ITAN20110010U1 - Pensile per cucine componibili incorporante una cappa aspirante scorrevole in verticale. - Google Patents

Pensile per cucine componibili incorporante una cappa aspirante scorrevole in verticale.

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Description

DESCRIZIONE
a corredo di una domanda di brevetto per modello di utilità avente per titolo:
“PENSILE PER CUCINE COMPONIBILI INCORPORANTE UNA CAPPA ASPIRANTE SCORREVOLE IN VERTICALE”.
TESTO DELLA DESCRIZIONE
La presente domanda di brevetto per modello di utilità ha per oggetto un pensile per cucine componibili incorporante una cappa aspirante scorrevole in verticale.
Le peculiarità ed i vantaggi della presente invenzione risulteranno più evidenti a seguito di una breve descrizione della tecnica anteriore di riferimento.
Già da molto tempo qualsiasi cucina componibile prevede l’adozione, al di sopra del piano di cottura, di una cappa aspirante capace di aspirare forzatamente, filtrare e smaltire i fumi che si sprigionano in occasione delle operazioni di cottura.
È altrettanto risaputo che ciascuna di tali cappe sfrutta l’azione di una rispettiva ventola, fungente da unità aspirante, che si incarica di creare un energico flusso d’aria atto a richiamare all’interno della carcassa della cappa medesima i fumi della cottura e a convogliarli in direzione di un pacco filtrante alloggiato in tale carcassa.
È appena il caso di precisare che ogni cappa adotta una parete grigliata attraverso la quale si esercita materialmente l’anzidetto richiamo dei fumi all’interno della rispettiva carcassa.
Nell’ambito di una simile tecnologia la soluzione più diffusa è certamente quella che prevede che la cappa aspirante sia montata al di sopra del rispettivo piano di cottura in un assetto perfettamente orizzontale, sfruttando quale superficie di ancoraggio la parete di fondo del pensile da cucina che sovrasta il piano di cottura medesimo.
Non vi è dubbio che l’assetto orizzontale conferito ad una simile cappa aspirante si rivela certamente molto vantaggioso ai fini dell’ottimizzazione dell’efficacia funzionale della stessa.
In tal modo è garantito infatti che i fumi, che salgono dal piano di cottura secondo una traiettoria sostanzialmente verticale, vadano spontaneamente ad interferire con l’anzidetta parete grigliata della cappa sovrastante, ponendosi cioè in una condizione che garantisce il loro perfetto richiamo all’interno di quest’ultima, pur in presenza di una minima forza aspirante sviluppata dalla ventola in dotazione alla cappa medesima.
Occorre tuttavia sottolineare che l’anzidetto montaggio in assetto orizzontale di una cappa aspirante comporta anche alcuni significativi inconvenienti, che si manifestano, in particolare, in occasione della pulizia e della manutenzione della cappa medesima.
Si allude alle operazioni periodiche necessarie per rimuovere polvere, impurità e residui oleosi dalla sua parete grigliata dislocata al di sopra del piano di cottura, così come alle operazioni periodiche di sostituzione del pacco filtrante interno, da effettuarsi previa rimozione della medesima parete grigliata.
È facile comprendere come simili interventi sulla parete orizzontale inferiore, di struttura grigliata, di una cappa aspirante non siano particolarmente agevoli e come gli stessi impongano all’operatore addetto una notevole scomodità operativa.
Partendo da una simile consapevolezza, lo scopo specifico della presente invenzione è quella di rendere più pratiche ed agevoli le operazioni di pulizia e di manutenzione di una cappa aspirante.
Questa finalità è stata perseguita prevedendo che il pensile secondo il trovato sia in grado di sostenere la rispettiva cappa aspirante non più nel tradizionale assetto orizzontale, quanto piuttosto in un innovativo assetto verticale, che consente peraltro alla cappa medesima anche la possibilità di restare interamente alloggiata “a scomparsa”, nel corso del suo mancato utilizzo, all’interno del pensile medesimo.
Più precisamente va segnalato che la carcassa di una simile cappa “verticale” va fissata contro lo schienale del rispettivo pensile, anche al fine di limitare al minimo l’ingombro all’interno di quest’ultimo.
Entro questa carcassa è alloggiato “di taglio” un pannello scatolato in grado di scorrere alternativamente, rispetto alla stessa, dall’alto verso il basso e viceversa.
Si consideri peraltro che un simile pannello scorrevole rappresenta la vera e propria unità aspirante-filtrante della cappa incorporata del pensile secondo il trovato.
