ITAN20120125A1 - Vaso di espansione per apparecchi termosanitari - Google Patents

Description

D E S C R I Z I O N E

“VASO DI ESPANSIONE PER APPARECCHI TERMOSANITARI”

DESCRIZIONE DELL’INVENZIONE

Forma oggetto del presente trovato un innovativo vaso di espansione per apparecchi termosanitari in grado di integrare molteplici funzioni.

L’invenzione si inserisce, pertanto, nel settore degli apparecchi di riscaldamento a gas e più precisamente in quello delle caldaie murali a gas.

Come noto, le caldaie vengono generalmente fissate a parete tramite un telaio sulla cui parte posteriore, vale a dire quella che volge verso la parete di installazione, è fissato il vaso di espansione e sulla cui parte anteriore trovano posizione gli altri componenti della caldaia, quali la camera di combustione, il bruciatore, lo scambiatore, il gruppo idraulico, la centralina elettronica ecc..

Disporre correttamente i suddetti componenti di una caldaia sul relativo telaio richiede numerose e laboriose operazioni di montaggio ed assemblaggio che necessitano di personale qualificato ed esperto ed allungano eccessivamente i tempi ed i costi di produzione.

Tale disposizione, inoltre, compromette gravemente Γ accessibilità al vaso di espansione, ad es. in caso di sua manutenzione, risultando sostanzialmente “nascosto” dietro gli altri componenti della caldaia.

Sulle caratteristiche e modalità di funzionamento di tale componente non è necessario dilungarsi a lungo essendo ben note all’esperto del ramo; in tale sede è sufficiente ricordare che un vaso di espansione, atto a limitare le variazioni di pressione del circuito idraulico dell'impianto evitando pericolosi sbalzi e colpi d’ariete (altrimenti assorbite dalle condutture), è costituito da due semigusci saldati tra loro ed al cui interno possono individuarsi due camere dal volume variabile: una contenente il fluido del circuito e l’altra contenente aria o un altro gas comprimibile.

Generalmente, tab camere sono individuate e definite per mezzo di una membrana elastica o diaframma (in questo caso il vaso d’espansione sarà detto a diaframma) suscettibile di reagire alle variazioni di pressione dell’impianto modificando di conseguenza il volume delle suddette camere.

Altrettanto conosciuti sono i vasi di espansione “senza diaframma” a pressione atmosferica, nei quali si intrappola (a pressione atmosferica, appunto) un cuscino d’aria che, comprimendosi compensa la dilatazione dell’acqua del circuito idraulico avvenuta a seguito dell’aumento di temperatura del fluido in esso circolante.

Al fine di minimizzare le dimensioni e gli ingombri della caldaia in cui saranno installati, sono sempre più impiegati vasi di espansione piatti in sostituzione di quelli più “tradizionali” ottenuti dall’ accoppiamento di due semigusci bombati.

E’, inoltre, sempre più sentita da parte dei Produttori l’esigenza di fornire prodotti dall’elevata efficienza e contenuto tecnologico pur contenendo e/o riducendo i costi di produzione (e quindi del prodotto finale) e di gestione.

Per questi motivi, nel corso degli ultimi anni sono nati nuovi metodi di progettazione pensati al fine di migliorare la qualità e ridurre i costi ed i tempi di realizzazione di un progetto. Tramite un approccio DFA (“Design For Assembly”) si cerca di diminuire costi e tempi di produzione riducendo i costi di assemblaggio, ad esempio limitando il numero di componenti che devono essere assemblati, minimizzando il loro costo ed assicurando che siano di facile montaggio ed installazione.

Scopo del presente trovato è quello di eliminare almeno una parte dei problemi sopra esposti sfruttando un vaso di espansione in grado di integrare, alla sua normale utilità, molteplici funzioni e componenti di una caldaia per il riscaldamento d’ambiente e/o produzione di acqua calda sanitaria.

