ITAN20110062A1 - Metodo per la realizzazione di strutture edili complesse ed apparato per l'implementazione di tale metodo - Google Patents

Metodo per la realizzazione di strutture edili complesse ed apparato per l'implementazione di tale metodo Download PDF

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Description

“Metodo per la realizzazione di strutture edili complesse ed apparato per l ’ implementazione di tale metodo†,
TESTO DELLA DESCRIZIONE
La presente invenzione riguarda un metodo per la realizzazione di strutture edili complesse, nonché un apparato in grado diimplementare talemetodo.
Attualmente le tecniche di costruzione prevedono l’impiego di casseforme e/o casseri per realizzare pareti piane, concave o convesse; inoltre, la realizzazione delle aperture nelperimetro della costruzione,qualiporte finestre e simili,viene ottenuta utilizzando degliopportunitelai.In particolare nelcaso dipareticoncave e/o convesse o pareti comprendenti archi, le lavorazioni risultano complesse e molto dispendiose in termini di tempo e di costi per casseformee/o casseriaperdere.
Inoltre, la realizzazione nelle pareti di canali per l’inserimento delle linee elettriche o delle condutture di acqua o gas viene normalmente effettuata successivamente con apposite macchine, se non addirittura manualmente.
Scopo primario della presente invenzione à ̈ quello di fornire un metodo di costruzione per strutture edili con tempi di lavoro ridotti rispetto alle attuali tecnologie e metodologie impiegate, e che permette la realizzazione di strutture edili con caratteristiche architettoniche complesse.
Ulteriore scopo della presente invenzione à ̈ un metodo per la realizzazione di pareti piane e/o concave e/o convesse senza l’ ausilio di casseforme e/o casseri in tempi rapidi e con una richiesta di manodopera ridotta.
Inoltre il metodo secondo la presente invenzione deve prevedere la possibilità di realizzare pareti complete di canalette orizzontali e verticali per il passaggio, ad esempio, dell’impianto elettrico e/o idraulico, di archi e di aperture per porte e/o finestre appoggiando un architrave sopra detta apertura prima di depositare gli strati successivi di materiale da costruzione.
Un altro scopo dell’invenzione à ̈ un apparato che possa implementare il metodo, e che possa permettere di realizzare strutture edili, anche complesse, senza che vengano utilizzate casseforme o casseri di difficile e dispendiosa realizzazione.
Vantaggiosamente, tale apparato potrebbe essere a controllo elettronico, e quindi un ulteriore scopo dell’invenzione à ̈ il programma che consente di controllare tale apparato secondo un metodo operativo opportuno.
Oggetto della presente invenzione à ̈ pertanto metodo per la realizzazione di strutture edili che prevede le seguenti fasi di lavoro:
a) determinazione dei punti di riferimento sul perimetro della struttura edile da costruire;
b) deposizione, lungo una direzione parallela al detto perimetro, e secondo un verso dato, di un primo strato sostanzialmente continuo di materiale da costruzione, detto strato di materiale da costruzione avendo uno spessore, una larghezza ed una consistenza opportuni;
c) sovrapposizione di un dato numero di ulteriori strati di materiale da costruzione, fino ad ottenere la quota di altezza desiderata per la struttura edile in costruzione, la deposizione di ciascuno degli ulteriori strati essendo eseguita secondo quanto in precedenza descritto al punto b).
Un’ altro oggetto della presente invenzione à ̈ un apparato per la realizzazione di strutture edili, comprendente un telaio di base, formato su di un piano orizzontale, mobile sostanzialmente parallelo ad esso, e provvisto di mezzi di movimentazione; un organo di supporto disposto su detto telaio di base, mobile lungo un asse perpendicolare al piano di detto telaio di base, e lungo una direzione perpendicolare al detto asse e parallela al piano di detto telaio di base; un organo di erogazione del materiale da costruzione, disposto su detto organo di supporto e provvisto di mezzi di alimentazione del materiale da costruzione, e di almeno una bocca di erogazione del materiale da costruzione.