È previsto infatti che questo rechi frontalmente una parete grigliata, attraverso cui possono essere richiamati al suo interno i fumi provenienti dal sottostante piano di cottura, e contenga il tradizionali pacco filtrante destinato ad essere attraversato dai fumi medesimi.
Nel momento in cui si azioni il piano di cottura e si provochi la generazione degli anzidetti fumi, è previsto allora che l’anzidetto pannello debba essere fatto scorrere verso il basso, sì da farlo fuoriuscire completamente dalla rispettiva carcassa e dallo stesso pensile che incorpora quest’ultima.
In tal modo detto pannello si dispone in prossimità, ed in assetto parallelo, della parete verticale contro cui sono attestati sia la base che sostiene il piano di cottura, sia il sovrastante pensile secondo il trovato.
È come dire che tale pannello si pone in posizione immediatamente retrostante il piano di cottura e ad una quota leggermente superiore, ma comunque in una condizione che consente al flusso aspirante che si manifesta attraverso la sua anzidetta parete frontale grigliata di richiamare efficacemente i fumi che tendono a salire dal piano di cottura medesimo.
Nella stessa ottica è facile comprendere come questo stesso pannello scorrevole possa essere fatto rientrare, con una corsa di direzione basso-alto, nella rispettiva carcassa e dunque all’interno del pensile secondo il trovato, non appena il piano di cottura sia spento e dunque non si manifesti più la necessità di aspirare fumi di qualsiasi genere.
Ebbene sulla base di questa prima descrizione dovrebbe già risultare evidenti i vantaggi di ordine pratico che il pensile secondo il trovato rende possibile grazie all’adozione dell’anzidetta cappa aspirante di assetto verticale.
Allorquando infatti si renda necessario pulire la parete grigliata dell’anzidetto pannello scorrevole di detta cappa o allorquando si tratti di sostituire il pacco filtrante contenuto al suo interno, l’operatore addetto deve soltanto condurre il pannello scorrevole medesimo nel suo anzidetto assetto verticale “di completa estrazione” rispetto al rispettivo pensile.
In tal modo l’operatore medesimo potrà intervenire sulla parete anteriore grigliata del medesimo pannello scorrevole per il tramite di un approccio frontale estremamente comodo ed agevole.
Va detto ancora che l’utilità della cappa adottata nel pensile secondo il trovato è ulteriormente accresciuta per il fatto di adottare un attuatore, azionabile dall’utente, che abilita le corse alterne in verticale dell’anzidetto pannello aspirantefiltrante.
Al fine di limitare l’ingombro in profondità di quest’ultimo pannello aspirante-filtrante è previsto peraltro che lo stesso non alloggi anche il vero e proprio gruppo aspirante, rappresentato sostanzialmente da una tipica ventola con relativo motore di azionamento.
Si può scegliere, infatti, di montare quest’ultimo componente sull’esterno della carcassa anzidetta, in corrispondenza di un foro opportunamente realizzato.
In alternativa si può scegliere di alloggiare la suddetta elettroventola nella stessa struttura del pensile secondo il trovato, essendo previsto, in quest’ultima ipotesi, che una simile elettroventola sia connessa alla medesima carcassa per il tramite di una condotto flessibile di raccordo.
Nell’ambito di quest’ultima idea di soluzione si potrebbe persino prevedere che l’anzidetta elettroventola sia alloggiata all’esterno dell’edificio che ospita il pensile secondo il trovato, essendo prevista, anche in questo caso, la presenza di un tubo di raccordo tra l’elettroventola medesima e la carcassa della cappa in questione.
Per maggiore chiarezza esplicativa la descrizione prosegue con riferimento alle tavole di disegno allegate, aventi solo valore illustrativo e non certo limitativo, in cui:
- la figura 1A è una vista frontale del pensile da cucina in questione, disposto al di sopra del mobile destinato al supporto di un piano di cottura;
- la figura 1B è la vista laterale di figura 1A;
- la figura 2A è una rappresentazione assonometrica che mostra, nel suo assetto operativo, la cappa aspirante adottata nel pensile anzidetto;
- la figura 2B è analoga alla precedente, ma mostra la cappa anzidetta nel suo assetto non operativo;
- le figure 3A e 3B corrispondono alle due precedenti, ma si riferiscono ad una versione costruttiva alternativa della cappa adottata nel pensile in questione;
- le figure 4A e 4B sono una vista frontale ed una vista laterale mostranti la struttura interna della cappa di figura 2A;
- le figure 5A e 5B sono vista frontale ed una vista laterale mostranti la struttura interna della cappa di figura 2B;
- la figura 6 è analoga alla figura 5A, ma si riferisce ad una versione alternativa della cappa adottata nel pensile in questione.