Ulteriore scopo della presente invenzione è quello di fornire un vaso di espansione per apparecchi termosanitari che sia di economica fabbricazione, di semplice fattura ma con una resistenza meccanica idonea a tali molteplici funzioni aggiuntive.

Ulteriore scopo del presente trovato è quello di fornire una caldaia per il riscaldamento d’ambiente e/o produzione di acqua calda sanitaria progettata in accordo all’approccio DFA (“Design For Assembly”) e dai ridotti ingombri.

Questi ed altri scopi, che risulteranno chiari in seguito, si conseguono con un vaso di espansione 1 conforme al dettato della rivendicazione 1.

Altri scopi possono essere inoltre ottenuti mediante le caratteristiche supplementari delle rivendicazioni dipendenti.

Ulteriori caratteristiche del presente trovato risulteranno meglio evidenziate dalla seguente descrizione di alcune preferite forme di realizzazione, conformi alle rivendicazioni brevettuali e illustrate, a puro titolo esemplificativo e non limitativo, nelle allegate tavole di disegno, in cui:

le figg. la, lb, le mostrano, rispettivamente, frontalmente e secondo le sezioni D-D ed E-E una prima variante del vaso di espansione secondo l’invenzione.

le figg. 2a, 2b, 2c mostrano rispettivamente una vista laterale, una vista assonometrica frontale ed una posteriore del vaso di espansione delle figg. la- le;

le figg. 3a, 3b, 3c mostrano, rispettivamente, frontalmente e secondo le sezioni A- A, B-B e C-C una seconda variante del vaso di espansione secondo l’invenzione;

le figg. 4a, 4b, 4c mostrano rispettivamente, una vista laterale, una vista assonometrica frontale ed una posteriore del vaso di espansione delle figg. 3a-3c;

- le figg. 5a e 5b mostrano, rispettivamente, in una vista laterale ed una assonometrica il vaso di espansione, secondo la prima variante dell’invenzione, installato sul corpo caldaia;

le figg. 6a e 6b mostrano, rispettivamente, in una vista laterale ed una assonometrica il vaso di espansione, in accordo alla seconda variante dell’ invenzione, installato sul corpo caldaia.

Si descrivono ora le caratteristiche del trovato, avvalendosi dei riferimenti contenuti nelle figure. Si precisa che le suddette figure, pur se schematiche, riproducono i componenti del dispositivo secondo proporzioni tra le loro dimensioni ed orientamenti spaziali che sono compatibili con una possibile forma esecutiva che è tra quelle preferite. Si precisa, inoltre, che qualsiasi termine dimensionale e spaziale (quale “inferiore”, “superiore”, “interno”, “esterno”, “frontale”, “posteriore” e simili) si riferisce alla posizione secondo cui il vaso di espansione ed i suoi componenti sono visti quando in configurazione operativa.

Con riferimento alle figg. da la a 6b, con 1 è quindi indicato, secondo più varianti, il vaso di espansione oggetto dell 'invenzione realizzato dall’ accoppiamento per saldatura (ad es., a vibrazione) o tecniche equivalenti di due semigusci anteriore 11 e posteriore 12, detti semigusci 11, 12 essendo ottenuti preferibilmente per stampaggio di materie plastiche (nulla vieta, ovviamente, realizzare semigusci in materiale metallico).

Sebbene rappresentato nelle figg. allegate come un vaso di espansione “piatto”, nulla vieta che esso possa essere di tipo “tradizionale”, ovvero costituito da due semigusci più o meno bombati, anche se questa non risulterebbe la soluzione ottimale per gli scopi dell’ invenzione.

In questa relazione, per “piatto” è da intendersi un corpo (ad es., un vaso di espansione 1) avente uno spessore S di valore compreso tra 1/8 ed 1/4 della sua altezza H, preferibilmente pari ad 1/6 di H.

