ITAN990019A1 - Pannello modulare da illuminazione per cucine componibili - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

a corredo di una domanda di brevetto per invenzione industriale avente per titolo:

“PANNELLO MODULARE DA ILLUMINAZIONE PER CUCINE COMPONIBILI”.

TESTO DELLA DESCRIZIONE

La presente domanda di brevetto per invenzione industriale ha per oggetto un pannello modulare da illuminazione per cucine componibili.

Per l' arredamento degli ambienti-cucina viene adottata ormai da molto tempo una soluzione standardizzata che prevede l’adozione di basi e pensili variamente attrezzati al loro interno.

Un problema particolarmente sentito, nell’ambito delle cucine componibili così formate, è quello relativo all’ottimale illuminazione dello spazio compreso tra una fila di pensili e la sottostante fila di basi generalmente attrezzata con lavello e fornelli.

In effetti questo spazio, proprio perché sovrastato dall'anzidetta fila di pensili, ha difficoltà ad essere raggiunto non solo dalla luce solare proveniente dalle finestre, ma anche dalla luce artificiale dei lampadari appesi al soffitto.

É facile comprendere del resto quanto sia importante poter contare su di una buona illuminazione di questa particolare zona della cucina componibile in vista delle attività domestiche che spesso si debbono svolgere, quali per l’appunto la preparazione e la cottura di cibi, il lavaggio di cibi e stoviglie, ecc.

Ebbene questa esigenza finora ha portato all’adozione di soluzioni di illuminazione di varia natura, ma sostanzialmente legate a due tecnologie principali; in un primo caso si è provveduto ad fissare o incassare piccole lampade in corrispondenza della parete di fondo dei pensili, in alternativa si è pensato invece di montare piccoli punti-luce direttamente contro il tratto di parete compreso tra i pensili e le basi.

Un analogo problema si manifesta, sempre in corrispondenza della zona compresa tra pensili e basi, in presenza della necessità di disporre di prese elettriche per l' alimentazione di quei piccoli elettrodomestici - quali i frullatori, le affettatrici, le gelatiere, i ferri da stiro, gli scaldabiberon - che spesso si utilizzano in quella zona dell’ ambiente cucina.

Ebbene anche con riferimento a tale problema le soluzioni finora adottate sono state per lo più di natura estemporanea e non organicamente inserite nella struttura complessiva delle cucine componibili; nella maggior parte dei casi ci si è limitati a prevedere il fissaggio di prese “a ciabatta” contro la faccia inferiore dei pensili, vale a dire nel punto meno visibile della cucina, ma anche più difficilmente raggiungibile.

Scopo della presente invenzione è quello di esulare dalla tecnologia corrente, peraltro progredendo sensibilmente in due distinte direzioni: non solo sotto il profilo dell’efficacia dell’illuminazione, ma anche con riferimento alla qualità complessiva dell’arredamento dell’intero ambiente-cucina.

L’idea alla base della presente invenzione è' stata concepita anche in seguito alla constatazione che lo spazio tra pensili e basi di una cucina componibile ha ormai un’altezza standard, rispettata comunemente da tutti i fabbricanti e da tutti i montatori di questi particolari arredi.

In pratica si è pensato di creare un particolare pannello da illuminazione - dotato cioè di una rispettiva lampada - avente altezza esattamente pari a quella dell’anzidetto spazio compreso tra pensili e basi in tutte le cucine componibili.

Ebbene in questa prospettiva è previsto che una serie di tali pannelli luminosi, posti a fianco a fianco nel numero più adeguato in funzione della lunghezza di ogni specifica cucina, venga montata sul fronte del tratto di parete compreso tra i pensili e le basi, sì da tamponarlo completamente e addirittura nasconderlo alla vista.

In questo senso è come dire che si realizza, tra pensili e basi, un vero e proprio tratto di parete luminosa che peraltro ha la possibilità di essere accesa o spenta contemporaneamente oppure pannello per pannello, in funzione delle specifiche necessità.

Grazie a questa innovativa tecnologia si ottiene, come anticipato, una corretta e diffusa illuminazione di tutto lo spazio compreso tra pensili e basi, mentre, al tempo stesso, l’impiego di tali pannelli da illuminazione costituisce, rispetto alle soluzioni di arredamento convenzionali, un apprezzabile elemento di novità capace di aumentare la pulizia di forme di un intero ambiente cucina e di conferire allo stesso un’immagine tecnologicamente molto evoluta e sofisticata, secondo quanto richiesto sempre più frequentemente dal pubblico dei consumatori.