Vantaggiosamente, detti mezzi di movimentazione del telaio di supporto, detto organo di supporto e detto organo di erogazione sono collegati ad una unità centrale di controllo.
Queste ed altre caratteristiche dell’invenzione, e i vantaggi che ne derivano, appariranno evidenti nella seguente descrizione dettagliata di una sua forma di realizzazione preferita, portata a titolo di esempio e non limitativo, con riferimento alle allegate tavole di disegni, in cui:
la fig. 1 à ̈ una vista con parti in sezione dell’apparato per la realizzazione di strutture edili secondo la presente invenzione;
la fig. 2 à ̈ una vista dall’ alto dell’ apparato illustrato nella figura 1 ;
la fig. 3a à ̈ una vista dall’ alto dell’apparato illustrato nella figura 1 durante la costruzione di un tratto rettilineo di parete;
la fig. 3b à ̈ una vista dall’ alto dell’ apparato illustrato nella figura 1 durante la costruzione di un tratto curvilineo di parete;
la fig. 3c à ̈ una vista dall’ alto dell’apparato illustrato nella figura 1 durante la costruzione di un angolo;
la fig. 4 à ̈ una vista dall’alto della testa erogatrice durante la lavorazione di una parete con intercapedine;
la fig. 5 à ̈ una vista dall’ alto della testa erogatrice ; la fig. 6 à ̈ una vista dall’alto della parete comprendente una canaletta orizzontale;
la fig. 7a à ̈ una vista della parete durante la lavorazione di una cavità orizzontale;
la fig. 7b à ̈ una vista della parete con la cavità orizzontale terminata;
la fig. 8a à ̈ una vista dall’ alto della testa erogatrice durante la lavorazione di una parete con canaletta verticale;
la fig. 8b à ̈ una vista dall’ alto della testa erogatrice durante la lavorazione di una parete con canaletta verticale;
la fig. 8c à ̈ una vista della parete con la canaletta verticale terminata;
la fig. 9a à ̈ una vista dall’ alto della testa erogatrice durante la lavorazione di una finestra della parete;
la fig. 9b à ̈ una vista dall’ alto della testa erogatrice durante la lavorazione di una finestra della parete;
la fig. IOa à ̈ una vista frontale della parete durante la lavorazione della finestra;
la fig. 10b à ̈ una vista frontale della parete durante la lavorazione della finestra;
la fig. I la à ̈ una vista di una particolare lavorazione della parete; e
la fig. 11 b à ̈ una vista frontale della parete durante la lavorazione di un arco.
In figura 1 à ̈ illustrata una vista con parti in sezione dell’apparato 1 per la realizzazione di strutture edili secondo la presente invenzione. In figura à ̈ visibile la base di supporto 2 fornita di ruote sterzanti 20, ciascuna mossa da un motore elettrico 21. Posizionato l’apparato 1 per la lavorazione della parete 8, dette ruote sterzanti 20 permettono di muovere e sterzare detto apparato 1 lungo la direzione parallela al perimetro della detta parete 8. Sulla base di supporto 2 sono disposti i mezzi di supporto 3, sui quali à ̈ posto regolabile in altezza almeno un braccio a sbalzo 4. Detti mezzi di supporto 3 sono movimentati lungo la direzione ortogonale rispetto al perimetro della parete 8 da almeno un martinetto idraulico 6 e il movimento à ̈ guidato da mezzi a slitta 200, solidali con la base di supporto 2.
Un’ estremità del martinetto idraulico 6 à ̈ fissata all’elemento 22, solidale con la base di supporto 2, mentre l’ altra estremità à ̈ fissata all’ elemento 32, solidale con i mezzi di supporto 3. Regolando la fuoriuscita del pistone del martinetto idraulico 6, si regola la distanza tra i mezzi di supporto 3 e la parete 8 e di conseguenza la distanza tra la testa erogatrice 5 e la detta parete 8.