Senza alcun intento limitativo, il vaso di espansione 1 mostrato è del tipo “senza diaframma a pressione atmosferica”, fermo restando la possibilità di prevedere, per gli intenti del trovato, noti vasi di espansione a membrana. Nel corso della descrizione, pertanto, il “vaso di espansione” può intendersi sia provvisto che privo di detta membrana.

In entrambi i casi, il vaso di espansione 1 è comunque opportunamente concepito affinché il fluido del circuito idrico (da qui in poi detto “termovettore”), sostanzialmente incomprimibile, sia localizzato e contenuto nella sua parte inferiore e che il fluido comprimibile, ad es. un gas o l’aria (da qui in avanti indifferentemente “gas”), sia confinato nella parte superiore del vaso 1. 1 due volumi di fluido termovettore e di gas, come noto, saranno soggetti a reciproche e complementari modificazioni adeguandosi alle variazioni di pressione nel circuito idrico (che sarà pertanto protetto dai pericolosi sbalzi di pressione e colpi d’ariete).

Nelle figg. allegate, con il riferimento 14 è quindi indicato la connessione del vaso di espansione 1 al circuito idrico (non mostrato).

Ancora più in particolare e secondo una configurazione preferita dell’invenzione, il vaso di espansione 1 è rappresentato comprendente tre camere di espansione 13 (si veda, ad es., la fig. la e/o la fig. 3a) comunicanti tra loro in corrispondenza della parte inferiore occupata dal fluido termovettore ed eventualmente anche in corrispondenza di quella superiore per il gas.

A tale scopo possono essere previsti tra una camera di espansione 13 e l’altra rispettivi condotti di compensazione 15a e 15b così da garantire in esse lo stesso livello del fluido termovettore o, equivalentemente, lo stesso volume di gas.

Sebbene la configurazione di vaso di espansione 1 a tre camere di espansione 13 sia la preferita in termini di rigidezza, per gli scopi della presente invenzione, che saranno più chiari solo più avanti, è altresì pensabile l’impiego di un vaso di espansione con un numero inferiore di camere di espansione 13 (ad es., con un'unica camera di espansione) od anche superiore (ad es., > di 3).

Per completezza descrittiva, è utile precisare come il vaso di espansione 1 possa comprendere un bocchettone di ispezione 10 (si veda ad es., la fig. 3a) attraverso il quale condurre operazioni di svuotamento e/o manutenzione.

Secondo un primo importante ed innovativo aspetto dell’invenzione, il vaso di espansione 1, in particolare il suo semiguscio posteriore 12, è atto a fungere da schienale posteriore della caldaia 2 come mostrato nelle figg. 5a-5b e 6a-6b. Il vaso di espansione 1 ha, cioè, anche funzione strutturale contribuendo a definire il corpo (o chassis) di una caldaia 2.

A tale scopo, il vaso di espansione 1 comprende sui suoi fianchi laterali, superiore ed inferiore mezzi d’incastro (ad es., di tipo elastico o per accoppiamento di forma) all’involucro della caldaia 2 mentre la faccia esterna 121 del suo semiguscio posteriore 12 prevede mezzi di fissaggio 17 a parete e/o su pallet per la sua movimentazione e trasporto.

Come più chiaramente mostrato nelle figg. 2c o 4c, detti mezzi di fissaggio 17 possono consistere in uno o più aggetti asolati 17 suscettibili di impegnarsi su corrispondenti tirafondi (o dispositivi equivalenti) murati sulla parete di installazione della caldaia 2 e/o su ganci di detti pallet.

Secondo l’invenzione, oltre a fungere da schienale per la caldaia 2, il vaso di espansione 1 serve anche da supporto per quegli elementi e componenti della caldaia 2 attualmente vincolati, come noto, ad un telaio interno, in particolare da supporto per il gruppo combustione 3 comprendente almeno il gruppo bruciatore 3 1 ed il relativo scambiatore di calore 32.

