalla posizione chiusa alla posizione aperta, vincendo in ciò la reazione di una molla a spillo di richiamo. L'involucro esterno ed il cricchetto, prodotti per microfusione o per stampaggio, sono realizzati separatamente, quindi il secondo è corredato di molla a spillo, avvolta attorno ad una delle due sporgenze aghiformi contrapposte originanti il perno di rotazione, ed infine essi sono fra loro accoppiati. Poiché la molla a spillo è mobile sulla sporgenza aghiforme con cui è accoppiata, essa, durante il maneggio del cricchetto, può distaccarsi inavvertitamente dallo stesso, per cui la chiusura con esso realizzata risulterà non funzionante. A seguito di ciò si hanno numerose chiusure difettose. Altro svantaggio dei cricchetti realizzati nella forma sopra descritta è dovuto al fatto che la molla a spillo può ruotare attorno alla sporgenza aghiforme con cui è accoppiata, assumendo posizioni inadatte per il suo corretto accoppiamento con l'involucro esterno della chiusura. Gli inconvenienti dei cricchetti realizzati nella forma sopra descritta sono stati superati dai produttori di chiusure attraverso la realizzazione di due incavi sui singoli cricchetti, operati con uno o due "scalpelli" mediante cui sono asportati due trucioli dalla parte centrale del bordo che delimita lo spazio destinato a ricevere posizionata la molla a spillo. In tal caso i bracci della molla a spillo sono spinti entro tali incavi che li tratterranno nella corretta posizione di lavoro. Ciascun cricchetto con la relativa molla risultano in tal modo stabilmente accoppiati. La molla resta correttamente posizionata nel cricchetto durante le movimentazioni di quest'ultimo ed il maneggio ed il suo accoppiamento con l’involucro della chiusura sono resi più sicuri e meno difficoltosi. Tale metodo comporta però una lavorazione aggiuntiva sul cricchetto e la formazione di due trucioli che, se non ben distaccati dal cricchetto durante la formazione delle due scanalature, possono distaccarsi successivamente, quando la chiusura è in commercio, e provocare, con il loro distacco, un'alterazione del corretto funzionamento della chiusura medesima. Altro svantaggio considerevole, nel caso in cui la chiusura sia realizzata con metallo prezioso, è la produzione dei due trucioli che se non raccolti arrecano un danno economico all'azienda, se recuperati richiedono la loro fusione, la separazione del metallo nobile, tutto ciò comportando un costo. Allo scopo di evitare tali inconvenienti è stato realizzato un cricchetto, oggetto del brevetto n.
201.484 del 15/09/1986, nel quale le due scanalature posizionatrici vengono superate con il ricorso ad una molla conformata a sella, montata a cavallo del setto centrale del cricchetto, con i rami piegati ad avvolgere le due sporgenze aghiformi formanti Talberino e prolungati fino a raggiungere l'involucro con cui interagiscono allo scopo di spingere costantemente il cricchetto verso la posizione "chiuso". Tale soluzione si è dimostrata però svantaggiosa poiché il posizionamento della molla sul cricchetto è risultato difficoltoso e le deformazioni a cui veniva sottoposta la molla durante tale accoppiamento erano tali da provocarne sovente deformazioni permanenti, con la conseguente necessità di sostituire la molla così deformata.