Infatti detta testa erogatrice 5 à ̈ il terminale dei mezzi d’alimentazione del materiale da costruzione posti sul braccio a sbalzo 4; essendo detto braccio 4 solidale con i mezzi di supporto 3. Inoltre detto braccio a sbalzo 4 à ̈ regolabile in altezza tramite le viti di manovra 30, movimentate dal motore elettrico 31. Il movimento di regolazione dell’altezza del braccio a sbalzo 4 à ̈ guidato dall’ accoppiamento dell’ elemento 400 del detto braccio a sbalzo 4 con gli elementi 300 dei mezzi di supporto 3. Detti elementi 300 sono sostanzialmente delle guide comprendenti una sporgenza accoppiabile con gli elementi 400; essendo detto accoppiamento preferibilmente a coda di rondine.
In figura sono inoltre visibili i mezzi d’ alimentazione del materiale da costruzione, comprendenti la tramoggia 40, la coclea 42, la testa erogatrice 5 e il motore elettrico 41. Il materiale da costruzione viene immesso nella tramoggia e trasportato alla testa erogatrice 5 tramite la coclea 42, essendo movimentata dal motore elettrico 41.
Il condotto in cui à ̈ inserita detta coclea 42 prevede dei mezzi di riscaldamento che permettono di riscaldare il materiale da costruzione.
La fig. 2 à ̈ una vista dall’alto dell’ apparato illustrato nella figura 1. Premettendo che a parti uguali corrispondono numeri uguali, dalla figura si intuisce Γ accoppiamento tra gli elementi 400 e gli elementi 300. Inoltre à ̈ visibile come la testa erogatrice 5 depositi strati successivi di materiale da costruzione fino a realizzare la parete 8.
Detti strati successivi di materiale possono essere disallineati uno rispetto all’ altro rispetto alla linea perimetrale della parete, ovvero depositati con un scostamento orizzontale rispetto al piano di deposizione del materiale da costruzione al fine di ottenere pareti concave e/o convesse rispetto al piano verticale delle dette pareti, oppure ottenere pareti rettilinee inclinate di un certo angolo rispetto alla perpendicolare al pavimento.
Detto scostamento si ottiene muovendo ortogonalmente rispetto al perimetro della parete 8 la testa erogatrice 5, grazie ai martinetti idraulici 6; regolando la fuoriuscita del pistone dei detti martinetti idraulici 6, si regola la distanza tra i mezzi di supporto 3 e la parete 8 e di conseguenza la distanza tra la testa erogatrice 5 e la detta parete 8.
Ciascuno strato, quindi, sborda rispetto al precedente di una certa quota rispetto alla linea perimetrale della parete 8. Detta quota deve essere tale da garantire lo stato di coesione del materiale da costruzione che risulta sospeso e sul quale verrà depositato lo strato successivo, in modo da realizzare una parete concava e/o convessa che verrà successivamente rifinita dagli operatori preposti.
La fig. 3a à ̈ una vista dall’ alto dell’apparato illustrato nella figura 1 durante la costruzione di un tratto rettilineo di parete. In figura à ̈ visibile la freccia che indica la direzione di movimentazione dell’apparato 1 e quindi la conseguente direzione di lavoro. Detta direzione di movimentazione à ̈ parallela al perimetro della parete 8, essendo detta parete 8 realizzata con il deposito di strati successivi di materiale da costruzione. La movimentazione dell’ apparato 1 à ̈ realizzata tramite le ruote sterzanti, che risultano essere anche motrici, in quanto ciascuna fornita di un motore elettrico. In particolari applicazioni à ̈ possibile sostituire dette ruote con mezzi di movimentazione diversi, quali ad esempio dei cingoli.