Per tale fine, sulla faccia esterna 111 del semiguscio anteriore 11 del vaso d’espansione 1 sono previsti idonei mezzi di supporto 19 per detto gruppo di combustione 3 in grado di realizzare un collegamento rigido con esso e di sopportarne il peso.

A titolo puramente esemplificativo e senza alcun intento limitativo, detti mezzi di supporto 19 possono consistere in almeno una coppia di staffe di fissaggio 19 (o mezzi equivalenti) disposte simmetricamente rispetto all’asse verticale X-X del vaso di espansione 1 così da assicurare rottimale bilanciamento e distribuzione del peso del gruppo di combustione 3 sul vaso d’espansione 1.

Secondo una ulteriore forma preferita dell’invenzione, il vaso di espansione 1 è concepito in modo da integrare un sistema di scarico 30 dei prodotti di combustione (fumi e condensa prodotta a seguito del loro raffreddamento), in particolare:

- un camino di scarico 33 dei fumi di combustione che hanno attraversato, raffreddandosi, lo scambiatore di calore 32

- ed, eventualmente, il relativo scarico di condensa 34.

Come mostrato nelle figg. 3a-3d e/o 6a-6b, sulla faccia esterna 111 del semiguscio 11 del vaso di espansione 1 è pertanto integrato ed addossato un condotto 332, verticale, di scarico dei fumi comunicante e raccordato inferiormente (secondo il verso F di percorrenza dei fumi) ad un plenum 331 di raccolta e superiormente ad un convogliatore 333 per il suo collegamento alla canna fumaria (non mostrata).

Detto condotto di scarico fumi 332, a sezione rettangolare e sostanzialmente piatto, è individuato dalle sue pareti esterne 330 e da un dorso 336 coincidente con almeno una porzione di detta faccia esterna 111.

Il plenum 331 è invece preferibilmente ricavato internamente ad una mensola 334, aggettante dalla medesima faccia 111 del vaso di espansione 1 e provvista di un manicotto 335 per l’innesto della sezione di scarico dello scambiatore di calore 32.

Per quanto riguarda il dispositivo di scarico condensa 34, esso comprende preferibilmente un sifone 340 (v. fig. 3a), addossato contro la faccia esterna 111 del vaso di espansione 1 e sviluppantesi, verso il basso in direzione opposta a quella del condotto di scarico fumi 332.

Detto sifone 340 è collegato superiormente ad un canale di raccolta 341 ricavato nella medesima mensola 335 sopra descritta ed inferiormente ad un manicotto di spurgo 342 (v. fig. 4a e/o 6a).

Preferibilmente, detti condotto 332, plenum 331 e convogliatore 333 del camino di scarico fumi 33 e detto sifone 340 sono un unico corpo realizzato per stampaggio (preferibilmente di materiale plastico ma nulla impedisce, alternativamente, l’uso di materiale metallico), ed in seguito vincolato inamovibilmente (ad es., per saldatura) alla faccia 111 del vaso di espansione.

Nel caso esemplificativo ma non limitativo delle figg. allegate di un vaso di espansione 1 comprendente tre camere di espansione 13, il sistema 30 di scarico dei prodotti di combustione è vincolato, per ragioni di bilanciamento dei pesi ed ottimizzazione degli ingombri, sulla porzione della faccia 111 di detto vaso 1 corrispondente alla camera di espansione 13 centrale; la superficie esterna di detta camera di espansione 13 centrale funge, pertanto, sia da dorso 336 del condotto di scarico fumi 332 sia da una delle pareti del sifone 340 per la condensa.

E’ chiaro che numerose varianti del trovato sopra descritto sono possibili all’uomo del ramo, senza per questo uscire dagli ambiti di novità insiti nell’idea inventiva, così come è chiaro che nella pratica attuazione dell’invenzione i vari componenti in precedenza descritti potranno essere sostituiti da elementi tecnicamente equivalenti. Nulla vieta ad esempio, di prevedere un vaso di espansione 1 “semplificato” ovvero non integrante il sistema di scarico 30 dei prodotti di combustione.