Uno scopo della presente invenzione è la realizzazione di un cricchetto che presenti mezzi di ritegno della molla a spillo; altro scopo è quello che la produzione di detti mezzi non origini trucioli; altro scopo ancora è quello che detti mezzi non siano di ostacolo al posizionamento della molla a spillo sul cricchetto medesimo; altro scopo ancora è quello che detti mezzi non comportino lavorazioni separate sui singoli cricchetti per non richiederne Γ allontanamento dalla macchina in cui sono prodotti e nella quale, normalmente, sono combinati ciascuno con una molla a spillo. L'invenzione che ha consentito il raggiungimento di tali risultati si concretizza in un metodo attraverso cui sono operate le deformazioni plastiche con cui sono originati i mezzi di ritegno della molla a spillo nei cricchetti stampati, comprendente una fase con cui prima sono operate le bugnature localizzate su punti della striscia di metallo da cui é ricavato il cricchetto stampato, ubicati su tratti della sua linea di contorno in corrispondenza dei punti a cui aderirà la molla, poi da una fase di compressione con cui il metallo di dette deformazioni o bugnature è spinto a sporgere dal contorno del cricchetto fino a formare denti sporgenti nelle posizioni adatte a svolgere la funzione di ritegno della molla a spillo che verrà combinata con siffatto cricchetto. Il metodo in oggetto risulta particolarmente vantaggioso poiché consente di realizzare due o più denti di ritegno della molla a spillo attraverso operazioni di deformazione plastica del metallo, con una prima fase eseguita sul primo sbozzo del cricchetto, senza così originare deformazioni non controllate del profilo dello stesso, ed ima fase di schiacciamento successiva, eseguita nel medesimo stampo, mediante cui é operata una deformazione localizzata di dette bugnature che sono state realizzate nei punti desiderati. Altro vantaggio è dovuto al fatto che i denti di ritegno, realizzati con lo schiacciamento di dette bugnature, sono ottenuti senza sensibili aumenti della complessità dello stampo con cui il cricchetto é prodotto e senza un aumento della complessità e della successione di fasi che lo governano, attraverso le quali una striscia di metallo, con operazioni di tranciatura, punzonatura e coniatura é trasformata in una successione di cricchetti. Altro vantaggio, ancora, é dovuto al fatto che detti denti di ritegno sono realizzati nella medesima attrezzatura con cui è prodotto il cricchetto. Altro vantaggio, infine, deriva dal fatto che i denti di ritegno sono realizzati senza asportazione di trucioli, bensì con deformazione plastica localizzata del metallo. L'invenzione sarà facilmente compresa nella sua essenza seguendo la descrizione dettagliata che segue riferita ai disegni esemplificativi riprodotti nella tavola allegata, nei quali:
- la fig. 1 è la vista frontale della striscia metallica su cui lo stampo opera le tranciature, punzonature e coniature realizzanti il cricchetto, riprodotta solo con alcune "figure” della successione terminanti con il cricchetto finito;
- la fig. 2 è la vista in pianta di ima piastra con un lato tranciato e una porzione di essa inflessa o bugnata;
- la fig. 3 è la vista della piastra di fig. 2 lungo la linea di sezione AA;
- la fig. 4 è la vista in pianta della piastra di fig. 2 dopo che ha subito l'azione di schiacciamento sulla parte precedentemente inflessa o bugnata;
- la fig. 5 è la vista della piastra di fig. 4 lungo la linea di sezione BB;
- la fig. 6 è la vista frontale del cricchetto corredato di deformazioni plastiche conformate a dente, combinato con la molla a spillo e, con segno tratteggiato, con indicato l'involucro con cui il cricchetto si combina per originare la chiusura. E’ inteso che i disegni hanno solo carattere esemplificativo per facilitare la comprensione della invenzione, senza costituire per essa alcuna limitazione.
Nei disegni sono stati indicati con 1 la striscia metallica da cui è ricavato il cricchetto, con 2 la cavità realizzata per tranciatura, atta a definire, in forma di sbozzo, la parte compresa fra i rami 5 e 6 del cricchetto, con 3 e 4 sono indicate le deformazioni o bugnature emergenti lungo il contorno della cavità 2 e destinate ad originare, in una fase di lavoro successiva, i denti di ritegno 20 e 21 dei rami 22 e 23 della molla a spillo 7. I rami 5 e 6 del cricchetto sono destinati il primo 5 ad aprire e chiudere la via di ingresso alla cavità apribile di aggancio della chiusura 11, il secondo 6 destinato ad originare la leva di azionamento sporgente, premendo la quale è determinata la rotazione del cricchetto 10 e quindi l’apertura della chiusura 11. L’invenzione riguarda il metodo mediante cui sono originati i mezzi di ritegno della molla a spillo 7 nei cricchetti stampati 10 in modo tale che, questi ultimi, una volta combinati con la molla 7, possano essere maneggiati con sicurezza, senza pericolo che la molla 7 si distacchi dal cricchetto 10 o che essi cambino la loro posizione reciproca per originare, a seguito della loro combinazione con l'involucro 11, una chiusura difettosa. Tale metodo prevede prima una fase in cui sono operate le bugnature 3 e 4 