La fig. 3b à ̈ una vista dall’ alto dell’ apparato illustrato nella figura 1 durante la costruzione di un tratto curvilineo di parete. In figura à ̈ visibile come per realizzare la curvatura della parete 8, l’ apparato 1 sterzi cambiando direzione di movimentazione, essendo provvisto di ruote sterzanti. Ciò permette di realizzare qualsiasi profilo di parete, in quanto l’apparato 1 si muoverà seguendo il perimetro della detta parete 8, permettendo di realizzare pareti rettilinee e/o curve.
La fig. 3c à ̈ una vista dall’ alto dell’apparato illustrato nella figura 1 durante la costruzione di un angolo. Per questa tipologia di lavorazione l’ apparato 1 risulta esterno al perimetro della parete 8, in modo tale da riuscire a realizzare Γ angolo.
La fig. 4 à ̈ una vista dall’ alto della testa erogatrice 5 durante la lavorazione di una parete con intercapedine. Il procedimento di lavorazione à ̈ lo stesso e l’apparato 1 si muove parallelamente al perimetro della parete 8, mentre si utilizza una testa erogatrice 5 opportunamente realizzata. Infatti à ̈ prevista la deposizione di almeno due strati di materiale da costruzione lungo detto perimetro, sostanzialmente tra loro paralleli ad una distanza data, essendo prevista la formazione tra detti strati di uno strato di materiale isolante destinato ad essere tra loro racchiuso.
In questa particolare lavorazione la testa erogatrice 5 presenta almeno due bocche 50 per il deposito del materiale da costruzione e di almeno una bocca 51 per il deposito di un diverso materiale, come ad esempio isolanti termici o acustici. Le bocche 50 sono poste sullo stesso piano di deposito del materiale da costruzione e sono opportunamente posizionate rispetto alla bocca 51 ; detta bocca 51 risulta essere disposta centralmente rispetto a dette bocche 50 e inferiormente rispetto al piano di giacenza di dette bocche 50. In questo modo le bocche 50 realizzano i due spessori 80 di materiale da costruzione ed essendo poste superiormente rispetto al piano di giacenza della bocca 51 si vengono a creare due cordoni di materiale da costruzione che permettono di contenere il materiale depositato dalla bocca 51.
La testa erogatrice 5 à ̈ caratterizzato dal fatto che le due bocche 50 esterne depositano materiale da costruzione, mentre la bocca centrale deposita un materiale differente, come isolanti termici e/o acustici, al fine di realizzare una parete con intercapite completa di materiale isolante. La bocca centrale 51 può non depositare nessun tipo di materiale, creando una lama d’ aria tra i due spessori 80 di materiale da costruzione depositato dalle bocche 50 realizzando una parete con intercapedine d’ aria.
La fig. 5 à ̈ una vista dall’ alto della testa erogatrice 5. In figura sono visibili i mezzi di regolazione 52 dell’ apertura della testa erogatrice 5. Detti mezzi di regolazione 52 dell’apertura della testa erogatrice 5 comprendono un otturatore controllato e movimentato da martinetti idraulici.
Detti mezzi di regolazione 52 si muovono ortogonalmente rispetto alla direzione di deposito del materiale da costruzione, riducendo o aumentando l’ apertura della testa erogatrice 5. Ciò permette di realizzare delle canalette orizzontali, utilizzando delle opportune forme o regolando l’ apertura della testa erogatrice 5.
Infatti in figura à ̈ visibile la forma 9, che permette di depositare gli strati soprastanti di materiale da costruzione. Ciò à ̈ più intuibile osservando le successive fig. 7a e fig. 7b.
La fig. 6 à ̈ una vista dall’alto della parete 8 completa della canaletta orizzontale 81. Detta canaletta 81 à ̈ stata realizzata regolando l’ apertura della testa erogatrice 5 tramite i mezzi di regolazione 52. Grazie alla successiva deposizione di strati di materiale da costruzione, à ̈ possibile realizzare in modo rapido e semplice canalette orizzontali come quelle mostrate in figura.