Secondo tale variante, rappresentata nelle figg. la-2c e/o 5a-5b, il camino 33 di scarico fumi, di profilo ed andamento simile a quelle finora descritto, è un componente indipendente dal vaso di espansione 1 vincolato, in modo noto, al gruppo combustione 3 in modo che il condotto di scarico 332, consistente in un corpo scatolare chiuso da un dorso 337, risulti addossato alla sua faccia opposta a quella di fissaggio al vaso 1 medesimo.

Secondo tale variante “semplificata”, il dispositivo di scarico condensa 34 è un semplice tronco di tubazione 34 posto a valle dello scambiatore di calore 32, lungo il percorso F di scarico dei fumi (v. fig. 5a).

E’ ovvio come il vaso di espansione 1 dell’ invenzione, in ognuna delle sue varianti, debba prevedere, preferibilmente sulla sua faccia esterna del semiguscio posteriore 12, una pluralità di nervature di rinforzo 18 che conferiscono quella rigidezza strutturale necessaria per sopportare il peso dei componenti che regge.

Inoltre, nulla vieta, specie nel caso in cui il vaso d’espansione 1 dovesse essere realizzato in un materiale plastico con un buon grado di trasparenza, la possibilità di prevedere sulla sua faccia anteriore 111 (ad es., sulla superficie anteriore esterna di almeno una camera di espansione 13) una scala graduata (ad es., 0 bar, 0.4 bar ... 3 bar) che consenta una diagnostica del livello di pressione all’intemo del circuito idrico senza l’ausilio di dispositivi esterni, quali manometri o pressostati digitali).

Il vaso di espansione 1 così come fin qui descritto (anche nella versione in materiale plastico) si presta ad essere impiegato preferibilmente in caldaie a condensazione in accordo alle temperature che vi si sviluppano e trovano sebbene nulla vieti la possibilità di adattarlo, ad es. tramite opportuni accorgimenti all’uso in caldaie di tipo “tradizionale”. A titolo puramente esemplificativo e senza intenti limitativi, detti accorgimenti possono consistere in opportune protezioni schermanti il calore emesso dal gruppo di combustione 3 e/o dai fumi da esso generati specie nel caso di vasi di espansione 1 in materiale plastico o nel realizzare detto vaso 1 (al pari del sistema di scarico 30 dei prodotti della combustione ad esso integrato) in materiale metallico, ad es. in acciaio.

E’ chiaro, in conclusione, come con un vaso di espansione 1 secondo l’invenzione si raggiungano gli scopi prefissati, in particolare la possibilità di integrare in un unico elemento molteplici funzioni e più componenti caratteristici di una caldaia per il riscaldamento d’ambiente e/o per la produzione di acqua calda sanitaria. Come visto, infatti, il vaso di espansione 1 dell’invenzione assolve a tutte le funzioni ora garantite dal telaio su cui sono normalmente montati i vari componenti della caldaia (gruppo combustione, camino di scarico fumi ...) fungendo, al contempo, da elemento strutturale, ovvero da schienale posteriore di chiusura e di appensione a parete del corpo caldaia. Di conseguenza, si riesce ad ottenere una caldaia con un minor numero di pezzi da assemblare (si pensi, ad es., alla non necessità di impiegare un telaio per l’assemblaggio del vaso di espansione e del gruppo di combustione), con un processo produttivo e di montaggio più rapido ed economico nonché la possibilità di realizzare apparecchi termosanitari dai costi più contenuti e dalle dimensioni compatte.