Con particolare riferimento alle figure 1A e 1B, si ribadisce innanzitutto che il pensile secondo il trovato (1) è destinato ad essere adottato nell’ambito di una cucina componibile in posizione immediatamente sovrastante alla base (B) che sostiene in sommità il piano di cottura (P).
Un simile pensile (1) alloggia internamente, sostanzialmente all’altezza della sua parete verticale posteriore, una cappa aspirante (2), anch’essa disposta in assetto verticale, preposta ad aspirare e filtrare i fumi provenienti dal sottostante piano di cottura (P).
La figura 1A, e soprattutto le ulteriori figure 2A e 2B, permettono di verificare come la cappa anzidetta (2) adotti una carcassa sostanzialmente parallelepipeda (20) che reca inferiormente un’ampia apertura (20a).
Questa carcassa (20) alloggia al suo interno un pannello scatolato (21), di minore altezza, tamponato frontalmente da una parete grigliata rimovibile (22).
Questo pannello (21) risulta peraltro dotato della capacità di compiere corse alterne in verticale rispetto alla carcassa medesima (20), sfruttando la presenza dell’anzidetta apertura (20a) realizzata sul fondo di quest’ultima.
In tal modo il pannello medesimo (21) risulta capace di portarsi alternativamente da un assetto non operativo – illustrato in figura 2B – in corrispondenza del quale si mantiene completamente all’interno della rispettiva carcassa (20), ad un assetto operativo in corrispondenza del quale si trova a sporgere verso il basso dalla carcassa medesima (20), secondo quanto mostrato nelle figure 1A, 1B e 2A.
Come anticipato, questo pannello scorrevole (21) rappresenta il vero e proprio elemento aspirante-filtrante della cappa secondo il trovato (2); ciò per il fatto che attraverso la sua anzidetta parete grigliata frontale (22) si manifesta – fintanto che il pannello medesimo (21) si trovi nel suo assetto operativo – un energico flusso d’aria aspirante idoneo ad esercitare un’efficace azione di richiamo nei confronti dei fumi che salgono dal sottostante piano di cottura (P).
In effetti, durante la loro salita spontanea verso l’alto, i fumi di cottura tendono a “sfiorare” la parete frontale grigliata (22) del pannello anzidetto (21), non potendo evitare di venire risucchiati all’interno dello stesso e di essere convogliati verso un tradizionale pacco filtrante alloggiato all’interno del pannello medesimo (21), immediatamente sul retro della parete grigliata (22).
Occorre precisare che tale pannello (21) rinuncia invece, al fine di contenere i propri ingombri, ad alloggiare anche l’elettroventola responsabile della generazione dell’anzidetto flusso d’aria aspirante.
Si è già detto che per il montaggio di detta elettroventola (mai mostrata nelle figure allegate) sono possibili alcune soluzioni alternative.
In una prima ipotesi essa potrebbe essere montata sull’esterno della carcassa (20), magari sfruttando il foro che, nelle figure allegate, risulta ancora tamponato dal rispettivo sportellino (23).
In alternativa la medesima elettroventola potrebbe essere montata all’interno del pensile (P) o perfino all’esterno dell’ambiente che alloggia quest’ultimo; essendo previsto in entrambi i casi che detta elettroventola sia connessa alla carcassa anzidetta (20) per il tramite di un opportuno condotto di collegamento.
L’adozione di un simile condotto di collegamento garantisce comunque che l’anzidetta carcassa (20) possa fungere efficacemente da camera di depressione in favore dello stesso pannello (21).
In questa specifica prospettiva è altresì previsto che l’anzidetta apertura di fondo (20a) della carcassa medesima (20) adotti una guarnizione perimetrale di tenuta che interferisce strettamente con le pareti esterne del pannello (21) anche allorquando quest’ultimo si sia portato nel suo assetto estratto operativo.
La previsione di una simile guarnizione, tra carcassa (20) e pannello (21), serve infatti ad evitare perdite di carico ai danni di quell’anzidetto flusso d’aria aspirante che si manifesta in corrispondenza della parete grigliata (22) di quest’ultimo.
Le figure 4A/4B e 5A/5B mostrano le specifiche modalità di movimentazione alternativa del pannello scorrevole (21).
A tale riguardo la cappa in questione (2) adotta internamente un attuatore lineare montato in posizione intermedia tra il tratto di sommità della carcassa (20) ed il tratto di sommità del pannello medesimo (21).