Infatti à ̈ sufficiente ridurre l’apertura della testa erogatrice 5 per i successivi depositi necessari ad ottenere l’ altezza richiesta della canaletta 81 ; essendo la profondità data dalla regolazione effettuata sulla detta apertura della testa erogatrice 5.
La fig. 7a à ̈ una vista della parete durante la lavorazione di una cavità orizzontale. Per realizzare la cavità orizzontale si utilizza la forma 9, che permette di depositare gli strati successivi e di ottenere la parete 8 completa di detta cavità orizzontale. Ultimata la lavorazione e asciugato e consolidato il materiale da costruzione, si toglie detta forma 9.
La fig. 7b à ̈ una vista della parete con la cavità orizzontale terminata. In figura à ̈ visibile la parete 8 completa della cavità orizzontale 90.
La fig. 8a à ̈ una vista dall’ alto della testa erogatrice durante la lavorazione di una parete con canaletta verticale. Per ottenere detta canaletta verticale 91 si procede depositando lo strato di materiale da costruzione che realizza la parete 8 e in corrispondenza della detta canaletta verticale 91 si riduce l’ apertura della testa erogatrice 5 attraverso i mezzi di regolazione 52. Si ripete detta procedura fino ad ottenere l’ altezza desiderata della canaletta verticale 91. Anche in questo caso à ̈ possibile l’utilizzo di forme opportunamente sagomate al fine di proseguire con i successivi depositi di materiale da costruzione, senza che detto materiale da costruzione coli e occluda la detta canaletta verticale 91.
La fig. 8b à ̈ una vista dall’ alto della testa erogatrice durante la lavorazione di una parete con canaletta verticale.
Dalla figura si intuisce come in corrispondenza della larghezza desiderata della canaletta verticale 91 precedentemente descritta, i mezzi di regolazione 52 aumentino l’apertura della testa erogatrice 5 al fine di ottenere una parete di spessore uniforme.
La fig. 8c à ̈ una vista della parete con la canaletta verticale terminata. In figura à ̈ visibile la parete 8 completa della canaletta verticale 91 terminata.
La fig. 9a à ̈ una vista dall’ alto della testa erogatrice durante la lavorazione di una finestra della parete. La fig. 9b à ̈ una vista dall’ alto della testa erogatrice durante la lavorazione di una finestra della parete.
Analizzando la Fig. 9a e la Fig. 9b si intuisce come avviene la lavorazione di una finestra secondo la presente invenzione. La testa erogatrice 5 deposita gli strati di materiale da costruzione che realizzano la parete 8. In prossimità dell’apertura 10 della finestra, i mezzi di regolazione 52 chiudono l’ apertura della testa erogatrice 5, al fine di non depositare nessuno strato di materiale da costruzione in corrispondenza della detta apertura 10.
La fig. IOa à ̈ una vista frontale della parete durante la lavorazione della finestra. La fig. 10b à ̈ una vista frontale della parete durante la lavorazione della finestra.
La Fig. 10a e la Fig. 10b sono rispettivamente proiezioni ortogonali della Fig. 9a e della Fig. 9b e da dette Fig. 10a e Fig. 10b si intuisce il procedimento di lavorazione di una finestra.
Infatti agendo opportunamente con i mezzi di regolazione 52 si chiude l’ apertura della testa erogatrice 5 in corrispondenza dell’ apertura 10 della finestra, interrompendo il deposito del materiale da costruzione.
La fig. I la mostra come sia possibile depositare degli strati di materiale da costruzione disallineati uno rispetto all’altro rispetto alla linea perimetrale della parete. Ciò à ̈ possibile grazie allo scorrimento ortogonale rispetto alla linea del perimetro della parete della testa erogatrice 5 permesso dai martinetti idraulici 6, precedentemente descritti in Fig. 1 .
Detto disallineamento permette di ottenere pareti concave e/o convesse rispetto al piano verticale delle dette pareti, oppure ottenere pareti rettilinee inclinate di un certo angolo rispetto alla perpendicolare al pavimento.