Come sarà chiarito in seguito, l’adozione di tali pannelli luminosi permette agli utenti di avere a disposizione delle prese di corrente dislocate in posizioni facilmente raggiungibili e secondo ima configurazione esteticamente apprezzabile anch’essa caratterizzata da una grande pulizia di linee.

Per maggiore chiarezza esplicativa la descrizione del trovato prosegue con riferimento alla tavola di disegno allegata, avente solo valore illustrativo e non certo limitativo, in cui

- la figura 1 mostra, con una rappresentazione assonometrica, due esemplari del pannello luminoso secondo il trovato in procinto di essere collegati fianco a fianco;

- la figura 2 mostra, con una rappresentazione assonometrica schematica, una cucina componibile attrezzata con una serie di pannelli luminosi del tipo secondo il trovato.

Con riferimento alla tavola allegata, il pannello secondo il trovato (1) consiste in un telaio scatolato di pianta quadrata o rettangolare (1a) tamponato frontalmente da una cornice frontale (1b) capace di assicurare il fissaggio di un conforme tratto di materiale plastico trasparente o di vetro (1e) fungente da plafoniera.

Al suo interno il pannello in questione (1) contiene naturalmente gli opportuni contatti elettrici per il montaggio e l’alimentazione di una lampada, mentre sul fronte, in corrispondenza di uno dei tratti ascendenti dell’anzidetta cornice (1b), è previsto l’interruttore (2) per l’accensione della lampada medesima, nonché una o più spine (3), alimentate dalla corrente di rete, cui possono essere collegati i piccoli elettrodomestici che si usano normalmente in cucina.

In corrispondenza di ognuno dei due fianchi laterali dell’anzidetta cornice (1b) è invece previsto un foro capace di alloggiare esattamente a scomparsa (per meglio dire a filo con il rispettivo fianco della cornice che lo ospita) un particolare connettore elettrico femmina ad innesto (5), di tipo già noto in commercio; essendo previsto, nel momento in cui due pannelli (1) secondo il trovato siano attestati fianco contro fianco, che i connettori (5) dell’uno e dell’altro siano poi collegati, senza spazi intermedi, tramite un opportuno giunto maschio a scomparsa (6), anch’esso di tipo noto.

In questo modo, insomma, si realizza il collegamento in serie degli anzidetti pannelli luminosi (1), per cui sarà sufficiente collegare alla corrente di rete un solo pannello, il quale poi -grazie all’ anzidetto collegamento elettrico - sarà in grado di assicurare l’alimentazione a tutti gli altri pannelli della serie.

Per impedire che sui fianchi liberi del primo e dell’ultimo pannello (1) di una serie continua, del tipo di quella mostrata in figura 2, rimangano in vista gli anzidetti fori di alloggiamento dei connettori femmina (5), è prevista l’adozione di opportuni coperchietti a pressione (7) capaci di restituire continuità superficiale ai fianchi delle rispettive comici (1b).

Claims (1)

1. RIVENDICAZIONI 1) Pannello modulare da illuminazione, caratterizzato per il fatto di essere costituito da un telaio scatolato di pianta quadrata o rettangolare (1a) tamponato frontalmente da una cornice (1b) atta ad assicurare il fissaggio di un conforme tratto di materiale plastico trasparente o di vetro (1e), fungente da plafoniera; essendo previsto che l’ anzidetto telaio portante (1a) ospiti gli opportuni contatti elettrici per il montaggio e l’alimentazione di una lampada, mentre in corrispondenza dell’anzidetta cornice frontale (1b) sono montati rinterruttore (2) per l’accensione della lampada medesima, nonché una o più spine (3), alimentate dalla corrente di rete; essendo prevista ancora, in corrispondenza di ognuno dei fianchi laterali della medesima cornice (1b), la presenza di un foro capace di alloggiare esattamente un particolare connettore elettrico femmina ad innesto (5) accoppiabile con un relativo giunto maschio a scomparsa (6); essendo prevista ancora l’adozione di opportuni coperchietti di finitura (7) atti a tamponare esattamente, in condizioni di mancato impiego, gli anzidetti fori ottenuti sui fianchi della cornice (1b) per l' alloggiamento delle anzidette prese (5).