Claims (1)

1. RIVENDICAZIONI Riv 1. Vaso di espansione (1) per una caldaia (2) per il riscaldamento d’ambiente e/o per la produzione di acqua calda sanitaria, comprendente un semiguscio anteriore (11) ed un semiguscio posteriore (12) vincolati tra loro a formare almeno una camera di espansione (13) interna collegata ad un circuito idrico caratterizzato dal fatto che - sulla faccia esterna (121) di detto semiguscio posteriore (12) sono previsti mezzi di fissaggio a parete (17) e/o su pallet - sulla faccia esterna (111) di detto semiguscio anteriore (11) sono previsti mezzi di supporto (19) per uno o più componenti (3; 31, 32, 33) di detta caldaia (2), detto semiguscio posteriore (12) fungendo da schienale posteriore per detta caldaia (2) mentre detto semiguscio anteriore (11) supportando almeno il gruppo di combustione (3) di detta caldaia (2). Riv 2. Vaso di espansione (1) secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto di comprendere, integrato, su almeno una porzione della faccia esterna (111) di detto semiguscio anteriore (11) un sistema di scarico (30; 33, 34) dei prodotti di combustione. Riv 3. Vaso di espansione (1) secondo la precedente rivendicazione caratterizzato dal fatto che detto sistema di scarico (30; 33, 34) dei prodotti di combustione comprende il camino di scarico (33) dei fumi di combustione. Riv 4. Vaso di espansione (1) secondo la rivendicazione 2 caratterizzato dal fatto che detto sistema di scarico (30; 33, 34) dei prodotti di combustione comprende il dispositivo di scarico condensa (34) generata dal raffreddamento di detti fumi di combustione. Riv 5. Vaso di espansione (1) secondo la rivendicazione 2 caratterizzato dal fatto che detto sistema di scarico (30; 33, 34) dei prodotti di combustione comprende il camino di scarico (33) dei fumi di combustione ed il dispositivo di scarico (34) condensa. Riv 6. Vaso di espansione (1) secondo la rivendicazione precedente caratterizzato dal fatto che detto sistema di scarico fumi (33) e detto dispositivo di scarico condensa (34) costituiscono un unico corpo vincolato a detta faccia esterna (111) di detto semiguscio anteriore (11). Riv 7. Vaso di espansione (1) secondo la rivendicazione 3 o 5 caratterizzato dal fatto che detto sistema di scarico fumi (33) comprende, secondo il verso (F) di percorrenza di detti fumi: - inferiormente, un plenum (331) di raccolta di detti fumi - un condotto verticale di scarico (332) di detti fumi di combustione addossato a detta faccia esterna (111) di detto semiguscio anteriore (11) e raccordato inferiormente a detto plenum (331) - superiormente, un convogliatore (333) di collegamento ad una canna fumaria. Riv 8. Vaso di espansione (1) secondo la rivendicazione precedente caratterizzato dal fatto che detto condotto di scarico fumi (332), a sezione rettangolare e sostanzialmente piatto, è individuato dalle sue pareti esterne (330) e da un dorso (336) coincidente con almeno detta una porzione della faccia esterna (111) di detto semiguscio anteriore (11). Riv 9. Vaso di espansione (1) secondo la rivendicazione 7 caratterizzato dal fatto che detto plenum (31) è ricavato internamente ad una mensola (334) aggettante da detta faccia esterna (111) di detto semiguscio anteriore (11) di detto vaso di espansione (1), detta mensola (334) comprendendo ulteriormente un manicotto (335) per l’innesto della sezione di scarico per lo scambiatore di calore (32) del detto gruppo di combustione (3). Riv 10. Vaso di espansione (1) secondo la rivendicazione 4 o 5 caratterizzato dal fatto che detto dispositivo di scarico condensa (34) è un sifone (340) addossato a detta faccia esterna (111) di detto semiguscio anteriore (11), detto sifone (34): - essendo collegato superiormente ad un canale di raccolta (341) per detta condensa ed inferiormente ad un manicotto di spurgo (342) - sviluppandosi