Il valore di detto disallineamento deve essere tale da garantire lo stato di coesione del materiale da costruzione che risulta sospeso e sul quale verrà depositato lo strato successivo, in modo da realizzare una parte concava e/o convessa che verrà successivamente rifinita dagli operatori preposti.
La fig. 1 1 b illustra la realizzazione di un varco con la sommità ad arco. La procedura per ottenere l’ arco prevede di depositare strati successivi di materiale da costruzione caratterizzati dal fatto che ciascuno strato sborda rispetto al precedente di una certa quota rispetto allo stipite del detto varco. Detta quota deve essere tale da garantire lo stato di coesione del materiale da costruzione che risulta sospeso e sul quale verrà depositato lo strato successivo, in modo da realizzare un arco che verrà successivamente rifinito dagli operatori preposti. E’ previsto l’utilizzo di una forma 92 per sostenere e detti strati sbordanti, in modo da facilitare la realizzazione dell’arco.
Il materiale da costruzione secondo la presente invenzione à ̈ caratterizzato da determinati tempi d’asciugatura e specifici gradi di consistenza del detto materiale in relazione al tempo d’ asciugatura stesso.
Infatti lo strato sottostante, precedentemente depositato, deve presentare un grado di consistenza tale da sostenere il peso del nuovo strato di materiale da costruzione che si sta depositando e al tempo stesso deve presentare un tasso d’umidità tale da permettere ai due strati di legare tra loro, al fine di ottenere una struttura omogenea e resistente.
Il materiale da costruzione à ̈ sostanzialmente calcestruzzo comprendente:
Inerti e aggreganti, quali sabbia, ghiaia, argilla, perlite;
a) cemento e malte;
b) acqua;
c) fluidificanti quali ligninsolfonati, acidi idrossicarbossilici, polimeri idrossilati, naftalensulfonati, melanina sulfonata;
d) acceleranti quali cloruro di calcio, formiato di calcio, trietanolammina;
Fibre di rinforzo come ad esempio fibre di polipropilene
dove detti componenti sono esemplificativi e non limitativi.
L’ apparato secondo la presente invenzione à ̈ gestito da un software di progettazione e di gestione degli impianti. Detto software di progettazione e gestione degli impianti permette di progettare edifici o strutture edili con differenti gradi di complessità architettonica.
Detto software, quindi, sarà d’ ausilio per il progettista nei calcoli strutturali del progetto ed à ̈ in grado di produrre piante e disegni dell’edificio, completi di serramenti, coperture e degli impianti elettrici, idraulici e di riscaldamento. Inoltre il software elabora e gestisce dati per il controllo dell’ apparato di realizzazione di strutture edili precedentemente descritto.
La costruzione dell’edifico o della struttura avverrà tramite l’ azione di tecnici sul computer o sugli impianti e senza nessuna azione diretta di manodopera sulla struttura in via di realizzazione. Una volta completata detta struttura si smonta l’ apparato e si sgombra il cantiere, affinché vi possano accedere gli operatori addetti all’ impiantistica e/o ai serramenti. Ciò permette di ridurre i tempi e i costi di lavoro e di realizzare strutture complesse, con pareti curve, concave e/o convesse senza l’ausilio di costosi casseri e/o casseforme.

Claims (14)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Metodo per la realizzazione di strutture edili che prevede le seguenti fasi di lavoro: a) determinazione dei punti di riferimento sul perimetro della struttura edile da costruire; b) deposizione, lungo una direzione parallela al detto perimetro, e secondo un verso dato, di un primo strato sostanzialmente continuo di materiale da costruzione, detto strato di materiale da costruzione avendo uno spessore, una larghezza ed una consistenza opportuni; c) sovrapposizione di un dato numero di ulteriori strati di materiale da costruzione, fino ad ottenere la quota di altezza desiderata per la struttura edile in costruzione, la deposizione di ciascuno degli ulteriori strati essendo eseguita secondo quanto in precedenza descritto al punto b).