Nell’ipotesi mostrata in queste figure l’attuatore anzidetto consiste in particolare in un attuatore elettrico associato ad un braccio telescopico (201).
Inoltre la carcassa (20) adotta, sull’interno delle proprie pareti laterali (20b), rispettive cremagliere (200) atte a cooperare con corrispondenti rocchetti (210) calettati alle due estremità di un alberino ad asse orizzontale (211), in maniera che ciascuno di essi si disponga sostanzialmente alla sommità di uno dei fianchi del pannello scorrevole (21).
Inutile dire che la cooperazione tra le cremagliere (200) della carcassa (20) ed i rispettivi rocchetti (210) del pannello scorrevole (21) serva a guidare e ad equilibrare le corse di discesa e di salita di quest’ultimo.
La figura 6 si riferisce ad una diversa soluzione adottata ai fini dell’anzidetta movimentazione alternata del pannello scorrevole (21).
In questo caso il necessario attuatore consiste in un motorino elettrico (212) direttamente associato all’anzidetto alberino ad asse orizzontale (211) che supporta alle due estremità gli anzidetti rocchetti (210).
In tal modo i due anzidetti rocchetti (210) esercitano un’azione trainante nei confronti delle corse alterne del pannello (200), sfruttando la solita cooperazione con le due cremagliere (200) della carcassa (20).
Per completare la descrizione della componentistica adottata nel pensile secondo il trovato (1), va detto ancora che quest’ultimo deve essere corredato del condotto – non mostrato nelle figure allegate – preposto a convogliare nell’atmosfera, vale a dire verso l’esterno dell’ambiente-cucina, i fumi di cottura aspirati e filtrati ad opera dell’anzidetto pannello scorrevole (21).
Si precisa tuttavia che la cappa (2) adottata nel pensile in questione (1) si presta ad essere configurata anche al fine di realizzare un ricircolo interno dei fumi, in tutte le occasioni in cui non sia disponibile un condotto di evacuazione verso l’esterno dell’edificio che la ospita.
In questo caso può essere vantaggiosamente utilizzato lo stesso foro che la carcassa (20) presenta al centro della sua parete frontale, previa rimozione dello sportellino di chiusura (23) che, nelle figure citate, è mostrato ancora nel suo assetto operativo.
Si noti ancora che la versione della cappa (2) cui si riferiscono le figure 2A e 2B prevede che la rispettiva carcassa (20) adotti frontalmente, all’altezza della sua anzidetta apertura (20a), un bordo orizzontale a sbalzo (24) che adotta una struttura scatolata e che reca inferiormente un’ampia finestra longitudinale tamponata con un vetro (25).
Il compito di questo bordo scatolato (24) è quello di contenere una o più sorgenti luminose capaci di indirizzare la loro luce verso il sottostante piano di cottura (P), attraverso l’anzidetto vetro (25).
Il montaggio di questa versione della cappa (2) all’interno del pensile secondo il trovato (1) deve essere effettuato in maniera tale che l’anzidetto bordo scatolato (24) resti contenuto, sostanzialmente per l’intera altezza, entro il pensile (1) e che la sua superficie inferiore, dotata del vetro (25), si disponga a filo con la parete orizzontale inferiore del pensile medesimo (1).
Si noti al riguardo che la carcassa (20) reca altresì, sempre all’altezza della propria apertura di fondo (20a), una flangia perimetrale (20c) che circoscrive anche l’anzidetta appendice (24) e che rappresenta il punto di battuta della carcassa medesima (20) contro l’anzidetta parete inferiore del pensile (1).
L’ulteriore versione della cappa in questione (2), cui si riferiscono espressamente le figure 3A e 3B, si differenzia dalla versione appena descritta soltanto in ragione della diversa collocazione delle anzidette sorgenti luminose comunque destinate ad illuminare il sottostante piano di cottura (P).
In questo caso è previsto infatti che il compito di alloggiare queste sorgenti luminose sia affidato ad un’appendice scatolata (26) montata longitudinalmente al di sotto del solito pannello scorrevole (21) ed altresì dotata di una sezione sostanzialmente a becco di flauto.
In tale contesto è previsto, in particolare, che questa appendice scatolata (26) rechi, in corrispondenza della sua parete frontale inclinata, una finestra longitudinale tamponata da un rispettivo vetro (27) per la diffusione della luce prodotta dalle sorgenti luminose anzidette.