ed estendendosi su detta faccia esterna (111) verso il basso in direzione opposta a quella del detto condotto di scarico fumi (332). Riv 11. Vaso di espansione (1) secondo la rivendicazione precedente caratterizzato dal fatto che detta camera di raccolta condensa (341) è ricavata internamente a detta mensola (334). Riv 12. Vaso di espansione (1) secondo qualsiasi rivendicazione precedente caratterizzato dal fatto che i detti mezzi di fissaggio (17) a parete e/o su pallet consistono in uno o più aggetti asolati (17) suscettibili di impegnarsi su tirafondi o mezzi simili murati sulla parete di installazione e/o su ganci di detti pallet. Riv 13. Vaso di espansione (1) secondo qualsiasi rivendicazione precedente caratterizzato dal fatto che i detti mezzi di supporto (19) per uno o più componenti di detta caldaia (2) consistono in almeno una coppia di staffe (19), dette staffe (19) essendo disposte simmetricamente rispetto all’asse verticale X-X di detto vaso di espansione. Riv 14. Vaso di espansione (1) secondo qualsiasi rivendicazione precedente caratterizzato dal fatto che sulla faccia esterna (121) di detto semiguscio posteriore (12) sono ricavate una pluralità di nervature (18) di rinforzo. Riv 15. Vaso di espansione (1) secondo qualsiasi rivendicazione precedente caratterizzato dal fatto che sulla faccia esterna (111) di detto semiguscio anteriore (11) è prevista una scala graduata di pressioni, detta scala consentendo una diagnostica del livello di pressione aH’intemo del detto circuito idrico senza l’ausili di dispositivi esterni. Riv 16. Vaso di espansione (1) secondo qualsiasi rivendicazione precedente caratterizzato dal fatto di essere sostanzialmente piatto. Riv 17. Vaso di espansione (1) secondo qualsiasi rivendicazione precedente caratterizzato dal fatto che che detta almeno una camera di espansione (13) consiste in tre camere di espansione (13) comunicanti tra loro almeno in corrispondenza della loro parte inferiore occupata dal fluido termovettore del detto circuito idrico. Riv 18. Vaso di espansione (1) secondo la precedente rivendicazione caratterizzato dal fatto che la detta almeno una porzione della faccia esterna (111) di detto semiguscio anteriore (11) su cui sono ricavati ed addossati detto camino di scarico fumi (33) e scarico condensa (34) è la superficie esterna della camera di espansione (13) centrale, detta superficie costituendo sia il dorso (336) del detto condotto di scarico fumi (332) sia una delle pareti del detto sifone (340) di scarico condensa. Riv 19. Vaso di espansione (1) secondo qualsiasi rivendicazione precedente caratterizzato dal fatto che detti camino di scarico fumi (33) e condensa (34) sono vincolati su detta almeno una porzione della faccia esterna (11 1) di detto semiguscio anteriore (11) per saldatura. Riv 20. Vaso di espansione (1) secondo qualsiasi rivendicazione precedente caratterizzato dal fatto di essere ottenuto per stampaggio di materia plastica al pari di detti camino di scarico fumi (33) e condensa (34), detto vaso di espansione (1) essendo suscettibile di essere installato preferibilmente su caldaie (2) a condensazione. Riv 21. Caldaia (2) per il riscaldamento d’ambiente e/o per la produzione di acqua calda sanitaria caratterizzata dal fatto di comprendere un vaso di espansione (1) in accordo alle rivendicazioni da 1 a 20, detto vaso di espansione (1) fungendo: - da schienale posteriore di detta caldaia (2) - da supporto e sostegno per almeno il gruppo di combustione (3) di detta caldaia. Riv 22. Caldaia (2) secondo la rivendicazione precedente caratterizzato dal fatto che detto vaso di espansione (1) comprende integrato anche il sistema di scarico (30; 33, 34) dei prodotti di combustione Riv 23. Caldaia (2) secondo la rivendicazione precedente caratterizzato dal fatto di essere una caldaia a condensazione.