  2. 2. Metodo secondo la rivendicazione 1 , in cui detta deposizione degli strati di materiale da costruzione viene interrotta laddove il perimetro comprende dei varchi.
  3. 3. Metodo secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui detta deposizione degli strati di materiale da costruzione avviene sostanzialmente lungo il perimetro della struttura edile da costruire.
  4. 4. Metodo secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui detta deposizione degli strati di materiale da costruzione avviene lungo una direzione parallela al detto perimetro della struttura, ad una data distanza dal perimetro stesso.
  5. 5. Metodo secondo una qualunque delle rivendicazioni da 1 a 4, in cui la larghezza di detto strato di materiale da costruzione à ̈ opportunamente regolabile, in modo tale da realizzare incavi e/o scanalature nella detta struttura edile.
  6. 6. Metodo secondo una qualunque delle rivendicazioni da 1 a 5, in cui lo spessore di detto strato di materiale da costruzione à ̈ opportunamente regolabile.
  7. 7. Metodo secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti da 1 a 6, in cui à ̈ prevista la deposizione di almeno due strati di materiale da costruzione lungo detto perimetro, sostanzialmente tra loro paralleli ad una distanza data, essendo prevista la formazione tra detti strati di uno strato di materiale isolante destinato ad essere tra loro racchiuso.
  8. 8. Apparato per la realizzazione di strutture edili, comprendente un telaio di base, formato su di un piano orizzontale, mobile sostanzialmente parallelo ad esso, e provvisto di mezzi di movimentazione; un organo di supporto disposto su detto telaio di base, mobile lungo un asse perpendicolare al piano di detto telaio di base, e lungo una direzione perpendicolare al detto asse e parallela al piano di detto telaio di base; un organo di erogazione del materiale da costruzione, disposto su detto organo di supporto e provvisto di mezzi di alimentazione del materiale da costruzione, e di almeno una bocca di erogazione del materiale da costruzione.
  9. 9. Apparato secondo la rivendicazione 8, in cui detti mezzi di movimentazione del telaio di supporto, detto organo di supporto e detto organo di erogazione sono collegati ad una unità centrale di controllo.
  10. 10. Apparato secondo la rivendicazione 8 o 9, in cui detta bocca di erogazione à ̈ provvista di mezzi regolazione della sua sezione.
  11. 11. Apparato secondo la rivendicazione 10, in cui detta bocca à ̈ formata per l’ erogazione di uno strato continuo di materiale da costruzione avente un dato spessore ed una data larghezza.
  12. 12. Apparato secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti da 8 a 11 , in cui detto organo di supporto comprende dei mezzi a piastra disposti paralleli al piano di detto telaio di base, e accoppiati a mezzi di guida disposti paralleli a detto asse perpendicolare al piano del telaio di base, essendo previsti mezzi di azionamento per il moto lungo i detti mezzi di guida.
  13. 13. Apparato secondo una qualunque delle rivendicazioni da 8 a 12, in cui detto organo di erogazione comprende una tramoggia di carico del materiale da costruzione, una coclea di alimentazione del materiale da costruzione disposta tra detta tramoggia e detta bocca di erogazione del materiale da costruzione.
  14. 14. Programma per elaboratore per l’implementazione del metodo secondo una qualunque delle rivendicazioni da 1 a 7 nell’unità centrale di controllo di un apparato secondo una qualunque delle rivendicazioni da 9 a 13, comprendente: l’ acquisizione dal progetto grafico relativo alla struttura edile dei dati caratteristici per la costruzione della medesima struttura, quali la forma e le dimensioni delle pareti, e la posizione dei varchi; la trasformazione di tali dati in comandi che l’unità centrale di controllo del detto apparato comunica alle unità periferiche dell’apparato stesso; la gestione dei parametri di controllo delle dette unità periferiche.
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