Claims (13)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Pensile per cucine componibile caratterizzato per il fatto di incorporare una cappa aspirante (2) assistita da una rispettiva elettroventola ed altresì dotata di una carcassa sostanzialmente parallelepipeda (20) sviluppata in verticale, fungente da camera di depressione, che alloggia al suo interno un pannello aspirante-filtrante (21) insieme con i mezzi (200, 210, 201, 211, 212) atti a comandare e guidare le corse alterne in verticale del pannello medesimo (21), da un assetto operativo, in corrispondenza del quale esso risulta completamente contenuto all’interno dell’anzidetta carcassa (20), ad un assetto operativo, in corrispondenza del quale esso si porta al di fuori della carcassa medesima (20) attraverso un’apposita apertura (20a) prevista sul fondo quest’ultima ed altresì corredata di una guarnizione perimetrale di tenuta atta ad interferire con le pareti esterne dell’anzidetto pannello (21).
  2. 2) Pensile secondo la rivendicazione 1, caratterizzato per il fatto che l’anzidetta elettroventola è montata direttamente sull’anzidetta carcassa (20), in corrispondenza di un apposito foro.
  3. 3) Pensile secondo la rivendicazione 1, caratterizzato per il fatto che l’anzidetta elettroventola è montata direttamente all’interno del pensile medesimo (1) ed è collegata all’anzidetta carcassa (20) per il tramite di un opportuno condotto.
  4. 4) Pensile secondo la rivendicazione 1, caratterizzato per il fatto che l’anzidetta elettroventola è montata all’esterno del pensile medesimo (1) ed è collegata all’anzidetta carcassa (20) per il tramite di un opportuno condotto.
  5. 5) Pensile secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato per il fatto di essere corredato di un condotto atto a convogliare, al di fuori dell’ambiente che lo alloggia, i fumi aspirati e filtrati dall’anzidetta cappa (2) ospitata al suo interno.
  6. 6) Pensile secondo una o più delle rivendicazioni da 1 a 4, caratterizzato per il fatto che l’anzidetta carcassa (20) della cappa (2) presenta un foro di deflusso dei fumi aspirati e filtrati da quest’ultima.
  7. 7) Pensile secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato per il fatto che l’anzidetto pannello aspirantefiltrante (21) adotta frontalmente una parete grigliata rimovibile (22).
  8. 8) Pensile secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato per il fatto che l’anzidetta carcassa (20) della cappa (2) adotta, sostanzialmente all’altezza della sua anzidetta apertura inferiore (20a), un flangia perimetrale (20c) rivolta verso l’esterno.
  9. 9) Pensile secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato per il fatto di adottare, sostanzialmente all’altezza dell’anzidetta apertura inferiore (20a), un bordo scatolato (24) atto a contenere una o più sorgenti luminose, la luce delle quali si diffonde all’esterno attraverso una o più finestre, tamponate con rispettivi pannellini trasparenti (25), realizzate sul medesimo bordo scatolato (24).
  10. 10) Pensile secondo una o più delle rivendicazioni da 1 a 8, caratterizzato per il fatto che l’anzidetto pannello aspirantefiltrante (21) in dotazione alla cappa (2) reca inferiormente un’appendice longitudinale scatolata (26) atta ad alloggiare una o più sorgenti luminose, la luce delle quali si diffonde all’esterno attraverso una o più finestre, tamponate con rispettivi pannellini trasparenti (27), realizzate sulla medesima appendice scatolata (26).
  11. 11) Pensile secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato per il fatto che gli anzidetti mezzi atti a guidare le corse alterne del pannello aspirante-filtrante (21) consistono in una coppia di cremagliere (200), montate verticalmente sull’interno delle pareti laterali (20b) dell’anzidetta carcassa (20) e cooperanti con rispettivi rocchetti (210) calettati alle due estremità di un alberino ad asse orizzontale (211) montato alla sommità del pannello scorrevole (21).
  12. 12) Pensile secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato per il fatto che gli anzidetti mezzi responsabili delle corse alterne del pannello aspirante-filtrante (21) rispetto alla carcassa (20) consistono in un attuatore dotato di un braccio telescopico (201) montato all’interno della carcassa medesima (20) in posizione intermedia tra la parete superiore di quest’ultima e la sommità del pannello (21) alloggiato all’interno della stessa.
  13. 13) Pensile secondo una o più delle rivendicazioni da 1 a 11, caratterizzato per il fatto che gli anzidetti mezzi responsabili delle corse alterne del pannello aspirante-filtrante (21) rispetto alla carcassa (20) consiste in un motorino elettrico (212) direttamente associato all’anzidetto alberino ad asse orizzontale (211).
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