localizzate in punti della striscia 1, da cui é ricavato il cricchetto stampato 10, ubicati in corrispondenza della sua linea di contorno ed in particolare in prossimità dei punti a cui aderirà la molla 7. Bugnature 3 e 4, da cui poi originare i denti sporgenti 20 e 21, poste in corrispondenza delle zone del corpo centrale del cricchetto 10 da cui dipartono i rami 5 e 6. Detti denti sporgenti 20 e 21 possono pertanto cambiare ciascuno la propria posizione, fermo restando il fatto che devono essere ubicati in corrispondenza di un tratto del bordo 27 a ridosso della impronta 15 destinata a ricevere e sostenere la molla a spillo 7. In corrispondenza di tale tratto i rami 22 e 23 della molla 7 si divaricano fra loro, quello indicato con 22 per premere sull'involucro 11 della chiusura, l'altro 23 per premere sul gancio 5 in modo da spingere costantemente il cricchetto 10 verso la posizione "chiuso". La fase di compressione con cui il metallo delle deformazioni o bugnature 3 e 4 é spinto a sporgere dal bordo 27 del cricchetto può avvenire in ima qualsiasi fase successiva alla prima sbozzatura del cricchetto e, normalmente, quando il cricchetto in costruzione è pressoché ultimato. Con la fase di compressione sono formati quindi i denti sporgenti 20 e 21 adatti a svolgere la funzione di ritegno dei rami 22 e 23 della molla a spillo 7 che verrà combinata con detto cricchetto 10. Detta fase di compressione é svolta in modo da provocare lo schiacciamento delle bugnature 3 e 4 fino a portare almeno la loro parte inferiore 25 in posizione pressoché complanare con la superficie adiacente 26 del cricchetto, come esemplificato in figura 5. A seguito del metodo descritto, il cricchetto ottenuto 10 risulta caratterizzato da due denti 20 e 21 sporgenti di ritegno, atti a trattenere i rami 22 e 23 della molla a spillo 7 in posizione "di lavoro". Il cricchetto 10 risulta quindi costituito da una base inferiore 26 pressoché piatta, una impronta 15 destinata ad alloggiare il corpo elicoidale della molla a spillo 7, un bordo 27 che delimita almeno posteriormente detta impronta 15 e che si prolunga nei due rami di chiusura e di attivazione 5 e 6, nonché almeno due denti sporgenti 20 e 21, deformazioni delle bugnature 3 e 4, orientati verso l'impronta 15, idonei a trattenere i rami 22 e 23 della molla 7 pressoché paralleli alla superficie di base della detta impronta 15, quando detta molla 7 é combinata con il cricchetto 10. La particolare forma del cricchetto e quella dei denti di ritegno 20 e 21 possono essere modificate in funzione della chiusura a pappagallo a cui il cricchetto é destinato.

Claims (6)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Metodo di deformazione plastica con cui sono originati i mezzi di ritegno della molla nei cricchetti stampati di chiusure a pappagallo, da porre ad una estremità di collane e bracciali ornamentali, caratterizzato da una fase con cui prima sono operate le bugnature (3) e (4) localizzate su punti della striscia di metallo (1) da cui è ricavato il cricchetto stampato (10), ubicati su tratti della sua linea di contorno in corrispondenza dei punti a cui aderirà la molla (7), poi da una fase di compressione con cui il metallo di dette deformazioni o bugnature (3) e (4) è spinto a sporgere dal contorno del cricchetto (10) fino a formare denti sporgenti (20) e (21) adatti a svolgere la funzione di ritegno della molla a spillo (7) che verrà combinata con siffatto cricchetto.
  2. 2) Metodo, come da riv. 1), caratterizzato dal fatto che opera due bugnature (3) e (4), da cui originare due denti sporgenti (20) e (21), poste in corrispondenza delle zone del corpo del cricchetto (10) da cui dipartono i rami (5) e (6).
  3. 3) Metodo, come da riv. 1), caratterizzato dal fatto che i due denti sporgenti (20) e (21) sono ubicati sui due rami (5) e (6), ciascuno in corrispondenza di un tratto a ridosso della impronta (15) destinata a ricevere e sostenere la molla a spillo (7).
  4. 4) Metodo, come da riv. 1), caratterizzato dal fatto che la fase di compressione è svolta in modo da provocare lo schiacciamento delle bugnature (3) e (4) fino a portare almeno la loro parte inferiore (25) pressoché complanare con la superficie (26) del cricchetto.
  5. 5) Cricchetto stampato, con mezzi di ritegno realizzati con il metodo di cui alla riv. 1), caratterizzato da due denti (20) e (21) atti a trattenere i rami (22) e (23) della molla a spillo (7) in posizione "di lavoro".
  6. 6) Cricchetto stampato, come da riv. 5), comprendente una base (26) pressoché piatta, una impronta (15) destinata ad alloggiare il corpo elicoidale della molla a spillo (7), un bordo (27) che delimita almeno posteriormente detta impronta (15) e si prolunga nei due rami di .chiusura e di attivazione (5) e (6), caratterizzato dal fatto che detto bordo (27) reca due denti sporgenti (20) e (21), deformazioni delle bugnature (3) e (4), orientati verso l'impronta (15) ed idonei a trattenere i rami (22) e (23) della molla (7) pressoché paralleli alla superficie di base della detta impronta (15) quando, detta molla (7), é combinata con il cricchetto (10).
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